LE MAGLIETTE "STORICHE" DELLA CUMPA DEGLI ANNI 90
Nei primi anni dell'università, stampavamo magliette celebrative per festeggiare gli esami, i compleanni... e l'avremmo fatto anche per le trombate, ma non si è mai presentata l'occasione. Strano, vero? I casi della vita!
Stampare su maglietta bianca era il primo compromesso obbligato: la stampa non era opaca.
La seconda era la bassa risoluzione, perché le copisterie erano gestite da DONNE e VEEEKKI, che skifavano l'informatica e soprattutto NOI! Quindi:
Stampare su maglietta bianca era il primo compromesso obbligato: la stampa non era opaca.
La seconda era la bassa risoluzione, perché le copisterie erano gestite da DONNE e VEEEKKI, che skifavano l'informatica e soprattutto NOI! Quindi:
- Quelle poche copisterie che per miracolo avevano un computer NON avevano internet, NON AVEVANO una porta SCSI e NON avevano il lettore cd. Perciò andavamo di FLOPPY, ma attenzione: UN SOLO floppy, perché gli esperti non erano capaci ad unire segmenti di file salvati su due dischetti e NON ci lasciavano toccare i loro computer con le nostre dita unte di pø¤º°`°º¤ø,¸¸,ørno. E la dimensione massima di un file su floppy era 1457664 bytes.
- Comprimete, dirà qualcuno di voi... NØ. Sempre per le ragioni di cui sopra, nessuna copisteria leggeva i normali formati compressi, tipo JPEG o PNG: leggevano solo TIF! Provateci voi a far stare un TIF ad alta risoluzione in un mega e quattro!
- Verso la fine degli anni '90, finalmente, sono apparse le prime copisterie che leggevano JPEG e PNG (sempre a patto che il file stesse in un solo floppy!). Quindi, potevo finalmente usare risoluzioni pazzesche, tipo il 2768x2048 della maglietta di Lyde, evviva, skizzoh, sborroh!!! Nel frattempo, però, avevo capito che non c'era NESSUN MOTIVO per puntare all'alta qualità: avremmo potuto CAGARE, SBOCCARE e SBORRARE sul file, tutti assieme appassionatamente, GIRANDO, e, per come veniva la stampa, non si sarebbe apprezzata differenza... se non in meglio.
