Cari Più Diversamente Figati, si era fatto il '98.
Ebbene sì, era successo.
Così, il nostro io più profondo si ritrovava a fronteggiare quel consueto dubbio esistenziale che, misterioso ed amletico come non mai, nuovamente proiettava sinistre nubi sull'orizzonte di quella discarica di catastrofi chiamata futuro: come portare a casa due cazzo d'esami di merda per evitare di finir deportati a suon di fanfara nella verde e boscosa Barbagia, d'esser spediti come scudi umani nel suggestivo ed esotico Iraq o di venir amorevolmente esiliati in qualche tranquilla e serena villetta di montagna, da soli, nel ruolo di nettatori di culi di veeekki incrostati di vita e natura?
In altre parole: scattava l'OPERAZIONE ANTINAJA!
LE NUOVE REGOLE DEL GIOCO (edizione 1998)
Per il distretto militare, il prezzo della libertà erano rimasti i soliti due esami l'anno, solo che
il concetto di "esame" era stato SEGATO.
La maledizione del Nuovo Ordinamento aveva beffardamente splittato ogni vecchio esame in due o più sottoesami pillola, chiamati
"moduli"; per segnare ogni misero punto di AntiNaja, serviva la somma delle pillole, cioè la supposta globale totale.
Ad esempio, per registrare
"EINN" (Elaborazione dell'Informazione Non Numerica), servivano:
- IARP (Intelligenza Artificiale Risoluzione Problemi, già rubato!)
- IAMR (Intelligenza Artificiale Metodi di Ragionamento)
- Laboratorio di IAMR (boh, fottesega, l'avrebbe fatto
Joco: "Spaccati il culo, ciuccio, spaccati il culo, vai avanti, bastone, carota, bastone, carota!")
Invece, per il vecchio
"SISTEMI 2", bisognava fottere:
- SO (Sistemi Operativi)
- SOPCD (Sistemi Operativi Programmazione Concorrente e Distribuita)
- Laboratorio di Sistemi Operativi (sempre Joco, vai avanti, ciuccio!)
Con la supposta di
"METODI" andava meglio, richiedeva solo due pillole a scelta tra:
- CORR (Specifiche e Correttezza Programmi)
- MSEM (Metodi Formali dell'Informatica: Semantica)
- FICC (Fondamenti di Informatica Calcolabilità e Complessità)
I corsi
"pillola" del nuovo anno erano iniziati a settembre del '97 e noi, anziché FICC,
avevamo scelto CORR. Indovinate perché!
Ebbene sì, era l'unico di pomeriggio.
Noi sì che ci sappiamo divertire.
RIASSUNTO DELLA CATASTROFE PRECEDENTE
Oltre all'orario, il valore aggiunto di CORR era il professore! Sembrava
Lello Arena invecchiato
e alla lavagna disegnava avventure in cui l'algoritmo, che era l'eroe, combatteva accanto a noi, su e giù per i
"grafi" sconosciuti, canticchiando:
"Penetra e retropropaga! Penetra e retropropaga!".
Tutta la lezione così. Era adorabile!
Eppure, la folla scemò, preferendo attività alternative:
Joco,
per esempio, andò in ospedale e si fece mettere un
tubo nel cazzo.
Puntavamo tutti sull'immortalità di
Mandingo,
un terzo testa capellata, un terzo busto privo di collo, il resto zampette e piedi a papera, dito puntato e audio omaggio:
"TI SEEEGA!"; l'Essere, invece, si buttò in un teleport e sparì. Però dedicò un pensiero a Joco all'ospedale:
"Speriamo che lo operino senza anestesia! Ihihihiiiiii!".
Tra una caduta e l'altra,
Grip
preferì concentrarsi su
ROGA,
che (nonostante le molteplici maledizioni di Mandingo!) riuscì finalmente a passare.
Qualche rara volta apparve a lezione, però la caduta più epica del '97 sarebbe rimasta la scivolata di giugno, in spaccata per l'atrio bagnato con atterraggio sotto il professore di IAMR, che, sospirando, allargò le braccia e raccomandò:
"Almeno non distruggetevi!".
Al contrario, tenne duro la mitica
Coppia, formata da
GM
e
Mr Bean:
la loro distanza a scuola non poteva mai superare il metro e nessuno dei due poteva tagliare e fare pacco, senza il permesso dell'altro!
Contro ogni previsione, anche
Fantozzi e Filini, cioè
Spranga e MiOpìO,
riuscirono a non perdere mai di VISTA nessuna lezione.
Con loro, l'indomabile
Zool
(ormai immolato allo studio) e
McLaud,
che il primo anno si voleva ritirare perché non ce la poteva fare e ora stava già per terminare la tesi! Pur sempre ribadendo che lui, comunque, boh, non ci capiva un cazzo.
Nel Pianeta dei Diversamente Figati, l'unico ad insidiarmi in fancazzismo era
Nichel,
il tarro di Nichelino con la pelle marrone e le lenti a contatto azzurre per fare strage di pheega allo
Chez Noux:
"Minchia lo Scienùùù!".
A lezione non andò praticamente mai, però a fine corso mi disse:
"Handicappaaat'! Giovedì 11 dicembre, c'è lo scritto di CORR e poi non c'è l'orale: se copiamo lo scritto, abbiamo passato l'esame. Senza fare un CAZZO! Capito? Però non facciamo la cazzata che fai sempre te, di stare sempre dietro al culo di GM, che poi il profio ci sposta di fisso! Che cazzo mi sviluppa GM? Mettiamoci dietro a Joco! Ohu, cazzo ridi? Guarda che il ciuccio, negli esami in cui non c'è la matematica, è pure meglio di GM! Cazzo, io li ho visti fare gli esercizi al ciuccio, no? Li fa tutti giusti! Dai, non rompere la minchia, che poi festeggiamo allo Scienù, con le cavalle che ti galoppano sul cazzo. Capito, handicappato? A 'sto giro si copia da JOCO!"
Il risultato fu che, su 100 diversamente figati, 97 presero un voto tra 18 e 30.
Ricordiamo:
GM | | 30 e lode |
McLaud | | 30 e lode |
Zool | | 30 e lode |
MiOpìO | | 26 |
Grip | | 23 |
Mr Bean | | 23 |
|
E poi, in fondo alla pagina, tre luminose eccezioni.
Joco | | insuff |
Marok | | insuff |
Nichel | | insuff |
|
Quell'
insuff (al posto del voto normale) ci isolava in una sottospecie: il reparto handicappati.
E non pensate che Lello ci avesse segato perché s'era accorto che avevamo copiato: Joco era andato a vedere il compito corretto ed aveva davvero cannato! Tutto!!! Quindi,
avevamo copiato dal PEGGIORE di tutta l'aula.
E, comunque, oltre al danno, la beffa: in quello stesso giorno, alla stessa identica ora, Mandingo riprovò un'altra materia, chiamata
TSE.
All'appello precedente, l'aveva SEGATO con umiliazione e l'intero Pianeta dei Diversamente Figati si era vendicato delle sue maledizioni!
Stavolta, invece, era riuscito a passare, con 26.
L'ira dell'Essere stava per scatenarsi su di noi... e poteva essere la fine.
Venerdì 2 gennaio: I BUONI PROPOSITI PER IL '98
Quel venerdì mi ero alzato all'alba, mezzogiorno, e la Voce della mia Coscienza aveva un'ottima ragione per non rompermi i coglioni: stava al Polo Nord!
Mi spiegò di essere in missione per il Circolo delle Antichità e mi sembrò educato evitare domande.
Salutai la padrona di casa, cioè
sua grassezza Nerina,
che era in letargo, ma ogni tanto frullava la Forza con un fremito di zampe e coda; era l'incubo di esser SEGATA e partire per Naja. Quindi, sbirciava l'umile servitù in pigiama, miagolava mezza parolaccia e tornava, felice, dal suo Morfeo.
Oltre la finestra, il tremolio dei vetri tradiva il transito del tram, ma nel '38, tranqui, avrà il metrò anche Torino.
Freddi, di fianco ai fogli dello scaffale, ronfavano computer, stereo, tv e videoregistratore, mentre una lieve discontinuità nel casino mi ricordava che la macchina foto sarebbe rimasta in riparazione fino all'inaugurazione del metrò.
Soltanto una spia suggeriva allegria:
era giunto il primo messaggio del '98 in segreteria, poteva essere pheega! Yeeeee!!!
Invece, era la vocina stridula di
Joco:
"Studia IAMR, studia IAMR, studia IAMR!".
Ma vaffankulo.
Piuttosto, con l'inizio del nuovo anno, sapete i buoni propositi che fan tutti? Tipo studiare, smettere di bere e di fumare, passare alle droghe pesanti, trombare?
Ebbene, io mi ero deciso a
rifare gli occhiali. Eh, capita!
Se le mie diottrie fossero state almeno 8, sarebbe scattato
l'esonero bonus dalla Naja!
Invece, per quei pochi pornucci di dozzina, la taglia delle lenti era solo -0.50 sferica, cioè mezza diottria di miopia (per ignoranti,
8/10).
Quindi, non giravo con gli occhiali, sarebbe una resa alla vecchiaia... e la lavagna la leggevo lo stesso!!! Chiaro?
Va be', magari non dal fondo dell'aula, ecco.
Ora però parliamo di cose serie:
per copiare agli esami, serviva una vista da 11/10, come quella persa al gioco e al porno sul primo 486 e, porca troia, l'oculista NON ne voleva sapere:
"Lei ci vede benissimo con le vecchie lenti, ha 10/10! Vada, vada!".
Perché incazzarsi? Avevo lo scanner, Paint Shop Pro e la stampante a colori!
Così, le mie pupille destinate a copiare si recarono dal loro ottico di fiducia... e la recita andò in scena:
"Ciao, bentornato! Come va l'università? Bravo, continua così! Tua mamma, tutto bene? Son contento, dai! Sarai quasi laureato ormai, eh? Sì, mi ricordo che sei bravo. Vedrai che l'anno prossimo ci darai soddisfazioni. Allora, occhiali nuovi? Oh, nessun problema se hai perso la ricetta originale, tranquillo, questa fotocopia va benissimo, -0.75 sferica! Però, con le feste, gli occhiali saranno pronti solo giovedì 15... Va bene?"
Come gli amici ancora sulla strada, io non avevo fretta.
Poi il telefono squillò e una persona a caso di cui non faccio il nome (cioè
Nichel)
ebbe il coraggio di proporre:
"Ohu, handicappato! Joco ridà CORR mercoledì 14! Ci vieni a copiare?".
La storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa.
"Cazzo ridi? - continuò Nichel
- Guarda che mo' tocca ricominciare l'AntiNaja eh! È Gennaio! E da chi copi, sennò? Da Gesù Cristo? Solo il ciuccio è rimasto! Saremo in cinque: noi tre dell'altra volta, unici SEGATI su 100 persone, perché, ti ricordo, TU hai copiato dal PEGGIORE di tutta l'aula! E poi, boh, metti due a caso, che s'eran persi. Dai, stavolta il ciuccio lo dovrà azzeccare per forza 'sto compito, no? È botta sicura! Bon, domattina vado a scuola e ti iscrivo, tanto starò già là, ché mi scarico le cavalle da Internet, ché non c'è nessuno e galoppano veloce. Però segnatelo! Il 14! Ohu! Ricordati! Capito handicappato?"
Ok, ero sicuro soltanto di due cose:
- L'indomani avrei dormito fino a mezzogiorno.
- Mercoledì 14 gennaio avrei fatto qualunque altra cosa, da qualunque altra parte.
Sabato 3 gennaio: L'UNICA TRINCEA DEL '98
Alle nove del mattino di quel sabato di merda, vaffankulo,
era tornato il Vicino di Merda, stava sparando a palla della musica... ed era musica di MERDA!!!
Mai avrei pensato che un giorno avrei rimpianto il suo trapano. Di merda.
Nello scorgermi alzato, sua grassezza Nerina fu assalita da strizza felina, che penetrò e si retropropagò lungo gli assi della sua ellissi e la condusse al cesso a secernere sassi. Di merda.
Della stessa sostanza sembrò la tv: col Nuovo Ordinamento, Videomusic si era splittata in
MTV e
TMC2 ed entrambe retropropagavano spettacoli. Di merda.
Per disperazione, iniziai a scrivere la storia di
"Capodanno a Sanfré" (senza neanche uno straccio di foto di merda!), ma il telefono squillò.
"Che CAZZO ci fai sveglio a quest'ora? - sbottò
Jena il Rollatore
-
Ma io volevo la segreteria, per ribadire che quest'anno... è un anno di MMMERDA!"
Jena il rollatore
temeva gli anni pari.
Nel
'90 si era fatto le vacanze col morbillo; nel
'92 l'avevano SEGATO alle superiori; nel
'94 s'era fatto il sesto anno di liceo, su cinque; il
'96 l'aveva iniziato con la varicella, poi si era spaccato due braccia ed infine era stato SEGATO a tutti gli esami di Economia, compresi quelli per handicappati, fallendo il rinvio del militare!
Da allora, vegetava sotto la spada di Damocle di un'incombente cartolina di Naja (che però non gli era ancora arrivata!) e, nel frattempo, per non sbagliare, faceva un cazzo.
"Il '97 era dispari! - obiettai -
Eppure non mi è sembrato 'sta gran figata!"
"No, Marok, gli anni pari portan disgrazia! Qua parto per Naja e inizia una guerra!"
"Va be', dai, ci divertiremo! In guerra ogni buco è trincea!"
"Minchia sì! Bravo! E, per tutti gli altri soldati, l'unica trincea sarà il tuo buco del culo!"
Quella sera, per fortuna, i buchi del culo furono sei, però nessuno era conciliato con la vita:
Fra
stava ancora chiamando la tipa che a Capodanno ci aveva fottuto 65 carte, solo che lei non rispondeva.
Strano!
"Dillo, Marok, dillo! Stasera ci hai stampato la storia di Capodanno per farci incazzare! Ma guarda che è inutile che ridi, nel '98 non hai scampo: dobbiamo fare il sito! Se no, ti perseguiterò tramite una fattucchiera!".
Niger,
il muto che voleva fare il dj, sembrava quasi felice, perché
a Capodanno ci aveva paccato per i Subsonica al Barrumba, coi suoi VERI amici, quelli di Architettura.
Così, gli cantammo la sua canzone:
"Senza parole io sboccherò dal naso, senza parole con i miei VERI amici, senza parole come l'audio dei film porno, senza parole vorrei fare il DJ...".
Niger non rideva. Peccato.
Dal bagagliaio, dov'era sempre rinchiuso perché tanto non poteva fumare perché era handicappato, giunse l'eco lontana di
Lyde:
"Marok! Nella storia, mancano le fotografie dei due fautori del nostro destino!"
"Fottiti! Ho la macchina foto scassata..."
"Minchia! - intervenne Jena il rollatore
- Appunto per quello, la storia è intrinseca! Anzi, cioè, mancano le facce dello Zamurro e di Fiorello e voi pure vi lamentate? Ma io a quei due non voglio rivederli manco in foto!"
"Io a Fiorello lo vedo da me, a Psicologia! - rivelò
Attila - Però per lo Zamurro non c'è cazzi, mi sa che non lo ribecchiamo più!".
Alle numerose discipline per cui Attila era negato, aggiungerei la voce
"profezie".
Finimmo per caso allo
"Shamrock Inn", in corso Vittorio, che solitamente è pieno di pheega ubriaca, urlettante e diversamente vestita; invece stasera era deserto, con l'unica eccezione di due pirla al bancone:
lo Zamurro e
Fiorello!
"Ué ciao! - strillò Fiorello
- Ma che figata che è stata Capodanno? Oh, raga, qua stiamo già organizzando l'estate! Mi è appena arrivata un'altra offerta, oh, spettacolo: campeggio in TURCHIA!"
"Minchia, sì! - continuò lo Zamurro
- Perché, cioè, dai! Qua è un pacco! Bisogna muoversi, cambiare! Oh, stasera andiamo a COAZZE a prendere la cioccolata calda? Eh? Ma che palle. Con voi non si può fare un cazzo? Ma avete novant'anni? Ma vaffankulo!"
"Sì! - riassunse Jena il rollatore, vedendoli uscire
- Il '98 è veramente un anno di merda!"
Venerdì 9 gennaio: IL MONDO È BELLO PERCHÉ È SAN SALVARIO
Quel venerdì mattina mi alzai giustamente all'alba, mezzogiorno, e c'era un tale silenzio che ero in pensiero per il mio adorato Vicino di Merda. Scherzo, muori! Poi il telefono squillò.
"Ohu, giovine! - esordì Attila
- Hai già sentito Fra? È esaltato, minchia, vuole la serata danzereccia!"
"E andiamo a Zona Castalia! - risposi
- Almeno ci guardiamo la pheega!"
"Magari Zona Castalia! Mo' serve la tessera ARCI del '98! Dice Fra che c'è un posto che la paghi meno, si chiama
Grandi Magazzini,
via Saluzzo 89, a San Salvario. Tu sai com'è 'sto posto?"
Nessuno dei sei buchi conosceva il locale, ma la zona ci piaceva: trasudava indecenza, come noi!
Ai vecchi rampolli dei piani nobili nel primo '900, brillavano gli occhi per i racconti di San Salvario prima della guerra: ricordate
"Hilldale" di
"Ritorno al Futuro 2",
nell'85?
Gioiello della città, borgo Nuovo, residenziale, borghese e appena fuori dal centro, tra il Parco del Valentino e la grande Stazione, ideale per persone rispettabili, famiglie timorate di Dio e relative servitù!
Anche al giorno d'oggi, avrebbero detto che San Salvario era Hilldale, però la versione 2015:
"Un posto buono solo per impasticcati, delinquenti e teste matte! Farebbero bene a raderlo al suolo!".
In altre parole, ci sentivamo a casa, era bellissimo.
Sotto i portici di via Nizza, dietro a ogni colonna, ambasciatori di Paesi lontani offrivano spezie e polveri misteriose, tipo incenso e mirra, sussurrando in lingue sconosciute, come arabo o francese: sarà un viaggio stando fermi, nessuno se ne accorgerà.
All'angolo tra via Goito e via San Pio V, c'era la discoteca degli incapaci,
l'
Extra Notte,
che si chiamava così perché era aperta di sabato pomeriggio ed era piena di specchi, che riflettevano sulla morte della dignità.
Il primo tratto di corso Massimo, di fronte a
"Torino Esposizioni", offriva la più grande
esposizione di puttane del centro di Torino; subito di fronte, c'erano il Parco del Valentino (per le caste famigliole), la facoltà di Architettura (per Niger e Joe Stivala) e la discoteca
Palace
(la scala esterna fu il teatro della nostra prima canna con Jena il rollatore!!!).
In via Ormea, prima della facoltà di Fisica, batteva un supertravestito gigantesco, che per noi si chiamava
Nando: inseguiva le macchine con tacchi, foulard fucsia, parrucca bionda, occhi sbarrati, bocca spalancata e gridava bestemmie in dialetto, era un capolavoro!
In via Belfiore 24, un tempo c'era il leggendario
Hiroshìma:
eravamo gli unici ad esser riusciti a farsi cacciare persino da là, perché giravamo una canna e facevamo cagare.
Infine, sempre in via Saluzzo dov'eravamo adesso, c'era il
Vecchio Nostalgico,
un circolo fascista in cui eravamo capitati per colpa della
festa di Andy,
organizzata dalla sua abominevole tipa, Pina la Scronda. Là dentro, la severa faccia del Duce ti seguiva con lo sguardo e ti giudicava. Tipo i parenti alle feste. È stato l'unico locale da cui siamo scappati via senza mangiare né bere, per ora, ma i Grandi Magazzini potevano essere il prossimo: la strada era la stessa!
"Minchia, ma sarebbe qua? - esclamò Jena
- Sembra una pizzeria!"
"Per inculate grandi - commentò Lyde, dal bagagliaio
- servono Magazzini Grandi!"
"Mh..." consigliò Niger.
"Sì, ha ragione! - concluse Fra
- Ci facciamo la tessera ARCI, poi si va via!"
Dentro i Grandi Magazzini, c'erano sì e no dieci persone, di cui nove erano dark con la cresta punk e il decimo era... il
FrontMan.
Ricordate?
Era in gruppo con noi (cioè con Joco) nei laboratori di
TAMC
e
Sistemi1
ed era finito con Mandingo in
LFC,
la volta che aveva stordito il professore a supercazzole.
Il FrontMan lo vedevamo pochissimo, perché era di Pettenasco, nel Cusio, quindi tre ore di treno. Quando c'erano treni!
Per disperazione, si era persino preso una casa da solo, pur di andare all'università, anziché il contrario: sono situazioni malate che piacciono tantissimo alla pheega!!!
Però le annullava con la macchia di Giove che un destino burlone gli aveva disegnato in fronte, da cui il soprannome.
"Ma ciao! - esclamai
- Che fai da 'ste parti?"
"Ciao Marok! Io abito qua!"
"Minchia! E com'è?"
"Non cambierei mai! A qualunque ora, mangi! Bevi! C'è vita! Musica! Il mondo è bello perché è San Salvario!!!"
E va be'. Cagati i soldi della preziosa
tessera ARCI del '98,
eravamo pronti per andare affankulo, quando apparve gente. Persino un 1% di pheega.
Il Frontman ci spiegò che era una serata
"Black is back", cioè
"dark, wave, gothic e industrial". Lo assecondammo come se avessimo capito, poi i due DJ, Steph & Lesley, mandarono musica a tratti convincente e Fra si esaltò!
E fu così che morimmo là, nel biodegrado esistenziale.
Alle cinque del mattino, anche l'ultima pheega uscì dal locale e ce ne andammo affankulo, nel gelo polare e sotto un cielo ancora nero come il
"dark wave gothic industrial", come se fosse Antani.
Là fuori, il giovane Attila fu l'unico a notare su un muro una dotta citazione del vecchio Murphy e la declamò a gran voce:
"SORRIDI, DOMANI SARÀ PEGGIO!".
"È ovvio! - commentò Jena il rollatore
- Perché mi puoi anche dire che il mondo sarà bello perché è San Salvario, ok, raga, ci sta, ma domani è ancora il '98 e, San Salvario o non San Salvario, il '98... è un anno... di MMMMMMERDA!!!"
Anche questo è amore.
Sabato 10 gennaio: L'ULTIMO BICCHIERE DI JENA IL ROLLATORE
Quel sabato, il Vicino di Merda seminò il solito vento, ma ricevette tempesta. Di MERDA!
Prevista l'escalation delle ostilità, mi ero creato via computer una cassetta di soli bassi (che, in confronto alla sua, era musica!), per poi attaccare al muro una cassa dello stereo, rivolta verso il nemico: ero pronto a gridare vendetta!
Al primo basso di merda del Vicino di Merda, il telecomando che tenevo sul letto lanciò una replica coi controbassi! Di merda!!! L'intero PalaBorghezio tremò come il reparto Parkinson di Assisi e mi addormentai, felice, fino all'alba! Cioè
mezzogiorno.
Poi il telefono squillò.
"Ohu! - disse Jena il rollatore
- Sono molto scazzato..."
"Oh, iniziamo bene!"
"Minchia, Marok, sono molto scazzato, sì, il '98 è un anno di merda! Quanto manca alla fine?"
"Mah, ormai poco, meno di 12 mesi, ma che succede di così terribile?"
"Mi hanno chiamato militare!"
"CHE COSA??? Ti è arrivata la cartolina di NAJA? Ma davvero?"
Tutti sapevamo che sarebbe successo!
Però, quando succede, nessuno sa mai cosa dire.
E adesso? Come cazzo avremmo fatto, senza la macchina?
"Sì. Per fortuna, almeno mi han preso l'obiezione, cioè, la
domanda di Servizio Civile.
Inizio il 15 gennaio!"
"Beh, dai! Stasera ci racconti, cazzo!"
"Stasera, fosse per me, starei a casa mia, sul mio cesso. C'è Fra che proponeva il Peocio... sai dov'è? A Trofarello, vicino al Wincesso! Da quelle parti c'è pure nebbia, minchia, si vede un cazzo, non vedi neanche le puttane! L'ho mandato affankulo. Cioè, se proprio devo uscire, almeno che sia vicino. E mo' mi tocca pure chiamare Niger. Hai il coraggio di chiamarlo te? A parte che non ci serve..."
"Ahahah! Cosa vuol dire che non ci serve?"
"Che non ci serve. Stasera non è una serata da Niger!"
"Va bene, lo chiamo e gli dico 'Senti, tu stasera non ci servi, comunque...'"
"'...comunque, se vuoi rompere i coglioni, chiama Jena!'. Secondo me, se gli dici così, è la volta buona che telefona!"
Non solo Niger il muto richiamò, ma per la prima volta fu lui a scegliere il locale!
"Mi raccomando! - gli avevo detto
- Jena lo vuole vicino!".
E così, ci ritrovammo
oltre la Stazione Dora, ai confini dell'universo.
C'erano meno luci che pheega a Informatica, i lampioni sbucavano radi, storti e handicappati e le poche strade si imboscavano nel buio, tra resti di
fabbriche fallite e vecchie case diroccate. L'ultima resistenza della civiltà erano i binari per Caselle, l'insegna lontana di Stievani e i lampadari dei casermoni deprimenti di via Stradella.
E, in tanto buio, non si vedevano stelle: c'era una foschia di merda.
"È come nei cartoni animati! - sentenziò Jena, sognante
- Arrivi alla fine del mondo e c'è il baratro!"
"A me non quadra! - osservò Fra
- Sembra che nessuno abiti da 'ste parti, eppure è pieno di monnezza. Perché?"
"Sarà un gioco di correnti - azzardai
- Tipo l'isola di plastica del Pacifico! Oppure, fanno le gite premio..."
"Pensa a quelli che si fanno Torino con tutta la rumenta! - replicò Lyde
- Per il gusto di buttarla qua!"
"Non sono più fessi di noi! - aggiunse Attila
- Siamo qua per una birra, perché ce l'ha detto il muto!"
"Mh!" concluse Niger il muto, indicando un'insegna diversamente leggibile che recitava:
"MANHATTAN".
All'interno, ci retropropagammo giù per una minuscola scala a chiocciola di fianco alla cucina, salutammo con affetto
i teschi disegnati alle pareti,
che sembravano contenti, poi penetrammo in una nuvola di fumo. E sorvolerei sulla percentuale di pheega.
"Minchia ma che mmmerda! - commentò Jena
- Locale di merda, '98 di merda. Ce ne andiamo?"
"Ma no, dai - rispose Attila
- Guarda Niger com'è gagliardo! Gli piace!"
"Mh..." esclamò il gagliardo, conquistando la stima di un raffinato cameriere.
"Ohu! Minchia! - esordì il raffinato cameriere
- Allora? Che volete?"
"Be'... - lo affrontai, con coraggio e determinazione
- Cioè... non lo so, avete un menu?"
"MINCHIA CHE PPPALLE!!!" sbuffò il cameriere conte duca, tirandoci un menu di pochi fogli appiccicosi, per metà corretti a penna, e poi allontanandosi, mentre la gente guardava e rideva.
"Minchia, raga, qua prendiamo qualcosa che sia veloce! - consigliò Jena
- E poi ce ne schizziamo solo via da stammerda!"
Al ritorno del conte duca, esclamai, sicuro e trionfante:
"Ok! Vorrei una birra piccola!".
"MINCHIA! E PER DIRE BIRRA PICCOLA CI VOLEVA IL MENU???"
E fu così che al Manhattan fu subito festa: l'intero zarrificio esplose nel prenderci per il culo
e questa splendida serata, cari diversamente figati, fu l'addio alla libertà di Jena il Rollatore!
Per la cronaca, il condannato non ci volle raccontare nulla di quello che l'aspettava al Servizio Civile, ma annotai la sua ultima frase, nel caso non l'avessimo rivisto mai più:
"Vaffankulo, il '98 è proprio un anno di MERDA!".
Lunedì 12 gennaio: IL PRIMO BIGNAMI DEL SECONDO TRIMESTRE
Quel lunedì mattina, il Vicino di Merda taceva, ma fu tutto inutile: la Voce della mia Coscienza era già tornata dal Polo Nord e ben sapeva che,
alle 11, avrebbe avuto inizio il
Secondo Trimestre.
"Senti la Voce della tua Coscienza! Rinnega, ignavo, l'immonda pigrizia! Tu che, grasso e sozzo, nell' indecenza, sguazzi come un ciriatto, tra sporcizia, melma e orrore, felice in tanta fogna. Misera me, morirò di itterizia! Livide, insin là dove appar vergogna eran l'ombre dolenti nella ghiaccia, mettendo i denti in nota di cicogna. Ognuna in giù tenea volta la faccia: da bocca il freddo, e dalli occhi il cor tristo tra lor testimonianza si procaccia..."
Sparai le cuffie a palla e schizzai sull'1, che, tremolando, sferragliò fino in piazza Rivoli; e poi sul 2, che rotolava con la grazia di un mammut handicappato, giù, verso Nord.
Il freddo penetrava e si retropropagava in ogni loculo dell'abitacolo e persino nella cassetta di Sanscemo, che cercava di riscaldarmi di cultura, invano.
All'altezza del Parco della Pellerina, le cime delle montagne innevate sembravano le mappe di Comanche, per quanto si vedevano da Dio! Perché a bordo mancava la pheega.
Passato il ponte sulla Dora, ritrovai l'aria aperta e ghiacciata, costeggiai la ruggine delle ferriere abbandonate, svoltai a destra in via delle Merde congelate, incrociai via Viù, che, secondo Nichel, annullava la pheega, girai a sinistra in via Pessinetto, salii le scale del Palazzo dei Diversamente Figati e, seguendo il bordello, penetrai nell'Aula C.
Il trimestre iniziava alla grande con
SO (Sistemi Operativi), cioè il primo modulo di Sistemi2; e il professore era ancora il caro vecchio
Svìscovich che, a
Sistemi1,
aveva SEGATO Joco dicendo:
"La vita è ingiusta!". Premesse splendide!
Il più felice sembrava il giovane
Lyde,
che oggi avrebbe realizzato il suo sogno! Trombare? No, dare esami con noi!
Ognuno ha i sogni che si merita.
Lyde era matricola '95, il che ci divideva in insiemi disgiunti: lui al terzo anno di cinque, noi al QUINTO di QUATTRO! Quel giorno, però, si incrociavano i flussi. Che culo!
Per ricambiare il ritardo, Lyde ci presentò le Matricole '95:
Inseminator,
Little,
Norton,
Smarkiar,
Spino
e
Tigre. Li ritroverete nelle storie del futuro! Forse.
Se camperò abbastanza a lungo.
E se non partirò per Naja.
Per adesso, però, accontentatevi del disagio mentale di Mr Bean: di CORR aveva rimediato un
"misero" 23, mentre l'altra metà della
"Coppia" (cioè GM) un bel 30 e lode. Capite il dramma? Voi cos'avreste fatto?
So che non ci crederete, ma
Mr Bean pensava davvero di ridare lo scritto.
"Il casino sono i bigliettini! - subwooferavano le corde da basso profondo di Mr Bean, mentre Sviscovich blaterava Sistemi Operativi
- Non solo ci sta un cazzo, ma resta pure un sacco di spazio vuoto ai lati! Word è una merda!"
"Neanch'io ho una grande stima di Word! - risposi
- Ma si può fare di meglio! Ce l'hai qua il dischetto col sorgente?"
Al quarto d'ora accademico, andai in
aula PC
con Mr Bean (e ovviamente GM, per la regola della Coppia), quindi multincorniciai quel cazzo di codice e mandai in stampa sulla laser.
GM e Mr Bean scaldarono rutti, fischi e ortaggi, ma la stampa uscì miracolosamente perfetta! Sapete perché?
Semplice: avevo solo avuto un gran culo!!!
Non scrivetelo nel sito di Fra.
"Ma che figata! - commentò MisterBean
- E gli altri?"
So cosa state pensando: perché concedere favori a Mr Bean, che non era pheega e non ci avrebbe passato un cazzo, in quanto diversi da GM?
Ebbene, cari Diversamente Figati, sappiate che scrivere guide galattiche su argomenti di cui non si sa quasi un cazzo è meraviglioso!
Ai pessimi tempi andati, avevo digitato (con
Wordstar Professional 4.0)
e pubblicato (presso due VERE case editrici!) una serie di antologie e, soprattutto, un
bignami dei Promessi Sposi, senza averli letti mai.
A parte le
Grandi Parodie
di Topolino e la
versione tv di Lopez, Marchesini e Solenghi,
quindi per me Renzo andava in giro con l'autoradio.
Non sottovalutate: era vero che mi toccavano solo operazioni di bassa manovalanza e la Voce della mia Coscienza correggeva tutto, ma
due delle quattro mani che fisicamente scrissero quel bignami appartenevano ad un ignorante impenitente totale, che non aveva MAI letto il libro!
Non ci credete? Edizione SEI 1990, ISBN: 88-05-05098-9.
Ormai sono passati otto anni ed è fuori catalogo (e il mio nome per ovvie ragioni non compare!), ma cercatelo nelle bancarelle dell'usato, vi piacerà!
Martedì 13 gennaio: MA QUELLA È TSE!
Quel martedì mi alzai finalmente all'alba, mezzogiorno: Sistemi era alle due e il Vicino di Merda era affankulo. Sembrava una splendida giornata! Poi il telefono squillò.
"È l'ottico, sono già pronti gli occhiali! Passi oggi pomeriggio? Tranquillo, siamo aperti fino alle sette!"
Il freddo là fuori penetrava e si retropropagava anche nelle ore centrali del giorno e l'1 cantò onde quadre fino in piazza Rivoli, ma il 2, per fortuna, era meglio. A livelli mai visti.
Non sembrava neanche inverno, perché loro salivano a rubare il sole, per non aver più notti, né freddo, né paura. Se, per la religione in cui credete, la felicità della pheega urlettante e colorata non fosse la porta del Paradiso, bruciatela. Avevo ormai rinunciato a capire la genesi di quelle creature, se un artistico, un nido dell'aurora, Venere o il Paradiso di un mondo migliore e mi restava una sola certezza: dai finestrini, quel giorno, le montagne non le avrei viste, mai.
Il viaggio fu breve, purtroppo, così andai su nell'aula del laboratorio ad ammosciare il cazzo e rendere inutile l'attesa.
I pixel diversamente figati illuminavano solo occhi deficienti di emmetropia.
L'unico immune sembrava
Grip,
che ci vedeva ancora bene; infatti, non capiva i bisogni di questo strano universo di miopi, daltonici, presbiti o mendicanti di vista. Che senso avevano?
Poi c'erano quelli che non portavano occhiali solo per non arrendersi alla vecchiaia. Strane persone.
Poi c'erano i clienti speciali, come MiOpìO, che, poteva solo inventare i mondi sui quali guardare.
Il migliore, però, era Nichel: una volta girava con le lenti a contatto azzurre, ma lo prendevamo per il culo; e quindi, non sapendo che farne di occhi normali, si era preso gli
occhiali fotocromatici...
e così lo prendevamo doppiamente per il culo.
"Guarda che hai gli occhiali storti! - disse Grip quel giorno
- Che schifo!"
"CHE CAZZO DICI? - rispose Nichel
- SONO DRITTI!"
Nichel si tolse gli occhiali e, tra le risate generali, iniziò a esaminarli; fu allora che
apparve
l'Essere.
Un terzo testa capellata, un terzo busto e un terzo piedi a papera, Mandingo zampettò fino a noi sogghignando, vide Nichel ed esclamò:
"Ora di cambiare occhiali, eh? Io li ho appena comprati nuovi! Ihihihiii!".
Poi, li appoggiò sul tavolo.
Nichel li studiò, li accostò ai suoi e si abbassò a guardarli lateralmente, mentre l'aula rideva.
Prima che spuntasse fuori un goniometro, Mandingo se li rimise addosso, quindi alzò lo sguardo.
Gli spuntarono le vene malefiche in fronte.
Puntò il dito verso una lavagna magica, lontanissima, in fondo all'aula.
E infine gridò:
"MA QUELLA È TSE!!!".
Poi scoppiò a ridere, da solo, senza alcun motivo.
Aguzzando la vista, si vedevano in effetti formule magiche, compatibili con l'Essere; forse erano maledizioni?
Mandingo non riusciva a smettere di ridere, al punto che ricadde nel Teleport infernale e sparì:
"Ma è VEEEERO che è TSE! Ihihihihiiiiiiiiiiiii puff...".
L'intero delirio non durò più di cinque minuti, ma avrebbe lasciato il segno per sempre! Avremmo passato mesi a puntare il dito e ripetere:
"MA QUELLA È TSE!!!".
Mentre Nichel si guardava la montatura!
Noi sì che ci sappiamo divertire.
Per la cronaca, quella sera ritirai i miei occhiali... e vi assicuro che erano dritti!
Mentre li provavo, davanti all'ottico, pensai alle cose più tristi del mondo per non ridere, però cazzo se ci vedevo bene.
Ammettere di essere peggiorato fino a 0.75 di miopia era un vergognoso ed irreversibile compromesso con la vecchiaia, ma pazienza: grazie a quelle lenti, le mie facoltà visive erano passate dalla Hercules alla SuperVga!
Quella sera, dal mio balcone, leggevo ogni targa di ogni macchina, vedevo luci lontane brillare senza aloni (tipo
"Ava Forza Smacchiante"),
distinguevo ogni filo d'erba attorno alle lucciole che battevano chine sulla rugiada e Superga, in cima alla collina, sembrava appollaiata sulla mia ringhiera come un colombo di Chernobyl.
Quanto sarebbe durata quella pacchia? Certo,
se esisteva un giorno ideale in cui le mie pupille potevano copiare, quello era l'indomani! Forse. Ma che cazzo andavo a pensare? Copiare da chi? Mi sarei fatto un'altra ricca figura di merda e basta... no?
Mercoledì 14 gennaio: IL GRAN GIORNO
Quel mercoledì mi alzai felicemente all'alba, mezzogiorno.
Dalle 9 alle 11, avrei dovuto seguire una materia chiamata MSEM, per gli amici
"Semantica", ma mi ero
"dimenticato" di informare la Voce della mia Coscienza. Peccato!
Dai, seriamente, come fa uno a seguire Semantica alle 9 del mattino? E quel cazzo di freddo, poi... anche la
padrona di casa
approvò!
E, in tutto ciò, il Vicino di Merda?
Boh, mi sentivo fortunato, probabilmente era morto.
Uscito dal cesso, riprovai i nuovi occhiali con la luce: la realtà aveva davvero una risoluzione pazzesca, solo la giocabilità faceva cagare.
E se avessi provato con un cheat code?
Forte di queste elucubrazioni,
un'ora più tardi ero nel Palazzo dei Diversamente Figati, pronto per copiare di nuovo lo scritto di CORR. Yeeeeeeeeee!!!
Stavolta, ero determinato a non lasciare a Nichel il minimo potere decisionale.
Lo so che era come chiudersi col firewall quando i virus eran già entrati: ormai in aula non ci sarebbe stata più traccia di vita intelligente, a parte Mr Bean, che ci avrebbe sicuramente skifato perché non eravamo GM.
Avremmo dovuto per forza copiare da quel ciuccio di Joco, cioè da quello che l'altra volta era stato il PEGGIORE di tutti i Più Diversamente Figati.
Così, entrai nell'aula ancora deserta e okkupai l'estremità sinistra in tre file consecutive. Un pochino più tardi, entrò
Nichel, inseguito a ruota da una ben bizzarra sorpresa: direttamente da San Salvario, il
Frontman!
"Mi raccomando! - esclamò il Frontman
- Conto su di voi!"
Sembrava serio.
Perfetto.
Senza dire una parola, Nichel si insediò dietro di me ed il Frontman dietro a Nichel: per il momento, nell'aula c'eravamo solo noi,
100% reparto handicappati!
Lentamente, ma inesorabilmente, una decina di anime in pena si andò ad aggiungere al girone del disagio.
Con molti di loro, madre natura si era accanita al punto da farci sentire quasi normali, ma gli scherzi che ci interessavano erano tre.
Il primo era
Pongo, il sosia di Puddu di
"Pasqualino Cammarata Capitano di Fregata"; basso, magro, olivastro e pelato, compariva nelle liste di ogni esame e veniva SEGATO. Sempre. E ricominciava da capo.
Il secondo per fortuna era
Joco, che, come da schema originale, si posizionò davanti al porko sottoscritto. Quindi, durante l'esame potevamo dirgli:
"Ciuccio,
vai avanti, vai avanti, spaccati il culo, spaccati il culo, bastone, carota, bastone, carota, penetra e retropropaga, penetra e retropropaga!". Sarebbe stato divertente.
Il terzo era
Mr Bean, che posò il culo due file davanti a Joco: la sedia tra loro rimase assurdamente vuota, come la maggior parte dell'aula.
All'oblò della porta d'ingresso, il pubblico, formato da Grip, Mandingo e MiOpìO, ci guardava e rideva, così mi voltai e mi accorsi che
Nichel si era tolto gli occhiali e li stava esaminando, per controllare che fossero dritti.
Joco lo vide ed esplose, rideva come un ciuccio che viene squartato!
Cazzo, eravamo impresentabili, eravamo di nuovo il
"gruppo buffone" come ad LFC.
Poi
Lello entrò in aula.
Ci guardò,
puntò dritto verso Joco e gli disse:
"Lei, venga davanti, in prima fila, centrale!".
E poi basta, non spostò nessun altro.
Spostando UNA sola persona, Lello aveva rotto la catena e l'aveva penetrata e retropropagata nel culo a tutti!!!
E così, felice del risultato, distribuì il testo dell'esame.
MISSION IMPOSSIBLE
E va be', gli ultimi due esercizi li potevamo copiare dai bigliettini, nella versione finale per fortuna erano inclusi, tutto a posto.
I primi due, invece, erano ad accesso facilitato per diversamente alfabeti: in qualche modo, avrei saputo scrivere qualcosa di plausibile persino io! Forse. Quanto meno, ci potevo provare.
Fine delle buone notizie!
Poi c'era il
terzo esercizio, che valeva da solo
12 punti.
Già.
Proprio così, nel culo.
Per Nichel, il porko sottoscritto e tutta la folla alle nostre spalle, solo due misteri sarebbero stati più incomprensibili del terzo esercizio. La prima era il motivo per cui il peso di un file di Word poteva variare da 1 a 10 ad ogni salvataggio, senza nel frattempo aver assimilato modifiche né tempeste solari; la seconda invece era la pheega, ma la incontravamo di rado, quindi nessun problema.
Mentre pensavo a questa splendida frase, sentii
Nichel alle mie spalle che
leggeva e rideva: secondo me, saremmo riusciti a farci beccare anche senza copiare.
Così, per la gioia di Nichel, inforcai gli occhiali da 11/10 e mi gustai il panorama, perché l'Apocalisse in fondo è divertente!
Tre file più avanti, Mr Bean stava sfogliando i bigliettini, quindi si voltò verso di me e sorrise. Prego, non c'è di che. Per poco non ci beccava, ma non c'è di che.
Già che c'ero, guardai meglio il mitico sacro inarrivabile
foglio di Mr Bean...
e
riuscivo a leggere da Dio. Cazzo!
Mr Bean era davvero il polo opposto di GM, la scrittura era fantastica! E io, modestia a parte, avevo un grande pregio: mi ero fatto degli ottimi occhiali.
Perfettamente dritti!
Il problema era la posizione del foglio... e il fatto che non lo tenesse fermo!
A un'ora dall'inizio, Mr Bean aveva già terminato la brutta e stava ricopiando in bella; quindi, mi fece un cenno e
spostò il foglio in posizione visibile.
"Sborro tantissimo!" sussurrai.
Anche Nichel iniziò ad emettere suoni di giubilo che comunicavano lo stesso concetto.
Stranamente, Lello ostentò indifferenza.
Forse era sordo? Boh.
Non appena ricevuta la conferma della copia terminata con successo, Mr Bean si alzò e consegnò, per evitare di capitare consecutivo all'ignoranza.
Avrei voluto tanto fare lo stesso col resto della feccia che mi stava alle spalle, ma terminai la bella che era troppo tardi: eravamo rimasti solo noi!
Così,
retropropagai fisicamente la
mia brutta a Nichel, che, a differenza dei vostri cazzi, riuscì ad allungarsi abbastanza.
Quindi, Nichel
retropropagò a sua volta al FrontMan, che retropropagò a Pongo... e a quel punto non osai guardare se qualcuno nel frattempo fosse penetrato dietro a Pongo: l'abisso mi faceva tanta paura.
"CONSEGNATE!" intimò l'ignaro Lello, allo scadere del tempo regolamentare.
Alla cattedra, ricevemmo finalmente i preziosi
fogli con le soluzioni, perché nella vita tutti i doni più attesi arrivano sempre quando non servono più a un cazzo.
Tipo che magari leveranno la Naja, quando l'avremo già fatta.
E magari anche voi troverete pheega, dopo la morte! Chi lo può dire?
Fuori dall'aula, però, Mr Bean non c'era più e, al suo posto, sorpresa! Nella soluzione
non combaciava un CAZZO, il terzo esercizio era completamente cannato!
E pure gli altri non se la passavano troppo bene: rischiavamo di prendere ZEEERO.
Il rapporto impegno / risultati avrebbe dato INDEFINITO!
"Minchia non ci posso credere! - gridò Nichel
- Ci siamo fatti fottere un'altra volta!"
"Voi vi siete fatti fottere, handicappati! - ragliò
Joco, che ci aspettava festante
- Io ho fatto tutto giusto!"
"Che cazzo dici??? Mo' hai fatto giusto? Ma vaffankulo!!!"
Neanche voi avreste pensato a un finale del genere, vero? La realtà, quando vuole, sa essere geniale!
Adesso, numerose domande sorgevano spontanee.
Venendo segato, Mr Bean avrebbe perso anche il voto precedente e avrebbe dovuto rifare TUTTO? Da capo?
Quindi, l'avremmo ribeccato al prossimo appello, di nuovo?
E quali sarebbero state le parole esatte di Mandingo?
Immersi in questi mille interrogativi, ci incamminammo verso casa... e
si mise a nevicare!
Che meraviglia! Quanta poesia! Via delle Merde bianca d'amore!!!
Solo la nostra vita era ancora marrone.
Sabato 17 gennaio: LA TRAGICA FINE DI JENA L'OBIETTORE
Quel sabato, ben prima dell'alba, il Vicino di Merda ricominciò la guerra! La linea di attacco ormai era chiara, rompere i coglioni solo il sabato e la domenica mattina! Minimo sforzo massimo risultato.
Insomma, l'opposto di CORR per Mr Bean!
Per fortuna, la cassa dello stereo era ancora in posizione di battaglia, attaccata alla parete e puntata verso il nemico: senza alzarmi dal letto, sparai la cassetta di soli bassi a palla e andammo avanti tutta la mattina così, a fare tremare il PalaBorghezio.
La Voce della mia Coscienza sembrava contrariata, ma la padrona di casa osservava con felina indifferenza, come si conviene con le specie inferiori.
Insomma, era una mattinata emozionante! Poi il telefono squillò:
JENA IL ROLLATORE ERA ANCORA VIVO!!!
Figata, avevamo ancora una macchina!
Quella sera, dal bagagliaio, il giovane Lyde sembrava il più felice, anzi, voleva ballare allo Zoo Bar! Il suo potere decisionale però era pari al vostro con la pheega:
la Jenamobile puntò dritta verso i Muri!
Bisognava verificare se il nostro pilota, dopo tre giorni di Servizio Civile, sapesse rollare ancora.
"Cazzo! - esclamai
- Si può sapere dove cazzo sei finito a fare 'sto cazzo di servizio civile?"
"Poteva andare peggio! - biascicò Jena, leccando la cartina
- Sono in un posto chiamato CEPIM e..."
"Mh!" intervenne caustico Niger.
"Lo conosci? Sì, la figata è che sono rimasto a Torino!"
"Minchia, hai un bel culo! - commentò Attila -
C'è della gente che, al civile, è finita in cima ai monti più inculati del mondo, non gli passa più!"
"Non è casuale! - spiegò Jena
- Sai che in caserma, sul modulo dell'obiezione, puoi indicare una preferenza, no? Se chiedi i posti 100% da imboscati, tipo Museo Egizio o, cazzo ne so, biblioteche, Hiroshima, pornoshop, i militari si fan due risate e... sorpresa! Deportato in montagna. E neanche in cima, eh! A metà, che non c'è il sole. A pulire merda, piscio e sbocco. Ai vecchi. Da solo. Cioè, esci di testa peggio che al CAR di Naja della caserma punitiva e casa tua la vedi solo più in foto!"
Nella macchina penetrò il gelo di Gennaio. Dalla Siberia. L'unico felice e sereno era
Lyde,
che ci prendeva per il culo persino dal bagagliaio, perché tanto era esonerato dalla Naja perché era handicappato.
"Invece, - continuò Jena
- se tu scrivi Caritas, i militari si cagano sotto. E la Caritas ti garantisce che resti nella zona che vuoi te! E di notte dormi a casa tua, a meno che non chiedi tu di dormire da loro, perché boh, cazzo ne so, casa tua ti fa schifo!"
"Ma, se funziona così, è una figata!!! - esclamai
- Ma allora perché non fan tutti l'obiezione in
Caritas?"
"Perché ti spacchi il culo: sono 43 ore settimanali! Ti voglio vedere te, al mattino!"
"E minchia, è triste così! - esclamò Attila
- È come lavorare, però gratis!"
"Va be'! - azzardai
- Eravamo in gabbia pure alle superiori e siamo sopravvissuti..."
"C'è un'altra inculata pesante! - sospirò Jena
- A prescindere dalla Caritas, non solo non puoi mai uscire dall'Italia, ma neanche dal distretto militare di Torino..."
"Esco dal mio distretto e ho tanta paura! - esclamò Fra
- Ma poi cazzo è 'sto distretto? Il Piemonte?"
"Ma neanche. Per dire, Asti e Cuneo dipendono da Genova! Quindi, quest'estate, uno di Asti può andare al mare... e noi possiamo andare a Vercelli. Che culo, eh? Comunque, sì, a fine giornata, madama
Caritas
mi lascia libero di andare a casa mia, a cagare nel mio cesso e..."
"Aspetta, ma, cioè, in tutte quelle ore, si può sapere che cazzo di minchia devi fare?"
Per un attimo, Jena rimase in silenzio, eravamo pronti al peggio.
Poi vuotò il sacco.
"Allora, CePiM sta per Centro Piccoli Mongoloidi, che, cioè, sarebbero i gagni Down, sapete, no, cosa vuol dire? E..."
"...E MINCHIA! - gridammo tutti, in coro
- E PURE A NAJA SARAI CIRCONDATO DAGLI HANDICAPPAAATI!!!"
E fu così che riuscì il
miracolo:
per la prima volta nella serata, Jena l'obiettore, finalmente, scoppiò a ridere! Una risata liberatoria antisfiga, forse la prima autentica dall'inizio del '98.
Eravamo quasi commossi.
Alla fine, nella vita, quando ti segano, ti skifa la pheega, ti cacciano di casa e finisci blindato a lavorare, in questo caso anche gratis, resta solo una certezza:
l'handicap risolve. Sempre!
Sì, anche l'erba era buona.
Siccome Lyde era esonerato dalla Naja e voleva ancora ballare allo Zoo Bar, andammo esattamente dalla parte opposta, cioè al
Porkiss,
il locale dei giochi alcolici autodistruttivi in cui, se vinci, ti offrono due litri di birra! L'ideale, dopo una canna.
E fu così che Attila si lordò di nuovo, riprovando il gioco dei porrones. Naturalmente, nessuno vinse un cazzo e ci prese per il culo chiunque, a cominciare dalla pheega!
Quella però è un'altra storia.
"E comunque - concluse Jena l'obiettore
- Il '98 è veramente un anno di MMMERDA!"
Lunedì 19 gennaio: TRE UOMINI E UNA GAMBA
Quel lunedì sembrava il solito pacco, sveglia prima dell'alba e fogli di supercazzole davanti a Svìscovich. Senonché, una volta a casa, il telefono squillò
"Ohu! Allora? Avete deciso? - esordì puntuale il Sestium Fessus Pro di
Killer - Cosa vediamo stasera al cinema?"
"C'è Diciottesimo prime esperienze! - annunciai
- All'Alexandra, via Sacchi 18!"
"No, non ci credo!" rispose.
"Non ci credere. Se no, Erotic Dinasty, Bizzarre Extreme 75, al Metropol!"
"Ma andiamo veramente a vedere un film decente per la prima volta, oppure..."
"Sorelline al carnevale di New Orleans! È allo Zeta, in via Cibrario 88!"
"Mi ispira, entro nella fascia RIDOTTA! Ohu, ideuzza: si può andare a vedere Titanic!"
Ero pronto al film pacco, ma non di TRE ORE!
Telefonai al ciuccio.
"Ohu! Killer mi ha detto..."
"Sì, sì, va be'... - terminò Joco
- non importa quello che dice: per lui non conta il film, ma che le 7000 lire del lunedì sera durino il più a lungo possibile!"
"Minchia, mandiamolo a vedere i CORTI, tipo il suo CAZZO! A proposito, ma hai visto che Aldo, Giovanni e Giacomo hanno fatto un film?"
"Sì e mi sa che è una merda: di solito, almeno i promo fanno ridere! Questo è l'unico trailer che, cioè, non ho trovato una battuta decente! Vaffanbagno, fanno vedere anche dietro le quinte... e, niente, non fanno proprio ridere un tubo!".
Così parlò Joco, che era
il mio oracolo! Ricordiamo:
- L'Amiga 4000, non compatibile coi giochi dell'Amiga normale; ne hanno venduto solo uno, a Joco, poi la Commodore è fallita.
- Il nuovo monitor dell'Amiga, che stava acceso a ceffoni.
- I due Pentium 75 con nessun pezzo funzionante, fatti comprare al suo doposcuola per un milione e mezzo. Ciascuno!
- La casa in campagna in Sardegna, a un'ora di macchina dal mare, senza corrente elettrica e col frigorifero a gas
- La casa in campagna in Sicilia, nel BARICENTRO della Sicilia, il posto più lontano possibile dal mare. E pioveva. Dentro casa, perché
il TETTO era AL CONTRARIO!
Mi fidavo ciecamente del mio oracolo, così trascinai tutti da Aldo Giovanni e Giacomo al
Fiamma; è sempre un nome azzeccato per un cinema, nella città dello
Statuto.
Forse ricordate che proprio là, tre anni or sono, Joco ci fece conoscere questo Killer, che girava con un floppy col
livello di Doom con le nostre facce.
Da allora, Killer ci convinceva a andare al cinema tutti i lunedì sera, per via dello
sconto a 7000 lire!
Le serate al Fiamma, però, avevano quel non so che.
Per la cronaca, il film di Aldo Giovanni e Giacomo si chiamava
"Tre uomini e una gamba"
e l'oracolo era stato prezioso:
era una figata pazzesca.
All'inizio, poteva ricordare il primo ascolto degli Elio e le Storie Tese in versione album, dopo anni di cassettine: una collezione di ricordi, rigenerata in edizione deluxe.
Nelle scene più famose, tipo Ajeje Brazorf o il Conte Dracula e la cadrega, il cinema riecheggiava di:
"Ma dai, ci manca l'inizio! No, il pezzo in mezzo! Il finale VERO era più figo!".
Poi, la meraviglia ebbe il sopravvento.
Era la storia di un trio di amici cazzoni che, per sfinimento, stavano per rinunciare a se stessi, per cedere ai cagacazzi.
Nella città deserta ad Agosto, caricavano la macchina e partivano, come tutti, ma non per le vacanze. Stavano scivolando, rassegnati ma fingendosi felici, verso il peggiore degli incubi:
perdere la libertà.
Li aspettava la Naja? Il lavoro? No, peggio: il matrimonio di Giacomo con la figlia cessa di un uomo d'affari rompicoglioni come lei, nonché suocero degli altri due, nonché capo di tutti e tre. Insomma, fossa già scavata.
A cercare di salvarli, saranno gli imprevisti e le probabilità, con la partecipazione straordinaria del miraggio della pheega possibile (che era la bella Natolia dei Bulgari). Ce la faranno restando uniti? Chi può dirlo!
In tutto il film, l'unico
"effetto speciale" era il telefono cellulare che usciva in viva voce dalle casse dell'autoradio (di un'automobile da Terzo Mondo!). Sarebbe stato bello, l'intero cinema ci avrebbe messo la firma! Compresi gli spettatori comuni, che non possedevano né macchina né cellulare.
Per il resto, tutto era deliziosamente normale, un viaggio nell'Italia da Nord a Sud.
Con altri capolavori, ci eravamo reincarnati in luoghi, tempi e dimensioni che confinavano coi nostri, da Charlie Chaplin a Fantozzi, da
"Amici miei"
a
"Al bar dello sport",
fino ai più recenti
"Trainspotting",
"Clerks",
"Tutti giù per terra"
e
"Ovosodo". Li adoravo. Tutti.
Per la prima volta, però,
"Tre uomini e una gamba" fotografava con precisione le nostre compagnie: quei tre cazzoni saremmo potuti essere noi tra qualche anno!
Con tutti i ricordi che avevamo in comune, poi.
Quella notte, mentre facevamo la coda per le brioche al forno abusivo di via Osasco, di fianco alla polizia che mangiava cannoli alla crema, mi arresi al fatto che la realtà non me la detterà mai una storia figa come quella del film.
Peccato.
Se leggete queste righe, vorrà dire che io, però, nel mio handicap, sono andato avanti a scrivere lo stesso!
E voi non avete bisogno di altri occhiali.
Giovedì 22 gennaio: I RISULTATI
Quel giovedì mi alzai all'alba, mezzogiorno, perché non c'era lezione e avrei passato il pomeriggio su Internet! Poteva essere l'ultima cosa positiva della settimana.
Lasciai la Voce della mia Coscienza a ripassare l'Inferno, la padrona di casa a ripassarsi il buco del culo e l'1 a cacofonare verso il centro, per godermi il panorama del 2. Cazzo. Anche oggi erano spettacolari!
Non mi riferisco alle montagne.
Sceso malvolentieri dopo il ponte sulla Dora, costeggiai le ferriere congelate di via Nole, svoltai in via delle Merde ibernate, incrociai via Viù, girai a sinistra in via Pessinetto, salii le scale, entrai in atrio e trovai... il delirio!!!
E Mandingo era incazzato. Nero!
"È un'INGIUSTIZIA!!! - gridò l'Essere
- È un'INGIUSTIZIA!!!"
Attenzione, poteva essere una trappola.
Mi avvicinai con circospezione alla bacheca e, col groppo in gola e il cuore che batte, lessi.
Mr Bean | | 30 |
Nichel | | 29 |
Joco | | 26 |
Marok | | 25 |
Il FrontMan | | 24 |
Pongo | | INSUFF |
Cazzo... non ci potevo credere!
CE L'AVEVAMO FATTA!!!
Se pensavamo di essere stati segati, era solo perché
non eravamo stati in grado di CAPIRE la soluzione!
Il 29 di Nichel poi era incredibile, quei voti erano dati sfacciatamente a cazzo... oppure, dal punto di vista di Pongo, non abbastanza.
Magari i compiti erano stati corretti da professori diversi (come
Sistemi1,
"la vita è ingiusta!"),
oppure sempre dallo stesso, però fuso di testa (come
TAMC).
Magari io avevo dimenticato un puntino da qualche parte e, sul foglio di Nichel, non se n'era accorto nessuno!
Infine, Joco, ci illustrò
una teoria per Pongo, cioè che
gli piaceva essere segato:
"Ma a vita! La prossima volta, anche se per sbaglio lo dovesse passare, va e rifiuta il voto. Per poi farsi risegare la volta dopo!".
In effetti, poteva avere le sue ragioni.
In tanta perfezione, peccato solo che CORR non valesse un CAZZO: per avere il voto di Metodi sul libretto, ci sarebbe toccata Semantica o FICC!
Va be', però era ancora il 23 gennaio, quindi ero sicuro soltanto di una cosa: per l'AntiNaja, nel '98, saremmo stati a posto.
Adesso,
la sfida che sembrava impossibile era offrire la pizza a Mr Bean: non c'era MAI!
Persino una cazzo di maglietta commemorativa sembrava un'impresa, perché, porca troia, avevo poche fotografie di Mr Bean e la macchina foto era ancora affankulo.
"Tranquo, Marok! - mi rassicurò
GM - Mi hanno regalato la macchina foto! Ora ce l'ho anch'io! Le foto a Mr Bean gliele faccio io di sorpresa!"
"Affare fatto! Riesci a farti prestare anche la brutta dell'esame? Per lo sfondo della maglietta! E cerca di convincerlo a cagarci, per 'sta cazzo di pizzata!"
Per la brutta, come avrete già visto, non ci furono problemi.
Quando sviluppai le foto scattate da GM, invece, entrai in un girone dell'inferno, tipo al mattino, perché erano drammaticamente sfocate. Tutte!
Quindi, cari lettori, ma soprattutto care lettrici e fan di Mr Bean,
ringraziamo tutti assieme San PhotoShop!
Ecco la maglietta, fatene buon uso!!!
Mercoledì 4 febbraio: IN PIZZERIA CON MR BEAN
Organizzare la pizzata AntiNaja con Mr Bean fu un vero incubo: la prossima volta, piuttosto, mi metto a studiare!!! Scherzo.
Mr Bean
poteva solo di mercoledì, perché lunedì martedì e giovedì aveva
"allenamento", mentre
venerdì sabato e domenica aveva la tipa. E richiedeva tre giorni di allenamento, mica cazzi!
Se però, giustamente, non credete che Mr Bean possa avere una tipa, domandate al testimone oculare: MiOpìO!
Cinque anni or sono, VEDENDO una fanciulla da lontano, MiOpìO ci chiese, parafrasando il trobàr cortese:
"Ma chi è 'sto CESSO?".
E Mr Bean, con la sua voce da basso profondo, rispose:
"È LA MIA RAGAZZA!".
Così, a prescindere che fosse la stessa o meno, stavolta nessuno propose a Mr Bean di portare la tipa in pizzeria.
In tutto ciò, per approfittare della neve fresca,
Joco se ne andò per una settimana in montagna a Pragelato, con Grip, e fummo costretti a rimandare tutto fino a
mercoledì 4 febbraio. Tra i pacchi, segnalerei:
Nichel:
"Non esco di mercoledì sera, perché è un giorno di merda!".
Grip:
"Volete uscire di mercoledì, che c'è Semantica dalle 9 alle 11 del mattino?"
MiOPìO:
"Vedo se ho tempo...".
Spranga:
"Non c'è un cazzo da festeggiare!"
Zool:
"Poi vi faccio sapere!".
Forse vi chiederete che fine avesse fatto il FrontMan! Bravi! Fatelo sapere anche a noi.
In buona sostanza,
restammo in cinque: Joco, GM, Mr Bean, Mandingo ed il sottoscritto. Non eravamo mai stati così pochi a una pizzata, nemmeno in quelle pacco di Natale! Però, sulla qualità, minchia.
"Ho capito, prendo io la macchina... - sospirò Mr Bean
- Però almeno possiamo restare in un posto che sia più o meno vicino a casa mia?"
"Boh, sì, ok, dove abiti?"
"In Barriera di Milano..."
"Traaanquo!"
Scegliemmo ancora una volta
"La Pétite", la pizzeria di fronte al Distretto Militare, quindi a più di 6 km da casa di Mr Bean. Però attenzione:
il gancio era a casa di GM! Mr Bean non poteva dire di no a GM!
Quindi, altri 5 km.
Una volta là, come promesso, GM ci prestò la nuova macchina foto.
Notate come vennero bene le fotografie a Mr Bean a casa di GM, ora che non sarebbero più servite a un cazzo: era la perfezione dell'inutilità!
L'unico bannato dai passaggi in macchina di Mr Bean fu Joco, che abitava in culo e si dovette arrangiare con la
Jocomobile:
anche senza spingere, un po' andava avanti, bastone, carota, a patto che non ci fossero pozzanghere.
In compenso, ci fu la tappa a
casa di Mandingo!
Totale per Mr Bean:
13 km. Solo andata! Peccato. Passando da Joco, sarebbero stati 20.
La serata, inoltre, ebbe un ospite a sorpresa:
Lubo,
direttamente dalla vecchia Cumpa di GM!
In teoria non c'entrava un cazzo, in pratica faceva casino e aveva ancora la mitica Ritmo truccata dei puttan-tour, quindi tutto bene!
Per la pizzata, dico.
La maglietta XL, invece, andò stretta, ma son dettagli.
Alla fine, fu una pizzata divertente, perché
c'erano tantissimi assenti e potevamo prenderli tutti per il culo.
Joco, ad esempio, passò almeno mezz'ora a raccontare
le cadute spettacolari di Grip sulla neve a Pragelato:
"Marok, che palle che non c'eri! Andava tutto resocontato, fotografato, filmato, Grip ha fatto praticamente 200 metri di caduta libera. A un certo punto si è seduto, no? Poi si è messo a quattro zampe, non so perché, soltanto che era praticamente su un lastrone di ghiaccio, perdipiù 90 gradi verticale, e incomincia, cioè io lo guardo esterrefatto, che cazzo sta facendo sto qui, poi, di colpo, fa 'NOOOO!' e incomincia a scivolare, sempre più veloce, sempre più veloce, travolge tre o quattro persone, 200 metri di caduta libera, io inizio a crepare dalle risate che non mi fermavo più, era da fotografare. Lui immerso, cioè, alzava una nube di neve tutto intorno, uno spettacolo! Troppo bello!".
Il ciuccio era l'unico a non sapere che, da giorni, tutte le tv parlavano della valanga di 100 metri che si era staccata dalle stesse montagne, però a
Les Orres, sul versante francese.
Coincidenze? Io non credo!
Insomma, fu una bella pizzata.
I problemi nacquero nel dopo serata, perché Mr Bean non voleva far tardi, non voleva andare a bere e ci concesse solo un breve salto da Mandingo:
"Solo un attimo, ragazzi, poi devo andare!".
Quindi,
Mr Bean vide le pile di vecchie riviste di Commodore, Pc e Amiga... e impazzì.
Crediamo che sia ancora là adesso. Se vi capita, controllate!
I POSTUMI
Grazie all'immenso successo del mio metodo di studio,
mi concessi qualche giorno di
"vacanza premio" al mare ad Andora, dove splendava sempre il sole.
Babbo Marok si era trasferito là ed era sempre di ottimo umore, così rimborsò gli occhiali nuovi a 'sto figlio (
"che vent'anni di merda!"), secchione al punto da consumarsi gli occhi a forza di studiare a lume di candela.
Per l'esame appena passato, scattò anche un piccolo bonus di cui avrei subito fatto buon uso!
Essendo febbraio, infatti, i prezzi si erano dimezzati, così stavo per realizzare uno dei miei sogni: la scheda video con la porta per collegare il Pentium alla TV, che mi avrebbe finalmente permesso di
videoregistrare da computer!
E, volendo, avrei anche potuto
catturare foto e brevi video, dalla TV e dal videoregistratore!
So che non vedete l'ora di leggere tutte le specifiche tecniche della mitica
ASUS 3DexPlorer GX2,
ma la carta è finita. Sarà per la prossima storia, magari dalla galera!
Il masterizzatore, invece, era ancora abbondantemente fuori portata. Peccato.
E ora, quale sarà il prossimo appuntamento con l'AntiNaja? Semantica, IAMR o Sistemi Operativi?
E funzionerà?
E Jena l'obiettore sopravviverà al Servizio Civile?
E Lyde troverà il modo di partire lo stesso per Naja?
E Nichel sopravviverà alle cavalle dello Scienù?
E voi riuscirete a vendere qualcosa a Joco?
E lo troverò il modo di neutralizzare il Vicino di Merda?
Soprattutto,
ci sarà mai una storia con un po' di pheega e, per l'occasione, avrò una macchina foto?
E Fra mi convincerà a fare il sito, oppure imparerà a fare tutto da solo?
Lo scopriremo solo vivendo! Per il momento, penetrate e retropropagate tutti quanti correttamente affankulo!