A T T E N Z I O N E PER GLI ARGOMENTI TRATTATI E IL LINGUAGGIO UTILIZZATO QUESTO PRODOTTO POTREBBE RISULTARE SCONVENIENTE E OFFENSIVO. L'ASCOLTO È SCONSIGLIATO AI SOGGETTI PIÙ SENSIBILI. |
L'idea potrebbe essere un simpatico omaggio all'album
THE MIRACLE
dei Queen, uscito lo stesso anno alcuni mesi prima, in cui i volti di Mercury, May, Taylor e Deacon
si fondono in uno solo (tnx Meemmow).
Inoltre, se aguzzate la vista notate che gli Elii nel retro del cd hanno una spilla
con l'immagine di copertina. Se aguzzate ancora più la vista,
notate che anche il negro biondo ha una spilla,
che raffigura il retro di copertina, ovvero Elio e le Storie Tese.
Quanta poesia in tutto questo...
Adesso, però, vorrei dedicare due righe alle copertine SCARTATE ed agli universi paralleli in cui sono state prescelte. Si tratta di una giostra pakistana, di un collage di un 45 giri di Peppino di Capri ed i suoi Rockers e di una locandina del film "Psycho" di Alfred Hitchcock, con sovraincollate le teste degli Elii (probabilmente per fare il verso ai loro manifesti live, in cui gli Elii appiccicavano vicino ai propri nomi le teste degli uomini che sborrano, ritagliate dalle riviste porno). Universi paralleli, quanto mi mancate.
Piccola curiosità: la prima copertina (novembre 1989) uscì
con la divisione in tracce completamente cannata, perché per errore ogni brano
iniziava con l'intro parlata. La partita "bacata" conteneva dunque solo dieci tracce, e fu ritirata
dai negozi poche settimane dopo, quindi trovarne degli esemplari è difficilissimo... ma il prode Paolo Besser ce l'ha fatta, e ci ha donato in esclusiva questa ghiotta scansione:
Vi ricordate i tempi delle elementari, quando si giocava a figu? No? Meglio! E la prima volta che avete fatto sentire Elio ai vostri amici? Nel mio caso, è andata più o meno così... ma col tempo anche loro si sono rassegnati. La scena in sè, con le vocine accelerate, è probabilmente una citazione dall'intro di Eptadone degli Skiantos, in cui uno dei protagonisti dice: "c'ho delle storie pese". Il brano di sottofondo invece è On the road again dei Rockets, band famosa nel mondo perché nel 1996, a SanRemo, gli Elii si erano travestiti da loro (tnx Giuseppe). Ma ritorniamo agli Elii! I nomi delle figurine, ovvero Buso e Facchetti, appartengono a due calciatori che erano famosi quando gli Elii erano bambini: Giacinto Facchetti (difensore 1960-78) e Sergio Buso (portiere 1968-88) (tnx Lorenzo). Le parole "Tua Prinz" che concludono il dialogo sarebbero invece da attribuire ad una simpatica consuetudine in voga nella Milano degli anni 70. Ai tempi esisteva una macchina, chiamata Prinz (per la precisione la Prinz 4), che i milanesi pensavano portasse sfiga. Così, non appena ne vedevano una, toccavano un malcapitato e gli dicevano: "Tua Prinz!"... praticamente una versione alternativa di "Sfiga di suora!". Stranamente la Prinz è presto scomparsa dalla circolazione... (tnx Daiconan). Il "RRRRRRRRRRRI" di Elio è un campionamento della sua voce preso da Piattaforma. Perché lo ficchino un po' dappertutto rimarrà per sempre un mistero. La voce che parla in filippino alla fine del brano è naturalmente quella di Tremoto, uno dei due domestici di Otar Bolivecic che ormai tutti ben conosciamo. Pressappoco quello che dice sarebbe: "Attenzione, diamo notizia di un grande spettacolo che si svolgerà a Milano il ventinove di agosto. Elio, Confo, Civas, Faso, Fogliasch e Otar, anche detti "Elio and the troubles stories", "Elio e le storie tese" (tnx Gianni Maiocchi e Uollano... ci avete provato!). Il filippino potrebbe essere una citazione dell'intro in giapponese del lato B di I Sing The Body Electric dei Weather Report, che rientra nel mitico e rarissimo "Live in Tokio" (tnx Alberto). Infine, una curiosità: pochi anni più tardi, la parola "Agosto" è stata campionata ed inserita in Entro, cioè la prima traccia del primo album di Frankie Hi Nrg, "Verba Manent" (tnx Alessio Pusceddu). |
Come meglio (scusate la parola) aprire il primo disco se non con un degno tributo
ad uno dei più grandi eroi del cinema porno? Voi tutti sapete chi è John Holmes, giovani donne in particolare. Ma non tutti sapete che questo brano era già stato pubblicato all'interno della colonna sonora dello spettacolo tv Lupo Solitario del 1988, che vedeva un ghiotto siparietto di Elio e le Storie Tese. Bellissima la batteria in 13/8, mentre la pianola addizionale è di Feiez, che qua si chiama proprio "Feiez", mentre nel resto dell'album si chiama "Mu Fogliash". Strana persona... L'inizio, naturalmente, cita Quand'ero piccola di Mina (tnx Jacopo). Ed ora, il genio: terminato il verso "tutti mi scherzavano", sul canale destro c'è una cantilena con un ritmo sincopato strano: "la là la la là", che si adatta perfettamente al ritmo dispari della canzone. Bene, è un campionamento da I tre porcellini (tnx Alamarco) |
Prima improbabile intervista al complessino dell'ottimo
Claudio Bisio,
che persevererà anche negli album successivi. Queste interviste potrebbero essere una citazione a quelle di Rattle and Hum degli U2, uscito appena un anno prima (tnx Discostu). Notate quant'è bello Elio in sottofondo che ride tutto il tempo (tnx Uollano). Non mi chiedete cos'è il Mac del Claude Bisiou perché non ne ho la più pallida idea... e non l'ho mai domandato agli Elii perché ho paura della risposta! Però grazie a tutti per le possibili spiegazioni (ma soprattutto a Luca "L'Ummalido"!). |
È uno dei brani più commoventi ed introspettivi di Elio e le Storie Tese e
riflette sulle abitudini che tutti hanno, ma negano di avere. Venne proposto per la prima volta nel corso del tour 1988, con un'introduzione che faceva notare come, di fronte a un water con le righe gialle e marroni, tutti cercano di pulirlo con un bel getto costante di pipì... e nessuno lo dice. Notare che, in realtà, "tutti" si riferiva ad un pubblico di soli maaaaski... ma, al momento dell'incisione dell'album, gli Elii sapevano benissimo che nessuna pheega li avrebbe ascoltati MAI. Il ritornello originale, che recitava: "Ditemi perché se mangio molto bevo poco, brucio i peli delle ascelle con il fuoco!" qua è cambiato in: "La nostra vita è una sciarada, sulle prime sembra xxxxyx, e invece è zxxyxz!" A proposito... siete riusciti a risolvere l'indovinello? Io non ho trovato di meglio che RRRROR ed ERRORE... peccato. "Senza elica e timone" cita chiaramente La Balena, una simpatica canzone per bambini di Orietta Berti (tnx Daiconan). A tal proposito, l'amico Frash ci invita ad un'importantissima riflessione: se prendiamo un normale dirigibile e gli togliamo elica e timone, come si fa poi a dirigere il dirigibile? È impossibile! Quindi, il dirigibile non dirigibile si può ancora definire "dirigibile"? A voi lettori l'ardua sentenza. Le tastiere attorno al minuto 0.50 sono molto simili all'intro di Sunday morning here with you di Michael Franks (tnx Giorgio). La parte: "Sono abitudinario, non mi giudicate, siete come me" e, nella seconda strofa: "Questi sono i miei costumi, vendo paralumi, siete come me" è, nella linea melodica, una citazione assolutamente chiara del ponte tra strofa e ritornello di Twilight degli Electric light orchestra, dall'album Time, del 1981 (tnx Stefano "Steve" Rizzo). C'è poi una breve apparizione dei Memphis Horns, ottimo gruppo che nello stesso periodo aveva collaborato con Zucchero, nel brano "Con le mani". Subito dopo, vengono citati i "Rararors": si tratta di un tormentone dei vecchi concerti degli Elii, una band inesistente formata da alcuni dei componenti di Elio e le Storie Tese (quasi mai gli stessi), che ne sfidava altre ben più agguerrite, tra cui i terribili "Sciasciasciosh" e, soprattutto, i "Los The Pepperors". Probabilmente, Elio andrà avanti a citare queste band per tutta la vita (ricordiamo il paese di Rararorro a Cordialmente... per non parlare del trionfo dei Los The Pepperors nella recente serie tv "Vite Bruciacchiate"!). Infine, una curiosità: esistono 45 giri con "beep versions" di Abitudinario e Cara ti amo, c'è una versione in spagnolo su E.L.I.O. ed un divertente remake su Del meglio del nostro meglio. |
Prove di tromba per il mitico duo dei Memphis Horns. |
All'inizio sentiamo un
"Flew in from Miami Beach" rallentato,
e poi un "Flew in from Miami Beach" a velocità normale.
Da dove arriva? Ma è semplice: da
Back in the USSR
dei Beatles (tnx Uollano). Poi c'è Nembo Kid, che è il nome del SuperMan taroccato nelle prime edizioni a fumetti italiane degli anni 50 (tnx Il Diego). Durante la prima strofa, da 00:30 a 00:45, l'armonizzazione della voce è stata ottenuta camuffando la stessa voce orientale della "Shidzu" version di John Holmes (tnx Simone). Sui versi "Ma io l'ho fatto, e la donna volante, pericolo costante, mi ha rotto il carro" e ancor di più su "Ai motori farò la benzina, ma alle donne che cosa farò?" la melodia richiama quasi interamente la linea melodica di "si laudato Signore si laudato perché [m'hai donato l'amore per te.]" del brano Francesco, tratto dal musical Caino e Abele di Tony Cucchiara (tnx Pooloo). Nella parte "Dai proverbi la saggezza, ma dal carro la letizia" viene invece ripresa la melodia di "Einigkeit und Recht und Freiheit", l'inno nazionale tedesco: forse si potrebbe leggere come un omaggio di Elio a Lothar Matthäus e Andreas Brehme, i due campioni teutonici grazie ai quali l'Inter (squadra del cuore del cantante nonché di Mangoni) aveva conquistato quell'anno il suo tredicesimo scudetto (tnx Don Diego). Sul finale, "la vita è così" è una chiara citazione di La vita è così di Mino Reitano (tnx Emidio). Infine, una curiosità: nel 1991, la frase "tra il dire e il fare c'è di mezzo 'e il'" è stata inserita nella raccolta di aforismi di Gino & Michele Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano (tnx NestoRe). |
Seconda intervista dell'amico Bisio.
Il titolo "Una gita a..." è probabilmente ispirato all'omonima rubrica della Settimana Enigmistica con l'indovinello geofotografico (tnx Steve). La risposta di Elio è invece diventata parte dell'idioma comune di noi giovani. |
Cosa facevate voi nel 1968? Facevate gli scioperi? Facevate l'ammore? Facevate quelli che non erano ancora nati? Be', Elio faceva il bambino che cantava all'Ambrogino d'oro la canzone "Cinque fratelli, cinque gemelli". Chiunque abbia ascoltato questo brano ha sicuramente pensato ad uno scherzo... invece è tutto vero: l'Ambrogino d'oro esiste, è un festival di Milano, ed Elio ha davvero cantato quel brano nel 1968... abbiamo le prove! (tnx Duccio) Cosa c'entra in tutto questo l'ottimo jazzista Tony Martucci? Assolutamente un cazzo... però vorrei salutare un altro Tony Martucci, patron dell'Ambrogino (tnx Don Diego). "Oggi invece le canto così" è quasi sicuramente una citazione dall'omonimo album di Ornella Vanoni, pubblicato dieci anni prima. |
Vi ricordate la canzone
Nella vecchia fattoria
che tanto allietava le vostre giornate all'asilo? Ecco... la canzone è nata nel tour dell'88 e da allora molte cose sono cambiate: spero di non dovervi spiegare perché lo zio Bruno è un orso, ma confesso che la "cozza tattu piane di sbarro" ha fatto dannare parecchi giovani fan, colpevoli di vivere in un'epoca in cui difficilmente si potevano leggere i testi delle canzoni senza pagare. Le parole misteriose che compaiono in fondo, sono in realtà parolacce in tedesco:
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Vi siete mai fermati ad osservare le meraviglie del vostro corpo?
Il nero sotto le unghie? Lo sporco in mezzo alle dita dei piedi? La cacca? La sburra?
Non è un peccato che tutte queste cose vadano perdute? Secondo gli EelST sì, ed ecco perciò l'idea di conservarle in appositi silos, in modo che possano ancora essere utili per gli uomini del ventunesimo secolo... che poi saremmo noi (senza offesa per le donne e per chi ci leggerà dal futuro). Silos è una delle prime canzoni scritte dal complessino, ed era già stata incisa nella compilation Elementi, del 1987. La prima scena al ristorante potrebbe essere un omaggio all'inizio di Una donna per amico di Lucio Battisti (tnx Il Diego). Abbiamo qualche dubbio sull'identità dei coristi, comunque sono accreditati come "polifonica di Bals". Le prime note di piano sembrano identiche alle note di piano che si sentono in La casa (Evil Dead) di Sam Raimi, mentre i ragazzi entrano nella casa, più o meno a 6:10 dall'inizio del film (tnx Strason). L'incipit è molto simile a quello di Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo: "Le cose d'ogni giorno / raccontano i segreti / a chi le sa guardare" (tnx Enrico/Walzer). Il ritornello riprende il tema di Song for Che di Charlie Haden dall'album Music liberation orchestra del 1969 (tnx Steve). La seconda strofa è un chiaro tributo allo stile del grande Domenico Modugno. Alcuni effetti ambientali ricordano vagamente quelli di Bambino io, bambino tu (Legenda) di Zucchero (tnx MeemmoW). Notevole il finale country, con tanto di Faso vecchietto del Far West! Ah, una leggenda vuole che il ritornello sia ispirato a "Mosche"... ma non tutte sono d'accordo. |
EelST sono sempre dalla parte dei più piccini.
E così, di fronte all'orrore delle madri che buttano i propri figli nei cassonetti,
propongono di alleviare la risultante sofferenza del nascituro e lo shock dell'operatore ecologico
estendendo anche a loro i benefici della raccolta differenziata:
è giunto il momento di creare un cassonetto differenziato per il frutto del peccato! La genesi del brano risale al tour dell'88 (ricordiamo la struggente esecuzione a "L'araba fenice" su Italia1). È però solo in questa versione studio che gli assoli di chitarra sono suonati con la mano sinistra da Cesareo e con la mano destra da Confo Tanica. Nessuno ci ha detto che cosa facevano con l'altra mano... per me salutavano. A 1:08 dall'inizio, si sente per due/tre secondi l'inizio del quarto movimento (Stürmisch bewegt - Mosso tempestoso) della prima sinfonia di Gustav Mahler: Titan - Il Titano (tnx Rho77). Al minuto 1:58, Elio canta mangiando dei crackers (tnx Helmuth/LeleElDiosSeMiCitiRealizziUnSogno). Più avanti, "Donne atletiche, donne che si allenano..." è un chiaro richiamo a Le ragazze di Gaugin di Grazia di Michele, mentre la melodia di "Ma mettetevi nei panni di chi il cassonetto pulisce..." è molto simile a quella del verso "Il carretto passava e quell'uomo gridava: gelati" di I giardini di Marzo di Battisti/Mogol. Vuole la leggenda che il produttore Claudio Dentes sia stato chiamato "Otar Bolivecic" A CAUSA di questa canzone e non viceversa: a quanto pare, stava seduto tra un paio di registratori di marca "Otari" mentre Elio incideva Cassonetto... e sono cose che possono cambiare la vita di una persona. Quindi, "Bolivecic". Chiaro, no? Infine, il bambino che piange sulla chiusura del brano è un campione accelerato tratto da The Kids di Lou Reed (tnx Meemmow). |
Una voce registrata al contrario e che noi ascoltiamo al contrario, quindi dritta, annuncia l'arrivo del bizzarro duo dello Sri Lanka. Il titolo "Introducing The Real Parakramabahu According To Shantha Edirisinghe" è probabilmente una citazione del disco "Introducing the Hardline According to Terence Trent D'Arby", esordio risalente al 1987 del bravo compositore Sananda Maitreya (tnx Uollano). Davanti a una birra e un panino, Rocco il buon tastiere ci rivela che la musica di sottofondo è il livello 8 di un Tetris per Mac. |
Questo brano è l'UNICO INEDITO dell'album, è il PRIMO cantato da un'altra voce (il cingalese Shantha Edirisinghe) ed è LA PRIMA COVER di tutta la discografia ufficiale: l'originale è una canzone tradizionale dedicata a Parakramabahu I, Re di Sri Lanka. Chi non vorrebbe essere al suo posto? Io, per esempio. Comunque, Elio e Feiez (ribattezzato "Monfoglia") suonano shinnatsu, mandoguitar e tsuhji diatonico. Insomma, mica cazzi. Per quanto riguarda il testo, mi sembra tutto chiaro... non mi dilungo in traduzioni. In compenso, vi rivelo una curiosità: nei credits del disco l'autore del pezzo risulta essere Cesareo, mentre nella versione dello stesso pezzo contenuta in Elio Samaga il brano era registrato come "tradizionale". In un'intervista pubblicata sulla newsletter n.3 del Fave club il Civas ci racconta come sono andate le cose: "La canzone era divertente e mi ricordo che la rivedemmo qua e là per darle un minimo di struttura ed arrangiamento. Quando arrivò il momento dei depositi SIAE, l'assemblea comunista del gruppo decise di depositarlo a mio nome per equilibrare fra di noi i proventi dei diritti d'autore sui pezzi. Venne depositato, se non sbaglio, come elaborazione di un brano tradizionale o simile. Non volevamo fare i furbi appropriandoci di una cosa non nostra; il fatto è che allora non eravamo riusciti a scoprire chi erano gli autori originali della canzone in questione. Fu così che venne depositata a mio nome ed iniziò un incubo. Sì, perchè la Siae andò in tilt. Non riusciva a capire perchè doveva risultare a mio nome un brano "tradizionale" dello Sri Lanka. Ricevetti decine di raccomandate di svariato tipo dove mi dicevano prima che non gli risultava depositato il brano. Poi non avevano ricevuto il testo. Dopo ero io che non risultavo iscritto alla Siae. Le ultime minacciavano di congelare la mia posizione Siae. Sfinito, scrissi che rinunciavo a tutti i diritti sull'opera. Non ho mai visto una lira di diritti ma le poste italiane mi volevano fare baronetto per l'aumento di fatturato di quell'anno, ottenuto con i miei francobolli. Non accettai." (tnx Fabio) Comunque, questo brano è piaciuto così tanto a Elio e le Storie Tese che ne hanno pubblicata anche una versione live sul successivo album natalizio The Los Sri Lanka Parakramabahu Brothers. Sono cose che fanno pensare. |
Canzone ispirata a
Je t'aime... moi non plus
di Jane Birkin e
Serge Gainsbourg,
storico brano censurato dalla radio francese nel 1969. Il brano è nato nel tour dell'88 come duetto tra papà Elio e Rocco Tanica, entrambi già rodati da Cara ti amo. Nell'album, invece, il buon tastiere è stato sostituito da Peev Agliato, alias Paola Tovaglia, doppiatrice di cartoni giapponesi e conduttrice della trasmissione televisiva "Ciao ciao". Scomparsa qualche anno dopo in seguito a una malattia, a lei è dedicato l'album Italyan, Rum Casusu Çikti. I colpi elettrici computerizzati sono di Confo Tanica, la seconda metà del solo di pianola è di Laras. I gorgheggi all'inizio di Piattaforma sono eseguiti da Feiez, ma attualmente non ne conosciamo il significato. Sappiamo però che sono stati ripresi nella sigla finale di Mai Dire Tv, accreditata ai Malloreddus (tnx Daniele Caibis). L'incipit strumentale del brano ricorda moltissimo Cold Song di Klaus Nomi (tnx Il Diego). Quando Elio dice "fra un momento sentirai fluire l'antigelo Paraflù", cita una delle più famose In sottofondo, però, c'é una musichetta suonata da un qualcosa che ricorda un fagotto: è uno dei temi dei cartoni animati Hanna & Barbera dei primi anni '70, e lo si sentiva quando un personaggio si trovava in una situazione imbarazzante (tnx Edo). "A". "E". "I". "O". "U". Le vocali dell'amore" è un'ovvia autocitazione da Ti amo... e notare che la versione da 12 ore non era ancora stata cantata! La frase "Senti come grida il peperone. Pam", qualche decennio più tardi, sarà usata dal PAM come slogan pubblicitario... senza, non dico pagare, ma nemmeno AVVISARE gli Elii... che non la prenderanno benissimo! ;) Per quanto riguarda la sibillina frase: "Fremo a immaginarti tra i cateti"... be', pensate a quanti gradi misura l'angolo tra i cateti... devo aggiungere altro? :) Curiosità: questa sembra essere una delle canzoni meno apprezzate dell'album, da parte del pubblico rock ma anche da parte degli Elii... che l'hanno inserita come ASCOLTO FORZATO del Vitello negli ultimi concerti del tour del 2005. |
Dopo la cozza e la sciarada, ecco un altro riferimento alla settimana enigmistica:
"suspense" è il gioco in cui compare l'indovinello che ha per protagonista
il signor Brando. È l'ennesima intervista di Bisio (l'ultima del disco), ma non so a cosa faccia riferimento la cosa delle autostrade, probabilmente a qualche esternazione vip dell'epoca, o più probabilmente ancora a un benemerito cazzo. Ma è sempre bello. |
Divertente introduzione di Cara ti amo, registrata live a Voghera, nel 1989. Fin troppo iperrealistica... |
Grrrrrrrrrazie.
Andiamo avanti ora con un brano, invece, di musica classica.
Fino adesso abbiamo fatto cazzate, in realtà noi siamo tutti di Celle Ligure, infatti siamo stati in carcere per molto tempo!
Hai sentito cosa ho detto? Eh! Eh!
Grazie, siamo al meta-humour.
Andiamo avanti con un brano di musica classica che abbiamo scritto noi stessi, che parla, praticamente, essendo stato scritto nel 1716, però parla di fatti attualissimi, cioè, parla del rapporto fra giovani uomini e giovani donne. Cosa succede?
Grazie, ma non è ancora incominciato.
Cosa succede praticamente al giorno d'oggi? Noi giovani... che cosa succede? Che le giovani donne in...gabbiano i giovani uomini, gli fanno degli occhiolini ballando la musica house, tutte queste cose qui, mentre ballano attirano nella loro trappola di mantidi questi poveri esseri implumi, con tanti peli, però inoffensivi e indifesi, e praticamente dopo 15 giorni, dopo avergli succhiato ogni liquido, ogni... ogni umore, praticamente glielo mettono nel culo.
Non si può dire, però è esattamente quello che fanno loro.
E allora, noi che abbiamo vissuto queste cose dall'esterno, ma anche dall'interno, non so se avete capito, c'era un doppio senso... Grazie!
Abbiamo pensato di stilare un freddo campionario delle frasi che queste giovani donne, queste puttane diciamo la verità, dicono ai giovani uomini. Grazie!
Abbiamo stilato un freddo campionario delle frasi che queste qui dicono ai giovani uomini indifesi quando glielo mettono nel buco del ...
E abbiamo composto praticamente questo brano che abbiamo intitolato "Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne", nel quale il tastierista e batterista elettrico Rocco Tanica eseguirà la parte del giovane uomo e io invece quello della puttana.
Ed eccola qua Cara ti amo, nata in un viaggio in macchina nell'87 e registrata durante un concerto a Corsico nell'89. È una delle canzoni più famose di Elio e le Storie Tese, ed è il primo brano di questo album ad essere registrato da un concerto live. È anche il primo in cui troviamo il grande Christian Meyer, allora Pupillon, adibito nientemeno che al... piatto del big jim! Credo che non ci fosse modo più nobile per entrare per la prima volta nella discografia di Elio e le Storie Tese! ;) Le sorprese non finiscono qua: sapete chi è l'autore della registrazione? Un tale, allora sconosciuto, chiamato Antonello Aguzzi... in arte Jantoman! I casi della vita. Io che ho il bootleg originale (e voi no ahaha! sooooka!) so che, durante il concerto, Elio aveva anticipato al pubblico che sul nuovo disco avrebbero inserito un brano tratto proprio da quel concerto: La saga di Addolorato. Evidentemente, hanno cambiato idea. All'inizio, la linea musicale sembra citare La coppia più bella del mondo, di Adriano Celentano e Claudia Mori (tnx Vasco). Inoltre, "Io sono come sono" è una citazione di una famosissima canzone degli Anni Cinquanta di Juliette Gréco chiamata Je suis comme je suis (testo di Jacques Prévert e musica di Joseph Kosma). La canzone dice che gli uomini non devono pretendere che una donna cambi per loro, perché lei è come è. Insomma, "Cara ti amo" sembra la degna risposta (tnx Pietro) |
Questi erano i lontani tempi in cui Elio e le Storie Tese,
quando incidevano qualcosa al contrario... avvisavano! :D Non sarebbe durata a lungo... Per la cronaca, il brano dei Black Sabbath che contiene messaggi al contrario è Iron Man. |
Romantica storia d'amore... e anche un po' di merda, a dimostrare che le due cose non sono necessariamente in contraddizione. Anche qua troviamo Peev Agliato, nei panni della donna di Erba, e poi ci sono i Fogliash Horns (breaths). La voce di Elio è chiaramente alzata di un semitono (tnx Simone). In questo brano Faso suona per la prima e ultima volta lo "steeq" (alias stick), una sorta di basso "alternativo". In un casa Fasani, Faso raccontò di come gli venne ciulato subito dopo averlo suonato e che tutti l'hanno preso per il culo per giorni, mesi, anni... finché non è stato ritrovato da MC Costa su Internet, dove un ricettatore lo stava vendendo... tutto è bene quello che finisce bene (tnx Meemmow/Pietro). A proposito di casa Fasani: in molti mi avete chiesto il perché del titolo "cateto". E io ho sempre risposto supercazzole. Finché l'inviato speciale di marok.org Otto Orizzontale non è tornato con la risposta, per viva voce del buon Faso: Eravamo in una di quelle fasi in cui andava di moda quel giochino botta e risposta tipo: "e tu starai mica piolando?" "eh?" -pernacchia- [come il nostro "SOOOOKA!" - ndM] E nel mentre di questi giochi fra me ed Elio salta fuori il cateto: "Ehi, hai mica visto un cateto per strada?" "Si l'ho raccolto e l'ho messo in un cassetto" Il cateto era diventato un oggetto fisico e tangibile. Ecco, ed è stato dato questo titolo ad una canzone che ancora non aveva nome!" Sempre Otto Orizzontale segnala questa frase di Rocco Tanica, tratta da un'intervista del 2001: "In Cateto uno dei temi è l'adagio per archi e oboe di Benedetto Marcello letto al contrario". Sono cose che fanno pensare. Il tema dei fiati potrebbe essere una "distorsione" dell'intro di Sir Duke di Stevie Wonder (tnx Jonathan). Da notare anche la citazione di Mexican Hat Dance della tastiera a 0:54 (nei prossimi album, verrà citata altre TRE VOLTE! quali?) e quella del tema di James Bond, quando Jonathan Grass si presenta all'aromatica fanciulla (tnx Shake7/Meemmow). Sia la ghost track di Pierino De Luca (alias Grussu) che mangia la merda sborrata dagli animali, sia la frase "la lingua in bocca, per dimostrarle che è vero" sono ovviamente registrate all'incontrario... ma... senza elettronica: è proprio una bobina che è fatta andare nel senso inverso con la mano! (tnx Gòwno/Don Diego/Mapo Sae). Ad un primo ascolto, la O che fa rima con A, cioè "Rimedio" che fa rima con "Tragedia", sembra una più che evidente citazione di Tex dei Litfiba: "il silenzio taglia tutta la città, grande spirito mi chiama dai falò", vero e proprio tormentone all'epoca in cui l'album è uscito. In realtà, resta qualche dubbio cronologico, perché abbiamo testimonianze di Cateto (col verso incriminato) già nel 1987, mentre Tex è stato pubblicato con "Litfiba 3" nel 1988. Non escludiamo che gli Elii l'abbiano sentita inedita in qualche live, ma Piero Pelù all'epoca non cantava ancora da coglione (cioè le A non erano tutte uguali alle O), quindi rimane il mistero. Se è una coincidenza, questo mondo è veramente strano. Il finale, da "e la morale di questa storia...." è una probabile citazione di Fantoni Cesira di Guccini. Il tema musicale, però, è indubbiamente quello di "lascia che io viva un amore romantico" di Non ho l'età di Gigliola Cinquetti (tnx Alessio Pusceddu). Infine, sotto le parole "cacca più amore", si sente un campionamento della vecchia sigla del mulino bianco (tnx Katakill). Nella versione originale del pezzo, presentata al teatro Magia nel 1987, Jonathan Grass riesce a salvarsi dall'incidente aereo e ad irrorare la salma di lei con tiepido pissing (che poi, alla fine, sempre di concimare si tratta...). Sull'album invece crepano entrambi, perché fa più ridere. |
Vi ricordate gli adolescenti a colloquio in compagnia dei quali avevamo iniziato l'ascolto del disco?
Be'... pare siano entusiasti! Per la cronaca, in sottofondo c'è un po' di Modugno... così, tocco di classe. |
Questa traccia, che compare solo nell'edizione cd, ha una storia un po' particolare. Un bel giorno MC Costa, cervello elettronico di Elio e le Storie Tese, si stava sentendo la base di John Holmes; lo stesso giorno il fonico di allora, Maurizio Camagna, aveva portato con sé un cd di teatro giapponese. Uno ha premuto play, l'altro ha premuto rec, e così... è nata la Shidzu Version! :D Come faccio a sapere tutte queste cose? Semplice: anch'io leggo le interviste delle Fave Romane! Nemmeno Maurizio Camagna, interpellato, ha saputo darci indicazioni su quel frammento di Giappone. Qualche anno più tardi, ho scoperto che quella traccia faceva parte della colonna sonora di Blade Runner. Solo dopo altri lunghi anni di ricerche, però, siamo arrivati alla soluzione: la cantante è Ayako Handa ed il brano si intitola Ogi no Mato ("The Folding Fan as a Target") (tnx QiQQo). Finché non la levano, potete ascoltarla a questo indirizzo. |
Un bel gioco dura poco, e sono i fratelli dello Sri Lanka a darci l'addio... ovviamente a modo loro. Ritroveremo queste bizzarre frasi nel brano "La vendetta del fantasma formaggino", dell'album Italyan Rum Casusu Cikti (tnx Simone). |