Marok.org NON ha banner pubblicitari, NON ha scopo di lucro, NON vende enciclopedie, mp3, talismani o indulgenze e NON ha
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non l'ho inventata io per prendervi per il culo: è la VERA frase di rito da scrivere su ogni sito italiano, a partire dal
.
Altrimenti, arriva l'apriculi e multa.
è un po' esibizionista e gli piace che TUTTI i siti linkino la sua pagina.
Cosa non si fa per il page rank...
Ok, ho adempiuto fino all'ultimo ai miei obblighi di legge.
Adesso, se vi interessa conoscere nel dettaglio che cosa fanno i cookie su marok.org, spariamo due cazzate tra diversamente figati... vi va?
Ma ciao, diversamente figati, complimenti per la scelta!
Immagino sappiate già che cosa sono i cookie e che la profilazione più bastarda si può fare comodamente lato server, senza bisogno di scrivere su quel catorcio a pedali che vi ritrovate per computer: per questo esistono le VPN!
E si fappa.
Comunque, anche se non obbligato, ci tenevo a raccontarvi come funzionano davvero i cookie su marok.org.
Prima di tutto,
nessuno dei cookie di marok.org memorizza i vostri indirizzi IP, a meno che non decidiate volontariamente di aprire un account personale sul Buko e loggarvi (come capita su tutti i forum normali, altrimenti non potrebbero funzionare... anche se il Buko non è normale). In quel caso, vi toccherà leggervi un nuovo avviso e confermare l'adesione... cose che capitano. Altrimenti, potete continuare a navigare senza fare login, avrete libero accesso a tutte le pagine normali e nessuno rileverà nulla.
Nelle altre pagine, invece, abbiamo
due tipi di cookie: interni ed esterni (entrambi tecnici).
I
cookie "interni" sono controllati da un file .js hostato sul server di marok.org e liberamente consultabile.
Sono nati in un'epoca differente da questa, il loro scopo era l'aumento dell'
accessibilità: davano all'utente la possibilità di regolare a suo piacimento i colori, lo zoom e la quantità di oggetti (icone, didascalie, menu) all'interno della finestra; poi il mondo è cambiato in meglio (tutti i browser, oggi, supportano nativamente lo zoom) e in PEGGIO (nessuno caga più il cambio dinamico dei fogli di stile, neanche Firefox, PiombinoKastrox).
Quindi, che fanno quei cookie oggi?
Le poche righe di codice scampate alla pulizia etnica dei tempi moderni prendono nota della
dimensione in pixel della vostra finestra e, in alcuni rari casi, delle vostre
preferenze cromatiche, quando scegliete il colore di sfondo: sopravvive qua e là una paletta a 3 bit coi sette colori dell'arcobaleno più il grigio, a testimonianza del nostro glorioso passato rock! Meglio della tassa rifiuti, no?
Così,
ritrovate la vostra configurazione salvata, ricaricando la pagina e
il menu viene ricaricato direttamente da hard disk e non dal server, riducendo di molto il traffico dati (lo so che abitate in città, avete una connessione velocissima, guardate i film in PetaPixelHd e non vi fotte un cazzo dello spreco inutile di risorse, ma gli altri che vivono ancora nel terzo mondo digitale fanno cenni strani, boh... nel dubbio gli darei retta).
I
cookie "esterni" sono di tipo
statistico e fanno riferimento a un
"contatore" hostato presso
Shinystat.
In origine, tutti i dati raccolti da Shinystat erano pubblici ed il fatto che a raccoglierli fosse un sito terzo, indipendente, era una garanzia: potevate monitorare in diretta gli accessi al sito, conoscere le chiavi di ricerca e le statistiche sulle configurazioni degli utenti, senza il sospetto di una manipolazione da parte mia (la reputazione di Shinystat parlava da sé, la risorsa era davvero utile).
Poi niente, come sapete il mondo è impazzito e adesso un servizio del genere verrebbe visto come... boh... spionaggio industriale? Intrusione galattica? Satana? E quindi, stop. Il contatore di Shinystat associato a marok.org esiste ancora, ma si limita a fare quattro cose in croce.
- Memorizza solo le informazioni statistiche strettamente necessarie per tenere in piedi il sito: accessi per pagina, pagine non trovate, dimensioni finestre, obsolescenza dei browser. Senza questi pochi dati (il minimo sindacale) il sito andrebbe definitivamente affankulo.
- Non memorizza gli indirizzi IP, quindi non permette l'identificazione di un utente preciso e non combina i dati raccolti con altri dati.
- Non esiste più la pagina pubblica dei risultati, che non sono più liberamente consultabili: fatevene una ragione, ormai sono l'unico che può leggere quei dati. Quindi, alla domanda: "Esiste ancora gente che guarda il tuo sito???" la mia risposta sarà: "Tre e quattordici".
Soprattutto, ci tenevo ad annunciarvi una notizia fondamentale:
marok.org è interamente navigabile anche disattivando javascript (non solo i cookie, tipo navigazione anonima, ma proprio l'intero supporto a javascript). Quindi, se non vi fidate del mio codice, potete tranquillamente disattivare js dalle impostazioni del vostro browser (non credo di dovervi spiegare come... ma, nel caso, chiedete!), eliminando ogni dubbio alla radice.
Anche perché ritenere affidabile un tasto
"OK" su un menu
"rifiuta cookie" (quindi attivando un cookie), programmato da qualcuno di cui NON vi fidate, non deporrebbe a vostro favore... no?
Infine,
tutto il codice .js che fa girare marok.org (compreso quello che genera i cookie - scusate la parola -
"tecnici" interni e quello che richiama quelli esterni)
è liberamente consultabile online, all'indirizzo:
www.marok.org/Kroste/marok.js
Siete liberi di scaricarlo, studiarlo e farvi due risate per il modo allucinante in cui sono dovuto venire a capo dei bug dei vari browser, dal 1998 ad oggi.
Conosco quel codice a memoria e sarò lieto di spiegarvelo, riga per riga, davanti a una buona birra o ad un sano bicchiere di genepy!
Non mi stupirei di trovare ancora degli errori.
E poi, tutti insieme, andremo ad urlare:
"PICIU!" alle tre di notte sotto casa di Bill Gates.
Pensate: se avessi scritto
"sotto casa del garante della privacy", senza neanche scrivere il nome, sarebbe partita una denuncia. Invece, ho scritto
"Bill Gates", nome e cognome, e non capita niente. Curioso, no?
Intanto, buona navigazione e Sø¤º°`°º¤ø,¸¸,øKA!