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Percfest 2005 capitolo 3 - Pheega Fankulo

Dopo due giorni di bordello, il mio organismo si era già assuefatto alle condizioni più ostili: le esplosioni dell'ascensore mi facevano una grassa sega, tanto che tirai finalmente un unico e porco sonno filato fino a mezzogiorno e mezza.
"A quel punto il fitness è perso... irrimediabilmente" pensavo, mentre il mio giovane corpo sorridente si esibiva nella trionfante danza del SOKA.

Per spregio accesi la televisione e mi guardai Studio Aperto.
"Allarme caldo a Torino e Milano - disse la gnocca di turno - Centinaia i ricoverati... e nei prossimi giorni farà ancora più caldo!"
"E io sono al mare!!! - urlai - SOKAAAAAAAAAAAA!!!"

Era proprio una giornata meravigliosa, raggiunsi gli handicappati in spiaggia e, dopo il bagno di rito nell'unico tratto di mare privo di pheega, ci svaccammo in spiaggia nell'unica fetta di sabbia priva di pheega e poi da Pacan nell'unico angolo di Pacan privo di pheega per la consueta birra più crépe. Senza pheega.

Se la privazione della pheega protratta per un'intera esistenza può provocare qualche malumore, due soli giorni di campeggio erano bastati a trasformare il Kompagno GilletteKompagno Gillette in una poltiglia biologica, priva di ogni somiglianza con la razza umana.

Il più grave però era Uollano: continuava a parlarci di una tipa che avvistava di tanto in tanto e che glielo faceva rizzare con la sola imposizione dello sguardo... tutto nella norma, eccetto il fatto che lui considerava plausibile che lei gliela mollasse.

Primo campanello d'allarme: "Be'... credo sia libera, non l'ho mai vista col tipo!"
Secondo campanello d'allarme: "Mi ha guardato e mi ha sorriso!"
Terzo campanello d'allarme: "Marok, mi trovi una chitarra? Dai, così baccagliamo!"

Uollano non si rendeva conto fino in fondo della sua condizione di FAVA NERD in camera con GRUMO... sembrava persistere nella convinzione di potersi avvicinare con successo ad un esemplare di pheega in formato analogico (non jpeg per intenderci).
Lo lasciai alle sue illusioni ed andai all'appuntamento con i concorrenti che mi aspettavano sotto il palco... dopo le cazziate di ieri, oggi erano tutti puntuali.

I PREPARATIVI

Quella sera non ci sarebbe stata gara: Marco Iannetta, sesto classificato al demo, avrebbe sfidato i primi, il Lorenzo Capello trio. Un singolo contro un gruppo, il sesto contro il primo, Iannetta era spacciato in partenza... quindi nessuna fatica a fare i conti! Sborroh!
Non sono stronzo, mi disegnano così.

Marco IannettaMarco Iannetta non si perse d'animo, e radunò nel metro quadro che aveva a disposizione una quantità di ferramenta che sarebbe bastata per costruire il ponte di Messina, poi iniziò ad assemblarla in modo assurdo. Nessuno ebbe niente da ridire, perché nel suo folle progetto l'unico a faticare era lui.

Il trio di Lorenzo Capello invece aveva richiesto al service due batterie "di qualità". Per i backline trovare due batterie e montarle non era certo stato un problema, ma... come trovarle di qualità? Angelo non si perse d'animo e risolse il problema in modo brillante (vedi foto).

Enrico Di Bella Contro ogni previsione, il soundcheck stava andando liscio come l'olio, tutti stavano sgobbando per conto proprio senza rompermi i coglioni.

Feci addirittura in tempo a vedermi qualche minuto del seminario di Luca Capitani, che era appena dietro la piazza. Là incontrai il kompagno Gillette, Uollano ma, soprattutto, il Pastrano!
Per farlo contento, presi un paio di DVD e li esibii alla folla con aria gioiosa, tanto per dire: "Guarda, sto facendo qualcosa!"
Il Pastrano mi guardò con aria scettica e compassionevole... chissà perché...
"Scusa... cosa essere questi?"
Mi girai... era una coppia di turisti tedeschi.
"Questa è l'ottima musica del Percfest - risposi - il meglio del meglio!"
"Oh... - commentarono - c'è anche..." e proseguirono con un paio di nomi incomprensibili.
"Certo, certo!" risposi io.
"Due!" mi dissero loro.
Pazzesco. Ero appena riuscito a vendere i primi due Dvd della storia del Percfest.

Luca Capitani Lorenzo Capello

Replicare l'esperimento girando per gli altri seminari sarebbe stata una grande idea, tanto più che girando avrei potuto beccare pheega... invece niente, il dovere chiamava e ritornai in piazza, vicino al banchetto di Grumo. Pheega fankulo.

FotoAldo di tanto in tanto veniva a trovarci, e ci diede la prima idea intelligente della giornata: appendere nei vari seminari dei fogli con scritto "DVD PERCFEST EURO 20" e dare qualche copia dei DVD ai vari locali, in modo che li mandassero in rotazione sugli schermi e, nella migliore delle ipotesi, ne vendessero qualche copia.

Non appena il soundcheck fu terminato, eseguii l'idea alla lettera, disseminando copie a tutti i locali di Laigueglia ed attaccando pubblicità un po' ovunque.
Rosario vide, si compiacque e disse: "Ok, adesso togli tutti i manifesti che hai appeso perché se ci beccano i vigili ci fanno il culo!"
Perfetto, l'unica volta che avevo avuto un eccesso di zelo avevo fatto una cazzata. Prendere nota: se per caso ti viene voglia di lavorare, siediti e bevi una birra. Ti passerà.

I PRESAGI - ATTO SECONDO

Intanto, la fitta dell'altra sera si faceva ancora sentire. Eppure mancava ancora un mese alla vecchiaia, perché darmi l'anticipo?
Vidi arrivare da lontano Max dei backline.
"Max - dissi - tu che sei infermiere, che organo c'è qua?" e indicai il punto dolente.
"Boh, mi sembra il fegato..."

Queste cinque parole, dette sovrappensiero, ebbero l'effetto di una bomba.
Aver male al fegato implicava smettere di bere, smettere di mangiare monnezza per maiali, niente grassi, niente alcool, niente porcherie, niente alcool... ma soprattutto niente alcool! Praticamente la vita non avrebbe più senso!!!
Facevo di tutto per non pensarci, ma l'incubo era terrificante.

PUBBLICHE RELAZIONI

Il banchetto Nel corso della giornata avevamo venduto un po' di magliette, ne avevamo regalate a tecnici e musicisti almeno il doppio e, soprattutto, il DVD era stato schifato da tutti.

Eravamo tranquilli: l'unico responsabile dell'eventuale insuccesso nelle vendite dei DVD era il Pastrano, così se c'era uno da inculare era lui.

Passammo un po' di tempo ad ipotizzare come avrebbero fatto ad impalare uno che è obliquo...
Avrebbero costruito un palo flessibile? Avrebbero sfidato le leggi della fisica? Uollano ce l'avrebbe fatta a trombare prima dell'estrazione del palo dal culo del Pastrano? Sarebbero servite ottiche particolari per filmare tutto e salirlo su marok.org?

Il Pastrano Non facemmo in tempo per trovare risposta che arrivò un tizio incazzato nero e, dopo dieci bestemmie in spiccato dialetto ligure, ci chiese: "Si può sapere chi è di voi l'addetto alle riprese?"
"Era obliquo per caso?"
"Sì!"
"Allora è il Pastrano!" rispondemmo con fare sicuro.
"Ecco, ditegli che se lo rivedo GLI FACCIO UN CULO COSÌ! Ieri notte gli ho dato le chiavi di casa mia per piazzare la sua cazzo di telecamera e lui se n'è andato lasciando la porta spalancata!"

Passammo l'intera serata ad ipotizzare quali e quanti arnesi sarebbero entrati nel buco del culo del Pastrano da quel momento fino alla fine del Percfest, quale sarebbe stata la loro consistenza, la dimensione, la temperatura e il grado di resistenza agli urti anelastici obliqui.
Ulteriore filone di discussione, l'incremento del diametro del buco del culo sarebbe stato logaritmico, lineare od esponenziale?

C'è chi passa le serate con la pheega, noi passiamo le serate parlando del buco del culo del Pastrano. Eh sì, ci sappiamo divertire.

CONCORSO

Mi avviai verso la zona giuria con fare sereno, pronto a vedere il massacro di Marco Iannetta da parte dei primi classificati. Avevo messo i primi contro il sesto. Tutto per non faticare a fare i conti. Ero fiero di me... ahaha sborroh!

Dopo il consueto ritardo, il primo ad iniziare fu il Lorenzo Capello trio e si prodigò in un'ottima performance. Due batteristi (Lorenzo Capello ed Enrico Di Bella) ed una voce recitante (Massimiliano CarettaMassimiliano Caretta) che mimava una lucertola... teatro misto a batteria, molto suggestivo.

Comunque, sarà che sono analfabeta, sarà che sono handicappato, ma a me anche Marco Iannetta piacque molto. Aveva costruito con le sue mani un accrocchio di batteria/percussioni allucinante che andava in modo strepitoso e vederlo suonare era uno spettacolo. Poi mi stava simpatico... era un peccato vederlo uscire di scena così... del resto le regole sono regole.

Quando i giurati mi diedero le schede, dovetti rifare i conti un paio di volte perché non credevo ai miei occhi: per 73 contro 71.3 centesimi, Marco IannettaMarco Iannetta aveva vinto!!!
Dunque la decisione di chiamare sei concorrenti anziché quattro aveva mandato tutto a puttane!!! Figata!!!

Consapevole che prima o poi il Lorenzo Capello trio mi avrebbe mandato contro una gang a menarmi, ritornai al banchetto delle magliette.

Uollano era sparito perché cercava la pheega, il kompagno Gillette si era quasi addormentato, l'autistico Grumo come sempre mi chiese come mai ci avessi messo tanto tempo visto che non avevo un cazzo da fare e, sì, insomma, VaffankuloPiombinoKastrox.

CONCERTO

Stefano BollaniStefano Bollani e Roberto Gatto nel frattempo si prodigavano in uno splendido duo piano/batteria. Gran senso dello spettacolo, gran musica, bravi tutti.

Il concerto in piazza si concludeva con "Prototype" di Wallace Roney. Il tastierista Adam Holzman, il trombettista Wallace Roney, il batterista Eric Allen, il contrabbasso di Ugonna Okegwo, il sassofono di Antonie Roney e Dj Val Gentry allo scretch... strano, ma interessante.

"Questo è un genere che può piacere ai giovani!" pensai.
Poi vidi il Kompagno Gillette che dormiva della grossa. Sono cose che fanno pensare.

JAM SESSION

Fu la mia prima jam session da Mayflower senza toccare un goccio d'alcool... del resto la paura di avere qualunque cosa al fegato mi terrorizzava e, al tempo stesso, mi dava la sindrome del vaffankulo.
"Marok! - mi chiese il signor Mayflower - Venduti dvd oggi?"
"Vaffankulo!"

Non ero l'unico ad avere problemi quella sera: al contrario dei DVD, la vendita delle magliette andava a gonfie vele, Grumo aveva 600 euro600 euro in tasca, aveva il terrore che qualcuno glieli fottesse, voleva assolutamente mollarli a Rosario e Rosario era sparito.
Lo trovammo poco dopo da Pacan, impegnato col vero amore: il contrabbasso.
Amore ricambiato: al contrabbasso Rosario è veramente un grande... del resto buon sangue non mente.
Saremmo rimasti volentieri da Pacan ad ascoltarlo, ma faceva un caldo boia, così ci svaccammo fuori da Mayflower a giovare a Trivial Pursuit.
"Dove è stato aperto il buco del culo più grosso del mondo?"
"A Laigueglia!!! Ed è del PASTRANO!!!"
"Risposta esatta!"

Tempo di fare una partita e ritornare da Pacan, che Rosario aveva trovato il tempo di dileguarsi e Grumo non era riuscito a mollargli i soldi... soka.
In compenso beccammo il grande Ellade Bandini ad un tavolino ed iniziammo a cazzeggiare con lui. Tanto pheega fankulo.

Vade Retro "Ragazzi - ci disse Ellade - giusto voi cercavo, c'è da spostare la batteria che sta da Mayflower... sapete dov'è Angelo?"
"No... come mai la devi spostare?"
"Eh... domani alle undici c'è il fitness e mi serve quella batteria, ma il Mayflower chiude alle cinque e riapre alle due, per cui bisogna portarla adesso in magazzino!"
Ok, priorità assoluta: scappare dal lavoro.
"Uhm... io ti aiuterei - risposi - ma non ho le chiavi del magazzino..."
Ellade rimase parecchi minuti pensieroso.

"Se non la portiamo in magazzino che succede?" chiesi.
"Bah... al limite posso suonare con un'altra batteria..."
Ok, problema risolto.
"Ascolta, farò il possibile..."

Detta questa frase Vade Retro mi alzai per fare finta di andare a cercare Angelo & Friends che, se per miracolo erano sobri, erano già andati a dormire da un pezzo. E in ogni caso se avessi detto ad Angelo & Friends di spostare una batteria alle due di notte mi avrebbero mandato affankulo.

Mi raggiunsero di corsa Uollano e Grumo, anche loro in fuga dal lavoro.
"Marok - mi disse Uollano - guarda che se n'è accorto... quando hai detto 'farò il possibile' ti è scappato un sorriso!"
Lo sapevo, lo sapevo... avevo ancora molta strada da percorrere, non avevo ancora imparato a raccontare stronzate... avrei dovuto studiare, applicarmi, avrei dovuto prendere ripetizioni da lui, dal maestro, da Berlusconi! Ma sentivo che non ce l'avrei fatta mai.
Diventare come Berlusconi... questo l'ultimo proposito della serata... ora potevo andare a dormire sereno, ripensando alla lieta giornata trascorsa ed al fatto che, in definitiva, pheega fankulo.