Quel sabato mi alzai poco dopo l'alba: era
l'una meno un quarto.
Quindi, con la massima lentezza, accompagnai la bella Choo dalla signora Corallo, per l'approvazione.
Facemmo appena in tempo, perché la signora Corallo stava andando a dormire... però
approvò: eravamo di nuovo NORMALI!
VITTORIA!!!
"Mi spiace solo per la vostra amica... - disse
- Me la sono trovata qua in atrio alle nove e mezza di mattina... e mi ha chiesto di fare colazione, ma io chiaramente avevo già messo via: era TARDI! E, soprattutto, non pensavo che a quell'ora potesse scendere qualcuno di voi... così, le ho dato da mangiare qua in cortile! Dite che si è arrabbiata?"
Rassicurammo la signora Corallo e ci incamminammo verso la spiaggia.
Quella notte avevo dormito veramente bene... un unico sonno filato. Tuttavia, la vera soddisfazione furono i racconti di
Choo:
NON aveva chiuso occhio, perché i vicini sbattevano le porte... quindi, era uscita apposta per
"farsi vedere", pensando in questo modo di indurli al silenzio.
Una delle vicine, vedendola, era scoppiata a ridere ed aveva commentato:
"Ehi, è vero che non ci siamo solo noi!"
Da questa frase,
Choo aveva dedotto che la vicina era dispiaciuta di avere fatto rumore!!!
E non stava scherzando, ne era davvero convinta!
"Che bello... - commentai
- Quindi poi non hanno più sbattuto le porte, vero?"
"Sono andati avanti a sbatterle! Tantissimo!!!"
"Che strano! Va be', dai... adesso andiamo a mettere in spiaggia i salviettoni e..."
"CAFFÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈÈ!!!"
In ogni caso, sarebbe stato troppo tardi per il fitness... quindi, accompagnai Choo a prendere il Caffè da Grossi Colpi.
Era bello vivere con lentezza!
Le seguenti diapositive sono state generosamente offerte dall'autistico GRUMO.
VIVA LA NATURA!
Anche oggi, l'autistico GRUMO aveva creato attorno a sé una gigantesca area di terra bruciata... ed era un'ottima cosa, altrimenti non avremmo mai trovato posto.
La giornata era spettacolare, c'era un casino di vento, perché Choo aveva comprato il cappello, quindi il sole era da ustione. Il mare, poi, era perfetto: pulito, trasparente, caldo, non sembrava neanche sabato. C'erano tutte le condizioni ideali per le foto subacquee!
Quindi, Choo tirò fuori la TG-4, entrammo in acqua... e
la macchina foto perse un pezzo.
Così, spontaneamente: decise che era di troppo.
In effetti, sembrava funzionare esattamente come prima! Comunque, per prudenza, decidemmo di lasciare la TG-4 all'asciutto fino al nostro ritorno a casa.
Alle ore 13:30, finalmente, anche Len arrivò in spiaggia... dove fosse finita nel frattempo resterà un mistero. Quindi, era tempo di andare da Diversamente MariaSole, perché nel 2006 c'era pheega!
Per essere elegante e fare bella figura, l'autistico GRUMO decise di coprirsi... e tirò fuori la maglietta dallo zaino.
Solo allora si accorse del miracolo:
un GABBIANO gli aveva appena CAGATO DENTRO LO ZAINO APERTO... riuscendo a CENTRARE LA MAGLIETTA!
E
la maglietta ERA LA STESSA DELL'ALTRA VOLTA: sempre
quella di Emergency,
che GRUMO si era fatto lavare dalla signora Corallo, per pietà!
Non sapevamo se anche il gabbiano era lo stesso... ma probabilmente sì.
"Torno al Corallo!" disse GRUMO.
"Ma scherzi? Dai, mangia con noi, anche senza maglietta... o te ne compri una al negozio... cosa cazzo torni al Corallo adesso? Vaffankulo!"
L'autistico non volle sentire ragioni, si incamminò per il lungomare e sparì.
Peccato.
CAZZEGGIO POMERIDIANO
Smettemmo di ridere verso le quattro, ma solo perché volevamo ascoltare in religioso silenzio le prodezze del maestro Ellade, che batteva all'Albatros.
Quindi, non riuscimmo a credere ai nostri occhi, quando ci ritrovammo a tu per tu col
Signor Albatros
che
ballava Moonwalker di Michael Jackson.
Era meraviglioso!!!
In spiaggia, intanto, erano ricomparsi anche GRUMO e Franz Crack, che aveva portato un amico,
Matteo.
Avevano facce devastate, segnate dalla dissoluzione, dal vizio e dagli eccessi: i Radiohead sono per molti, ma non per tutti!
Così, ritornammo tutti assieme nel budello, incrociando in piazza Libertà il seminario di
Giorgio Palombino
e
Gilson Silveira,
mentre in piazza Cavour c'erano
Davide Merlino
ed
Andrea Cocco... quelli del CUSIO!
"Marok! - disse Merlino
- Mi fai un po' di foto anche con la mia?"
"Boh... ok!" risposi, prendendo al volo la macchina foto.
Non era una brutta macchina, aveva solo un difetto: scattai tre o quattro foto e
la memoria era... PIEEEENA!
Se avessi avuto dietro una SD di ricambio, gliel'avrei anche regalata... invece fankulo. Peccato.
Oltre ai veeekki del comitato AntiPercFest, uno dei tanti problemi di Laigueglia è che alcune tra le cose più belle accadono contemporaneamente.
Così, feci la spola tra piazza Cavour e piazza della Libertà, dove il duo di Gilson e Palombino aveva conquistato nuovi adepti... tra cui
Roberto Gatto!
Tutto questo sempre con due macchine foto, di cui una aveva la memoria piena: non potevo posare la Merlinocamera, altrimenti, come minimo, gliel'avrebbero fottuta... e sarebbe stata colpa mia.
Entrambi i seminari terminarono alle sette, così i veeekki potevano cenare in silenzio! Quindi, riportai la macchina foto al legittimo proprietario, schizzai al Corallo a recuperare la G1X e mi precipitai di nuovo in piazza.
QUELLI CHE ASPETTANO
Era sabato, cazzo... ed
ero in ritardo per la... GUERRA!!!
Per fortuna,
Len, Franz Crack e Matteo erano già là!
Non avevo fatto in tempo a dargli i gettoni per il teletrasporto, ma erano comunque riusciti a bypassare la sorveglianza, sfruttando gli antichi condotti dell'aria condizionata costruiti da Ithobaal II, che ormai, dopo la sconfitta di Napoleone, non controllava più nessuno.
Grandi, cazzo! Grandissimi! Quando serve,
sono una garanzia!!!
"Ciao, Marok! - dissero
- Noi CE NE ANDIAMO!"
"Eh???"
"Sì, andiamo a Pacàn! Vogliamo mangiare bene!"
"Ah... ma i posti... cioè..."
"Chisselincula, STIAMO IN PIEDI! SOKAAAAA!!!"
Boh, ok. Sooooka.
GRUMO e Choo, intanto, arrivarono nella piazza sfruttando la radiazione cosmica delle 19:59. Quindi, nessuno doveva tenere i posti per nessuno!
Problemi? Nessuno! Per la prima volta nella storia del PercFest!!!
E fu allora che accadde l'incredibile.
Alle ore 20:30, il varco si aprì. Anche senza Franz Crack, riuscimmo a vincere in velocità contro gli altri veeekki ed occupammo tre posti per
tre culi, in decima fila.
Alle ore 20:40, tre signore anziane che si erano sedute di fianco a noi
si alzarono e se ne andarono.
Così, senza dirci nulla: probabilmente, avevano capito tutto.
Quindi,
apparve il trio Pacàn: Len, Franz Crack e Matteo.
"Ciao! - dissi
- Vi abbiamo tenuto i posti! Contenti?"
"GRANDI!!! Ma... non dovevate! Stavamo anche in piedi... siete troppo gentili, cazzo! Grazie mille!!!"
Il dottor Marok risolve.
Subito dopo, arrivò anche un vecchio habitué del PercFest:
Rese!
Sulle prime non si accorse di noi, perché eravamo seduti e lui guardava solo verso il cielo. Quindi, ci salutò, disse che andava a prendere da bere e sparì.
Poi,
arrivarono anche Merlino e Cocco.
In un mondo perfetto, i loro posti riservati erano le nostre sedie... e quindi ci avrebbero fatti alzare, con umiliazione e skiiifo. Invece, esisteva una possibilità ancora PIÙ PERFETTA che nessuno di voi avrebbe mai preso in considerazione.
"Ciao! - dissi
- Dove siete? Prima fila o seconda?"
"Non abbiamo ancora deciso... - rispose
Merlino
- Per me possiamo anche stare qua, vicino a voi..."
"Eh? In che senso? Non avete i posti?"
"I posti? No, non abbiamo posti riservati! Non ce li hanno dati!"
Era solo la punta dell'iceberg: non solo
Merlino e Cocco non avevano un posto a sedere, ma
NON erano venuti gratis! Nel senso che
erano venuti A LORO SPESE: non avevano buoni pasto né albergo, il mangiare se lo dovevano pagare loro e quella notte avrebbero dormito IN MACCHINA!
Quindi,
stavano PAGANDO per suonare al PercFest!!!
Era lo spregio definitivo: il miglior risultato ottenuto nella storia, vincendo il Concorso PercFest!
JAZZ
Alle ore 21:40, con un lieve ritardo sulla tabella di marcia, la serata prese vita!
Dapprima, l'Assessore presentò al pubblico jazz la sua formazione preferita, cioè la
118 & Protezione Civile ensamble.
Quindi, salì sul palco il duo di
Rita Marcotulli (piano) e
Mino Cinelu (percussioni e voce).
Si chiamavano
"Twins" perché erano nati lo stesso giorno: il 10 marzo. La vigilia del Biodegrado Esistenziale su Radiophiga!
Quindi, dell'ictus di Bossi.
Comunque, era un raro caso in cui la pheega stava al piano ed il maaaaskio cantava: il mondo alla
rovescia!
Dall'inizio dello spettacolo, tuttavia, il protagonista fu
il fischio che rompe i coglioni: ebbene sì, era tornato!
E GP, che poteva guardare il disastro da lontano, con le mani dietro la schiena, era l'uomo più felice della terra.
Poi, uno dopo l'altro, rigorosamente fuori programma, si aggiunsero
Alessandro Paternesi,
Rosario Bonaccorso,
Gilson Silveira,
Ellade Bandini e
Roberto Taufic... e nessuno pensò più al fischio: erano BRAVISSIMI! Avevano un TIRO PAZZESCO... eccezionali, davvero!!!
Unico neo:
secondo GRUMO, Mino Cinelu era uguale ad
Arnold Vosloo,
l'attore della MUMMIA... quello che aveva come fan la CAIAZZO!
Nessuno è perfetto.
Gran finale,
Confians dei Weather Report!
"Come cazzo fate a conoscere a MEMORIA una canzone in FRANCESE???" chiese
Franz Crack.
"Non la conosciamo a memoria e NON è in francese: è CREOLO!"
"Ah! E che cazzo è il CREOLO?"
In assenza di risposte che ritenesse plausibili, Franz Crack tirò fuori dalla tasca uno di quei cosi portatili che vanno su Internet... uno smartphone, insomma.
"Cazzo, non è possibile!- esclamò
- Ho cercato
TESTO CONFIANS
ed è venuto fuori
marok.org!"
"Ci credo che ti viene fuori il mio sito... - risposi
- Ci butti le serate nel cesso! I motori ti hanno profilato..."
"No, ti assicuro... Marok, NESSUNO ha scritto il testo di Confians tranne TE!!!"
"Ma fottiti! Non ci credo. I Weather Report avranno un sito, no?"
I Weather Report avevano un sito, che però NON pubblicava i testi... e Franz Crack aveva ragione: anche cercando direttamente le parole del testo, veniva fuori solo marok.org.
In effetti,
Confians l'avevo trascritta
io a mano, nel 2001, copiandola da un
libretto di Francesca Touré:
non l'avevo trovata da nessuna parte e serviva per il sito della Biba Band!
Ogni singolo aspetto di quel sito era stato epico: ci avevamo messo intere nottate a farlo, la Cicalona ed io... gratis!
Non è una bestemmia.
Parecchi anni più tardi, era poi uscito
il disco della Biba Band,
sul libretto c'era
una mia foto della Biba
presa dal sito e spalmata su due pagine, figata!!!
Però senza i credits.
Ma... attenzione:
non si erano "dimenticati" di inserire il mio nome: l'avevano proprio
cancellato dalla foto!
Per coerenza, non mi avevano accreditato nemmeno per il sito, però gli era piaciuto molto: l'hanno CHIUUUSO!!!
Così, avevo copiato la mia trascrizione anche di qua... e il resto è storia.
Boh, speriamo in futuro dell'Internet in cui, cercando
"Manman mwen, pa plere konsà",
apparirà il testo di Confians riportato in tantissime pagine, oltre che in marok punto org!
Altrimenti fottiti fankulo soka Piombino Kastrox.
Alle ore 22:30, il Capo presentò il duo
Griot Daouda Diabate,
usando testuali parole:
"Sono l'equivalente di Mario Rossi e Mario Verdi!"
GEEEEEEEEEEELO!!!
Comunque, erano bravi: suonavano la Lambada e sembrava Monkey Island.
Però erano arrabbiatissimi col fonico: secondo loro, gli faceva gracchiare la kora.
Boh... sì... in effetti un po' gracchiava... ma aveva il suo perché.
Infine, alle ore 23:15, salì sul palco il quartetto
Chansons, con
Geraldine Laurent (sax),
Fabio Zeppetella (chitarra),
Emmanuel Bex (tastiera) e
Roberto Gatto (alla batteria).
Anche stasera, il Capo aveva perseverato nell'errore: sonorità decisamente troppo
"soft" per l'ultimo gruppo della scaletta!
Quel pubblico jazz era composto da anziani... che ad una certa ora vogliono andare a dormire. Quindi, bisogna tenerli su... spaventarli, traumatizzarli! Insomma, qualunque altra cosa rispetto a cantare
"Buonanotte fiorellino"!
Comunque, lo spettacolo era interessante... e i vecchi, che a metà concerto fuggirono in massa per andare a dormire, non sanno quello che si sono persi.
DIVERSAMENTE JAM
A mezzanotte, il concerto era già terminato.
Così, anche stasera,
Franz Crack schizzò verso il Mayflower per andare ad autogestire la jam... con lui alla chitarra, naturalmente.
Per una volta, nessuno ebbe niente da ridire... perché avevamo due assi nella manica:
Merlino e Cocco vennero con noi!
Stavamo per fare la jam più figa della storia!!!
YEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!
Una volta là,
non funzionava un cazzo.
Nessuno, ad oggi, saprebbe spiegare esattamente qual era il problema, ma l'impianto era saltato.
Per fortuna, dopo una mezz'ora passata a sistemare cavi secondo schemi logici non terrestri, il suono arrivò. Quindi,
Merlino si mise al basso,
di cui era diversamente virtuoso,
Franz Crack alla chitarra,
i due ragazzini a batteria e percussioni... e Cocco?
Decise di fottersene e si mise a guardare, perché vaffankulo.
In realtà, nonostante le premesse, l'area autogestita non era affatto male: sembrava quasi una jam!
Verso l'1:30, però, abbandonammo i nostri amici musicisti al loro destino e ce ne andammo a fare un giro all'
Albatros.
E solo allora, finalmente, apparvero
i testimoni oculari:
Milla e MiOpìO!
"Ma che bello era Cinelu? - disse Milla
- "Non gli somiglia un po'? Eh?"
"Somiglia? A chi?"
"A MILLO!!!"
E la musica cessò.
Non volavano mosche, merde di gabbiano, razzi, missili, circuiti, valvole o astronavi ad improbabilità infinita: fuori soltanto il silenzio.
"Tu MiOpìO lo chiami MILLO???"
"Lui si chiama MILLO CINELU! - rispose Milla
- MILLO CINELU, capito?"
"CINELU? - commentò GRUMO
- Come la MUMMIA?"
"LA MUMMIA??? - urlò Milla
- SEI TUUUU LA MUMMIA!!!"
Quest'ultima era forse la frase più credibile che Milla avesse pronunciato nella vita. Tutto il resto era semplicemente poesia.
AFTER
La musica l'avevamo spenta sul serio: i veeeekki di Laigueglia sarebbero stati fieri di noi... se non fosse che alcuni di noi erano piemontesi.
All'arrivo di Len, Franz Crack e Matteo, il tasso di piemontesità subì
comunque un brusco calo, stemperato solo in parte da Merlino e Cocco: è dura accettare che il Cusio sia Piemonte!
Così, andammo da Sirò a bere e
giocare a Taboo.
Più bere che giocare a Taboo.
No, dai, non eravamo così male... almeno finché qualcuno non diede, come indizio:
"FORZA!!!"
Ed il pubblico di fave rispose in coro:
"ITALIA!!!"
Per la cronaca, la soluzione era
"PANINO"... e stenderei un velo pietoso su tutto il resto.
Verso le 4:30, i signori Sirò iniziarono ad accusare i primi sintomi di stanchezza, quindi Milla e Millo Cinelu tornarono ad Alassio, Len e Matteo riportarono al Corallo
ciò che rimaneva di Franz Crack
e noialtri andammo a prendere un po' di
focaccia nel budello.
Ognuno si diverte come può.
La serata finì nel migliori dei modi: ci svaccammo sul molo ad aspettare l'alba parlando di
Percussioni nel Cusio
ed inviando
l'
sms al Favone Grassone,
che apriva l'edicola.
So che cosa vi starete chiedendo:
che fine ha fatto l'autistico GRUMO?
Pensate forse che me ne sia dimenticato?
Ma no! Era là con noi: per la prima volta nella storia,
GRUMO stava per fare l'ALBA a LAIGUEGLIA!!!
Per aiutarlo nell'impresa,
il sole sorse con un leggero anticipo: erano più o meno le sei meno dieci.
Inoltre, devo dire che il GRUMO POWER conservava in pieno la sua potenza: era un'alba pallida, grigia, sbiadita e tutti i colori facevano discretamente CAGARE.
E va be', non aveva importanza:
era
LA PRIMA ALBA DI GRUMO!!!
Visto? C'è sempre una prima volta per tutto... e non è mai troppo tardi!
Forse.
E voi? Che aspettate a fare l'alba al PercFest?
Sempre che esista ancora il PercFest, quando leggerete queste righe... o sempre che esistano ancora queste righe, quando leggerete il PercFest. Oppure, semplicemente, tutto questo diventerà illegale.
Per quanto riguarda noi, ruttando e sparando cazzate, ce ne andammo a dormire... chi
in macchina,
chi
a Grossi Colpi,
chi
al Corallo
e chi, più modestamente, affankulo.