L'autistico GRUMO, a quanto pare, era guarito: aveva dormito senza russare o sparare cazzate!
Prossimo passo: trovare pheega.
Io, invece, avevo altri progetti: mi aspettava la sfida epica della settimana numero UNO, la mia prima, santa e doverosa CAGATA!
E fu così che, a mezzogiorno, una gigantesca montagna di MERDA scese per i tubi del Corallo, pronta a tuffarsi in mare!
La contemplai con tenerezza: non era NULLA, rispetto a quella che avevo ancora nel cervello.
FITNESS
Arrivai in spiaggia canticchiando
"Verso l'ignoto".
Il fitness non era ancora terminato e c'era parecchia gente, ma non ci misi molto a localizzare GRUMO, come potete intuire da
questa diapositiva.
"Marok - disse l'autistico
- La signora Corallo rimane molto male per il fatto che tu SKIFI la sua colazione!"
Da diversi anni, la signora Corallo provava a convincermi a fare colazione in albergo, perché la preparava lei, era buona ed era compresa nel prezzo.
Il problema non era solo che io mi alzavo quando lei iniziava a cucinare il pranzo: il mio imperativo era buttarmi in acqua il prima possibile... e, vista la temperatura del mar Ligure, non potevo farlo con un ELEFANTE nello stomaco.
"Caro GRUMO - risposi -
farò colazione al Corallo il giorno in cui tu prenderai un grosso CAZZO nel CULO, perché è compreso nel prezzo!"
Ah, intanto il fitness era terminato... spero di non avervi annoiato coi dettagli di tecnica musicale.
HANDICAP ON THE BEACH
Ci svaccammo nella spiaggia libera, accanto ad una distesa di "salviettoni" vuoti, di probabile appartenenza femminile.
L'esperimento aveva la sua dignità: una volta ritornate in spiaggia, ancora bagnate ed urlettanti, le giovani proprietarie dei "salviettoni" avrebbero accettato di rimanere di fianco a noi oppure si sarebbero SKIFATE al punto da EMIGRARE, con tutta la roba, senza nemmeno asciugarsi?
La risposta corretta era la seconda: attorno a noi si creò il VUOTO.
Lo SKIFO che facevamo alla pheega rasentava il soprannaturale, avrebbero dovuto dedicarci una puntata di Blu Notte.
Per fortuna, l'autistico GRUMO non era solo: anche oggi la sua VESPA gli ronzava intorno, sempre innamorata della sua crema protezione CINQUANTA, quella per bambini e VEEEEKKI.
"Ancora qua??? Vaffankulo, VESPA di MERDA! Vaffankulo!!!"
Li lasciai così, a punzecchiarsi come marito e moglie, e mi buttai in acqua, che era ancora SKAAAAAGERRAK.
PiombinoKastrox.
Alle ore 13:30 andammo da Diversamente MariaSole, perché nel 2006 c'era pheega. E io ero CONTENTO di avere fatto amicizia col signor Diversamente MariaSole, anziché con la pheega, perché mi aggiungeva nei piatti il pescespada, anche se non c'era nel menu. Era un piacere ritrovarlo, era una certezza!!!
Infatti ci disse che, da ottobre, si sarebbe trasferito a TENERIFE.
Perfetto.
IT'S ELLADE TIME!
In un attimo, si erano fatte le tre e mezza: ci aspettava il maestro Ellade, all'Albatros!
E la pheega, finalmente, poté ritornare in spiaggia.
"Marok! Marok! - disse il maestro
- Oh, meno male che ci sei! Su, svelto, prendi la mia BICI!!!"
"Eh???"
Questa non l'avevo ancora sentita.
"Sì, prendi la BICI, è qua fuori, e va' a cercare Angelo & Friends! Su, forza! Qua non funziona niente!!!".
Per non ridere, GRUMO pensò alle cose più tristi
del mondo, tipo il lavoro. Io invece risposi velocissimamente
"Sìsì!" e corsi fuori.
C'era una possibilità su un milione di beccare Angelo & Friends in piazza Cavour... ed
erano là! Ed entrarono all'Albatros... spontaneamente!
Il maestro alzò lo sguardo, li vide entrare e mi sorrise:
"Bravo Marok! Grazie!"
Il dottor Marok risolve.
Dopo un po' di tentativi, Angelo & Friends collegarono la cassa.
A mio modesto parere, il suono faceva veramente skifo.
"Marok - disse il maestro
- Rimani qua! Hai voglia di regolarmi i volumi? Come ieri!"
Come ieri, certo... quando la cassa era scollegata.
Per tutta la durata del seminario,
il maestro Ellade mi ordinò di ALZARE, all'infinito, all'inverosimile... sempre di più, fino alla soglia del dolore.
Terminato il seminario, chiesi a un po' di sconosciuti come avessero sentito, ottenendo una sola risposta:
"ERA FORTISSIMO! LA BASE COPRIVA LA BATTERIA! PERCHÉ NON ABBASSAVI? STRONZO!"
Perfetto.
Il pubblico, comunque, era interessante: di fianco a una birra, per esempio, trovai
Rese,
che continuava a guardare all'insù. Di fianco a lui, il
Pastrano con le Obliquine, che in braccio a lui sembravano disegnare un INTEGRALE.
"Marok! - esclamò l'Obliquo
- Mi sai dire dove sono i bagni Ondina?"
"Minchia, ma sono DICIOTTO ANNI che vieni al PercFest e non l'hai ancora imparato?"
L'Obliquo si mise a ridere, pensando che
"DICIOTTO ANNI" fosse un modo di dire... una battuta... uno scherzo!
Poi si accorse che
era vero... e si spense.
Per la cronaca, i bagni Ondina erano a metà strada tra l'hotel Corallo e il molo: fu una bella passeggiata, perché parlammo solo ed esclusivamente di SANFRU.
Noi sì che ci sappiamo divertire.
OPERAZIONE CESSO
Alle cinque, feci un salto in piazza Marconi:
iniziava il concorso PercFest e sognavo di rivedere Comecazzosichiama, che veniva SEGATO, con l'ennesimo gruppo diverso, senza pietà.
Invece, trovai un
individuo che soffiava in un CYLUM ENORME.
Lo presi come un segno del destino: era tempo di affrontare la mia sfida epica numero DUE... arrampicarmi a casa del VEEEEKKIO? No, stampare una maglietta!
Un mese prima, avevo incontrato
ZeroCalcare al Salone del Libro
e gli avevo ordinato:
"Fammi un CESSO!"
Senza scomporsi, Zero aveva solamente chiesto:
"Perché?"
"Perché sono io... Che, non si vede?"
Zero non aveva più chiesto nulla e mi aveva prodotto
questo capolavoro,
che dovevo ASSOLUTAMENTE stampare su una maglietta: volevo rilanciare la mia immagine!
Il mio stampatore di fiducia, per fortuna, era di buon umore:
"Ma è un disegno... facciamolo in vettoriale!"
"Beh, sì... - risposi -
Sarebbe bello, ma... è un lavoraccio..."
"Ma no, e perché?"
Incredulo, osservai lo stampatore che apriva Cut Studio, vettorializzava, si stupiva di non riuscire a finire il lavoro in automatico, e poi, a mano, riscontornava tutto quello che il programma aveva scontornato a cazzo.
Dopo un'ora, eravamo ancora lì. Il lavoro era MOLTO più lungo di quello che avevo immaginato, ma, ovviamente, non mi lamentavo: non credevo che avrei mai trovato NESSUNO che si sarebbe smazzato uno sbattito del genere.
Io stesso non avrei avuto voglia di farlo MAI.
La parte più difficile fu la firma di ZeroCalcare... ma non avrei cancellato la firma di un disegnatore neanche sotto tortura.
Ne approfitto per salutare quelli che pubblicano le mie foto cancellando la firma marok.org.
Ogni tanto, mi affacciavo fuori dal negozio a guardare la pheega che passava... e vidi RESE che fluttuava nella mia direzione.
"Marok! - disse -
Che fai qua?"
"Mi faccio stampare un CESSO sulla MAAAGLIA - risposi -
E tu?"
Rese ci pensò un po' su, fissò il cielo e rispose:
"Quasi quasi mi prendo una maglietta anch'io..."
Alle ore 18:45, uscimmo entrambi dal negozio.
Io indossavo un CESSO, che era venuto DA DIO.
Rese indossava una
maglietta "GAME OVER",
dedicata al matrimonio.
Eravamo l'ANTIPHEEGA DEFINITIVO.
ALLE SETTE DELLA SERA
L'autistico GRUMO aveva provato un bel po' di volte a chiamarci, ma all'interno del negozio il telefono non prendeva: era uno degli effetti positivi della vecchia architettura ligure.
Con la massima lentezza possibile, raggiungemmo gli scleri autistici di GRUMO, che si era seduto esattamente sotto la finestra del VEEEEKKIO.
Sentito il CASINO, il VEEEEKKIO si affacciò, ci vide, tornò dentro e posò sul davanzale
un gatto ENORME!
Arma impropria, ma anche MOLTO fotogenica.
Subito dopo, comuque,
si mise a PIOVERE.
Così, recuperammo le giacche e ci rifugiammo dal vecchio signor Zazà, alla Cuenda, mentre le mie magliette facevano il bagno sul tetto del Corallo e, dalla sua finestra riparata, il VEEEEKKIO ci guardava e RIDEVA.
E va be'... comunque ero contento di essere alla Cuenda: almeno non avrei speso di nuovo dieci euro per una birra e dieci tapas, come avevo fatto la sera prima da Zazà Blues! Stavolta
spesi 15 EURO di SOLA BIRRA: era una
"Maltus Faber", una birra artigianale di Genova.
Rese mi osservò, disse che non poteva assolutamente bere meno di me e ordinò la Reale, un'altra birra artigianale, però di Rieti. Totale:
30 EURO in solo alcool!!!
Il cibo invece era gratis in misura illimitata: c'era
l'happy hour (cioè quella cosa che i VEEEEKKI chiamano
"merenda sinoira" e le minorenni
"apericena").
E l'autistico GRUMO, anche quest'anno, ordinò un PANINO, pagandolo a parte.
Lo faceva ogni volta e non aveva ALCUN senso: c'era già del pane, nell'happy hour, e si poteva mangiare all'INFINITO!
Sono cose che fanno pensare.
JAZZ
Alle ore 21:30 aveva già smesso di piovere ed
un enorme cylum spuntava sotto il palco:
iniziava così il concorso PercFest.
L'effetto fu immediato: mi apparve
Jimmy Cobb,
il batterista di Miles Davis.
Con lui,
Piero Odorici al sax e
John Webber al basso, mentre la chitarra era dominata da una nostra vecchia conoscenza: il mitico
Alessio Menconi!
Era un po' che non vedevo il Trio Bobo... non vedevo l'ora di mostrare a Faso la mia nuova macchina foto.
Il secondo effetto collaterale fu la comparsa di MiOpiO.
Approfittando del fatto che le sedie
"riservate", come sempre, erano rimaste VUOTE, il nostro compare si sedette di fronte a noi... e fu una fortuna: generalmente, la fila davanti è monopolio dei giocatori di basket.
Comunque, conoscevo
MiOpiO dal 1993 e, finalmente,
era cambiato in qualcosa: si era comprato gli occhiali nuovi!
Però stava ancora con la tipa dell'anno precedente:
Milla,
coinquilina di Marta, a sua volta ex di Rese.
Avrebbero mai trombato, senza marok.org?
Boh... comunque, entrambi si addormentarono a metà concerto: i classici sono per molti, ma non per tutti.
Sempre in tema di vecchie glorie, alle ore 22:30 il Capo salì sul palco e raccontò una barzelletta:
"Sapete cos'è il Paradiso? È il luogo in cui i meccanici sono tedeschi, i poliziotti sono inglesi, i cuochi francesi, gli amanti italiani e tutti sono organizzati dagli svizzeri. All'inferno, invece, i meccanici sono francesi, la polizia è tedesca, i cuochi sono inglesi, gli amanti svizzeri... e tutto è organizzato dagli italiani!"
GEEEELO!!!
Ne approfitto per salutare il
Dr Zap che aveva già pubblicato quella barzelletta nel 1996... copiandola dal quaderno delle medie. Di suo NONNO.
JAZZ - ATTO II
Il secondo gruppo della serata era un duo:
Daniele di Bonaventura al bandoneón,
Paolo Fresu
tromba.
A questo punto, sarebbe veramente imperdonabile, da parte mia, ripetere battute fastidiose, noiose, banali, volgari, che suonerebbero come un insulto al buon gusto e farebbero indignare persino il NONNO del Dr Zap!
Comunque, beato lui.
Il repertorio del duo era molto vario e, tecnicamente, erano bravissimi... ma commisero un errore imperdonabile: alle ore 23:10, eseguirono il
minuetto in sol minore di Bach.
Io ODIO il minuetto in sol minore di Bach: ero OBBLIGATO a suonarlo TUTTI I GIORNI, quand'ero bambino, e SMETTERE di suonarlo e di ascoltarlo è stata una delle conquiste più grandi della mia maggiore età.
Quindi li avrei UCCISI.
Per fortuna, si fecero perdonare nel finale, con una ninna nanna bretone che, pressappoco, diceva:
"Tua mamma è ballerina, tuo padre alcolizzato, dormi piccolo mio, che ti spacco la testa".
Anche il VEEEEKKIO avrebbe approvato, se l'avesse ascoltata... ma la sua finestra era ancora ermeticamente CHIUSA, come tutte le altre della piazza. Peccato.
DIVERSAMENTE JAM
A mezzanotte, il concerto era terminato e nessuno ci aveva lanciato un gatto grasso in testa... peccato.
Però da Zazà Blues c'era addirittura un
Gilson Silveira... così, senza preavviso!
Nel dehors dell'Albatros, invece, incontrammo
Giorgio Palombino, che
aveva un sogno: fare una JAM al MAYFLOWER!
E
gli avevano detto che il signor Mayflower NON VOLEVA...
Ok, era tempo di andare a bere in un locale a caso: il Mayflower.
"Oggi ho parlato col sindaco - diceva il signor Mayflower
- Forse riesco a fare le jam... adesso il problema sarà trovare qualcuno che voglia venire a suonare qua! Mi hanno detto che qua al Mayflower non verrebbe nessuno, sono tutti impegnati altrove..."
In un moto di pietà, pronunciai quel nome: P A L O M B I N O.
E, per riconoscerlo, c'era l'identikit su marok.org.
E fu così che il signor Mayflower mi offrì da bere... il dottor Marok risolve.
LA COPPIA PIÙ CIECA DEL MONDO
A tavola, intanto, Milla dava spettacolo: si fece leggere il MENU da MiOpiO, perché
lei NON CI VEDEVA ABBASTANZA BENE!
"Non ho gli occhiali, non ci vedo da vicino!!!"
Lui miope e lei presbite, come le persone anziane... erano la coppia più CIECA del mondo!
Il più felice, però,
era Rese: avrebbe potuto DORMIRE in MACCHINA, perché Marta non c'era ancora.
Cioè, il livello di SFIGA di Rese era incredibile: a parte il fatto che un giorno mi dovrà spiegare perché è così bello dormire in una macchina e se vale per tutti i modelli o solo per la sua, ma poi, soprattutto, che CAZZO si faceva ancora comandare dalla sua ex? Avrebbe dovuto dirle:
"Io dormo in macchina SOOOOOOOKA!"
"Lo fa per il mio bene - diceva Rese
- Mi avvisa anche quando devo smettere di bere... se non ci fosse lei..."
Non sapevo se ridere o piangere... finché Rese non tirò fuori il telefono.
"Marok - disse -
Me lo puoi ricaricare?"
Viste le
passate esperienze,
mi permisi una banale domanda:
"Ok, ma non è che... PER CASO... c'è una sveglia inserita?".
"Ah sì - rispose Rese, senza scomporsi
- è alle 7:30!"
PiombinoKastrox.
"TOOOOOOOGLILA!"
"Non posso... Non si accende, è scarico!"
"Se vuoi te lo carico quando mi aaalzo, a mezzogioooorno! E poi te lo do la seeera! E sono kazzi tuooooi!"
Milla, impietosita, si prese l'incarico al posto mio... quindi adesso
erano CAZZI di MiOpiO.
Pedalare i cazzi suoi.
AFTER
Passammo il resto della serata a passeggiare sul lungomare come i VEEEEKKI, però fotografando i fumetti sui muri dello Splendid.
Poi le nostre strade si divisero: GRUMO andò a dormire al Corallo, a Laigueglia, Milla e MiOpiO si incamminarono verso casa, ad Alassio, Rese si chiuse nella sua macchina, a metà strada, e io me ne andai affankulo a fare quattro passi per il lungomare, per fotografare la luna a 20x.
E
la foto venne una merda,
perché era NUUUVOLO.
E così, SKIFATO dal JPEG, rimasi da solo a soffiare domande nel vento.
Ad esempio, il maestro Ellade era sordo? Questo spiegherebbe tutto...
E alla pheega sarebbe piaciuta la mia maglietta col CESSO?
E al gatto del VEEEEKKIO?
E il signor Mayflower e Giorgio Palombino si sarebbero mai parlati?
E, se avessero davvero organizzato da soli le jam, chi sarebbe stato il primo a GOATSARLI entrambi?
E, se il Favone non mi avesse convinto a venire al PercFest, se al PercFest non avessi conosciuto Rese, se Rese non avesse trascinato Marta al PercFest, se Marta non avesse trascinato al PercFest la sua coinquilina, se la sua coinquilina non avesse visto MiOpiO... quella sera, chi le avrebbe letto il menu?
Sapevo che non avrei mai trovato una risposta, almeno fino al prossimo concerto per gatto e cylum... così, verso le tre, ritornai al Corallo e mi infilai sotto le coperte.
Solo allora mi ricordai che avevo ancora il
"salviettone" e le magliette sul tetto, probabilmente in condizioni pietose.
Forse avrei fatto meglio ad alzarmi e andarle a prendere?
Ci pensai attentamente... e decisi che, in fin dei conti, vaffankulo.