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Capitolo 7 - Lo spregio

Erano due giorni di fila che Grumo si alzava alle dieci del mattino, andava a fare colazione e beccava il CAPO.
Che lo obbligava a lavorare.

La prima volta era successo nel budello, la seconda volta sul lungomare... così Grumo quella mattina decise di cambiare strategia: si alzò alle NOVE (ricordo, domenica mattina!) e si incamminò al bar camminando sulla SPIAGGIA.

E sentì una voce che lo chiamava DALL'ALTO.
"GRUMO!!!"
Alzò la testa, era il CAPO.
DAL BALCONE: il suo albergo si affacciava sul mare.
"GRUMO!!! Ci sono ancora MAGLIETTE???"

Comunque, le magliette erano finite.
E Grumo, per la prima volta, poté fare colazione.
L'ULTIMA SPIAGGIA
Complice l'alcool del sabato sera, finalmente mi alzai ad un'ora decente: l'una.
Avevo dormito per tutta la durata del fitness... SOOOOKA! questa volta potevo essere fiero di me stesso!

In spiaggia beccai gli handicappati che vagavano alla disperata ricerca di un posto al sole.
Uollano e Macalupente erano quasi vivi... e questo mi rendeva felice: ci vuole sempre qualcuno che sta peggio di te per farti sentire normale.

E va be', visto che la spiaggia era piena, mollammo gli asciugamani sul molo e Uollano propose di tuffarsi dalla punta, perché attira la pheega.
Gli dissi un "Ok!" convinto, perché volevo vedere che effetto fa quando si stampa sugli scogli... speravo ancora di riuscire a scrivere una bella recensione.
Purtroppo, all'ultimo cambiò idea ed entrò in acqua dalla spiaggia, con noi.
Peccato.

L'acqua, almeno quella, era uno schifo... ma è sempre così la domenica, ed è la giusta punizione per la gente che in settimana lavora.
Però prendere il sole dal molo era molto poetico: dall'alto si dominava meglio la pheega.
E che pheega... sembrava di essere nella banca dati di xuk.ru, c'erano bellezze che difficilmente appartengono a questo mondo... visioni celestiali. Peccato non ci fosse Riccardo Lombardo... ma anche noi fummo capaci di commentare con garbo ed eleganza: "SBORROH! SKIZZOH! SPRUZZOH! SPERMOH! ED AGGIUNGO TOZOOOOOOOOOOOO!!!"

Solo dopo parecchi minuti, ci accorgemmo che vicino a noi c'era Vale, la fonica del Percfest.
Sono soddisfazioni.
I VEEEEEKKI E IL MARE
Alle tre ci venne fame ed andammo da Diversamente Mariasole.

Fu là vicino, su una panchina, che incontrammo MiOpiO e Spranga.
Da soli.
Nell'unico punto in cui non c'era né sole né pheega: solo bambini e vecchi.

Pirati in Laigueglia "Che ci fate qua? Non venite in spiaggia?"
"In spiaggia??? MA FA CAAAAAALDO!"

Salutai i VEEEEEEEKKI ed andai a prendermi panini e birre, per ubriacarmi sotto il sole.

Il resto della giornata fu consacrato al NULLA più puro ed alla fuga dal lavoro.
Seminari, foto alla pheega, cazzeggio sul lungomare... poi alle sei Grumo ebbe un guizzo: "No, io adesso vado a montare il banchetto!"
"Ma non hai finito le magliette?"
"Sì, ma devo vendere i cd, me li ha lasciati Mario, ricordi?"

Il Capo non sapeva nemmeno dell'ESISTENZA di quei cd.
Grumo avrebbe tranquillamente potuto fottersene, lasciarli in magazzino, passare la sera ad ubriacarsi e NESSUNO gli avrebbe detto nulla.
"MA FOTTITENE, GRUMO!!!"
"NO! Io sono una persona onesta, ho ricevuto un incarico e lo svolgo fino alla fine! Va bene?"
LA CHIAVE DI DIO FA
Seguii Grumo fino in piazza.
Attorno al banchetto delle magliette che NON vendeva magliette si radunò una piccola folla di curiosi.
Tra loro, una nostra vecchia conoscenza: FotoAldoFotoAldo.

Mi sembrava ieri, quando diceva che avrebbe fatto fermare tutti i treni a Laigueglia per tutta la durata del PercFest.
Era il 2001.
In sette anni, aveva CHIUSO il suo negozio di Laigueglia, si era trasferito ad Alassio nel negozio del SUOCERO e la regione aveva deciso ufficialmente di SOPPRIMERE la stazione di Laigueglia.
Per fortuna, nel 2008 la stazione era ancora aperta, perché alle ferrovie dello stato non gliene fotteva un cazzo.

"Ma ciao!" dissi.
"Ciao Marok! - rispose - Stasera suona Eleonora!!!"
Eleonora era la moglie di FotoAldo... sapevo che insegnava pianoforte alla Scuola di Musica di Alassio, ma non pensavo che l'avrei mai vista sul palco del PercFest.

"Fico!" commentai.
"Sì, suona in coppia con un'altra pianista... ci servirebbe un girapagine... ce ne trovi uno?"

On the road Un girapagine... che cazzo è?
Boh... chissenefotte... risposta standard: "Adesso il magazzino è chiuso... chiedi ad Angelo, se lo vedi!"

"Il magazzino? Ma no... dicevo proprio una PERSONA che salga sul palco a girare le pagine mentre la pianista suona!"

Panico.

"Beh... - risposi - Fallo tu!"
"Eh, ma non so leggere la musica... tu sai leggere la musica, vero?"

Certo che so leggere la musica.
La so scrivere anche.
In chiave di SOL ed in chiave di FA.
E so che, tra saper leggere la musica e seguire su uno spartito incasinato quello che suona un pianista senza averlo mai sentito prima, ci passa qualche chilometro di cazzi di differenza.

"No - risposi - Però so che Uollano sa leggere benissimo la musica!"
Dado Sezzi check "Uollano? E dov'è Uollano?"
"Eh, non lo so... cercalo!"

E fu così che FotoAldo partì per il budello alla ricerca di Uollano.
Sms a Uollano: "FotoAldo ti cerca per farti lavorare! Scappa!"
Io sì che mi so divertire... sarebbe stata una giornata meravigliosa, me lo sentivo!

"Marok!"
Mi girai... era il CAPO.
Perfetto.

"Marok, mi ridai la chiave del gabbiotto?"
"Quale gabbiotto?"
"Eh, quello in cui c'erano da appendere i poster... alla fine non sono riuscito a darteli e ormai non ha più senso... ridammi la chiave che la devo riportare in comune!"

All'inizio pensai ad una candid camera... il Capo era un burlone, in fondo.
Poi mi accorsi che NON scherzava.
"La chiave? Ma tu non mi hai mai dato nessuna chiave..." Giorgio Palombino check

"Marok, stai scherzando? La chiave!"
"Non mi hai nemmeno mai detto in quale parte di Laigueglia avrei dovuto appendere i poster..."
"NON MI DIRE CHE L'HAI PERSA!"

In quel momento un perfetto sconosciuto ci interruppe, il Capo si voltò ed io SCAPPAI VIA alla velocità della luce.

La CHIAVE... Non l'avevo mai nemmeno vista... ma la chiave di COSA, poi?
Qua andava a finire male... meglio SPARIRE.
DVD OBLIQUO DUE - LA VENDETTA
Mi incamminai lungo la fetta di spiaggia che, dal molo, porta verso Alassio.
Ero al di fuori di tutte le rotte conosciute, ma almeno lì ero sicuro che NESSUNO mi avrebbe rotto i coglioni.
"MAROK!"
Mi voltai, era il Pastrano.
"Marok! Meno male che ci sei! Ho bisogno di te, giriamo il dvd in spiaggia!!!"
Perfetto.

Alla fine, fu divertente: l'intero prestigioso staff del prestigioso dvd del Percfest 2008 era composto da SFIGATI: noi.

Macalupente e la ragazza toscana facevano i cameraman, Uollano stava fermo in mare coi piedi a mollo ed un microfono all'altezza delle palle, io stavo in spiaggia a tenere d'occhio il computer, mentre il Pastrano lanciava in mare piatti di batteria e Marco Fadda, Dado Sezzi e Gilson Silveira ci suonavano sopra, colpendoli mentre rimbalzavano sull'acqua.
Delirio puro.
Un esempio di idea del Pastrano Uollano at work Strano... non funziona un cazzo! LA FOTO 56789! ALÉÉÉÉÉÉ!!! E poi dicono che i jazzisti sono tutti seri... Jazz subacqueo Sono cose che fanno pensare E io c´ero!!! Professionisti at work Percussionisti in mare! Serve un dottore? Il lancio obliquo del disco Anche il disco è obliquo Futurismo Consigli dalla regia Signore e signori... il rock! Post produzione La mascotte
PAGINAZIONE AUTOGESTITA
Le riprese finirono verso le dieci, poi mi incamminai stancamente verso la piazza.
Col fatto che era stato precettatto dal Pastrano, Uollano era riuscito a scappare da FotoAldo... quindi il girapagine l'avrebbe fatto qualcun altro... ma chi?

Semplice: FotoAldo girapagineFOTOALDO!

Per DISPERAZIONE era salito LUI sul palco, a girare le pagine alla pianista...
E NON SAPEVA LEGGERE UNA NOTA MUSICALE!!!
Era fantastico.

La pianista, mentre suonava, diceva A VOCE a FotoAldo di girare pagina... e FotoAldo COMUNQUE non girava.
Da un certo punto in poi, la pianista iniziò a girarsi le pagine da sola, saltando battute... mentre FotoAldo impallidiva. Era meraviglioso... Matteo felice

E, soprattutto, c'era sempre chi stava peggio di me.
Forse.

"Marok!"
Mi voltai, era il Capo.

"Marok, tra poco c'è la premiazione! Dov'è il concorrente?"
Ogni anno la stessa storia...

"Lo vado a cercare!" risposi.

Era così TUTTI gli anni. Per la prossima edizione, proporrò di acquistare delle comode e pratiche microspie cercapersone. Anali.
PREMIAZIONE
Per fortuna, Dario Congedo era poco lontano: si era seduto Sangoma´s angels tra il palco ed i dehors della piazza.

Aveva il sorriso stampato sul volto... era ancora in fibrillazione dalla sera prima.

Per così poco... aveva semplicemente vinto il PercFest!

"MAROK! NON CI CREDO ANCORA... HO VINTO! È UNA FIGATA, LA VITA È UNA FIGATA, TUTTO È UNA FIGATA!!!"
"Beh... aspetta... non ti hanno ancora dato i premi..."
"I premi? È vero!!!" Rosario Bonaccorso

Accompagnai Dario Congedo sotto il palco, mentre si esibiva il supergruppo dei "Ragazzacci del Percfest": Ellade Bandini, Gilson Silveira, Dado Sezzi, Marco Fadda, Lorenzo Gasperoni, Giorgio Palombino, Danila Satragno, Leonardo di Angilla, Rosario Bonaccorso, Roberto Taufic e Sangoma Everett.

Difficilmente si può avere di meglio dalla vita... almeno finché qualcuno molto bravo non inventerà la pheega.

Poi la premiazione, che mi faceva paura: da un po' di anni succedeva sempre qualcosa di catastrofico ed io dovevo rimediare al volo, inventando stronzate.
Questa volta invece tutto filava liscio... La Premiazione di Dario Congedo era un miracolo, un vero miracolo!
Sarebbe stata una serata meravigliosa, nulla poteva più andare storto, me lo sentivo!!!

"Marok - disse il Capo - Allora? QUESTA CHIAVE?"
PiombinoKastrox.

"Non l'ho mai avuta..."
"Ma, scusa, ALLORA DOV'È?"
Perfetto.

Per fortuna, anche in questo caso un angelo distrasse il Capo.
Angelo, per l'esattezza.
Ed io, in un picosecondo, corsi via.
I HAVE A DREAM
Per quanto assurdo potesse sembrare, il posto più sicuro era il banchetto di Grumo... paradossalmente poteva essere la mia antinaja... così andai a The Great Naco Orchestra - #1 trovarlo per bere birra mentre sclerava.

"Oh, finalmente! - disse Grumo - DOVE CAZZO ERI FINITO?"

Anche questa è una storia che si ripete ogni anno: la domenica sera devo spiegare a Grumo che, finché non è finita la premiazione dei concorrenti che hanno vinto, io devo stare sotto il palco.

"Ma fino adesso? Ti ho chiamato un casino di volte!"
"Eh... avevo dovuto spegnere il telefono perché stavano girando il dvd... ma che succede?"
"Come che succede? È l'ultimo giorno, mi serve qualcuno che stia con me al banchetto!!!"
"A fare che? Le magliette le hai finite..."
The Great Naco Orchestra - #2 "MA CI SONO I CD!!!"
Era veramente troppo...

"Ma GRUMO, FOTTITENE! Buttali in un sacco, cagaci sopra, chiudi il banchetto e goditi il concerto!"
"Ma stai scherzando??? È il mio lavoro, ed io lo voglio fare bene fino in fondo!!!"

Grumo iniziò un lungo monologo di sclero, durante il quale mi mostrò, pagina per pagina, il suo cazzo di bloc notes scritto in font simil-wingdings.
Per fortuna, il banchetto non se lo inculava nessuno.

The Great Naco Orchestra - #3 Sul palco, intanto, si alternavano i GNAWA GNAWA PROJECT e la GREAT NACO ORCHESTRA.
E poi, come ogni anno, il festival si chiudeva con l'ultimo, splendido, brano di Naco: DREAM.
Ed io ero allibito: era il PRIMO anno, da quando esisteva il Percfest, che l'ultimo giorno la musica finiva esattamente a mezzanotte.

Il comitato Anti-PercFest, composto da tutti i vecchi di Laigueglia, era riuscito a portare a casa una vittoria SCHIACCIANTE... non avrei mai creduto che ce l'avrebbero fatta.
Avevano vinto una battaglia.
Ma avrebbero vinto la guerra?
Sarebbe stato davvero l'ultimo anno di PercFest?
Lo scopriremo solo vivendo.
The Great Naco Orchestra - #4
LA CONSEGNA
Finito il concerto ed appurato che nessuno si inculava i cazzo di cd, Grumo iniziò a fare il conto delle magliette... sempre sclerando.

Come gli altri anni, Grumo voleva fare il censimento totale di tutte le magliette vendute, divise per taglia, separandole da quelle regalate.
Questa volta, però, le magliette erano finite sabato pomeriggio, quindi avrebbe avuto DUE GIORNI di tempo per fare i conti, con la massima calma.
Ed invece aveva deciso di farli adesso, IN FRETTA ed IN MEZZO AL CASINO.
Contando i soldi DAVANTI A TUTTI.
E la cosa grave è che voleva che gli dessi una mano io!!!

Per fortuna, gli Angelo & Friends videro l'intera scena, si misero a ridere e dissero: "Grumo, noi chiudiamo il magazzino! Ciaoooo!"

Grumo prese al volo tutti gli scatoloni e corse dietro agli Angelo & Friends, senza mai perdere il conto.
"Ma adesso come fai a ridare i cd al tizio?" chiesi.
"Ah, è facile: domani mattina mi alzo presto, vado in posta e spedisco!"
Ero commosso.

Il magazzino restò aperto per un'oretta, così Grumo ebbe tutto il tempo di mettersi in un angolo a contare soldi, taglie, cd e tutte le altre troiate, mentre Uollano lo faceva sclerare.
"Uno... due... tre... quattro..." diceva Grumo.
"OTTANTOTTO! DICIASSETTE! - urlava Uollano - VENTIQUATTRO!!!"
"UOLLANO! BASTA!!!! Sto facendo una cosa seria, il casino lo fai da un'altra parte!!! Chiaro?"
"Quarantadue?"

Alla fine, in un modo o nell'altro, i conti tornarono e Grumo portò il malloppo al Capo.
Lo accompagnai benvolentieri, perché salutare il Capo mentre era già impegnato a cazziare Grumo era il modo migliore per evitare che cazziasse me perché avevo perso la chiave che non mi aveva dato, per appendere i poster, che non mi aveva dato, in un posto che non mi aveva detto dov'era.
"Grazie ragazzi - disse - avete fatto un ottimo lavoro!"
Il dottor Marok risolve.
IL BIODEGRADO
Nel budello incontrammo Massimo, che anche stasera voleva a tutti i costi vedere la jam.
Questa gente che viene al Percfest per sentire musica proprio non la capisco.

Per farlo contento, accompagnammo Massimo alla Bunassa.
Come ampiamente previsto, c'era gente ovunque, non si vedeva un cazzo e non si sentiva un cazzo.
Però c'era Buon appetito!FotoAldo che mangiava, con Eleonora.
"Ciao! Complimenti per il giramento di pagina!"
"Ma vaffankulo Marok! È stato un incubo!!!"
In realtà, era stato uno dei momenti più belli della serata.

Usciti per andare affankulo, beccammo gli Angelo & Friends che si ubriacavano da Pacàn.
Grumo sarebbe voluto andare direttamente da Mayflower, ma gli Angelo & Friends usarono tutta la loro arte retorica per trascinarmi verso la perdizione.
"Marok, bevi con noi?"
"Sì!"

Minuto dopo minuto, al nostro tavolo si aggregò gente... Angelo meets [u] e CHE gente: non solo GRUMO, non solo UOLLANO, non solo MASSIMO che nel frattempo si era rotto il cazzo, ma persino MiOpiO, ricomparso da chissà dove!

"Figata il concerto stasera eh?" dissi.
"Non ho VISTO praticamente nulla - rispose MiOpiO - C'era troppa gente..."
"Capisco..."

"Marok, ma tu che intenzioni hai? - disse Grumo - Cosa vuoi fare stasera?"
"Ubriacarmi fino all'alba e poi prendere il treno!"
Marco Sempione meets [u] "Eh? Boh... va be', ma stiamo qua? Non passiamo da Mayflower? Volevo salutare Marina e Remo!"
"Ma sì, dopo andiamo..."
"EH, MA DOPO QUANDO? È L'UNA!"
"Appunto..."

Più Grumo sclerava per andare da Mayflower, più era bello rimanere da Pacàn.
Alla fine, però, la voglia di cazzeggio ebbe la meglio... ed andammo tutti assieme dalla parte opposta al Mayflower, cioè al Saloon.

Era un bel locale, non ci ero mai stato solo perché solitamente c'è pheega.
Non quella sera, naturalmente... erano già entrati tre musicisti jazz.

Gli Angelo & Friends erano fiumi in piena... SOKA iniziarono a raccontare anni di musica, avventura, minchiate, fino a riavvolgere da dietro le quinte tutti i fotogrammi più divertenti ed emozionanti di tutti i PercFest... sì, insomma, parlammo per due ore solo del Pastrano.
In tutto ciò, Grumo continuava a ripetere che voleva andare da Mayflower.
"Sì, Grumo, adesso andiamo... bevo solo un'altra birra!"
Noi sì che ci sappiamo divertire.

Uscimmo dal Saloon alle quattro.
"Ok - disse Grumo - Adesso IO VADO DA MAYFLOWER!"
"Ma sì... risposi... ti accompagno!"
Alla fine ci seguirono quasi tutti... ed il Mayflower aveva appena CHIUSO
La faccia di Grumo era tutto un programma... avrebbero dovuto usarla al posto del Monoscopio Rai.

Marina e Remo erano ancora dentro, stavano pulendo.
"SONO LE QUATTRO E TUTTO VA BENE!!!" urlai.
I due uscirono fuori per vedere chi fosse l'handicappato, Remo mi vide e disse: "Non avevo dubbi!"

Grumo ti vede "Marok! - disse Marina - Ho appena lavato per terra! Ma facciamo una cosa: ti offro una birra a patto che tu STIA FUORI!"
Era uno dei massimi complimenti che mi avesse mai fatto una donna da quando ero nato.

E fu così che il locale, di fatto, riaprì in mezzo alla strada ed andammo avanti a bere fino alle cinque.
Poi, uno dopo l'altro, i miei compagni di avventura sprofondarono tra le braccia di Morfeo e tornarono in albergo.

A quanto pare, ero l'unico che non aveva un cazzo di sonno... così, con le vene piene d'alcool e tracce di sangue, iniziai a girovagare senza meta per le vie di Laigueglia.
Non c'era più nessuno in giro... l'unico sveglio era il Favone, come si evince dall'sms di risposta, ma stava a Biella... il delirio della notte precedente si era dissolto, il vuoto riempiva le strade e le piazze di un'atmosfera surreale, bellissima.
LO SPREGIO
GP aveva già finito di smontare il palco, che era deserto.
In cima, solo i poster del Percfest.
"Ma sì... - dissi - Quasi quasi me ne fotto uno... tanto che cazzo se ne fanno..."

Salii sul palco dalla scaletta laterale... stavo eseguendo il nulla di fronte al nulla.
Fico!

Poi, dall'alto, l'occhio mi cadde verso di lui... IL CARTONATO DEL PERCFEST!
Era ancorato da un gancio ad un muro della piazza... aveva l'aria di essere pesantissimo... però portarselo a casa sarebbe stata una figata.

Probabilmente, da sobrio non ce l'avrei mai fatta.
Invece, da ubriaco era tutto più facile.
Costruii una scala modello 626 mettendo due sedie una sull'altra... poi, in qualche modo che mai nella vita saprei ripetere, ci saltai sopra, tirai il cartonato verso l'alto ed il gancio SALTÒ VIA.
Diversamente Rock Ce l'avevo fatta!
Il cartonato mi rimase in mano... ed era LEGGERISSIMO!!!

Non era propriamente portatile, ma ero talmente ubriaco che non ci facevo caso... così mi feci l'intera spiaggia con il cartonato in testa... ed anche un paio di poster, così, per gradire.
Poi piantai il cartonato su un piccolo molo di sassi che divideva due bagni e mi sedetti davanti a lui, in mistica adorazione, fino a quando alle sue spalle non sorse il sole.

Sarò rimasto così, a fissarlo, per almeno un paio d'ore.
Poi iniziò ad arrivare gente, anche perché ormai erano passate le sette da un pezzo... quindi tornai in albergo, sempre ubriaco, con il cartonato in mano.
La missione era una sola: portarselo a casa.
Era il trofeo del Percfest.
Era l'incarnazione del più sublime dei fankulo.