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Capitolo 8 - La soluzione finale

Alle otto avevo già finito di fare la valigia, da ubriachi è tutto più facile.
Così scesi nella hall e chiesi se potevo lasciare lì armi e ritagli per andare ancora a fare un giro, prima di prendere il treno.
Non avevo minimamente sonno... ed avevo una gran voglia di tuffarmi in acqua.
"Sì, certo! - rispose l'albergatore - Porta pure tutto giù nella hall, è sorvegliata!"
"Grazie!"

Ad un tratto, mi venne in mente che non sarebbe stato carino esibire nella hall il cartonato fottuto con scritto "PercFest". Probabilmente non gliene sarebbe fottuto un cazzo a nessuno, però non si sa mai... così presi i due poster e li incollai al contrario sul fronte del cartonato, in maniera che non si leggesse nulla.
Poi lo trascinai nella hall e lo coricai al di là della valigia, dietro il bancone.
Nessuno mi fece domande... il dottor Marok risolve.
JUST A PERCFECT DAY
Una volta fuori, mi buttai a mare.
Erano passate diverse ore, ma ero ancora discretamente ubriaco.
Sarebbe stato bello morire così.

Ok. Posso andare a dormire! All'arrivo dei primi veeeeekki, mi asciugai alla meno peggio, riportai lo zaino insabbiato nella hall dell'albergo e me ne andai nel budello a fare colazione.
Come diceva quel grand'uomo di Jack Torrance, il mattino ha l'oro in bocca!

Piazza Cavour era abbellita dalla sagoma obliqua del Pastrano, accompagnato dalla fedele Obliquina.
"Ciao Marok! Quando parti?"
"Tra poco... - dissi - Ho un treno al mattino..."
Il Pastrano usò tutta la sua arte retorica per trascinarmi verso la perdizione.
"Dai, fermati a mangiare con noi a pranzo..."
"Ok!"

Mi svaccai col Pastrano al tavolo del bar, e pochi minuti dopo arrivarono Grumo e Uollano. Dopo un cappuccino ed una brioche mi sembrava quasi di essere ritornato sobrio... Obliquina fans club così mi riguardai le foto che mi ero fatto da ubriaco col cartonato in spiaggia.

Le mie foto piacquero moltissimo anche a Uollano.
"Ma ieri notte sei rimasto sveglio ed hai FOTTUTO il cartonato?"
"Sì..." risposi.
"Ma sei un GRANDE!!!"
Marok.org: piace alla gente che non piace.

Dopo un po', vedemmo passare gli Angelo & Friends che caricavano pezzi di batteria su un carrello e lo trascinavano stancamente verso il magazzino.
Grumo si mise a seguirli perché doveva andare a prendere il pacco di cd da spedire al tizio del banchetto.
Uollano ed io facemmo altrettanto, perché vedere gente che lavora di lunedì mattina è divertente.
Il lavoro... passerei ore a guardarlo!
ENQUEUE
Subito dopo, Grumo andò alla posta a spedire il pacco di cd.
Stavolta, se l'era veramente cercata.

Lo vedemmo entrare, ci prendemmo da bere, ritornammo dopo mezz'ora e Grumo era ancora dentro... così entrammo anche noi per prenderlo per il culo.

L'ufficio postale di Laigueglia era identico a tutti gli altri uffici postali del mondo: c'era una coda allucinante di gente in piedi, un solo sportello aperto, lentissimo, ed un caldo soffocante, insostenibile.
Al di là del vetro, gli impiegati avevano l'aria condizionata.
E prendevano per il culo la gente in coda.

Ho sempre pensato alle Poste come all'anticamera dell'inferno.
E dire che c'è gente a cui piace mettere i propri soldi in posta, come fosse una banca.
Ogni versamento è un inferno, ogni pratica burocratica è un inferno, eppure alla gente piace... il mondo non ha veramente senso.

Tenni compagnia a Grumo per un po', poi uscii fuori perché ero fradicio: in pochi minuti avevo sudato tutto l'alcool che avevo bevuto in una settimana.
IL SUICIDIO
Avrei avuto una voglia matta di ributtarmi in acqua, ma ormai era ora di pranzo, ed avevo promesso al Pastrano che sarei andato con lui.
E Dio perdona, l'Obliquo no.

L'appuntamento era da Pacan2, una pizzeria in piazza Canosso.
C'erano veramente tutti: Angelo & Friends, musicisti, Pastrano, Obliquina... e persino il CAPO.

Ol tugheder
Avevo il terrore che si ricordasse che avevo perso la chiave, che non mi aveva dato, per appendere i poster, che non mi aveva dato, nella stanza che non mi aveva detto dov'era... invece era di buon umore.

"L'anno prossimo dobbiamo mettere dei pannelli fonoassorbenti... perché la gente dietro al palco fa casino!"
"Dobbiamo transennare la piazza... perché c'è troppo disordine..."
"Anzi, dovremmo mettere l'INGRESSO A PAGAMENTO... anche un euro simbolico, basta che si paghi..."

Ora portate all´ultimo piano il vibrafono PIÙ GRANDE DEL MONDO! Il Pastrano ascoltava tutto in religioso silenzio... ammutolito.
Mi avvicinai a lui e gli dissi all'orecchio: "Vedi? Stai assistendo in diretta al SUICIDIO del PercFest!"
Non avrei mai immaginato le conseguenze di quella frase... se no l'avrei detta lo stesso.

Grumo era già partito, Uollano invece si sedette al tavolo vicino a noi.
Era rimasto folgorato dal fatto che avessi passato la notte in strada ubriaco a fottere il cartonato del PercFest... e lo andava a raccontare a tutti.
"Oh, sapete cos'ha fatto? Ha FOTTUTO il cartonato! Ma è meraviglioso!!!"

Angelo si bloccò.
Sgranò gli occhi.
Mi guardò con odio.
"Marok... CHE COS'HAI FATTO???"
"Eh... cioè..."
"Guarda che, se hai fottuto il cartonato, IO TI DENUNCIO!"

"Ma va! - risposi, al volo - Ma per chi mi hai preso??? Ti pare che vado a fottere il cartonato? Io? Oltretutto, non sarei nemmeno capace di staccarlo dal muro..."
Il bello è che era vero: da sobrio, non sarei mai stato capace di arrampicarmi fin lassù e staccare il gancio.
Tuttora, non riesco a capire come cazzo ho fatto.
"Ah... ok..." disse Angelo, sicuro più del mio handicap che della mia onestà.

Angelo era in albergo con me.
Se quella mattina avessi lasciato il cartonato in bella vista, nella hall, sarebbe successa l'Apocalisse.
E invece, niente... peccato.
FUGA DA LAIGUEGLIA
Finito il pranzo, salutai, andai in albergo, presi valigia, zaino e cartonato mimetizzato, e mi feci tutta l'Aurelia fino alla stazione. Toh, chi si rivede! Dormito bene? Era il modo migliore per non incontrare nessuno.

Intanto, il cielo si rannuvolava... se si fosse messo a piovere, l'acqua mi avrebbe completamente sminchiato il cartonato... tanta fatica per niente.
PiombinoKastrox.

Comunque, ero arrivato in stazione... il più era fatto.

Là non mi avrebbe mai visto nessuno, così tolsi dal cartonato la protezione in lettura, per contemplarlo per l'ennesima volta... era davvero bellissimo.
"MAROK!"
Alzai lo sguardo.
Era Vale, la fonica, DALLA FINESTRA DI UN ALBERGO.
"Ciao! Buon viaggio!!!"

L'albergo di Vale si affacciava sulla stazione, quindi aveva visto tutto!
In quell'istante sentii arrivare il treno.
"CIAO VALE! - urlai - A PRESTOOOOOOOOOH!!!"

Qualunque cosa fosse successa, ormai eravamo lontani... io, il mio culo ed il mio cartonato.
Si fottessero tutti quanti.

Oltretutto, UN MINUTO dopo la mia partenza, scoppiò un TEMPORALE VIOLENTISSIMO.
Se il treno avesse tardato anche solo un quarto d'ora, mi sarei fottuto il cartonato fottuto!
Sono le piccole soddisfazioni della vita.
I POSTUMI
Una volta a casa, la prima cosa che feci fu appendere il cartonato del PercFest alla parete di casa mia, di fronte al computer... ci stava proprio da Dio.
Anche perchè tutto quello che è fottuto sta bene, di fronte a un computer.

Poche settimane più tardi, il Pastrano avrebbe scritto la recensione del Percfest su Percussioni, che è una rivista di musica che non è possibile trovare da nessuna parte a meno che gli autori stessi non te la spediscano a casa.

Nell'articolo aveva usato alcune mie foto, così, per ringraziarmi, mi spedì una copia.
Era meraviglioso già dal titolo: "PERCFEST 2008: ORA DI CAMBIARE?"
Anche il resto era bello... ma il frammento migliore è questo: 'Al bar si ipotizza di far pagare un biglietto per i concerti più importanti della prossima edizione. "Stiamo assistendo in diretta al suicidio di Percfest", si commenta in un altro tavolo. Quando si diceva di cambiare formula non si intendeva questo...'

Il Pastrano non aveva la minima idea del bordello che sarebbe seguito a quelle poche righe, né avrebbe mai quantificato l'incremento di diametro che avrebbe raggiunto il suo buco del culo... comunque è stato divertente.

Ancora non sapevo se l'anno prossimo ci sarebbe stato il PercFest o se il comitato AntiPercFest avrebbe vinto la sua guerra.
Ancora non sapevo se Comecazzosichiama sarebbe riuscito a farsi SEGARE per la QUARTA volta consecutiva.
QUINTA, considerando anche i demo.
Ancora non sapevo quali e quante sorprese mi avrebbe riservato la vita.
Però sapevo che era ora di mandare tutti, improrogabilmente ed inderogabilmente affankulo.