La sveglia suonò a mezzogiorno, ci alzammo all'una e mezza.
Avevo ancora il telefono in mano... ma nessun messaggio era partito. Peccato.
"Uffa - disse Choo
- Nemmeno quest'anno sono riuscita a vedere il
fitness!
Non lo vedrò maiiii!"
Ognuno ha il suo Qi Gong.
Il mio mal di gola era un lontano ricordo ed il tempo era splendido, così convinsi Choo a rimandare la colazione femminile e andare subito in spiaggia.
La scelta le piaceva molto, ad ogni passo ripeteva in loop sempre la stessa parola:
"Caaaffèèèèèèè..."
No, comunque non disturbava... era voce femminile e si intonava allo sfondo.
Posammo i
"salviettoni" nell'unico punto della spiaggia non okkupato dalla pheega... e là incontrammo GRUMO e MiOpiO.
"Ti devo far vedere una figata!" disse GRUMO, tirando fuori dal marsupio la macchina foto.
"No, grazie... - risposi
- Sai che sono contrario alla pheega!"
"No, meglio! MOLTO meglio! È
il Pastrano che FILMA il fitness con l'IPAD!"
Quante cose succedono a questo mondo, mentre la gente dorme.
"Altre novità?" chiesi.
"No, nessuna... - rispose GRUMO
- a parte che stanotte non ho dormito un cazzo..."
"E perché?"
"Eh... Pasquale non aveva la chiave..."
Le premesse erano OTTIME... stava per venir fuori qualcosa di epico!
"E allora... - continuò GRUMO
- sapevo che Pasquale prima o poi sarebbe rientrato. Nel frattempo, io dormivo. Però spesso mi svegliavo e, non vedendolo arrivare, avevo deciso di lasciare il cellulare acceso. Almeno, se era sotto e non riusciva ad entrare dal portone, mi avrebbe chiamato sul cellulare. Beh... mi svegliavo continuamente, pensando che Pasquale non riuscisse a entrare ed io non avessi sentito il telefono, lasciandolo
fuori dall'hotel a congelare!"
Era già TRISTE pensare a GRUMO che DORMIVA mentre noi eravamo fuori a far casino fino all'alba... ma pensare a
GRUMO che
NON DORMIVA,
in camera DA SOLO, mentre noi eravamo fuori a far casino fino all'alba era STRAORDINARIO!
Una vetta di handicap mai raggiunta prima d'ora nella storia.
"E poi? - chiesi
- Sei andato a vedere il Qi Gong?"
"Be', no, sono uscito presto, ma non COSÌ presto..."
Anche GRUMO ha i suoi limiti.
"Comunque... - continuò l'autistico
- non appena arrivato in spiaggia, mi sono piazzato con il 'salviettone' di fianco alla barca. Tornato da un bagno, ho trovato tutto spostato, col pescatore proprietario della barca incazzato perché io, messo lì di fianco alla sua barca, gli davo fastidio, perché lui ci gira intorno mille volte e non ha voglia tutte le volte di aggirare la mia stuoia. E comunque questa spiaggia sarebbe riservata ai pescatori!"
Meraviglia... una GUERRA fra AUTISTICI!
"E poi - proseguiva GRUMO -
si è messo seduto su una sedia dietro la barca e da lì non si è più mosso per tutto il giorno. Io non l'ho mai visto girare intorno alla sua barca e aggirare la mia stuoia!"
Choo ascoltò tutto il racconto in silenzio... e poi commentò:
"Adesso lo possiamo prendere il caffèèèèè?"
Accompagnammo la giovane donna da Diversamente Mariasole, perché nel 2006 c'era pheega, ed alle due in punto comparve Pasquale... tutto secondo copione.
LA RIVELAZIONE
Recitando la parte degli uomini di fatica che si erano alzati all'alba per andare a spaccare sassi in miniera, circondammo Pasquale e gli urlammo nelle orecchie:
"BEN SVEGLIATO!!!"
"Ben svegliati voi! - rispose Pasquale -
Io non sono ANCORA ANDATO A DORMIRE da ieri notte! E sono riuscito in un'impresa che nessuno ha portato a termine, mai!"
"Cioé? Hai chiavato due gemelline siamesi?"
"No, meglio!"
"Ti sei fatto crescere la barba?"
"Nø!"
"I baffi?"
"No, meglio ancora... stamattina ho visto... il... QI GONG!!!"
Per nulla intimorito dall'incredulità generale, il prode
Pasquale
giocò la carta del
"pics or it didn't happen",
cioè tirò fuori il suo
iPod
e mostrò immagini sgranate, mosse e sfocate... che però testimoniavano inequivocabilmente l'impresa del millennio: alle nove e mezza di domenica mattina, per la prima volta nella storia, un essere umano era riuscito dove tutti avevano fallito...
Pasquale aveva davvero visto il QI QONG!
Il primo a non crederci era stato
l'istruttore:
pensava che Pasquale fosse un fotografo... perché era TROPPO GIOVANE!
Gli esercizi comunque erano facili: si trattava di una sorta di respirazione da praticare perlopiù in piedi, con movimenti lenti e dolci, a prova di veeeeekkio.
Il più stupito era
MiOpiO.
"Ma com'è possibile... - disse
- ...anch'io sabato mattina sono andato in piazza, ma non ho VISTO nessuno..."
"Infatti non era in piazza! - spiegò Pasquale
- Era dentro un palazzo, bisognava salire le scale... attaccato ad un portone c'era un biglietto che lo diceva... e tu non l'hai VISTO!!!"
Come sempre, tutti scoppiarono a ridere tranne MiOpiO!
Ad un tratto, però, anche GRUMO si fece serio... tra le foto di Pasquale, era rimasto colpito da una che raffigurava una rete da pesca.
"Che cos'è questa foto?" gli chiese.
"È la rete del pescatore! Dopo avere fatto il bagno all'alba, gli ho dato una mano a pulire il pesce!"
"TU hai aiutato quello STRONZO a pulire il pesce? Quello che HA SPOSTATO LA MIA STUOIA???"
Finalmente, anche MiOpiO scoppiò a ridere... potevamo buttarci in mare, mentre Pasquale prendeva il caffè.
Se gli avessero portato l'acqua o meno, sarebbe rimasto un mistero.
LA BUONA NOVELLA
Alle tre, ci ritrovammo tutti all'Albatros, per il seminario del maestro Ellade:
"La batteria nella canzone d'autore".
Il soggetto del giorno era
"La Buona Novella", il capolavoro di De André: Ellade avrebbe eseguito dal vivo le parti di batteria e, soprattutto, avrebbe raccontato eventi, retroscena, spigolature e curiosità di uno degli album più belli che siano mai stati prodotti in Italia.
Spero di non offendere i fan del Biondo degli 883, anzi, considero
"Zucchero filato nero" un disco unico ed inimitabile... ma, secondo il mio modesto parere,
"La Buona Novella" è meglio.
In prima fila, il Pastrano cercava di filmare... e stavolta l'handicap non era l'iPad, ma l'OBLIQUINA, che si era addormentata in braccio a lui non appena aveva capito che in quella stanza c'era del jazz.
Erano belli, perché il Pastrano guardava OVUNQUE tranne che nel display della telecamera (anche perché da vicino non ci vedeva più un cazzo), coi risultati che potete ammirare in
questa diapositiva.
Non appena l'Obliquo mi vide, fece un urlo di gioia e disse:
"Marok! Grande! Vieni qua, ché devo filmare!"
"Vuoi dare a me la telecamera?"
"No, voglio che tu tenga l'Obliquina!"
Ormai la chiamava anche lui così.
Credo sia inutile specificare che l'Obliquina finì direttamente tra le braccia della bella Choo, che si sarebbe vista l'intero seminario
così.
Non le sarebbe rimasto un bel ricordo. Peccato.
A me, invece, avrebbe fatto tutt'altro effetto: ad ogni parola e ad ogni colpo di Ellade, non avere visto
QUEL concerto
sarebbe rimasto uno dei miei più grandi rimpianti, assieme a tutto ciò che avevo sfiorato d'un pelo... cioè
la roba tirata in faccia a Berluskoni.
E di Sippo, ovviamente, nessuna notizia.
Terminato lo spettacolo, MiOpiO ci salutò: tornava a Torino, perché il giorno dopo doveva LAVORARE!
L'occasione avrebbe meritato 92 minuti di applausi, ma noi preferimmo buttare il culo in acqua.
In realtà, passammo il resto del pomeriggio a sonnecchiare sulla sabbia... l'unico a non dormire era Pasquale, che era sveglio da 36 ore e continuava a ripetere di non avere sonno. Non è umano... oppure ha un ottimo pusher.
Alle ore 18, però, un casino di tamburi risvegliò anche noi.
SFOMbatucada E PALOMBINO
Non mi sarei mai perdonato di perdermi il CASINO (ne approfitto per salutare KG!), così corsi incontro alla sorgente sonora.
Come avrete intuito, si trattava della marchin'band: quest'anno si chiamava
SFOMbatucada
ed era, come sempre, uno spettacolo! Quell'amore di tamburi e di tromboni che ENTRA nel budello è uno dei momenti più toccanti di ogni PercFest.
In quel momento, arrivò la prima comunicazione di Sippo:
"C'è un cane che trascina il vecchio!"
Dunque, erano ancora vivi, sia Sippo sia il VEEEEEKKIO... con loro, il PercFest aveva fallito.
Seguendo gli SFOMbatucada, finimmo in piazza Libertà, dove stava per iniziare un seminario di - udite udite - Giorgio Palombino!
Si chiamava
"A Kind of Rock" ed era un medley
"riarrangiato" di pezzi rock in chiave jazz... Aerosmith, Police, c'era di tutto!
Alla voce Elisa Rovida, alla chitarra Fabio Casali.
Belli e bravi tutti quanti.
IL DOTTOR MAROK RISOLVE
Alle sette della sera, ritornammo in albergo.
Alle otto, eravamo ancora tutti là... in ritardo di ere geologiche.
Persino GRUMO era ancora in camera!
"GRUMO! - dissi
- Chi tiene i posti in piazza?"
"E muovere il culo anche voi, ogni tanto? - rispose l'autistico
- Comunque, in piazza dovrebbe esserci Pasquale!"
In quel preciso istante,
la porta del cesso si aprì da sola.
Da dentro
uscì Pasquale, con gli occhi semichiusi.
"Tu sei qua??? - disse GRUMO
- Ma non dovevi essere in piazza a tenere i posti?"
"Uh? Perché che ora è?"
"Sono le otto!!!"
"Ah... allora mi sono ADDORMENTATO SUL CESSO..."
Borbottando frasi del tipo:
"Fankulo!", "Mai fidarsi degli altri!" e
"Se vuoi che le cose siano fatte bene, FATTELE DA SOLO!", GRUMO partì di corsa per andare a prendere i posti.
Ognuno dovrebbe avere un autistico nella sua compagnia... non basta, ma aiuta.
Con la massima calma, mi feci una doccia, lasciai la pheega in stanza a prepararsi per la grande serata e m'incamminai verso la piazza con Pasquale, che ogni tanto diceva frasi sconnesse... ma non perché avesse sonno... è proprio che era handicappato.
Comprai anche un po' di cartoline, tanto non c'era fretta.
Arrivammo sotto il palco che saranno state le otto e mezza...
eravamo in ritardo persino per sentire l'ACCORDATORE.
Anche
Sippo era là, in tutto il suo splendore... ed
aveva appena saputo della BAVE!
Non ci crederete, ma
NON era contento.
Ricordo di aver sentito qualcosa tipo:
"Stronzi!"... ma probabilmente c'era stata un'interferenza.
Comunque, dietro ai posti che aveva tenuto GRUMO con tanto amore, all'improvviso si liberarono quattro sedie... nel senso che quattro tizi sconosciuti si alzarono e se ne andarono.
"Vedi? - dissi a GRUMO
- Non c'era mica fretta..."
L'autistico generò insulti casuali, che coinvolgevano presenti, assenti ed entità immaginarie, compresa la radice quadrata di meno due.
Più brillante la reazione di Pasquale:
"Se arrivano di nuovo Rese e i suoi amici, digli un'altra volta che gli abbiamo tenuto i posti... così ci offrono da bere!"
Neanche a farlo apposta, in quel preciso istante arrivarono Rese, Marta, Mariangela ed il Compa.
"Oh, finalmente... - dissi
- È DUE ORE che sono qua in piazza a tenervi i posti!"
I quattro la bevvero una seconda volta! Mi guardarono increduli, quasi come se fossi il loro angelo salvatore, ed urlarono:
"GRAZIE MAROK!!!"
Subito dopo, Rese andò a prendere un paio di birre e ce le regalò.
Il dottor Marok risolve.
LA SALSA ROSA
Alle nove meno dieci, mi alzai per andare a prendere da Zazà anche un panino, quando mi scontrai con la bella Choo, appena arrivata dall'albergo.
"Avete già mangiato?" chiese.
"Io no... - risposi - Aspettavo te..."
"Ma grazie!!!"
Ricordatevi del mio metodo, quando ci proverete con la pheega.
Ordinammo due panini da Zazà: il primo normale (mozzarella e pomodoro) ed il secondo femminile: speck e salsa rosa.
Poi li andammo a mangiare in piazza.
"Vuoi un morso?" disse Choo.
"Ti va bene un avambraccio?" risposi.
Choo avvicinò il panino alla mia bocca e disse: "Dai, è buono!"
Assecondai l'istinto primordiale, strinsi il panino e gli diedi un bel morso vigoroso... senza ricordarmi di un particolare.
Avete già capito.
La salsa rosa DEFLAGRÒ, SCHIZZANDO OVUNQUE, arrivando in ogni più remoto angolo della piazza. Si mischiò ai tetti, alle pareti, al pavimento, ai vestiti, alla pelle, alla carne, agli strumenti, ai monitor, alla finestra del VEEEEEKKIO... tutta la piazza diventò rosa come la parte nascosta del cielo, alle spalle della collina.
"Ma che SKIIIIIFO!" urlò Choo.
E io scoppiai a ridere.
"Che CAZZO ridi??????"
"Avevo APPENA messo via nello zaino la macchina foto... è l'unica cosa rimasta PULITA in tutta la piazza!"
Era la seconda sera che salvavo una macchina foto dall'apocalisse: l'altra volta l'avevo TOLTA dallo zaino un attimo prima che SCOPPIASSE LA CREMA SOLARE... eravamo sempre in quella piazza, ma era il 2004!
Giuppi1996 era in seconda elementare.
CONCERTO!
Alle ore 21, un tuono di tamburi ci prese da dietro: erano gli
SFOMbatucada,
che a suon di decibel aprirono la folla ed attraversarono la piazza, fin sotto il palco.
Se avessero avuto anche alcool, sarebbero stati l'anello mancante tra Schopenhauer e Dio.
Alle 21:50, arrivò un trio formato da
Barbara Casini (voce e percussioni),
Matteo Scarpettini (che era il vincitore del Concorso PercFest 2011) e
Francesco Catalucci (chitarra a 7 corde). Bravi, ma un po' troppo
"soft" per i miei gusti.
Alle 22:15, salì sul palco Pippo Panenero, per gli amici Pipppero, e presentò la premiazione dei vincitori del Concorso. E disse:
"La giuria ha votato TUTTA NELLO STESSO MODO!"
Quindi,
tutti avevano SKIFATO
Lele Pella, l'amico del Favone... era arrivato terzo!
Comunque,
vinse anche lui un bel po' di roba... che però aveva un problema: non c'era.
"Sì... - gli disse il Pipppero
- i premi dovete andarli a prendere a PISTOIA!"
Beh... sì... da Biella era comodo.
Stessa storia anche per il secondo classificato,
Riccardo Spaggiari, quello che aveva suonato mercoledì.
I primi classificati,
Loris Lombardo e
Danilo Raimondo, vinsero invece un "trattamento acustico da Boxy Live"... cioè, avrebbero avuto l'insonorizzazione gratuita della stanza in cui suonavano la batteria, per suonare in casa, senza disturbare i vicini.
Solo adesso avevamo capito chi era lo sponsor: il VEEEEEKKIO!
Tutto aveva un senso.
Seguiva il
Progetto OrchestrAniké, valdostani e africani insieme, presentati dal Capo come:
"La GROLLA del Burkina Faso".
Erano un CASINO... musicisti, ballerini, persino un pittore... ed erano interessanti, anche perché ogni tanto sul proiettore appariva
Dio!
Però, erano molto ripetitivi... per questo, vi parlerò dei nostri culi.
Eravamo in nove, disposti su due file.
Prima: Pasquale, Marok, Choo, Sippo, GRUMO
Seconda: Marta, Rese, Mariangela, Compa.
...e le due file erano sfasate di un posto.
Quindi, ricapitolando, io mi trovavo tra Pasquale (sinistra), Choo (destra), Mariangela e
Compa
(dietro)... e
DORMIVANO TUTTI!!!
Ero L'UNICO SVEGLIO su CINQUE!!!
Era meraviglioso.
Alle ore 23, apparve la pheega dell'artistico e TUTTI si svegliarono di scatto... chi per guardare e chi per guardare chi guardava.
Vi potrei postare un po' di foto, mie e di tutto il resto della piazza, ma so che siete superiori a queste cose... quindi niente.
Alle ore 23:15, arrivò un trio formato da
Giorgio di Tullio (batteria),
Mattia Cigalini (sax alto) e
Michele Tacchi (basso).
Anche loro riarrangiavano in chiave jazz delle arie pop famose, però secondo
me il seminario di Palombino era venuto meglio.
Poi, un breve assolo di batteria di
Alessio Guadagnoli ed infine i
Taufic Bros, accompagnati dalla voce incantevole di
Valbilene Coutinho, la cantante delle jam.
E, dulcis in fundo,
THE GREAT NACO ORCHESTRA, il delirio sceso dal cielo e piovuto sul palco.
Le note di
"Dream" sono qualcosa di magico, che rapisce i neuroni, li ama e ne disperde il candido nettare nell'aria, lasciando al vento il dolce compito di mantenerli in vita fino alla prossima estate.
E così, mentre i colori si facevano caldi, i contorni sfumavano, il brusio della piazza si dissolveva ed i miei vicini dormivano, la voce di Rosario richiamava le note del grande Naco, che saremmo andati avanti a fischiettare per sempre, fino all'ultimo PercFest della nostra vita.
Era quella la mia unica ancora di salvezza, l'unica arma che avevo per scacciare dalla mia memoria il ritornello di
"Meno male che Silvio c'è".
AFTER
Terminato il concerto, andammo all'Albatros, ma l'unica forma di vita era il maestro Ellade, che stava FILMANDO col telefonino attraverso il buco della serratura del CESSO... massima stima.
E va be', approfittammo del momento morto per andare da Mayflower a scrivere le cartoline.
Come ogni anno, quello
era il momento dello spregio al Pipppero: lui passa ogni PercFest a distribuire cartoline da compilare e spedire per richiedere l'abbonamento alla sua rivista, chiamata
"Strumenti Musicali"... e noi ogni anno gliene spediamo una, firmata
"Marok e
Grumo",
piena solo e rigorosamente di cazzate! Tanto paga lui, perché è a carico del destinatario.
Compilammo tutti i dati ispirandoci all'Obliquo (come indirizzo, avevamo scritto
"Avinguda Diagonal"),
oppure a fatti di cronaca (alla voce
"scuola frequentata", avevamo scritto
"Tirana University", in onore del
Trota).
Il vero colpo di genio, però, fu il codice fiscale: nello scrivere la data di nascita, decidemmo di calcolare il
baricentro temporale tra me e GRUMO, cioè il punto medio tra 22/7/1975 e 30/4/1981.
Facendo i conti col cellulare, ci venne fuori 26/6/1978, che è
la data di nascita di Daiconan, la giovane donna
che ha sempre SKIFATO il PercFest più di quanto abbia fatto chiunque altro al mondo, compresi i Modà, le minorenni ed il VEEEEEKKIO.
Il risultato corretto, invece, sarebbe stato 10/6/1978 (ricavato con
timeanddate.com)... cioè
cinque giorni dopo SCHOPENHAAAAAUER!
Era ora di dire basta con la matematica.
Terminata la fase alfabeta, tornammo all'Albatros e sentimmo da fuori che... c'era la jam!
Ed aveva un ottimo tiro!!!
Anche stavolta,
finì nell'esatto momento in cui mettemmo piede nel locale.
Ormai era una costante:
riuscivamo ad ANNULLARE LA FESTA OVUNQUE!
Avremmo dovuto sfruttare questo potere a scopo commerciale... per esempio, facendoci pagare dal VEEEEEKKIO!
E va be'... visto che l'indomani saremmo ripartiti, decidemmo di fare un ultimo giro per il paese e salutare tutti i nostri amici... soprattutto quelli di Pasquale, che era la persona che conosceva Laigueglia meglio di chiunque altro.
Eppure, c'era una cosa che nemmeno Pasquale aveva previsto:
erano quasi le cinque e GRUMO era ancora sveglio.
Anzi, era in gran forma, come si può vedere nella
seguente diapositiva!
Insomma, l'autistico GRUMO aveva fatto le cinque l'UNICA sera in cui non eravamo riusciti a fare un CAZZO!
E va be'... per fargli vivere l'ebrezza del momento,
componemmo un sms di "Buongiorno!" per il Favone Grassone! Era il PRIMO scritto con la partecipazione straordinaria dell'autistico GRUMO.
Il testo era:
"Buongiorno! Stiamo facendo l'alba con GRUMO! Vieni? Dai! Ti saluta SANFRU!"
Neanche stavolta il Favone rispose.
O, meglio, probabilmente rispose, solo che l'area coperta dalle bestemmie si limitò alla provincia di Biella... peccato.
Ok, era tempo di chiudere in bellezza l'ultima notte di PercFest... così facemmo
le foto comparative!
...e subito dopo andammo affankulo.