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Capitolo 8 - L'ora degli addii Lunedì 19/6/2017

Quel lunedì, la sveglia di Choo suonò prima dell'alba: era Quattro ore e mezza di sonno... PiombinoKastrox!mezzogiorno meno venti.
Sì, fu atroce!
E va be', mi consolai pensando al destino dell'autistico GRUMO, che era già sveglio da almeno DUE ore, perché NON aveva voluto dormire in camera con Len!
Sono soddisfazioni.

E va be', salii sul terrazzo a raccattare armi, ritagli, costumi e "salviettoni" e poi iniziai a fare la valigia, piegando nel migliore dei modi un paio di magliette.

"Perché scrivi che sei così disordinato? - ripeteva Choo - In realtà, sì, fai le cose un po' a cazzo, stai piegando la roba malissimo ed è tutto sporco di sabbia... però comunque L´unico lato positivo della partenza: il CASINOOOoOoOoOoOooo!!! sei ordinato... a modo tuo!"

La giovane donna andò in bagno: l'avevo stimolata.
Quindi, APPALLOTTAI ogni cosa, mischiando roba pulita e spoooorka, buttai il malloppo appiccicoso e sabbioso dentro la valigia e la chiusi saltandoci sopra, lanciando un urlo liberatorio.

"SPOo0ø¤º°`°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø,¸¸,øØRKO0OoH!!!"

Quindi, osservai Choo mentre finiva di chiudere la sua borsa, con le mani dietro la schiena, dicendo che ai miei tempi comunque si piegava meglio.
Infine, scendemmo dalla signora Corallo: era ora di PAGARE!

Dall'arrivo della modernità, avevamo smesso di fare i salti mortali per prelevare la domenica sera: il pagamento col Bancomat era un grande successo.
Certo, bisognava ripetere l'operazione due o tre volte, perché perdeva regolarmente la linea, ma non avevamo certo fretta di ripartire.
Anzi, lasciammo i bagagli nell'atrio e schizzammo via, verso nuove avventure!!!
L'ULTIMA SPIAGGIA
La giornata era splendida: lo faceva sempre, quando ce ne andiamo.
Comunque, arrivammo in spiaggia che era mezzogiorno e mezza, giusto in tempo per un ultimo bagno.

"Oh, finalmente! - esclamò l'autistico GRUMO - Novità dagli altri due? Ho prenotato all'una e mezza il pranzo dal Pescatore e non si è ancora visto nessuno!"
"Boh... ma chi CAZZO se ne FOTTE!"
mormorai, buttandomi in mare.

L'acqua era perfetta... come sempre, quando ce ne andiamo.
Poi arrivarono anche Len e Schopenhauer... anzi, Gennosuke: si reggeva a malapena in piedi e Len lo aiutava, con un misto di pietà e skiiiifo.

"Dottoreeeee dottoreeee! Aspettami dottoreeee! Ma cos'abbiamo fatto ieri? Sto malissimo!"
"Oh, niente di che... il solito. Ma le chiavi alla fine?"
"Quali chiavi?"
"Le chiavi della stanza! Le hai trovate? Dove cazzo erano?"
"Ma... in stanza! Le ho ridate stamattina alla signora Corallo. Perché?"


Non avevo altre domande, Vostro Onore.
Anzi, se mi è consentito, aggiungerei che avrei voglia di restare in acqua per sempre... ed invece era l'ultimo bagno dell'ultimo giorno.
Peccato.

La spiaggia, comunque, ci seppe regalare nuove soddisfazioni: Gennosuke Astemioto prova a sdraiarsi in spiaggia.Gennosuke Astemioto non riusciva a SDRAIARSI.

Il dolore alle ginocchia era così forte che non riusciva a piegarle, quindi si dovettero mettere in due badanti, Choo da una parte e Len dall'altra, a tenerlo su mentre andava giù!
Quindi, l'animale lanciò un urlo rauco, si lasciò andare ed atterrò di culo.

Di fianco a lui, l'autistico GRUMO si mise a prendere il sole con un libro sulla FACCIA... un libro della biblioteca, naturalmente: da quando gli avevamo detto che foderare i libri annullava la pheega, l'autistico GRUMO li portava sempre senza fodera... quindi, per non rovinare i suoi, ne prendeva una copia in biblioteca! Così non annullava la pheega!
Comunque, nel caso ci fossero dubbi, la Il mio vicino GRUMOcensura facciale si rivelò gravemente insufficiente: nel raggio di chilometri, attorno a noi, c'era TERRA BRUCIATA.

In tutto ciò, Gennosuke, da solo, non sarebbe mai riuscito ad alzarsi.
Quindi, eravamo fortemente tentati di lasciarlo là, organizzando dalla parte opposta del molo uno strip di belle 2000, per il gusto di fargli sentire gli urletti... senza che si potesse alzare! A parte il cazzo. In ogni caso, ci piace ricordarli così.
È contagioso!
ADDIO E GRAZIE PER TUTTO IL PESCE
All'una e mezza, prevalse la pietà, tirammo su l'handicappato e lo trascinammo dal Pescatore.
Una volta là, beccammo Vale, GP e la sua giovane donna... che si erano accorti troppo tardi che c'eravamo anche noi e non potevano più scappare! VITTORIA!!!
All'arrivo di Milla e Millo Cinelu (alias MiOPìO), I sopravvissuti!eravamo in dieci... quasi un record, per essere l'ultimo giorno. Era un bel colpo di coda per il PercFest 2017!

Di fronte a me c'era GP, che passò il tempo a chiedermi di duplicargli le SUE registrazioni da mixer del PercFest, che lui naturalmente aveva perso.

"Però guarda che non ho mica tutto! - spiegai - Mi avete passato solo i live degli Aires Tango, di Elio e le Storie Tese, della Great Naco Orchestra... e, ovviamente, della Noi sì che ci sappiamo divertire Biba Band!"
"Marok, ma tu hai il live della Biba Band?"
"Ma certo che ho la Biba! È la prima cosa che abbiamo pubblicato sul sito del PercFest!"
"Ah, ma stai parlando del live in Laigueglia? Bello! Però cercavo il disco ufficiale della Biba..."
"Ok, ti stampo anche il libretto! Dai SORGENTI!"


Tre quarti di tavolo rise, già sapendo per filo e per segno quello che stavo per raccontare.

"In che senso? - domandò GP, incuriosito - Hai fatto la grafica del libretto?"
"Sì... ma SENZA SAPERLO! Hanno deciso che una mia foto della Biba gli piaceva tantissimo... quindi, anziché chiedermi i sorgenti, l'hanno stampata ENORME, su DUE PAGINE, ma a qualità TERZO MONDO, CANCELLANDO il mio nome! Quindi, non solo non mi MiOpìO e GRUMO salutano gli amici a casa hanno mai accreditato né per le immagini né per il sito, ma hanno proprio PERSO TEMPO a cancellare il mio nome dalle foto! E poi hanno chiuso il sito, che gli avevamo fatto noi, perché costava 20 euro l'anno!"


Anche GP rise e prenotò una copia del cd e della foto, con dedica.

Poi arrivarono i genitori dell'autistico GRUMO, ma avevano già il disco della Biba, quindi niente: erano lì solo per riportare il figlio a casa.
Le cartoline
</PERCFEST_2017>
Eh sì, era il momento degli addii: Amarcordi signori Cinelu erano gli unici che potevano restare, grazie alla casa di Alassio di MiOpìO.

Anche Gennosuke era fortunato: avrebbe potuto prolungare la vacanza nella sua casa di Sanremo.

GP, Vale e la famiglia GRUMO, invece, stavano per ripartire per Milano... quindi Len sarebbe andata con loro: per Lecce, era di strada.
Infine, il porko sottoscritto se ne sarebbe ritornato da solo a Torino, mentre Choo sarebbe ripartita per Bologna.

"Non ho voooglia... - mormorò Choo - Bolooogna vuol dire LAVOOORO!"
"E tu fottitene! - risposi - Pigliati un giorno di ferie in più... e glielo dici Gli irriducibili! quando torni!"
"Ok! Andiamo in macchina a Torino!"


Sembrava seria.

Avevo già comprato il biglietto del ritorno prima di partire, perché a Laigueglia non ci sono biglietterie, né umane né automatiche.
Non solo: con le nuove meravigliose normative di Trenitalia, dovevo per forza prendere il treno quel giorno, perché adesso persino sui regionali c'era la DATA! Quindi, stavo per regalare i soldi del biglietto a Trenitalia... PiombinoKastrox!
Per fortuna, erano solo 15 euro... quindi ok, vaffankulo.

Ci incamminammo pigramente verso il mare, notando che I resti di LenLen aveva dimenticato in spiaggia qualunque cosa, tra cui "salviettone" e mascherina.
Provammo a chiamarla, ma ormai era già ripartita... e GRUMO di sicuro non la riportava indietro!
Peccato.
Avremmo portato la sua roba alla Croce Bianca, così la mandavano ai profughi di Ventimiglia... assieme ai fagioooli.

Restammo in spiaggia coi signori Cinelu fino alle sei, poi passammo a prendere un buon digestivo dai signori Sirò, che mi salutarono con testuali parole: "Buona recensione del PercFest!"

Infine, passammo al Corallo a riprendere le valigie ed intraprendere il lungo viaggio verso la Choomobile all´albaChoomobile... cioè attraversammo la strada.

"Aspettate! - disse la signora Corallo - Nel posto che lasciate vuoto, metto la mia macchina!!!"

Sono soddisfazioni.

Se non altro, la strada era completamente sgombra: arrivammo senza trovare traffico fino a Torino, dove si stava celebrando l'APOCALISSE.
Il PalaBorghezio in realtà era sopravvissuto: funzionava persino la connessione ad Internet. Tutto il resto, invece, era ridotto a Terra Bruciata regolamentata da coprifuoco.

Le due menti illuminate responsabili di piazza San Carlo (cioè la Sindaca ed il prefetto) avevano completamente perso il lume della ragione: non solo una quantità incredibile di eventi già previsti era stata cancellata, ma squadre di poliziotti in assetto anti sommossa andavano in giro per la città a PUNIRE quelli che BEVEVANO ALL'APERTO!
Sì, adesso a Torino era VIETATO il consumo di bevande da asporto dopo la mezzanotte. Tipo Gremlins!
Non era nemmeno chiaro se potevo bere dentro casa mia.

E così, mi ritrovavo all'improvviso a vivere in una città nazista: Torino era diventata PEGGIO della Lombardia.
Non vedevo l'ora di ritornare a Laigueglia, a dire ai suoi veeeekki che in fondo non sono così male... e che, sì, hanno ragione: i piemontesi fanno cagare.

Invece, mancava ancora un anno al prossimo PercFest... sempre che si riesca a farlo, naturalmente.
Ebbene, preparatevi: sarà un anno in cui non mancherò di mandarvi ripetutamente, illegalmente, blindatamente e caccaculamente affankulo.