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Capitolo 7 - MILK

Acciambellata sotto le coperte, la bella Choo era lo stimolo perfetto per svegliarsi prestissimo ed uscire dal letto il più tardi possibile.

Modestamente, raggiunsi solo il secondo obiettivo... e scesi pigramente le scale, senza nemmeno pensare alla possibilità di trovare ancora il fitness.

"Ma non passiamo prima a prendere un caffé? - chiese Choo - Caffééé!"
"NØ! - risposi - È domenica, è GUERRA! PRIMA andiamo in spiaggia e posiamo i salviettoni, POI caffé!"
"Cafféééééé!"

Una volta arrivati al molo, la realtà seppe stupirci: il fitness era ancora là! Ci avevano aspettato!!!
Riuscimmo a vedere gli assoli finali... ben quaranta secondi... forse UN MINUTO! Era RECORD ASSOLUTO: era la PRIMA VOLTA nella STORIA in cui vedevo il fitness TUTTI I GIORNI DELLA SETTIMANA!!!

Però avevamo perso il Qi Gong delle 7 del mattino... peccato.
Pasquale rulez.
Se le vendessero, farebbero i soldi! Forse.
Ciao Massimo! Come sta il Cusio? Suoni ravvicinati del terzo tipo Fitness, che ritmo!
Legno autografato Il manuale da spiaggia per annullare la pheega Maestro Ellade, è l´ultimo fitness del 2014... ricominciamo da capo? Massimo batte In segno di reciproca stima
Il mondo gioca con la mia palla - #1 Blessin Chimanga, non faccia quella faccia Il mondo gioca con la mia palla - #2
Il mondo gioca con la mia palla - #3
DALL'AFRIKA A LAIGUEGLIA, PASSANDO PER IL CUSIO
In mezzo alla folla, avevo avuto una visione: Massimo batteMassimo Covini, il Max della Panchineria e di Percussioni nel CUSIO.

Ebbene era proprio lui: non appena ci vide, ci corse incontro!
Fatto strano, visto che, comunque, una buona parte di noi aveva il cazzo.

"Allora! - dissi - Ti sei fatto le solite QUATTRO ore per venire qua dal CUSIO?"
"Eh, Marok, magari, quello è niente! Sono arrivato dallo ZIMBABWE!!!"
"CHE COSA???"


Mentre, con le mani dietro la schiena, guardavamo gli Angelo & Friends che si spaccavano il culo a smontare le batterie per poi caricarle sul carretto e riportarle in magazzino, Max mi raccontò la svolta incredibile che negli ultimi due anni aveva preso la sua vita.

Molti di voi forse ricorderanno le travagliate vicende di "Percussioni nel CUSIO", il leggendario festival musicale che Max aveva fondato nella sua città, Omegna, sul lago d'Orta.
Era bellissimo, c'erano eventi in ogni angolo del paese, c'era CASINO ovunque e ai VEEEEKKI di Omegna era piaciuto così tanto che avevano fondato un PARTITO CONTRO DI LUI: si chiamava "Civiltà e Decoro", aveva STRAVINTO le elezioni ed il festival era stato CHIUSO.

Superata la crisi iniziale, Max aveva mandato TUTTI AFFANKULO ed era EMIGRATO in Massimo batte AFRICA, per la precisione in Zimbabwe, dove aveva fondato una scuola di musica.
Risultato? Adesso non gliene fotteva più un cazzo dei VEEEEKKI e stava GIRANDO IL MONDO, facendo le stesse cose che gli avevano IMPEDITO di fare nella sua città.

"È proprio vero... - pensai - nemo propheta in patria!"

Naturalmente, mi guardai bene dal dirlo a voce alta: nei dintorni ci potevano essere Milla o MiOpiO e mi potevano chiedere se era il Nemo della Pixar.

Comunque, l'attuale progetto di Max si chiamava "Zimbo-Ita".
Cercò di spiegarmi che musica facessero ma non capii un cazzo... comunque, avrebbero suonato quella sera, sul palco di piazza Marconi.
Era una notizia MERAVIGLIOSA!

Choo ci pensò un po' su... e poi disse: "Adesso andiamo a prendere il caffééééééééé?"
"NØ! Prima posiamo i salviettoni!"
"Cafféééééééééééé!!!"
IL PRIMO ADDIO
La spiaggia era un CARNAIO allucinante, ma trovammo posto vicino a Marta, Sara e Mariangela: anche stavolta, era evidente che l'avevano tenuto per Rese... ma lui non c'era e, purtroppo, non ce ne fotteva un cazzo.

E adesso, finalmente, potevo sbattermi in acqua!!!

"Caffééééééééééééééé!"

Pedalare i cazzi miei.

Al nostro ritorno, il tempo era diventato una merda e Marta, Sara e Mariangela non c'erano più: avevano anche portato via la roba.
C'era solo GRUMO... e intorno il VUOTO.
Nella spiaggia più affollata di tutta la Liguria.

"Lo vedi che c'era posto? - disse Choo - potevamo tranquillamente prenderlo PRIMA il caffé!!!"
PiombinoKastrox.

Le giovani donne ricomparvero una mezz'ora più tardi, con le VALIGIE, e dissero: "Se per caso vedete Rese, ditegli che ce ne siamo ANDATE!"

E scomparvero di nuovo... questa volta per sempre.

Quindi, non solo non sapevamo se Marta aveva davvero pagato la notte d'albergo alla sua valigia mentre lei dormiva in campeggio, ma non sapevamo nemmeno se qualcuno avesse PAGATO il Corallo, in generale!
Ed ero sicuro che, in un modo o nell'altro, in tale e tanto bordello, saremmo stati noi a prenderla nel culo.
DIVERSAMENTE MARIASOLE
All'una e mezza, ci alzammo per andare da Diversamente MariaSole, perché nel 2006 c'era pheega.
All'orizzonte, però, apparvero Grip e KG... ed erano con Buongiorno, Rese!RESE: l'avevano recuperato chissà dove e se lo portavano dietro, come una mascotte.

"Venite qua! - dissi - Posate la roba! Vi abbiamo tenuto il posto!"

Attorno a noi c'era ancora il VUOTO, perché facevamo CAGARE.

"Grazie Marok! Sei troppo gentile!"

Il dottor Marok risolve.

Posati i "salviettoni", ci spostammo da Diversamente MariaSole.
Rese era migliorato: non era più ROSSO come un gambero, adesso era NEGRO.
Per coerenza, aveva anche smesso di parlare la nostra lingua: anche alle domande più elementari, rispondeva dopo ORE e in modo CASUALE... sembrava la versione analogica di Internet Explorer.

KG, invece, era sempre lo stesso... almeno lui mi dava soddisfazione.
Iniziò un singolare discorso sul matrimonio e sulla trasmissione ereditaria del patrimonio non genetico che risparmio alle vostre giovani ed ingenue orecchie di lettori, anche perché la parte Grip vs GRUMO più divertente era lo sfondo: ad intervalli regolari, come un orologio a cucù, appariva il signor Diversamente MariaSole e diceva: "Alonso è primo!"

Alla fine, l'intero pranzo divenne una canzone, in cui le strofe erano le teorie di KG ed il ritornello era "Alonso è primo. Cucù!"

Per la cronaca, questo "Alonso" era un pilota di formula 1... e quel giorno è arrivato QUIIiIiIiNTO.
SPORT ESTREMI
Preso il secondo caffé, tornammo in spiaggia e notammo che il tempo era ancora una merda. Così, Choo styleChoo mi convinse a seguirla sul molo per fare KIWIDO, una forma di diversamente giocoleria, roba strana e nastri colorati, ottimizzata per la pheega.

Nonostante la poca esperienza, la bella Choo se la cavava bene.
Io invece ero assolutamente negato, e non era neanche la prima volta: qualche anno prima, di fronte allo stesso mare, il Monte aveva cercato DISPERATAMENTE di insegnarmi QUALUNQUE COSA che avesse a che fare con la giocoleria... e alla fine si era dovuto arrendere di fronte al mio handicap.

La cosa incredibile, però, era che tutta la pheega che mi aveva SKIFATO per tutta la settimana adesso si fermava ai bordi del molo e mi guardava... anche se non stavo facendo assolutamente NULLA.

Era uno scenario surreale... peccato solo che nessuno l'abbia visto: gli altri handicappati si erano addormentati in spiaggia. E gli unici testimoni oculari furono Milla e MiOpiO, la coppia più CIECA del mondo.
I SEMINARI DEL POMERIGGIO
Alle cinque, mi accorsi che erano le cinque... e questo, rispetto al giorno prima, Prospettive mistiche era già un passo avanti.

"Ma non è possibile... - disse Choo - mi sembra di essere qua da dieci minuti!"
"Lo so... - risposi - In spiaggia c'è un buco nero, vieni a fare un giro?"
"Ma prima non svegliamo gli altri? Dormire sotto il sole non fa bene..."

Mi voltai a guardare i diversamente figati... KG, Grip e Rese (ormai completamente NEGRO) non mi destavano particolare preoccupazione, ma l'autistico GRUMO?
Nemmeno la VESPA gli volava più intorno, pensai fosse CREPAAATO.

"Handicappato! - dissi - Svegliati e copriti, che vai a fuoco!"
"Eh? - rispose - Ma figurati, è nuvolo!"
"Boh... cazzi tuoi!"

Abbandonato l'autistico GRUMO al suo destino, zingarammo felici per il budello, fino a beccare un ottimo seminario di Walter CalloniWalter Calloni e Giorgio Palombino in piazza Libertà.

Restammo là fino alle sei... poi incrociammo GRUMO.
Era FUCSIA FOSFORESCENTE.

"Mi sento PRUDERE - disse - Vado in albergo a farmi una doccia!"
"Ma non l'hai messa la crema solare???"
"Ho messo quella leggera - rispose - la protezione VENTI. Era nuvolo..."

Difficile dire se fosse PEGGIO mettere una protezione più leggera quando il cielo è coperto o considerare leggera una protezione 20.

Comunque, avevamo capito perché persino la sua VESPA l'aveva mandato affankulo: era innamorata della sua crema protezione CINQUANTA, quella per BAMBINI e VEEEEEKKI! Così, decidemmo di fare altrettanto e continuammo allegri il nostro cazzeggio domenicale.
L'INFERNO
Alle sette della sera, lasciai la pheega in albergo e corsi in piazza a prendere i posti. Sapevo che anche stavolta sarebbe stata GUERRA e non intendevo arretrare, per nessun motivo: volevo vedere da vicino il mitico Max!

Le sedie non c'erano ancora, tutti i tavoli della Cuenda erano occupati ed Gli allievi di Albengaun gruppetto di GAGNI era seduto in mezzo alla piazza... gli elementi c'erano tutti, eppure io ero tranquillo. Perché? Semplice: non avevo capito un CAZZO.

All'improvviso, i GAGNI vennero fatti alzare, un tavolo della Cuenda si liberò e gli uomini di fatica posarono le prime sedie. La situazione sembrava tranquilla... all'arrivo di Choo, dissi a lei e GRUMO di prendere i posti al tavolo della Cuenda, mentre io okkupavo le sedie.
L'Assessore mi spifferò che le file riservate sarebbero state ancora solo quattro, nonostante fosse domenica, quindi mi consigliò di occupare la quinta fila... ok, perfetto... andava tutto a meraviglia!

Ad un tratto, sbucando da non so quale universo parallelo, un'ORDA SELVAGGIA di DONNE ISTERICHE invase la piazza: erano MAMME.

Il giovane uomo che posava le sedie ne fu visibilmente impaurito... poi mi riconobbe, provò pietà e mi disse: "Marok, quante sedie ti servono?"
"Eh... sarebbero cinque... - risposi - Ce la facciamo?"
"Sì... te le poso subito, tu occupale!"

Mentre lui posava le sedie, LANCIAI la giacca e mi TUFFAI, un attimo prima che un tizio (da sinistra) e una mamma Percussioni vergini sclerata (da dietro) me le riuscissero a fottere.
Il maaaskio era tranquillo, non diceva una parola: semplicemente, si spostò di un posto e si sedette, pacifico e rilassato. Solo dopo avrei capito che non parlava perché era STRANIERO: arrivava da Israele, non c'entrava un cazzo coi GAGNI né con le mamme isteriche e ne era terrorizzato. Giustamente.

La mamma, invece, iniziò a SCLERARE, perché voleva a tutti i costi stare davanti... e, se proprio non poteva stare davanti, ALMENO voleva stare in uno qualunque dei posti che avevo preso io. E litigare per dei posti in QUINTA FILA era veramente da TERZO MONDO.

A quel punto, l'imperativo era di non STACCARSI MAI da quei posti... e fare a turno anche per andare a prendere da mangiare o al cesso! Quindi, l'autistico GRUMO disse che tornava in albergo.

"Stai scherzando? - dissi - Te ne vuoi andare ADESSO???"
"Sì... voglio chiedere alla signora Corallo a che ora dobbiamo lasciare la stanza..."
"Ma sei RINCOGLIONITO? L'ora sarà Ciao Angelo! È quasi domenica sera... contento? sempre la stessa, verso le undici... domani è LUNEDÌ, non c'è NESSUNO!"
"Non si sa mai... ci vediamo dopo, ciao!"

Intanto, le mamme furono cacciate dalle prime quattro file, perché nel frattempo erano state riservate.

Quindi, tutto intorno a noi, si propagò l'INFERNO.

Per la cronaca, l'autistico GRUMO ritornò una mezz'ora più tardi, ancora più FUCSIA di prima, e ci riferì la risposta della signora Corallo: "Boh... lasciate pure le stanze verso le undici..."
Perfetto.
JAZZ!
Il peggio stava per arrivare: alle ore 21:30, sulla pacifica Laigueglia si scatenò l'APOCALISSE!
Era il momento dei GAGNI... e le loro MAMME, tutt'intorno a noi, si ELETTRIZZARONO. Filmavano col telefonino, tenendolo lontanissimo dalla faccia altrimenti non lo vedevano, ma sempre tremando e urlando.
Sembravano indemoniate.
Al confronto, Schopenhauer era composto e KASTROX intelligente.
Forse, l'unico motivo per il quale non ci attaccavano era che con noi c'era GRUMO... e così VIOLA faceva PAURA.

Comunque, musicalmente il progetto non era male: i GAGNI erano allievi di una qualche Scuola Musicale di Grosseto.
Per fortuna, ci pensò il Capo a risollevare la situazione: "...una volta si facevano la guerra, GENOVA e LIVORNO, pensate!"
Di fronte a tanto, qualcuno non ce la fece più... ed urlò: "Veramente sarebbe PISA!"
"Sì...
- continuò il Capo - 500 anni fa c'era la guerra tra LIVORNO, GENOVA e PISA!"
GEEEEEELO.

La parte più emozionante della serata arrivò alle dieci, con lo "ZIMBO-ITA PROJECT", il super gruppo dello Zimbabwe e del CUSIO: Blessin ChimangaBlessin Chimanga a voce, marimba e percussioni, Raymond Mupfumira al basso, Matteo Boldini alla tastiera, quel mattacchione di Giorgio Palombino alle percussioni e, finalmente, Massimo Covini alla batteria!

Erano semplicemente FANTASTICI: avevano un tiro pazzesco e suonavano di tutto, dai loro brani tradizionali a classici italiani, come il Pescatore di De André. Purtroppo, il VEEEEKKIO non dischiuse gli occhi al giorno... anzi, chiuse la finestra! Peccato, però: vedere GRUMO dall'alto, che BRILLAVA, doveva essere una FIGATA.

I guai ricominciarono col secondo gruppo: "Dajaloo Pietro Tonolo Ensemble", con Dajaloo Pietro Tonolo Ensemble Pietro Tonolo al sax, Roberto Rossi alle conchiglie, Giancarlo Bianchetti alla chitarra, Dudu Kouate e Naby Camara Moulaye Niang alle percussioni e Giampaolo Casati cornetta e tromba.
Mai così tanto prima d'ora... beato lui!

Erano bravi, ma avevano due problemi, indipendenti dalla loro volontà.
Prima di tutto, erano troppo "soft" rispetto al gruppo che li aveva preceduti: avrebbero dovuto suonare in prima serata, come da programma... spostarli alla fine fu un errore.
E poi, soprattutto, qualcosa nell'impianto non funzionava: iniziarono a partire "larsen" a palla, rimbombi, fischi, tanto che i fonici erano costretti ogni tanto a chiudere l'amplificazione, con effetti catastrofici.

Come spesso accade in questi casi, le conseguenze furono divertenti: Vale, che ormai pensava di potersi godere il PercFest da pensionata, con le mani dietro la Dajaloo Pietro Tonolo Ensemble schiena, CORSE al mixer a cercare di mettere le cose a posto, in un impianto che lei non aveva montato e del quale chiaramente non conosceva nulla.

Credo che ognuno di voi si sia trovato, una volta o nell'altra, nella stessa situazione: dover mettere a posto qualcosa fatto da altri, concepito con uno schema logico diverso dal vostro e senza documentazione. Lei, però, doveva lavorare in DIRETTA... ed ogni più piccolo errore aveva conseguenze mostruose. Era la prima volta che un DISASTRO del genere capitava, da quando esisteva il PercFest... e la fortuna era solo una: che noi non c'entravamo un cazzo.

Comunque, nel giro di poco tempo, la piazza si svuotò... e persino le MAMME più ISTERICHE, che si erano AMMAZZATE per i posti, se ne tornarono a CASA: i GAGNI avevano suonato, del resto non gliene fotteva una MINCHIA.
Nessun rimpianto... senonché, ad un tratto, le QUATTRO file davanti a noi divennero COMPLETAMENTE VUOTE e si alzò il VENTO!
PiombinoKastrox.

Mandai un messaggio a Grip e KG, che erano ancora in piedi in fondo, per dirgli di venire davanti, che c'era posto. Mi risposero che non gliene fotteva un CAZZO: avevano paura di spaccarsi i timpani coi "larsen"!
Curiosamente, era proprio il motivo per il quale non avanzavamo noi.

Alle ore 23:45, Vale riuscì a risolvere i problemi più gravi (come abbia fatto resterà un mistero), quindi la GREAT NACO ORCHESTRA poté salire sul palco.
Anche quest'anno, eseguì un solo brano: DREAM.
E, come sempre, quelle note mi sarebbero rimaste in testa fino all'anno successivo.
The Great Naco Orchestra

The Great Naco Orchestra

The Great Naco Orchestra
AFTER
Era stato un bellissimo finale... sofferto, vissuto ed emozionante... e adesso ero davvero FELICE, perché tutte le CAZZO di mamme isteriche si erano levate dai koglioni.

E così, per prima cosa, andammo tutti al mixer a stringere la mano a Vale ed il richiamo alle originiVale, o a ciò che ne rimaneva al termine della sua odissea.

Sembrava ancora viva... provata, ma viva.
E ci fece notare l'orario: persino stasera, che era domenica, avevano smesso a mezzanotte spaccata, anziché sbattersene i koglioni e tirare fino all'una. Sorrisi, perché poteva voler dire solo una cosa: il comitato AntiPercFest li aveva minacciati di MORTE.

Intanto, mentre parlavamo con Incontri ravvicinatiMax di AFRICA e di CUSIO, il grosso delle jam sembrava essersi concentrato all'Albatros e da Zazà Blues.

Giorgio Palombino però ci consigliò di andare comunque da Mayflower, perché entro breve tutti i musicisti sarebbero finiti là!

Mai diffidare di Palombino: andammo TUTTI al Mayflower!
E non c'era NESSUNO.

Bevemmo qualcosa, aspettando l'arrivo di CHIUNQUE... finché non vedemmo arrivare i FIGLI di Dado Sezzi e Gilson Silveira, che iniziarono a suonare.
Poco dopo, i musicisti vennero davvero da Mayflower, ma rimasero FUORI... a BERE!!!

Alle due, comunque, anche i musicisti smisero l'attività. Il bere, intendo. La musica era cessata parecchio tempo prima, in tutti i locali. Così, nel silenzio generale, ci trasferimmo da Il popolo di SiròSirò, gli raccontammo la serata e lui, provando pietà, ci preparò un cocktail caraibico, perché non c'entrava un cazzo né coi GAGNI, né con Grosseto, né con lo Zimbabwe, né, soprattutto, con il CUSIO.

Restammo là a sparare stronzate fino alle quattro, poi a Choo venne sonno e andammo a dormire: quest'anno non avrei fatto l'alba a Laigueglia... era destino. Però mi ricordai di mandare l'sms al Favone Grassone, chiedendogli scusa per non avere aspettato le cinque! Del resto, non potevo permettere che passasse un intero PercFest senza neanche un sms di "Buongiorno" mentre si alzava per andare a lavorare!

Avrebbe accettato le mie scuse?
Avrebbe bestemmiato almeno un po'?
L'avrei scoperto soltanto vivendo... adesso era solo tempo di andare affankulo.