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Capitolo 5 - L'ULTIMA PAROLA

Mi alzai a mezzogiorno in punto, spalancai la finestra e contemplai, estasiato, lo SKIFO che mi circondava.
Modestia a parte, era venuto su veramente bene.
In soli cinque giorni, avevo ridotto la mia metà stanza ad una Indovinate qual è la mia metàDISKAAAAARICA... tanto che persino le cameriere avevano rinunciato a fare le pulizie.
Ed il confine con la metà autistica di GRUMO, perfettamente ordinata e pulita come un progetto in 3dstudio, era ancora NETTO e CENTRATO: nessuno era sceso a compromessi!!!

Ebbene, entro poche ore tutto quel ben di Dio sarebbe stato un ricordo: GRUMO avrebbe lasciato il posto alla pheega, perché non si può ostacolare il progresso.
La bella Choo sarebbe apparsa in prima serata, come Blob... e io avevo pochissime ore per rendere QUELLA stanza compatibile con la pheega. Era una lotta contro il tempo... bisognava SUBITO fare qualcosa!

Andai al cesso e lasciai l'albergo, fischiettando.
Sul lungomare, mi aspettava l'adorabile CASINO del mercato del venerdì, dove donne non più giovani si accalcavano come le minorenni ai concerti dei Modà... era il sapore agrodolce della vita.
FITNESS
Anche stavolta, prima di trovare il fitness, mi dovetti fare tutto il lungomare fino al molo... non ero mai arrivato così TANTO in ritardo!
Eppure, non era ancora finito... anzi, aveva l'aria di essere appena iniziato.

Da lontano, vidi GRUMO ed Angelo che stavano Forza! discutendo animatamente... così mi avvicinai con circospezione, per non disturbare.

Angelo: "Ma come fa ad avere una donna? Deve essere proprio una SANTA a sopportarlo..."
Ahia...

GRUMO: "Ma perché? Cos'ha fatto?"
Angelo: "Ma no, niente... ma è veramente IMBRANATO..."
Beh, però sono riuscito a fottere il cartonato del PercFest!

"...e poi è INGUARDABILE..."
Sarete belli voi, al mattino.

"...ed il colmo è che ha pure una figlia..."

Solo L'ULTIMA PAROLA mi svelò che il soggetto era il Pastrano: potevo uscire allo scoperto e godermi il gran finale!
Ancora non lo sapevo, ma quello sarebbe stato l'ultimo fitness che avrei visto nel 2012.
HANDICAP BALNEARE
Terminato lo show, GRUMO mi seguì nella spiaggia libera, che era caotica ed affollata come nei bei venerdì degli anni d'oro!
Purtroppo, non era il numero di persone ad essere rimasto costante... ma era la spiaggia che si era dimezzata.

Per noi, comunque, non era un problema: per ringraziarci di avergli faticosamente tenuto i posti in piazza la sera prima, i Fantastici Quattro (cioè Rese e i suoi compari) ci avevano riservato posto in spiaggia!
Il dottor Marok risolve.

Vicino a noi, c'era AIUTATELA!Vale... e GRUMO la convinse a farsi una foto ricordo con lui.
Osservate la sua espressione... credo di non dover aggiungere nulla.

Dall'altra parte, confinavamo con l'amico del Favone: Lele Pella, il vincitore della semifinale!
Vicino a lui, la moglie ("meravigliosa serpe") ed un amico che parlava con un accento da vecchio barotto di montagna ancora PEGGIORE di quello di KASTROX.

Mi voltai verso di loro, sorrisi e dissi: "TU sei Lele delle Schegge Sparse?"
Lui sorrise, un po' intimidito, e sussurrò: "Ehm... sì... sarei... io..."
"Ti saluta il Favone Grassone di Biella!"

Non ci fu bisogno di precisare alcunché, nessuno fece domande, l'amico barotto di Lele si portò una mano sul viso e mormorò: "Oh, no!", mentre sugli altri due scese un imbarazzato silenzio.

Era il momento ideale per allontanarsi dalla spiaggia e buttarsi in acqua.
Tempo splendido, mare fantastico, temperatura dell'acqua eccezionale... Pasquale aveva davvero annullato il GRUMO power!!!

Fu il primo bagno decente della stagione.
DIVERSAMENTE MARIASOLE
L'essenziale, nella vita, è rinnovarsi. Sempre!
Alle ore 14 andammo a mangiare e bere da Diversamente Mariasole, perché nel 2006 c'era pheega.

Nel 2012, invece, apparvero MiOpiO e Pasquale.
Avevano entrambi giocato d'anticipo: MiOpiO aveva pranzato sotto casa, ad Alassio, e Pasquale nel budello, in un forno Sarà capitato anche a voi che faceva dell'ottima pizza bianca (che in Liguria chiamano "focaccia").
Era un pizzafocacciaio molto bravo, ma aveva un piccolo difetto: non faceva il caffè.

Così, Pasquale ordinò un caffè con noi, lo vide arrivare, lo fissò a lungo... e disse: "E L'ACQUA?"
"Ancora 'sta storia??? Minchia, ma CHIEDILA!"
"Guaglio'! L'acqua non si chiede! Me la devono dare ebbasta!!!"

Fu un bel momento.

Stavamo per ritornare in spiaggia e ributtarci a mare, quando una tipa urlò che erano arrivate delle MEDUSE GIGANTESCHE... e, non contenta, iniziò a descriverle nella forma e nel colore!
Quindi, il potere di Pasquale non funzionava con la fauna sottomarina... peccato.
LE GRANDI MANOVRE
Ci sparammo una maratona di seminari fino alle cinque, Minino in pensiero poi tornammo in albergo, perché GRUMO doveva spostarsi nella 11, la camera di Pasquale, ed io dovevo riformattare la 8 e lavarmi per la pheega.

Uscito dalla doccia, che avevo completamente allagato a SPREGIO, incontrai Pasquale, che teneva in mano un coso verde di plastica a forma di clessidra.

"Che cazzo è quella troiata?" chiesi.
"È il DIABLO! L'ho comprato nel budello, è una figata! Guarda!"

Pasquale appoggiò il "Diablo" su un cordino legato a due bacchette e lo fece girare e saltare in aria.
Così, in mezzo al corridoio.
Sullo sfondo, passò l'autistico GRUMO con IN BRACCIO UN COMODINO: lo stava portando a spasso per l'albergo, perché preferiva SCAMBIARE Idee per il vostro desktop i comodini delle due stanze, anziché spostare la roba che c'era dentro, così il contenuto restava nello stesso ordine in cui l'aveva lasciato.
Adesso capite perché dico che sono circondato da handicappati.

Subito dopo, cercai di riordinare la mia metà stanza... e SPORKAI ed INCASINAI in modo irreversibile anche l'altra metà.
Il vero dramma, però, si consumò nella 11: GRUMO vide un pacchetto di sigarette... e sclerò.

"TU non fumi in camera, vero???"
Pasquale lo guardò stupito.
"Beh? Che male ci sta a fumare in camera?"
"TU NON FUMI IN CAMERA!!!"
"Ma... ma... ecchèvvuoichessia... è 'na sigaretta..."
"NO! TU NON FUMI IN CAMERA!!!"


Sarei rimasto ad ascoltarli per ore, ma si erano fatte le sei... così lasciai che la natura facesse il suo corso e andai a farmi un giro per Laigueglia, pronto per la pheega!
L'INGAGGIO
Schivando con cura la banalità dei corpi dritti, incontrai sua obliquità il Pastrano, che mi diede la prima buona notizia della giornata: siccome il mare si era calmato, quella sera avrebbero finalmente fatto la jam sul Battellobattello!
Aléééééé!!!

E quindi, gli serviva uno SFIGAAAAATO che si imbarcasse con lui e gli guardasse l'OBLIQUINA, mentre lui filmava.

In condizioni normali, l'avrei mandato affankulo... però stava per arrivare Choo e poteva essere la salvezza: avrei SKARICATO a LEI la GAAAAAGNA e mi sarei visto la jam, gratis.

"Ok - risposi - Ma a patto che ci siano DUE ingressi omaggio, uno per me e l'altro per la mia giovane donna!"

Seppur riluttante, il Pastrano disse sì.
MUSSACARD
Alle ore 18:30, mi chiamò una mia vecchia conoscenza che si chiamava Remo, odiava il mare, aveva sposato Marina e, per lei, aveva mollato Torino ed era venuto a Laigueglia a gestire un locale chiamato come una nave: Mayflower.
Mi mancava... quasi quanto i miei TRENT'ANNI.

Il vecchio signor Mayflower mi disse che non sarebbe potuto venire a Laigueglia, quest'anno, ma ci salutava tutti!
E mi telefonava nell'unico momento in cui attorno a me non c'era NESSUNO.

Mi raccontò che ormai si era stabilimente trasferito a Diano Castello... e però stava per arrivare una RUSPA a DEMOLIRGLI LA CASA, perché si erano accorti che TUTTO IL QUARTIERE era abusivo.
In campo di handicap immobiliare, Remo aveva STRAVINTO persino contro la casa "non abitabile" di Joco... ero commosso.

Messo al corrente dei fatti, l'autistico GRUMO ebbe un'idea originale: "Finchè ha ancora una buca delle lettere, mandiamogli una cartolina!"
"Ah... - risposi - con una mussa-crépe?"

La mia era una battuta, ma GRUMO mi prese sul serio... così andammo da "Anime Salve", l'Internet Point di Laigueglia, e scaricammo da marok.org l'Mussacrepeimmagine simbolo del Mayflower.
Ora bastava stamparla, ma come?

"Anime Salve" non poteva stampare su carta fotografica, per quello ci voleva un negozio di fotografia... ed a Laigueglia era rimasto UN fotografo, il nemico giurato di FotoAldo: FotoFasano!

E come cazzo gli portavamo il file? NESSUNO DI NOI DUE aveva con sé una penna usb. Io avevo la macchina foto, con dentro una scheda SD, ma "Anime Salve" non aveva né un cavo USB per collegare la macchina foto, né un lettore di schede SD.

Così, l'autistico GRUMO mi lasciò da "Anime Salve" e corse in albergo a prendere una penna usb.
Intanto, io spiegai la situazione al signor "Anime Salve", che prese il suo portatile che aveva il lettore di schede ma per ragioni ignote non si collegava ad Internet, prese una sua penna usb che però non ci poteva lasciare, copiò il file dal fisso alla penna usb, copiò il file dalla penna usb al portatile, copiò il file dal portatile alla mia scheda SD, andai con la SD da foto Fasano e foto Fasano mi stampò la foto al volo.

Una volta fuori, trovai GRUMO sudato e incazzato, con la penna usb in mano.
"Ecco sta cazzo di penna!"
"Ah... non serve più - risposi - Già fatto!"

E l'autistico disse tante parolacce.
Ci piace ricordarlo così.
QUELLI CHE ASPETTANO
Alle sette della sera, ricomparve Sippo... e ci disse testuali parole: "Ho visto un batterista che ci ha detto che 'QUESTO RITMO VI RIMARRÀ IMPRESSO PER SEMPRE' Ecco... mi ricordo solo questa frase... il ritmo l'ho già dimenticato!"

In piazza, intanto, la Pro Loco aveva finito di montare il Ma è vero che a questo banchetto una volta c´erano le fave?banchetto delle magliette... ma sembrava diverso da quando era affidato a me e GRUMO.
Osservate la foto... anche voi notate differenze?

E va be'... prendemmo i posti in piazza e cenammo da Zazà, col sottofondo dei pezzi da otto dell'accordatore.

Come sempre, il dehors era okkupato, e come sempre ci eravamo messi sul tavolo più esterno, in maniera da tenere d'occhio le nostre sedie.
Bene, la natura si ribellò: un GABBIANO, sbucato da chissà dove, passò sotto le gambe di GRUMO ed USCÌ da ZAZÀ.

"Ci ha skifato... - commentai - sarà un gabbiano femmina"
"No... -
disse GRUMO - Dalle piume sembra un cucciolo..."
"Appunto -
dissi - È un gabbiano pheega minorenne!"

L'analisi fu convincente... e Pasquale, per fare pace, Noi sì che ci sappiamo divertiredisegnò la sua faccia su un tovagliolo e la lasciò là, sul tavolo, perché ai cuccioli di gabbiano femmina piace.
Il signor Zazà NON sarebbe stato contento. Peccato.

Alle ore 20, però, arrivò la bella Choo!
La prima regola, quando si incontra la pheega, è non farsi trovare mai a mani vuote.
Vanno bene fiori, diamanti o cioccolato... ma io potevo offrire di meglio: le dissi che le avrei regalato una crociera su un prestigioso battello, con tanto di jam.

"Ma che bello! Sul serio? Figata!!!"

Avevo trovato la BALIA per l'Obliquina... il dottor Marok risolve.
LA DEDICA
Alle ore 21, si sedette davanti a noi una tizia con una meravigliosa capigliatura arancione, che CANCELLAVA mezzo palco. Il Capo, per fortuna, salì sull'altra metà... Concerto - GRUMO view ed aveva l'aria delle grandi occasioni!
Presi carta e penna.

"Vogliamo ricordare un grande musicista, che è da poco mancato... è una figura a cui tutti ci sentiamo molto legati... e... ehm..."
pausa
"...Ellade, COME SI CHIAMA?"
GEEEEELO.

Per la cronaca, il nome era Giuseppe Girolamo ed era il batterista della "Costa Concordia", la nave affondata il 13 gennaio di quell'anno per un errore del capitano, il famoso Schettino.
Al contrario del capitano, che si era messo in salvo PER PRIMO lasciando nella merda il resto della nave, Giuseppe Girolamo aveva ceduto il posto in scialuppa ad una bambina... così lei si era salvata e lui nø.
Tutto questo era avvenuto di fronte a noi, a soli 400 km in direzione sudest... con le dovute approssimazioni, era la stessa parte di mare dalla quale a gennaio si vede sorgere il sole.
E così, il PercFest aveva un altro eroe da ricordare... oltre alla figura di merda più EPICA che sia mai stata fatta a Laigueglia, dall'epoca romana ad oggi.
CONCORSO
Alle ore 21:10 iniziò il concorso PercFest: due gruppi e dieci giurati di cui nove dritti ed uno OBLIQUO!
Ebbene sì: il Pastrano era in giuria... sarebbe stata una bella semifinale.

Il primo gruppo era un duo di Savona Trova le differenze che suonava nei TUBI, all'anagrafe Loris Lombardo e Danilo Raimondo.
Il secondo invece era un trio... che il Capo presentò così: "Il secondo duo è un trio. Gianni Apicella, che non è lui. Paolo Baglioni, che non è lui. Ettore Fancelli, che non è lui!".

La piazza avrebbe passato il tempo a chiedersi chi CAZZO fosse il FANCELLI che "ERA LUI".
Per la cronaca, si chiamava Luca ed era architetto e scultore.
Fate bene a stupirvi della mia cultura... ne approfitto per ringraziare wikipedia.

Comunque, entrambi i gruppi erano bravi... sono sicuro che sarebbero andati tutti e due in finale, se uno di loro avesse suonato mercoledì o giovedì.
CONCERTO
Alle ore 21:30 Tullio De Piscopo salì sul palco per regalarci un po' di buon umore, ma GLI SQUILLÒ IL TELEFONO.
"È mia moglie! - disse - Ti richiamo subito!"
Pover'uomo.

Seguiva il trio delle batterie pensanti, per gli amici "Han Bennink e Roberto GattoThinking Drums": Roberto Gatto (batteria) + Han Bennink (batteria) + Dado Moroni (piano).
Bravi tutti, ma soprattutto Han Bennink, che era un pazzo scatenato... se gli avessero attaccato un generatore, col solo movimento di braccia e gambe avrebbe potuto alimentare per una notte la città di Tokyo.

Alle ore 22:20, il Capo lesse i risultati della giuria, che presentò con queste parole: "Il 90% dei giurati sono protagonisti della scena musicale italiana".
Ed erano in DIECI.
Quindi TUTTI, tranne il PASTRANO!!!
Fantastico.

E concluse: "Ricordatevi che stasera per la jam si andrà sulla BAVE".
GEEEEELO.

Ancora non lo sapevamo, ma la "BAVE" sarebbe diventata il simbolo del PercFest 2012... ed il nome di una squadra di fantacalcio.

Alle ore 22:30 salì sul palco il "Cordoba Reunion QuartetCordoba Reunion Quartet": Xavier Girotto (sax), Gerardo Di Giusto (piano), Carlos Buschini (contrabbasso) e Gabriel "Minino" Garay (percussioni).
Ero commosso: era il ritorno degli Aires Tango.
ECCEZIONALI!

Gerardo Di Giusto suonava il piano pizzicando le corde, Xavier Girotto sembrava ESPLODERE, come ai vecchi tempi... e gli altri due erano, semplicemente, dei MOSTRI.

Ad un certo punto, però, anche il quartetto decise di replicare l'esperimento folle di Israel Varela, cioè provò a far battere le mani su un ritmo impossibile.

Probabilmente, pensavano di avere di fronte gente che sapeva qualcosa di musica.
Seriamente, perché facciamo questa impressione? Dove abbiamo sbagliato?
Gianni Branca dovrebbe urlarlo al mondo: "Questi non capiscono un CAZZO!"

Di fronte all'ennesimo disastro, la sapiente regia ideò LA SOLUZIONE FINALE: Soka inquadrò sul maxischermo le mani dei musicisti che battevano! Quindi, bastava copiare il movimento per andare a tempo.
Peccato che il maxischermo fosse... FUORI SYNC!
Delirio... tragedia... CATAAAAASTROFE!!!

Anche a Choo il concerto stava piacendo tantissimo, quindi mi disse che, per arrivare alla fine, le serviva un caffè.
"Ah... - risposi - Va' pure da Zazà, quest'anno lo fa!"
Choo entrò da Zazà... e Zazà rispose che NON glielo faceeeeva, perché era TAAAAARDI.
Benvenuti in Liguria.

E così, la giovane donna andò da Pignuin, dove c'erano tutti i musicisti che si facevano i cazzi propri, mentre sul palco gli altri suonavano.
Tutto secondo copione.

Alle ore 23, passò il Pastrano con l'Obliquina: voleva farle conoscere la bella gente che le avrebbe tenuto compagnia sulla "Bave".
Lei vide GRUMO e ne fu TERRORIZZATA e SKIFATA, tanto che il Pastrano dovette portarla via perché stava per mettersi ad urlare!
Era precoce: aveva avuto una reazione da adolescente.

A proposito di incubi, Choo mi fece notare che, per tutta la giornata, non si era visto il VEEEEEKKIO... quindi passammo il resto del concerto ad immaginarlo come capitano della BAVE!
La morte in mare non mi sarebbe dispiaciuta... sempre meglio che lavorare.
DESTINAZIONE BAVE
Prima della mezzanotte, il Pastrano passò a chiamare Choo meets ObliquinaChoo ed il sottoscritto: dovevamo salire sulla bave prima di tutti, in qualità di assistenti.

L'Obliquina si era addormentata in braccio al Pastrano, che, per questo motivo, camminava ANCORA PIÙ OBLIQUO.
Soprattutto, si raccomandava di parlare a bassa voce, noncurante del fatto che tutt'intorno c'era gente che batteva, percuoteva, urlava e si mandava affankulo.

L'unico posto silenzioso era la BAVE, che ci aspettava, ancora deserta, al fondo del molo.
Non era un transatlantico, però era più grande della scialuppa di salvataggio che avevo immaginato... e il comandante non era né il VEEEEEKKIO né SCHETTINO.
C'erano una quindicina di tavoli da quattro e noi okkupammo il primo... e con "noi" intendo il sottoscritto, Choo e l'Obliquina, che finalmente lasciò le braccia del padre.

"Ma è TUTTA STORTA! - disse Choo - PENDE da una parte!!!"
Fu una bella immagine.

Dopo una mezz'ora, arrivarono anche gli altri: Pasquale, Sippo, GRUMO e MiOpiO.
E l'orchestra, per riscaldarsi, iniziò a cantare e suonare l'aria di TITANIC.
Perfetto.
HANDICAP IN MARE
Alle 0:20 la Bave partì... e la jam ebbe inizio.

L'acustica era buona e quello del Pastrano Occhio all´Obliquo sarebbe anche potuto essere un bel filmato... se non fosse che una veeeeekkia GRASSA UBRIACA urlava, batteva le mani e cantava DAVANTI alla sua telecamera.

Guardandomi intorno, vidi che mancava solo una cosa.
La pheega?
No, GRUMO: all'improvviso era scomparso... e nessuno sapeva dove cazzo fosse finito.

Da un rapido sondaggio, arrivammo a cinque possibili soluzioni, in ordine decrescente di credibilità:
  • GRUMO era stato rapito dagli UFO
  • GRUMO era stato buttato a mare, risucchiato da un canadair e sganciato su un INCENDIO
  • GRUMO era fuori a fumare
  • GRUMO era in pista a ballare
  • GRUMO si stava baccagliando qualche pheega
Non avremmo mai saputo la verità, perché GRUMO, di quel periodo della sua vita, non ci Autistico al cesso avrebbe mai raccontato nulla.
Peccato... certi traumi dovrebbero venire a galla, prima o poi.

Terminata la jam, il Pastrano guardò velocemente il suo filmato, BRUTALIZZATO con umiliazione dalla VEEEEEKKIA GRAAAAASSA, e disse una sola frase: "Sapevo che facevano whale watching... ma non pensavo che facessero salire le BALENE a bordo!".
Poi scese dalla Bave tenendo su una spalla l'Obliquina e sull'altra cavalletto più telecamera: disegnava, di fatto, un ASTERISCO che vagava per Laigueglia.

La più contenta però era Choo, che aveva passato il tempo ad obliquarsi per antiobliquare l'Obliquina... e adesso aveva voglia solo di una cosa: TOCCARE TERRA!
DIVERSAMENTE JAM
Arrivammo al Mayflower che saranno state le due.
Gli strumenti erano piazzati, ma non suonava nessuno... e noi eravamo ubriachi il giusto... così decidemmo di OKKUPARE il Mayflower: la jam fu condotta da Pasquale + Intruso + Compa (che faceva il direttore d'orchestra).
Quello che suonava meglio era senza dubbio Pasquale freestylePasquale... e ho detto tutto.

Dopo un po', arrivò anche un tizio sconosciuto a suonare il piano... e lui non era male!
Tuttavia, sarebbe comunque passata alla storia come la PEGGIORE jam al Mayflower... almeno fino al 2012, ma probabilmente anche dopo.

Per fortuna, a parte noi reduci della Bave, l'unico pubblico erano Rese, Mariangela e Marta... e dovevamo essere riusciti ad annullare anche loro, perché ad un certo punto scapparono fuori dal locale, correndo.
Il Compa li vide, mollò gli strumenti e li INSEGUÌ, mentre Pasquale notò un meraviglioso Anche questo è amore telefono Nokia 3310 che giaceva su un tavolo, in mezzo a cadaveri di bicchieri di birra. E la buona notizia è che era acceso!

Per sapere di chi fosse, provammo a chiamare il mio numero (perché avevo in rubrica mezza Laigueglia), ma il telefono non aveva credito... quindi, o pheega o handicappato.
Allora scorremmo la rubrica... e trovammo "Compa".
Avevamo ristretto il campo!
Chiamai Rese al telefono e squillò... era il suo.

Andammo all'Albatros a cercare Rese, ma non c'era un cazzo, né lui, né la jam, né tantomeno la pheega... presenti escluse, naturalmente.
Allora chiamammo il Compa... che rispose a MONOSILLABI GUTTURALI: o si stava drogando, o era già andato a dormire!
Skiiiiifo!!!

Fingendosi un trafficante, Pasquale iniziò a fargli un discorso serissimo in cui gli chiedeva il RISCATTO per il telefono Il messaggio di benvenuto di Rese, perché se no girava le informazioni alla Camorra e alla polizia. E poi, visto che il Compa non reagiva, urlò: "OH! ABBIAMO IL TELEFONO
DELL'HANDICAPPATO!"
.

Il Compa ci pensò un po' su e rispose testuali parole: "Gh?"
Poi attaccò e ritornò a dormire.

Di fronte a quell'abisso di disperazione, composi "MENO MALE CHE SILVIO C'È" sul telefonino di Rese e gliela impostai come suoneria. È bello avere amici come me.
AFTER
Ridendo e scherzando, si erano fatte le 3:30... ero stupito che GRUMO fosse ancora sveglio!
Infatti, ci salutò e andò a dormire.
Anche Sippo disse che voleva tornare in albergo... e si incamminò, La mascotte deciso, dalla parte opposta.
Ovviamente, gli andammo dietro, senza dire nulla.

Arrivati all'anfiteatro, non c'era più budello... così Sippo si guardò intorno e, con voce sommessa, tra sé e sé, mormorò: "Ma perché sono andato di qua?"
E tutti in coro urlammo: "HANDICAPPAAAAATO!"
Sono soddisfazioni.

E va be', riaccompagnato Sippo al suo "quattro stelle", anche Pasquale si ritirò al Corallo, mentre Choo ed il sottoscritto andarono a cazzeggiare sul promontorio a ricordare i vecchi tempi del "tre stelle" senza l'asse del CESSO e del chioschetto in cui Schopenhauer urlava alle tipe "GROSSI COLPI!!!".

Davanti al promontorio, c'era un VIGILANTE SU UNA SEDIA, che aveva il preciso compito di de-eccitare la gente.
Secondo me, l'avevano messo là perché leggono marok.org.

Purtroppo, a noi del vigilante non ce ne fotteva un cazzo... così restammo là fino alle 4:30 e poi tornammo al Corallo a Fankulo dire SAAAAAKKOMAN davanti alla porta di GRUMO.

Sentimmo delle risate che arrivavano dal CESSO: era Pasquale, che iniziò anche lui ad urlare SAAAAAKKOMAN dal CESSO.

A quel punto, GRUMO uscì dalla camera in pigiama e si mise ad urlare anche lui, però davanti alla nostra porta: SAAAAAKKOMAN.
Andammo avanti così fino alle cinque... poi, finalmente, inviai l'sms di "Buongiorno!" al Favone Grassone, che si alzava per aprire l'edicola.
Conteneva solo una parola, però lunga: "SAAAAAKKOMAN!"
Il Favone non rispose... ma io sapevo che, nel suo cuoricione, mi aveva mandato affankulo.