Ripresi conoscenza all'alba: era da poco passato mezzogiorno.
L'orario era accettabile, ma in testa avevo solo casino: l'Intruso che uccideva il fitness e la jam, il cadavere in piazza, percussionisti che battevano sull'immondizia per la fame nel mondo... e se fosse stato solo un sogno?
La barriera di SPORKO OSTINATO che stava crescendo nella stanza, di fianco a me, mi riportò alla realtà... ero fiero del mio PercFest!
E non eravamo neanche a metà.
FITNESS
M'incamminai pigramente sul lungomare, alla ricerca del fitness... ed il pilota automatico mi portò fino al
MOLO, dove
qualcuno batteva ancora:
per quanto tardi mi fossi alzato, era comunque PRESTO!
E, soprattutto, se erano finiti a suonare laggiù, poteva essere solo per un motivo: NESSUNO gli aveva dato la spiaggia.
Il turismo è una questione di priorità.
Tra mille anime dritte, spiccava il corpo obliquo del
Pastrano,
che era finalmente tra noi!
Solo in un secondo tempo, notai la giovane donna incinta che gli stava accanto, dando vita ad un triangolo rettangolo.
"È in arrivo
Obliquina2!"
annunciò.
"Bene! - risposi
- Allora vai a fare il fitness... ché un papà deve sempre essere in forma!"
"Marok, guarda bene la gente che fa il fitness! Sono sempre gli stessi... e sono dieci anni che fanno il fitness. Ti ricordi com'erano dieci anni fa?"
Obiezione accolta.
Comunque, senza nulla togliere al fisico scultoreo del
maestro Ellade,
alla caparbietà del suo
"sfidante", Israel Varela, ed al colore fucsia dell'autistico GRUMO, il più bello era sempre
l'
Intruso:
alla fine aveva smesso di suonare (probabilmente gli avevano CONFISCATO i legnetti...) e
si limitava ad ascoltare con le mani sopra alle orecchie, a SPREGIO!
Gnegnegnegnegné.
Da grande, voglio essere così.
Subito dopo, apparvero anche i fantastici quattro:
Rese,
il
Compa,
Marta e
Mariangela.
Il più in forma era il Compa:
"Marok - disse
- Ho visto il tuo sito... ma... mi sembra che ci sia... un cesso!"
Acuta osservazione... dovrebbe andare a CSI.
BAYWATCH
Terminato il fitness, ci svaccammo nella vicina spiaggia libera, che il Compa inaugurò torturando la sua chitarra e vari strumenti a percussione.
Suonando MALE DA DIO, persino l'Intruso era riuscito a tirar su pheega... i colpi del Compa, invece, fecero apparire
MiOpiO,
dal nulla, in cima al molo.
"MiOpiOOOOO!!!" urlai.
Nessuna reazione.
"MiOpiOoOoOoOoOø¤º°`
°º¤ø,¸¸,ø¤º°`°º¤ø¤º°`
°º¤ø,¸oOoOoOoOoOH!!!"
Dopo mille sforzi, MiOpiO captò il segnale, ruotò e si avvicinò lentamente al nostro quadrante... ed io pensavo che
la maggior parte della pheega di quella spiaggia (ma anche del MONDO)
non era ancora NATA quando io già conoscevo MiOpiO all'università: era il 1993.
In mare, comunque, non c'era NESSUNO, né pheega né MAAAAASKIO, perché era ancora SKAGERRAK... e Massimo, che poteva immergersi nel GHIACCIO perché era del CUSIO, era già ripartito.
Così, facemmo un bagno veloce e, per le due, eravamo già tutti da Diversamente Mariasole, perché nel 2006 c'era pheega.
Unico assente, SIPPO, che venne dato per disperso: nessuno aveva voglia di telefonargli, perché aveva il cazzo.
DUBBI ESISTENZIALI
Il delta verticale tra il soggetto che
Rese
puntava e la direzione che prendevano i suoi occhi aveva superato la media dei 45 gradi: in una spiaggia di nudisti, sarebbe stato l'unico a guardare la pheega negli occhi.
MiOpiO ed il Compa invece si erano già incrociati diverse volte, ma non si erano mai esaminati da così vicino... dunque, era la prima volta che MiOpiO riusciva a metterlo a fuoco! Ed il Compa ne era al tempo stesso affascinato e skifato, perché MiOpiO era la persona più nerd con cui avesse pranzato nella vita.
"Ma tu... - disse il Compa
- Tu sei... informatico, vero?"
MiOpiO pigramente annuì... e il Compa sorrise: ci aveva azzeccato ancora, ed era DIFFICILISSIMO!
Dovrebbe proprio andare a CSI.
"Ma a te... - continuò
- piace DAVVERO l'informatica?"
"Beh... - rispose MiOpiO
- in fondo c'è di peggio..."
"Sì, ma col computer la gente non ragiona più... per esempio,
anch'io faccio i programmi, ma li faccio A CAZZO... e poi funzionano A CAZZO!"
Non faceva una piega.
"No, sul serio! A lavoro dovevo impostare 5 minuti di timeout... e dovevo scriverlo in secondi... ma non sapevo quanti erano! Allora ho chiesto agli altri, MA NESSUNO LO SAPEVA... ed abbiamo fatto a cazzo! E ha funzionato! Quindi è tutto a cazzo!"
Nella vita non si finisce mai di imparare: nel gioco di
"indovina il mestiere", il PENULTIMO lavoro a cui avrei associato il Compa era l'informatico.
L'ultimo era
"musicista".
L'occhio vigile di MiOpiO, intanto, notò che eravamo tutti informatici, tranne la pheega e Rese.
Non potendo interagire con la pheega, chiese a
Rese:
"Tu che LAVORO fai?"
Sulla tavolata scese il silenzio. Nessuno fiatava... persino le onde del mare si erano placate.
Intorno a noi non si sentiva il volo di una mosca, tutto si era fermato e cento occhi puntavano, immobili, le due sagome che si fissavano senza centrarsi, in bilico sulla soglia del mistero. Silenzio, ansia, attesa, curiosità, paura ed il vento del mare che faceva ondeggiare i capelli, i vestiti ed i teloni verdi, quasi a voler distinguere da un fermo immagine lo scorrere del tempo.
Una manciata di secondi, lenti e muti.
Poi Rese, con voce ferma, disse:
"Mah... ho appena finito un CORSO di cucina..."
Fu un momento INDIMENTICABILE... tutti scoppiarono a ridere, TUTTI, compresi i bambini, i veeeekki e i gabbiani!
Tutti tranne MiOpiO, che ancora non aveva capito un cazzo... ma, per non disturbare, si era rassegnato.
Potevamo ritornare in spiaggia.
HANDICAP IN SEMINARIO
Le nuvole andavano e venivano, creando un divertente effetto di chiaroscuro... ma la principale forma di illuminazione era il fucsia fosforescente dell'autistico GRUMO, in tutte le parti del corpo in cui non era bianco.
I più felici sembravano Rese e il Compa, che suonavano su due bottiglie di
Menabrea... avrei passato la vita ad ascoltarli!
Infatti andai a fare in culo nel budello, dove mi aspettavano i seminari del maestro Ellade e di Dado Sezzi.
Avevo grandi aspettative sul pubblico... e naturalmente mi riferisco a
Sippo,
che stava là, bello come il sole.
"Dove cazzo eri finito?"
"Eh... stamattina sono andato nella spiaggia dell'albergo, poi ho pranzato in albergo e poi mi sono riposato..."
Minchia...
Sippo aveva fatto il riposo di POMERIGGIO... come i VEEEEEKKI!!!
Ah... nessuna traccia delle reflex e della pheega... ma so che a voi queste cose non interessano.
LA FUGA DAL LAVORO
Sippo ci chiese se ci fossimo già organizzati per vedere la partita.
Non disse neanche quale partita...
"la partita".
Effettivamente,
era un anno pari, l'Italia faceva
qualcosa... o mondiali o europei... PiombinoKastrox!
Portammo l'handicappato da Diversamente Mariasole (dove probabilmente stavano ancora rivedendo Avatar con la seconda finestra che faceva eco) e lo lasciammo là, carico di domande irrisolte. Tra tutte:
"Ma voi non vedete la partita? E perché?"
A quel punto, studiammo la strategia di fuga dal LAVORO.
Se il Capo si fosse accorto che NON CE NE FOTTEVA UN CAZZO DEL CALCIO,
esisteva il rischio concreto che ci riassumesse per disperazione, visto che gli Angelo & Friends in quel momento erano sicuramente attaccati ad un televisore.
I posti in cui eravamo sicuri di non trovare il Capo erano solo due.
Nel primo c'era LA PARTITA: come avrete intuito, era Diversamente Mariasole.
Il secondo era il MOLO, che finalmente era accessibile... ed era popolato solo da DUE specie: la
pheega e
MiOpiO.
Era l'accompagnatore perfetto: se anche avesse detto di averci visti, nessuno gli avrebbe creduto.
LA FAVA CHE VENIVA DAL SUD
Alle sette della sera, ci incamminammo verso la piazza per prendere i posti... e beccammo
Pasquale, di fianco a Diversamente Mariasole.
Era partito da Napoli alle 8 del mattino ed era arrivato ADESSO... e non col treno, ma
con l'aereo!!!
Come aveva fatto? Semplice: per prima cosa, era atterrato a TORINO CASELLE.
A quel punto, si era messo ad aspettare l'autobus, con gli occhiali da sole e le cuffie... e
l'aveva fermato la POLIZIA.
"Favorisca i documenti, prego!"
E poi, subito dopo:
"Di NAPOLI? Che ci fa qui, da solo?"
Ed infine, la perla:
"Ma come, lei viene a TORINO per andare in LIGURIA?"
Tutti i torti, il poliziotto non li aveva.
Nonostante il ritardo, Pasquale era comunque arrivato
alla stazione di Porta Nuova in tempo per il treno... e
l'aveva fermato la Polfer:
"Favorisca i documenti!"
Prima frase:
"Di Napoli? Dove va? Come mai è qui?"
Seconda frase:
"LEI, da Napoli, deve andare al MARE a LAIGUEGLIA? E a che ora partirebbe il suo treno?"
Terza frase:
"Mi sta dicendo che lei è qui SENZA CONOSCERE L'ORARIO?"
Terminati i controlli, Pasquale girò l'angolo... e
fu fermato pure dai CARABINIERI!
No, nemmeno loro sapevano l'orario del treno... peccato.
Contro ogni previsione, però, Pasquale sarebbe ancora stato in tempo per prendere il treno delle 14:
"SPUTO"!
Quindi, fece il biglietto, timbrò, fece una corsa e saltò sul treno, lasciandosi alle spalle tutte le divise del mondo.
Piccolo problema:
AVEVA PRESO IL TRENO SBAGLIATO... andava a Milano!!!
Nonostante l'handicap, Pasquale se ne accorse in tempo e scese alla prima fermata, che era Porta Susa.
Da lì, stranamente, fece una mossa intelligente, cioè prese al volo un treno che andava al Lingotto... ma ormai il treno delle 14 era fottuto.
Così, prese il successivo, che ovviamente cambiava a Savona e NON fermava a Laigueglia.
A quel punto, era scattato il piano DIABOLICO: anziché scendere ad Alassio e prendere il bus per Laigueglia,
Pasquale è andato AVANTI in treno fino ad ANDORA (rischiando la multa),
per poi aspettare il treno che andava AL CONTRARIO (insomma, quello che solitamente prendiamo al ritorno).
Quindi, in teoria, sarebbe dovuto arrivare a Laigueglia alle 18:18... ma
il treno era PURE IN RITARDO, quindi era arrivato alle SETTE!
Pasquale era un mito... l'unico termine di paragone era QiQQo, che ai suoi tempi ci aveva messo CINQUE ORE a fare Asti-Laigueglia, cioè 140km.
Comunque, l'arrivo di Pasquale era coinciso con il ritorno del sole.
Giusto qualche minuto, perché poi sarebbe tramontato dietro la collina, però fu una coincidenza singolare: poteva annullare il potere di GRUMO?
L'avremmo scoperto solo vivendo.
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Ridendo e scherzando, si erano fatte le sette e mezza... era ora di prendere i posti e mangiare due panini da Zazà, mentre l'accordatore generava accordi mononota e la giovane Choo mi chiamava per dirmi che aveva visto sul FACEBOOK di PALOMBINO che quella sera la jam sarebbe stata al Mayflower.
Le risposi che aveva avuto un'allucinazione spaziotemporale: Mayflower non faceva più jam dal 2006... era uno scherzo!
"A proposito, chi suona stasera? - chiese Sippo - Hai un programma?".
E Pasquale rispose: "Che te ne fotte... è gratis!"
Pasquale era a Laigueglia da appena mezz'ora e si era già immedesimato... perfetto!
Per un caso beffardo del destino, al tavolo vicino al nostro c'erano Vale, Katia e GP, che avevano scritta in fronte UNA frase: "NON rompeteci i COGLIONI!"
L'autistico GRUMO si alzò e, prima che potessi fermarlo, andò da loro e gli disse: "Vi andrebbe di mangiare con noi?"
Lo guardarono con stupore... e GRUMO aggiunse: "Lunedì a pranzo, al Pescatore!"
Katia e GP non risposero nulla, ma si alzarono e se ne andarono.
Vale, invece, sorrise e disse: "Non posso, PERCHÉ È IL MIO GIORNO LIBERO!"
Per alcuni lunghissimi secondi, GRUMO rimase a fissarla, di sasso, con la sua unica espressione... poi se ne andò, senza dire un cazzo.
Fu un momento eccezionale... lo rivivrei infinite volte, per tutto il resto dei miei giorni.
L'INGREDIENTE SEGRETO
Anche Pasquale era stranamente scuro in volto... non l'avevo mai visto così.
"Pasquale! Che succede?"
"Eh... non mi hanno dato l'acqua col caffè..."
"Acqua? Se vuoi ne ho nello zaino..."
"Ma me la doveva dare lui!"
"Eh, magari non ti ha sentito quando gliel'hai chiesta..."
"E che è, mo' gliela devo pure chiedere?"
"...beh... telepatia?"
"O maronn'... l'acqua si DEVE portare col CAFFÈ!!!"
Mi ricordava la panna spray che i romani mettono sul gelato di default... ma anche l'olio piccante dei calabresi! In fondo, ognuno ha il suo autismo.
Sarebbe stata una bella recensione.
QUELLI CHE ASPETTANO
Terminata la cena, andammo a riprendere i posti... e mi accorsi che
le quattro sedie dietro di noi erano le uniche sedie libere di TUTTA la piazza.
Ed il bello era che, a parte GRUMO, eravamo tutti alti un metro e un cazzo... facevamo semplicemente SKIFO al MONDO!
In quel preciso istante, vidi arrivare i
Fantastici Quattro, cioè Rese ed i suoi compari... e gli urlai:
"Venite qua! VI HO TENUTO I POSTI!!!"
Non credevano ai loro occhi... mi ringraziarono come il Messia!
Il dottor Marok risolve.
"Avete già mangiato?" chiesi.
"Sì... - rispose Rese
- Siamo anche noi al Corallo, però al primo piano... e abbiamo LA CUCINA! Ci siamo fatti due cose veloci..."
Il corso era servito a qualcosa: adesso Rese era un ragazzo da sposare!
"Sì... - aggiunse Marta
- e, prima di uscire, Rese HA VERSATO LA BIRRA IN CORRIDOIO!"
La Signora Corallo non sarebbe stata contenta... peccato.
Proprio mentre parlavamo di cibo, arrivò un sms del Favone:
"Salutami il Lele e quella meravigliosa serpe di sua moglie!".
La domanda sorse spontanea:
"Chi cazzo è Lele?"
Risposta:
"È il batterista delle Schegge Sparse... suona stasera al concorso!"
Per la cronaca, le Schegge Sparse sono
un gruppo di Biella che fa cover di Ligabue... e, se qualcuno nutrisse dubbi sulla stima che il Favone ha per il Liga, consiglio la visione del
Liga Medley dei Southaphoss.
Nel 2007, dopo anni di insulti, il cantante delle Schegge Sparse aveva addirittura scritto al Favone una lettera delirante ed incazzosa, che faceva ridere un casino e che lui aveva fatto leggere al mondo... ma non si può scrivere su Internet.
CONCERTO
Il Concorso Percfest iniziò regolarmente alle ore 21... e c'era anche Lele Pella, quello delle Schegge Sparse.
Con buona pace del Favone, a me era piaciuto: gran bel pezzo di pezzo.
Se avessimo fatto le cinque, gliel'avrei scritto nell'sms.
Poi, alle ore 21:30, il duo
"Opera"
con
Flavio Boltro al piano e
Danilo Rea tromba.
A questo punto sarebbe veramente gravissimo, da parte mia, ripetere ancora nel 2012 le solite battute infantili, trite e ritrite, che fanno la differenza tra una recensione di qualità ed un turpiloquio inutile e volgare, indegno di una manifestazione culturale prestigiosa, raffinata ed unica come il PercFest di Laigueglia... comunque,
beato lui.
Il duo riarrangiava in chiave jazz arie famose di qualunque età, sesso, razza o religione: si andava dal rock dei Beatles alla Carmen di Bizet (per voi uomini di cultura, è lo
spot Aiax).
Tutto molto bello, per i primi dieci minuti... poi iniziai ad abbioccarmi... anche perché, senz'acqua, il caffè non fa veramente un cazzo.
Così, appoggiai la schiena alla sedia.
Contemporaneamente, senza addurre motivazioni plausibili, Rese era andato a prendersi una pizza (il che la dice lunga sulla bontà della cena autoprodotta!)
ed aveva appoggiato il cartone al mio schienale.
Il risultato fu che volò TUTTO per TERRA e
la pizza finì nello SKIIIIIFO e nella MEEEEERDA!
Tra l'altro, in uno dei momenti più silenziosi del concerto.
Per assurdo, nessuno dei fantastici quattro se la prese (anzi, scoppiarono a ridere!) ed a sclerare fu solo GRUMO:
"Sta attento! Ma non possono mangiare prima come tutti? Basta casino! Comunque questi che palle..."
Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Alle ore 22:45, l'esibizione terminò ed il Capo lesse i voti della giuria:
Lele Pella, delle Schegge Sparse, aveva vinto!
Era NETTARE per il mio sms!
"E adesso - disse il Capo
- arriva LA STORIA DELLA LEGGENDA!"
GEEEEELO.
Si trattava di un quintetto formato da
Alvin Queen
alla batteria,
Max Ionata al sassofono tenore,
Dado Moroni al piano,
Nicola Muresu al contrabbasso e
Dino Rubino tromba.
Tranquilli, non lo dico più.
Comunque, beato lui.
Dopo avere visto dal vivo Archie Shepp, sono pieno di pregiudizi verso chiunque venga annunciato come
"uno che ha fatto la storia del jazz"... ma in questo caso ogni muro crollò:
Alvin Queen era un Dio. Il suo suono era potentissimo, ma soprattutto c'era un feeling incredibile con TUTTO...
"viveva" la sua musica... ed il pubblico godeva. Era impossibile staccargli gli occhi di dosso. Eravamo distanti, ma sembrava di essere circondati dalla musica, come in una jam!
A proposito, il Capo annunciò che la jam, prevista all'Impronta, era stata spostata al Mayflower.
Quindi, Choo aveva ragione: quella con l'INTRUSO sarebbe stata l'ultima jam della storia dell'Impronta... e da quelle ceneri
sarebbe risorto il Mayflower!!!
Ero emozionato.
E DOPO SETTE ANNI... JAM DA MAYFLOWER!
Ritrovare così, senza preavviso, davanti ai nostri cazzi, la
jam al Mayflower,
fotteva il cervello: sembrava di vivere in una bolla di 2005, tipo che da un momento all'altro potevano uscire Uollano, FotoAldo, una mussacrépe, PIOMBINO e KG.
Non necessariamente in quest'ordine.
Alle spalle dei musicisti, c'era ancora
il vecchio poster con le miniature delle facce nostre e di qualche pheega...
e di fianco a me, dal vivo, c'era di nuovo
il Pastrano che filmava obliquo! Unico neo: era seduto. Una volta era più
coreografico.
"Marok - diceva
- Non vedo un cazzo!"
"Alzati in piedi..."
"Ma no, non è un problema di altezza..."
"Vuoi che ti faccio luce?"
"Non è un problema di luce..."
"E allora che problema è?"
"È un problema che NON CI VEDO! Non riesco più a leggere il display!!!"
Niente di grave, capita anche a Rocco Tanica: adesso si porta dietro gli occhiali legati al collo con la cordicella, perché è veeeeekkio. Prossimi accessori: pipa, bastone, berretto e pantaloni color anziano.
Il vero valore aggiunto della jam, comunque, fu la voce incantevole di
Valbilene Coutinho: era incredibile pensare che la stessa natura che aveva creato QUELLA perfezione avesse generato anche le corde vocali di ANOVEX.
Alle due, l'autistico GRUMO ci salutò: andava a dormire.
Fu un momento triste... ma la festa andò avanti lo stesso!
Fu un crescendo continuo fino alle tre, quando il
"nuovo-nuovo" signor Mayflower impose lo stop, perché temeva che arrivassero gli apriculi.
Era un bravo ragazzo, ma aveva troppe fobie... guarirà.
AFTER
MiOpiO era di buon umore, così ci accompagnò a prendere una brioche al forno della fame chimica, dietro la chiesa... diceva che era il forno che faceva le brioche più buone che lui avesse mai VISTO.
"Però che palle! - disse -
Oggi non ho VISTO pheega..."
"Stai scherzando? - risposi -
Oggi sul molo non hai VISTO pheega?"
"Perché? Dov'era?"
MiOpiO sembrava serio... così tirai fuori la sx10 e gli feci vedere la quantità industriale di jpeg che avevo archiviato in un solo pomeriggio.
Commento di MiOpiO:
"Non le avevo VISTE!!!".
Ognuno ha i suoi problemi.
Il forno dietro la chiesa, comunque,
era CHIUSO... probabilmente perché era PRESTO.
Così, Sippo andò a dormire... e MiOpiO lo seguì.
L'unica creatura a non avere sonno, a parte il sottoscritto, era Pasquale... perciò vagammo assieme per il budello deserto: era uno dei momenti migliori per fargli conoscere Laigueglia.
Pasquale non si capacitava di come un posto così splendido, in cui ogni angolo era da quadro o da film, risultasse così deserto e abbandonato in una notte d'estate... tutte quelle piccole piazze sembravano fatte apposta per essere vissute.
"Benvenuto in Liguria! - risposi
- Volete la vecchiaia? Qua potrete esserlo!"
All'Albatros, sembrava che ci fosse ancora la jam... così ci fermammo là, nel dehors, e mi accorsi che
il freddo era improvvisamente cessato: si stava da Dio.
Pasquale aveva davvero annullato il potere di GRUMO!
Comunque, la jam terminò alle ore 3:20 (dodici per), non più di un MINUTO dopo che ci eravamo seduti... e noi decidemmo di restare là, a cazzo, perché era bello.
Della pheega dell'altra notte non c'era traccia: probabilmente dopo QUELL'esperienza aveva CHIUSO con le percussioni. In compenso, al tavolo vicino al nostro c'era un veeeeekkio con una zoccola dell'est, forse russa. Erano meravigliosi.
Insomma, tutto era perfetto... un quadro idilliaco... poi
Pasquale mi disse di essere
fan di speaker Cenzou (quello che Mangoni chiama
"dj Cenzou") che è uno dei rapper che più mi stanno sul culo al mondo, perché mi ha sminchiato il concerto dei 99 posse all'Mtv Day, coprendo con la sua voce di merda tutti i brani, ma soprattutto
"Rigurgito Antifascista!"
"Ma dai! - diceva Pasquale
- È 'nu bravo guaglio'..."
A queste parole,
la zoccolona prese il suo bicchiere, che era pieno,
e lo versò per terra, all'indietro.
Ci voltammo tutti verso di lei, allibiti... e lei, in tutta risposta,
prese il bicchiere del veeeeekkio e fece lo stesso, dicendo:
"Fanno skifo questi cocktail!"
La zoccola accennò ad alzarsi.
Misi una mano sopra al mio bicchiere.
Il veeeeekkio sospirò, poi entrambi si presero per mano e se ne andarono, come se niente fosse successo.
Lei barcollava e diceva stronzate, il veeeekkio si guardava intorno con aria rassegnata, sospirando, come a chiedere pietà... e non tanto al giudizio del popolo, quanto al destino.
Alle 4, il signor Albatros iniziò a passare ripetutamente nel dehors invitando la gente a finire di bere e andare affankulo, perché doveva chiudere.
La scena si ripeté moltissime volte, quasi come un ritornello, finché non restammo gli ultimi clienti del locale.
Alle ore 4:20,
il signor Albatros venne da noi e, senza dire più nulla,
CI TOLSE FISICAMENTE IL TAVOLO e lo portò dentro.
"Mmmm... - dissi
- Forse è ora di andare?"
"Ma sì, jamme va'!" rispose Pasquale.
L'indomani, GRUMO avrebbe ceduto la sua metà stanza a Choo e sarebbe andato a dormire con Pasquale.
Li vedevo bene assieme: il terrone contro l'autistico!
Sarebbe stata una bella recensione.
Sentendo le nostre voci, comunque, GRUMO si era svegliato... e mi fece notare che sul tavolo (nella sua metà, perché nella mia non c'era spazio),
c'era una CIOTOLA con del MANGIARE:
l'aveva lasciato la signora Corallo perché voleva A TUTTI I COSTI che facessimo colazione!!!
Dissi a GRUMO di tener tutto per sé e poi chiusi gli occhi.
Erano le 4:45... era troppo presto per inviare l'sms al favone.
Avrei potuto tirare avanti un altro quarto d'ora, ma purtroppo sopraggiunse un inconveniente insormontabile: non avevo voglia!
Peccato.
Anzi, fankulo.