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Capitolo 1 - Il PALOMBARO

Sette anni.
Erano passati sette anni dal mio primo PercFest, ma ero sempre il solito coglione!
Da sette anni il PercFest era la mia porta verso l'estate, era il nido di sogni di mare, sole e pheega che, almeno per i due terzi, diventavano realtà... era impossibile non innamorarsi del PercFest!!!

Per questo facevo conoscere a tutti il PercFest... e tutti, l'anno successivo, facevano PACCO.
Il Favone Grassone, le irriducibili Fave Romane, Grip, il Kompagno Gillette, Francy e persino SANFRU ed IVAN PIOMBINO, alla domanda "Venite al PercFest?" da anni rispondevano: "FANKULO!"

E così, nel 2008, gli unici superstiti erano GRUMO, MASSIMO ed il sottoscritto.
Forse Uollano... se gli avessero dato le ferie... nel weekend.
In altre parole, PiombinoKastrox.
CONCORSO PERCFEST
Da semplice spettatore, nel corso degli anni ero diventato webmaster del sito del PercFest e direttore del Concorso per diventare ufficialmente Percussionista Creativo! E poliedrico.

Era un lavoro divertente, perché i concorrenti raggiungevano vette di handicap sublimi... avevo persino stilato la mia personale classifica.
  • Quarto posto: tutti quelli che mi spedivano i demo in via MARSIGLIA, anziché via MARSIGLI. Per fortuna arrivavano lo stesso.
  • Terzo posto: tutti quelli che suonavano strumenti che cambiavano tonalità stando al sole e quindi volevano un ombrellone per il soundcheck. E gliel'avevo trovato. Sempre.
  • Secondo posto: Francesco La Rosa, che nel 2005 mi aveva chiesto di trovargli una SCALA perchè voleva salirci sopra e buttarsi giù prima dell'assolo di batteria. E gliel'avevo trovata!
  • Primo posto: quelli che ogni anno ci provavano e VENIVANO SEMPRE SEGATI!!!
    Ogni riferimento a Comecazzosichiama è puramente casuale.
Quest'anno, i sei finalisti erano:
  • COMECAZZOSICHIAMA: ci provava per il TERZO anno di fila! Quarto, considerando anche la volta in cui era stato pre-segato alla pre-selezione. Lo avrebbe accompagnato Gigi Andreone, al basso.
  • Gli OSSI DURI. Però senza il Maiale.
  • TOMMASO BERGAMO, batterista. Come dice il nome, veniva da Salerno. Nella foto sembrava un serial killer.
  • MERLINO ACID TRIO, due percussionisti più un batterista, vicini di casa di Massimo: arrivavano da Verbania.
  • DARIO CONGEDO, giovane percussionista salentino... zona Uollano, insomma. Niente chiocciola.
  • NAFRIKA DUO, batterista e percussionista di Bari.
Fu proprio Michele Acquafredda, batterista dei Nafrika, a regalarmi la migliore telefonata del pre-Percfest.
"Marok - disse - Io non posso venire quella settimana..."
"Perché?"
"Perché ho un esame di stato..."

Non volli approfondire... tanto il risultato era lo stesso: secondo il nuovo regolamento, il gruppo non poteva esibirsi cambiando batterista e/o percussionista rispetto al demo che aveva inviato... ed in effetti era anche giusto.
"Mi spiace - risposi - Ma tu devi assolutamente venire... altrimenti siete squalificati. Che giorno hai l'esame?"
"Venerdì!"
"Per le semifinali potete scegliere tra mercoledì e venerdì... ti metto mercoledì, va bene?"
"NO! Devo studiare!!!"
"Ok... allora quando ti metto? Giovedì o venerdì?"
"SABATO!!!"
Perfetto.

"Ripeto, potete scegliere tra mercoledì, giovedì e venerdì. O scegliete voi, o scelgo io!"
"Beh... a questo punto... meglio venerdì... prendo l'aereo, arrivo alle otto di sera!"
"No, devi essere a Laigueglia alle TRE di pomeriggio, per il check!"
"Eh... vabbe'... vediamo..."

Comunque fosse andata, sarebbe finita su marok.org.
HOMMAGE Á TRENITALIA
La partenza per il PercFest è un'arte, una scienza, nulla va lasciato al caso!
Il taglio dei capelli a zero virgola uno, per non diventare punk... fatto.
La valigia... fatto.
Comprare tutto quello che manca dalla valigia... fatto.
Andare in stazione a fare il biglietto il giorno prima... PHAIL.

In stazione c'era un cartello giallo con una scritta nera.
Diceva: "Lunedì 23 giugno: SCIOPERO"
PiombinoKastrox.

Ed ora? Che fare?
Google.
Chiave di ricerca: "come cazzo si arriva a Laigueglia quando c'è sciopero dei treni".
Risultato: marok.org.

Riprovando con "Laigueglia autobus", scoprii una linea sfigata di pullman che partiva dal Canavese e si faceva tutta l'Aurelia, fino a San Remo.
Sarebbe passata da Torino l'indomani alle SETTE del mattino e sarebbe arrivata a Laigueglia alle UNDICI.
QUATTRO ore per fare 150 chilometri!
E non c'era altro!!!
È dura la vita dei diversamente figati.
LUNEDÌ 23 - SI PARTE!
Il modo migliore per essere svegli e puntuali alle sette del mattino è non andare a dormire... e così fu: passai la notte ad inventare bestemmie contro Trenitalia.

Se non altro, la giornata era splendida... dopo tanta pioggia, finalmente, un po' di caldo!
Poi salii sul pullman.
Ed era GHIACCIATO.
Era pieno solo ed esclusivamente di VECCHI che viaggiavano col MAGLIONCINO ed avevano sparato l'aria condizionata a palla!!!
PiombinoKastrox.

I vecchi parlavano in continuazione, con l'accento barotto delle montagne.
"Eh, diu fa, speruma ca fa bél!"
"Speruma sì, a l'a dimi il mio nipòte che giù a fa già caud!"

Per fortuna, riuscii ad addormentarmi quasi subito.
Al mio risveglio, avevo le gambe addormentate e le mani ed il collo ghiacciati. Ero un relitto umano.
Solo allora capii che quella gente in realtà non era vecchia... era DIVENTATA vecchia stando su quel pullman.

"E va be'... almeno io non ho l'accento barotto - commentai - Diu fa!"
Potevo andare, felice, in albergo.
E FINALMENTE... LAIGUEGLIA!
Come ogni anno, il lunedì era vacanza... e l'albergo dovevo pagarlo di tasca mia.
Per questo sceglievo l'hotel Corallo: costava poco, era bello, e la mattina non rompevano il cazzo.

"Salve! - dissi alla signora Corallo - Sono arrivato!"
La signora Corallo mi guardò stupita.
"A quest'ora??? La camera non è ancora libera..."
Erano le undici. Potevo capirla.
"Non c'è problema - risposi - Potrei solo lasciare la roba qua e andare a fare il bagno?"
"Ma certo!"
Il dottor Marok risolve.

Lasciati armi e ritagli, corsi in spiaggia per vedere finalmente mare, sole e pheega!!!
E trovai GRUMOGRUMO.
Perfetto.

E va be', ci tuffammo insieme, fu bello cazzeggiare per una ventina di minuti, mentre l'acqua diventava terra bruciata.

Poi uscimmo... e Grumo disse: "AHIA!"
"Che c'è?"
"Mi fa malissimo un piede... mi ha punto qualcosa..."
Grumo si sedette sulla sabbia e si guardò il piede... l'alluce effettivamente si era gonfiato.
Probabilmente l'aveva morso un pesce ragno.
Lo accompagnai in farmacia, mentre zoppicava, ma era CHIUSA: era mezzogiorno!

"Non fa niente... - disse Grumo - Torno oggi pomeriggio..."
"Sì, ma nel frattempo come fai a camminare?"
"Ma non è niente, mi sta passando..."
"Vedo..." dissi, guardandolo contrarsi in smorfie di dolore ogni volta che provava a fare un passo.

Riassumendo: Grumo, nei primi VENTI MINUTI di CONTATTO COL MARE, si era già fottuto UN PIEDE!
Sarebbe stato un bel PercFest.
MARCO SEMPIONE
All'arrivo di Massimo, migrammo da Diversamente Mariasole: era il secondo anno che lei non c'era... ma noi continuavamo ad andare a mangiare lì, perché nel 2006 c'era pheega.

Alle quattro, però, riaprì la farmacia... ed il farmacista disse a Grumo di mettere su del Polaramin.
Sono soddisfazioni.

Ed infine ritornammo in spiaggia... dove c'erano, udite udite, gli Angelo & Friends!
Avevo il TERRORE che mi parlassero di qualunque cosa che, anche lontanamente, potesse ricordare il LAVORO... così andai di anti-virus.

"Angelo! - esclamai - Meno male che ti ho trovato! Dobbiamo risolvere quella cosa del concorrente di venerdì, lui non può venire prima..."
Angelo mi guardò con aria impaurita.
"Marok, ne parliamo domani..."
VITTORIA!
Mi tuffai in acqua soddisfatto.

Al mio ritorno li ritrovai che cantavano Parco Sempione sulla spiaggia.
Strano che fossero solo maaaaski.
"Apperò! - dissi - Non sapevo che vi piacesse Elio!"
"Ma scherzi? - rispose Marco - Sai come mi chiamo io?"
"Marco..."
"Marco Sempione!"
Il nuovo album era piaciuto.
Sono soddisfazioni.
FALÒ
All'ora di cena, Grumo era perfettamente guarito.
Così facemmo due passi nel budello, la via centrale del paese, e poi andammo in piazza a salutare Zazà, perché l'anno prima c'era pheega.
Tutto quello che trovammo fu Un uccelloun uccello.

Così ripiegammo sul Pescatore.
Di tutti i locali mangerecci di Laigueglia, era quello che mi piaceva di più... pesce fresco, cucinato da Dio, un profumo che avvolgeva ed ubriacava, prima ancora di toccare il vino.

Fu là che vedemmo il molo che PRENDEVA FUOCO.
Come ogni anno, il 23 era il giorno dell'anniversario della battaglia contro i pirati saraceni, quelli che venivano dal sud a rubare il lavoro alla gente del nord.

Sulla punta del molo facevano il Il falòfalò... e c'era tutta la Laigueglia che conta!
In tutto una decina di ragazze, tutto il resto erano bambini e veeeekki.
Noi sì che ci sappiamo divertire.

Ultima tappa della giornata, il Mayflower.
Ringraziando il cielo, era ancora tutto uguale a come l'avevamo lasciato: sul portone c'era la scritta "Cedesi attività" e Remo e Marina dicevano che "comunque questo è l'ultimo anno, perché così non si può più andare avanti e blablablabla gnegnegnegné!".

Poi Remo ci portò il mitico Palombaro... era ufficialmente iniziato il Percfest.

Ci sono angoli di mondo che non cambiano mai... per fortuna.
Per tutto il resto, c'è Internet.