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SATURDAY NIGHT STRAGE

Mi incamminai verso la spiaggia che non era neanche mezzogiorno. Senza farlo apposta, sarei ancora potuto arrivare in tempo per il finale del fitness! Di sabato mattina! Per fuggire l'onta e l'infamia allungai il cammino attraversando longitudinalmente tutti gli stabilimenti dall'albergo ai bagni Massa.

Meno di una settimana era bastata a trasformare timide greggi di pacifici vecchietti in orde di rivoluzionari assassini, a passare davanti a loro con la maglietta del Percfest mi sentivo tedoforo in Val di Susa.
"Guarda, è uno di quelli là! I drogati!"
"Bello fare i pirla la notte quando il giorno dopo non s'ha da lavorare!"
"Musica... la chiamano musica! Vergogna!"
"E questi qua li manteniamo noi!"
"Ci vorrebbe qualcuno che gli dà una bella lezione a 'sti delinquenti..."
Non mi preoccupai più di tanto... sapevo che alla fine, se c'era da fare il culo a qualcuno, l'avrebbero fatto al Pastrano. Aveva solo da non nascere obliquo.

IL CONTROFITNESS

Fu allora che la mia attenzione venne catturata da una coppia di bagnanti molto singolare: era il Nene Duo - ControfitnessNené Duo, intento a realizzare un prodigioso contro-fitness suonando il balafon. Attorno a loro si era creata una piccola folla, non capivo se per applaudirli o per linciarli... gente che comunque non sa che al mattino si dorme. Un giorno impareranno. Forse.

Al fitness invece ci aspettava un ospite VIP: Uollano.
Arrivato direttamente da lavoro.
Piombino.
"Ho il portatile dietro - ci disse - perché oggi pomeriggio DEVO LAVORARE!"
KAAAAAAAAAAAAAAAAAASTROX!

Il suo portatile comunque ci faceva comodo, visto che FotoAldo era passato al regno dei più e non c'era nessuno che ci facesse il backup delle foto. Io da solo ero quasi arrivato a due giga, e mancava ancora tutto il weekend. Quando penso a quegli antiquati che al mare trombano... schifo.

Bilanciamento organico In cambio dell'hosting, offrimmo a Uollano la ghiotta opportunità di ascoltare per filo e per segno tutte le catastrofi concatenate che si erano susseguite nei giorni precedenti, ma stranamente il nostro amico ci pose un'unica domanda: "E Francy?"
"CHI CAZZO È FRANCY???" rispondemmo in coro.
E ridemmo tantissimo.
Uollano non capì, ma fu bello lo stesso.

"Francy è già andata via - rispose Grumo, con tono autistico - ma se vuoi ho le foto."
Uollano passò qualche minuto a trastullarsi con i jpeg di Francy in costume, poi commentò: "Quasi quasi mi faccio chiamare..."
"Ti fai chiamare? - obiettai - Ma se in una settimana ho sempre dovuto chiamarla io perché lei non ha soldi nel telefono..."
"No, l'hai sempre chiamata tu perché SEI COGLIONE!" puntualizzò il Kompagno Gillette.
"Basta scriverle il messaggio giusto - assicurò Uollano - e lei ti richiama!"

Il mondo beve la nostra birra Fissammo con aria perplessa l'uomo senza chiocciola mentre, concentrato, scriveva il più galante messaggio che avesse mai scritto ad una giovane e soave fanciulla: "Ho visto il tuo CULO. Ricordavo meglio."

Un picosecondo dopo, il telefono di Uollano squillò.
"Dì a GRUMO che deve CANCELLARE QUELLE FOTO!!!"
Uollano era riuscito nell'impossibile: si era fatto CHIAMARE da Francy!
E il bello è che Francy non stava insultando lui: stava insultando GRUMO!!!

La telefonata andò avanti parecchio, sempre a spese di Francy, con Uollano che, divertito, tentava una disperata difesa di Grumo dicendo che in fondo era un bravo ragazzo.
"Adesso però devo attaccare perché devo LAVORARE! - le disse, dopo mezz'ora di insulti a Grumo - Ti richiamo TRA CINQUE MINUTI!". E chiuse il telefono.

Sarebbe stato un momento meraviglioso, se non fosse che Uollano doveva VERAMENTE lavorare.
PiombinoKastrox.

UN POMERIGGIO DI ORDINARIO CAZZEGGIO

A rammentarci che era sabato pomeriggio, la spiaggia completamente priva di metri quadri liberi a disposizione. Splash Ci adattammo in fretta, anche perché quelli occupati ospitavano prevalentemente uno sciame di culi e tette allegri, festanti e rigogogliosi, che sembravano parlarci. E dire fave = fankulo.

Poi senza Francy non c'era più neanche gusto a guardare le minorenni e dire: "Sborroh!", "Skizzoh!", Spruzzoh!", "Spermoh!" e "Aggiungo Tozoo!". La vita aveva veramente perso il suo perché.
Ci avviammo lentamente verso la piazza.

Tempo un minuto, ed il Kompagno Gillette si era già addormentato.
Tozoo.

Il Kompagno faceva bene a risparmiare le energie: quella sera sul palco del Percfest sarebbe transitato il mondo intero e questo rendeva felici un po' tutti, specialmente gli Angelo & Friends che avrebbero dovuto montare tutti gli strumenti di tutti i musicisti di tutto il mondo. Più quelli dei concorrenti per la semifinale.



"Marok, quando veniamo a fare il soundcheck?" mi chiesero.
"Sentite direttamente Angelo, ci pensa lui!" risposi.
Da lontano, sentii la voce di Angelo che bestemmiava, così corsi dalla parte opposta del paese.
Il dottor Marok risolve.

La folla assiepata ai bordi dell'anfiteatro ci ricordò che era il momento del Masterclass di Marco Iannetta, il vincitore dell'anno scorso.
Decidemmo di fermarci e cercammo una posizione ideale, ma la pheega non era d'accordo. Così ci sedemmo vicino a Pippo PaneneroPippo Panenero, che ci vide e provò pietà.
"E se passa il Capo e vede che non stiamo facendo un cazzo?" chiese KG.
"Tranquillo - risposi - io ho sempre con me l'antivirus!"
"L'antivirus? - mormorò Pippo Panenero - Sarebbe?"
Tirai fuori dallo zaino quattro dvd del Percfest e li alzai verso il cielo.
"Ecco, noi ora stiamo vendendo dvd!"
"Ah... e funziona?"

Neanche a farlo apposta, un tizio dietro di me vide la scena e disse: "Sei tu che vendi i dvd? No perché ne vorrei uno..."
Feci fuori tre dvd nel giro di dieci minuti.
Il dottor Marok risolve.

Decisi di affidare l'ultimo dvd al Pastrano dicendogli di fare da ragazzo immagine. Nella Pastrano ragazzo immaginefoto, i risultati. Non ebbe successo, l'antivirus ritornò al mittente.

Alle sei ricomparve anche Uollano, in perfetto orario d'ufficio (schiiiiiiifo!).
"Cosa fai con un dvd in mano?" mi chiese, stupito.
"È l'antivirus!" risposi.
"Ah, perfetto!"

Il masterclass comunque fu uno spettacolo: l'accrocchio che Marco Iannetta aveva montato era quello con cui aveva vinto il concorso l'anno prima, un mix di pezzi di percussioni, batteria e strumentazioni marziane, sembrava il reparto macchine di un bastimento a vapore in miniatura, al confronto persino il Pastrano sembrava dritto.

Marco Iannetta "Quest'anno dove sono i buoni pasto?" chiese Uollano.
"Sai che non lo so? Me li hanno dati ma non ho ancora guardato..."
"Sono alla Botte Ubriaca! - mi disse Pippo Panenero - Non è male!"
"Eh, ma sai cos'è? - spiegai - Incontrerei il lavoro! Fino a domani preferisco andare dall'altra parte, tanto più che c'è pheega. Uollano, vuoi un buono?"
"No, scelgo la pheega!"
Grande Uollano: il lavoro l'aveva piegato, ma non l'aveva cambiato.
Peccato che la pheega non potesse scegliere noi.
PiombinoKastrox.

Da Iannetta incontrammo anche un nostro vecchio amico di cui da troppo tempo non avevamo notizia: Re FedericoRe Federico, il manager del mondo.

"Ciao Re Federico!"
Contai fino a tre.
Uno.
Du...
"E Francy?" chiese.
"CHI CAZZO È FRANCY??? AHAHAHAHA!"
Re Federico non capì. Ma fu bellissimo.

Decidemmo di festeggiare il nuovo incontro con una birra ed uno spuntino da Zazà, finché era accessibile: tempo un'oretta ed il budello avrebbe sboccato gente da ogni foro.

La lunga attesa fu comunque allietata dai racconti di Re Federico, che ci riportò in un lungo e dettagliato elenco tutti i pacchi per giustificare la sua assenza dal Percfest, almeno due o tre per ogni giorno che era stato via. Comprendevano concerti della Drummeria, Trio Bobo, nomi di jazzisti totalmente ignoti, festival della musica sparsi per il globo, più varie ed eventuali rigorosamente in culo al mondo.
Bella la vita del manager.
Ma anche quella della rockstar non dev'essere male.
Da tenere presente per la prossima vita.

MUSICA!

La semifinale a tre era sempre il solito gran troiaio.
In più, tranne Ellade e Pippo Panenero, stasera i giurati erano tutti cambiati. Così dovetti rispiegare le regole da zero, ripetendo tutto tre volte perché naturalmente c'era chi arrivava all'ultimo momento e non lo si poteva mandare affankulo. Alla quarta richiesta di ricominciare dall'inizio inviai un soka in broadcast e lasciai che la natura facesse il suo corso.

Finale Fare i conti in mezzo al bordello, con la gente attorno che spinge, balla, poga, beve, rutta, piscia su Ivan Piombino ed entra nella Cumpa è sempre una gran gioia, specie quando poi ti accorgi che lo scarto è di 1 punto su 100 e quindi, preso dal terrore, rifai i conti tre volte da capo.
Alla fine però il risultato fu inequivocabile: vittoria del Nené Duo, secondi i Power Duo, terzo Leonardo De Lorenzo.

Guardandoli, nessuno avrebbe saputo dire chi aveva vinto o perso: erano tutti già ubriachi prima ancora di iniziare a bere. Non male.

Intanto sul palco si esibiva il gruppo di Giorgio Palombino e Walter Calloni, con Ivan Bridon al pianoforte e Massimo Camarca al basso. Uno spettacolo... quei quattro messi assieme potrebbero far esplodere il mondo.

Poi un inedito Gino PaoliGino Paoli versione jazz. Lo pensai molto intensamente, mentre mi trasferivo sul molo a cazzeggiare con Uollano alla ricerca di birra e pheega.

Uollano era ancora fissato con la stessa tipa dell'anno scorso, quella con cui da sempre sognava di avere un rapporto orale di primo livello: rivolgerle la parola.
Un giorno dovremo regalargli un agenda con su scritto: "Sono Fava e sono Nerd!".
Almeno si metterà il cuore in pace.

Comunque, il giro fu altamente edificante ed istruttivo: la birra era fresca, la pheega era tanta e la brezza marina quanto di più propedeutico al cazzeggio si potesse immaginare. La nostra attenzione però venne ben presto rapita da un indimenticabile spettacolo sul lungomare: il KontropercfestKONTROPERCFEST!

Altro non erano che un gruppo di simpatici giovani che avevano occupato abusivamente il molo per farci uno spettacolo di percussioni autogestito.
Notevoli... vedevo in loro un radioso futuro come gruppo spalla di Alan Magnetti.

Ma il comitato antiPercfest sarebbe anche stato antiKontroPercfest?
Quindi sarebbe stato proPercfest?
Avvolto nei miei quesiti esistenziali, ritornai al banchetto e trovai Grumo, Massimo e Don Diego in stato di ipereccitazione.

"Marok, è successa una cosa incredibile!!!"
"Cosa?"
"Un pirla ha comprato il dvd di due anni fa a 35 euro!!!!!!!!"
E io me l'ero perso.
PiombinoKastrox.

Gino Paoli Quintet Evidentemente, si era sparsa la voce che i cd dei gruppi della serata non ce li avevamo, le magliette nemmeno, le canottiere non erano nemmeno da prendere in considerazione e così, per disperazione, la gente comprava i dvd... almeno Re Federico era contento.

AFTER

Svegliato il Kompagno Gillette, ci accorgemmo che camminare in strada era quasi impossibile, tale era il bordello di gente che c'era.
Tutta pheega... che schifo.
Non provammo nemmeno ad entrare nei locali, andammo direttamente affankulo sul lungomare trascinando con noi i concorrenti e le altre anime disperse nella sabbia e nell'handicap.
Vagammo in stato di semi inconscienza fin verso le tre, con il Kompagno che dormiva camminando e Kastrox Maniale mani di Don Diego che scrivevano Kastrox su ogni superficie piana che gli capitava sottomano. Ma anche su quelle oblique. Fosse rimasto lì ancora per qualche giorno, sarebbe riuscito a realizzare un apparecchio elettronico in grado di scrivere Kastrox sulla schiena del Pastrano in modo che la scritta risultasse sempre dritta.

Saremmo rimasti in piedi anche fino all'alba a contemplare, sognanti, il bianco satellite che lentamente affondava nel mare... ma quando vedemmo anche la Luna solcata dalla K di KASTROX, ci rassegnammo all'inevitabile: era ora di mandarci nuovamente e piombinokastremente affankulo.