"Le vie del Signore sono infinite!" diceva quello là.
Probabilmente era vero ma, ahimè, erano ben finite quelle dell'handicap ed il presente non pareva incoraggiante.
La stella subnormale lampeggiò dolcemente quella notte in cui l'aliena Novella ridestò le Fave, ebbre del Piombino e del Kastrox dell'inverno: una putrella di corpi avrebbe okkupato Torino città!
Questo sembrava suggerire la grande Rete, visto l'acquitrino di menti elette pronte ad aderire al live degli Elii il 21.
Il ghiotto assaggio del tour estivo fece riapparire anche
Mazzu,
la
Dottoressa Formaggio
e il
Quinto Piano!
Poi
Foniuglia,
il
Favone,
Gollum,
il
Caciorrone
e il personaggio dell'anno, il mitico
Meemmow.
Minzione d'onore per
Konico,
Alessia,
il mastro
Furio,
Franz Crack
e, come da copione, per gli immortali eroi
PIOMBINO
e
KASTROX,
in mezzo ai quali si sarebbe seduto il FAVONE: sarebbe stato l'incastro più perfetto del mondo!
Avrei dovuto scegliere io i posti! CE LA POTEVO FARE!!!
Se solo ci avessi creduto...
L'ORGANIZZAZIONE
La giornata del 21 si preannunciava booleanamente divisa in due: il pomeriggio "pillola" in Feltrinelli e la serata supposta al Colosseo.
Stavolta il pass me lo potevo ficcare elegantemente là dove non batte il sole e dove la schiena perde il suo riverito nome, perché i posti erano numerati.
Il bello era che costavano tutti uguale, 30 euro dalla prima all'ultima fila, però nei posti in fondo si sentiva una merda. Unica eccezione la galleria, sulla cui qualità preferisco non dire nulla perché non vorrei offendere la mia merda per sbaglio.
E va be', visto che sarei stato io a prendere i biglietti, era il caso di pianificare la situazione nei minimi dettagli.
Dopo attenta riflessione, il piano divenne:
- Priorità normale: Prima fila composta da corpi di statura inferiore al metro e settanta.
- Priorità alta: il mio corpo in seconda fila (possibilmente vicino alla pheega) e non in prima, perché dovevo fotografare, filmare e registrare in santa pace e non ammettevo cagamenti di cazzo.
- Priorità massima: FAVONE seduto tra PIOMBINO e KASTROX.
Decisi di portarmi avanti col lavoro: prima ancora che la notizia del concerto apparisse sul sito di Elio e le Storie Tese, avevo già preso una dozzina di biglietti, distribuiti nelle prime tre file.
Il dottor Marok risolve!
Forse.
L'IMPREVISTO - ATTO PRIMO: PAULHOOD
Dopo che
Ivano l'aveva fotografato a Capodanno,
Yuzo era sparito dal forum di Elio e le Storie Tese ed aveva lasciato un grande vuoto: nessuno era alla sua altezza nello stare sui coglioni a tutti gli altri utenti contemporaneamente.
In altre parole, Yuzo era riuscito dove Piombino aveva fallito.
C'era un altro giovane che, però, ce la metteva tutta per emergere: si chiamava PaulHood.
PaulHood era molto diverso da Yuzo: mentre quest'ultimo voleva fare il troll, e non ci riusciva, PaulHood voleva fare l'anziano, e non ci riusciva.
PaulHood elogiava continuamente i moderatori, insultava pesantemente quelli che venivano già cazziati dai moderatori ed infine ci metteva del suo, sbagliando TUTTO e generando autentiche perle di arte pura... tra cui:
"Avrai 16 anni cagati!" (lui ne aveva 17),
"a quelli come te avrebbe fatto bene nascere negli anni '40!" (lui è del '91),
"sei antipatico a tutti qui nel blog!" (che già chiamare blog un forum...), ma soprattutto:
23 Nov 2007 15:47
Ma Yuzo è in se? Cosa vuol dire "gente di sinistra sul blog di Elio e le Storie Tese...non ho proprio parole"?
Ora non vorrei trascinarmi in una discussione politica con uno come te, ma cosa c'entra la politica con gli Elii? Fosse un blog di Caparezza o di Manu Chao, le cui idee vengono esplicitate nelle loro canzoni, potrei anche aspettarmi dei commenti politici, ma non mi sembra che Elio abbia mai affiancato la musica alla politica.
E comunque la gente non va aprezzata per quello che è o per quello che dice di essere, ma per le cose che nella vita fa.
E poi ci chiediamo perchè l'Italia va a rotoli. Si discute di ste' cose pure nel blog di una band musicale.
21 Feb 2008 13:26
Chi cazzo sei, un troll o un picio? Io credo tutti e due. Comunque sei pregato di levarti dalle balle o di fare l'utante serio. Altrimenti ti sgunzaglio Pelodia, Evaristo, Popposoft e chi più ne ha più ne metta.
Non esistevano immagini di PaulHood in rete e parecchi, me compreso, nutrivano il sospetto che PaulHood in realtà fosse un fake di Rocco Tanica per la genialità del suo profilo: era troppo perfetto per essere vero.
Finché, il 13 marzo, riferendosi al concerto di Torino scrisse:
"Non insistete non posso venire. Che dite vengo? Va be dai, vengo!"
Perfetto.
L'IMPREVISTO ATTO SECONDO - LA CAIAZZO
Il pericolo PaulHood non era nulla in confronto alla vera minaccia che imcombeva sull'umanità: la
CAIAZZO!!!
La CAIAZZO è un organismo geneticamente undercloccato che segue un ciclo tri-fase.
Fase A - la presentazione: la Caiazzo ritorna dopo un lungo periodo di assenza e si ripresenta al grande pubblico dicendo: "SONO CAMBIATA! NON SONO PIÙ COME PRIMA!!!".
Il nucleo della fase A è il
rifiuto del vecchio nome: non più CAIAZZO, che è il nick che l'ha resa famosa, ma qualcosa che ogni volta è più allucinante: Dolcegatta, Cerbiattina, Sharra82, Epifagnina, Belisaria, Favelia, Ufina, Area51, Saturno82, SarettaGollum (forse il migliore), SarettaCicciput e mille altre perle di handicap. Se un ignaro lettore la chiama con uno qualunque dei suoi vecchi nick, la CAIAZZO si incazza tantissimo... esattamente come KASTROX!
Fase B: la rottura di coglioni: la Caiazzo telefona a tutti, a qualunque ora del giorno e della notte, senza interruzione nè pietà. Non ha un cazzo da dire ma vuole URLARLO. Chi ha Wind se ne approfitta e si ricarica, gli altri non le rispondono: per questo motivo lei chiama spesso col numero anonimo. Allo stesso modo, la Caiazzo infesta INTERNET: migliaia di messaggi senza senso da cui ho estratto la mia personale CAIAZZO PARÉ:
Ho comprato l'agendina di Radio Deejay!Yauuuu!
Ci sono:Linus(minghia!)Irrrrrrene la Meeeeeeeedica (doppia minghia!)
Nikki ( minghia!Minghia!)D.J Alba e Angelo(Minghia ..e straminghia)
La Piiiiiiina (Meeeeeenghia!)La Pa..pa ...pa nicuccia
Federic..pfff..pff...ah!ah!
ah!
e poi i mitici Elioni !Sttttttttttttrammmmmmmmminggggggghia!
minghia c'è anche quel gran gnoccone di U.D.S by Misery ..la tua compagna di
banco..
Misery..a questo punto mi sento in dovere di dirti ..ma va ..va ..va!
Ciao by favetta in compagnia di una fan di radietta deejayana !
Misery...Misery che fai con quella scopa?Ahhhhh no .....non
farlooooooo!Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!
-ah..ah...!
zac!
Firmato: Sara CAIAZZO - it.fan.musica.elio - 21/9/2000
Cara ti amooooooo!!!!!!!!!!!!
Ma Elioo quanti parrukkini ha?
YELLOW SUBMARINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
by Favetta eliatica!
(e scusate ancora..per la banalità del messaggio,ma quei parrukkini mi
piacciono un casinooooooo!)
Firmato: Sara CAIAZZO - it.fan.musica.elio - 10/2/2001
"Elio in musicallll?OHHH CHE SESSO!
SCUSATEMI(SONO UN Pò RINCO!""
Firmato: Sara CAIAZZO - Faveromane - 10/12/2001
"Elio un pò di coraggio...!Senza mutandoni..come mamma ti ha fatto!Sarebbe il mio sogno più grande..vederlo in un calendario!E'mica merda! epifagnina spoglia elio con gli occhi!
Firmato: Epifagnina - Faveromane - 4/5/2002
Il tempo passa ,gli elii si devono adattare,affermarsi in continuazione
per non deludere i fan.Purtroppo le regole musicali stanno cambiandoo
"Pochi artisti riescono ancora a fare della buona musica GLI ELII,LUCIO
DALLA,RUGGERI,A.RUGGERO, MANNOIA,
RICCARDO FOGLI,DEEP PURPLE,CELENTANO,MINA,GIORGIA,DE ANDRè,GABER,E BASTA
Firmato: Epi quasi nel leembaw - it.fan.musica.elio - 21/8/2002
Una domanda ,nella canzone "CHANSON" chi sono e perchè si parla
delle lesbiche ?
Firmato: SARA FAVA CICCIPUT ARSHES NEI - it.fan.musica.elio - 12/6/2003
Mi piacerebbe fare una faveconvention , dove faveromane e non possano discutere ,scambiare battute e riempire di goliardica allegria la giornata!So che siete tutti un pò preoccupate per il mio caratterino ,ma io mi diverto restando sempre nei limiti!E in fondo in fondo non sono così esuberante come pensate ,so anche essere dolce e timidissima.A volte arrossisco per un cazzo!
Firmato: LA PICCOLA HOBBIT - Faveromane - 22/9/2004
Ma quant'è da stupro ROCCO nella foto 80 stail del dopofestival eh !!!!!!ODDIOOOOOOO devo stare calma ^_^
Firmato: saracicciput da roccocesareoelioland - ghestbuk - 16/4/2008
Se mi vesto come Paola COrtellesi version Basbeaal Day IL FAVONE E IL SIGNOR TANICA QUALE REAZIONE POTREBBERO AVERE?
Firmato: saracicciput da apperò - ghestbuk - 17/4/2008
...ma soprattutto...
Il 21 vi aspetterà una Sara CICCIPUT DEL TUTTO INEDITA ,HO DATO QUALCHE ASSAGGINO A MIMMO IN CAM ....^_^Spero piaccia anche al Confo ....va beh CONFO NON SONO UNA FIGA DA PAURA ! Però ultimamente ho riportato dei cambiamenti ....2008 ANNO NUOVO VITA NUOVA !!!!!! Saretta CICCPUT che non vede l'ora di essere alla FELTRINELLI con una sorpresa deliziosa per gli elii !SPERO SI LECCHINO I BAFFI!"
Firmato: saracicciput da roccocesareoelioland - ghestbuk - 19/4/2008
Quello che la Caiazzo combina dal vivo lo lascio alla vostra immaginazione.
Ed infine...
Fase C, il FANKULO: il mondo manda la Caiazzo affankulo fin dal primo giorno in cui inizia a rompere i coglioni, ma lei ci mette un po' a decifrare il messaggio.
Terminato il decoding, si incazza e sparisce.
Poi torna con un altro nick, dice che è cambiata ed il ciclo ricomincia da capo.
Il 21 la CAIAZZO sarebbe stata in fase B.
E ci saremmo stati anche noi!
Alèèèèèèèè!!!
Noi sì che ci sappiamo divertire.
DOMENICA 20/4/2008 - LA VIGILIA
Mi svegliai di buon mattino, c'era il sole e gli uccellini cinguettavano: era appena passato mezzogiorno.
Ed il telefono squillò.
No, non era la CAIAZZO...
...era KASTROX!!!
"Bas-ciás-cia!"
"Ciao KASTROX!!!"
"NESSBETH!!!!!!!!!!!!!"
"Sìsì... 'zo vuoi?"
"Per che óra andáte su dománi? Facciámo che beccárci da te alle 4?"
"Eh, guarda, alle 4 saremo già alla Feltrinelli..."
"Ah, no, lì non ci véngo. Non só dóve buttáre la mácchina!"
"Eh, minchia, son problemi..."
"Diu fa' ci va sólo piú che scléro cóme un piciu a parcheggiáre! Da té alle 5!"
"Da me??? Ma col cazzo che torno a casa! Da là piglio e vado a teatro!"
"Ah... bón, va be', ci vediámo al Colosséo alle 5!"
"Alle cinque? Sei fuori! Siamo là alle quattro e..."
"E VI DÁTE UN ÁNDI DIU FA'!!! Ma c'è pure GRUMO?"
"No, Grumo pacca..."
"Dì un po', ma mi ha détto Org che GRUMO ha la TIPA!!! Ma CIULA???"
"Be'... spero per lui..."
"Diu fa', sarebbe quasi óra... anzi, sai che fáccio?"
"No, che fai?"
"Lo chiámo!!!"
"Bravo, KASTROX!"
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAAAAASTROX!!!!!!!!"
- clic -
La giornata poteva proseguire tranquilla... ed invece il telefono squillò di nuovo: era FONIUGLIA.
"MaRok! Domani mi devi faRe delle foto!"
"A te? Ma volentieri!"
"Non a me! Io sono oRRenda!!! Devi faRe delle foto ai quadRi!"
Foniuglia è allergica alle foto, però dipinge e vuole che io fotografi ogni suo quadro... ognuno ha i suoi problemi.
"Boh.... ok - risposi - Però domani siamo un po' di corsa... c'è da essere alla Feltrinelli per le 4... vieni da me alle due e mezza!"
"Ma se vuoi vengo anche pRima!"
"Prima DOOOOOORMO!!!"
Feci appena in tempo a mettere giù il telefono che nuovamente squillò.
Era MEEMMOW.
"Senti, ti volevo chiedere... tu ci sei alla Feltrinelli domani?"
"Mah... penso di sì! Anche se non so se riesco ad arrivare alle 4... mi perderò l'inizio, pazienza!"
"Hoccapito... ma è quella vicino a piazza San Carlo?"
"Sì, in piazza CLN..."
"Hoccapìto... ma ti volevo chiedere... PER COSA STA CLN?"
"Comitato di Liberazione Nazionale!"
"Hoccapìto... ciao!"
Pensavo di aver finito il giro di tutti gli handicappati, invece il destino seppe stupirmi: la suoneria riprese il suo canto, era
Filippo degli
Ossi Duri.
"Ciao Marok! Ti volevo chiedere... quanto si paga domani sera?"
"30 euro"
"E non si può entrare gratis?"
"Boh... prova..."
"Ok, a domani!"
A quel punto spensi il telefono.
Sarebbe stata una splendida giornata.
LUNEDÌ 21/4/2008 - IL GRAN GIORNO
Mi svegliai di buon mattino, c'era il sole e gli uccellini spruzzavano: era appena passato mezzogiorno.
Un'occhiata distratta al telefono mi mostrò una ventina di chiamate perse ed altrettanti SMS, ed io per par condicio non risposi a nessuno. Delle volte mi chiedo come fa Duccio ad essere Capofava a Roma rimanendo umano.
E va be', feci appena in tempo a sciacquarmi i coglioni, scaricare la posta e fare colazione che si fecero le due e mezza... ed il citofono squillò.
"Ohu!" dissi.
Risata isterica: era Foniuglia.
Perfetto.
Foniuglia, una volta tanto, era di ottimo umore. Rideva, saltellava ed aveva in mano solo un paio di quadri da fotografare: avremmo fatto in fretta... forse.
Tirai fuori la S2 e le offersi un po' di Genepy: ne avrebbe avuto bisogno.
"MaRok - disse Foniuglia - Hai voglia di faRmi delle foto?"
"Be', siamo qua apposta..."
"No ma non ai quadRi! - urlò - A ME!!!"
Riassumendo: Foniuglia, che per tutta la vita aveva aborrito la visione di se stessa sotto forma di riflesso analogico in uno specchio o di matrice digitale di pixel in un computer, adesso voleva che le facessi delle foto.
Tutto ciò nell'unico giorno in cui avevamo fretta!!!
Fantastico!
Foniuglia si preparò alle foto rotolandosi sul mio divano a testa in giù.
"Che fai?" le chiesi.
"Faccio andaRe via le Rughe!"
"E funziona?"
"Ma ceRto! È la foRza di gRavità all'incontRaRio!!!"
Subito dopo si rialzò e mi disse: "Ok, sono pRonta, fammi una foto!"
Era tesa come dal dentista l'attimo prima d'esser trapanata senza anestesia.
"Ma suvvia! - le dicevo - Non fare così... dai, fammi un bel sorriso..."
"GRRRRRRRRRRRRRRR!!!"
"Dai, Foniuglia, fa' la brava, guarda l'uccellino!"
"L'uccellino? E dov'è?"
"QUI!" risposi, indicando il mio cazzo.
Foniuglia scoppiò a ridere e, per un po', la S2 potè compiere il porco mestiere.
L'espressione naturalmente perversa e violenta di Foniuglia la rendeva molto fotogenica, non aveva nulla da invidiare al fascino delle giovani jailbait... se non fosse per il dettaglio che davanti alle macchine fotografiche sclera!
L'effetto uccellino infatti durò poco.
"No, basta, MaRok, non ce la faccio più... sto soffRendo... - disse, rotolandosi sul mio divano - Fammi vedeRe le foto!"
"Ma dai - risposi - Guarda, sei venuta bene!"
"Nooooooo!!! - urlò Foniuglia - Sono oRRendaaaaaa!!!"
Temendo che Foniuglia non volesse più uscire per andare alla Feltrinelli perché era orrenda, le versai altro Genepy e preparai lo zaino, lasciando all'agente Bacco il tempo di portare a termine la sua missione.
"MaRok, se vengo alla Feltrinelli posso portarmi dietro la tua bottiglia di Genepy?"
"Ma certo, buongustaia!" risposi, aprendo la porta di casa.
L'ascensore stava già lì pronto, al piano.
Strano: i miei vicini erano in ferie, Foniuglia era arrivata da un pezzo. Boh...
Al pianterreno incontrai la mamma del Quinto Piano che aspettava l'ascensore.
"Finalmente! - disse - E' da un bel pezzo che l'ascensore era bloccato al quarto piano!!!"
Quindi Foniuglia, quand'era salita, non aveva chiuso bene la porta!
Mistero risolto.
"Ah, guardi, non lo dica a me! - risposi alla signora Quinto - I miei vicini non chiudono MAI la porta... sono ANNI che glielo dico..."
"Eh, fossero tutti come lei... - rispose - Purtroppo il mondo non è così! Questa gente non si rende conto che abita in un condominio? Dov'è finita l'educazione, mi chiedo..."
La signora Quinto, brontolando, salì in ascensore, mentre Foniuglia mi guardava basita.
"MaRok - esclamò - ma come fai a spaRaRe cazzate così bene?"
"Oh, è facile - risposi - Passo 12 ore al giorno a guardare Berlusconi!"
"DavveRo?"
"No! E tu la prossima volta chiudi la porta dell'ascensore, handicappata!"
"GRRRRRRR!"
Uscimmo da casa Marok che erano le quattro e un quarto.
Il ritardo superava ogni immaginazione... e non c'era nemmeno Francy chiusa nel cesso!
Le premesse erano ottime: potevamo partire.
FELTRINELLI
Per quanto possa sembrare assurdo, arrivammo alla Feltrinelli in ANTICIPO: gli Elii non c'erano ancora. In compenso c'era un fottio di gente, tutta in piedi perché le sedie erano poche. Non si riusciva nemmeno ad intravedere il punto da cui gli Elii avrebbero dovuto parlare.
La prima persona che incontrai fu MEEMMOW.
Poteva andare peggio.
La seconda fu PIOMBINO.
Poteva andare peggio...
"Maroooooooooook!"
Mi voltai, era la
CAIAZZO.
Con l'irresistibile carica del suo giovane corpo, la CAIAZZO mi si gettò addosso.
Ed io la rimbalzai su Meemmow, che sopportò in silenzio.
La frequentavo da quasi dieci anni la CAIAZZO, eppure ogni volta che la rivedevo era una nuova emozione.
Faceva PAURA da quanto era fuori!
"È lei la CAIAZZO?" mi chiese Foniuglia.
La conosceva di fama, come tutti, ma non l'aveva mai vista.
"Certo che sì! - risposi - Che ne pensi?"
"Beh... dai... - mormorò, un po' rabbuiata - PoveRina..."
"In che senso?"
"Eh... nel senso che... dai... siete dei bastaRdi..."
Non ebbi tempo di approfondire che, con la coda dell'occhio, vidi alcune simpatiche signorine in divisa Feltrinelli che si dirigevano verso di noi con un paio di sedie in mano.
"Dove le mettiamo?" disse una.
"Io le metterei in prima fila..." rispose l'altra.
"Che succede?" mi chiese Foniuglia, vedendomi inquieto.
"Seguimi!" le dissi, attaccandomi alle tipe portasedia come le macchine dietro all'ambulanza.
Le tipe posarono le sedie in prima fila e girarono un divanetto.
"Prego! - ci dissero - Accomodatevi!"
Quando posai il culo ancora non ci credevo: eravamo arrivati per ULTIMI ed eravamo in PRIMA FILA!
Io, Foniuglia... e la CAIAZZO!!!
PiombinoKastrox.
Poco dietro di noi c'era la Fava
Alessia,
anche nota come Gaz... sì, proprio lei, la ragazza che Piombino aveva traumatizzato a vita portandola in macchina al concerto di
Farigliano.
"Ciao!" dissi.
"Ciao Marok! Ti avevo chiamato stamattina, ma non mi hai risposto!"
"Eh... non potevo... - spiegai - ero AL LAVORO!"
"Ah... scusa..."
"Non c'è problema... ma dimmi, Alessia, ti serve un passaggio per stasera? Se vuoi..."
"Eh... magari..."
"Ok! Guida PIOMBINO!"
"Prendo il pullman!!!"
Strana persona.
Stringendoci, ospitammo Alessia ed un'amica bionda, per aggiungere Tozoo.
Erano lì dalle tre, potevamo essere gentili con loro... anche se erano le ultime arrivate! Anzi, le penultime: gli ultimi furono gli Elii, che qualche minuto dopo fecero il loro ingresso trionfale.
A dividerci dai loro corpi solo un minuscolo tavolino basso, abbellito da una pila di "Scritti scelti male", "esoridio" letterario di Rocco Tanica, e da una invitante bottiglia di champagne.
Era quasi imbarazzante essere così davanti... i nostri rutti e le nostre scorregge sarebbero entrati con eleganza nel microfono, per non parlare di eventuali squilli di telefonino!
Tolsi subito la mia suoneria ed obbligai la Caiazzo a fare altrettanto: sapevo benissimo che, se le fosse suonato il cellulare, avrebbero cazziato me perché ero l'unico maaaaskio.
Foniuglia invece gira sempre col telefonino spento perché se la chiamano sclera, quindi nessun problema.
Il primo a prendere la parola fu
Elio,
che iniziò la presentazione con una frase enigmatica:
"QUESTO DISCO È BELLO PERCHÉ NON C'È IVAN PIOMBINO!"
Tutti risero e fioccarono gli applausi, nonostante nessuno avesse la più pallida idea di chi cazzo fosse Ivan Piombino... ognuno dentro di sè l'avrà identificato con un qualche idolo degli analfabeti, tipo Finley, Mondo Marcio o Tokyo Hotel.
Il più contento, però, era Ivan Piombino: Elio l'aveva NOMINATO!!!
Basta poco, a questo mondo, per essere felici.
La presentazione andò avanti con una media di venti parole per traccia. Breve ma intenso.
Il filo conduttore era la vita di condominio: in
Plafone si parlava di una lite tra vicini, in
Heavy Samba il protagonista usciva al piano sbagliato dall'ascensore... insomma, era pane per i denti di Foniuglia: quando si parla di ascensori, lei è la donna giusta nel posto giusto.
Da segnalare, inoltre, un'importante scoperta sui ritmi sudamericani: ammosciano l'uccello. Mi devo ricordare di avvisare i musicisti del
Percfest.
La Caiazzo intanto aveva tirato fuori la macchina foto. Lei è molto brava anche a fare le foto, come testimoniano
questa
e
quest'altra
diapositiva, con l'aggravante che la macchina era buona: una compatta della Canon, tutta manuale.
La Caiazzo sapeva usarla talmente bene che FLASHAVA in faccia agli Elii da un metro di distanza, mentre parlavano.
Per poco, per fortuna, perché si era anche dimenticata di caricare le batterie.
Le chiamate perse del mio telefonino intanto aumentavano e due numeri in particolare colpirono la mia attenzione: quello del FAVONE e quello di KASTROX.
KASTROX era di fisso al Colosseo, da solo, a rompersi i coglioni: sarei stato poco gentile a disturbarlo con una telefonata.
Al Favone invece inviai un laconico: "Sono alla Feltrinelli fankulo!"
Risposta immediata:
"
Cagati in mano e poi schiaffeggiati"!
Il Favone è sempre un poeta, però
Rocco Tanica
aveva ancora tanto da insegnargli: parlando di
Parco Sempione, ebbe splendide parole per il comune di Milano e della Regione Lombardia, autori della simpatica ed amorevole distruzione del
bosco di Gioia.
Arrivati a
Single, gli Elii mi sorpresero con un elogio all'autore della registrazione poi finita sul disco, anche noto come il "provvidenziale archivista"... ovvero il sottoscritto.
Avevo il terrore che mi obbligassero a dire qualcosa: per queste cose sono l'antiPiombino, pagherei per NON parlare davanti al pubblico. Il pericolo per fortuna si rivelò inconsistente ed alle cinque e mezza tutto finì.
Il meglio però doveva ancora iniziare.
La CAIAZZO, che fino ad allora si era trattenuta, ESPLOSE e saltò fisicamente addosso agli Elii, abbracciandoli, baciandoli ed obliterandoli tutti, uno ad uno, col suo affascinante rossetto FUCSIA.
Il risultato fu che ognuno di loro ebbe in faccia il marchio perforante della CAIAZZO, che da lontano sembrava una lebbra od uno sfregio e da vicino sembrava uno schifo.
Una figata, soprattutto perché gli Elii stavano per farsi fare qualche migliaio di foto!
In tutto ciò, mi inculai la bottiglia di spumante che stava sul tavolo e la passai a Foniuglia, tanto a lei nessuno avrebbe detto nulla perché nessun uomo allontanerebbe mai l'alcool dalla pheega.
Un paio di sorsate e, velocemente, ci eclissammo, pronti a navigare controcorrente attraversando selve di cacciatori di autografi, fotoamatori e semplici curiosi, per andare a brindare con la vera star del giorno: Ivan Piombino, colui che aveva reso bello il disco di Elio e le Storie Tese perché non ci aveva fatto un cazzo.
ROTTA VERSO IL COLOSSEO
Terminato l'omaggio alla goccia, partimmo un lunedì in direzione sud.
Ivan Piombino aveva quattro posti liberi in macchina: era la leggendaria NUMERO OTTO, cioè l'ottava macchina che aveva comprato in dieci anni perchè le altre le aveva tutte SFASCIATE.
Stranamente, nessuno volle andare in macchina con lui: fu SCHIFATO persino dalla CAIAZZO. La distanza era di 3 chilometri e preferimmo farceli a PIEDI!
Il viaggio però fu piacevole, eravamo discretamente sversi ed oltretutto Meemmow, per quanto handicappato, aveva un potere straordinario: riusciva a spegnere la CAIAZZO.
Lei gli si appiccicava addosso e lui la sopportava, in silenzio.
Era un martire... mi devo ricordare di offrirgli una birra, prima o poi.
Foniuglia in particolare era felice e spensierata... strano!
"MaRok - mi disse - Mi ha fatto tanto bene faRe quelle foto, pRima, sai?"
"Come mai?"
"PeRché mi hai Rubato l'anima! Quindi oRa sto bene!!!"
Aveva una sua logica, in fondo.
Parlando di foto, ingannammo il tempo facendo a gara a chi aveva la faccia più schifosa nella carta d'identità. Fu una dura lotta... non per vantarmi, ma io rimasi saldamente in testa.
Solo Foniuglia rimase colpita dalla carta d'identità della CAIAZZO... l'unica cosa normale che aveva.
"Come mai è nata a Lima?" mi chiese.
"Beh... che domande... si vede che è peruviana, no? Dai, pelle scura, occhi a mandorla..."
"AAAAAAH... - esclamò Foniuglia - ma alloRa... è così peRché è peRuviana!!!"
"Eh?"
"Io pensavo fosse così peRché è HANDICAPPATA!!! Cazzo Ridi? DavveRo!!!"
Fu il momento migliore della giornata.
SOUNDCHECK
Arrivammo al teatro alle sei e mezza, e furono DIECI ANNI e tre giorni dal primo concerto di Elio al Colosseo!
Io però la data del 17/4/1998 l'avevo schifata, perché allora ritenevo idiota spendere più di 10 carte per un qualunque tipo di spettacolo. Col senno di poi, non saprei dire se e dove mi fossi sbagliato.
Per una volta, nessuno ostacolò il nostro ingresso, forse perché il teatro era completamente deserto... anzi, no, c'erano DUE persone.
Una, come sappiamo, era KASTROX: era lì dalle CINQUE perché altrimenti non avrebbe saputo dove mettere la macchina.
L'altra era... IL
FAVONE!!!
Era rimasto per un'ora e mezza DA SOLO CON KASTROX!!!
Era bello vederli così, l'uno di fianco all'altro, come due inseparabili amiconi.
KASTROX sorrideva, felice, e parlava, tantissimo!!!
Il Favone GRUGNIVA.
Sopra la sua testa pelata c'era disegnato un NUBIFRAGIO.
Era uno spettacolo che, da solo, valeva i 30 euro del biglietto.
Il soundcheck poi iniziò. E dal fondo del teatro, dove ci eravamo piazzati, si sentiva eco a livelli mostruosi, quella tipica eco che, se chiedi ad uno dei fonici, ti dice: "Non capisci un cazzo, c'è eco perché il teatro è VUOTO!".
Poi arriva gente e c'è più eco di prima, ma noi siamo ignoranti e non capiamo un cazzo.
Una nota positiva però c'era: telecamere.
Ovunque.
Erano marchiate "Rete All Music", il concerto sarebbe andato in onda!!! Forse.
Ero davvero felice, finché Rocco Tanica non provò il
Vitello dai piedi di balsa.
E venni assalito da un dubbio.
Un dubbio atroce.
Che ci hai la mamma maiala?
No, peggio: temevo che, proprio perché c'era la TV, avrebbero fatto una scaletta
Qualità Oro!!!
Sarei stato capace di DARE FUOCO al teatro o, a scelta, di farmi dare indietro il prezzo del biglietto.
Poi però gli Elii provarono anche
Heavy Samba, e mi tranquillizzai.
Il mio telefonino intanto stava fondendo di rottura di coglioni, ma io continuavo a non rispondere a nessuno, per spregio. Ogni tanto però mi sparavo un giro fuori e facevo entrare le Fave. Da notare che non c'era NIENTE o NESSUNO che impedisse di entrare:
semplicemente, le Fave erano troppo handicappate per aprire una porta aperta.
Il dialogo ogni volta era lo stesso:
"Marok! Ma ti ho chiamato diverse volte oggi... non hai mai risposto!"
"Eh... stavo a lavoro!"
"Ah..."
Poi le Fave entravano e vedevano KASTROX.
"Ciao KASTROX!"
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAASTROX!!!"
E l'amore trionfava.
Tra i tanti nuovi arrivati, da segnalare Jobby, alias Colui, e
Furio Terzapi con Furia,
la sua dolce metà.
Furio si era finalmente comprato il registratore per fare il bootleg... era stato un parto lungo e doloroso, perché i MiniDisc ormai erano fuori commercio ed io stesso non sapevo che cazzo fargli comprare.
I requisiti per registrare bene un concerto sono pochi ma fondamentali: l'apparecchio deve permettere di regolare il volume d'ingresso, non deve saltare in seguito agli urti e non deve sporcare l'audio con fruscio da nastro.
Col digitale, il terzo requisito era soddisfatto per definizione. Con le schede di memoria, anche il secondo non era un problema. Il primo invece era una TRAGEDIA: su tutti i nuovi registratori digitali mp3 NON esistevano settaggi manuali per regolare il volume... insomma, veniva tutto saturo, gracchiante, distorto... uno schifo!
Dopo anni di ricerche, Furio era riuscito a trovare un aggeggio chiamato
EDIROL R-09. Salvava in WAV o MP3, aveva qualche giga di hard disk, due ingressi MIC e LINE e, soprattutto, permetteva di settare manualmente il volume di ingresso.
In Italia NON esisteva: Furio l'aveva ordinato dall'Inghilterra.
"Spero che funzioni bene! - mi rispose - E' la prima volta che lo uso..."
"Va' tranquillo - risposi - La prima viene uno schifo a tutti!"
"Ah... perfetto!"
"Ma, toglimi una curiosità... quanto l'hai pagato?"
"300 EURO!"
PiombinoKastrox.
Comunque, fu un bel soundcheck... Rocco Tanica e Paola Folli improvvisarono un medley tra
TVUMDB e
She's leaving home dei Beatles, mentre Faso riferiva al fonico Foffo un importante parere tecnico da parte del figliolo, il piccolo Matteo Fasami: "DEVI TENERE GARGAROZ PIÙ ALTO!".
Foffo seguì il consiglio, e gli Elii provarono
Gargaroz con il volume più alto. Matteo Fasami aveva ragione: così era meglio.
Protagonista indiscusso del soundcheck fu però l'artista a sé Mangoni, accompagnato dal maestro Rocco Tanica alla batteria. Amateli nella seguente diapositiva flash del provvidenziale archivista Furio Terzapi:
Dulcis in fundo, gli Elii provarono l'
Amohre, la meravigliosa cover dei Sonohra.
Fu una bella sorpresa: l'avrebbero fatta anche durante il concerto?
Sarebbe andata in onda su AllMusic?
La regia sarebbe riuscita a censurare tutte le Fave dalle inquadrature del pubblico, come a Pisa (merda)?
Ivan Piombino si sarebbe suicidato?
Già... Piombino!
Cazzo di fine aveva fatto?
Era partito dalla Feltrinelli assieme a noi, lui in MACCHINA e noi a PIEDI, e non era ancora arrivato... dove minchia era finito???
L'artista poliedrico arrivò quando il soundcheck stava già terminando.
"Piombino!!! Minchia ma che cazzo di fine avevi fatto?"
"Eh, no, ti spiego... all'inizio non trovavo la macchina... ho girato un po' a vuoto, poi l'ho trovata, solo che poi ho sbagliato strada e allora..."
Ivan Piombino iniziò, come sempre, a raccontare una lunga carrellata di sfighe inanellate. Un po' ci eravamo abituati, ma stavolta il racconto era ancora più assurdo, succoso e paradossale, ci mancavano solo degli elefanti che gli tagliavano la strada, gli cagavano in testa ed entravano nella Cumpa... poi il quadro sarebbe stato completo!
Ogni minuto, ogni singolo istante della vita di Ivan Piombino faceva ridere... sarebbe potuto diventare ricco e famoso, se avesse scritto un'autobiografia anziché poesie! Aveva un patrimonio tra le mani, e continuava a non rendersene conto... del resto, era Ivan Piombino.
Come da tradizione, l'ultimo brano del soundcheck era il primo della scaletta:
Plafone.
Tutto è bene quello che finisce bene.
LA PIZZATA CON GLI ELII
Terminate le prove, come sempre arrivarono quelli grossi a sbatterci fuori:
Fave=Fankulo.
Con la gioia nel cuore ci avviammo nella pizzeria di fronte. Fino all'anno precedente si chiamava "Colosseo", ora aveva cambiato nome in "Parthenope", ma noi la chiamavamo "Colosseo" lo stesso.
Come KASTROX.
La speranza che ci fossero anche gli Elii quest'anno era nulla: era già avvenuto il contatto con la CAIAZZO, PIOMBINO e KASTROX, quindi era evidente che avremmo pizzato per i cazzi nostri. Radunai gli handicappati, eravamo un bel po' di Fave... solo il Favone rimaneva in disparte.
"Che fai? - gli dissi - Non vieni a mangiare?"
"No, con VOI no! - rispose - Vi ODIO! STRONZI!"
Il largo tricoleso girò il grasso culo, scorreggiò e se ne andò nella direzione opposta, borbottando che lui porcoqui porcolà PiombinoKastrox. Era un romantico, in fondo.
E va be', entrammo in pizzeria e, con grande sorpresa, ci accorgemmo che al tavolo vicino al nostro c'erano... gli ELII!
Il FAVONE ci aveva SCHIFATO... gli Elii NO!!!
Quindi, noi avremmo fatto la pizzata con gli Elii... ed il Favone NO!!!
Sono cose belle.
Ero curioso di sapere se quella sarebbe stata la sera grazie alla quale gli Elii non avrebbero mai più cenato con noi.
In effetti andare in pizzeria con PIOMBINO è sempre un RISCHIO: di solito, anziché ordinare le cazzo di pizze normali che ci sono nel menu, ne chiede una SUBNORMALE, cioè con ingredienti a cazzo. Ovviamente, alla fine viene schifato non solo Piombino, ma l'intero tavolo.
L'ultima volta che avevamo mangiato in quella pizzeria, però, Piombino era andato oltre.
La cameriera era pheega, alta, capelli lunghi e mori, avrà avuto al massimo
vent'anni, belle tette, un volto splendido...
"Oh, avete visto? - disse Piombino - Sembra la Bolbo!"
"Eh sì... sborroh!"
La pheega ci portò da bere e Piombino sentì che quello era il suo momento.
"Sai che assomigli..." disse.
Poi si rese conto che la pheega non poteva conoscere la Bolbo.
"...ad una BELLA RAGAZZA?"
ASSOMIGLI AD UNA BELLA RAGAZZA.
Non "sei".
ASSOMIGLI!
La frase poteva avere più di un senso ed erano tutti dispregiativi.
Dopo un attimo di GELO, tutti scoppiammo a ridere, Piombino compreso... tutti tranne la pheega, che guardò Piombino con aria compassionevole e ritornò al bancone.
Perfetto.
Alla fine però le pizze arrivarono, e quella di Piombino non conteneva sostanze tossiche, nè psicofarmaci!
O, almeno, nessuno si accorse della differenza.
Quella sera, al contrario, la pizzata si svolse nel migliore dei modi: PIOMBINO sembrava stranamente tranquillo, MEEMMOW sedava la CAIAZZO e KASTROX ci parlava della sua nuova passione: le PIANTE sul FURGONE.
Sì, KASTROX si era messo a fare il trasportatore di piante. Ed ERA ALLERGICO al POLLINE! Un grande.
Insomma, tutto sarebbe stato perfetto, se non fosse stato per un posto vuoto: quello del prof. La pizzeria Colosseo era stata il teatro della
prima apparizione del prof Magneto,
il
21 marzo del 2004!
Già allora non reggeva l'alcool, aveva preso una birra media, l'aveva pagata lui e ce l'eravamo bevuta noi. Quanti ricordi...
Dopo quel cazzo di 8 dicembre il Prof era ancora in ospedale, però ora stava meglio: tutti sapevamo che prima o poi sarebbe tornato, per pagarci ancora da bere!!! Questione di tempo.
Il nostro tempo però stava per scadere: ridendo e scherzando si erano fatte le nove: scollammo i culi e ce ne uscimmo affankulo.
INCONTRI ANALOGICI
Fuori dal Colosseo c'era già una discreta coda. La maggioranza erano maaaski, con l'unica eccezione di fidanzate o mogli con i volti imbronciati e l'aria del: "Per una volta che questo stronzo mi porta a teatro, mi tocca stare in coda per vedere questo schifo, insieme a questa mandria di sfigati, fankulo!"
Proprio là, nella mandria di sfigati, cercai Filippo per vedere se in qualche modo fosse veramente riuscito ad entrare gratis. Non lo vidi da nessuna parte, però beccai, nell'ordine,
Grip,
FranzCrack e Konico.
Grip moriva di sonno, parlava con gli occhi semichiusi... sembrava il Kompagno Gillette. Aveva appena comprato casa e l'aveva presa in un tratto di corso Cosenza dichiarato inesistente su tutte le cartine. Gli era andata già meglio di Joco, che aveva comprato casa in culo al mondo, davanti all'incrocio tra un cavalcavia ed una ferrovia, l'aveva pagata un casino, e poi aveva scoperto che non aveva l'abitabilità.
FranzCrack, al contrario, era esaltatissimo.
Qualche giorno prima, aveva partecipato ad una gara di Air Guitar, cioè di chitarristi d'aria: gente che saliva sul palco e faceva finta di suonare una chitarra senza avere la chitarra, saltellando e dimenandosi come handicappati inculati da negri col morbo di Parkinson... esattamente come SANFRU alla SOKA.
Ebbene:
FranzCrack aveva VINTO.
Ed era stato
mandato in onda su Studio Aperto.
E ne andava fiero: lo raccontava a tutti!
Era al nostro livello.
Lì in mezzo, il Konico sembrava l'unico normale: era uguale all'ultima volta che ci eravamo visti, un anno prima.
Una volta abitava a due minuti a piedi da casa Marok e ci facevamo spesso una birra in compagnia. Poi aveva avuto la bella idea di sposarsi con la giovane Kronica e trasferirsi a Colleretto, un paesino in culo al canavese, e così finivamo per vederci solo ai concerti di Elio.
Fu bello incontarlo, anche perché mi doveva dei soldi: 60 euro per l'esattezza, equivalenti ai due biglietti che avevo preso per lui e la sua dolce metà.
"Ecco a te!" mi disse, allungandomi 30 euro.
"Fico! - risposi - E gli altri 30?"
"Perché altri 30?"
"Eh... due biglietti..."
"Ah, ma alla fine Kronica non viene! Non te l'avevo detto?"
"No..."
"Azz... mi ero dimenticato! E va be'... pazienza..." rispose, allungandomi altri 30 euro.
Problema risolto.
"Ora che fai? - gli chiesi - Rivendi il biglietto?"
"Ma no... pazienza... - rispose - è un casino..."
"Come è un casino? Ma sei fuori? È un posto in prima fila... ci guadagni pure!!!"
"Sì, ma non ho voglia...- disse - Poi si fa tardi..."
Konico entrò, con due biglietti in mano di cui uno inutile.
Per me nessun problema, anzi, meglio: ero sicuro che, se l'avesse venduto, mi sarei trovato davanti un giocatore di basket!
Però era veramente da rincoglioniti lasciare vuota una sedia in prima fila!!!
Tutto a posto, eravamo Fave.
PENETRAZIONE
Entrai nel teatro allegro e pieno di speranze: stavo per realizzare il mio grande sogno, cioè vedere il Favone seduto per un intero concerto tra PIOMBINO e KASTROX.
Il Favone era già entrato.
Era seduto in terza fila, però più laterale di come l'avevo immaginato, e mi guardava, sorridente.
Era tra Gollum ed il Caciorrone.
PIOMBINO e KASTROX non erano vicino a lui.
Erano da un'altra parte.
Per la precisione, erano di fianco a ME!!!
"Che cazzo ci fai qua?" chiesi a Piombino.
"Eh... il Favone dice che se sto là mi picchia!"
Guardai il Favone con aria allibita, lui alzò il dito medio ed esplose in una grassa risata: "AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH SBORROH!!!"
Dal Paradiso all'Inferno in pochi velocissimi secondi.
Bisognava trovare al più presto una soluzione.
All'arrivo di Mazzu, della Dottoressa Formaggio e del Quinto Piano, la prima fila si riempì.
Tutta tranne un posto: quello vicino a Konico.
"Piombino! - dissi - Si è liberato un posto in prima fila! Vai, che ti inquadrano meglio!"
"Fankulo! - rispose - Dalla prima fila mi fanno il culo per le foto!!!"
"Ma figurati! Non è vero!"
"E allora perché non ci vai te?"
Ma PERCHÉ gli handicappati non capiscono MAI un cazzo TRANNE quando SERVIREBBE che non capissero un cazzo?
Nessuno degli altri ebbe voglia di alzarsi per andare ad occupare il posto libero in prima fila. Soprattutto, nessuno venne nemmeno lontanamente sfiorato dal pensiero di chiamare la CAIAZZO, che stava DA SOLA in fondo, per dirle di venire davanti: la sedia della prima fila rimase VUOTA.
Meraviglioso.
Però io stavo di fianco a PIOMBINO!!!
KASTROX.
CONCERTO!
Primo brano, come sempre
Plafone.
La voce di Paola Folli era in splendida forma e persino la parte inumana le riuscì bene, come a Milano.
Dalle prime file l'audio era buono, ma non perfetto: un po' di eco c'era. Be', se non altro Piombino non ci cantava sopra: non cagava il concerto, guardava solo le telecamere e recitava la parte dell'handicappato in un film muto...
qualche santo mi proteggeva, avrò avuto dei meriti!
In un'altra vita.
L'altro miracolato era Mazzu: fotografava con la reflex cubitale, dalla prima fila, senza che nessuno gli stesse scassando il cazzo.
Non ci sono più i teatri di una volta.
La scaletta, come sempre, proseguì le consuete perle:
Ignudi Tra I Nudisti,
Gargaroz e
Parco Sempione.
I nuovi brani li cantavano tutti e tutti, tra un brano e l'altro, richiedevano i classici del repertorio, venendo puntualmente mandati affankulo dagli Elii e, soprattutto, dal sottoscritto: per una volta che c'era una scaletta diversa dal solito, gli handicappati la volevano UGUALE!
"NON SIETE ELEGANTI!!!" tuonava Elio.
"TAPPARELLA!!!" rispondeva il pubblico rock.
Anche questo è amore.
Chi voleva i grandi classici fu accontentato da una
TVUMDB arricchita dal magnifico assolo di sax di Daniele Comoglio, superato in bellezza solo dal
costume da peperone di Mangoni che non può essere secondo a nessuna cosa al mondo.
Poi un'ottima
Gimmi I, al termine della quale viene rivelato il quarto segreto di Fatima: uno degli Elii è il papà di uno dei Finley. Di più non è dato sapere... Io punto su Uomo, ma non vi ho detto nulla.
"Finalmente è di nuovo con noi ROCCO TANICA!" annunciò Elio.
"Il Rocco Tanica che conoscevate non c'è più... - rispose
Rocco Tanica
- da oggi c'è ANTONELLIANO!"
Antonelliano era un chiaro omaggio alla Mole, o all'Amohle che dir si voglia... "Lamohle" poteva essere un ottimo titolo per la recensione di Torino! Naaah, non mi sarei mai rincoglionito al punto da dare ad un mio racconto un nome così handicappato.
E comunque, l'idea di cambiare nick ad ogni concerto era un incredibile punto in comune tra Rocco Tanica, la CAIAZZO e KASTROX. Al momento, non me ne vengono in mente altri.
Le telecamere di All Music erano costantemente puntate verso l'unica di tutti noi che non voleva essere inquadrata, cioè FONIUGLIA, che infatti sclerava.
Finché, in una
Tapparella accolta da un boato di applausi poco eleganti ma molto rock, la matrice si inceppò: un cameraman si mise davanti alla sedia vuota della prima fila inquadrando tre persone a caso: FRANZ CRACK, PIOMBINO e KASTROX.
I tre impazzirono.
Franz Crack si mise a fare air guitar sull'assolo di Cesareo, mentre PIOMBINO e KASTROX cantavano in playback.
Per tutta la durata del brano.
Immagine del Fave Club su All Music: -1000%.
Mi consolò una splendida
El pube, divinamente allietata dagli assoli di Daniele Comoglio, "saxofono e non sassofono", e
Davide Ghidoni,
tromba. Beato lui.
Poi il
DiscoMedley:
Pipppero / La chanson / Discomusic / Born to be Abramo, durante la quale ebbi il sommo piacere di scattare la
foto numero 50000.
Auguri S2!
Visto che la macchina l'avevo pagata 500 euro, ero finalmente riuscito a portare il costo unitario delle singole foto sotto il centesimo. Non male.
E poi
Fossi figo, che, nel caso qualcuno si sia ancora distratto, ha completamente, insopportabilmente e PiombinoKastremente fracassato i coglioni.
Splendida invece
Suicidio a sorpresa, in cui il
bimbometal Mangoni
superava se stesso, poi una scatenata
Supergiovane in cui Mangoni correva per il teatro urlando: "SBORRA NEL CULO!", l'ottima
Heavy samba, che però fa ammosciare il cazzo perché è sudamericana, ed una
Largo al factotum ricca di FIGA e decisamente povera di RO.
Dopo il breve intervallo, arrivò il momento tanto atteso: l'
Amohre, cover dell'omonimo brano dei SONOHRA, catturato per intero dalla mia S2.
Finale con
Il Congresso Delle Parti Molli, corpi sul palco e soka!
PAULHOOD C'È!
Dopo i concerti, è usanza del teatro Colosseo cacciare non solo i fan ma anche le band che hanno appena suonato.
Quindi, ELII = FAVE = FANKULO: non c'era la minima speranza di fare qualcosa di simile ad un backstage.
E va be', radunai ugualmente gli handicappati sotto il palco, se non altro per rompere i coglioni ai buttafuori.
"Marok?"
Mi voltai, era un molto giovane uomo mai visto prima.
"Sono
PaulHood!" disse.
PAULHOOD ESISTEVA!
Non era un fake di Rocco Tanica: PaulHood era VERO!!!
Ed io ero il PRIMO a vederlo dal vivo... che culo!
"Ciao! - risposi - Come va?"
Effettivamente gli avevo fatto una domanda difficile, ma PaulHood mi guardava e non diceva nulla... era inquietante.
Logorroico su Internet e muto nella vita.
Per fortuna il silenzio durò poco, perché arrivarono quelli grossi! Ed anche stavolta la regola del Colosseo non fece eccezione: fummo cacciati tutti, fave, Elii, CAIAZZO, PIOMBINO, KASTROX, cani, porci, puttane e vaffankulo.
ON THE ROAD
In strada c'era una folla allucinante.
Se anche gli Elii avessero voluto scappare, non ce l'avrebbero fatta nemmeno in elicottero: volenti o nolenti,
furono costretti a concedere i loro corpi al pubblico rock, sfoggiando mille sorrisi per altrettante foto e firmando autografi sui supporti più impensati.
Un bello spregio sarebbe stato arrivare da loro con un testo "mi impegno a versare un milione di euro sul conto del dottor Marok". Difficilmente la firma "Elio" avrebbe valore legale, "Luca Mangoni" però sì... da tenere presente per il prossimo backstage.
Stare in coda per farci fare un autografo ci interessava tantissimo, così andammo a berci una birra nel locale di fianco al teatro, lasciando che altre membra consumassero i giovani corpi del simpatico complessino.
Il più felice era il Favone, che passò il tempo a ripetermi: "Allora, ti è piaciuto farti tutto il concerto vicino a Piombino? AHAHAHAHAH SBORROH!"
"Bah... - risposi - Alla fine non ha rotto i coglioni, pensavo peggio..."
"Vaffankulo, merda!"
Missione compiuta: il modo migliore per far incazzare il Favone era parlare di Ivan Piombino SENZA insultarlo.
Nella hit paré dell'obeso stava però per farsi strada un nuovo personaggio.
"Favone!" disse Meemmow.
"Sgrunt!" rispose il Favone.
"Ti faccio un regalo!" continuò Meemmow, e gli passò un foglio in cui c'era disegnato un Favone gigante che stritolava la CAIAZZO, PIOMBINO e KASTROX. Sopra c'era un fumetto: "Oggi non sborro, ODIOOOH!"
Per una volta, Meemmow aveva fatto un buon lavoro: eravamo tutti somiglianti. Tranne Grumo, che nel disegno era biondo. E Schopenhauer, che faceva le foto. E lo scimpanzé, che aveva i piedi anziché le mani. E Uollano, che portava i capelli anni ottanta ed aveva la chiocciola! Però il Favone era grasso e pelato: uno giusto c'era.
"Ah, grazie!" disse il Favone, infilandosi il foglio nella giacca.
Non era più il Favone di una volta: in altri tempi ne avrebbe fatto ben altro uso.
Dopo un'oretta, nella folla si aprì un varco dimensionale e gli Elii riuscirono finalmente a far ritorno al quadrante Alpha, divergendo dal nostro destino.
Tutti tranne due: Cesareo e Rocco Tanica, che erano in vena di cazzeggio e rimasero un po' con noi, a parlare del più e del meno.
Tutto sembrava filare per il verso giusto, finché Meemmow non si allontanò... e si ACCESE la CAIAZZO!
Prima si aggrappò al buon tastiere, il quale elegantemente sopportò e venne ricompensato da una seconda rossettata fucsia che gli deturpò buona parte della superficie facciale.
Poi cambiò vittima.
"Civaaaaaaas!!!".
Cesareo si girò, spaventato.
E la CAIAZZO gli saltò addosso.
"Civaaaaaaas! - urlò - Mi autografi le TETTE???? Daiiiiiiiiiii!!!"
Fu la prima volta in tutta la mia vita che vidi Cesareo
imbarazzato da una donna.
"Ma stai scherzando??? - le rispose, con tono quasi paterno - Dai, hai una certa età, vedi di mettere la testa a posto!"
"HO GLI ORMONI CHE MI ESCONOOOOO!!!" urlò la CAIAZZO.
La folla si divise tra chi scoppiò a ridere e chi si diede alla fuga, per paura di essere la vittima successiva.
Per fortuna, Meemmow ritornò indietro e spense la Caiazzo: era bello che, in così tanto mondo, anche lui avesse la sua funzione.
Fu lo spegnimento definitivo: i due si allontanarono. Con Piombino.
Cos'avrebbero fatto tutti e tre assieme sarebbe rimasto un mistero, ma nessuno considerò rilevante il problema e gli dicemmo addio.
Fu allora che
Franz Crack
mi guardò e disse: "Marok! Tu come torni a casa?"
"Boh... - risposi - mi portano o Mazzu o Furio... abitiamo tutti in zona... E tu?"
"E io sono a piedi... e abito a SANTA RITA!"
L'unico che abitava più o meno là era Grip, che intanto se n'era andato affankulo. Però alla fine FRANZ CRACK riuscì a fare PIETÀ a KASTROX, che abitava in Barriera di Milano, dalla parte opposta di Torino.
"Ma sì, diu fa', vieni con me, dai!"
"GRAZIE KASTROX!!!" urlò Franz Crack.
"NESSBETH!!! Diu faaaaaaaaa'!!! Mi chiamo NESSBEEEEEEETH!!!!!!!!"
Dall'inizio della serata, quella era la CENTESIMA volta che qualcuno chiamava KASTROX KASTROX, così KASTROX sclerò ed iniziò a riversare contro
Franz Crack
insulti in piemontese inframmezzati da mosse di wrestling, mentre l'altro, cercando di divincolarsi, scappava.
È bello ricordarli scomparire così dal nostro orizzonte!
Chissà se li avremmo mai più rivisti?
E va be', chissenefotte.
In questo clima di euforia, l'unico perplesso era Furio Terzapi.
Teneva in mano il vinile di Studentessi e lo guardava, accigliato.
"Che c'è?" gli chiesi.
"Eh, mi sono fatto autografare dagli Elii il disco e..."
"Non ti piace la loro calligrafia?"
"No, è che ho usato un pennarello DELEBILE, di quelli per le lavagnette. Guarda, sta già andando via!"
"Ah... e perché l'hai fatto?"
"Perché sono handicappato, ovvio!"
"Sono fiero di te! - commentai - Un giorno entrerai nella Cumpa!"
L'unica a lasciare segni indelebili era la CAIAZZO: le guance di Rocco erano un quadro di Picasso. Per fare andare via lo schifo dovette consumare un intero pacchetto di fazzoletti, poi ci salutò: per quel giorno ne aveva viste abbastanza.
Cesareo era più rock: non accusava segni di stanchezza.
"Venite a Tavagnasco? - ci chiese - Per voi è vicino!"
"Costa troppo!" gli rispose Foniuglia.
"Se ti lascio un accredito?".
"Allora vengo!".
Non giovane donna senza ritegno... quasi come qualcuno che si fa tutti i concerti più cari del tour perché tanto ha il pass.
Quando anche Cesareo ci salutò, la serata si spense come la CAIAZZO attaccata a MEEMMOW.
"Andiamo a bere qualcosa - dissi - o andiamo affankulo?"
"AFFANKULO!!!" urlò il pubblico rock.
Perfetto.
Era il più triste finale di un concerto di Elio e le Storie Tese che avessi mai vissuto, era la prima volta che avrei varcato la porta di casa mia PRIMA DELLE DUE.
SOBRIO!!!
Nessuno aveva voglia di andare a bere qualcosa, sembrava che avessimo tutti TRENT'ANNI...
Ehi, ma AVEVAMO tutti trent'anni!!!
PiombinoKastrox.
"Ah, Marok, aspetta!" disse il Favone.
"Cazzo vuoi?"
"Ti lascio il foglio di quel rincoglionito!" rispose, dandomi il disegno di Meemmow.
"Ah... e che cazzo me ne faccio?"
"Rimettiglielo nella buca delle lettere... per spregio!"
L'idea non era malvagia... si poteva fare.
Alla fine fu Furio Terzapi a riportare me e Foniuglia a casa. E fu salendo le scale che mi accorsi d'un fatto a dir poco surreale: ero SOLO!
Dal 2002, era il PRIMO concerto a Torino dopo il quale non avrei dovuto ospitare NESSUNO a casa mia, nemmeno MAAAASKI!
Ok, ora bisognava passare al punto 2 del programma: trovare pheega.
Mi collegai ad Internet.
I POSTUMI
Il giorno dopo mi svegliai di buon mattino, c'era il sole e gli uccellini aggiungevano Tozoo: era appena passato mezzogiorno.
Ma soprattutto, eravamo tutti ancora vivi.
Persino FranzCrack, che avevamo affidato alle sapienti mani di KASTROX.
L'handicap ci raccontò di uno splendido viaggio in cui era stato edotto, per filo e per segno, sulla storia del FURGONE nel mondo.
Tra le tante perle, vale la pena segnalare il paragone tra le macchine FIAT e WINDOWS: le FIAT appena escono fanno cagare, quindi per diventare funzionanti devono essere rivedute e corrette, esattamente come WINDOWS XP con i SERVICE PACK.
Il ragionamento era talmente delirante che aveva il suo perché.
Ci misi qualche giorno, invece, ad accorgermi che dal mio frigo mancava una cosa fondamentale: la bottiglia di Genepy.
Era rimasta a Foniuglia!
Quindi, qualcuno era riuscito a SCROCCARE da bere a casa mia anche SENZA essere ospitato!!! Era un anno difficile.
Fu la stessa Foniuglia a richiamarmi, per dirmi che sarei potuto passare da lei quando volevo e riprendermi la bottiglia... senza però specificare se era piena o vuota.
"PeRò mi Raccomando, MaRok - aggiunse - non metteRe le mie foto su InteRnet!!! Sono oRRenda!!!"
"Io? Su Internet??? Ma figurati... lo sai che sono contrario a queste cose!"
La sera stessa misi online le foto, Foniuglia compresa!
Tanto chissenefotte: Foniuglia non ha Internet... e, anche l'avesse, non sarebbe capace ad usarla.
E Uollano il giorno dopo le mandò un sms: "STAI BENE SU INTERNET!"
Da allora, Foniuglia mi cerca per picchiarmi... non riavrò mai più il mio Genepy.
La sorpresa maggiore, però, sarebbe arrivata proprio dal nuovo aggregatore dell'handicap, ovvero il forum di Elio e le Storie Tese. Il 23 Aprile, parlando del concerto di Torino, un tale Francof scrisse:
È possibile che mi stia leggendo anche la fava sovraeccitata che ha pensato di scavalcare le prime file di poltrone per raggiungere il suo posto o andare non so dove.
Nella seconda fila, cara fava, c'era una ragazza che stava giusto aspettando che il tuo piede le atterrasse addosso. Inoltre, pensa che culo, capita pure che quella ragazza sia incinta. E oggi ha giusto passato 5 ore in ospedale per spiegarsi quei dolori lancinanti che la tua pedata le ha procurato a partire da quella sera.
A quanto pare la causa sarebbe una costola incrinata. Qui un po' di culo c'è davvero perché, anche se non sai bene come si raggiunge il proprio posto a teatro, magari intuisci che potevi fare anche altri danni.
Naturalmente non mi aspetto che tu alzi la mano e chieda scusa. Non l'hai fatto lì sul momento e quindi forse proprio non lo sai che quello non è il modo giusto per muoversi fra le poltrone di un teatro. La cosa di per sé non è poi tanto grave se non sei il tizio che pulisce le poltrone del teatro. Il problema piuttosto è che non sei capace, hai il culo pesante e non riesci a farti una fila senza cadere in braccio a qualcuno.
Fino ad ora sono stato abbastanza elegante, non trovi? Mi costa un certo sforzo ma sono rimasto in tono con quello che è stato proprio un concerto elegante.
Mi dispiace solo di convidere con un uno come te la venerazione per il simpatico complessino. Ma a pensarci bene credo tu fossi uno degli infiltrati degli altri gruppi invidiosi. Sì, non c'è altra spiegazione.
Pensavo di chiudere questa mia lettera citando e dedicandoti uno dei pensieri che Elio ha condiviso con noi lunedì e che hanno a che fare con le più intime e profonde radici dell'uomo: "vaffanculo!"
Convinto com'ero che, su qualche migliaio di spettatori, i colpevoli potessero essere solo PIOMBINO o di KASTROX, chiesi al Francof qualche dettaglio in più. E Francof prontamente rispose:
Noi eravamo sul lato destro, guardando il palco. Seconda fila, posti 7 e 8 (numerati dall'esterno, quindi un po' laterali). Saranno state più o meno le 9, eravamo in piedi vicino ai nostri posti, in attesa di sederci perché qualcuno nel frattempo li aveva occupati.
Il nostro amico, che dopo lo slancio atletico si è seduto in TERZA FILA più o meno dietro di noi, era alto 1,80 circa e piuttosto ROBUSTO, cranio RASATO e con pizzetto o barba, vestito di scuro.
O è
lui
o gli somiglia parecchio!
Coordinate del posto ed identificazione coincidevano... difficile dubitare della parola del signor Francof.
Riassumendo, dopo un'intera serata di "Siete tutti handicappati e porcoqui porcolà PiombinoKastrox!", l'unico handicappato che aveva fatto danno a teatro era stato proprio il FAVONE!!! Amo questo pianeta.
All'appello, però, mancava ancora qualcosa: il bootleg di Furio Terzapi.
Me lo inviò il 25 aprile, giorno della liberazione.
Si sentiva praticamente identico al mio da minidisc: l'Edirol aveva superato la prova a pieni voti e, soprattutto, entrambi i nostri bootleg erano completamente INUTILI perché tanto avremmo preso l'audio da Rete All Music!
Ebbene sì: il 5 maggio il concerto venne davvero proiettato sul piccolo schermo.
Tutto?
No, avevano tagliato qualche brano, tra cui quello che più mi interessava: l'AMOHRE, cover dei Sonohra.
Probabilmente c'erano dei problemi di diritti... FavonePiombinoKastrox!
Il mio filmato sarebbe dunque rimasto l'unica testimonianza al mondo?
Il provvidenziale archivista risolve.
Per farsi perdonare, la regia aveva però anche tagliato COMPLETAMENTE, DRASTICAMENTE e SENZA PIETÀ tutte le inquadrature ad IVAN PIOMBINO, e soprattutto i SEI MINUTI di minchiate durante Tapparella: per ottenere questo risultato, erano state SEGATE di netto TUTTE le inquadrature alla metà sinistra del pubblico... compresa Foniuglia!
La non giovane donna tirò un sospiro di sollievo, però mi vuole picchiare lo stesso.
Sono soddisfazioni impareggiabili. Seconde solo a quella, ben più grande, di mandarvi tutti doverosamente affankulo!