Il caso è un gioco in cui il senso si fotte.
È l'incubo non ancora sognato, la peggiore delle peggiori botte di alcool o fumo.
O è il jolly insperato, la catastrofe altrui che para il culo.
Al caso diamo nomi, Dio, sfiga, fato, a Codroipo è Anubi, o merda di mulo, che pare porti fortuna.
Biancastro o marrone che sia va spesso affankulo, come Murphy ben sa, ed anche un po' Kastrox, ma altre volte è un regalo un po' speciale: dopo l'era dell'oro del rossastro pass dell'Infinito, ora l'illegale fascino di scroccare ingressi a cazzo era un ricordo! Avevo il pass ufficiale degli Elii, grazie a quel bravo ragazzo del Civas!!!
Fico!
Ora l'imperativo morale era farsi tutto 'sto pazzo tour primaverile, ma anche l'estivo, ogni data, purché cara.
Che in fondo è un difetto: più si paga e più è cattivo l'audio che s'ascolta, da quando il mondo è quadro.
Ma vedere sfigati in riga che pagano un biglietto assurdo e immondo non aveva prezzo... come la pheega.
TONSILLE TOLTE
L'album di Elio e le Storie Tese, Studentessi, stava intanto riscuotendo un successo superiore alle più rosee previsioni di tutti noi: se ne parlava ovunque, anche al di fuori delle Fave. E se ne parlava bene!
Al concerto di Bologna, i brani nuovi li sapevano tutti a memoria, tutti li urlavano tantissimo, e tutti erano rigorosamente maaaski. Su Youtube un gran numero di diversamente capaci aveva pubblicato filmati della serata, e come qualità erano tutti rigorosamente KASTROX.
Il successo di Studentessi era meritato: era un disco scritto con scopi diversi dall'avere successo.
Di tutti gli effetti collaterali dell'album, però, quello che più mi aveva fatto ridere era quell'essere umano disperato che si era comprato un dominio chiamato
www.tonsilletolte.com. Tutto perché la traccia 7 dell'album, Gargaroz, diceva: "Va' su google e digita TONSILLE TOLTE"... e lui VOLEVA ESSERE IL RISULTATO.
L'autore della burla purtroppo era ignoto... l'handicap non si era firmato con nome o cognome e non aveva inserito sue foto, il che escludeva che fosse Ivan Piombino. Si presentava al mondo con un laconico "by Nfava106".
N fava 106...
Poteva voler dire una sola cosa: numero Fava 106!
Per la serie non si butta via niente, tra i mille panni sporchi di navigazione mai lavati in famiglia conservavo ancora la lista Fave del Fave Club, quella cosa che non c'era più dal 2004. Il Fave Club, non la lista Fave. La lista Fave non ci sarebbe comunque, con il delirio attuale della privacy!
Comunque, il 106 era Nicola Ferioli... quindi N stava per Nicola! Fico, ma non avevo idea di chi cazzo fosse.
Cercando con google, lo trovai ovunque: era un Nerd più Nerd di tutti noi messi insieme.
Prima di tutto, da adolescente anziché pensare alla pheega scriveva codice Assembly per il Commodore64. Lo facevano in molti, ma lui non si limitava a farlo per i cazzi suoi: lo faceva per Simulmondo. Per la precisione, era il programmatore dei giochi "I Play: 3D Soccer", "Football Champ" e "Dylan Dog: gli Uccisori". Sti grandissimi cazzi.
Una volta diventato grandicello, si era poi messo a scrivere codec audio per MS-DOS e UNIX. Correvano gli anni 90 e lui pensò bene di raggiungerli iscrivendosi al Poli di Milano... sì, proprio quello di Elio, proprio quando c'era Elio!
Si era laureato nel 96, più o meno quando mi sarei dovuto laureare io se avessi studiato... ed a quel punto si era buttato a capofitto nel mondo dell'informatica: Digital, Compaq e, soprattutto, HP.
Tra il 2002 ed il 2006.
Sì, proprio nel periodo in cui Piombino spaccava le macchine foto HP buttandole per terra, se le faceva cambiare dicendo all'assistenza che si erano rotte da sole e poi scriveva su Internet "Ahahahahah coglioni! Li ho fottuti anche stavolta! by Ivan Piombino".
Ora Nicola Ferioli lavorava in GOOGLE, il top del nerd.
Nel sito personale aveva pubblicato una sua foto,
questa.
Un individuo di sesso maschile, già con la faccia Nerd di suo, che va su un monopattino a motore.
GIALLO.
Sì, era quanto di più opposto alla pheega potesse esistere al mondo.
Iscrivetevi al Fave Club.
L'APPUNTAMENTO
E va be', un'occhiata veloce al sito ufficiale mi rivelò che venerdì 11 aprile ci sarebbe stato un concerto al Fillmore di Cortemaggiore.
Ai tempi del Fave Club, quella era la sede della "data zero", cioè della prima data del tour riservata unicamente alle Fave. Era una specie di raduno, che si teneva ogni anno o quasi. La scelta del luogo era in linea con lo spirito dell'organizzazione: il paese era in culo all'Emilia, era tagliato fuori da ogni mezzo di trasporto pubblico e, di notte, non c'era nessun locale aperto per fare l'alba.
Insomma, solo chi aveva vissuto almeno una volta nella vita la data zero al Fillmore poteva dirsi, a tutti gli effetti, Fava!!!
Gli altri potevano trombare, indisturbati.
Ridendo e scherzando, io ero riuscito ad andare alla data zero una volta sola: nel 1999.
Prima e dopo non avevo mai trovato uno sfigato che mi portasse in macchina, ma erano due le annate che meritavano menzione d'onore: il 2000 ed il 2003.
Nel 2000 ero a Naja ed il giorno stesso mi avevano negato il permesso di uscire in tempo utile. Così la macchina delle Fave Torinesi era partita senza di me e, per spregio massimo, avevano caricato al posto mio IVAN PIOMBINO.
Nel 2003 era tutto a posto, avevo trovato la macchina, lo sfigato, avevo tutta la giornata libera... ed il giorno prima mi erano venute le COLICHE RENALI. Ed avevo scoperto di avere i CALCOLI AI RENI. Sì quella roba che viene ai cinquantenni sfigati oppure a Joco. Avevo passato un'intera settimana di merda. Così, insomma, mi ero convinto che Cortemaggiore portasse un poco poco sfiga.
Detto tutto ciò... era proprio il caso di andare fin là in culo al mondo?
Il concerto costava 20 euro. Per gli altri. Per me era gratis.
La risposta era sì! Assolutamente sì!!!
Vaffankulo.
L'ORGANIZZAZIONE
Primo problema: trovare un tetto sotto al quale passare la notte.
Mandai un messaggio in broadcast su tutti i canali digitali ed analogici che avevo a disposizione e gli unici a non mandarmi affankulo furono
Klàpač
e
Uollano.
Klàpač mi disse che sarebbe andata, che aveva la macchina, ma partiva dal lago d'Iseo e "POTA!" col cazzo che sarebbe passata da Piacenza.. e figuriamoci posti tipo Milano!
Uollano invece fu più possibilista.
"Sì - rispose - Dovrei venire... in caso puoi tornare con me a Milano, certo... sempre se trovo una macchina... sì, non è sicuro... comunque, dai, ti faccio sapere..."
Ci mancava solo un "Tranquo!" alla fine, poi la sicurezza del pacco sarebbe stata al 100%.
Il ritorno da Cortemaggiore sarebbe stata un'avventura... tutto come ai vecchi tempi!
Alèèèèèèèèè!!!
Nemmeno stavolta avrei trombato.
SI PARTE!
Il Torino-Piacenza delle 14:20 si avviò in perfetto orario. 10 euro, ma li valeva tutti: non c'era quell'odiosa aria condizionata degli Intercity, i finestrini si aprivano e si chiudevano anche senza il piede di porco, e qua e là c'era persino qualche pheega, cosa che in primavera fa sempre piacere.
L'unico aspetto che lasciava un po' a desiderare era il panorama esterno: piatto come le tette piatte che piacciono ad Ivanò. E va be', pazienza... la macchina foto poteva riposare e ne aveva bisogno, visto che avevo intenzione di filmare 4 giga di concerto per vendicare lo schifo che stava su Youtube.
Comunque fu un bel viaggio: nei 10 euro del biglietto era compreso un giornale, abbandonato sul treno da chissà chi cazzo.
Era fresco di giornata, e mi rivelò che l'Italia il 14 aprile avrebbe avuto regolarmente le sue elezioni: il signor Pizza Giuseppe si era ritirato dalla contesa, salvando quei milioni di rotoli di carta elettorale che stavano per soddisfare i bisogni del popolo.
La figura di merda che l'Italia aveva rischiato nel mondo ("no election day in Italy because of MISTER PIZZA!", "L'Italia non fa le elezioni perché L'UOMO PIZZA ha detto no!") era svanita nel nulla. A quel punto, passava quasi in secondo piano il fatto che al 100% le elezioni sarebbero state vinte da Silvio Berlusconi e che per almeno cinque anni ce la saremmo presa dritta nel culo.
Terminai la lettura che ero già a Piacenza.
Lì mi aspettavano la Klàpačmobile e Klàpač: alla fine, impietosita, si era convinta ad allungare il suo tragitto per venirmi a raccattare.
"Maroook! Ma potaaaaaa da quant'è che non ci vediamo?"
"Uhm... non mi ricordo... - risposi - Tu c'eri al Due di Cigliano nel 1994?"
"Vaffankulooooooo! Ma potaaaaa alla fine dove la passi la notte???"
"Bella domanda... - commentai - Se viene Uollano, a casa di Uollano, sempre che qualcuno ci porti a casa di Uollano! Aspetta che scrivo a Uollano!"
La risposta di Uollano non si fece attendere: "Sì, forse vengo, ti faccio sapere!"
Perfetto.
PENETRAZIONE
Cortemaggiore è formata da due strade, avevamo il cinquanta per cento di probabilità di azzeccare quella giusta: al secondo tentativo trovammo il locale.
Erano le cinque, non ero mai arrivato sul luogo di un concerto così presto... nemmeno quand'era di pomeriggio.
L'ingresso principale era chiuso, ma quello laterale era spalancato. Tutto troppo facile... poteva essere una trappola!
Dissi a Klàpač di mettere a collo il pass di Alan Magnetti. Io li ostentavo entrambi, quello di Alan e quello ufficiale, così avrei "ufficializzato" anche l'Infinito e nessuno avrebbe fatto storie alle altre Fave.
Forse.
Klàpač ed io ci avvicinammo furtivi alla porticina.
"Mi raccomando - ammonii Klàpač - Che non ti scappi per nessuna ragione al mondo la parola FAVE!"
"Ma dai, potaaaa, ma perchéééé???"
All'improvviso, l'atteso grosso figuro si materializzò dal nulla.
In tasca aveva una foto di Gigi D'Alessio, la criptonite anti-Fave. Ma non la tirò fuori.
"Desiderate?"
"Siamo dello staff di Elio e le Storie Tese - risposi esibendo i pass - Dobbiamo entrare perché blinda antani la supercazzola soundcheck con scappellamento portare strumenti a destra fonici impianto luci magliette dvd ispettore tombale!"
"Ah prego..." rispose.
L'equazione "pass di Alan Magnetti = pass ufficiale" aveva funzionato, anche Klàpač entrò senza problemi.
Il Fillmore era ancora più piccolo di quanto mi ricordassi... per le date zero andava bene, tanto non eravamo mai stati più di un centinaio: la scomodità del locale faceva da selettore naturale. Quella sera, invece, parecchia gente se la sarebbe presa nel culo... cazzi loro, soka.
Eravamo dentro da pochi secondi, ma i ragazzi dello staff ci avevano già riconosciuto: la prima cosa che ci dissero fu di non fare casino. Gli Elii stavano facendo un'intervista per All Music e quindi era vietato generare suoni di volume superiore a 0.1 dB.
Effettivamente riuscivamo a vederli, poco distanti, alle prese con telecamere e pheega. Dura la vita dell'artista.
"Ah, Marok!" mi disse uno dei tecnici.
"Sì?"
"Senti un po', ho visto il tuo sito e..."
Una voce distrasse il mio visitatore: un collega lo chiamava perché gli portasse un cavo anziché cazzeggiare e lui scappò, così il finale della sua frase parabolò nell'aria come un coitus interruptus. Come Terminator, ingannai il tempo cercando di completarla.
"Ho visto il tuo sito e c'è una mia foto, levala immediatamente stronzo!"
"Ho visto il tuo sito e ci sono gli mp3, levali immediatamente, stronzo!"
"Ho visto il tuo sito e mi fa schifo, stronzo!"
Dopo un po', il tecnico ritornò nella nostra direzione.
"Ti dicevo - continuò - ho visto il tuo sito, e ho visto che hai la vhs di 'Chi ha incastrato Elio e le Storie Tese'... Non è che riesci a farmene una copia?"
Avevo consumato il nastro, a furia di duplicarla a cani e porci.
"Ma certo che sì! - dissi - Fa lo stesso se te la faccio su dvd?"
Ci avrei messo di meno, perché era già sull'hard disk del dvd recorder.
"Grande!!! - esclamò - Dvd, assolutamente!"
"Ah, c'è solo un problema..." aggiunsi.
"Dimmi tutto..." rispose.
"Quello che mi hai chiesto non è legale!"
Per qualche secondo ci guardammo negli occhi, in perfetto silenzio. Poi scoppiammo a ridere tutti e due, alla faccia porca dell'intervista, di All Music, della pheega e di Elio e le Storie Tese.
Al termine del duro lavoro, Cesareo, Elio e Rocco ci vennero incontro per salutarci, e per prima cosa mi chiesero notizie sul prof Magneto, ancora in ospedale dopo l'incidente dell'8 dicembre.
Per fortuna le notizie erano buone, il Prof era fuori pericolo, si era risvegliato ed aveva detto la sua prima parola: "Mamma!".
Per "FottitiFankuloSokaPiombinoKastrox!" c'era tempo.
Gli Elii un salto dal Prof l'avrebbero fatto più che volentieri, come tutti noi del resto, ma all'ospedale di Seregno Milanese non permettevano ancora le visite ai non familiari.
Statura a parte, il Prof è un clone di Elio, come testimonia questa
diapositiva...
quindi potevamo provare a spacciare Elio per cugino... ma non c'era fretta.
"Gli avete fatto sentire l'album nuovo?" ci chiese Elione.
"Certo! - risposi - Ha in cuffia un bel po' di mp3, tra cui le nostre voci che lo mandano affankulo!"
"Alti livelli!" commentò Elio, mentre Rocco si incamminava verso l'uscita, unica via di fuga.
"Fave! Accompagnatemi!"
Klàpač ed io scortammo il buon Sergione verso la macchina: era un'emozione, non la toccavo da
Missione Campione.
"Tu forse non lo sai - dissi a Rocco - Ma il vostro album sta facendo impazzire le Fave!"
"E perché mai?"
"Perché è pieno di minch... ehm... tesori nascosti! Ma noi ve la metteremo nel culo: li scoveremo tutti!"
Sergione sorrise e sulla sua testa comparve un fumetto: voi sì che vi sapete divertire.
"Per esempio... che mi dici del legame tra una certa Mary Poppins ed i cowboy?"
"In che senso?"
"La vecchietta è sempre laggiù... dona, dona, dona anche tu... - malamente cantai - è guardacaso spiccicata uguale a 'Noi siamo i cowboy che fanno i regali' o sbaglio?"
Rocco mi fissava come chi ascolta i deliri di un pazzo.
"Guarda - continuai - Vi faccio i complimenti perché è geniale. Avete preso la base di Mary Poppins e, riarrangiandola, l'avete fatta sembrare un pezzo country... complimenti davvero!"
"Grazie Marok - rispose - Ma devi dire grazie al CASO..."
"Perché?"
"Me la fai notare tu ora questa cosa, ma noi non ci avevamo assolutamente pensato!"
PiombinoKastrox.
"Ad esempio - continuò il buon tastiere - Proprio l'altro giorno ho fatto un giro sul tuo sito, hai scritto che l'inizio di Ignudi sarebbe uguale al ritornello di Rewind di Vasco... Hai ragione, è vero, è uguale... ma non ci avevo assolutamente pensato..."
"Che???"
La citazione del ritornello di un brano ultrafamoso chiamato 'REWIND' messa all'inizio di un brano che è DA GIRARE AL CONTRARIO era CASUALE???
"È un caso! - continuava Rocco - Così come la copertina della compilation di Elvis, che è uscita nei negozi pochi mesi prima di Studentessi... è simile a quella dell'album... ma anche quello è un caso: noi l'abbiamo scoperta su Internet dopo che l'album era già stampato!"
Mi ammutolivo, mi perplimevo e basivo...
"Vedi Marok - diceva Sergione - Delle volte uno cerca delle risposte, ma l'unica risposta possibile è il caso. Ogni tanto il caso sembra rispecchiare una logica, perché noi facciamo attenzione solo alle coincidenze! E le coincidenze, sommate, sembrano creare una logica di fondo. Se fossimo più obiettivi, ci accorgeremmo che ci capitano miliardi di altri eventi che non hanno alcun senso... e capiremmo la grandezza del caso. Per esempio, è un po' come quando pensi ad una persona e quella ti telefona. Sembra che ci sia un senso! Ma quante altre volte pensi di telefonare ad una persona e quella non ti telefona?"
"Tutte le volte che è pheega!" risposi.
In sei parole avevo smontato la teoria di Rocco.
Ritornammo felici e sereni al Fillmore.
SOUNDCHECK
Al soundcheck l'audio non sembrava poi così male. Anche l'eco era invecchiata: di venerdì sera era rimasta a casa... forse sarei riuscito a fare dei filmati decenti! Forse.
Il primo soka arrivò da Davide Ghidoni: quella sera non sarebbe venuto, nessuno avrebbe suonato la tromba.
Ed io che volevo filmare? Fankulo!
PiombinoKastrox.
Alla popolazione delle Fave in compenso si aggiunse un personaggio misterioso.
A dire il vero il suo volto non m'era del tutto ignoto, ma non mi riuscivo a ricordare dove cazzo l'avessi visto.
"Marok?" mi disse.
Ok, ora dovevo capire se mi conosceva tramite Internet, quindi ero AUTORIZZATO a non sapere chi cazzo fosse, oppure se dovevo fare finta di conoscerlo perché ci eravamo visti da qualche parte... più la seconda, perché quel volto non mi era nuovo.
"Ciao..." risposi, col tono di voce più neutro possibile.
"Piacere, Nicola!"
Il "piacere" mi rassicurò: era la prima volta che ci vedevamo dal vivo!
Ok, problema risolto. Potevo riportare le supercazzole in standby...
Ma anche no: l'handicap mi guardava come se il "Nicola" avesse dovuto innescare una qualche reazione da parte mia... ma perché?
"Nicola Ferioli!" aggiunse.
"Ah cazzo! - esclamai -
TONSILLE TOLTE!!!"
"Io!" rispose.
Per la gioia delle giovani donne, ci lanciammo in un interminabile dialogo nerd.
"Ma dai, POTAAAAAAA, basta parlare di informatica, siete malati, daiiiiiii!"
Dopo un po' arrivarono anche
Dagarlass
ed il
manuale Pelodia.
Da lì in poi non si parlò d'altro che di computer, per tutto il resto della serata: tutti e cinque, sommati, riuscimmo ad annullare completamente e definitivamente la pheega. Noi sì che ci sappiamo divertire.
L'INCONTRO E LA LEGGENDA
Se fossimo andati avanti così a lungo, le nostre amiche sarebbero diventate trentenni entro la fine della serata.
Per fortuna, al termine del soundcheck arrivarono quelli grossi a dirci che, staff o non staff, fave o non fave, dovevamo andarcene fuori dai coglioni.
Subito!
Fuori dai coglioni trovammo la Cate.
Nonostante fosse passato più di un anno, non ero ancora abituato a vederla bionda.
Tozoo.
C'erano inoltre alcuni illustri esponenti del cast del video di Parco Sempione, tra cui l'ottimo Maccio Capatonda. Anche dal vivo erano simpatici... sembravano quasi spaventati alla vista del loro pubblico: eravamo Fave, potevamo capirli.
"Marok!"
Mi girai, c'era un tizio che mi fissava. Maaaaskio.
"Ti ricordi chi sono?"
O porca troia... di nuovo! Stavo per risvegliare le supercazzole, ma lui mi anticipò.
"Sono
ROBYCAGLIARI!!!"
disse.
Robycagliari!
L'uomo senza volto! L'uomo dei pacchi!!!
Nessuno l'aveva mai visto in faccia ed ora era lì, davanti a me!!! Ero indeciso se chiedergli l'autografo, poi mi accontentai di una foto.
Nessuno può vivere senza sapere chi è Robycagliari.
Io l'avevo conosciuto su Internet nel 2000. Mi aveva contattato per un ghiotto scambio: voleva da me la vhs di Vite bruciacchiate, ed in cambio mi avrebbe dato un live in Cagliari che, a sentire lui, era una figata.
Ma una roba splendida, come non se n'erano mai viste!
L'aveva registrato da un'improbabile televisione locale sarda, l'audio era da mixer, il video perfetto, era un concerto completo, durava due ore, meglio del live in Lugano!
La proposta era veramente allettante, anche perché Vite bruciacchiate non era per niente raro, era appena passato su Raidue e ce l'avevano cani, porci, puttane e vaffankulo. Però il mio quinto senso e mezzo era in stato di allerta.
"Ok - dissi - Mandami il pacco col live in Cagliari. Appena l'ho ricevuto, ti invio Vite bruciacchiate!"
Quel giorno Robycagliari sparì.
Mi chiamò il mio socio Max Kava qualche tempo dopo. Il Kava era gemellato con me: i nostri archivi live erano in realtà un solo archivio e quando c'era da duplicare qualcosa facevamo a turno, cioè alla fine facevo tutto io.
"C'è uno sfigato che vuole Vite bruciacchiate - mi disse - In cambio ci dà un live in Cagliari!"
"Ah... - risposi - Come si chiama?"
"Robycagliari!"
"Perfetto! Digli che appena arriva il suo pacco, gli duplichiamo quello che vuole!"
Robycagliari non rispose nemmeno a Kava e sparì.
Un anno dopo, nel 2001, Robycagliari tornò all'attacco. Questa volta su Irc: si era evoluto.
"Ciao Marok! Ti ricordi di me?"
"Sìsì!"
"Scusa il ritardo..."
"Eh?"
"...per il live in Cagliari, dico!"
"Ah..."
"Purtroppo mia sorella ha registrato sopra alla mia vhs..."
"Che???"
"Eh sì... e mi ha cancellato tutto il concerto!"
"Azz!"
"Però FORSE RIESCO A RECUPERARLO!"
"Sì?"
Recuperarlo. Da una vhs sovrascritta. Cos'era, un mago? Un alchimista?
"Ti va di scambiare? - continuò - Io vorrei sempre Vite bruciacchiate!"
"Ok! Mandami il pacco col live in Cagliari, appena arriva ti mando la vhs!"
E Robycagliari, puntualmente, sparì.
Un anno dopo, Robycagliari ritornò. E si era fatto il 2002.
"Ciao Marok!"
"Ciao!"
"Scusa se poi non ti ho spedito il cd..."
Il cd? Ma non era una vhs presa dalla televisione?
"...MA È SUCCESSO UN CASINO. PRATICAMENTE HO SCRITTO FORMAT D: E MI HA FORMATTATO C:"
Sublime.
Eravamo in tre in chat quella sera: Robycagliari, il sottoscritto e Pelodia.
Quando Robycagliari uscì dalla chat, Pelodia mi contattò in query.
"Ti devo dire una cosa, Marok!"
"Dimmi tutto!"
"Sai cosa mi ha chiesto Robycagliari?"
"No, dimmi..."
"Mi ha chiesto il mio indirizzo di casa perché MI VOLEVA SPEDIRE PER POSTA IL SUO HARD DISK, perché così io gli copiavo sopra tutto quello che avevo e glielo rimandavo indietro!"
Splendido.
Letta oggi, non fa neanche tanto ridere, perché ormai per hard disk si intende qualcosa di portatile, che si attacca ad una porta esterna del computer.
Ai tempi le cose erano ben diverse: l'hard disk era qualcosa da collegare APRENDO FISICAMENTE il computer, armati di cacciavite e bestemmie.
Pensare a Robycagliari che, dalla Sardegna, mandava un hard disk a Pelodia perché gli copiasse sopra tutto, in cambio di un cazzo, era un'immagine meravigliosa.
In fondo Robycagliari era un grande...
Purtroppo quella volta guarda caso sparì, per due lunghi anni.
Nel 2004, Robycagliari ricomparve: iniziò a scrivere assiduamente su usenet, per la precisione sul newsgroup it.fan.musica.elio.
"Ragazzi, ho fondato un canale Irc per parlare di Elio e le Storie Tese! Si chiama #fan.elio! Accorrete!"
Per capire in pieno lo squallore di tutto ciò, bisogna fare un passo indietro.
Irc funziona a canali, cioè stanze virtuali in cui la gente entra per cercare pheega, trova maaaski e si manda affankulo.
Sui canali Irc esiste un simbolo per rappresentare il potere ed è la chiocciola (@). Chi ha la chiocciola (operatore) può buttare fuori (kick) gli altri (merde) dal canale chat, impedirgli di rientrare (ban) ed annullare i ban altrui (quindi può rientrare anche se bannato).
Ogni canale ha un capo (founder) che decide chi ha la chiocciola e chi no, e può bannare chi cazzo gli pare.
Ad intervalli regolari, tutti quelli che stavano su un canale dicevano che tutti gli altri erano stronzi, tutti ma soprattutto il founder. Così il vecchio canale si spopolava, perché ci rimaneva solo il founder. E nasceva un nuovo canale CONTRO il founder di prima, perché era stronzo.
Questo è il motivo per cui le Fave ogni anno cambiavano canale Irc: prima #elio, poi #1, poi #affanc1.
Ecco, Robycagliari era schifato da TUTTI i founder di tutti i canali messi assieme. Così, per andare su Irc era stato costretto a fondare un SUO canale "alternativo": #fan.elio.
Il sogno di Robycagliari era che tutte le Fave lasciassero i canali ufficiali e migrassero su #fan.elio, ma il suo canale era il PIÙ SCHIFATO di tutta Irc. Non perché avesse un brutto nome, ma proprio perché il founder era Robycagliari.
Ci andavano in tutto tre persone: Robycagliari, il colonnello Nunziatella (all'epoca Cesareus) e Mitch (all'epoca Carambola82). Proprio per questo motivo, loro tre erano stati fin da subito bollati come SFIGATI dall'intera Irc.
Nel 2005 Robycagliari sparì per l'ennesima volta, schifando il canale che lui stesso aveva fondato.
Fu allora che accadde il miracolo, l'ultima cosa che ci si sarebbe aspettati: sul canale #fan.elio arrivò pheega.
Sì, pheega!
Su Irc!!!
Le prime due furono Francy ed Andreina.
Decisi che erano due motivi più che sufficienti ad entrare in #fan.elio, così il mondo le battezzò
"
i motivi del dottor Marok".
Tempo dopo sarebbe arrivato il terzo Motivo: la minorenne Phlo.
Le chattate si prolungavano fino a tardi, e dopo una certa ora eravamo sempre e solo in quattro su #fan.elio: Francy, Andreina, il sottoscritto ed una new entry chiamata Uollano.
Cercai di farli spostare su #affanc1, perché non aveva senso che rimanessero segregati in un mondo a parte. Ma la pheega non era capace a cambiare canale e Uollano veniva SCHIFATO e BANNATO da Evaristo, co-founder di #affanc1.
Ogni volta che Uollano entrava su #affanc1, Evaristo dava la chiocciola a tutti tranne che a lui, per spregio, e poi lo bannava. Così, senza un perché.
E va be', dovendo scegliere tra la pheega ed Evaristo, decisi di restare sul canale #fan.elio. Giorno dopo giorno, la popolazione crebbe. Esponenzialmente. Tutta gente nuova, pheega in abbondanza, c'era sempre qualcuno ad ogni ora del giorno e della notte, era diventato uno dei canali più vivi di Irc
Ed #affanc1, contemporaneamente, morì. Tutti si erano spostati su #fan.elio, mentre su #affanc1 era rimasto Evaristo, a bannarsi, da solo.
Così, per assurdo, #fan.elio divenne davvero il canale ufficiale delle fave: il sogno di Robycagliari era diventato realtà.
Anzi, a tutt'oggi, #fan.elio è l'UNICO canale delle Fave rimasto vivo su Irc! Beh... vivo è una parola grossa, ci troviamo solo il lunedì sera! Però tutti gli altri canali sono morti. Male altrui mezzo gaudio.
Robycagliari, però, era all'oscuro di tutto ciò: aveva fatto UNA cosa buona nella vita, e non l'avrebbe saputo MAI.
I casi della vita.
"Robycagliari - sussurrai, con voce soave - ti posso fare una domanda?"
"Sì?"
"Ascolta, lo so che sono passati tanti anni, forse non ti ricordi, ma... il live in Cagliari?"
"Ah, sì, Marok! La vhs!!!"
Adesso non era più cd, era ritornata vhs. Fico.
"Sìsì! Quella!" risposi.
"Marok, ti volevo scrivere! No, cioè, praticamente, ti spiego... è successo un casino... la vhs ce l'ho ancora ma non te la posso mandare perché... SI È TAGLIATO IL NASTRO!!!"
Era serissimo.
Era un genio.
Un autentico genio.
LA PIZZATA
Di fronte al Fillmore c'era ancora la pizzeria zero, teatro delle pizzate zero che precedevano la data zero.
Il signor Tonsille Tolte ed io entrammo, chiedemmo se c'era posto per una decina di persone, il gestore del locale non ci rispose nulla e se ne andò.
Non sapendo bene che fare, uscimmo fuori per avvisare gli altri e chiedere consiglio. Passarono così dieci minuti, forse anche un quarto d'ora, ed alla fine il gestore riapparve e ci venne incontro: "Ok, il tavolo è pronto!"
Strana gente a Cortemaggiore.
Prendemmo posto che si erano fatte le otto. Non si stava poi così male, di fronte a me c'era pheega,
alle pareti c'erano esempi di
arte diversamente porno
e, soprattutto, mi arrivò l'sms da Uollano.
Quello definitivo:
"
Sono a LONDRA! BELIIIIIIIN!"
Alle cinque non era sicuro di venire, alle otto era a Londra.
Perfetto.
E io dove cazzo avrei passato la notte?
PiombinoKastrox.
Le pizze arrivarono quasi subito, l'uomo Pizza aveva detto sì.
Con loro, anche Gloria e Silvia Panigada, accompagnate da alcuni loro amici.
Ci guardavano in modo strano... specie quando scattavamo foto tipo
questa.
Chissà perché...
E va be', passammo l'intera durata della pizzata a parlare di roba nerd, per la gioia di Cate e Klàpač che a più riprese invocarono il teletrasporto.
Delle tre, la più negata per l'informatica era senza dubbio la piccola Cate, che non a caso era bionda.
La prodezza maggiore l'aveva compiuta quando si era iscritta alla mailing list delle Faveromane, col nome di BOFF. Ad ogni nuova email rispondeva: "Chi sei? Perché mi scrivi? Non sono io, hai sbagliato indirizzo!". C'è voluto un po' a spiegarle come funziona una mailing list, però poi non ha capito.
"Marok - mi chiese la Cate - Perché
Mirc mi dà della disabile?"
"In che senso?"
"Quando accendo Mirc mi scrive qualcosa di strano e poi 'DISABLED'. Perché mi dà della disabile?"
Anni prima, avevo trovato un caso simile sul web e l'avevo pubblicato nelle
Massime Informatiche.
Un tizio aveva chiamato il centro assistenza di una ditta, incazzato nero perché, inserendo un floppy, il Dos gli rispondeva: "Bad name and invalid...". L'aveva davvero presa sul piano personale, pensava che il Dos gli avesse detto: "Hai un brutto nome e sei un handicappato". Voleva denunciare la ditta per questo! Un eroe.
Fu allora che mi arrivò un altro sms.
Era il Kompagno Gillette, che rispondeva al mio invito per il concerto di Elio.
Quello di Torino, però.
Naturalmente mi ero "dimenticato" di dirgli che sarebbe costato 30 euro più prevendita.
La risposta fu:
"
...e dell'anniversario del Debian Café, sabato sera, frega qualcosa?"
DEBIAN.
La morte della pheega.
Perfetto.
Un sms creativo della Caiazzo, sul cui senso i più illustri studiosi si stanno ancora interrogando, fece il resto.
La serata era fottuta, potevamo uscire.
PENETRAZIONE
Ritornati al Fillmore, notammo una cosa che prima non c'era: una coda.
Oddio, definirla coda era riduttivo: la folla che si prolungava fino alla strada, un carnaio immondo. Tutti rigorosamente maaaaski.
"Posso farvi una domanda indiscreta?" chiesi agli altri.
"Sì?"
"Voi avete tutti già i biglietti, vero?"
"No... nessuno... perché?"
Perfetto.
"Voi pensate di fare ADESSO i biglietti?"
"Eh, prima era chiuso... non si poteva..."
"E lasciare qualche sfigato in coda mentre eravamo in pizzeria pareva brutto?"
"Eh va be', dai, pota, ci mettiamo in coda e li facciamo, daiii!"
"Facciamo una bella cosa! - conclusi - Io provo ad entrare col pass, se va bene vi tengo i posti davanti! Voi muovete il culo, mandate avanti la pheega e passate davanti alla coda!"
Nessuno si mosse dal centro della strada, tutti rimasero fermi come idioti a guardare le stelle. Intanto la porta laterale si aprì e mi ci tuffai dentro...
Nessuno mi chiese il pass, probabilmente sarebbero potuti entrare anche gli altri handicappati, se non fossero stati handicappati.
Se alla fine nessuno di loro fosse entrato tranne me, li avrei presi per il culo fino all'eternità!
Già... ma qualcuno di loro mi doveva pur dare un passaggio verso una qualunque città, per tornare a casa! E se non li avessero fatti entrare e mi avessero lasciato là, per poi andarsene tutti affankulo?
PiombinoKastrox.
Presi posto davanti al microfono di Paola Folli, che ha sempre il suo bel perché.
Il bello del Fillmore è che non ci sono le transenne, un po' come all'Hiroshima di Torino: chi sta in prima fila aderisce fisicamente al palco! Utile per appoggiare la giacca, lo zaino, il minidisc e la macchina foto.
Il fatto che mancasse Davide Ghidoni era una merda: se avessi filmato qualche brano del concerto, i video sarebbero passati alla storia come "quelli fatti nella serata sfigata".
Sottotitolo: "Qui un si tromba!".
Ok, avrei filmato solo un brano: "Suicidio a sorpresa".
La tromba non era fondamentale ed il nome era perfetto.
Alle nove intanto si aprirono i cancelli, ed un'orda anomala invase il Fillmore.
Erano davvero tutti maaaaski, una vera e propria ondata di diversamente figati. Si vedeva ogni tipo di anomalia umana, tranne quella che sarebbe dovuta arrivare: le 100 semifinaliste di miss Cortemaggiore 2008. O, a scelta, gli altri handicappati.
"Marok!!!"
Mi girai, cinque o sei volti mi fissavano, tutti rigorosamente maaaaaski.
PiombinoKastrox.
"Ma sei tu?"
"Dipende - risposi - Vi devo dei soldi?"
Risero tutti, livello culturale definito: erano il pubblico di marok.org!
Rimanemmo lì a parlare del Piombino e del Kastrox.
Quando tutto il locale si era riempito, ma proprio tutto, quando non c'era più neanche un angolino libero in ultima fila o sopra il bancone del bar, vidi arrivare gli handicappati.
Calmi e tranquilli, tanto non c'era fretta.
In prima fila eravamo già compressi con la massima perdita di qualità possibile, avevamo le spalle a forma di pixel.
"Ohu, vi spiace far mettere davanti quegli altri sfigati? - dissi al pubblico di marok.org, indicando gli handicappati - Dai, sono nella Cumpa!"
I ragazzi si voltarono, videro una sequenza di dieci corpi handicappati dei quali solo uno superava il metro e settanta, e provarono pietà.
Per fortuna.
"Grazie ragazzi!" dissi.
"Power to handicap!" urlò uno di loro.
E fu così che, anche stavolta, le Fave furono tutte in prima fila.
Il dottor Marok risolve.
QUELLI CHE ASPETTANO
Ad un tratto, le luci si spensero.
Momento ideale per toccare culi, ma ero tra Dagarlass punto org e TonsilleTolte punto com.
PiombinoKastrox.
Le casse iniziarono a diffondere le musichette pre-concerto, che però non erano le solite. Stavolta a deliziarci era una struggente compilation di minchiate scaricate da Internet, tra cui ricordiamo lo scherzo telefonico del Jack, le mitiche pubblicità regresso di Sito Esaurito ("Sborrocillina", "Baccello Segreto" ecc...) ed il leggendario "Discorso del sindaco di Contursi Terme ed Oliveti Cetro".
Quest'ultima era una cazzata che mi era arrivata via email da un amico handicappato, nel lontano 2001. L'avevo pubblicata subito ed era stata la hit del mio sito per un intero anno... era finita persino su
Golem, una trasmissione di Radio Rai. Un bel giorno, poi, mi aveva scritto la nipote del vecchio rincoglionito in questione, dicendomi che suo nonno non era sindaco ma avrebbe tanto voluto esserlo. Semplicemente, stava ad un matrimonio e, ci tenne a precisare, era leggermente ubriaco. Fu bello conoscerla.
Mi avvisò anche che il vero sindaco di Contursi Terme stava facendo causa a tutti quelli che dicevano che la voce era la sua.
Chissà perché poi...
Boh... portatemi le arance in galera.
CONCERTO!
La scaletta era identica a quella di Bologna... essendo la seconda data, era prematuro lamentarsi!
Primo brano
Plafone... anche quella sera, la voce di Paola era splendida e la parola d'ordine era "elegante". Però mancava Schopenhauer, non era lo stesso.
Poi, come a Bologna,
Ignudi,
Gargaroz,
Parco Sempione.
E cantavano tutti! Figata.
Seguiva
TVUMDB, in cui Mangoni sfoggiava uno splendido
costume da Peperone.
Se ce l'aveva avuto anche a Bologna, non me n'ero assolutamente accorto. Però per non accorgermene avrei dovuto essere completamente handicappato!
L'ipotesi era verosimile.
Poi
Gimmi I,
Tapparella ed il momento "mai più senza": la presentazione del gruppo.
Già sapevo come sarebbe andata a finire: la new entry sarebbe stata Rocco Taniche.
E invece: "Rocco Tanica appartiene al passato! - disse Rocco - Dimenticatevi di Rocco Tanica perché, da questa sera, qui... c'è... MAURIZIO!"
Sono cose che fanno pensare.
Poi
El Pube, bella anche se orfana di tromba, ed il medley
Pipppero/
La Chanson/
Discomusic/
Born To Be Abramo, al termine della quale qualcuno lanciò un paio di mutande sul palco.
Non ero riuscito a vedere chi cazzo fosse, ma sicuramente era maaaskio.
Ci avevano provato, gli Elii, ad educare la pheega a lanciare i reggiseni sul palco... ed invece arrivavano mutande di maaaaski!
"Non sono eleganti..." commentò Elio.
Dura la vita dell'artista.
Dopodiché
Fossi Figo, che, nel caso qualcuno si fosse distratto, ha veramente fracassato i coglioni.
Poi
Suicidio A Sorpresa, che mi divertii a filmare per intero, come da piano originale.
A parte che ogni tanto, zoomando troppo in fretta, la macchina metteva a fuoco a cazzo, non sembrava venire male... Mangoni che faceva il cazzone con i pupazzi, i vinili metal, il serpente boa e la mela di Biancaneve avevano il loro perché... ci mancava solo un dettaglio, cioè una troia nuda, poi sarebbe stato un bel filmato.
Seguiva
Supergiovane, con tanto di stage diving di Mangoni che però rischiò di finire in tragedia: l'architetto si tuffò elegantemente sul pubblico ed il pubblico elegantemente si scansò. Fu un bel momento.
Poi
Heavy Samba ed una
Largo Al Factotum in cui, come a Bologna, il "ro" di Figaro andava elegantemente a fare in culo.
Dopo una breve pausa, Dopofestival fu.
A differenza di Bologna, la sigla sokò e gli Elii suonarono un solo brano, quello di Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio:
Il Mio Amico. Mi piaceva molto l'idea della cover con il testo identico all'originale, però che faceva ridere anziché fare schifo. Visto che avevo ancora un po' di spazio nella scheda, decisi di filmare anche quella... effettivamente il risultato ebbe il suo bel perché.
Lieto fine con il Congresso Delle Parti Molli (o amaro, pensando che da lì a poco avrebbe vinto Berluskoni e la profezia del cantico sarebbe diventata realtà...) e poi tutti affankulo.
BACKSTAGE
Eravamo pochissime Fave, una decina in tutto, ed il resto era
pubblico elegante.
Dunque le probabilità di fare backstage erano ottime!
Infatti gli Elii dopo pochissimo tempo uscirono fuori!!!
Il pubblico rock corse loro intorno, festante!!!!!!
Ed alcuni energumeni spuntarono da sotto il terreno, innalzando una vera e propria barriera umana... abbiamo trasmesso: "Atlantis - L'impero perduto".
Qualunque persona intelligente sarebbe restata in disparte ad ammirare la rissa tra gli sfigati più ostinati ed i buttafuori più incazzati: non era poi così prioritario affrontare una muraglia umana per fare backstage!
Infatti, mi ritrovai spinto da una piena di handicappati verso la diga fanculante di energumeni, ai quali sfoggiai il mio migliore sorriso.
Probabilmente, sarebbe stato anche l'ultimo.
Con tutti i denti, intendo.
Fu allora che gli Elii ci vennero incontro.
Ci superarono.
Ed andarono in strada, fingendo di essere lì per salutare il pubblico rock quando in realtà stavano semplicemente dissimulando la fuga verso le macchine, con l'obiettivo di arrivare il prima possibile a casa.
Fave=Fankulo.
AFTER
Si era fatta l'una... fico.
Adesso rimaneva un problema di fondo, neanche troppo lieve: cazzo avrei fatto tutta la notte?
Uollano aveva fatto pacco ed al momento non avevo un piano B.
Numero di persone che mi potessero ospitare: zero.
Primo treno Piacenza-Torino, ore 6:38. E sarei comunque dovuto arrivare a Piacenza. Ma poi che cazzo avrei fatto da solo fino alle 6:38?
PiombinoKastrox.
Primo treno Milano-Torino, ore 5:15.
Già meglio, anche perché difficilmente sarei arrivato a Milano prima delle tre.
Già... ma COME sarei arrivato a Milano?
"Stronzi! - dissi - Qualcuno di voi va a Milano?"
"Io - rispose Quetzal - Perché?"
Il dottor Marok risolve.
Ora l'obiettivo era partire da Cortemaggiore il più tardi possibile, per non rompermi il cazzo da solo in stazione.
"Perché non andiamo a bere qualcosa?" propose il non banale Pelodia.
Pochi minuti dopo eravamo già ai tavoli della birreria ZERO, cioè la birreria in cui si beve la birra dopo la data ZERO, e stavamo già parlando di roba ZERO, cioè la roba Nerd parlando della quale il numero della pheega si riduce a ZERO.
Riuscimmo a schifare pure DAGARLASS, che ad un certo punto si alzò, ci mandò affankulo e se ne andò.
"Te che lavori in google - dissi al signor Tonsille Tolte - Stai anche in Youtube?"
"Sì, certo!" rispose.
"Allora mi spieghi come cazzo fa qualcuno a mettere su i filmati ad alta qualità?"
"Cioè?"
"Eh... ogni tanto, quando guardo i filmati di violenza minorenne femminile, viene fuori un link 'guarda questo video in alta qualità'. Eppure, quando si mettono su i filmati, il sorgente viene buttato nel cesso e viene generato un flv di 320x240. Come si fa a dire al programma di conversione che voglio che il mio sorgente rimanga ad alta risoluzione, anziché essere buttato nel cesso?"
"Non si può! - spiegò il Nerd - Tu devi uploadare il tuo filmato alla massima risoluzione, il programma di youtube fa un backup del tuo sorgente e genera un flv a qualità schifosa, 320x240, che è quello che vedono i visitatori. Se poi, in un secondo tempo, il tuo video ha successo, youtube prende il sorgente backuppato e ne salva una seconda versione, ad alta qualità... come premio!"
"CHE???????"
"Perché ti stupisci? Cosa c'è di strano?"
"Cosa c'è di strano??? Ma porca troia è il sistema più IDIOTA del mondo!!! Se io ho un filmato ad alta risoluzione e lo metto su così com'è, spreco un macello di banda, di Youtube ma soprattutto MIA! Per poi vederlo convertito a 320x240 in pixel resize, cioè in modo PEGGIORE di come lo farei io! E tutto questo solo per SPERARE che un domani il mio video faccia un milione di visite e voialtri froci lo mettiate su in alta risoluzione, che poi è 480x360 che è comunque una merda? Ma vaffankulo!!!"
Il bello era che tutto ciò seguiva, quasi fedelmente, lo schema che Daiconan aveva teorizzato come il più realistico possibile e per il quale era stata presa per il culo dal mondo.
Nicola ci pensò un po' su, poi non trovò alcun argomento convincente e disse: "Boh, funziona così..."
PiombinoKastrox.
Alle due il signor Zero, gestore della birreria Zero, ci comunicò che stava elegantemente per chiudere, quindi Fave=Fankulo.
E fu così che rimanemmo in pochi sfigati a sparare stronzate davanti alle macchine parcheggiate sul ciglio della strada, per poi girare come idioti sulla macchina di Pelodia per ore, visitando tutti i lati più oscuri del nulla.
Alle quattro anche il Pelo si arrese e lo fankulammo: la nostra strada ci avrebbe portati a Milano.
Non l'avrei mai detto, ma alla fine eravamo di corsa: vidi la Stazione Centrale alle cinque in punto!
Alla fine feci tutto di corsa, biglietto,
foto alla stazione di Milano ricoperta di ghiaccio per conto dell'Enel,
che venne uno schifo, buco dentro il biglietto, che invece venne benissimo, e corsa verso il binario numero 4.
Era bello, il binario numero 4.
C'era una scritta su un cartellone: "DIO IN SMS".
Era un segno del destino... inviai un sms al Favone con scritto, testualmente: "DIO in SMS".
Il Favone mi rispose pochi secondi dopo: "PORCO!"
Era tutto così bello che rischiai di perdere il treno... saltai su all'ultimo, quando si stavano già chiudendo le porte.
L'IDIOTA
Sarebbe stato un peccato perdere il treno, perché il Milano-Torino delle cinque ha una popolazione d'eccezione: TROIE.
Sono loro, oltre alle Fave, le vere pendolari all'incontrario, quelle che tornano a casa alle cinque dopo l'onorato lavoro. Erano tutte diversamente bianche. Nigeriane, o comunque provenivano da zone limitrofe. Facevano casino, cantavano, ballavano, era bello vederle... per i primi cinque minuti.
E va be', per ingannare il tempo tirai fuori il walkman dallo zaino e mi misi a riguardare le foto che avevo fatto durante il concerto.
Il bello di essere fan di Elio, anziché di altri di cui non faccio il nome (Ligabue) è che nessuno di loro caga il cazzo ai fan se fanno foto ai concerti... anzi, ogni tanto ce ne chiedono qualche copia.
Se qualcuno caga il cazzo è gente del locale, ogni tanto capita nei teatri, una volta all'Archivolto di Genova avevano persino cercato di fottermi il rullino... infatti in quel posto non mi rivedranno mai più, se non per l'appunto in foto.
Pensandoci bene, era parecchio che nessuno mi cagava più il cazzo per le foto. Non che sarebbe stata una grande perdita: quelle del concerto mi erano venute una mezza merda... me ne piacevano solo un paio... per le altre sarei andato di Photoshop. E va be', visto che non avevo un cazzo da fare iniziai a cancellare quelle completamente inguardabili per risparmiarmi il lavoro da casa.
Intanto, la porta si aprì ed entrò il controllore. Anzi, i controllori: erano addirittura in due, un uomo ed una donna. Facce tese, visi incazzati neri... strano, pensavo fosse bello lavorare alle cinque di sabato mattina!
Ero curioso di vedere se avrebbero fatto la multa alle troie, era evidente che nemmeno una aveva il biglietto... comunque tirai fuori il mio.
Il controllore mi guardò e, con una mano, mi fece segno: "NO!"
No?
Schifo?
Boh, ok, misi via il biglietto.
Lui rimase lì, muto, a fissarmi.
E mi rifece il segno: "NO!"
Iniziai a pensare che mi parlasse a gesti perché avevo le cuffie... così me le tolsi, per incoraggiare il dialogo tra i popoli.
Il controllore uomo rimase fermo, a fissarmi, senza proferire parola.
La donna a quel punto prese il coraggio a due mani ed aprì bocca: "Non si possono fare foto sul treno!"
"Eh?"
Solo allora mi ricordai che tenevo la macchina in mano, perché mi stavo guardando le foto.
"Non sto fotografando, sto guardando le mie foto!" dissi, senza nemmeno sforzarmi di nascondere il più assoluto disprezzo. Oltretutto c'era il copriobiettivo su, come cazzo facevano a pensare che stessi fotografando?
E poi che cazzo dovevo fotografare? Le troie?
Ehi... buona idea!
I controllori continuavano a fissarmi, ed io non accennai nemmeno a mettere via la macchina. Alla fine furono loro ad arrendersi, e se ne andarono.
Eravamo all'assurdo: un vagone pieno di troie senza biglietto ed i controllori venivano a cagare il cazzo a me perché avevo in mano una macchina fotografica... quanta poesia in tutto questo!
E va be', se uno finisce a fare il controllore sul treno delle puttane delle cinque del mattino... un motivo c'è.
Alla prima fermata, Rho, salirono altre troie, ed erano un vero e proprio esercito: erano arrivati i rinforzi.
Una folla di diversamente moraliste diversamente bianche... le ultime, inconsapevoli anime della poesia.
Queste erano più assonnate, più stanche... a Rho si lavora, mica come a Milano. Comunque, nel mio scompartimento ero l'unico a non aver preso cazzi nelle ultime 24 ore. Ma, in fondo, anche nella vita. A meno che non ritornasse la femmina di controllore.
MEG
"Libero qui?"
Mi voltai, era una ragazzina di colore. Era carina, avrà avuto al massimo vent'anni. Indicava il posto diagonalmente di fronte al mio... effettivamente ne occupavo quattro, aveva le sue ragioni.
"Certo che è libero!" risposi, spostando la giacca per farla stare più comoda.
Per una volta che una pheega non mi schifava...
"Torni casa da lavoro?" mi chiese, osservando lo zaino.
"Sì... - risposi, sospirando - Finalmente! E tu?"
"Anch'io... cosa fai?"
Loro amano il tuo lavoro, se sta tra il bancario ed il padrone di un bar.
"Eh - dissi, serio - sono manager in una ditta di commercio proattivo... hai presente no?"
Mi piace il termine "proattivo"... non vuole dire assolutamente un cazzo, non è nemmeno italiano, è l'italianizzazione di "proactive", che non è inglese, perché nemmeno nel dizionario inglese esiste. Semplicemente, è una parola che somiglia ad altre parole che vogliono dire qualcosa ed è stata coniata apposta per riempire i buchi quando non si sa che cazzo dire... un po' come l'H dei Sonohra.
Lei mi fece cenno di sì col capo.
Ma certo che aveva presente!
"E tu? - chiesi - Cosa fai?"
Ero curioso di vedere cosa si sarebbe inventata.
Lei sorrise.
"La strada!" mi rispose, ridendo e coprendosi la bocca con le mani, come le giapponesi di Youtube.
"Marok, piacere!" dissi.
"Meg!" rispose.
O, perlomeno, Meg fu quello che capii io... del resto lei avrà sicuramente capito "Marco", quindi eravamo pari.
Meg mi osservava... chissà come siamo noialtri visti dagli occhi di Meg?
"Pompino?" sussurrò.
"No, Meg, ti ringrazio..."
Anche se... quasi quasi...
"Stanco?"
"Eh, un po' sì..."
"Anch'io... tanto..."
Meg chiuse gli occhi e si addormentò, di sasso.
DIVERSAMENTE ALBA
Il caso era stato artista stanotte.
Un'intera serata a cercare pheega, per poi dire no quando irrompe a frotte nella vita, senza un perché.
E la sfiga sta a guardare, incredula, non capendo la nostra follia.
Tornai al giga di foto che aspettavano il tremendo verdetto, cioè quel giudizio che, forse, le avrebbe salvate.
Bah...
Meg dormendo sorrideva ed io guardavo le borse aperte delle colleghe addormentate: non erano così furbe, le scorse volte evidentemente erano state fortunate a non incontrare stronzi sulla loro strada.
Sembrava estate, vedere già luce ed essere sbronzi in un mondo che dorme.
Nel finestrino, i nostri riflessi di facce da Bronzi di Riace cedevano al mattino, superati in bruttezza dai cantieri di Porta Susa.
Quel grande catino umano avrebbe alluvionato i sentieri bui della grande città da lì a poco, ma loro, attrici di antichi mestieri, sognavano ancora.
Sì, il caso è un gioco in cui il senso si fotte, ed a ME toccava svegliare le amiche, col tono roco dell'alba.
"Sveglia Meg!" dissi.
Ronfava felice Meg, ma alla fine aprì gli occhi, quasi spaventata.
Sì, be', ero Fava, potevo capirla.
Dopo due scrocchi di dita mise a fuoco il mio sorriso.
"Porta Susa!" dissi, osservando i fiocchi a cui affidava i confini di un viso stanco.
"Hai un euro?" mi rispose.
Diedi un euro a Meg.
Era un settimo preciso di un biglietto sprecato.
E va be'.
I piedi, da soli, portarono le ossa a casa.
Ci sono volte in cui pensi e ti chiedi se davvero tutto è a caso.
Pervasa da aulici pensieri, la mente vola alto, inventa stronzate e poi si intasa, come il cesso dei maaaaaski in una scuola: pochi giorni dopo, il sistema guasto di Youtube era cambiato e la sola quota venti visite dava in pasto al web un video ad alta definizione!
Il dottor Marok risolve, ed il vasto mondo del Tubo ci mostrava il culo finalmente a degna risoluzione... ultimo atto prima del fankulo.