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Sei in: Home >Elio >Recensioni > Pisa 21/5/2006


Concerto di Pisa
La notizia era ufficiale: gli Elii avrebbero conservato in eterno la scaletta qualità oro, nota ai più come "qualità soka". Ed il pubblico rock, come nella migliore tradizione, accolse la novità con quella carica d'entusiasmo e ed incontenibile tripudio che, per intensità e purezza, trova come unico pari l'introduzione forzata di un PALO nel CULO.

Non però un semplice paletto di quelli corti e sottili usati per i segnali stradali, le reti elettriche dei tram o le luci a basso voltaggio: piuttosto un bel traliccio di quelli alti una trentina di metri che sorreggono l'alta tensione, con tanto di cavo folgorante ancora attaccato.

E, quando dico che entrava nel culo, non mi riferisco ad un moto dal ritmo lento, delicato e romantico come quello di uno schizzo di sborra che straripa dalle labbra viscose di una vecchia troia sdentata che spompina il cazzo unto di un camionista obeso sulla tazza di un cesso d'autogrill, nè di quello più festante e vigoroso di una coppia di membra vatusse che liete e festose varano la candida carne di una verginella promessa sposa quando, nostalgica, dice addio al nubilato. No, il traliccio dell'alta tensione sarebbe stato spinto fin nelle viscere del vostro culo da un TIR IVECO carico di ESPLOSIVO NUCLEARE e GUIDATO DA IVAN PIOMBINO!

Ecco, tale e tanta possenza, infilata su, su e ancora su per l'anale pertugio, era esattamente l'immagine che ogni Fava aveva della QUALITÀ ORO.
E, finché gli Elii fossero andati avanti con quella scaletta, decisi che il mio culo sarebbe rimasto a casa, ermeticamente saldato al mio cesso.
Ormai avevo deciso: niente e nessuno mi avrebbe convinto a cambiare idea.

"DOTTOREEEE! - disse Daiconan - DOMENICA C'è UN CONCERTO A PISA!!! QUALITà ORO!!! C'è ANKE FRANCY, PASSIAMO LA NOTTE ASSIEME... VIENI? DAIIIIIIII!!!"
SI PARTE!
Presi il treno all'alba di domenica mattina: mezzogiorno.

Anche stavolta l'organizzazione era partita in modo impeccabile e poi, in modo ancora più impeccabile, era andato tutto a troie.
Ero rimasto d'accordo col Pelle che sarei andato da lui il venerdì sera ed avremmo passato l'intero weekend dal MazzantiniMazzantini, in modo da far domenica in condizioni subumane ed inibire ad ogni nostra sinapsi la percezione della qualità oro.
Il Pelle mi aveva dato l'ok per il Mazzantini, ma a Pisa non avrebbe mai messo piede perché "PISA MAIALA!", "PISA MERDA!", "SE LA MERDA FOSSE ORO, A PISA C'È IL TESORO!" e "MEGLIO UN PARENTE MORTO IN CASA CHE UN PISANO ALL'USCIO!".

Dettagli trascurabili. L'unico contrattempo degno di rilievo stava semmai nel fatto che Vinci, il paese del Mazzantini, è in mezzo alla campagna. Ed eravamo in pieno maggio.
Bastò una frase a convincermi: "O Marok, vieni tranquillo! - disse il Pelle - L'allergia al polline non ha mai ucciso nessuno, IL MAZZANTINI SÌ!"
Il Pelle risolve.

Secondo problema, i biglietti: il concerto era gratis, ma per entrare occorreva un invito che saremmo dovuti passare a ritirare nella sede del teatro. A PISA!
E ne davano UNO A TESTA!
Il Pelle riuscì a mandare un gruppo d'amici suoi al teatro a prendere i biglietti, ma i biglietti NON ESISTEVANO: erano stati dichiarati "esauriti" fin dal primo giorno di apertura. FAVE=FANKULO.

Al diffondersi della notizia su Internet esplosero risse, massacri, devastazioni, saccheggi e PiombinoKastrox. Almeno fino a cinque giorni dal concerto, quando sul sito degli Elii comparve una simpatica ed innocente iconcina fischiettante con su scritto "Prenota anche tu un biglietto per Pisa!".

Mazzantini Ebbene sì, i posti per le Fave C'ERANO SEMPRE STATI, ma gli Elii avevano aspettato fino all'ultimo a renderli pubblici perché leggere la gente che si scannava sul forum era terribilmente divertente... per una volta fui d'accordo con loro.

Alla fine anche il Pelle, nonostante Pisa, s'era convinto a venire. Questo però poneva un problema: sul sito c'era un biglietto a testa per ogni Fava, ma il Pelle NON ERA FAVA!
"Marok, che fo? Ci pensi te?"
"Ok, tranquo!"

Diedi un colpo di telefono al prof Magneto, il mio asso nella manica: la sera paga la birra e poi non la beve, ai concerti arriva dopo la fine e poi ci riporta a casa, ed anche stavolta non deluse: fece senza problemi la prenotazione per sé, me la inviò via email ed io la girai al Pelle. Fantastico.

"Ma ricorda! - dissi al Pelle - Quando vai alla cassa a ritirare l'invito, te sei il PROF MAGNETO!"
"Iobbestia! - rispose - Basta che non sono PIOMBINO o HASTROX, tutto il resto va bene!"
Il dottor Marok risolve.

Alla fine, anche Francy e Daiconan si erano convinte a passare con noi il fine settimana dal Mazzantini: si profilava il migliore weekend della nostra vita! Alcool, pheega e rock and roll!
Non potevo credere che fosse tutto così perfetto... era un sogno!

Ed infatti la sera di giovedì squillò il telefono: "O Marok, sono il Pelle! È successo un casino... sabato HO DA SONàRE! La si piglia ni'ulo! Un si fa più nulla!"

Come ampiamente previsto.
PiombinoKastrox.
CIAO PISA!
Arrivai a Pisa alle cinque in punto di domenica pomeriggio, tristemente sobrio ma autisticamente puntuale per l'appuntamento con Pelle ed i Motivi.
E, puntualmente, in giro non si vedeva un cazzo di nessuno... non c'era nemmeno Grumo, visto che non stava piovendo.

Handihappati Non sapendo se chiamare il Pelle o la pheega, mandai un messaggio a GRUMO.
"Vieni a Pisa oggi?" gli chiesi.
"Sono già qua al teatro! - rispose - TU dove sei?"

Dimenticavo: il concerto era al coperto, doveva fare bel tempo fuori.

"Sono appena arrivato in stazione - spiegai - aspetto la pheega e vi raggiungo... facciamo alle sei?"
"Alle SEI??? Io e Don Diego siamo qua dalle DIECI di stamattina!!!"
Dalle dieci del mattino.
Per aspettare, da soli, l'inizio di un concerto previsto per le dieci di sera.
QUESTO era 100% Grumo!
Il mondo mangia il nostro gelato RAPPORTI UMANI
Alle cinque e mezza piovve il primo Motivo, Francy! In dono portava una giovane donna di Grosseto che, chiamandosi Serena, si propose come antiGrumo... illusa creatura.

Non avevo mai visto Serena prima d'ora, ma lei ci raccontò di essere iscritta al Fave club da una decina d'anni e si lanciò nel lungo elenco dei concerti di Elio e le Storie Tese che aveva vissuto.
Tra i tanti, anche quello mitico alla Fortezza Da Basso di Firenze del 2001 (per gli amici Orto mio)! Quella sera avevo conosciuto il Pelle e da allora non mi sono più ripreso.

La cosa strabiliante della storia di Serena era l'essere riuscita nell'ardua impresa di non conoscere noi nè nessun'altra Fava: si era ritagliata una realtà alternativa, come Daiconan. Sono cose che fanno pensare.

Alle sei meno un quarto finalmente arrivò anche il nostro amico etrusco, il Artisti al cessoPelle. Era scuro in volto, la faccia tra il moribondo e lo schifato.
"Che succede?" gli chiesi.
"PISA MERDA!" rispose.
Perfetto.

L'ultima ad arrivare fu naturalmente Daiconan, che ci corse incontro con un gelato in mano ed uno zainetto sulle spalle... look minorenne, sborroh.

"ERO QUA GIà DA UN PEZZO! - urlò - MA NON VI VEDEVOOO!!!"
Ok, era sempre un Motivo. Potevamo partire.
LA RETTA VIA
Come sempre, nessuno di noi aveva avuto voglia di cercare su Internet dove fosse il teatro prima di partire, tanto chissenefotte, c'era il Pelle.
Miracles Square
"Che sia ben chiaro - avvisò il Pelle - Io un son mai stato a Pisa prima d'ora! LA STRADA UN LA SO!"
"Ah... allora proviamo a chiedere a qualcuno..."
"NO! COI PASSANTI UN CI RAGIONO! Che s'a Pisa si ferma uno a caso pe' strada, NOVE SU DIECI L'E' UN PISANO!!!"

"Be', nove su dieci! Magari s'ha culo e si becca il non Pisano..."
"E allora l'è inutile: se unnè Pisano UN SA LA STRADA!"
Non faceva una piega.

Umorismo pisano "E come facciamo a trovare il teatro?"
"Un m'interessa, UN SI CHIEDE! Si gira a cazzo finché un lo si trova!"

Girammo a cazzo in macchina per venti minuti, tra sensi unici e divieti stradali che si contraddicevano tra loro. Ed il Pelle, ogni volta che la strada diveniva un vicolo cieco, ripeteva: "Ecco, avete visto? SIAMO A PISA!"

Per fortuna l'intera Pisa era grande quanto mezzo quartiere d'una città normale, così mollammo la macchina in un parcheggio in culo al mondo e ci lanciammo in una caccia al tesoro per le vie della città vecchia. Ed il Pelle, ogni volta che ci trovavamo al punto di partenza, ripeteva: "Che vi dicevo? SIAMO A PISA!!!".

Alle sette in punto decisi che mi ero rotto il cazzo, entrai in una tabaccheria e, col Pelle che da fuori urlava: "UN LO FARE, SON PISANI!!!", comprai una cartina di Pisa. Poi telefonai a Grumo, mi feci dare l'indirizzo del teatro ed in un paio di minuti arrivammo a destinazione.
IL TEATRO DE' PISANI
Davanti al teatro c'era già una discreta folla in coda ma, per la gioia del Pelle, i Pisani erano pochi: la maggioranza era gente che veniva da fuori. Tra loro, due nostre vecchie conoscenze: Grumo e Don Diego.

"Che cazzo ci fate qua fuori? - chiesi - È già finito il soundcheck?"
"Macché... non siamo neanche entrati! Fave = Fankulo!"
"Ma come? Siete qua dalle DIECI del mattino e non siete riusciti a beccare Ragazzi, fave = fankulo!Cops per entrare?"
Mi fecero un cenno, mi girai e vidi il presidente COPS che ingannava il tempo assieme a cani porci puttane e vaffankulo, assieme a loro, in coda.

"Presidente! Ma perché stai fuori?"
"EGS Bresidente!" rispose.
Porca troia, era già passato un anno... me lo dimentico sempre.

"Ah, quindi da oggi non lavori più gratis?"
"Mah, vediamo... se g'è bisogno sdo a fà i brulé lo sdesso!"

Zarrillo’s angels Ogni volta che uno guarda Cops e pensa che, forse, tra tutti, potrebbe essere l'unico non del tutto handicappato, lui se ne esce con perle del genere. Fantastico.

L'incontro con Cops comunque non fu inutile: ci presentò due sue amiche giovani e di sesso femminile, una era di Pisa e l'altra di un paese vicino.

"Non dire alle fave di dove sei - l'ammonì disse il presidente Cops - È berigoloso!"
Mah... strana persona.
FAVE = FANKULO
Immersi nel cazzeggio, la nostra attenzione si posò su un manifesto: "ELIO INCONTRA GALILEO". Gemelli Si presentava come una miniconferenza sulla loggia del Duomo, in cui il cantante Elio impersonava Elio ed il tastiere ROCCO TANICA impersonava GALILEO.

"Fico! - dissi - Quasi quasi... Quand'è?"
"Era oggi alle 12:30!" rispose Grumo.
"Aggià... te ed il Don eravate qua! Com'è stato?"
"E io che cazzo ne so? - rispose l'autistico - Eravamo a Pisa ma non ci siamo mica andati: non sapevamo che c'era..."
Perfetto: GALILEO = SOUNDCHECK = FAVE = FANKULO.

E va be', in fondo di entrare a vedere le prove non me ne fotteva un cazzo: fuori o dentro, l'essenziale era stare in mezzo alla pheega. Ma c'era un problema: dovevo consegnare a Christian Meyer un oggetto misterioso, di forma circolare circoscritta da custodia quadrata, che gli consegno ogni anno in questa stagione. Esatto: il cd del Percfest, con le tracce dei concorrenti a cui Christian avrebbe dovuto dare un voto. Per il secondo anno di fila, tra gli aspiranti c'era Comecazzosichiama... ero curioso di vedere se sarebbe riuscito a farsi segare un'altra volta.

Telefonai a Christian, il telefonino era acceso ma non rispondeva.
I guardiani del mondo Gli scrissi un messaggio avvisandolo che lo aspettavo fuori con il cd e non avrebbe neanche dovuto infrangere il fave=fankulo facendomi entrare, bastava che avesse mandato qualcuno da me, rigorosamente maaaaaskio, prima dopo o durante il concerto.

E Christian Meyer rispose: "SPEDISCIMELO!"
Perfetto.

Percfest = Galileo = Soundcheck = FAVE = FANKULO!

Non tutto però era perduto: alla fine l'ex presidente Cops riuscì a stabilire un contatto con gli ex colleghi dello stand, che erano già dentro e lo fecero entrare.
"Lasgiademi i zaini ghe ve li bordo dendro!" disse.
Il piano effettivamente aveva il suo perché: Cops prese i nostri zaini, riuscì ad entrare e li depositò nei posti davanti, per tenerceli riservati.

"BRAVO! E ADESSO TE TU VAI A RIPRÈNDE TUTTO E TE LO PORTI FÒRI!" gli disse un simpatico signore grosso con scritto "security" sul cartellino.
PiombinoKastrox.

"Ragazzi, dov'è che siamo?" chiese il Pelle.
"A PISA!!!" urlò il pubblico rock.
Quanta poesia in tutto questo.
PENETRAZIONE
La coda per entrare era lunga e già di suo procedeva a passo di bradipo, però fu ulteriormente rallentata dalla pheega: alcune tipe, probabilmente pisane, fermavano la gente per dare un piatto di plastica. Vuoto.

"Si mangia così a Pisa?" chiesi al Pelle, mostrando il piatto vuoto.
Posti pe’ raccomandati "PISA MERDA!" rispose, correndo in prima fila per fottere i posti.

Ed a quel punto fu bello scoprire che la metà anteriore del teatro era già RISERVATA.
A CHIUUUUNQUE, purché NON fosse FAVA.
FAVE = FANKULO.

Ed in due anni era già la seconda volta che non stavo in prima fila.
PiombinoKastrox.

Dovendo assegnare un premio al più sfigato, il vincitore sarebbe senz'altro l'autistico GRUMO: ultimo in coda, era finito nella fila DIETRO ALLA NOSTRA, da solo. Ed era arrivato a Pisa alle DIECI di mattina. Perfetto.
LA CRISI AUTISTICA
Visto che non avevamo un cazzo da fare, lasciammo qualche handicap a tenere i posti e ce ne andammo allo stand del brulé, dove Cops stava di nuovo lavorando gratis.
Quella sera, per la seconda volta nella storia, gli Elii avrebbero provato a fare un dvd brulé. Il primo, quello di Villa Arconati, era venuto una merda... motivo di più per comprare il secondo!

"I giddì gostano dodigi euro - disse Cops - i divuddì invege sono gràdis, ma non li brenodiamo angòra!"
Perfetto: Fave = Fankulo.
"Be', allora prendo il cd!" disse Grumo.
"No, cioè, fammi capire... - obiettai - Tu compri il cd a 12 euro quando puoi avere il dvd gratis?"
"Il cd costa 9.60 - rispose l'autistico - perché c'è lo sconto Fava! Dopo magari prendo anche il dvd, visto che è gratis, ma il cd lo voglio comunque! Li ho sempre comprati tutti, quindi compro anche quello di stasera!"

Nulla dell'autismo di Grumo mi poteva più stupire, nemmeno il fatto che qualcuno stava peggio di lui: Duccio, ogni anno, prenotava in blocco TUTTI i cd brulé, anche quelli dei concerti a cui non sarebbe andato, perché voleva essere l'unico ad avere TUTTI I NUMERI UNO.
Iscrivetevi al Fave Club.
I PRESAGI
Quando ritornammo dentro, trovammo il teatro trasformato nel set di una guerriglia urbana: tutti lanciavano in aria i piatti che avevano ricevuto all'ingresso, sperando di centrare qualche sfigato. Tutti tranne la giovane Daiconan, che si era messa a palleggiare in aria il suo mondo.
Ed in tutto il teatro, l'unica ad essere cazziata dalla security fu lei.
Per forza, non c'era Uollano.

E va be', Il morbo di MarokDon Diego ed io ingannammo il tempo fotografando la pheega, finché un evento non turbò il casino del pubblico rock: "ATTENZIONE!" disse una voce femminile fuori campo.

Per un attimo il bordello si placò e tutti si fermarono ad ascoltare.

"Ricordiamo al pubblico che all'interno del teatro è severamente VIETATO SCATTARE FOTO!"

La risposta fu un'unica, immensa, ONDATA DI FLASH, che partì dalle prime file ed arrivò fino alla galleria, tra fischi e cori di vaffankulo.
Marok punto org rulez.

La voce però continuò, come se niente fosse successo, incurante del fatto che nessuno stesse più ascoltando: "A tutti voi all'entrata è stato consegnato un piatto! Il piatto ride! Quelli che l'hanno ricevuto DORATO possono ritirare gratuitamente il dvd brulé all'uscita, gli altri dovranno passare qua da noi DOMANI, con piatto e biglietto!"

Passare L'INDOMANI!
A PISA!
Per la prima volta le Fave NON POTRANNO NEMMENO AVERE IL BRULÉ!
Fave = CUBITALMENTE Fankulo!!!

"SIAMO A PISA! SIAMO A PISA!!! IO UN CI VOLEVO VENIRE!!!" urlò il Pelle, con le mani nei capelli.

C'era però un'altra cosa ancora più bella: il mio piatto era dorato, quelli degli altri handicappati NO!
Quindi sarei stato L'UNICO ad avere il dvd brulé di Pisa.
Espressi il mio pensiero con garbo, serenità e stima verso i meno fortunati: "AHAHAHAHA SFIGATI!!! SBORROH!!!".
Il piatto ride! CONCERTO!
L'inizio era sempre il solito, con CASSONETTO, ma stavolta persino il SIPARIO rimase chiuso: FAVE = FANKULO.

Furono le doti artistiche di JOHN HOLMES a riaprire il tendone, rivelandoci un presente di luci fiche e sonorità qualità oro.
Tormentone della serata il mondo del pallone: "MI HANNO UCCISO L'ANIMA!" urlò il cantante Elio.

Il riferimento era ad una vicenda di cronaca accaduta pochi giorni prima: Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, Il piatto ride! era stato arrestato con l'accusa di avere comprato tutti i campionati di calcio degli ultimi anni facendo vincere la Juve. E così, come strategia difensiva, Moggi aveva risposto: "MI HANNO UCCISO L'ANIMA!"

Le condizioni per la prima versione live di TI AMO CAMPIONATO c'erano tutte!
Incrociai le dita, sarebbe stato l'evento dell'anno.

Intanto, i nostri eroi decisero di farsi perdonare la qualità soka invitando sul palco un nuovo, giovane tastierista, chiamato EtnicoETNICO.
Assomigliava in modo impressionante a Rocco Tanica, ma lo stile era decisamente un altro: la sua voce era intensa e suggestiva, al punto da sembrare artificiale, e si destreggiava in modo fenomenale tra melismi orientaleggianti e sonorità tribali, ricercate ed originali. Un grande!

Molti si chiesero che fine avesse fatto Rocco Tanica, a cui comunque un po' tutti siamo affezionati... fu lo stesso Elio a spiegarlo, dipanando ogni dubbio: purtroppo dei signori molto cattivi gli avevano UCCISO L'ANIMA.
È triste che in un Paese come il nostro possano ancora succedere queste cose... ma, in fondo, chissenefotte.

Bobo Anche stasera, il VITELLO ebbe come ascolto forzato Mondo Marcio, quella sfiga di rapper insopportabile che ormai le radio mandavano tutto il giorno, facendomi seriamente rimpiangere il biondo degli 883.

Dove il tastierista Etnico diede il meglio fu però in CARA TI AMO, in cui le parti del giovane uomo non ebbero nulla da invidiare al lamento di un muezin.
Il "NOOOOOO!" di Cara ti amo, in particolare, durò cinque o sei minuti, con Elio che più volte richiamò l'attenzione del pubblico sotto shock: "NON VI DISTRAETE! STIAMO COMPONENDO UN CAPOLAVORO!!!"
Effettivamente non son cose che si sentono tutti i giorni.

Seguì un brano dedicato ad un indumento, IL BORSELLO, "quell'indumento che vorrei arrivasse nel mausoleo di qualcuno molto più in alto, inarrivabile per me".
KAAAAAAASTROX! Anche stavolta Elio citava un fatto di cronaca, un'intervista di Marco Travaglio legata a "Le mille balle blu".

Protagonista dell'episodio era Indro Montanelli, in visita a casa Berlusconi: il Cavaliere aveva affidato ad uno scultore toscano, Piero Cascella, la costruzione di MAUSOLEO in stile assiromilanese nel giardino della sua villa di Arcore.
All'interno, un SARCOFAGO in stile egizio avrebbe ospitato i resti di Berlusconi, mentre altri loculi avrebbero ospitato suo padre, Previti, Dell'Utri, Emilio Fede e Fedele Confalonieri. Berlusconi aveva pronto un sesto loculo per Montanelli, il quale però aveva declinato l'invito, con la risposta: "Domine, non sum dignus!".
In tutto il 2006, fu l'unica cosa pregevole passata in televisione.
IL MARTELLO DELL'AMORE
Notammo, intanto, che le telecamere mobili che inquadravano l'intero teatro schifavano una sola zona, la nostra. Fave = Fankulo.
Finché SUPERGIOVANE non attraversò l'intero teatro correndo come un pazzo furioso, passandoci esattamente davanti inseguito da una telecamera.

"Ok, sicuramente ci hanno inquadrati!" dissi.
A voler essere inquadrato a tutti i costi mi sentivo un po' Piombino... Kastrox.
"Guardate! - commentò il Pelle - Se un ci hanno inquadrati ora vuol dire proprio che siamo a Pisa!"

Dopo la prova agonistica, ScopaMangoni saltò di nuovo sul palco, prese un pezzo di legno e lo colpì a martellate, facendo SALTARE IN ARIA LA PUNTA DI FERRO DEL MARTELLO: un volo mostruoso per poi precipitare a terra, poco lontano dalle prime file.
Fu un istante sublime: per poco non ci scappò il MORTO!!!
Ed Elio, tra risate e lacrime, non riuscì più a cantare.

E va be', alla fine tutti ci aspettavamo una ed una sola cosa: TI AMO CAMPIONATO!
E gli Elii ci seppero stupire: PIPPPERO, la TERRA DEI CACHI e LARGO AL FACTOTUM.
PiombinoKastrox.

A concludere il tutto, una coreografica versione di TAPPARELLA in cui il sipario venne usato in modo creativo: avanti e indietro, avanti e indietro, su e giù... insomma, gli Elii ci stavano facendo una grassa e succosa sega.
Per quanti ancora nutrivano speranze, fu la conferma: TI AMO CAMPIONATO SOKA!
FAVE = FANKULO!
IL MIO REGNO PER UN DVD!
Al termine del concerto, Cops ci fece sapere che BACKSTAGE = SOKA perché FAVE = FANKULO, così mi fiondai allo stand brulé per prendere il dvd.
Assieme a me Serena, anche lei dotata di piatto dorato, e Grumo, che aveva PAGATO per avere il CD ed era contento perché gli era toccato il numero QUATTRO. Ciò vuol dire che, in tutto il teatro, c'erano altri due handicappati (tre compreso Duccio) che avevano pagato per avere il cd. Sono cose che fanno pensare.

E va be', mentre io stavo in coda allo stand, gli altri ingannavano il tempo a rodersi il fegato cazzeggiando nell'atrio: sapevano che non avrebbero mai avuto il dvd brulé di Pisa... a meno che...
"O ragazzi! - disse il Pelle - Se volete ve li fo avere io i dvd! Lasciatemi i biglietti e domani ve li fo pigliare da amici miei che stanno a Pisa!"
"Come puoi avere amici Pisani?" chiesi al Pelle.
"NO! Te tu un ha capito nulla! IO UNNÒ AMICI PISANI!!! Però c'è il Viviani che, poraccio lui, studia a Pisa... ve li fo prendere da lui!"

Gli handicappati diedero i loro biglietti al Pelle, che scappò via di volata perché era già troppo tempo che stava a Pisa.
"MAI PIÙ!!! PISA MERDA!!!" urlò, prima di sparire nel nulla.
Ci piace ricordarlo così.

L’animale misterioso Le sorprese però erano appena iniziate: "Marok, noi tre andiamo a fare un giro!" disse Francy, indicando Daiconan e Serena.

"Ah... - dissi a Serena - e il dvd?"
"Prendimelo tu!" rispose, lasciandomi il suo piatto.
"Ah, vabbe'..."

Arrivato il mio turno, i signori masterizzanti mi videro con due piatti in mano, mi dissero che si erano rotti il cazzo e, qualunque cosa fosse successa nel mondo, i miei sarebbero stati gli ultimi due dvd che avrebbero masterizzato quella sera.

"Per me va bene!" risposi, dando loro i due piatti.
"Tutto questo è molto bello - osservò uno dei signori masterizzanti - ma dove sono i biglietti?"
"I biglietti? - chiesi - Perché, servono?"
"Sì, servono. Hai dieci secondi di tempo, conto fino a dieci e poi chiudiamo."
"Eh... il mio ce l'ho qua, ma l'altro è di una ragazza che adesso non c'è..."
"E dov'è?"
"Eh... è in giro..."
"..."

Provai a chiamare Serena al telefonino, ma ce l'aveva spento.
Provai a chiamare Francy e Daiconan, nessuna risposta.
Inviai tre sms a tutte e tre: nessuna risposta.
Ed i signori masterizzanti dissero: "NOI CHIUDIAMO. CAZZI SUOI!"
Perfetto.

Riassumendo, ero IL SOLO dei presenti ad essere riuscito ad avere il dvd brulé di Pisa, almeno fino a quel giorno ma probabilmente anche dopo.
Ma sì, è stata una bella serata.
L'ORA DELL'ADDIO
Le giovani donne ritornarono una mezz'ora dopo, come se niente fosse successo.
Accolsi Serena a braccia aperte spiegandole che il suo brulé se lo poteva ficcare su per il culo e la prossima volta di stare in coda come tutte le persone normali. Non saprei spiegarmi perché, ma non fu contenta.

E va be', per aspettare il mio dvd brulé eravamo rimaste le uniche persone nell'androne del teatro: sì, insomma, in tutto l'edificio c'erano solo FAVE.

"Dai, usciamo, andiamo affankulo!" dissi.
E feci per aprire la porta.
Che non si apriva.

Identica sorte per le altre porte: ci avevano chiuso dentro!

Fu l'APOTEOSI del FAVE=FANKULO: per la prima volta, non ci facevano nemmeno USCIRE DAL CONCERTO!!!

E siamo bellini, via! Solo le urla femminili ebbero la meglio sull'oblio degli addetti alla sicurezza: capirono che, se non fossimo usciti, avremmo fatto danno ed il capo avrebbe dato la colpa a loro. E così, sbuffando, ci condussero ad una porticina sul retro e ci dissero di andare affankulo.
Anche questo è amore.

E va be', decidemmo di fare una capatina in stazione per controllare gli orari dei treni... una mossa saggia, previdente ed innocente che, però, fece registrare la prima defezione: la giovane Serena. Davanti alla stazione beccò un pullmann che andava a Firenze e quindi fankulo.

In compenso, dopo pochi minuti ci raggiunsero in stazione anche Cops e le Salvate i’ soldato Maria!'due sue amiche, una di Pisa e l'altra... be'... alla fine nessuno era riuscito a capirlo.

"Scusa Cops, ma perché non ci vuoi dire di che paese è la tua amica?"
"Ennò, meglio de no, berghé..."
"Dai, diccelo!"

"Ma insomma - esclamò lei, indispettita - cos'è tutto questo mistero? Io sono di PIOMBINO!!!"
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!"
"..."
Poesia pura.

E va be', una rapida occhiata al Anche Pisa Ivan Piombinotabellone della stazione ci rivelò che un abbondante paio d'ore ci separava dal primo treno.
A quel punto, tantovaleva andare a fare in culo nelle birrerie del centro: alla fine nessuno di noi aveva fatto cena ed avremmo deglutito un cinghiale. Vivo.

E, bisogna dire, Pisa by night fu una rivelazione: c'era UNA SOLA birreria aperta in tutto il centro, ed era pure vuota... peggio di Aramengo.

Ma sì, non era il caso di fare i sofisticati... in guerra ogni buco è trincea.
"No, qua un si fa da mangiare! - ci rispose il gestore - A quest'ora la cucina l'è chiusa!"
Fu l'ultimo Fave=Fankulo della serata e nell'aria risuonò la voce d'un Pelle ormai lontano: "Che vi dicevo? Siamo a Pisa!".
PiombinoKastrox.
I POSTUMI
Ritornammo in stazione con le pive nel sacco, la coda in mezzo alle gambe, lo stomaco vuoto e la terra che strusciava contro le pareti dei nostri coglioni. Una condizione felice.

L'ex presidente Cops fu il primo a salutarci: sarebbe rimasto a dormire a Pisa, a casa delle sue amiche. Lo guardammo malinconici, mentre dicendo: "Giao!" scompariva nel buio... in fondo, tutti speravamo che un giorno sarebbe tornato presidente... speranza vana: FAVE = FANKULO!

Profughi Anche Grumo e Don Diego ci salutarono: si erano fatte le tre ed il Pisamilàno stava per rapirli al loro destino.
Avrebbero trovato pheega? Avrebbero fatto un after a casa Jantoman?
Lo sapremo solo vivendo.

Ed il mio giovane corpo? Che ne sarebbe stato di me, una volta arrivato a casa?

Be', per prima cosa avrei visto il dvd brulé di Pisa, scoprendo che avevano inquadrato tutto il teatro, galleria compresa, tranne la zona dove eravamo noi. Però, quando Supergiovane ci era passato davanti, la regia aveva CAMBIATO INQUADRATURA: FAVE = FANKULO.

La distribuzione del dvd di Pisa, poi, fu poesia pura.
Per qualche giorno, lo staff degli Elii regalò alle Fave l'ILLUSIONE che le tracce video sarebbero state SCARICABILI DAL SITO. Poi tutti capirono che sarebbero andate a finire nello stesso posto di Vinadio, Panino Day e Villa Arconati... sì, esatto, nel culo.

Quello che però pochi sanno è che il Pelle mandò DAVVERO il Viviani a ritirare i dvd a Pisa ed il Viviani RIUSCÌ DAVVERO A FARSELI DARE: per un attimo l'amore trionfò ed i dischi furono realtà!!!
Poi il Viviani diede i dvd al Pelle ed il Pelle, invece di spedirli ai legittimi proprietari, li lasciò tutti, in blocco, alla persona più indicata del fave club: IL FAVONE GRASSONE!!!

È pressoché superfluo dire che il Favone se li è INCULATI: ad oggi, , nè Francy nè Daiconan hanno ancora avuto il loro dvd di Pisa, nè l'avranno mai. Di tutti i FAVE=FANKULO, questo è il più sublime.

A me invece, una volta arrivato a casa, sarebbe toccato l'onere di spedire a Christian Meyer il cd del Percfest, quello che si era schifato di ritirare da me a mano. Rottura di cazzo a parte, il risultato delle votazioni fu sorprendente: COMECAZZOSICHIAMA ERA STATO SCELTO PER IL PERCFEST!!!
Anche quella sarebbe stata una serata da raccontare.

Per Francy, Daiconan ed il sottoscritto, però, la notte era appena all'inizio: il nostro viaggio ci avrebbe portato lontano, verso l'ignoto, attraverso mondi inesplorati, carichi di gioia, di handicap ed immersi in una nuova dimensione: l'ultimo improrogabile ed inevitabile vaffankulo.