Che cos'è una
"segreteria telefonica"?
Beh, praticamente... roba da diversamente giovani.
Quindi, tutti ne avete un'idea: se non siete capitati qua per sbaglio, siete VEEEKKI!
Oppure, siete molto diversamente figati... e questa introduzione potrebbe essere dedicata a voi, generazioni del futuro, cioè ai giovani che leggeranno questo testo in un'epoca remota
o qualcosa del genere.
Ebbene, secondo gli storici, la caratteristica dell'era analogica era l'assenza di strumenti di comunicazione digitale: niente sms e niente Internet. Eh sì.
Come potete immaginare, sopravvivere in tali condizioni ostili era veramente dura...
La comunicazione
sincrona, ad esempio, veniva realizzata tramite uno strumento obsoleto chiamato
TELEFONO FISSO:
- Sì, gli archeologi concordano: pare sia realmente esistito.
- Si poteva utilizzare in casa propria, attraverso una cosa simile ad un telefonino però molto più grossa ed attaccata ad un filo, che funzionava anche se mancava la luce. Ma si poteva utilizzare anche fuori casa, entrando in strani parallelepipedi semitrasparenti chiamati cabine telefoniche. Poi c'era il Fido, ma ne parleremo un'altra volta.
- Aveva un numero che, attraverso un'attenta operazione di spionaggio avanzato, poteva essere recuperato in un sovversivo libro mastro di dati personali supersegreti, chiamato
elenco del telefono.
Questo pericolosissimo dossier veniva recapitato a casa vostra senza il vostro consenso da loschi uomini in tuta. Sfogliandolo potevate addirittura trovare il VOSTRO numero, senza averli autorizzati in alcun modo! Allucinante... Per fortuna nel nuovo millennio tutto questo è scomparso, grazie alla prodigiosa invenzione della "privacy".
- Il telefono fisso era di norma uno solo per ogni appartamento. Quindi, quando chiamavate un vostro amico, dovevate superare il temibile filtro parentale. Es: "Buongiorno signora, sono Marok, cercavo... No, non Marco, Marok! Sì, giusto, Marco. Sì, lo so che è tardi... c'è suo figlio? Ah, splendido! Sì, certo... ha ragione... eh, sapesse quante volte gliel'ho detto... Non è che me lo passa? Sì, dica che è Marco. Grazieeeee!". Un vero trauma.
- Le telefonate si sentivano benissimo e non costavano un cazzo. Che schifo.
- Il telefono fisso NON faceva le foto, NON faceva i toast e pare che non andasse nemmeno su Internet... ma, su quest'ultimo dato così inverosimile, gli scienziati sono in disaccordo.
- Per ricevere telefonate occorreva essere in casa. Sì, quando eravate in giro, voi potevate telefonare da una cabina ma nessuno vi poteva rintracciare! Lo so, era assurdo, terrificante, pazzesco!!! Sapeste quanta gente è morta per questo...
Già, ma... la comunicazione
asincrona?
Be', per quella c'era uno strumento ancora più misterioso:
LA SEGRETERIA TELEFONICA.
- Si trattava di un registratore, di norma a cassette, che faceva da filtro tra la presa ed il telefono. Dopo un numero di squilli a piacere mandava in play un vostro messaggio e registrava su nastro la risposta dell'interlocutore (SENZA LA FIRMA DI ALCUNA LIBERATORIA! SCANDALO!!!) che poteva poi essere ascoltata, duplicata ed archiviata. La testimonianza più brillante di questa gioiosa usanza di fine millennio è quella del maestro Rocco Tanica, che ha inserito in un paio di dischi di Elio e le Storie Tese alcuni messaggi della sua collezione, con la
voce di una simpatica vecchina scassacoglioni ribattezzata Nasty Sciura.
- Di norma, la segreteria telefonica non aggiungeva informazioni alla voce del chiamante: nè data, nè ora, nè numero di telefono. Ovviamente, dalla maggioranza degli handicappati che telefonavano alla mia segreteria scaturivano perle tipo: "Ci vediamo TRA UN'ORA!" (a partire da quando???) e voci di perfetti sconosciuti se ne uscivano con: "Mi può richiamare? Grazie!" (a quale cazzo di numero???).
- I messaggi potevano anche essere ascoltati fuori casa, telefonando al proprio numero da una cabina (vedi sopra) e ficcando vicino alla cornetta uno schifo ad ultrasuoni.
- Chi telefonava iniziava a pagare da quando la segreteria entrava in funzione, quindi era portato a lasciare comunque un messaggio. Siccome il numero di chi chiamava NON si poteva sapere, la moda degli squilli a vuoto del mio cazzo non era ancora stata inventata.
Le segreterie telefoniche sono andate in pensione alla fine degli anni 90 con l'arrivo di nuovi mezzi asincroni (mail, sms...).
E così ho dovuto dire addio a quel mondo fatto di voci handicappate che mi chiamavano al mattino presto, verso mezzogiorno, cercando invano di strapparmi alle dolci braccia di Morfeo.
Distinguerete
Joco che mi chiamava per andare a scuola (e io gli facevo pacco),
Spud che delirava (e io gli facevo pacco) e tanti altri simpatici mattacchioni (a cui facevo pacco). Mi rendo conto che al di fuori dal contesto capirci qualcosa è dura, in ogni caso considerate che i messaggi, una volta registrati, diventavano dei veri e propri tormentoni delle nostre serate, quindi molto spesso capita che gli handicappati si facessero le cover tra loro (i più gettonati erano quelli di
Beat).
Quelli con la stella eccellono nell'handicap! Buon ascolto!
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