La sveglia di Choo suonò impietosa alle 11:30,
mezz'ora prima dell'alba, eppure era giusto così:
dovevamo lasciare la stanza alle undici.
Anche il cielo, là fuori, era
limpido ed azzurro perché dovevamo andare via, era giusto così, era tutto perfetto, era l'armonia della natura!
Osservando il protocollo, il nipote preferito della signora Corallo, cioè l'autistico GRUMO, era già in atrio... ed era impegnato in un'amabile conversazione sul tempo, sui viaggi, sugli anziani e sulla società.
Fu un bel momento, perché
il pagamento bancomat del Corallo funzionava ancora!
Era la prima delle uniche tre innovazioni positive degli anni dieci a Laigueglia; la seconda era Anuk, la terza Sirò.
Comunque, una volta saldati i debiti, lasciammo armi e ritagli e schizzammo via, in spiaggia, per l'ultimo bagno!
L'ULTIMA SPIAGGIA
Come sempre quando ce ne andiamo, l'acqua era splendida: calda, pulita, azzurra, piena di pesci... il primo bagno caldo dell'anno era anche L'ULTIMO, quantomeno nel mar Ligure.
Tutto questo si chiama routine, ai veeeekki piace!
ADDIO E GRAZIE PER TUTTO IL PESCE
All'una e mezza, come da copione, ci spostammo
al Pescatore... questa volta senza Milla, MiOpìO, Vale, Gipì, Franz Crack e Len, quindi senza vegetariani, ma con un ospite d'eccezione:
Arnyka... L'ASTEEEMIO!
In realtà, l'unico lato di Arnyka che ci preoccupava erano i superpoteri: in una settimana, si era sempre piazzato nei tavoli migliori, in tutti i locali, senza MAI ordinare un cazzo... e l'aveva sempre fatta franca, nonostante fossimo in Liguria!
A suo modo, era un vero artista... e si imponeva una doverosa premessa:
"SI PAGA ALLA ROMANA! Cioè si divide IN PARTI UGUALI! Capito Arnyka?"
"Ah... sì... - rispose
- Però io magari... non bevo... e..."
"CAZZI TUOOOOOOOOI!"
Arnyka era fortunato: anche adesso che il Pescatore aveva cambiato gestione, tutti i giri di vino a partire dal secondo erano offerti dalla casa... ed anche il resto era come l'avevamo lasciato, sia in qualità che in quantità: eravamo in PARADISO!
Fedeli alla linea,
alle quattro arrivarono anche i genitori di GRUMO: lo passavano a prendere
per riportarlo a casa. E non vollero neanche firmare le cartoline! Peccato, era il primo anno che ce n'era una per MiOpìO.
</PERCFEST_2018>
I GRUMI furono i primi a partire, poi toccò ad Arnyka (che doveva smaltire l'acqua naturale) ed infine a me e Choo: andammo a recuperare la Choomobile parcheggiata a pochi passi dal Corallo.
Per metterci in marcia, però, aspettammo il tramonto di Laigueglia, cioè le sette della sera, per il gusto di
ribeccare il sole alle nove, una volta arrivati in Piemonte: come passare dall'equatore al Polo.
O, se preferite, allo SKAGERRAK.
E adesso?
Come ci si sente ad essere maggiorenni di PercFest?
Boh... fondamentalmente, più pirla di prima, con tanti nuovi ricordi e la voglia di continuare la gara a chi camperà più a lungo!
In effetti, il fatto di posizionarci sempre sotto la finestra del Veeeekkio aumentava di molto le quotazioni di vittoria del PercFest, ma l'essenziale è sognarci a vicenda, per tutto l'inverno, fino alla prossima estate! Le note di Dream servono un po' anche a quello!
Immaginatelo il PercFest che vi sogna: arriveranno anche quest'anno? Faranno ancora così CAGARE? E quelli diversamente figati che fanno le foto impareranno finalmente a suonare QUALCOSA?
E gli Elii? Si scoglieranno davvero il 29 giugno a Barolo? E sarà mai abrogata la circolare Gabrielli, oppure resteranno irreversibili
i danni di piazza San Carlo? Ed
il ritmo che mi ero segnato l'altra sera al fitness?
Avrei mai scoperto cos'era?
La risposta a quest'ultima domanda mi venne in mente senza neanche accedere Internet, semplicemente salendo le scale di casa: era il ritornello cantato di
FOOTLOOSE!
Non era proprio esatto, ma quasi sicuramente Christian l'aveva suonato preciso ed era la mia trascrizione ad essere cannata.
Tutto il resto, lo scopriremo solo vivendo! Per adesso, maggiorenni e minorenni di PercFest, andate tutti anzianamente, giovanilmente e ritmicamente affankulo!!!