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TROIA Capitolo 2 - Rock



Una volta all'Indian's, i South A Phoss mi accolsero in modo trionfale, perché sono Marok del sito di Marok! Ogni riferimento al fatto che avessi alla mia sinistra la pheega ed alla mia destra un enorme fusto di birra pronto per essere collaudato è assolutamente superfluo.

Presenti all'appello anche @Klàpač, @Flo, @Mapo_Sae e Uollano. Quelli con la chiocciola avevano ingannato il tempo TROIA disegnando la scritta TROIA con le sedie a forma di figa.
Gente che si sa divertire.

E va be', differenziammo l'handicap in tre meravigliose aree di smaltimento, denominate banco organico, banco inorganico e dogana, e ci mettemmo all'opera.

Flo, Francy, Klàpač e Mapo_Sae si adoperarono al banco organico, allestendo il mangiare ed il bere.

E Klàpač pose una domanda, una a caso: "MAAAAROOOOOOOOK AVETE PRESO I COLTELLI???"
"Sono là!" risposi, ruttando, mentre collaudavo il fusto di birra.

"AHIAAAAAAAA!"
Alzai lo sguardo, e vidi Klàpač con un coltello in una mano e due pezzi di dita insanguinate nell'altra.
"MAROOOOOOK AVETE PRESO I CEROTTI???"
Era il primo incidente sul lavoro di tutta la giornata.

Reparto organico Dalla parte opposta del locale, il presidente Cops si prodigava al bango inorganigo, ovvero il merchandising, che ben presto vide fiorire rarità che avrebbero fatto sborrare, schizzare e spruzzare ogni collezionista: vinili, poster, cimeli e, non ultimi, i nuovi favecalendari duemilaesedde! Alèèè!!!

Io invece mi posizionai alla dogana, pronto a chiedere un fiorino a chiunque superasse la linea di confine.
Sopra al mio bancone, gendo giddì da distribuire ai primi gendo fortunati che fossero entrati. Sopra ai gendo giddì, la minorenne Flo@Flo, rapita dal banco organico.
Fu un bel momento, anche perché, sì, è vero, Flo da un mese e mezzo non era più minorenne, ma era comunque bionda, quindi Tozoo.

Alle tre, rosse tendine menu prezzo fisso, iniziarono a fare capolino i primi corpi carichi d'amore: i coniugi SNAFU, il prof Magneto, Chris, Sardus, Piombino, Schopenhauer, il colonnello Nunziatella, il Nerd Poppo, Quetzalcoatl, ATMB, Propoli, Pelodia, Sanfru con altri due handicappati, Kombatt from Budoia, laPiccolaCate, Docciakiara, Andysbell, Choolaudia, Ladygara, Fata Morgana, e, dulcis in fundo, Foniuglia... sembrava già ubriaca, ma un po' si reggeva ancora in piedi. Avremmo provveduto.

Insomma, tutto girava nel migliore dei modi, ad eccezione di una variabile: Sarà un bel dvd GRUMO. Era in ritardo. Per la prima volta nella storia dell'umanità.

Il fatto ci basì parecchio... solo in seguito avremmo scoperto che anche lui era stato rallentato... e non dalla pheega, ma da Ryo, che non solo non era venuto in macchina... ma si era fatto passare a prendere in stazione col tram!

Del resto, a Ryo non gli si poteva voler male... si era presentato addirittura con DUE GRUMI: uno in carne ed ossa e l'altro sotto forma di quadro. Ora, siccome Ryo è l'antigrumo, Ryo + Grumo + Grumo = Grumo.
E quindi, anche stavolta, non si tromba.
PiombinoKastrox.
L'INCONTRO
Siccome la convention era al coperto, c'era bel tempo fuori: si era fatta primavera, la stagione della pheega.
Il risultato fu che buona parte del pubblico rock uscì dal locale per radunarsi attorno a Francy meets FoniugliaFrancy e Foniuglia, nella vana attesa di una scena lesbo da filmare con l'altra mano.
E invece soka: non avevano ancora bevuto abbastanza.
PiombinoKastrox.

L'attenzione generale venne però catturata da un signore con le grandi sopracciglia nere che, lento e silenzioso, si avvicinava all'ingresso.
Il signore con le grandi sopracciglia nere arrivò davanti alla porta, trovandovi cinque persone: Piombino, Schopenhauer, Sanfru e gli altri due suoi amici handicappati.
Il signore con le grandi sopracciglia nere tirò dritto.

Il prof Magneto entrò di corsa nel locale, urlando: "È arrivato ELIO, ha visto IVAN PIOMBINO e SE N'È ANDATO!!! Figata!!! Alèèèèè!!!"
Ed il Favone si pietrificò.
Niente rutti, nè scorregge, nè SBORROH, nè goccioline di sudore per lunghi, interminabili secondi, poi dalle viscere dell'intestino un lamento sordo salì su, su, fino all'esofago per poi esplodere in un colorito quanto artistico volo pindarico, il cui senso era che se per caso Elio non fosse entrato alla convention perché c'era Piombino allora lui blablablablablablaporcoquiporcolàPiombinoKastrox.
Il Favone è esattamente come il lavoro: passerei ore a guardarlo.

Ben presto però il buon Elio ritornò sui suoi passi, con due guardie del corpo d'eccezione: Silvia Panigada, sorella di Feiez, e la sua amica Gloria.
Finalmente ci incontravamo dal vivo, dopo tanta corrispondenza elettronica!!!
Le affidai alla compagnia di Sanfru, il concerto poteva iniziare.
Il Coppa ripensa alla Sechiurity MUSICA!
I South A Phoss diedero inizio alle danze con quella splendida cosa che i Nerd della musica chiamano "Out into the Daylight di Mike Rutherford", i Nerd di Elio chiamano "finale strumentale di Alfieri2 dell'88", le Fave Ignoranti chiamano "quella roba che c'era nel tour 2000 prima che Elio canta" e nessuno chiamerà mai "la traccia numero 1 del dvd dei Lugano Tapes".

Il Pelle al mixer stava facendo un ottimo, porco lavoro: era la prima volta che all'Indian's si sentiva bene. Stavolta avremmo finalmente cagato un dvd con tanto di controcazzi, il Pelle stava registrando l'audio dal mixer, io stavo registrando l'audio dall'esterno su minidisc, ed il Beo stava riprendendo tutto il concerto con due telecamere montate su due cavalletti in mezzo alla sala. Belle, tra l'altro, di quelle grandi, professionali. Però avevano un piccolo difetto: allontanavano gli esseri umani. Il risultato fu che le uniche due persone vicine al palco erano Ivan Piombino e SchopenhauerSchopenhauer.

Si erano posizionati ai due lati della sala, adornati da una splendida maglietta "SECCHIURITY SOUTH A PHOSS". E si erano bloccati, immobili come statue di sale.

Impossibile dire in virtù di quale penitenza od opera pia, ma un santo ci stava proteggendo: nessuno di loro due stava rompendo i coglioni.
Era il giorno del miracolo.

Oltretutto, la scaletta stava regalando autentiche perle ad autentici porci, ricordiamo LA DONNA NUDA, L'ASTRONAUTA PASTICCIONE e, udite udite, ORRENDI NEI! Era la prima volta che riuscivo a sentirla dal vivo, la quarta esecuzione in assoluto dalla nascita del brano, uno dei sogni della mia sozza vita che diventava realtà, sborroh, skizzoh, spruzzoh, spermoh e aggiungo Tozoo!

Elio meets SaP Il concerto non sarebbe potuto andare meglio di così, a meno che Francy e Foniuglia non avessero ascoltato i saggi consigli del pubblico rock e non avessero iniziato a limonare sul palco. Non tutti i sogni diventano realtà, purtroppo!

Lo sa bene Elio, il cui sogno è sempre stato duettare con Peter Gabriel, e che adesso si ritrovava a duettare con il Favone Grassone, però su un pezzo di Peter Gabriel: SLEDGEHAMMER.
"Da oggi - disse Elio - il mio vero sogno non è più duettare con Peter Gabriel, ma con TE: sei l'unico cantante in grado di cantare costantemente UN QUARTO DI TONO SOTTO!". Perfetto.

Arriva Clistere Per non far sentire solo il loro collega, uno dopo l'altro giunsero anche gli altri Elii: Christian Meyer, Faso, e l'immortale Cesareo con i due figli, per la terza volta con noi nonostante PiombinoKastrox! Prima o poi dovremo dargli un premio fedeltà.

Ogni volta che pensavamo di avere raggiunto l'apice del godimento fisico e mentale, la scaletta si rituffava nel mare dei ricordi per farci volare più alto, fino a nuovi punti G, tra cui ARRIVA CLISTERE, VERSO L'IGNOTO e CINQUECENTO. Era il concerto che le Fave avevano sempre sognato.

In un susseguirsi di emozioni, sul palco saliva Ely meets SaPEly, una giovane donna dalla voce splendida, che si lanciò in un memorabile duetto col Favone in TVUMDB.

Poi WISH YOU WERE HERE, dedicata a Niccolò, un amico del Favone che all'inizio di gennaio era mancato in un incidente stradale. Tra le altre cose, è l'autore degli splendidi video della SOKA, venuti da Dio nonostante l'incapace che faceva Supergiovane.

Anche quest'anno, Francy si era rifiutata di fare la cubista sul palco... un vero peccato.
Se non altro, anche senza di lei la scaletta stava maturando ritardi astronomici, e Silvia Panigada ci disse che sarebbe dovuta andare via piuttosto presto.
Decidemmo di anticipare l'asta, feci cenno al Favone di fare ancora un paio di pezzi e poi di cedere il palco... a chi? Bella domanda... occorrevano due banditori per l'asta. Almeno uno dei due doveva soddisfare il requisito di essere pheega e Francy aveva già detto fankulo.

La Bolbo mi venne incontro: "Ciao Marok! Sono appena arrivata, come va la festa?"
"Ok - le dissi - tu fai l'asta!"
"Che?"
Uollano nel frattempo si era imboscato in un angolo per evitare che gli facessimo fare qualunque cosa che assomigliasse ad un lavoro. Ma ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere: nel caso di Uollano, la pheega.

"Ciao Silvia! - le disse - Come va?"
"Ciao Uollano! - gli dissi - Tu fai l'asta con la Bolbo!"
Uollano guardò la Bolbo, pensieroso.
Il concetto di pheega poteva annullare il concetto di lavoro?

Paolino rock Abbandonai i due per andare a prendere da Cops la lista del materiale, dopo meno di un minuto tornai da Uollano e lo trovai piegato in due, con una mano sulla fronte.
"Che è successo?"
"Sto maaaaaaaale..."
"Paura del palcoscenico?"
"No, è passata FONIUGLIA e mi ha dato una TESTATA!!!"
"Be', violenza femminile... non ti è piaciuto?"
"No!!! Sto maaaaaale..."
"Perfetto, tieni questo foglio e, quando il tipo grasso e pelato con il buco del culo largo smette di cantare, prendi la Bolbo, va' sul palco e spara stronzate!"
"Huh?"

Lasciai la Bolbo ed il moribondo al loro destino e tornai al banchetto, appena in tempo per salutare Elio che scappava dal locale, inseguito da uno sciame di handicappati. Anche questo è amore.

Sul palco, TIE YOUR MOTHER DOWN, LIVE AND LET DIE ed EVERY LITTLE THING SHE DOES IS MAGIC concludevano la prima parte del concerto. Era il momento dell'asta!
L'ASTA
Non appena il Favone cedette il microfono, la Bolbo salì sul palco, trascinando su in qualche modo anche Uollano: la pheega risolve.

Una piccola introduzione di Silvia Panigada meets FaveSilvia Panigada, e fu il momento dei ghiotti acquisti.
Il primo articolo fu l'Orcaloca, ovvero il gioco dell'oca di Elio e le Storie Tese.
"Base d'asta cinque euro! - disse Uollano - Chi offre di più?"
Gelo.

"Ok, niente. Allora passiamo al pigiama indossato da Gianni Morandi nel video Fossi Figo! Base d'asta 20 euro. Chi offre di più?"
Gelo.

"Ok, adesso una confezione gigante di pile DURACELL ULTRA-TESE! Base d'asta 5 euro!"
Gelo.

"Ok, allora un poster storico di Elio, dell'85!"
In realtà era una fotocopia formato A4 che SNAFU ci aveva portato per la seconda volta dopo che alla SOKA non se l'era inculato nessuno.
Gelo.

Christian Meyer e Faso decisero che era ora di prendere la situazione in pugno, salirono sul palco e riuscirono a vendere quel pezzo di carta da culo alla bellezza di 15 euro!!!
Pagherei per avere un decimo del loro talento della supercazzola.
Erano meglio di Berlusconi.

"Ok, e adesso - dissero - arrivano i vinili!"
La folla si ammutolì.
"Abbiamo Un gusto superioreUn gusto superiore, rarissimo vinile di Claudio Rocchi e Paolo Tofani che contiene l'originale della hit di cordialmente, LA MACELLAZIONE!"

I banditori stavano spacciando il mio vinile per un reperto rarissimo. La cosa divertente è che erano sinceri: a quanto pare, a Milano quel disco non si trova e, nonostante l'avessero mandato in radio per cinque anni consecutivi, nessuno di loro lo possedeva.

"Oltre alla Macellazione e a Muoiono, che tutti conoscete, c'è anche un'altra canzone in questo disco che non sottovaluterei! - disse Faso - Si chiama DIO ed ha un testo bellissimo! Dice 'Dio dentro una canzone, Dio assoluto, Dio espanso nella forma universale, Dio a testa di cavallo, Dio...'"
"MAIALE!!!" urlò Piombino.
Notare che era la prima parola che Piombino diceva dall'inizio dello spettacolo.

"No... cinghiale..." lo contraddisse Faso.

Klàpač, seppure invalida di guerra, partì a razzo dalla parte opposta della stanza per andare a picchiare Ivan Piombino. Poco importava che il cinghiale fosse a tutti gli effetti un maiale, seppure selvatico... quando una giovane donna picchia Ivan Piombino la folla non può che applaudire e filmare.

Alla fine, "Un gusto superiore" fu venduto a 20 euro.
L'avevo tenuto in casa per cinque anni senza sapere che avrebbe fruttato più di mille volte il pigiama di Gianni Morandi ed un set gigante di pile Duracell Ultratese, sommati! Devo stimare di più gli oggetti di casa Marok.

L'asta però era appena all'inizio.
C'era ora in palio una splendida Maglietta giallamaglietta gialla del Fave Club, ricordo di quando il Fave Club esisteva ancora in forma analogica. Molte delle giovani donne presenti tra il pubblico si sarebbero accapigliate per averla, si sarebbero strappate i vestiti ed avrebbero lottato nel fango... sarebbe stata una scena prevedibile, avrebbe annoiato un po' tutti.
"40 EURO!" urlò di colpo Schopenhauer.
Notare che era la prima frase che Schopenhauer diceva dall'inizio dello spettacolo.

A quella cifra nessuno osò controbattere e la maglietta gialla delle Fave andò a SCHOPENHAUER, ovvero l'individuo che stava più sul cazzo agli Elio e le Storie Tese in assoluto, dalle origini del gruppo al duemilaesedde e probabilmente anche dopo. Era la legittimazione a posteriori del FAVE=FANKULO, era lo spregio degli spregi, un colpo da maestro.

Girovagando per la sala, mi accorsi che il pubblico rock si stava arricchendo di vecchi volti sempre nuovi, tra cui Luca Capitani e Paolo Pellegatti, quali ambasciatori del Percfest, Mc Costa e Yukari, ambasciatori di Sumotoy, e la Cicalona, ambasciatrice delle Fave Romane e, soprattutto, dell'Amaro Ciociaro.

Mentre Mc Costa intratteneva una piacevole conversazione con l'artista poliedrico Ivan Piombino, la Cicalona mi chiese se avessero già fatto fuori la Souvenir di TGUDD!maglietta a fiori di TGUDD, che le interessava.
"Non ancora - risposi - Se non va tanto sopra i venti euro quasi quasi me la piglio..."
"Dai, così poi me la regali!"
"Sooooka!"

Il momento della maglietta non si fece attendere e, dopo tre offerte, era già a ginguanda euro.
PiombinoKastrox.

Dopo cinque minuti era già ad oddanda euro.
Per una cazzo di maglietta!!!

E la cosa più malata non erano gli oddanda euro, ma i condendendi: SCHOPENHAUER e GRUMO! Uno che va in giro come un barbone, l'altro che NON va in giro!!!

Quando il prezzo salì a novanda euro presi da parte Schopenhauer e l'obbligai a farmi vedere il portafogli.
"Ce li ho, ce li ho!!!" mi disse.
L'obbligai a contare i soldi, aveva gendo euro tondi tondi.
"100 euro!" disse Anche GRUMO TGUDD!Grumo.
"110!" rilanciò Schopenhauer.
"Non per farmi i cazzi tuoi... - mormorai - ma come pensi di pagare?"
"Paga PIOMBINO!!!" urlò, abbracciandomi.

Piombino si girò verso Schopenhauer per cercare di dirgli qualcosa, ma Schopenhauer in pochi secondi portò il prezzo a gendovendi euro.
Per una cazzo di maglietta.

Presi in disparte Piombino.
"Paghi veramente tu per Schopenhauer?"
"Eh... ormai... se devo..."
"Ok, cazzi tuoi!"

"125 euro!!!" disse Grumo.
"Ma cazzo! Tu non esci mai di casa e adesso vuoi questa maglietta??? - urlò Schopenhauer, disperato - 130!!!"
Il ragionamento di Schopenhauer non faceva una piega, ma Grumo si rivelava un avversario tutt'altro che arrendevole.
"140!!! - rispose Grumo - rilanci?"

L'asta avrebbe potuto continuare all'Infinito, ma Faso e Christian si accorsero che la situazione stava rapidamente sfuggendo di mano.
Così bloccarono il prezzo a 140 euro, fecero salire Grumo e SchopenhauerSchopenhauer sul palco e li obbligarono ad indossare, a turno, la maglietta. Sarebbe stato l'applausometro del pubblico, in base al fascino del soggetto, a decretare il nuovo possessore.

Qual è la più grande umiliazione per un essere umano di sesso maschile?
Ricevere un due di picche?
Inezie.
Svegliarsi al mattino con una pheega di fianco che ti dice: "Ce l'ho più lungo io!"?
Proprio non capisco perché guardiate tutti me, comunque fossi in voi non ironizzerei...
Perdere in una gara di sex appeal contro GRUMO?
Ecco, è esattamente quanto accadde a Schopenhauer: non si sa quanto incise l'aver indossato la maglietta all'incontrario ma il pubblico, maschile e femminile, alla quasi unanimità, lo SCHIFÒ per GRUMO.

Born to be Civas "Questa è la dimostrazione che fare il fenomeno non paga! - disse Faso - Al contrario, però, GRUMO paga!".
Ineccepibile.

Schopenhauer, con le pive nel sacco, abbandonò il palco.

"Ehi, è dov'è la mia maglietta gialla?"
Il pubblico rock non rispose.
"La mia maglietta gialla!!!"
Soka.

Riassumendo: in meno di venti minuti Schopenhauer si era fatto fottere due magliette, di cui una da GRUMO, e, per tutto questo, aveva pagato guaranda euro. Non male, davvero. L'associazione Panigada ringrazia.

Vennero poi messi all'asta gli altri vinili, che volarono come il pane, qualche set da baseball di Faso ed infine alcuni strumenti del Civas, che lui stesso illustrava aiutato da una fava scelta a caso tra il pubblico rock.

Inutile dire che la chitarra Ibanez in brevissimo tempo schizzò a 130 euro.
Fu allora che il presidente Cops, che si era distratto, chiese: "A guando è arrivada?"
Il Civas, dal palco, gli rispose: "150!!!"
E Cops urlò: "Gendoginguandasei euroGENDOGINGUANDASEI!"
"Aggiudicato!"

Ed il bello è che Cops NON suona la chitarra!

Se mai mi avessero chiesto di progettare a tavolino il modo più handicappato in cui poteva andare a finire un'asta, mai sarei arrivato a tanto. La vita non finirà mai di sorprendermi...

Comunque, il guadagno aveva superato di gran lunga le nostre più rosee previsioni: non solo avevamo coperto le spese ma ci eravamo anche regalati un margine di novegendoundigi euro. Ed eravamo solo a metà serata! Sborroh.
UOMINI COL BORSELLO!
Senza che ce ne fossimo accorti, si erano fatte le digioddo.
Ed eravamo a metà scaletta.
Perfetto.

Decidemmo di dire fankulo alla lotteria e consegnammo il palco agli Uomini col borsello, del cui cantante VirgovoxVirgovox possiamo vedere una diapositiva.

I South A Phoss si radunarono sotto il palco per ascoltarli, Faso al contrario passò una splendida mezz'ora a "discutere" con una persona a caso: Schopenhauer, che nel frattempo aveva bevuto l'impossibile.
Chiunque altro l'avrebbe mandato fuori dai coglioni nel giro di due minuti, tanto più se dotato di mazza da baseball, ma Faso no: andò avanti più di mezz'ora ad insultare Schopenhauer con tranquillità e creatività, usando parolacce sempre diverse. L'artista è artista sempre.

Di tutte le frasi di Faso, che andrebbero dalla prima all'ultima trascritte in un libro mastro, una delle più poetiche fu: "Tu rompi i coglioni talmente tanto che neanche te ne rendi più conto!".
Schopenhauer immediatamente si prodigò nel contraddirlo, guidando una spedizione sul palco degli Uomini col borsello ed occupandolo assieme a Piombino, Sanfru ed i suoi due amici handicappati, dando luogo a splendide coreografie che rimarranno per sempre nel cuore e nella memoria del pubblico rock.

Sanfru handicap Una volta sceso dal palco, Schopenhauer ricominciò a bere, nonostante ormai non si reggesse in piedi, camminasse barcollando, inciampasse e si aggrappasse a tutto ciò che gli capitava lungo la strada. Sedie, tavoli, masserizie, corpi animati, inanimati, maschili, femminili, maggiorenni, minorenni... e quale sogno migliore per un padre, se non voltarsi e vedere un ubriaco molesto che inciampa sulla propria figlia adolescente?
Per fortuna Sardus tirò via Schopenhauer prima che le mani di un musicista rock si macchiassero di sangue handicappato e la situazione si evolvesse in rissa.

Una volta fuori dal locale, Schopenhauer incontrò la piccola Cate, la salutò come solo lui sa fare, e lei lo mandò affankulo perché era ubriaco. Schopenhauer, barcollando, le rispose che non era affatto ubriaco e, per dimostrarlo, iniziò una filippica contro l'alcool e contro la piccola Cate con un'aggressività ed una sicumera degne di uno che sta per essere picchiato dal padre della piccola Cate che era dentro una macchina ad un paio di metri da lui.

Padella In un raro attimo di lucidità, Schopenhauer si rese conto della sua condizione e fuggì dentro il locale, attaccando bottone con la prima persona capitata a tiro lungo la strada: il Nerd Poppo, che stava da solo in un angolo a fissare il vuoto.

Dall'inizio della giornata, Schopenhauer era il primo sconosciuto che rivolgeva la parola a Poppo, ma Poppo stranamente non ne sembrava gratificato.
Così, con un cenno, richiamò l'attenzione di Pelodia e gli disse: "Fallo sparire!"
Il padre della piccola Cate entrò nel locale, sollevò Schopenhauer e lo portò fuori.
Poppo si girò verso Pelodia.
"Grazie!" gli disse.
"Prego!" rispose Pelodia.

Banale? Tutt'altro: nessuno si preoccupò di uscire fuori a vedere cosa stesse succedendo tra il padre della Cate e Schopenhauer, finché delle sirene blu non destarono la nostra attenzione.

Virgovox Vs Dardiani Fuori dalla porta, una volante della Finanza, un paio di finanzieri, il papà della Cate e Schopenhauer.
Dentro la porta, il panico.

Non so cos'abbiano visto dal palco gli Uomini col borsello, ma la scena di delirio fu totale.
In dieci secondi netti l'intero pubblico rock cercò di imboscare tutti i cd masterizzati, i listini prezzi del banchetto, ogni traccia di sostanze proibite tra cui il nero delle unghie e lo sporco in mezzo alle dita dei piedi, ogni cosa illegale, immorale o che facesse ingrassare, compreso il quadro di Grumo, ma fu tutto inutile: la Finanza, capita la situazione, si schifò ad entrare ed abbandonò Schopenhauer alle cure del papà della Cate, raccomandandogli di portare a termine il lavoro nel più breve tempo possibile. Perfetto.

Una volta ritornato dentro, Schopenhauer capì che era il momento di uscire di scena e passare inosservato, così si sdraiò in un posto a caso: il PALCO.
E va be', lo lasciammo morire lì, in coma, senza chiedere agli uomini col Borsello di stare fermi, anzi, si potevano pure muovere, e lui zitto, sotto.
SOUTHAPHOSS LATO B
A scaraventare giù Schopenhauer ci avrebbero pensato i South A Phoss, che riportarono l'allegria ed il buon umore con una poderosa MIO CUGGINO con il Sap feat Il Pelle e Christian Meyer!Pelle alle tastiere e Christian Meyer alla batteria. Subito dopo, un bellissimo pezzo che avevo già sentito da qualche parte ma non mi ricordavo dove, il ritornello diceva: "Ogni sperma è sacro!" e si avvaleva della splendida collaborazione di Uollano nella parte di un prete.

Mentre gli Uomini col borsello tornavano sul palco per salutarci sulle note di Tapparella, decisi di soddisfare la mia curiosità ed andai dal Favone Grassone a chiedere lumi sull'ultimo pezzo che avevano suonato.

"È una cover dei Monthy Python - mi rispose - Every sperm is sacred! IGNORANTE!!!" e si allontanò bestemmiando.
Solo allora mi ricordai del film "Il senso della vita", che avevo visto dieci anni prima, più o meno quando Flo e la piccola Cate facevano la terza elementare. Mi guardai allo specchio, dissi: "IGNORANTE!!!" e andai via bestemmiando.

Ok, ora bisognava prendere dal Pelle la registrazione dal mixer, montarla assieme alla mia da minidisc e sincronizzarla col video delle telecamere. Un lavoraccio, ma prima o poi andava fatto... meglio prima, almeno mi levavo il pensiero.

Attraversai circospetto la sala, ostentando indifferenza di fronte alle manifestazioni di Strani amoristrani amori che mi si prospettavano davanti, e raggiunsi il Pelle.

"Ciao Pelle, mi dai la tua registrazione da mixer?"
"Un ho registrato nulla!"
"Cosa??? Perché?"
"UN M'ARRIVAVA NULLA!"
"Come un t'arrivava nulla?"
"L'uscita del mixer un funzionava..."
PiombinoKastrox.

Se non altro, all'Indian's il clima era improvvisamente ritornato tranquillo.
Motivo: Schopenhauer era scomparso.
Questo di per sé era positivo, a meno che...
"Marok! - urlò il prof Magneto - Schopenhauer sta pisciando nel lavandino con la porta spalancata!"
Perfetto.

Voglia di teletrasporto! Per fortuna il signor Indian's non si era accorto di nulla, così ci limitammo a tirar fuori dal cesso l'handicappato che urlava: "BEMBA!!! BEMBAAAAAA!!!" con l'uccello pisciante ancora di fuori e lo facemmo sedere al tavolo organico.

Schopenhauer sentì che aveva bisogno di qualcuno con cui parlare e confidò tutto il suo disagio alla Silvia Bolbo, partendo dalla sua infanzia fino ai giorni nostri. Nessuno sa spiegarsi il perché, ma dopo neanche un minuto lei era già fuggita per destinazione ignota. Secondo alcuni non la rivedremo mai più. Secondo altri ci manderà una sua fotografia a Natale. Secondo me ci manderà una foto di KASTROX.

E va be', di fronte al rifiuto della pheega, Schopenhauer invocò il supporto psicologico di una persona di provata saggezza, lucidità e maturità: Ivan Piombino.
"Perché ce l'hanno tutti con me???" disse, piangendo.
"Ma no, dai!" rispose Piombino.
Schopenhauer smise di piangere, prese un PANETTONE, CI SI SOFFIÒ IL NASO DENTRO e ricominciò a bere.

Bisogna dare atto che ha uno spiccato senso artistico.
IL TOCCO FINALE
Tempo di mettere via le cose e ci accorgemmo che si erano fatte le digiannove: incombeva l'amore nel sedere!

Ci piace ricordarli così Allo scoccare dei sette rintocchi, tutti avevamo portato fuori il culo, persino Sanfru che non riusciva più a camminare per tutto l'alcool che aveva bevuto.
Solo tre persone erano rimaste dentro: Schopenhauer ed i due handicappati amici di Sanfru. Perfetto.

Un po' mi facevano pena, così tornai dentro per tirarli via.
Trovai i due minorati nascosti dietro al bancone mentre Schopenhauer stava buttando via i tappi delle bottiglie piene per poi FARLE RUOTARE e LANCIARLE IN ARIA da una parte all'altra dell'Indian's.
"Quello è pazzo! - biascicavano gli amici di Sanfru, terrorizzati ma troppo ubriachi per correre via - Da dove è arrivato? Minchia! È pazzo!"
Il signor Indian's questa volta vide tutto, arrivò di corsa e, urlando: "HAI LA MERDA NEL CERVELLO!!!", buttò fuori Schopenhauer a calci e chiuse la porta. A chiave.
Presi i due amici di Sanfru, li trascinai fino alla porta, chiamai il signor Indian's e sussurrai: "Ehm... dovremmo uscire anche noi..."
Il signor Indian's grugnì, poi aprì la porta.
Schizzammo fuori, alla velocità della luce.

Promemoria: depennare "Indian's Saloon" dai locali in cui possiamo ancora mettere piede!