Solo agli eletti è dedicato un cenno sui libri di storia.
Mai avrei pensato che di noi, fave handicappate, il senno dei saggi posteri avrebbe vergato mezza parola... ed invece, sul nostro raduno diversamente figato, la
#fac0ff,
era piovuto inchiostro digitale a fiumi... con somma gioia di chi poi avrebbe pulito.
È vostro il merito, pubblico di
QULO,
TROIA,
SOKA
e
POKA,
se, sfoggiando dei buoni riflessi e ottima mira, uno di voi
ha tirato un DUOMO in FACCIA a BERLUSKONI!!!
E non c'era Schopenhauer... un vero peccato.
E va be'... per quanto coglioni, avevamo umiliato INFINITO a ZERO Ivan Piombino: ora eravamo famosi.
E adesso? Beh... basta.
Potevamo goderci la nostra meritata pensione... e dire, finalmente, fankulo alle convention autogestite.
Ebbene sì, era una decisione irreversibile.
Nulla, niente e nessuno ci avrebbe fatto cambiare idea: la #fac0ff sarebbe stata la nostra ultima convention.
Non avremmo cambiato idea nemmeno se qualcuno avesse organizzato tutto al posto nostro, trovando un locale perfetto, in una posizione facile da raggiungere, con un'ottima band disposta a suonare per noi gratis, con la presenza sicura di qualcuno degli Elii, con cibo ed alcool a volontà... e magari anche posti letto a poco prezzo vicino al locale.
La parola d'ordine era: MAI PIÙ!
Domenica 12 dicembre 2010, ad un anno esatto dalla #fac0ff, mi chiamarono i Figli dell'Assoluto.
"Ciao Marok! Per sabato 26 febbraio abbiamo organizzato un concerto a Prato. Il locale è il Keller, vicino alla stazione. Poco distante c'è l'albergo per la notte, sono convenzionati col locale, costa poco e si arriva a piedi. Viene anche Cesareo, siamo già d'accordo. Non dovete pagare nulla. Si mangia e si beve da Dio. Vi andrebbe di fare una convention?"
Giovedì 16/12/2010: IL DADO È TRATTO
Era ufficiale: grazie ai nostri sforzi, alla nostra fede, alla nostra costanza ed alla nostra passione, il 2011 avrebbe avuto una convention!
Il nome c'era già, l'aveva inventato KASTROX nel lontano 2005:
Sesto Ben Organizzato Raduno Autogestito. In altre parole,
SBORA.
Ed i miei compagni di staff sarebbero stati il presidente @Cops, @Daiconan, @Francy, @GRUMO, @Klàpač, @Mapo_Sae e Uollano.
Klàpač
fu incaricata delle pubbliche relazioni via Facebook, perché migliorava, anno dopo anno.
Adesso aveva scritto un meraviglioso post in cui diceva:
"Trovatemi un solo lato positivo di Milano!".
L'autistico Grumo, che è di Milano, aveva osato commentare:
"Perché non cambi città?"
Anziché rispondere, lei aveva CANCELLATO GRUMO dagli amici di Facebook!
Sapevamo di avere trovato la persona giusta: la diplomazia di Klàpač era al nostro livello.
Uollano, invece, fu il primo a tirar fuori nuove idee.
"Facciamo una gara di disegno alla cieca? Materiale: fogli A3, due pennaroni, un po' di sfigati. Si benda a scelta uno sfigato maschio per squadra (fatta rigorosamente a cazzo sul momento) e tutti gli altri gli gridano le istruzioni. Le squadre disegnano contemporaneamente, così siamo sicuri che nessuno capisca. Soggetto: una copertina a scelta, tranne Cicciput :D Premio: cuffiette rosa di BelSTeE."
L'idea era carina, ma non se ne sarebbe fatto un cazzo, perché Uollano non aveva la chiocciola.
Però era apprezzabile il realismo della parola
"maschio".
Daiconan propose una
"tombola-cruciverba, nel senso che non si pronunciano mai i numeri ma solo le definizioni numeriche relative al mondo elico/favico (se non si trovano abbastanza associazioni, male che vada si risolve tutto con dF e aF)."
L'idea era ancora migliore, ma venne skifata perché sapeva fatica.
Quindi, per il QUINTO anno di fila, decidemmo di ripiegare sul QUIZ, perché rinnovarsi è bello.
Ok, l'organizzazione della convention era ufficialmente terminata: non avremmo dovuto compiere altri sforzi intellettuali!
Meno male... iniziavo ad essere stanco.
Giovedì 27/1/2011: DIVERSAMENTE ELIO E LE STORIE TESE
Vista l'incredibile carica di entusiasmo con cui gli Elii avevano aderito alla nostra ultima convention (era venuto solo Cesareo, perché suonava con i Four Tiles, ed eravamo nel centro di Milano), e visto che stavolta ci saremmo spostati di 300km da casa loro, nessuno di noi nutriva dubbi sulla loro presenza.
Inviai comunque un'email, per il gusto di leggere le reazioni... e non rispose nessuno.
Il caso, però, volle darci una mano: il batterista
Christian Meyer
festeggiava il suo compleanno a pochi passi da casa mia, al Jazz Club di Torino, con il Technicolor Swing Trio.
Gli andai incontro, scortato dai miei due angeli: il Quinto Piano ed Anovex.
"Christian! - dissi
- Sai che a fine febbraio facciamo la convention?"
Il batterista Bobo impallidì.
Il suo volto si deframmentò, le sue sopracciglia divennero pietra, le pupille spilli ed il respiro tacque. Per interminabili secondi, la vita fu un fermo immagine... poi il buffering terminò. E Christian disse l'ultima parola della serata.
Cito testualmente:
"Fankulo!".
Poi lui stesso scoppiò a ridere e scappò dietro il palco a smontare la batteria.
Guardai negli occhi il Quinto Piano ed Anovex... e dissi:
"Secondo voi dobbiamo avvisarlo che la convention è a Prato?"
Ancora non lo sapevo, ma quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto il Quinto Piano ed Anovex ad un concerto di Elio e le Storie Tese.
Almeno per tutto il 2011... ma probabilmente anche dopo.
Martedì 8/2/2011: CHOO IS MEGL CHE UAN
Nonostante la presenza di Daiconan e della Jeppa, stavolta lo spazio non avrebbe rotto i coglioni: Prato era comoda da raggiungere anche dal
sud e nessuno avrebbe avuto bisogno dell'automobile.
Da sette anni imperversava il vecchio ritornello:
"Bastardi! Fate sempre le cose al nord! Razzisti, sfigati, blablablà gnegnegnegné!".
Con lo spostamento a sud, dunque, mi sarei aspettato 92 minuti di applausi... ed invece fu tutto un fioccare di PACCHI: per la prima volta, nel 40dF, persino l'iRRiducibile
FONIUGLIA
avrebbe SKIFATO la convention!
Motivo? Si era trasferita a Roma, probabilmente perché inizia con la eRRe.
Poco impoRtava che Roma fosse più vicina a pRato di toRino, poco impoRtava che le altre fave Romane le potesseRo offRiRe un passaggio, poco impoRtava che l'avremmo RicopeRta di Regali peRché saRebbe stata l'unica foRma di vita ad aveRe paRtecipato a tutti i Raduni, a paRte CesaReo e lo staff... Foniuglia fu iRRemovibile: da ToRino si paRte, da Roma no. StRonzi.
E va be', la Toscana - almeno lei - ci era amica: ci portò in dono il nostro foniho buho, il Pelle, ed una new entry, Carotide.
Era una giovane donna che aveva iniziato a scrivere su marok.org da quando tutto marok.org l'aveva presa per il culo per
un suo thread sul forum ufficiale, senza nemmeno conoscerla.
Anziché incazzarsi, come avrebbe fatto la stragrande maggioranza di quelli che la prendevano per il culo, Carotide disse che sarebbe venuta alla convention, perché le stavamo simpatici. Era decisamente superiore al nostro livello.
La risposta meno prevedibile, però, arrivò da
M__nuel:
"E se suonassimo anche noi, con Musicaperbambini? Dai, lo facciamo gratis!"
Prima che cambiasse idea, contattai musicisti, foniho e locale, li convinsi che il cambio di programma non avrebbe comportato nessuna fatica, e mi diedero l'ok!
Senza fare un CAZZO, avevamo già DUE band!!!
Avrei potuto urlare al mondo:
"CHOO IS MEGL CHE UAN!"... ma l'avrebbero capita solo i veeeeekki... tranne quelli che si addormentavano vedendo il Giornale Radio, prima di cambiare sul secondo perché c'è la réclame. Peccato.
Mercoledì 9/2/2011: BUON 2001 A TUTTI!
Ogni élite di intellettuali ha le sue date da ricordare: per le Fave c'è il 25 aprile del 2000, giorno del live in Lugano.
L'emittente svizzera RTSI aveva mandato in onda l'audio integrale del concerto ed una
"pillola" di 90 minuti, chiamata
"The Lugano Tapes", ma gli Elii promisero che avrebbero pubblicato tutto su dvd entro il 2001.
Col passar degli anni, uscì solo una vhs che durava un cazzo (70 minuti) e
"2001" diventò sinonimo di
"fankulo".
Nel 2011, però, ritornò la speranza: gli Elii dissero che il dvd sarebbe uscito mercoledì 9 febbraio 2011, come allegato alla Gazzetta dello Sport.
Come potete immaginare, quella mattina tutte le fave si riversarono in edicola urlando:
"2001 is now!"
E i giornalai, in coro, risposero
"Fankulo!": il dvd era stato distribuito solo alle edicole di Milano!
E neanche tutte.
Persino il Favone mi rispose che mi potevo bellamente attaccare al cazzo.
L'imperativo adesso era uno: girare per le edicole di Milano fino a trovare TUTTE le copie possibili del dvd, comprarle, portarle alla convention e rivenderle... avremmo tirato su miliardi!
La prima a trovare il dvd fu la bella Choo, che all'epoca lavorava a Milano.
Non stavo più nella pelle: a metà pomeriggio le telefonai obbligandola a leggermi tutte le informazioni del disco, ma lei si limitò alla scaletta... che era in tutto e per tutto UGUALE alla vhs!
Niente Tapparella, niente Indianata, niente brani inediti... era il PACCO del MILLENNIO!!!
Era sfumata la speranza di avere qualcosa da vendere a Prato!
E va be'... per spregio, digitalizzai io le parti mancanti e le misi su youtube.
Le trovate ancora oggi, cercando
"
The banned Lugano Tapes". Buona visione.
Sabato 12/2/2011: QUESTIONI LOGISTICHE DI ALTO LIVELLO
Alla nostra organizzazione restava solo un ultimo dettaglio: i biglietti del treno.
In realtà, la cosa più intelligente sarebbe stata scendere con la macchina di Klàpač, la mitica potamobile da 7 posti: dividendo la spesa, avremmo pagato un cazzo.
Lei però ci disse che non sarebbe venuta, senza addurre motivazioni plausibili. Peccato.
Il biglietto per Prato, se non altro, aveva un prezzo ragionevole: 26 euro. Nonostante i
"progressi" di Trenitalia, esistevano ancora treni che costavano meno di un volo a Dubai.
Il senso degli affari di un grande esponente del pubblico rock,
Cazzo,
ci seppe comunque stupire:
"Con la tariffa MINI, ho pagato 16 euro!"
La tariffa MINI era una delle tante follie di Trenitalia: prenotando con più di due settimane d'anticipo, si poteva acquistare un biglietto pagandolo quasi la metà.
Tutto bene? NØ: il biglietto non era rimborsabile e lo sconto non era fisso! Il prezzo saliva col passare dei giorni e del numero di passeggeri, fino a raggiungere la tariffa intera.
Insomma, un gran casino.
Volendo partire il 26, l'offerta MINI scadeva il 12.
Eravamo già a 20 euro a testa... più dei 16 euro di Cazzo, ma pur sempre meno che 26. Choo cliccò su
"ok" ed il sito si piantò.
Riprovammo. Stessa procedura... ma il prezzo era salito a 22 euro a testa!
Delle due l'una: o qualche stronzo ci aveva appena fottuto (una probabilità su 4567), oppure quella minchia di sito aveva preso per buona la prenotazione andata affankulo, anche se nessuno l'aveva pagata!
E va be'... avevamo buttato 4 euro nel cesso, ma ne avevamo comunque risparmiati otto: 22 era meno che 26, poteva andare peggio!
Ancora non sapevamo la sorpresa finale.
Lunedì 14/2/2011: BUON SAN VALENTINO
"Potaaaaaa! - disse Klàpač - Ho cambiato idea: vengoooo! Serve un passaggio?"
E i biglietti del treno NON ERANO RIMBORSABILI.
Fu così che la potamobile da 7 posti sarebbe partita da Milano con tre persone a bordo: Klàpač, il presidente Cops e l'autistico GRUMO.
Il lato positivo era che nessuno di loro era amico dell'altro su facebook.
Il negativo era che avevamo già buttato nel cesso millemila euro... e la convention non era ancora iniziata!
Sarebbe stata una bella recensione.
Giovedì 17/2/2011: L'ACCESSO AI MEDIA
Ogni volta che organizzavamo una convention, facevamo un calcolo sul ritardo con cui gli Elii l'avrebbero annunciata sul loro sito ufficiale.
Il record del 2008 era sicuramente imbattibile: convention e Panino Day erano stati organizzati con MESI di anticipo, tra l'altro per una domenica sera a CREMA (quindi la gente avrebbe dovuto prendere ferie il lunedì mattina), e gli Elii avevano pubblicato la news a CINQUE GIORNI dall'evento; e solo perché c'eravamo noi a rompere i coglioni.
Questa volta, con la data sicura da TRE MESI, gli Elii pubblicarono la notizia NOVE GIORNI prima dell'evento: giovedì 17 febbraio 2011.
Erano rimasti in media.
A questo punto, si poneva una seconda domanda: sarebbe esistito sulla faccia della terra qualche diversamente figato che avrebbe deciso di venire leggendo la news sul sito ufficiale?
L'avremmo scoperto solo vivendo.
Per la cronaca, il tempo che gli elii ci dedicarono in radio a cordialmente fu esattamente il DOPPIO di quello di tutte le altre convention sommate... cioè ZEEEEEERO.
Venerdì 25/2/2011: LA VIGILIA
La bella Choo si era appena dottorata in Scienze Ambientali e così, per regalo,
la portai a visitare la Hukapan.
Lo scopo era fottere qualcosa per l'asta distraendoli con la pheega, ma non mettetelo su Internet.
Quest'anno, il ricavato sarebbe andato al
prof Magneto,
che era ancora in ospedale e si doveva rifare il guardaroba.
Grazie al mio sex appeal ed alle conoscenze informatiche di Choo, riuscimmo ad estorcere qualche poster, una mazza da baseball ed un libro autografato di Ermes Palinsesto.
E va be', ci caricammo il malloppo in spalla e ci trascinammo a casa GRUMO, dove giaceva il resto del materiale.
Il bello di avere un autistico nello staff è che, almeno, tiene tutto in ordine! Questo, almeno, era quello che pensavo prima di sapere che la sua cantina si era ALLUVIONATA, con la roba
DENTRO.
Per fortuna, a parte il FANGO INCROSTATO e lo SCHIFO che addobbava la superficie (ne approfitto per salutare i MATTONI caduti dal muro), il contenuto degli scatoloni sembrava integro... al punto che GRUMO si rifiutava di fare selezione: voleva portare TUTTO.
Ripeto:
GRUMO voleva portare fino a PRATO la bellezza di QUATTRO SCATOLONI di robe che le persino le FAVE in TUTTE le precedenti convention avevano SKIFATO anche quando avevamo cercato di REGALARLE ai quiz!
Il piano non prevedeva che fossi io a caricare la merda in macchina...
Risposi che era una splendida idea.
Sabato 26 FEBBRAIO: SI PARTE!
Erano le 8 quando la sveglia squillò.
PiombinoKastrox.
Era la prima volta che mi svegliavo alle 8 per prendere un treno che partiva alle 10:50... e, se voi pensate ad un problema di distanza, non sapete quanto non capite un cazzo: la bella Choo abitava a due passi da Maciachini, che è a due fermate di metro gialla da Milano Centrale!
Il problema era solo uno: che è pheega.
Per consolarmi, pensai al mattino della TROIA, quando Francy ci aveva svegliato all'alba e poi aveva passato DUE ORE chiusa nel cesso.
Erano altri tempi: stavolta eravamo puntuali... ed in stazione c'era
CAZZO!
Lo abbracciai forte, perché la sua presenza mi rendeva felice: anche senza Foniuglia, non sarei stato io il più vecchio.
Choo invece era inquieta. Per motivi a me ignoti, era la prima volta che prendeva un treno a scompartimenti da 6: aveva sempre e solo viaggiato su quelli open space e la cosa la metteva a disagio, perché è autistica.
A dirla tutta, anch'io preferisco quelli open: aumentano la probabilità di vedere pheega, un solo tarro col volume a palla può rompere i coglioni a tutti i veeeeeekki del vagone, e cambiare posto provoca uno sbattito nettamente minore.
Pensate al biglietto del Cazzo, per esempio. Se usato regolarmente, avrebbe collocato il culo del Cazzo lontano dalle nostre facce da cazzo... ma Cazzo se ne sbatté il cazzo, e posò il culo di fianco a me.
Alla seconda fermata salì una VEEEEEEKKIA, con una valigia più GRASSA di lei, e reclamò il suo posto.
Cazzo fu un grande: inventando una marea di stronzate, la convinse a fare cambio di biglietto. E lei, come per magia, sparì.
"Dai! - dissi
- Le fai attraversare mezzo treno... almeno portale la valigia!"
Cazzo fece finta di non aver sentito... e Choo mi guardò allibita:
"Ma glielo dici TE???"
Ecco. È questo il bello della pheega: ricordarci chi siamo.
Ci fa sentire in pace con noi stessi, quando abbiamo raggiunto il nostro nobile scopo di maaaaski: scansare qualunque tipo di fatica.
Chiusi gli occhi e sognai la sagoma del Favone, che anche quella mattina si era alzato alle cinque per aprire l'edicola... e pensai a GRUMO che in quel preciso istante si stava spaccando il culo a caricare in macchina la merda dei quattro scatoloni più grossi, pesanti, scomodi ed inutili del mondo.
E sorrisi... comunque fosse andata, la mia sarebbe stata una giornata migliore.
CIAO PRATO!
Ogni volta che vado a Prato, il treno è in ritardo... si chiama routine, ai vecchi piace.
Per questo, lo SKIFO mi deluse: un misero quarto d'ora.
Erano le 14:15, la convention iniziava alle 14:30, rischiavo di arrivare puntuale!
Per fortuna, Choo mi convinse a passare in albergo.
Lungo la strada, telefonò la giovane Francy:
"Marok! Che fai di bello?"
Era sempre bello sentire la sua voce femminile.
"Eh... - risposi -
Sono a Prato. Sai... c'è la convention..."
"Ma sei già là?"
"Beh... in fondo inizia tra dieci minuti..."
"Che? Ma io pensavo che fosse alle cinque... Sono ancora a Milano..."
E così, Cesareo non sarebbe arrivato prima di cena: anche stavolta, Francy aveva rallentato il mondo.
Anche il nostro passo, comunque, era tranquillo... o "sciallo", come direbbe Klàpač. Camminare per quelle strade era un piacere... anche perché mi ricordavano
una bella avventura di dieci anni prima.
E poi adoravo quelle vie tortuose e pedonali con lati in arte e fondo in pietra; e quelle piccole piazze pensate per piccoli esseri di carne, liquidi e sogni, anziché lamiere, plastica, gomma e lavoro.
C'è qualcosa di unico nelle piccole città del centro Italia, con lo sfondo di colline ed il clima dolce anche d'inverno, prive di traffico e non più grandi di quello che è un quartiere, nelle nostre cazzo di metropoli del nord.
Posti come Prato sarebbero piccoli angoli di paradiso, se non fosse che di notte si esce su Internet, perché non c'è veramente un cazzo.
Di giorno, invece, si esibiva un trio formato da Mapo_Sae ed Elena, una giovane donna a cui prima o poi avremmo trovato un nickname... sempre se fosse sopravvissuta alla convention.
Mapo era insolitamente loquace:
"Marok! - mi disse
- Ho trovato il nome per la prossima convention! Si chiamerà LO SBIANCAMENTO ANALE!"
Ero tranquillo: difficilmente ci sarebbe stata una
"prossima convention".
Completato il giro del centro, arrivammo all'Hotel Flora, con un giorno di anticipo rispetto alla sua inevitabile trasformazione in ruderi del ventunesimo secolo. Ero curioso di sapere se, da lunedì 28 febbraio, sarebbe rimasto lo sconto per i clienti del Keller.
Nella hall incontrammo - udite udite -
MEEMMOW e SANFRU:
erano i primi ad essere arrivati a Prato.
Sanfru ci aveva messo poco, perché è di Genova.
Meemmow invece era partito da Torino all'alba, col frecciarossa, pagando 67 euro.
Ripeto:
67 EURO!
Credo di non avere mai speso tanto per un viaggio di sola andata in territorio nazionale in tutta la mia vita.
In teoria, Meemmow avrebbe dovuto fare il viaggio con Anovex, ma di lui s'era persa ogni traccia. E così, per consolarsi, s'era preso una camera con Sanfru... ed era davvero una splendida notizia: quando l'handicappato si fosse accorto di quanto cazzo russa Meemmow, avrebbe avuto la punizione divina per tutti i peccati passati, presenti e futuri, suoi e di tutti i suoi amici, compreso quello ubriaco!
Anche Choo meritava una punizione.
Per questo avrebbe passato la notte col mio corpo porco, mentre Sae scelse Elena e Mapo il Cazzo.
OLTRE I LIMITI
Anche il ritardo ha i suoi vantaggi: l'equipaggio della Potamobile era sicuramente già arrivato da due ore, aveva già scaricato la macchina, montato il banchetto e fatto il caffé.
Nella realtà, il locale era VUOTO: nonostante tutto, ero il PRIMO dello staff a mettere piede al
Keller!
Ero eccitato, ma anche impaurito: era la mia prima esperienza del genere.
C'era poca luce... e più penetravo all'interno, più mi accorgevo che era grosso e nero.
Ad un tratto, sobbalzai per una presenza alle mie spalle e mi voltai: era il signor Keller, che mi fissava, solo, al banco del bar.
Fu allora che mi pose la fatidica domanda:
"A che ora iniziate?"
Considerato che avevamo rotto il cazzo al signor Keller per farlo arrivare il prima possibile al locale, e che quindi era lì impalato come uno stoccafisso da almeno due ore, il quesito era più difficile del previsto; quindi, risposi che la sua anima non era ancora pronta per la conoscenza del bene e del male e lasciai la caverna, per ritornare ad abbagliarmi all'aperto.
Là trovai tre giovani corpi... e parlavano! Mi dissero:
"Ciao Marok!"
Due maaaaaski ed una pheega: erano sopra la media.
La giovane donna sorrise e ci si presentò come
Carotide,
mentre i suoi angeli risultarono chiamarsi Pasquale e Ciro.
Nuovi avatar avevano conquistato una faccia: era un giorno da ricordare.
Certo, alla collezione mancavano ancora Costiquelkecosti, El, Eminenza, Flanella, Frash, Lelevez, Huber e White... ma non c'era fretta, avevamo la vita davanti.
Comunque, iniziare la convention senza il presidente Cops, Klàpač e l'autistico GRUMO era impossibile: erano troppo importanti. Mi riferisco, naturalmente, alle cose che tenevano nella potamobile, cioè i premi per il quiz e la merda dell'asta.
Così, mi annotai i telefoni dei nuovi arrivati e dissi a tutti di andare affankulo, ché li avrei richiamati quando la convention fosse iniziata. Così, a cazzo.
Sfido chiunque ad organizzare un raduno in questo modo... non ce la potete fare.
A pochi passi dal Keller c'era il mercato. Pensavo che tanto sarebbe bastato a catturare Choo per il resto del pomeriggio, ma lei preferì sedersi ad un dehors perché doveva leggere la Gazzètta e fare la formazione per il fantacalcio. Strana persona.
Comunque, Choo fu gentile, offrì la Gazzètta anche a me... ma declinai con garbo: mi ricordava le illusioni della mia infanzia, quando sognavo i Lugano Tapes.
Mi limitai a trasformare in grasso un panino... sarebbe stato il mio unico pranzo della giornata.
POTA IS NOW!
La potamobile ci raggiunse alle 15:30... un'ora di ritardo rispetto all'inizio teorico della convention, due ore rispetto all'ora alla quale pensavano di arrivare. Non male.
GRUMO mi raccontò che il loro arrivo a Prato era stato un'odissea.
La sera prima di partire, si era accorto che l'hotel Flora era in zona pedonale, così aveva telefonato ai signori Flora
per chiedere lumi... e loro gli avevano risposto che, per i clienti, mettevano a disposizione un pass per la ZTL.
La soluzione più prudente sarebbe stata parcheggiare la macchina in zona stazione, andare a piedi in albergo, prendere il pass e ritornare in macchina.
Tuttavia, era una precauzione inutile: i signori Flora avevano spiegato che a Prato non ci sono telecamere e l'unico controllo della ZTL è affidato a qualche vigile che, periodicamente, fa il giro delle strade. In caso di bisogno, bastava dire di essere diretti all'albergo e non ci sarebbero stati problemi.
Klàpač, naturalmente, aveva deciso di fare tutto il contrario: la sua strategia era avvicinarsi il più possibile all'albergo, ma SENZA percorrere le vie principali, per evitare i CARTELLI con scritto "ZTL"!
E così, per la gioia di Keplero, la Potamobile passò la mattinata navigando su un'ellisse che aveva l'hotel Flora in uno dei due fuochi, per poi finire INCASTRATA tra le bancarelle del MERCATO.
A quel punto, Klàpač era stata obbligata a chiedere pietà ad alcuni poliziotti... e loro, sbuffando, le avevano risposto di non rompere i coglioni e andare in albergo. Con la macchina.
Ché tanto là a Prato non gliene fotte un cazzo a nessuno.
Non appena entrato nel Keller, l'autistico
GRUMO
salutò tutte le fave presenti... e tutti gli risposero con la stessa domanda:
"Allora, come va con la GRUMA?"
E GRUMO rispondeva:
"Eh... mi ha appena lasciato!"
A quel punto, l'interlocutore esibiva una faccia imbarazzata, poi si dileguava e toccava al prossimo.
Nemmeno se ci fossimo messi d'accordo, saremmo riusciti a costruire una catena collettiva di figure di merda così efficace: è sempre figo, quando non organizziamo un cazzo.
Intanto, per evitare ogni seppur minima fatica legata allo scaricamento della merda dell'asta, mi imboscai dietro al bancone.
Non avevo pensato al signor Keller, che mi vide e disse:
"Allora! Che volete mangiare stasera?"
In quel momento passò la bella Choo... e disse:
"CAAAARNE!!!"
"Il menu di carne è favoloso - continuò il signor Keller -
va bene per tutti?"
Ci pensai un po' su... ci conoscevamo un po' tutti, è vero, ma mettiamo che fosse arrivato un vegetariano sfigato sconosciuto.
In Toscana.
Ecco, se fosse arrivato un vegetariano in Toscana...
CAZZI SUOI!!!
Era passato un decennio dalle meravigliose incursioni dei livornesi sul newsgroup vegan di Pisa, ma ero talmente veeekkio che sembrava ieri.
Era bello: fingendo crosspost errati, gli improvvisati troll inventavano date in cui si portavano BESTIE in spiaggia e s'AMMAZZAVA, si BRUCIAVA e si MANGIAVA. Così, alla cazzo, perché era divertente. Le prime volte succedeva il finimondo, l'ira di Dio, le vegan più isteriche chiamavano l'igiene e persino la polizia, che puntualmente le mandava affankulo. E poi si ricominciava da capo.
Gli spregi in Toscana hanno un gusto superiore... guardai il signor Keller negli occhi e gli dissi di sì! E carne fu.
Nel frattempo, anche i Figli dell'Assoluto fecero capolino nel locale,
portandoci la prima cattiva notizia: il Pelle ci faceva pacco, perché stava a letto con la maiala. Purtroppo per lui, era l'influenza.
Lo presi come un segno del cielo: la registrazione del concerto non mi sarebbe arrivata mai!
PiombinoKastrox.
In compenso, uno dei Figli decise di suicidarsi.
Per farlo, appoggiò una scala altissima ad un BRUFOLO del soffitto e ci salì sopra con in mano uno striscione, mentre il pubblico lo guardava ammirato: dopo il Duomo in faccia a Berluskoni, quella poteva essere la convention del MOOOOORTO. Figata!
IL QUIZ
Allo scoccare del quarto rintocco, bastarono poche telefonate perché le fave erranti si ritrovassero al locale, allegre e compattate, con la massima perdita di qualità! E nessun osservatore esterno si sarebbe accorto della differenza, perché l'immenso Keller continuava a sembravare più VUOTO del cesso della pheega ad informatica.
Eppure, alla lista si era anche aggiunto un bizzarro
personaggio misterioso,
ovviamente maaaaaskio.
Mi presentai e chiesi:
"Come mai da queste parti?"
"Ho letto la news... - rispose
- sul sito di Elio e le Storie Tese!"
Incredibile.
Per la prima volta, il sito degli Elii ci aveva fruttato UN fan!
Era chiaro a tutti che dall'indomani non l'avremmo rivisto mai più.
Cazzo, invece, era in gran forma. Vista la sua performance spettacolare alla #fac0ff, si decise all'unanimità di riconfermarlo presentatore... e la convention poté iniziare nel più originale dei modi: il QUIZ.
Per dare una botta di vita, stavolta avevamo ordinato le domande per anno, dal '90 al 2010.
Ad ogni risposta azzeccata, si poteva scegliere l'anno della successiva ed un premio tra gli SCARTI delle precedenti convention, roba per la quale NESSUNO per 7 ANNI DI FILA aveva voluto spendere UN euro.
Ah... e poi c'erano cd masterizzati che contenevano bootleg che erano già online su marok.org!
Saremmo stati simbolo di decadenza anche nel quarto mondo.
Ecco le domande:
- The red album. Qual è l'argomento della canzone "Pulun Vage Sudu Raula Digay"?
- la conformazione dell'Italia
- Babbo Natale
- l'indipendenza dello Sri Lanka
- la storia di un vitello
- In quale canzone, contenuta all'interno del disco "Patè d'animo" è possibile riconoscere una citazione di un brano di Dario Baldan Bembo?
- Sapore di pinne
- Stachein Yourself
- Le donne di Tunisi
- Germano, i sellini e sua madre
- Nel video di "Servi della Gleba", Elio propone un appuntamento alla ragazza con la quale parla al telefono. A che ora?
- alle otto
- alle otto e mezza
- alle nove
- alle tre
- Quale di queste canzoni fa parte della cassettina "Not unpreviously unreleased'nt"?
- Sabbiature
- Verso l'ignoto
- Natale in casa Wizzent
- Alfieri
- Anno dei mondiali di calcio americani, anno di "Nessuno allo stadio". Tre coppie di Elii ballano guancia a guancia il lento durante la parte strumentale del brano. Qual è l'unico abbinamento corretto?
- Cesareo balla con Christian Meyer
- Elio balla con Feiez
- Tanica balla con Cesareo
- Feiez balla con Christian Meyer
- Su quale quotidiano gli Elio e le Storie Tese pubblicano alcuni ironici articoli dedicati al Festival di Sanremo, proprio durante la settimana della kermesse?
- Liberazione
- La Voce
- L'Indipendente
- Il Secolo XIX
- Anno di Sanremo. Con quale famosa canzone italiana si sono presentati gli Elio e le Storie Tese durante la trasmissione-sequel del Festival, andata in onda su Raiuno nella primavera dello stesso anno?
- "Luglio, Agosto, Settembre (Nero)" degli Area
- "Chocolate Kings" della PFM
- "Una miniera" dei New Trolls
- "Jesahel" dei Delirium
- Elio e le Storie Tese partecipano alla trasmissione "Night Express" come local band di supporto a James Taylor. Qual è il titolo dell'unico brano nel quale i nostri lasciano gli strumenti, per far spazio ad un duetto vocale del cantautore con la propria figlia Sally?
- "You can close your eyes"
- "Walking man"
- "Line 'em up"
- "Never die young"
- Tra i cartelloni che addobbano il palco durante il tour di quell'anno, spicca quello di un duo formato da un DJ e un noto chitarrista, entrambi italiani. Come si chiamava quel duo?
- Eramo e Passavanti
- Proce e Solieri
- J-AX e Vandelli
- Linus e Radius
- All'interno del brano "Caro 2000", come recitava la prima stesura del verso "Lui ti crede novecento e invece sei duemila"?
- lui ti giudica uno zero e invece sei duemila
- non ti leggerà il futuro caro il mio duemila
- sai tra mille anni ancora ci sarà il tremila
- c'è la presa di corrente oppure c'è la pila
- Veniamo alla trasmissione tv "Mai dire Maik Gran Galà". Quali sono i due brani del repertorio di Elio e le Storie Tese i cui testi vengono modificati come omaggio alla soubrette Hellen Hidding?
- "Il vitello dai piedi di balsa" e "Il vitello dai piedi di balsa
(reprise)"
- "Essere donna oggi" e "La donna nuda"
- "Cartoni animati giapponesi" e "Presidance"
- "L'indianata" e "Arriva Elio"
- Nell'album Made in Japan, una traccia è stata registrata il 15 luglio 1998 a "Scandellara Rock" (BO) in occasione di un concerto degli Atroci. Stiamo parlando di:
- Il vitello dai piedi di balsa
- Me l'ha detto Michele
- Il mondo di Paul Branigade
- Cara ti amo
- Nell'anno 2002, uno di questi eventi non si è verificato:
- Gli Elio e le Storie Tese sono stati denunciati per via di un'immagine contenuta nella copertina di un loro album di recente produzione
- C'è stata la prima Fave Night a Radio Popolare
- Elio è comparso più volte in tv nei panni di un allenatore di calcio
- Sulla tessera del Fave Club è stata inclusa la FOTO dell'intestatario.
- 16 settembre, alcuni membri di Elio e le Storie Tese fanno qualcosa assieme agli Skiantos. Che cosa?
- Cantano "Shpalman"
- Cantano "Soleado"
- Fanno un minuto di silenzio
- Mostrano il culo
- Su RADIO RAI DUE, Elio recita un frammento del testo di una canzone che, in versione studio, è interpretato da Ruggeri. Quale?
- Il Vitello dai piedi di balsa
- Pagàno
- Cani e padroni di cani
- Gimmi I
- Nel 2005, gli Elii facevano una cover. Quale?
- Grido d'amore dei Matia Bazar
- La vasca di Alex Britti
- Cangaceiro dei Litfiba
- L'amore dei Sonohra
- A luglio, gli Elii sono in tour con Claudio Bisio. Quale di questi brani è stato ESCLUSO dalla scaletta?
- Risate a denti stretti
- Dannato umorismo
- Pignorava
- Angelus
- Sulla grafica dei cd brulé "Emozioni Fortissime", compreso l'interno, che cosa si riesce a vedere?
- Una parte del corpo di Mangoni
- Il nome "Rocco Tanica"
- Delle macchie rosse
- Dei pantaloni
- Al dopofestival, gli Elii hanno celebrato la scomparsa di un personaggio famoso. Di chi si tratta?
- Fabrizio De André
- Vittorio Lucarelli
- Giulio Cesare
- Enzo Moser
- In tutti i concerti del tour estivo, gli Elii hanno eseguito una canzone a velocità doppia. Quale?
- Tristezza
- Tapparella
- Cinquecento
- La terra dei cachi
- Il "medley acustico" (anche noto come "Perdo anche l'ultimo dente e cerco di riavvitarlo") si conclude con: "Se poi viene e te li inietta..."
- ...ti alzi in volo con una peretta!
- ...vai a nanna senza la filzetta!
- ...muori che nessuno se lo aspetta!
- ...vai in galera con la coniglietta!
Alcune domande erano un po' difficili, altre erano di una facilità elementare, tanto che persino voi, leggendole, vi dovete
essere sentiti intelligenti.
Il presentatore Cazzo decise di iniziare col '90, e la risposta fu azzeccata da Ciro.
"Adesso scegli un anno!" gli disse Cazzo.
"'89!" rispose Ciro.
"No! Un anno compreso tra il '90 e il 2010!"
"2011!!!"
Era serio.
Era al nostro livello.
A parte Ciro8911, la maggioranza delle domande fu azzeccata da Meemmow... quindi ricorderei la performance di Choo.
La domanda, relativa al 2009, recitava:
"In tutti i concerti del tour estivo, gli Elii hanno eseguito una canzone a velocità doppia. Quale?"
Di fronte al GELO, la giovane donna sussurrò:
"Ma... non posso rispondere... è troppo facile!"
Avevamo rovinato una creatura.
ARRIVANO I RINFORZI
Sarebbe potuta essere ricordata come la convention più silenziosa della storia e contemporaneamente anche la più cacofonica, visto che la voce di Cazzo conservava immutati dalla #fac0ff i suoi ampi margini di miglioramento.
Ed invece, alle ore 17, i Figli dell'Assoluto iniziarono il check, e dalla parte opposta entrarono alcune delle fave mancanti: @Daiconan, la @Ferilli, @Manila,
il @Tracca
e Uollano.
Sì, erano in ritardo di tre ore e mezza... ma erano giustificati: si erano fatti una mangiata di quattro ore in un agriturismo, alla faccia porca nostra!
Comunque, anche il mio panino non era male.
Nel salutare GRUMO, tutti gli chiesero come andasse con la GRUMA... e poi, uno dopo l'altro, assumevano la stessa faccia imbarazzata.
Avrei passato ore a guardarli, ma all'improvviso arrivarono Francy ed il Civas.
"Ragazzi! - disse la pheega
- C'è da scaricare la macchina! È roba pesante, la macchina è lontana, non ce la faccio e..."
Due secondi dopo, mi ero già imboscato nel cesso.
Credo di aver superato la velocità dei neutrini nel tunnel del gran Sasso, avevo imparato a non ripetere gli errori della QULO... insomma, ero fiero di me stesso.
La quiete durò poco: mi chiamò M__nuel.
Mi voleva fornire notizie fresche su Musicaperbambini: si erano persi.
A Prato.
La presi come un'antinaja piovuta dal cielo per farmi evitare ogni genere di fatica manuale... mi feci dare le loro coordinate, uscii dal cesso e gli andai incontro.
Ancora non conoscevo il diametro dei guai che mi stavano per entrare nel culo.
E NON TRA GLI SCACCHISTI
Non ci misi molto a trovare la Musicaperbambinimobile, né a formulare la diagnosi: stava guidando il
Monte.
Sebbene incompreso, il Monte è un genio e, come tutte le persone geniali, non è configurato per l'interazione dinamica con la vita reale. Un vero peccato, perché ha una risoluzione della Madonna.
L'episodio migliore risaliva al 2008, al mare da me ad Alassio.
Il Monte aveva tirato fuori il portafogli dal marsupio e si era messo a contare i soldi ad alta voce:
"10, 20, 30, 40, 50...". Poi aveva rimesso il portafogli nel marsupio, aveva lasciato il marsupio in bella vista in spiaggia e si era buttato in acqua.
E M__nuel, sospirando, aveva commentato:
"Ne ho visti di più intelligenti... e non tra gli scacchisti!".
A questo punto, credo che tutti abbiate capito dove si trovava la Musicaperbambinimobile.
Esatto: era incastrata nel BARICENTRO del mercato.
Motivo? Era la strada più veloce... almeno secondo il navigatore!
Eravamo in gara per i Klàpač awards.
La mezz'ora necessaria per guadagnare l'uscita fu il momento più divertente di tutto il weekend, soprattutto quando cercavo di ipnotizzare il Monte e fargli fare Carmageddon.
Poi il pilota fermò l'auto al fondo di una via cieca in cui non avrebbe nemmeno potuto entrare ed io corsi in albergo a prendere il pass.
Per fortuna, i signori Flora capirono che eravamo un branco di handicappati ed uno di loro decise di accompagnarmi alla macchina, per portarmi verso il parcheggio gratuito.
Furono necessari dieci minuti di cammino perché la mia umile intelligenza si accorgesse di ciò che tutti voi avete già capito: la macchina del Monte non c'era più.
Era l'unico finale logicamente possibile.
Lascio alla vostra fantasia le mille telefonate ed i mille inseguimenti per le vie di Prato... vi basti sapere che alla fine, tanto tempo fa, in una galassia molto lontana, anche la Musicaperbambinimobile riuscì a trovare la pace.
BACK TO KELLER
Era più di un'ora che mancavo dal Keller... e avevo solo un desiderio: appoggiare il culo e bermi una cazzo di birra. E
Klàpač mi corse incontro:
"Potaaaaa! Marooooook! Vieni a vedere che schiiiifooooooo!"
Perfetto.
Il signor Keller aveva allestito la zona fave nel modo più dannoso possibile: una sola tavolata, stretta e lunghissima, parallela al palco.
Risultato: dal centro non ci si poteva alzare senza rompere i coglioni ad altri 12 sfigati... e mezzo tavolo avrebbe dato le spalle al concerto!
Quindi, corsi dal signor Keller e gli dissi che c'era da riformattare il pub.
NON era contento... peccato.
Anche il
banchetto,
peraltro, era nato molto diversamente figato: ovunque Cops lo posizionasse, rompeva i coglioni a qualcuno di grosso, incazzoso ed armato.
Insomma, faceva le veci di Schopenhauer.
Dopo averlo montato e smontato in ogni angolo del locale, il presidente si convinse a cambiarne gli attributi e lo imboscò di fianco al palco, dove nessuno avrebbe potuto vederlo.
Se fosse riuscito a vendere una QUALUNQUE COSA a CHIUNQUE, sarebbe stato l'eroe della serata.
DEADLOCK ALIMENTARE
Erano già passate le nove quando il signor Keller diede inizio alla cena. Avevamo DUE ORE di ritardo su TUTTO, tranne che sull'asta, perché non l'avevamo ancora fatta... quindi il delta non era quantificabile.
Insomma, ero fiero del nostro risultato.
La vera anomalia del giorno, semmai, era
Sanfru:
non si era ancora ubriacato.
Gli chiesi se si sentisse bene e se potessimo fare qualcosa per lui; mi rispose che adesso aveva una tipa, quindi non beveva più.
E si era anche messo in testa di L A U R E A R S I, anziché cazzeggiare all'università.
Lo guardai negli occhi, sembrava serio... metteva i brividi.
Dell'unica new entry del sito ufficiale, intanto, nessuno aveva già più notizie. Però c'era la cameriera del Keller, che era davvero carina e gentile:
"Finché la gente non si siede - diceva -
io non servo ai tavoli!"
Passai a chiamare un po' di gente e la risposta fu unanime:
"Cazzo ci sediamo a fare? Non c'è niente a tavola..."
Eravamo in pieno deadlock alimentare: saremmo potuti andare avanti così per ore, giorni, mesi o anni, se non fosse intervenuta la fame ad appesantire i culi! E l'alcool fece il resto.
CARNE ALCOOL E PHEEGA
I nostri tavoli erano cinque pezzi da otto, ma in tutti c'era almeno un posto vuoto... del resto, un amico immaginario aiuta a crescere.
Il più a sinistra, guardando il palco, era l'UNICO tavolo privo di pheega, ed i fortunati che lo occupavano erano i Musicaperbambini.
Ebbene sì: eravamo il solo pub al mondo in cui c'era pheega ad ogni tavolo, tranne che in quello dei musicisti. Capita anche questo, nel fave club.
Al secondo tavolo, c'erano
GRUMO, Cops
e Mapo su un lato, Klàpač, Sae ed Elena sull'altro.
Rischiava di essere l'unico tavolo privo di alcool, era meglio starne lontani.
Al medio sedevano affiancati Cazzo, la Ferilli e la sua maaaskia metà, mentre il lato B era occupato dal sottoscritto e dalla bella Choo, che si trovava esattamente di fronte al microfono.
Non male, per una che ha la fobia di essere registrata.
Per fortuna, sarebbe arrivato Mapo a chiederci asilo, e l'avremmo promosso scudo umano.
Al quarto tavolo, il lato A era dominato dall'immenso @Tracca, dalla giovane @Daiconan e da Uollano.
Di fronte a loro, la dolce metà di Uollano e tre meravigliose new entry: la Jeppa, la Re Minore, ormai maggiorenne, e Francesco, un amico che avevo già incontrato nei dintorni di Budoia, in una delle tante zingarate da fava.
Ed infine, al quinto tavolo, Meemmow, Sanfru, Carotide, Pasquale e Ciro8911.
Era il tavolo con l'età media minore: non superavano i 23!
A questo mondo c'era ancora speranza... forse.
Visto che i tavoli si erano riempiti, la cameriera portò la cena: CARNE.
CARNE sempre!
Fortissimamente CARNE!!!
E la Ferilli disse:
"NO!"
"Sei vegetariana?" chiesi.
"No - rispose
- È la carne che mi fa SCHIFO!"
Ed era CIRCONDATA da CAAAAARNE!!!
Sorrisi ed urlai:
"BENVENUTA IN TOSCANAAAAAAA!!!". Fu decisamente un bel momento.
Per dare sfoggio di tolleranza, la cameriera promise alla Ferilli una pizza vegetariana (che mi faceva tristezza solo al pensiero), poi decise che non era stata abbastanza gentile, quindi inciampò e versò una caraffa d'acqua, lavando completamente il mio zaino.
Dentro, c'era di tutto: macchine foto, registratori, flash... ma non mi scomposi: era ben chiuso e sapevo che era perfettamente impermeabile.
Una goccia, però, cadde vicino all'angolo esterno della sciarpa di Choo... che iniziò a sclerare.
"AAAAAAAAAAAAAAAH!"
La cameriera scappò, io presi una sedia asciutta e travasai zaino, sciarpa e giacche, mentre Choo, senza nemmeno alzarsi, urlava:
"Sì, ma almeno fa' QUALCOSA!"
Le riempii il bicchiere di vino... e funzionò.
Il dottor Marok risolve.
LA RESA DEI CONTI
Il Keller, intanto, era stipato all'inverosimile.
Faceva effetto vedere sboccare di gente un locale così enorme... eppure, alle ore 22, non c'era più spazio per nessuno. Niente da dire: tutto quello che non organizziamo noi è veramente una figata.
A proposito... nel pomeriggio, avevo raccolto per il signor Keller i soldi dell'hotel Flora, e lui era già andato a portarli a
destinazione, in maniera da farci avere lo sconto fava. L'assenza di Anovex aveva causato un leggero rincaro, ma niente di grave: ringraziando il cielo, nessun altro aveva fatto pacco.
L'unico sbattito era che avevo dovuto anticipare le quote dei ritardatari, ma nel giro di poco tempo avevo recuperato quasi tutto; mancavano solo gli ultimi arrivati, e per fortuna erano tutti al tavolo di fianco al mio.
E così, approfittando di una pausa tra una portata e l'altra, mi sporsi per ritirare gli ultimi sporchi bigliettoni.
L'allegria di quel tavolo era contagiosa... anche perché la distanza tra l'alcool e la giovane Daiconan era inferiore al metro.
Il più simpatico era Francesco, diceva un sacco di barzellette divertenti... la migliore fu:
"Comunque io non dormo qua stanotte!"
"Ahahah!" risposi.
Gli altri non risero.
"Ehm... Daiconan - sussurrai
- se sapevi che Francesco non dorme a Prato, perché
mi hai fatto prendere la stanza per lui?"
Daiconan scoppiò a ridere e disse:
"Ma la stanza non era per lui!"
"Ah... e per chi era?"
"PER UNO CHE HA FATTO PACCO!"
Tutti risero, tranne il sottoscritto.
PiombinoKastrox.
La speranza di recuperare i miei soldi tendeva all'infinitamente piccolo, ad immagine e somiglianza dei vostri cazzi.
Comunque, prima di fare una strage, andai in cucina e spiegai la situazione al signor Keller, preparandomi ad essere preso a calci in culo da Prato fino a Budoia, passando per Pisa.
Convenimmo che far pagare tutti una seconda volta sarebbe stato un delirio, era troppo tardi per avvisare l'albergo... e comunque, anche l'avessimo fatto, non avremmo risolto un cazzo. Dunque, per me rimaneva una sola strada: fingermi deficiente.
Non so perché, ma mi viene particolarmente bene.
"Ok, ok, basta, ho capito... - disse il signor Keller
- I soldi del tuo amico che non dorme più li metto io!"
Quasi non ci credevo... a livello oratoriale, era uno dei maggiori successi della mia vita!
Il dottor Marok risolve.
MUSICAPERBAMBINI!
Allo scoccare dell'undicesimo rintocco, i
MusicaperBambini
occuparono il palco.
Le premesse erano buone: per uno spettacolo teatrale come il loro, era TUTTO rigorosamente SBAGLIATO... la gente era troppo distante, i volumi troppo bassi, ed ai bordi del locale il pubblico rock si faceva bellamente i cazzi propri.
Li avevo già visti una volta in un contesto del genere, a
Balla coi Cinghiali,
che è una roba da me in Liguria in mezzo ai prati, tipo Woodstock ma senza il fumo e con meno pheega. In questi casi, catturare l'attenzione del pubblico era una sfida affascinante, perché contro natura, come i cantanti di MTV che chiedono ai vocoder di farli sembrare intonati, o come una
quarantenne che ricorre agli effetti speciali per assomigliare alla pheega.
Lo spettacolo di stasera era una fiaba struggente: si chiamava
"La bella addata" ed era un simpatico viaggio nel mondo dei drogati di facebook.
Dov'era la struggenza?
Semplice: Klàpač e GRUMO la stavano ascoltando vicini vicini! Facevano quasi tenerezza.
A mio avviso, però, la chicca del concerto era
"Due punti parentesi", una romantica serenata costruita solo con emoticon.
Da epoca immemore chiedevo a M__nuel di passarmi l'mp3, e lui mi diceva sempre che tanto poi esce il disco. Dubitavo che sarei vissuto abbastanza a lungo per ascoltarlo... soprattutto per come stava andando la convention.
E va be', bando alle riflessioni esistenziali, alla fine della fiaba tutti
applaudirono... ed era gente di cultura, visto che ad aver seguito il filo della trama dall'inizio alla fine sarà stato sì e no il 5% del pubblico. Cioè noi.
In quei rari momenti in cui la cameriera non veniva a rompere i coglioni.
Su di lei e sul suo amor cortese, un trovatore potrebbe scrivere per tutta la vita. L'anello centrale del camerierapensiero era il "portavoce": ogni tavolo doveva averne uno che raccogliesse i soldi, perché farlo lei le sapeva fatica. Potevo capirla, era il suo lavoro.
Il vero spettacolo, però, lo diede al tavolo analcolico (quello di GRUMO), a cui presentò un conto di 57 euro di vodka e negroni... e NON accettava il fatto che nessuno di loro li avesse ordinati, né tantomeno bevuti.
"Io li ho segnati, quindi qualcuno li ha ordinati,
e qualcuno li deve pagare!"
Pura poesia.
Alla Ferilli nel frattempo era arrivata la pizza.
Fredda.
Quando mi chiese se ne volessi un pezzo, le spiegai che, per la mia religione, non potevo nutrirmi di nulla che non avesse avuto una faccia.
Spero di essere stato credibile.
Ora però i Musicaperbambini erano scesi dal palco... era tempo di fare l'asta di beneficenza!
Ed il Civas disse:
"Se si fa l'asta, UCCIDO QUALCUNO!"
Era troppo avanti: ci aveva mandato affankulo prima ancora di sapere che il banditore sarebbe dovuto essere LUI... peccato.
L'idea di mandare l'asta a fare in culo fu sposata dalla maggioranza dello staff, ma vale la pena citare la soluzione di Francy:
"Va beh... l'asta non facciamola qua... facciamola a GROSSETO!"
Accompagnato dall'unica dissidente, cioè Klàpač, decisi di tentare il tutto per tutto, intercettai il cantante dei Figli dell'Assoluto prima che salisse sul palco e chiesi dissi di annunciare l'asta alla fine del concerto.
Certo, non avremmo avuto un picco di audience (anzi, potevamo fare concorrenza alle lezioni di elettronica alle 3 di notte su - scusate la parola - TMC), ma non avevamo niente da perdere: nella peggiore delle ipotesi, sarebbe passata alla storia come la prima asta ad euro ZEEEERO.
FIGLI DELL'ASSOLUTO
Il concerto dei Figli, intanto, era una figata: se alla #fac0ff avevano già
spaccato tutti i culi, qua stavano facendo scintille!
Erano decisamente portati per il grande formato.
L'inizio era in grande stile:
"Out into the daylight".
Per le fave: nascita nel 2000 e morte nell'88.
Sì, erano ricordi ormai maggiorenni, ma giovani dentro... come il ragazzo immagine dei Figli dell'Assoluto, una belva impresentabile quanto scatenata, al cui confronto l'architetto Mangoni era un distinto lord inglese.
Nel giro di tre brani fu sacco della spazzatura (in
"Cassonetto"), agente bulgaro (nel
"Pipppero") e medico isterico (nella
"Terra dei cachi")... finché non fu cacciato da un buttafuori d'eccezione: il chitarrista Cesareo!
Era la sua sesta convention su sei... ed ero curioso di sapere chi si sarebbe rotto i coglioni per primo: se noi di organizzare o lui di suonare.
Seguivano
"Abitudinario" ed una meravigliosa
"Plafone", illuminata da una giovane donna dalla voce incantevole. Si chiamava Lucia, ma non vi dirò di più: per conoscerla meglio rivolgetevi al cantante, Zio Panino, che per l'occasione indossava un paio di
occhiali a raggi X.
Insomma, ci sentivamo tutti in Paradiso... quando col
"Vitello dai piedi di balsa" ricomparve il ragazzo immagine, in minigonna e gambe pelose, stile KASTROX.
Quando si mise a ballare il
"Bunga Bunga", che era l'ascolto forzato, rischiai di sboccare tutta la carne che avevo mangiato in tutta la vita.
Non a caso il Civas, che è uomo saggio, fece la cosa giusta... cioè abbandonò il palco, skifato.
I deliri di
"Cara ti amo" provarono a riportare la pace...
ma il ragazzo immagine aveva ancora molte frecce al suo arco: minorenne fitness in
"Tenia", fantasma giallo toma nella
"Vendetta del fantasma formaggino", ambulante messicano in
"El Pube" e rasta schizzato in
"Parco Sempione" (e ne approfitto per salutare il diversamente milanese).
Dopo un ritorno alla normalità in
"TVUMDB",
"Uomini col borsello",
"Supergiovane" ed
"Essere donna oggi", alle prime note di
"John Holmes" l'essere abominevole si ripresentò sul palco con fallo finto, tanga di superman, cappello da texano e pelliccia.
Raramente qualcuno era riuscito a farmi così SKIIIIIFO.
Era davvero il secondo miglior Mangoni della storia... ma solo perché il primo resterà sempre l'Uomo Maiale. Ed infine,
"Tapparella" fu.
L'ASTA
Zio Panino era stato di parola: prima di scendere dal palco, aveva annunciato l'asta, incontrando l'applauso di due persone: Klàpač ed il sottoscritto.
Intorno a noi, ogni dettaglio sembrava invitare la gente ad andare affankulo: tutte le luci erano accese, la cameriera puliva i tavoli ed il mixer mandava a palla il classico brano svuotapista, che a giudicare dai risultati funzionava da Dio.
Tutti mi dissero di lasciar perdere, musicisti, fave, cani, porci, puttane e vaffankulo... io però avevo un asso nella manica: il
MANZO.
Gli spiegai brevemente la situazione, gli dissi che era una sfida, gli diedi un microfono, corsi al mixer per farglielo aprire e stoppare la musica... ed il Manzo esplose.
La gente che non si era nemmeno inculata il concerto ed aveva già un piede fuori dal locale si girò verso il palco ed iniziò ad ascoltare questo sconosciuto buffo ed urlante che magnificava le virtù del PEGGIO degli SCARTI di tutte le convention, pur sapendo di aver di fronte gente a cui non fotteva un CAZZO di collezionare roba di Elio e le Storie Tese.
Esauriti gli unici articoli interessanti, cioè quelli fottuti alla Hukapan il giorno prima, il Manzo stava riuscendo a vendere cose che probabilmente sarebbero state SKIFATE da qualunque discarica rispettabile... finché dal mixer non gli STACCARONO L'AUDIO: al signor Keller era arrivato l'ordine di chiudere.
Tutti protestarono, io guardai l'ora: erano le tre e mezza.
Rispetto alla chiusura alle 19 dell'Indian's saloon e quella alle 21 del Cuore, avevamo fatto progressi... ma la vera sorpresa fu il ricavato: 186 euro.
In meno di venti minuti... alle tre di notte... vendendo solo CAGATE!
Non ci sono altre parole: il Manzo è un DIO.
LA FEBBRE DEL SABATO SERA
Prima di uscire, passai a salutare il signor Keller: l'operazione aveva i suoi rischi, certo, ma sentivo che ne sarebbe valsa la pena.
Beh... ero pronto a tutto... ma non a QUESTO: il signor Keller era CONTENTO di averci ospitato.
Era la prima volta che questo capitava, da quando esisteva il Fave Club.
Dove avevamo sbagliato?
Pochi minuti più tardi, eravamo già fuori... e la magia continuava: per la prima volta, non c'era NESSUNO SCLERO!
Avevamo l'hotel Flora a pochi passi, non c'era bisogno di macchine, non c'era bisogno di tirar l'alba al freddo, non c'era bisogno di imbucarsi a casa di nessuno.
Per la prima volta, avevamo organizzato un dopo-serata impeccabile, anche perché non avevamo fatto un cazzo. Quindi non avrei avuto niente da scrivere nella recensione! Come rimediare?
Semplice: Daiconan disse a tutti di ritrovarsi
a fare casino nella camera di GRUMO!!!
Fu la prima meravigliosa crisi autistica della giornata.
Era il segno che, se tutto il mondo cambia, qualche mondo non cambia mai... come diceva quello là, amico del Favone.
Alla fine, GRUMO sclerò talmente tanto che ci dovemmo tutti rifugiare nella camera di Daiconan, che era la più piccola dell'hotel.
L'unico a tardare era Meemmow.
Pensando che si fosse perso, uscii a cercarlo e lo trovai FUORI dalla stanza, seduto come un barbone, da SOLO, perché stava aspettando che la gente arrivasse.
Faceva molto Laigueglia.
Alle quattro del mattino, comunque, il più allegro era M__nuel: non sapeva ancora in quale stanza avrebbe dormito, e non gliene fotteva un cazzo.
Per fortuna, c'era Daiconan: gli trovò subito un posto in una camera a caso.
Esatto, quella di GRUMO.
Ok, ora provate a indovinare chi altri avrebbe dormito in quella stanza.
Vi do qualche piccolo aiuto: era una camera da quattro.
Uno dei quattro era Cops... ed avrebbe dormito in un letto singolo.
L'ultimo letto era matrimoniale.
Bravi! GRUMO avrebbe diviso il letto matrimoniale con KLÀPAČ!!!
Superato un certo tasso alcoolico, iniziai a cercare di trasformarmi in mosca, per infilarmi nella camera 44 e vedere quante volte, prima dell'alba, Klàpač sarebbe riuscita a mandare GRUMO affankulo.
Alle ore 5:00 mandammo tutti assieme l'sms di buongiorno al Favone Grassone, che in quel momento si alzava per aprire l'edicola, e poi ritornammo a giocare con i nostri ricordi, ché di poche cose al mondo non ero ancora stanco e una di queste è Doom, un'altra è la pheega ed una terza è aspettare l'alba tutti assieme, affidando ad un tintinnio di brindisi una canzone lunga più di sei anni e cercando i prossimi nell'ultima goccia di un bicchiere.
Sarei andato avanti così per tutta la vita, ma, alle prime luci dell'alba, anche gli ultimi occhi si spensero nell'azzurro... come spesso capita alle stelle.
Domenica 27/2/2011: IL FANTASMA DELL'HOTEL FLORA
Amavo l'hotel Flora: il sole era già alto e nessuno ci aveva rotto il cazzo.
Col braccio libero dalla pheega cercai il telefonino e vidi che era l'alba: mezzogiorno.
E non era tutto: c'erano un fottio di chiamate senza risposta,
e prima di addormentarmi mi ero ricordato di levare la vibrazione e la suoneria!
È sempre una soddisfazione che non ha prezzo, è il modo migliore per iniziare la giornata.
La pace comunque non sarebbe durata a lungo: all'improvviso, Choo ed io sentimmo la voce di Meemmow che proveniva dall'interno della nostra stanza.
Sembrava che parlasse al telefono, proprio lì, vicino a noi... ma era INVISIBILE.
Pensando di stare ascoltando l'eco del corridoio, aprii la porta della stanza... e trovai SANFRU.
Non aveva bussato, stava semplicemente là.
"Uè Marok, io vado!"
Aveva dormito con Meemmow... potevo capirlo.
Mormorai dei monosillabi, feci un cenno e richiusi... ma la voce di Meemmow era ancora vicino al comodino, dove l'avevo lasciata.
Che Sanfru avesse usato qualche cheat code per renderlo invisibile e fargli attraversare i muri?
Seguii il suono con attenzione... ed il responso fu inequivocabile: la voce arrivava dall'armadio!
DENTRO IL NOSTRO ARMADIO C'ERA UN FANTASMA CON LA VOCE DI MEEMMOW!!!
Era ora di lasciare la stanza.
GRUMO POWER
Sarebbe stato bello cazzeggiare per Prato tutto il pomeriggio, ma se n'erano già andati quasi tutti affankulo: restavano solo Choo, Ciro8911, Elena, GRUMO, Klàpač, Mapo_Sae, Meemmow (in carne ed ossa) e Pasquale.
E pioveva.
Accompagnai Klàpač alla leggendaria
potamobile,
per prendere qualche ombrello, e mi accorsi che l'aveva parcheggiata in divieto di sosta, davanti all'USCITA DI SICUREZZA dell'albergo.
E lei era quella che non si fidava ad entrare nella ZTL!
Perfetto.
Comunque, avevamo un ombrello ogni due persone, quanto bastava per girare un po' per le vie di Prato!
Il piano piacque molto ad Elena e Mapo_Sae, che prontamente se ne andarono, destinazione affankulo.
Il tempo da GRUMI, in realtà, non era così brutto come lo si dipinge... anzi, faceva miracoli:
GRUMO e Klàpač
erano ancora vicini, sotto lo stesso ombrello!
La pioggia avvicinava più di un social network... anche se nessuno dei due proferiva parola.
Poi GRUMO disse:
"Ma si può sapere perché mi hai levato da facebook?"
E Klàpač rispose testuali parole:
"MA POTAAAAAAA PERCHÉ MI STAI SUL CAZZOOOOOOO!!!"
Sempre stringendosi sotto lo stesso ombrello.
Erano bellissimi.
Nessuno di noi aveva ancora fatto colazione e così la vista di una pizzeria ci indusse ad entrare... per la
"gioia" dei napoletani, Pasquale e Ciro8911, che ci salutarono: improvvisamente, dovevano prendere il treno.
Peccato.
Una volta a tavola, dissi che non avrei mangiato una pizza intera, perchè non avevo fame... quindi avrei preso qualcos'altro.
La bella Choo disse che lei avrebbe diviso volentieri una pizza con me... ed io risposi:
"Boh, ok..."
Terminata la mezza pizza, mi disse:
"Ti odio!!! Ho ancora fame!!!"
"Beh... - commentai -
Mangia ancora..."
"NO!!!"
Ogni convention ha la sua Foniuglia... e a me toccava la parte di Uollano, cioè l'essere preso a testate. Potevo farmene una ragione.
ON THE ROAD AGAIN
Tornati all'hotel Flora per recuperare armi e ritagli, mi accorsi che sul bancone c'era
una PILA di BUONI SCONTO per la pizzeria in cui eravamo appena stati: se ce ne fossimo accorti, avremmo speso un cazzo!
Eravamo davvero fave.
Fu la signora Flora, però, a provocarmi lo shock definitivo: mi disse che era CONTENTA DI AVERCI OSPITATO!
Avevamo sbagliato tutto, in quella convention.
E va be'... poco o nulla importava ormai, visto che la Potamobile partì.
A bordo, questa volta, c'erano cinque persone: Klàpač, GRUMO, Meemmow, Choo ed il sottoscritto.
Conoscevo GRUMO da dieci anni... eppure ancora mi stupivo del suo potere:
l'autostrada era piena di NEVE, proprio come quando eravamo giovani ed il concetto di "GRUMA" era astratto come un ideale.
Insomma, un po' tutti speravamo che GRUMO ricominciasse a trombare e quel tempo di merda finisse... ma le probabilità erano minime, finché passava il giorno su facebook.
L'unica nota divertente del viaggio fu la tappa all'autogrill di Roncobilaccio (quello di Giorgio e Piero), quando una giapponese inciampò in cima alle scale fuori dal cesso e se le fece tutte di FACCIA, fotografata, filmata e presa per il culo da tutto il resto della sua compagnia.
Era stato un bel momento: non capita tutti i giorni di vedere Mai dire Banzai dal vivo.
E la Potamobile ripartì.
"Potaaaa! - disse Klàpač -
Guardate che io vi mollo a Lambrateeee!!!"
Di Lambrate sapevo solo una cosa, cioè che ci passa la verde... e tanto mi bastò per mormorare:
"Boh... ok!"
Meemmow e Choo fecero altrettanto e GRUMO non disse nulla, nonostante abitasse dalla parte opposta di Milano.
Il mio istinto mi suggeriva che il finale sarebbe stato epico.
L'INSULTO FINALE
Una volta entrati in Milano, la neve degli appennini fu un ricordo: stava molto più prosaicamente diluviando.
Klàpač fermò la potamobile nel parcheggio di Lambrate ed aprì il portellone, per salutarci e darci modo di recuperare i bagagli.
Poi indicò gli scatoloni con la merda della convention e disse a GRUMO: "Bon, adesso prendili e portateli a casa!"
Per un attimo, regnò il silenzio.
Poi l'autistico rispose: "Scusa ma, secondo te, come cazzo li porto a casa?"
"Ma potaaaaa! - esclamò Klàpač - non vorrai mica che io ti porti in macchina fino a casa!"
"Perché no?" azzardò GRUMO.
"Perché è dalla parte opposta di Milanooo!"
Notare che casa GRUMO sta a sudest... quindi, arrivando da Prato, era sulla strada per Lambrate.
"Va bene! - rispose GRUMO - Torno a casa coi mezzi. Ma tu ti tieni gli scatoloni... non ha senso che li tenga io che non ho la macchina!"
"Ma stocazzooooo! - rispose Klàpač - Occupano un casino di spazio!"
"E dillo a me che sono SEI anni che li tengo in cantina!"
Sulle ultime parole, non potrei mettere la mano sul fuoco perché mi ero già allontanato, assieme a Meemmow ed alla bella Choo: non essendo parte del problema, non volevamo essere parte della soluzione.
E così, i due piccioncini rimasero là, a litigare sotto la pioggia nel parcheggio di Lambrate.
Probabilmente, ancora oggi sono là che si mandano affankulo.
I POSTUMI
La settimana successiva, sarei entrato per la prima volta in una roba chiamata OVS, una filiale di una specie di nuova catena che avevano appena aperto sotto casa mia, per comprare i pigiami al prof Magneto.
Io dissi:
"Taglia XXL", alla forma ed ai colori ci pensò la giovane Choo, perché certe cose bisogna lasciarle fare alla pheega.
La consegna dei pigiami e delle magliette della QULO, però, sarebbe avvenuta solo un mese più tardi: tempo di essere sicuro che nessuno mi avrebbe dato uno strappo fino a Santena in macchina.
Il Prof sembrò gradire il regalo, ma in tutto ciò le più contente furono le magliette della QULO: finalmente qualcuno le avrebbe indossate.
Solo le XXL, certo, ma era già qualcosa.
Per quanto riguarda i due piccioncini che avevamo lasciato a mandarsi affankulo sotto il diluvio a Milano Lambrate, il finale sarebbe davvero stato al di sopra di ogni mia più epica aspettativa: Klàpač era stata IRREMOVIBILE!
E così, GRUMO sarebbe arrivato alla disperazione di chiamare SUO PADRE per supplicarlo di uscire di casa, sotto la pioggia, e venire a prendere lui e gli scatoloni di merda a Milano Lambrate, con automobile e ombrello.
Un po' mi spiace non averli visti mentre caricavano e scaricavano... ma nessuna storia è perfetta.
Per la cronaca, Klàpač avrebbe poi ridato l'add a GRUMO su facebook perché, sì, è vero, GRUMO continuava a dire che Milano è bella perché c'è lavoro... ma il capo di GRUMO l'aveva trasferito a BERGAMO. Vicino a casa di Klàpač. Era una punizione sufficiente.
Le new entry, Carotide e Pasquale, contro ogni previsione avrebbero continuato a scrivere sul Buko, persino dopo averci visto dal vivo. L'unico a sparire fu Ciro8911... ma l'istinto mi diceva che ci saremmo incontrati di nuovo.
Della sorte di Sanfru eravamo un po' tutti preoccupati. Speravamo che prima o poi sarebbe ritornato il vecchio cazzone di prima, che arrivava alle feste già ubriaco, saliva sul palco del Favone mentre cantava, faceva air guitar e gli fotteva il clistere... ma la realtà sembrava ben più grigia dei nostri sogni.
Del tipo del forum ufficiale, che era scappato prima del concerto, nessuno aveva più avuto notizie... ed altrettanto si poteva dire di un'altra vittima della genetica e della società: Anovex.
Probabilmente l'avevano rapito gli alieni, ed in questo modo aveva finalmente trovato pheega.
In compenso, per ascoltare
"Due punti parentesi" in mp3 non avrei dovuto aspettare di passare a miglior vita: l'album di MusicaPerBambini sarebbe uscito davvero, pochi giorni prima di Natale, col nome di DNA:
"Dei Nuovi Animali".
Un bel sentire, come potete verificare voi stessi su
musicaperbambini.com.
Unica avvertenza: nell'ultima traccia, "Mappamondista", si sente la voce di un porco.
Per avere il bootleg della SBORA, infine, avrei dovuto attendere undici lunghi mesi... ma alla fine - udite udite - arrivò!
Ebbene, sì: a gennaio del 2012, i Figli dell'Assoluto vollero farmi una ghiotta sorpresa e mi spedirono a Torino un hard disk SATA formattato MAC, con sopra l'intero filmato del concerto.
Ripeto:
hard disk SATA formattato MAC.
Ed io ho un pc portatile.
Per fortuna, dentro di me, nascosto molto bene, sopravviveva un cucciolo di nerd; e, di fronte a queste sfide, i cuccioli di nerd non si arrendono mai!
Ruttando e bestemmiando, riuscii a collegare quel cazzo di hard disk al mio portatile, riuscii a leggere il file system del mac, riuscii a convertire il filmato in un formato umano (perché ovviamente era quicktime h264) e... sì... ora che ci penso... avrei anche potuto allegarlo alla recensione!
Purtroppo, il cucciolo di nerd me lo impedì: era troppo importante farlo giocare a tetris.
Ed ora che la SBORA era solo un ricordo... beh... non restava che darci appuntamento al 2012, quando troppi di noi sarebbero stati TRENTENNI.
Allora, e solo allora, avremmo vissuto l'ultimo atto delle convention autogestite: lo SBIANCAMENTO ANALE!
Perché quello era il nome che aveva scelto MAPO, e non lo si poteva contraddire.
Allora, e solo allora avremmo potuto mandarci nuovamente, anarchicamente, autogestitamente e definitivamente affankulo.