Tutte le date del tour erano da tempo immemorabile saltate, le giovani e rassegnate fave configuravano il loro triste destino pregustando ogni contatto con le sublimi note di Elio e le Storie Tese circoscritto al rapporto con la propria autoradio, quando
il sito del nostro amico coglione partorì l'ennesima sfida col destino: prevista data all'Auditorium Santa Cecilia di
Roma,
mercoledì 16 Maggio 2001.
La notizia non poteva che destare sgomento e stupore nel cristallizzato universo favico, che all'unanimità decise di organizzare una megaodissea ai confini dell'umana realtà. Previsto arrivo con qualunque mezzo fino alla capitale, penetrazione con qualunque mezzo all'interno del teatro S.Cecilia e pernottamento con qualunque mezzo a casa della fava romana per eccellenza, sua santità
la Cicalona:
"Ok, ti veniamo a prendere alla stazione! Preparati ad un'ACCOGLIENZA TRIONFALE!"
Furono queste le ultime parole che sentii pronunciare dalle Fave Romane quando, ripieno di soavi speranze, salii sul treno che mi avrebbe condotto verso la terra promessa.
Stranamente, una volta sbarcato,
la delegazione preposta all'accoglienza si rivelò formata da {numero zero elementi}, così telefonai alla Cicalona per chiedere lumi. Mi rispose il giovane
Shan Pu
dicendomi:
"Fankulo! Prendi la metro! E vai a piazza Flaminio!"
"Ma... Shan... ma dov'è la... come si..."
- clic -
Basandomi su una mappa tracciata con sostanze organiche e aromatiche su una parete della stazione, riuscii a trovare il fedele mezzo e, dopo mille peripezie,
arrivai in questa fantomatica piazza, dove trovai... nessuno!
Ritelefonai allora alla delegazione, che mi disse:
"Sì sì, tranquo, stiamo arrivando!!!"
Dopo una ventina di minuti, schizzò verso il mio giovane corpo la fiammante
macchina della Cicalona, che fece per accostarsi al marciapiede quando un vigile ci si avventò contro, rivolgendoci insulti in lingua locale, mentre una vecchia sentenziò:
"Se me disci quant'hai pagato 'a strada, sce la compramo pure noi!".
Bei momenti.
E fu solo allora che quattro giovani fave, nella fattispecie la Cicalona, Shan Pu, il giovane Marok e
Gnapppo la formica di mmmerda,
si ritrovarono indissolubilmente unite nella giungla della Capitale.
Per stendere un velo pietoso sui nostri destini, decidemmo di dirigere i nostri stanchi passi verso casa Cicalona, dove avremmo trovato
ogni cosa di cui i nostri giovani corpi avessero avuto bisogno per una vita felice.
SOUNDCHECK
L'appuntamento al Santa Cecilia per il soundcheck era fissato alle ore cinque, alle sei meno un quarto partimmo di casa, verso le sei e mezza giungemmo a destinazione e ci imbattemmo nelle perplesse espressioni di Duccio, Leesa, KraNpo e Mela, che ci avevano da tempo già dati per dispersi.
In ogni caso, le prove tecniche si rivelarono una ghiotta sorpresa, grazie alle chicche "La vendetta del fantasma formaggino", un'ottima cover di "Somebody to love", "You" e, soprattutto, l'aria "Largo al factotum" del Barbiere di Siviglia.
"Devi fare DUE COSE IN CROCE e non fai NEMMENO QUELLE???" esclamava Elio ogni volta che l'architetto Mangoni apriva bocca. Anche questo è amore.
ROCK!
Il concerto iniziò pochissimi minuti più tardi: fu un brusco passaggio dal
"Barbiere di Siviglia" a Barbieri Fernando e al suo
"Tira en tosto", degna apertura di una performance che si annunciava molto, troppo avanti.
Come nel mitico tour del 1998, l'entrata degli Elii fu accompagnata da
"La vendetta del fantasma formaggino",
che vide Mangoni impegnato nella surreale veste di mago della barzelletta.
Seguiva
"Psichedelia", dedicata al nuovo governo della Casa della Libertà, e
"Discomusic", con Mangoni ragazzo immagine.
Subito dopo, una canzone
"dedicata all'anno scorso", ovviamente
"Caro 2000", che il cantante Elio concluse esclamando:
"dite che siamo commerciali e cantiamo solo le canzoni nuove??? Ma noi eravamo commerciali anche prima!!! E ve lo dimostreremo!!!"
Seguivano le ottime
"Carro",
"Milza" e
"Farmacista", con tanto di intro lirica, anche nota come
"Il signor Speziale".
E le sorprese non erano finite: era il momento dell'omaggio al gentil sess, con le note delle splendide
"Essere donna oggi" e
"Cara ti amo", rivisitate per una coppia che si appresta a vivere la propria vita nella nuova...
"Casa delle Libertà"!!!
La romantica atmosfera così creata fu l'ideale preludio per la dolcissima
"You", tenera storia d'amore tra Elio e il tastierista Rocco, alias Carambola, seguita dalle enigmatiche
"Né carne né pesce",
"Abbecedario" e
"Supergiovane".
Fu un'ottima esecuzione, piena di grinta ed energia, conclusa con un
simpatico inno
guardacaso dedicato alla
"Casa delle Libertà".
La base era
"Zooma Zooma Baccalà" di Louis Prima, già chiusura della stessa canzone nei tour del '98 e '99, ma il 2001 era tutta un'altra cosa.
Seguiva un attimo di intervallo, poi la bellissima quanto inattesa
"Largo al factotum". Inattesa per tutti, ma non per noi, che l'avevamo vista al soundcheck, ma noi siamo VIP, si sa, noi sapevamo tutto, nulla ci poteva sorprendere... finché non vedemmo elione metter mano ad un apparecchio telefonico e collegarsi nientemeno che con la trasmissione
"Libero" di Rai due.
La bella
Paola Cortellesi lo avrebbe accompagnato in
"Piange il telefono", tra le risate generali.
Volete leggere il foglio con il testo che abbiamo fottuto dal palco?
Elleggetelo!
Volete sentire l'mp3?
Essentitevelo!
Volete vedere il video?
Evvedetevelo!
Ed infine fu la volta dei Queen e dell'immortale
"Somebody to love", ottimamente mixata con la struggente
"Bis".
BACKSTAGE
Il concerto si era concluso, ma le avventure non erano finite: una folla immensa si era radunata davanti all'atrio in attesa del complessino, rifugiatosi nel retro dell'edificio nel tentativo di fuggire all'assedio.
Il tentativo fu ovviamente vano, ma, per la fortuna dei quei sette corpi, eravamo tutti più cotti di loro.
Così, dopo neanche un'ora, gli Elii poterono far rotta verso l'albergo, Faso verso l'ignoto e noi verso casa Cicalona, pronti per
nuove e meravigliose avventure.