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Percfest2003 - I preparativi


Lunedì 20 gennaio 2003: L'ORIGINE
Lunedì 20 gennaio 2003 sembrava un giorno come tanti altri.
Fuori faceva freddo, alla tv i Simpsons li doppiava La Russa e alla radio passavano la hit della settimana.
Poteva ancora andare peggio. Poteva squillare il telefono. Il Pastrano

"Ciao, sono il Pastrano! E ti offro un lavoro!"
"AAAAAAAH!!! VAFFANKULO! VAFFANKULO! TU E IL LAVORO! VAFFANKULOOO!!!"
"Ma... no, aspetta... sai il sito del Percfest? Be', non ho più tempo di seguirlo e così... pensavo..."
"Uhm... e io che dovrei fare?"
"Solo mettere online l'aggiornamento di quest'anno... dai, ti paghiamo, ti diamo l'albergo a Laigueglia, ti rimborsiamo il viaggio, la roba già su file e devi solo fare copiaincolla..."
"Bah... non sembra faticoso... ok. BuRp!"
Sabato 25 Gennaio 2003: LE CONCAUSE
La cosa divertente è che il sito del Percfest gliel'avrei fatto anche gratis... ma perché privarli della gioia di pagarmi? Poi, se era solo per mettere online qualche aggiornamento, qual era il problema?

Altro giorno, altra telefonata. Questa volta del direttore artistico in persona, Rosario Bonaccorso.

"Ciao Marok! Visto che hai preso in mano il sito, ti va di ricevere anche le e-mail dei partecipanti al concorso, che io non leggo mai la posta?"
"Boh, ma sì, dai, se è solo per le e-mail non c'è problema..."
"Ottimo! Già che ci sei, ti va bene se là a Laigueglia ti indico come riferimento per i partecipanti?"
"Dipende... che devo fare?"
"Ah, devi solo stare lì a Laigueglia dal 26 al 29 giugno, quando c'è il concorso, e dare informazioni, sai, i concorrenti quando arrivano sono sempre un po' spaesati... ovviamente l'albergo lo paghiamo noi..."
"Be', se è solo questo volentieri... tanto sarei venuto comunque..."
Lunedì 27 Gennaio 2003: I RISULTATI
Il Pastrano: "Ho saputo che sei stato nominato GESTORE DEL CONCORSO PERCFEST! Congratulazioni!"

Era inevitabile, non poteva finire che così.

"Guarda - gli risposi - io posso fare da webmaster, da gestore del concorso Percfest, da salumiere, da elettricista, da fruttivendolo e da sturacessi ma una cosa la dico subito: io mi alzo a mezzogiorno, quindi AL MATTINO NON MI SKASSATE I KOGLIONI!"
"Ah... nonò... inizia tutto di pomeriggio!"


Misi da parte un machete; se qualcuno avesse osato svegliarmi al mattino, l'avrei decapitato.
Febbraio 2003: RAPPORTI UMANI
Il modo migliore per affrontare i guai è propagarli al prossimo, alias le Fave Ignoranti: ricordai a tutti gli handicappati di muovere il culo e prenotarsi un albergo entro Marzo, altrimenti non avrebbero trovato da dormire nemmeno subaffittando il proprio corpo al mercato del pesce.
E fioccarono i pacchi.
  • "Quest'anno non ho neanche un giorno di ferie l'anno, vaffankulo!"
  • (Favone Grassone)
  • "Boh... non so se veniamo, tanto è presto per prenotare..." "Presto? Ma poi non trovate più un cacchio..." "Sì, vabbe'... ma vaffankulo!" (Le Fave Romane)
  • "A parte che non c'ho voglia di venire, ma poi, comunque, anche se vengo, dormo a Varigotti e vaffankulo!" (Il giovane Iko)
  • "Se non c'è nessuno che va, io con chi cazzo dormo?" (Grumo)
Quando ormai il pacco sembrava globale totale, per qualche imperscrutabile motivo l'autistico Grumo continuumGRUMO cambiò idea e si prenotò una camera, una delle ultime rimaste libere.

L'albergo era sempre quello dell'anno passato, l'Hotel Rosa, però stavolta non ci sarebbe stato il Favone: GRUMO non avrebbe sentito russare per quattro giorni di fila!
Forse.
Sacrifici da compiere, in nome della musica.
Marzo 2003 - NERD POWER
Per ingannare il tempo, iniziai a mettere le mani sul sito, non tanto per la lontana eco di scrupoli morali o deontologia professionale, quanto perché veramente non ci avevo un cazzo da fare.

E potei constatare quanto segue:
  • Era tutto fatto con Frontpage, il biondo degli 883 dell'informatica.
  • Pagine di due righe occupavano 100k di codice, perlopiù illeggibile.
  • Tutti i testi dei menu, nonostante fossero scritti in Arial e Verdana, erano salvati come immagini gif.
  • Tutte le immagini piccole che comparivano a lato delle pagine erano in realtà delle jpeg enormi che venivano visualizzate rimpicciolite: pesavano un casino e non si potevano ingrandire; una volta ingrandite, però, si vedevano di merda.
  • Il peso totale di ogni pagina si aggirava, quindi, intorno al mezzo mega.
Feci che spianare tutto e rifeci il sito da capo. Chissà che un giorno qualcuno non lo faccia anche per www.elioelestorietese.it.
Aprile 2003 - RICEZIONI
Ad Aprile mi iniziarono ad arrivare i primi cd dei concorrenti che concorrevano al concorso Percfest. Ogni cd conteneva una traccia, mio compito farne una compilation e spedirla ai giurati, i quali avrebbero selezionato i quattro che avrebbero suonato a Laigueglia.
Un gran troiaio insomma.

Naturalmente, anche in queste piccole cose l'handicap trionfava sovrano.
C'era chi faceva il fighetto mandando cd con tanto di confezione stampata a colori, note bibliodiscografiche, fotografie, suggerimenti per l'interpretazione, storia della vita del suo vicino di casa, e chi se ne sbatteva e spediva un cd bulk con allegato un pezzo di carta da culo con su scritto il suo nome, ovviamente illeggibile.
Il migliore, nonché mio mito personale, fu un tizio che scrisse nel curriculum: "Esperienze musicali: ogni tanto suono in strada!"
Iniziavo a rimpiangere Ivan Piombino ed il suo curriculum: "Comparsa nel video di Discomusic".

Per far fronte all'orda di spedizioni che avevo preventivato, presi una casella postale alla posta sotto casa, in via Marsigli.
Ben QUATTRO diversamente alfabeti scrissero sul pacco via MARSIGLIA.
Sono cose che fanno male alla musica.
Maggio 2003 - SPEDIZIONI
Avevo fissato la scadenza per le consegne il 30 aprile 2003.
La maggior parte dei cd, Marsigliesi compresi, arrivò solo due settimane dopo.
Il prossimo anno fisserò la scadenza a novembre e scriverò l'avviso a dicembre.

Il ritardo nella ricezione non sarebbe comunque stato un problema, visto che i cd avrei dovuto spedirli ai giurati ed il Pastrano mi rivelò chi fossero solo il 25 Maggio.

Con alcuni, la consegna fu particolarmente facile. Ad esempio, a Christian pathosChristian Meyer e Faso fu un piacere recapitare il cd a mano (tanto, li vedevo una volta a settimana... e loro erano contentissimi!).

Per la precisione, incontrai entrambi il 28 maggio al Caffé Ventaglio a Milano, alla presentazione dell'album Cicciput, Faso mi guardò in modo bizzarro ma non disse nulla, Christian invece mi accolse a braccia aperte!

Testuali parole: "Sei TU il responsabile del concorso Percfest? SIAMO NELLE MANI DI UN PAZZO!!!"

Per tutti gli altri giurati vicini e lontani, mi toccò affrontare Epidemia delle Postela Posta, sempre quella di via Marsigli.
Se non assunta in modo corretto, la coda poteva diventare un girone dell'inferno, perché adottava la strategia "LJF" (Longest Job First) e voi eravate quelli (scusate la parola) corti.
Infatti, esisteva una tessera postale VIP, cara come la pelle del culo, che permetteva di saltare la coda: in origine, dava accesso a un secondo sportello a parte, l'apposito sportello VIP, che poi era sparito; l'unico sportello esistente regalava quindi priorità ai VIP, che vi potevano passare davanti, anche se eravate lì in piedi da ore. E ridevano. Tantissimo! E spedivano più roba di tutti gli altri sommati, spesso richiedendo anche affrancature lunghe e laboriose: per questo, la strategia era LJF.
Notare che non c'era limite: di VIP ne potevano arrivare anche infiniti, quindi la coda degli umani normali poteva andare in starvation, cioè non essere servita mai.
Per fortuna, grazie all'esperienza dei "Ghiotti Scambi", avevo scoperto il cheat mode: esisteva un orario preciso nel quale non comparivano mai VIP, così ci misi relativamente poco. Quale orario? Non ve lo dico, soka!

A preoccuparmi, semmai, era l'unico giurato straniero, il mitico brasiliano pazzo: Gilson SilveiraGilson Silveira.
Sulle prime, temevo di dovergli spedire il pacco in Brasile, poi il Pastrano mi rivelò che abitava a Torino, a due passi da casa mia.
Tutto bene, dunque? NØ.

Mi recai col mio bel CD in tasca sul luogo designato, ma fin da subito si presentò uno strano problema.
Ciò che mi stupiva non era tanto l'assenza del nome "Silveira" dal campanello del portone, quanto l'assenza del portone stesso; ma anche dell'intero palazzo.
C'era solo un prato, bambini che giocavano, tossici felicemente in viaggio e mignotte in attesa, illuminate dagli ultimi raggi del tramonto.

E va be', trovai l'indirizzo sulla guida: la via effettivamente era quella, solo il numero era sbagliato. Un piccolo errore, poteva capitare.
Mi recai fiducioso al nuovo indirizzo, mi accolse una gentile signora dicendo che non aveva nulla a che fare con questo Gilson né tantomeno con il Percfest, ma era abituata ai rompicoglioni perché tutti gli handicappati cercavano Silveira sulla guida e spedivano i pacchi a lei.

Alla fine non mi volle rivelare il vero indirizzo del musicista (presumibilmente su Marte), ma mi disse che potevo stare tranquillo, avrebbe inoltrato lei il pacco a Gilson.
Perfetto. Ero tranquillo: non gli sarebbe arrivato mai.
Giugno 2003 - I PACCHI
E si era fatto Giugno.
Mancavano ormai una ventina di giorni al Percfest, così decisi di chiamare RisveglioDuccio per sapere se le Fave Romane avessero trovato posto (anche se ormai era assolutamente impossibile).

"Ah... già... in effetti è quasi ora di prenotare l'albergo..."

Alzai lo sguardo al cielo e gli dissi addio.

Il Favone ribadì di non avere neanche un giorno di ferie, così rimanevamo tragicamente in tre: il primo ero io, il secondo era l'autistico Grumo e il terzo, a grande richiesta, era Suicidio alternativoRese. Sarebbe stato un bel PercFest.

Rese ci rivelò un'importante novità: dopo due stagioni passate a dormire in macchina, quest'anno aveva incredibilmente fatto il grande passo, prenotando una camera all'Hotel Rosa!
Non ci volle molto ad indovinare il motivo: aveva trovato pheega.

A proposito di fantascienza, il responso della giuria arrivò puntuale, con lui i nomi dei quattro fortunati semifinalisti: Stefano Tedesco, Cesare Pastanella, Stefano Incani e Alessandro D'Aloia.
Li contattai immediatamente!
Nessuno di loro aveva ancora prenotato l'albergo... e, curiosamente, adesso non riuscivano a trovare posto.
Tutto andava per il meglio: potevo partire!
Mercoledì 25 giugno 2003: PARTENZA!
Il Percfest iniziava giovedì 26, ma c'erano cinque ragioni fondamentali per essere già a Laigueglia mercoledì 25.
La prima: sole
La seconda: mare
La terza: pheega
La quarta: pagava il Percfest
La quinta: giovedì sarebbe arrivato Grumo, e il sole sarebbe sparito. Per sempre.

Rivedere la mia Laigueglia fu un vero piacere, anche se c'era poca gente in giro; persino nel budello, solitamente in festa, si respirava un silenzio ed un senso di pace inedito, quasi surreale per la patria delle percussioni e del bordello.
La camera all'hotel, che si chiamava "Le Palme", era molto piccola, però c'era il cesso: era sempre bello incontrare un collega.
Nonostante la poca gente, la spiaggia, udite udite, già abbondava di pheega e l'acqua del Mar Ligure, per la prima volta nella storia, era quasi calda!

Visto che almeno in teoria ero lì per lavorare, telefonai ai miei diretti superiori per sapere se avessero bisogno del mio giovane corpo. Il telefono di Rosario era sempre spento, quello del Pastrano era acceso: "Arrivo questa sera dopo le nove, prima non ce la faccio..."
Amo la gente attaccata al lavoro.

E va be', con sommo dispiacere rimasi a rosolarmi al sole fino alle sette e mezza. Non che a quell'ora avessi di meglio da fare, ma il sole era precocemente scomparso dietro l'ombra delle montagne e la pheega all'ombra perde gran parte del suo perché.
Era ora di passare a salutare Pacàn e, soprattutto, le sue crêpes. Lì feci i primi incontri della giornata, prima col concorrente Cesare Pastanella e poi, qualche ora dopo, con Rosario ed il Pastrano, che era ancora più obliquo dell'anno passato.

Cesare si rivelò piuttosto paraculato, dal momento che si era aggiudicato l'ultima camera libera in un hotel "una stella", tanto che il padrone stesso dell'albergo gli aveva dato del miracolato.
Fu allora che il Pastrano mi presentò Angelo & FriendsAngelo & friends, ovvero i backline, ovvero gli incaricati di montare gli strumenti sul palco, ovvero quei personaggi mitologici che avrebbero dato un senso alla mia vita, al mondo, al destino ed al Percfest.

Scambiandomi per il massimo esperto di tecnica del suono, mi iniziarono a porre i quesiti più svariati riguardo a tutti gli strumenti che avrebbero suonato i concorrenti.
Non feci una piega, piazzai Cesare davanti a loro, dissi: "il concorrente è qua, cazzi vostri!" e, prima che potessero opporre qualunque tipo di obiezione, me ne andai a dormire, mandando tutti quanti affankulo.


Indice Capitolo2