Born to be Abramo?
"Corto" di uno spot del detersivo Ava, in cui Claudia Mori canticchiava:
"Aloni sì, aloni no, fatte sta pizzaaaaaaa", senza seguire la melodia di
La Terra dei Cachi, per non pagare i diritti d'autore (tnx Don Diego).
Finché non li levano, ecco due video su youtube:
uno e
due (tnx Enzo A24)!
Sarà l'introduzione di La terra dei Cachi? E invece no! :)
Aloni sì, aloni no
e fatte sta pizza
AAAAAHHHHH
Invece no!
BORN TO BE ABRAMO
Remake della mitica Born to be Abramo pubblicata sul 12"
Sveliatevi nel 1990,
poi fatto ritirare dai Testimoni di Geova a causa della copertina.
Il brano è stato inserito nell'album in quanto vincitore del sondaggio
del periodico
"The Fave"... in altre parole, è stato l'inedito più
votato dalle Fave. E gli Elii l'hanno messo nel disco! Altri tempi.
Il brano è un'ORGIA di riferimenti: troviamo un medley di E.E.E.ELIO (Fasani),
RESTA CU'MME (Verde-Modugno), RESTA CON NOI SIGNORE LA SERA (Machetta),
BORN TO BE ALIVE (P.Hernandez), ESCI DALLA TUA TERRA (Gigi Cocquio),
YOU MAKE ME FEEL (Sylvester).
Tuttavia, esistono un paio di citazioni più "nascoste": verso l'inizio c'è l'intro
di
Il triangolo no
di Renato Zero (tnx Il Diego).
Più avanti, si nasconde anche
Senza fine
di Gino Paoli (che forse voi ricorderete per la
reclàme pubblicità della San Benedetto).
Il risultato è un'illusione suggestiva: la melodia è quella di
"tu per me sei luna e stelle, tu per me sei sole e cielo", mentre il testo sembra citare i due versi precedenti:
"non m'importa della luna, non mi importa delle stelle". Purtroppo, è una semplice illusione: si tratta, semplicemente, del verso di
"Resta cu' mme", cantato pari pari (tnx Daiconan/[u]).
E la Chiesa che fa? Eh? Se ricordate, l'
altra volta
vi avevo detto che nessuno aveva rotto i coglioni agli Elii per questo brano,
perché non c'era stato il tempo: i Testimoni di Geova avevano fatto
ritirare l'intero disco prima che il resto del mondo si potesse accorgere della sua esistenza.
Bene: con la ripubblicazione, sugli Elii è piombato
- udite udite - un primo ANATEMA (che fa molto
"Drive in") da parte del rabbino ortodosso
Shloma Bekhor ed un secondo ANATEMA da parte del Vaticano, che parlò (testuali parole)
di una
"disarmante povertà artistica" (tnx NestoRe).
Immaginate il turbamento degli Elii dopo aver ricevuto DUE ANATEMI... roba da non dormirci la notte.
Sia nella traccia audio che nel video compare il contributo
di Patrick Hernandez, autore di Born to be Alive
(avete presente nel video lo sconosciuto col bastone che per anni vi siete
chiesti chi cazzo fosse? Ecco, è lui!
Voci maligne dicono che sarebbe stato invitato purché non rompesse
i coglioni per i diritti d'autore... ma tutti noi sappiamo che in realtà
è stato invitato perché è bello.)
Comunque, esiste un'unica versione in studio senza la voce di Patrick Hernandez
ed è quella di
"Vite Bruciacchiate".
L'ho messa su youtube, finché non la levano potete scaricarla.
Al sassofono troviamo Giancarlo Porro, alla tromba Emilio Soana,
alle percussioni Pacho, il capo dei suoni è MC Costa.
Nel finale la pianola di Rocco Tanica cita
"
Mexican Hat Dance",
la danza del sombrero, che nella discografia elica viene citata
altre TRE VOLTE! Quali? (tnx Don Diego)
Elio Elio Elio Elio El Elio
Elio e le storie tese. BRI.
Elio Elio Elio Elio El Elio
e le storie e le storie e le storie te-e-e-ese.
Elio Elio Elio Elio El Elio
e le e le e le e le e le storie tese
Resta cu'mme Signore la sera,
resta cu'mme e avremo la pace.
Famme 'mpazzì, famme penà,
la notte mai più scenderà.
Ti porteremo ai nostri fratelli,
li porteremo lungo le strade.
Vita d'a vita mia;
nu'mme'mporta d'o passate,
nu'mme'mporta chi t'avute
per le vie del mondo Signor.
Nu'mme'mporta d'o passate,
nu'mme'mporta chi t'avute
resta cu'mme, cu'mme.
Elio Elio Elio Elio El Elio
Elio e Patrick Hernandez.
Abramo non andare non partire
non lasciare la tua casa.
Cosa speri di trovar?
La strada è sempre quella
ma la gente è differente,
ci è nemica.
Dove credi di arrivar?
Born, born to be Abramo,
born to be Abramo.
Andate e predicate il mio Vangelo:
parola di Jahvé.
Esci dalla tua terra,
vai dove ti mostrerò.
Parola di Jahvé.
Esci dalla tua terra,
vai dove ti mostrerò.
Le reti sulla spiaggia abbandonate
le han lasciate i pescatori,
son partiti con Gesù.
La folla che osannava se n'è andata,
ma in silenzio e una domanda
sembra ai dodici portar.
Born, born to be Abramo,
born to be Abramo.
Quello che lasci tu lo conosci:
il tuo Signore cosa ti dà?
Un popolo, la terra e la promessa:
parola di Jahvé.
Esci dalla tua terra,
vai dove ti mostrerò.
Parola di Jahvé.
Esci dalla tua terra,
vai dove ti mostrerò.
Parola di Jahvé, parola di Jahvé,
parola di Jahvé, parola di Jahvé.
La parola di Jahvé è la parola di Jahvé.
Abramo non andare, non partire,
non sono mica Bhagwan o Sai Baba:
io sono Jahvè.
L'ASTRONAUTA PASTICCIONE
Ecco il primo inedito, che racconta il vero e proprio dramma
vissuto da un maldestro astronauta
alle prese con il grave problema dell'incontinenza.
Grave sulla Terra, figuriamoci nello spazio!
Il batterista di questo pezzo è Curt Cress,
l'armonicista è il bibaiolo Alberto Borsari.
La prima, divertente, citazione è "sostanze tossiche diffuse ecc...",
che si rifà alla Hit di Cordialmente "La Macellazione",
cavallo di battaglia del mitico
Claudio Rocchi.
Alcuni di voi mi hanno segnalato che "We go for LAUNCH"
potrebbe essere in realtà "We go for LUNCH", che in effetti
fa molto ridere, però gli Elii hanno smentito
(tnx Fusa - inviata speciale di marok.org!)
Il giro armonico del ritornello cita quello di
Lighthouse
di James Taylor, ma sotto "Scismi bellissimi" si cela un raffinato
richiamo al riff di
Squonk
dei Genesis (tnx Don Diego e Luigi).
Il cantato di "Sostanze tossiche diffuse per tutto il moderno scafandro" ricorda vagamente quello di
"Traiettorie impercettibili, codici di geometria esistenziale" di
Gli uccelli
di Battiato, nel suono e nell'arrangiamento (tnx Discostu).
"May day, may day, sos, help, aiuto" è una probabile citazione di
"S.O.S. spazio 1999" degli Oliver Onions (tnx Luca).
Il "cavo che è tutto un programma" fa con tutta probabilità riferimento
alla missione spaziale che vedeva per la prima volta protagonista un
astronauta italiano, Umberto Guidoni,
che sperimentava un satellite autoalimentato che produceva energia elettrica
catturando con il suo cavo conduttore le particelle del campo megnetico terrestre.
Esperimento scientifico riuscito, nonostante la rottura del cavo
che causò la perdita del satellite italiano.
(tnx Santi Oliveri).
Per chi legge queste righe nel 2001: sul DVD dei Lugano Tapes
compare, all'interno del medley iniziale,
una breve citazione "rappata" di questo pezzo.
Peccato che non vivrò abbastanza a lungo per sentirla...
Bzzzzzzkrkkkkkkkkk
Seven, five, eight, five, four, six,
engine start, two, ignition, one, zero,
we go for launch...
WE GO FOR LAUNCH...
OHU...OHU!!!!!
Up! Up! Come on!
Pronti, partenza, via! Up!
(mugolio di soddisfazione,
tipica della fase defecatio
o dell'inseminazione naturale)
C'è un astronauta pasticcione,
si è fatto addosso la pupù;
ma i membri del suo equipaggio
si accorgono, lo sgridano.
Nella sua tuta d'amianto - ullallà -
c'è stato un grosso patatrac
e i suoi colleghi spaziali
lo buttan giù,
ma lui canta una canzone ironica.
Scismi bellissimi dentro di me,
cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me,
sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro!
Emarginato nel cosmo
- non ricevo più -
emarginato nel blu
- may day, may day, s.o.s, help, aiuto -
ho combinato un disastro con la pupù:
sono solo un pasticcione in orbita.
Scismi bellissimi dentro di me,
cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me,
sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Visioni mistiche della mia generazione:
solo scismi bellissimi
dentro di me, fuori dal modulo,
trainato da un cavo
che è tutto un programma.
Scismi bellissimi dentro di me,
cellule di materia in putrefazione,
solo spasmi fortissimi dentro di me,
sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Solo scismi bellissimi
dentro di me, fuori dal modulo,
trainato da un cavo
che è tutto un programma.
Introservi
Trasposizione "in chiaro" della vecchia ghost track dell'album
Italyan, Rum casusu Çikti,
traccia uno spaccato sulle vicende quotidiane di un giovane esemplare
di Servitù della Gleba.
A quanto pare l'identità del signor Terzapi
(Furio nel libretto, Fulvio nell'audio del brano) risale
ad una vecchia conoscenza dei tempi del liceo...
classe Terza P (tnx SNAFU).
Nonostante la brevità, non mancano le citazioni: la più ovvia è il
"papà Barzotti" del primo verso, che (spieghiamo alle minorenni) cita la famosa réclame dei dolci di
papà Barzetti (tnx Mapo_Sae/Kraus).
Andando avanti, subito dopo il verso
"ascoltando al buio F. De Gregori",
Rocco Tanica esegue al piano le prime 3 note de
La donna cannone
(sempre di De Gregori).
La citazione del Coro delle Voci Bulgare, invece, appare quasi identica anche in
Home
dei God Machine, sesta traccia dell'album
Scenes from the second storey
(tnx Francesco/Strason/TheCrunge).
Infine, il pezzo
"Anzi....mi dispiace per lui" è un probabile richiamo al brano
Fiori rosa, Fiori di pesco
di Battisti quando dice:
"Scusa...se son venuto qui questa sera" (tnx Giorgio).
Lei è bella dentro, lei è sensibile;
più dolce di uno sfacciottino di papà Barzotti.
Cammina a una spanna da terra
come un hovercraft d'amore;
io l'accompagno alla mostra del Pintoretto
anche se in realtà preferisco
di gran lunga il Tinturicchio,
poi vado a casa e con un cuscino sulla faccia
penso a lei ascoltando al buio F.De Gregori.
E, dato che lei salutandomi mi ha baciato
nelle vicinanze dell'angolo esterno della bocca,
ritengo a ragione di avere delle possibilità...
oggettive.
Poi la guardo dalla mia finestra
muoversi leggera come un gavettone di idrogeno
in direzione del mio amico Fulvio Terzapi
e infilargli in bocca due metri di lingua,
la lingua dell'amore,
ma tanto lei mi ha assicurato che non lo ama.
Anzi, mi dispiace per lui
perché magari poveretto
si fa delle idee.
SERVI DELLA GLEBA
Bellissimo iperrealistico brano, stessa versione di
Italyan, Rum casusu Çikti.
Ai fiati troviamo Giancarlo Porro (sax contralto), Claudio Allifranchini
(sax tenore), Fernando Brusco (tromba - beato lui), Mauro Parodi
(trombone - emminghia...). Il capo dei suoni è Roberto Vernetti.
"Allora, com'è andata con la tipa?"
"Ma, devo dire bene, bene!"
"Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato?"
"No, ragazzi, non scherziamo.
Lei non è come tutte le altre!"
"Bll b b bll parlaci di lei!"
"Ah, guardate, questa qui è una tipa
veramente simpaticissima, in gambissima.
Mi ha raccontato delle cose sulle sue ferie
divertentissime, ma tipo che lei era andata
là con un sacco di creme dopo sole,
poi ha preso un casino di sole, si è bruc..."
"Le hai mostrato il poparuolo?"
"No, ma ho buone possibilità!"
"Allora ci vediamo questa sera?
Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello!"
"Eh, amici, purtroppo no. Questa sera sono invitato
a casa sua per vedere le diapositive
del mare delle sue ferie,
poi subito dopo devo accompagnare
i suoi genitori che devono prendere il treno
perché sono rimasti senza macchina,
l'hanno distrutta, era mia!"
Siamo tutti servi della gleba
e abbiamo dentro al cuore una
canzone triste:
Servi della gleba a testa alta
verso il triangolino che ci esalta.
Niente marijuana né pasticche:
noi si assume solo il
due di picche.
Servi della gleba in una stanza
anestetizzati da una stronza,
come dei simbolici Big Jim:
schiacci il tasto ed esce lo
sfaccimme.
"Ehi, guardate un po' chi si rivede!"
"Hue, ciao ragazzi!"
"Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito?"
"Ma no, niente, è che c'ho un esame in ballo
e poi non son stato molto bene!"
"Dicci cosa hai avuto di preciso!"
"Mah, mi ha detto il medico
che c'ho le papille gustative interrotte!"
"Eh?"
"Sì, poi c'ho un gomito, mi fa contatto col piede..."
"Cosa?"
"Mio padre che è rimasto chiuso nell'autolavaggio..."
"Prego?"
"No, no, è che ho delle storiacce con la tipa..."
"Aaaah! Lei ti ha dato il due di picche!"
"Ma no, che cosa dite? Lei mi è molto affezionata,
solo che ha delle storie col suo tipo che la rendono infelice,
e siccome a lei ci tengo più che a me,
ho parlato al suo ragazzo
e l'ho convinto a ritornare da lei..."
"Ma non starai mica piangendo?"
"No, è che mi è entrata una bruschetta nell'occhio!"
L'occhio spento e il viso di cemento,
lei è il mio piccione ed io il suo monumento.
Servi della gleba a tutta birra
carichi di ettolitri di sburra;
cuore in fiamme e maschera di ghiaccio,
noi col nostro carico di sfaccio.
Servi della gleba planetaria
schiavi della ghiandola mammaria.
Come dei simbolici Big Jimme:
schiacci er tasto ed esce lo sfaccimme.
Lassame cantà 'sto stornelletto.
"Pronto... ciao! Senti, hai 5 minuti? Perché volevo dirti due cose...
Va bè, senti, guarda, si-sinceramente va-vado al dunque subito,
ci sono rimasto molto male perché ho saputo che sei uscita con Tafano ieri sera,
e... eh, perché? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: 'ci vediamo?'
Tu hai detto: 'no, devo studiare!'. E va bé, se poi esci con lui...
cioè, perché non me lo devi dire?
Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai una storia,
hai un uomo, vedi qualcuno? No, non è un problema,
perché io ti voglio bene veramente e non ti chiedo nulla,
anzi, mag-magari sono qui a dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono.
E no, e allora? Che cosa devo fare? Mi vuoi mettere una scopa in culo
così ti ramazzo la stanza?"
TAPPARELLA
Bellissimo brano già edito nell'album
Eat the Phikis,
con l'aggiunta di un nuovo finale con campionamenti di
Le Mystère des Voix Bulgares e Vittorio Cosma
(probabilmente il responsabile di tutto ciò è MC Costa - tnx Don Diego).
Lo sapevate che l'inventore di Panino è Raoul Coroli?
Sapevatelo!
Il batterista è Curt Cress.
Tappareeeeeeeeeella.
Uollano
Brufolazzi,
tapparella giù e poltiglia,
più ascella purificata:
ti ricordi che meraviglia
la festa delle medie?
"Tu non vieni!".
Non importa, sai, ci avevo judo.
Ma se serve vi porto i dischi
così potrete ballare i lenti.
"Porta pure ma non entri!".
Ma perché siete così?
Io che credevo, io che speravo.
Parteciperò, mi autoinviterò,
dannata festa delle medie!
Mi presento:
"Burp, haha, ciao ragazzi!"
Faccio un vento e gli cambio il clima,
temporeggio bevendo spuma;
chiedo Fonzi e mi danno avanzi.
Cristo, perché?
Parapiglia: scatta il gioco della bottiglia.
Se avrò culo potrò
"Tu non giochi!"
baciare
"Abbiam fatto le squadre prima!"
palpare
"Ma se aspetti fra un po' finiamo!"
amare.
Sì va bé però poi balliamo.
"Non ci rompere i coglioni!".
Sul piatto gira un
geghegé,
danzo da solo e me ne vanto.
Fantastico zimbello, io.
Non consumerò, non deglutirò
questa amarissima aranciata.
(Canale sinistro - voce al contrario:)
Questa parte vocale è stata registrata
con il nastro al contrario girato a mano.
Non è vero.
(Canale destro:)
"Ue', ciao, amici, come state?"
"Ciao, e allora, come stai?"
"Bella questa festa eh?"
"Bellissima!"
"Oh, ma... mi fa piacere che sei venuto,
perché sai chi ti saluta un casino?
"Chi?"
"STO CAZZO!!!"
"Cioè... sei un boccalone!"
Eh, va bè, che scherzo del minga,
cioè, veramente, che intelligenza scarsa!
Sempre questi soliti scherzi.
A me questa festa non mi piace - No -
è frivola, non mi va giù, - invitato no -
c'è della gente che non ci sta dentro - niente Fonzi no -
Non mi hanno invitato.
Non mi hanno dato le Fonzi - sul bicchiere no -
Sul bicchiere di plastica non c'è scritto il mio nome,
- niente nome, no - non si può fare
un ballo lento - ballo lento no -
un ballo forte - ballo forte no -
un gioco della scopa - la bottiglia no -
un gioco della bottiglia - gioco scopa no -
non si può fare niente,
non c'è amicizia, oh,
non c'è - amicizia no - convenienza,
non c'è - cortesia no - cortesia,
- convenienza no -
e arrivando non ho visto neanche
l'ampio parcheggio - ampio parcheggio no -
all'ingresso.
Insomma, dai, basta, finiamola lì.
Basta!
Questa festa è insoddisfacente,
ma ne ho un'altra nella mia mente.
Una festa molto particolare
dove saranno invitati tutti:
molti amici, molti nemici e anche Panino.
Forza, Panino
(ripetuto un fottio di volte)
Ghost track (al contrario):
Questo è un brano riguardante la festa delle medie.
Esso consta di varie parti inerenti, che so, la pratica
della vessazione per qualche tempo del giovane
alle prese con la festa delle medie,
e codesta attività riguarda l'ascella
di quello stesso giovane, un'altra è la parte finale
che dice prevalentemente Forza Pànino.
Elio e le Storie Tese hanno dedicato questa bellissima canzone...
amore bellissimo dell'amore,
voglio sentire tutto tuo nettare di amore.
Uollano
L'ETERNA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE
Ed ecco il secondo inedito!
Vi ricordate
Nasty Sciura,
alias quella simpatica vecchietta fan del buon tastiere Rocco che ogni mattina gli telefonava
lasciandogli affettuosi messaggi nella segreteria telefonica? La star di Telekommando, insomma?
Be'... quale artista non dedicherebbe una canzone a cotanta fan?
Sulla sua identità
vi ho già detto tutto,
non mi dilungo oltre!
Vi ricordo, però, che la
"voce" che sentite è ovviamente un mix,
o meglio un
"corto", dei veri messaggi di Nasty Sciura,
sulla base di
"Very Good Very Bad"
(colonna sonora del film
"Trimurti", superclassico di Bollywood,
cantata da Udit Narayan & Vinod Rathod e composta da Anand Bakshi & Laxmikant Pyarelal.
Ringraziamo per la segnalazione l'avviso di copyright di youtube sul mio video di
"Vite Bruciacchiate").
Da notare come la suggestiva e misteriosa atmosfera esotica che fa da sottofondo al pezzo
trasfiguri la vegliarda ponendola al livello di una divinità indiana del male.
E, in tutto questo, la citazione di Max Pezzali
"non vorrei rovinare un così bel rapporto"
è pura poesia!
Anche il frammento
"Lungo il fiume milioni di proseliti, un signore canta una nenia
misteriosa" potrebbe essere una citazione, non si tratta però di Max Pezzali bensì dei Beatles:
"Within You, Without You"
(tnx Jacopo).
Di questo splendido brano sono successivamente stati pubblicati ben 6 remix, con l'aiuto
dell'incommensurabile
Sergio Messina.
Li trovate nell'LP
"L'eterna lotta tra il bene e il male",
ascoltateli che sono cose belle!
Argheghissaridonnià, dechedonniavale,
lakohor, karolollò, kolesetilvalle.
Very good, very good.
Very bad, very bad.
Very good, very good.
Very bad, very bad.
Korekorehukkré.
Korekorehukkré.
Dei kaleikà.
"India, India,
quante volte ti ho vista sulla cartina
e ti ho sottovalutata!"
India, terra di santi indiani,
poeti indiani, navigatori indiani.
Gange, fiume che ti bagna, fiume che ti parla,
non vorrei rovinare un così bel rapporto.
Lungo il fiume milioni di proseliti,
un signore canta una nenia misteriosa.
(squillo di telefono)
"Madonna!
Pronto!" "Stronzo!" - very good, very good -
"Pronto?" "Stronzissimo!" - very bad, very bad -
"Eh?!" "Stronzo!" - very good, very good -
"Ma chi è che parla?" "Stronzissimo!" - very bad, very bad -
"Ma che cosa sta..."
"M'hai rovinato un figlio con le tue sporche e
luride canzoni!"
"Ma, ma cosa sta succedendo, scusate?"
"Hai una voce di merda,
come quella che canti,
- very good, very good -
come sei un uomo di merda,
- very bad, very bad -
come sei un vigliacco,
come sei un pornografico,
- very good, very good-
come sei un depravato,
- very bad, very bad -
come sei tutto!
Sei un uomo di merda!"
Monday 7:40 am
(campionamenti della parte in indiano
accelerati in sequenza)
"Il Signore non ti deve mai lasciare in pace.
Ti deve dare tanti di quei grattacapi
che solo il Padre Eterno te li può dare
e te lo auguro di tutto cuore,
perché vi sto perseguitando tramite una fattucchiera!
Assassino! - very good, very good -
Musicista dei miei stivali - very bad, very bad -
Brutto stronzo! - very good, very good -
Stronzissimo! - very bad, very bad -
Ti perseguiterò sia mentalmente
che fisicamente che pissicologicamente,
come hai fatto con mio figlio.
Stronzo, tu e tutto il tuo complesso!"
"Hai una voce di merda,
come quella che canti,
- very good, very good -
come sei un uomo di merda,
- very bad, very bad -
come sei un vigliacco,
come sei un pornografico,
- very good, very good-
come sei un depravato,
- very bad, very bad -
come sei tutto!"
Thursday, 11:50 am
"Ricordati: hai una voce di merda,
come quella che canti,
come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco,
come sei un pornografico,
come sei un depravato.
Hai una voce di merda,
come quella che canti,
come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco,
come sei un pornografico,
come sei un depravato,
come sei tutto!
Come sei tutto!
Ricordati che Rigoletto dice
una gran bella frase:
stronzo!
Thursday 7:50 am
Vaulata, tegliano
fatrame, voulune
gnurluvo, foniuglia
uollano.
LA TERRA DEI CACHI
Versione in studio del successo sanremese degli elii,
già edita nel cd singolo promozionale
La terra dei cachi.
L'arrangiamento per orchestra è sempre
del maestro Beppe Vessicchio, la programmazione
è di Jantoman!
Sul finale compare una citazione di Smoke on the water dei
Deep Purple, dal live Made in japan (tnx Cloud7)
Parcheggi abusivi, applausi abusivi,
villette abusive, abusi sessuali abusivi;
tanta voglia di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati,
motorini truccati che scippano donne truccate;
il visagista delle dive è truccatissimo.
Papaveri e papi, la donna cannolo,
una lacrima sul visto: Italia sì, Italia no.
Italia sì, Italia no,
Italia bum, la strage impunita.
Puoi dir di sì, puoi dir di no,
ma questa è la vita.
Prepariamoci un caffè,
non rechiamoci al caffè:
c'è un commando che ci aspetta
per assassinarci un po'.
Commando sì, commando no,
commando omicida.
Commando pam, commando papapapapam,
ma, se c'è la partita,
il commando non ci sta
e allo stadio se ne va,
sventolando il bandierone
non più il sangue scorrerà.
Infetto sì? Infetto no?
Quintali di plasma.
Primario sì, primario dai, AAAAH!
Primario fantasma.
Io
fantasma non sarò,
e al tuo plasma dico no;
se dimentichi le pinze
fischiettando ti dirò:
"Fi fi fi fi fi fi fi fi, ti devo una pinza.
Fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l'ho nella panza".
Viva il crogiuolo di pinze,
viva il crogiuolo di panze. Eh!
Quanti problemi irrisolti,
ma un cuore grande così.
Italia sì, Italia no,
Italia gnamme, se famo du' spaghi.
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
un totale di due pizze
e l'Italia è questa qua.
Fufafifi, fufafifi, Italia evviva.
Qui cuccuruqui, tututurutui,
Italia perfetta, perepepé nainananai.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
in totale molto pizzo ma l'Italia non ci sta.
Italia sì, Italia no, pipiripipipi.
Italia sì: ué, Italia no,
cucuquara quapindo.
Uò, uè, uì, hei, uoei.
Perché la terra dei cachi
è la terra dei cachi.
"No! No! No! No!"
"Come no! Continuamente no? Io me ne vado!"
panulna, pasniata, peuleta, vatrota,
ponaulna, poterda, fuiluna, favliate,
panulna, neuluona.
PIPPPERO
(coro delle voci bulgare)
Sdreveide! Mismese gatchetene boghers chetegossuvé.
Pretzdavemivi Elio e le Storie Tese. Ha ha ha ha.
Grazie... Grazie al Coro Femminile di Stato
della Radio e Televisione bulgara
che ha portato in Italia finalmente
un ballo a misura d'uomo,
più umano, più vero.
Più umano, più vero.
Un ballo sincero.
È un ballo sincero.
Eh, certo, vista la situazione internazionale
noi abbiamo dovuto promettergli
Ramaya (Ramaya)
però amici vi assicuro
che ne è valsa la pena.
Diù diù diù diù diù diù,diù diù diù diù diù diù. Iù.
Diù diù diù diù diù diù, PIPPPERO
diù diù diù diù diù diù. ZIEOUNG.
Diù diù diù diù diù diù, diù diù diù diù diù diù. Iù.
Atinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc. PIPPPERO.
Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria
che ci ha fatto dono del PIPPPERO;
ruotiamo le dita e uniamo le falangi,
questo è il ballo del PIPPPERO;
amici servizi segreti bulgari,
non sparate più al papa
ma dedicatevi al PIPPPERO.
Popolo bulgaro - iù - Popolo italiano.
Servizi segreti bulgari e italiani, via.
Sentite come pompa il PIPPPERO.
Diù.
Ruotate le dita. Unite le falangi.
Bene, ora ripetete con me
più umano più vero.
Più umano più vero.
È un ballo straniero.
È un ballo straniero.
Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO.
Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO.
Se in discuteca balli u Pippperupippero.
Se in discuteca balli u Pippperupippero.
Molto bene, ora da sole.
Più umano più vero.
È un ballo sincero.
E la tua estate sa di PIPPPERO - molto bene -.
Non senti come pompa il PIPPPERO?
Pompa. Pompa. Pompa. Pompa. A tinc etc.
Dio bono come pompa il PIPPPERO.
Diù. Più umano, più vero.
È un ballo sincero.
A ba ba ba, a ba ba ba.
Più umano, più vero.
State ruotando le dita? State unendo le falangi?
State stringendo amicizia con persone
che hanno il colore della pelle diverso dal vostro?
Bravi. Ora è il momento di cantare a squarciagola:
Ramaya, Ramaya, Ramaya rarrà.
Il PIPPPERO è un ballo che io e te balliamo se
l'amore c'è, e l'amore c'è se guardi me.
Bugiardo io, bulgaro in te, bugiardi noi,
sperando che l'amore c'è se ballo in te.
Tu balla in me e saremo okay.
Più umano, più vero.
È un ballo sincero.
Ehi, coro delle voci bulgare, io posso offrirvi
qualcosa di molto meglio di un semplice Ramaya:
potrei darvi Kung Fu Fighting di
Carl Douglas.
Miàhki snàc.
Fly robin fly? Non vi interessa?
Miàhki snàc.
Voi forse preferite il meglio dei
Tavares?
Miàhki snàc.
Ali shuffle? Niente?
Miàhki snàc.
Disco Inferno?
Miàhki snàc.
Qualcosa di
Cerrone?
Miàhki snàc.
Oppure
Boney M..
Miàh.
Tipo
Ma Baker,
Daddy Cool,
Rasputin.
Miàhki snàc.
Niente?
Disco Duck? No
Miàhki snàc.
Gimme Some?
Miàhki snàc.
Qualcosa degli
Oliver Onions,
tipo
Sandokan,
Orzowei? Niente?
Cuba dei Gibson Brothers.
La Terra Dei Cachi - Early version
Appalti truccati, aha!
Motorini truccati, aha!
Partite truccate, aha!
Tutto truccato, aha!
Donne truccate, aha!
Il visagista delle dive!
Autovelox rotti, aha!
Caselli ad elevata automazione, aha, aha!
Autostrade concepite da un idiota, aha!
Lavori in corso finti, aha!
Un popolo di navigatori!
Italia sì, Italia no.
Alex Fagiuolo - Nonno in carriola
Intermezzo dell'amico Victor, alias Vittorio Cosma!
Oh, veramente grandissima atmosfera in musica soft.
Loro sono sempre Elio e le Storie Tese e con il brano:
"Nonno in carriola"
ci spiegano che a volte un viaggio
può non essere solo al di fuori di noi
ma anche dentro di noi.
Io sono sempre Alex Fagiuolo,
sempre dalle stazioni di
Radio Super Sound Music And Feel What's One!
NUBI DI IERI SUL NOSTRO DOMANI ODIERNO (ABITUDINARIO)
Ottima new release di una delle più belle canzoni di sempre.
Anche qua il batterista è Curt Cress,
e le launeddas sono di Orlando Mascia (o Maxia?).
Gli Elii hanno smentito che ci sia un campionamento della voce di Al Bano nel ritornello, quindi smettetela di segnalarmelo, grazie!
Dalla
sezione mp3 potete scaricare l'interpretazione di Alex Baroni
al Night Express del 1997, che segue la linea melodica di questa nuova versione. Ha cannato tutto il testo ma insomma...
Nubi di ieri sul nostro domani odierno.
Sono abitudinario,
leggo la targhetta sopra l'ascensore:
qual è la capienza, quanti chili porta,
poi si apre la porta e non lo so già più.
Sono abitudinario
e se mi soffio il naso devo controllare
quello che ho prodotto, quanti chili pesa
e se c'è del pericolo per l'ascensor.
Seduto nella vasca
emetto certe bolle che, salendo a galla,
corron sulla schiena fandomi felice;
giunte in superficie non mi piaccion più.
Sono abitudinario,
non mi giudicate, siete come me.
E adesso un lieto ritornello
che non c'entra un cazzo,
ma che piace ai giovani:
Ditemi perché
se la mucca fa mu il merlo non fa me.
La nostra vita è una sciarada,
sulle prime sembra xxxxyx
e invece è zxxyxz.
Ditemi perché
c'è un dirigibile marrone
senza elica e timone dentro me.
Quando c'ho la ragazza
faccio la conchetta per sentirmi il fiato,
sto vent'anni in bagno, penso che si chiava,
dopo non si chiava e non mi lavo più.
Cerco nelle mie narici
una testimonianza delle mie radici,
ma vi trovo un fico e lo dovrò spalmare
sotto qualche banco, come in gioventù.
Questi sono i miei costumi,
vendo paralumi, siete come me.
E allora un altro ritornello
che non c'entra un cazzo,
ma che piace ai giovani:
Ditemi perché
se la mucca fa mu il merlo non fa me.
"Ma quante idee, ma quante idee.
Veramente un gruppo di pazzi, pazzi, pazzi.
Elio e le Storie Tese
che vi presentano un nuovo brano
sempre qui dalle stazioni
di Radio Super Sound Music Round Think."
Ditemi perché
c'é un dirigibile marrone
senza elica e timone dentro me.
Giunto al termine del giorno,
cerco fra le coltri un poco di speranza.
Peto in abbondanza, non ho più sgomento,
lieto mi addormento ebbro dei miei gas.
Giorgio e Piero atto secondo: Il Pene D'Ebano
Ascoltando le vicissitudini di Giorgio e Piero nell'album
Italyan Rum Casusu Cikti
vi sarete chiesti: "Che mmminghia di fine hanno fatto i nostri due eroi?"
Evvedete che gli elii ce lo dicono! Ed è sempre Vittorio Cosma la voce narrante
di questo secondo ghiotto episodio, intitolato: il Pene d'Ebano.
Il luminoso pomeriggio d'Aprile era ormai terminato
quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati
nelle segrete.
Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente
il pene nell'ano, quando, ad un tratto, videro un piccolo
soldo di cacio avvicinarsi.
Era il nano Gurt che, sbuffando dalle enormi froge,
li liberò.
Per sdebitarsi i due gli donarono un tozzo di pane
ed un piccolo crogiuolo.
"Potrai forgiarvi ciò che vuoi" gli dissero.
Una festosa salva di peti salutò la loro partenza.
"Ma dove andrete?" gli gridò Gurt.
"Andremo alla ricerca del pene d'ebano!"
BURATTINO SENZA FICHI
Simpatica rivisitazione delle avventure del piccolo Pinocchio,
già inclusa nell'album
Eat the Phikis.
La versione è la stessa (anche se manca il "non mi ha
fatto ridere" alla fine...)
Sono un noto burattino
che non dice mai la verità.
Sono un pupo senza picio,
ma Geppetto non ci sta.
Soffro tanto senza pistulino,
godrei molto con un cazzo.
Ecco che il mì babbo me lo fa.
Sono un nuovo burattino
con il mio legnetto novità.
Sono ceppo con la ceppa,
grazie a Geppo mio papà.
Se si china la Fata Turchina
sento una forza dentro
che neanch'io so come,
ed emetto una specie di fruppé.
He he, ma, ma, aaah...
Struciolo, sento che struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo,
quanto daffare mi do.
Struciolo, faccio uno scandalo:
uollano, uollano, uollano,
la mia Pasta del Capitano.
Uollano.
Nel paese dei balocchi
godo fama indiscussa di playboy.
La mia casa è una balena,
vi ci invito prima o poi.
Mangiafuoco me lo cago poco,
volpe e gatto li ricatto.
Poi mi metto il grillo in culo,
più ci penso
e più mi viene voglia di...
Struciolo, ragazzi struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo
coll'espressione da cigno.
Iaculo grazie al pinnacolo:
uollano, uollano, uollano,
vi saluto con l'altra mano
e vado in discoteca.
Struciolo, giù in disco struciolo,
imperatore nel regno
di mille fighe di legno.
Tramano, nell'ombra bramano;
ballano ballano ballano
sulla Pasta del Capitano.
Ué.
SUPERGIOVANE
Il nostro supereroe non poteva certo mancare!
La versione è praticamente identica a quella pubblicata nell'album
Italyan, Rum Casusu Çikti,
cambia solo leggermente la parte del matusa
Diego Abatantuono.
Secondo il mio modesto parere... questa era una prova e l'avevano scartata! ehehe :D
Troviamo nell'ordine:
un matusa:
Diego Abatantuono.
Supergiovane: Mangoni.
Catoblepa: CT.
giovani in coro: Feiez, Giampi Alpiani, Mino Vergnaghi, Lola Faraday, Manuela Pedratti, Michele Tadini, Bulio, Marco Costa.
fiati: Giancarlo Porro (sax contralto), Claudio Allifranchini (sax tenore), Fernando Brusco (tromba), Mauro Parodi (trombone).
batterista: Curt Cress
capi dei suoni: Roberto Vernetti e MC Costa
"Argento vivo, sbiancate,
figu, Oklahoma, sigarette,
puttano, paciugo, garelli,
smarmittare, figa, figa pelosa,
figlio di puttana, porco dighel..."
"Ma raga', io lavoro tutto il giorno,
tiro il carrello, scarico la frutta
dentro nel verziere,
mi arriva il primo fesso
con la moto a scurreggetta
e mi sveglia?
Chi è quel giovanotto indisponente
con la Vespa scoppiettante
che disturba la mia pubblica quiete?
Chi è?
Vedo un qualchecosa sul giubbotto,
poi c'è scritto... che c'è scritto?
S.G... Che è, Sandro Giacobbe? Ma chi sei?
No, è impossibile, c'ha il mantellino,
questo come minimo è un supereroe!"
"Hai indovinato, matusa. Sono Supergiovane!"
"Eh, ma ditele prima le cose, no?"
Sfreccia, impenna, esclama porco dito,
io rimango abbrustolito
dalle fiamme espulse dalla petomarmitta;
motociclo o motocarrozzetta,
sgomma, inchioda, va a manetta
e fa cagare addosso i matusa e il governo.
Gogogogogogogoverno.
Lui li stordisce con le fiale puzzolenti,
poi li subissa di cingomma nei capelli
e li finisce sputazzando il riso
con la penna bic.
Mi piace quel ragazzo. Perché?
Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'è
qualcuno che affronti il governo e i matusa
con grinta e simpatica verve
come quel matto di Supergiovane.
Supergiovane.
Sburra, miccette, giornali di donne nude.
Subdolo il governo si avvicina
travestito da piscina
traboccante di
analcolico biondo.
Un giovane si tuffa nella vasca
come un vero Giamburrasca,
ma a contatto con il liquido esclama:
"Ma vaffancuore, questo è il terribile analcolico moro.
Aiuto, Supergiovane!"
Scatta Supergiovane e derapa,
soccorrendo il il l l Capotel il Canopeta
il Capotel il Catop
il
Catoblepa, Catoblepa!
Superdgr e derapa soccorrendo il Catoblepa,
che purtroppo sta tirando le cuoia.
"Eccomi qua, ragazzo!"
"Addio, Supergiovane. Per me ormai è finita".
"No!"
"L'analcolico moro è entrato in circolo".
"Non dire così, amico Catoblepa. Ecco, prendi questo!"
"No, ma.. cosa...?" "Ah!"
"Ah!"
"Ah!"
"Sssiii!"
"Ah h h... h"
"Catoblepa?! Catoblepa. No!
Assassini! No!!! Governo bastardo!!!"
Catoblepa Catoblepa,
io ti dono le mie
Tepa
per il viaggio che conduce all'aldilà.
Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa,
Catoblepa, tu mio amico morto,
io vendicherotti, tu.
E Supergiovane dà fuoco a uno spinello
- ecco qua! -
col quale affumica il governo
che, all'istante, passa all'uso di eroina
e muore pieno di overdose.
Mi piace quel ragazzo. Perché?
Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'è
qualcuno che affronti il governo e i matusa
con grinta e simpatica verve
come quel matto di Supergiovane.
Come quel matto di Supergiovane.
Supergiovane.
In un tripudio di miccette
il governo esplode e i suoi brandelli in cielo
compongono la scritta ZIO CANTANTE,
che sta a significare lo scorno dei matusa
mentre i giovani limonano felici
esaminando giornali tipo
Lando,
che ritornano alla luce
dopo un'era di arbitrario oscuramento,
grazie al provido intervento
che operò quel sacramento di
Supergiovane, Supergiovane,
salva il giovane, libera la giovane.
Super, super, supergiovane.
Cantiamo la nostra gratitudine
- gratitudine gratitudine -
a questo raro esempio di rettitudine
perché siamo una moltitudine.
Super, super, super, super, supergiovane.
E ora cantiamo la nostra longitudine,
latitudine - latitudine -
Cosa c'è nel mare? La torpedine.
Cosa c'è in Friuli? Trieste e Udine.
Bravi. Grazie.
Prego. Bravo.
Grazie. Tenchius.
Tenchius. Fenchius.
Fenchius. Tenchius supermuch!
E non è finita:
per festeggiare, offro Coca Cola con aspirina a tutti!
- Yeh! -
E fra dieci minuti voglio vedervi tutti in acido.
- Yeh! -
E ricordate:
ovunque ci sia un giovane in difficoltà,
ovunque ci siano persone, cose, animali,
città, fiumi, fiori, governi, marche di automobili
che cerchino di limitare la vostra gioventù,
là ci sarà lui con le sue miccette sempre accese.
Perché Supergiovane è allegria più,
Bulgaria più, sciatalgia più più più.
Fave, fave, fuca, fuca.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
È allegria, è simpatia, è sciatalgia.
Siamo forse secchioni? No.
Siamo forse matusa? No.
Siamo forse governi? No.
Siamo forse checchineris? No.
Siamo forse bulicci? Iarrusi? Buhi?
Puppi? Posapiano? Orecchioni?
Mangiatori di fave? Orrendi? Rammendati?
Giuisci? Meiusi? Magutti? Fenderi?
Finestrati? Oietti? Samanettati? Rautiti?
Semeiuti? No.
Aperitaviti? No.
Aperitivi? Sì.
CARA TI AMO
Prosegue a passi da gigante il travaglio interiore della coppia Rocco-Elio,
che già aveva appassionato il pubblico giovane
nell'album
Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu.
Questa nuova versione però è più elettronica, più lirica, più rock e più tutto.
Secondo il libretto è stata registrata dal vivo
al Bariton Women's Bar di Prugnasco (CH) da Feiez.
Secondo a mio cuggino invece è stata registrata in studio,
e il Bariton Women's Bar di Prugnasco è una presa per il culo. Anche perché
"Prugnasco" non esiste... al limite può essere la storpiatura di Prugiasco, in Val di Blenio (Canton Ticino), oggi frazione di Acquarossa, ma comune autonomo fino al 2004 (tnx Pietro).
In ogni caso (e lo dico soprattutto all'autore di
"L'importanza di chiamarsi Elio"), CH sta per SVIZZERA, non per CHIETI!!!
Tra l'altro,
Planet of the baritone women
è un ottimo brano di Frank Zappa, tratto dal live
"Broadway the hard way",
avete presente quello con l'apparizione di Sting che canta un pezzo dei Police con la band di Zappa?
Ecco quello! Nella canzone di Zappa alla parola
"cadenza" la
"a" viene allungata, più o meno
come la
"o" di
"noooooon è vero": questo potrebbe spiegare perché, quando la eseguono dal vivo, Elio ogni tanto dice:
"è la cadenza". Paura eh?
Va be'... in ogni caso, nei concerti per strumento solista e orchestra, la
"cadenza" è la parte
in cui il solista improvvisa liberamente senza l'ausilio dell'orchestra... e questo dovrebbe
valere sia per Zappa che per il nostro buon Elione.
Come se non bastasse, la canzone di Zappa fa riferimenti ad alcune anomalie
del rapporto uomo-donna, proprio come la canzone di Elio. Insomma... è tutto un magna magna!
(tnx Don Diego, Fabiano, Santi Oliveri e Steve).
Quando Elio alla fine dice:
"Ho fatto la settima più!" si riferisce probabilmente a quello
che i chitarristi vedono scritto come 7+, ovvero l'accordo maggiore con l'aggiunta della settima maggiore.
Nella traccia non si capisce per via della distorsione, ma si presume che Elio intoni proprio quella
come nota finale, fatto incosueto melodicamente (tnx Chitarrella).
All'inizio, Tanica il Tastiere cita
That's Amore
di Dean Martin (tnx Don Diego).
Il terzo ritornello, probabilmente, cita la
Danza Ungherese n°5 di Johannes Brahms (tnx Lelev*).
Inoltre, la
"canna al vento" con la quale Elio apostrofa il buon tastiere Tanica
potrebbe essere una citazione dall'omonima poesia di Blaise Pascal:
"L'uomo non è altro che una canna al vento, ma una canna che pensa..." (tnx Elia).
Il capo dei suoni è MC Costa ed il particular vocal editing è di Otar Bolivecic.
Ah... finalmente un bel piatto di tagliatelle fumanti.
Era tanto tempo che volevo mangiarle.
Ma, ma cosa vedo?
Ma no, ma me le avete condito con del sugo bollonneise,
eh... il sugo bollonneise...
Hai sbagliato...
Sai cosa ti dico? Faccio un ruttino.
BURP!
Bravo, fa ridere.
Ridete stronzi!
Applaudite, merde!
(risate dal pubblico)
Eccolo lì! Adesso ti ha fatto ridere
Ah! Ah! Ah! Sì, sì, ridi, ridi!
E noi intanto che siamo qui
che vomitiamo fango solo per farvi ridere.
"Eravamo..." "Troppo presto!"
Eravamo fidanzati poi tu mi hai lasciato
senza addurre motivazioni plausibili.
"NoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoO
oOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoO
oOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOn è vero,
tu non capisci l'universo femminile,
la mia spiccata sensibilità
si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista!"
"Ciononostante..."
Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un pò da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
"OK sì dai ragazzi, forza"
T'amo, t'amo.
Rimani in casa.
"Voglio essere libera".
Esci allora pure con chi ti pare.
"Non t'interessi mai di quello che faccio".
Vorrei palparti le tette.
"Porco".
Mai ti toccherei neanche con un fiore.
"Finocchio".
Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini
e specialmente non ti cago.
"Ti amo!".
Mi faccio invece il culo 14 ore di seguito
per mantenerti e ti cago.
"E io ti lascio per un tossicomane
che non fa niente tutto il giorno,
non trova le motivazioni per andare avanti nella vita
però lui continua a vivere e io lo voglio vedere:
sì lo amo, no non l'amo,
chi se ne importa"
Mi metto il goldone.
"Ho un desiderio di maternità".
Ho un desiderio di paternità.
"Mettiti il goldone".
Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata. Va bene?".
Cara ti amo.
T'amo, t'amo e t'amerò.
"Canta finché vuoi caro mio, non mi..."
Rimango in casa.
"Mi opprimi".
Esco.
"Questa casa non è un albergo!".
Ti passo un cubetto di ghiaccio
intinto nella pancia sul
Cointreau
dopodiché ti scopo bendata.
La pancia sul cointreau?
"Non sono una troia".
E allora in posizione canonica io sopra tu sotto.
"Che palle!".
Disse la vacca al mulo.
"Oggi ti puzza il culo".
Disse il mulo alla vacca.
"Ho appena fatto la malta!".
Ah, com'è il rumore della malta?
Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un pò da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata,
non più, a te poi che sei un fuscello,
una canna al vento."
E ora uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema
che è propria dell'idillio dell'amore.
"Eh no caro mio!"
Perché no?
"Perché quando avevo 13 anni
mio cugino me l'ha fatto vedere..."
Il pene? "No, no il cazzo."
"...e da allora sono traumatizzata,
però possiamo restare abbracciati
tutta la notte senza fare niente,
sarà bellissimo lo stesso!".
Te lo metto nel culo?
"Non so cosa voglia dire."
Usciresti con me domani sera?
"Sono un pò stanca
e forse c'è anche...
ho già un altro impegno...".
Beh poco male così vedo i miei amici.
"Sssssono libera".
Mettiamola sul sesso.
"Ho bisogno d'affetto".
Mettiamola sull'affetto.
"Chiaviamo".
Io sono come sono.
"E cerca di cambiare".
Ecco sono cambiato.
"Ecco che non sei più quello di una volta".
Tu mi appartieni.
"L'utero è mio".
Eccoti i soldi per la pelliccia.
"Eccoti l'utero".
Evviva l'amore.
- io ho 23 anni -
Signorina.
Ho fatto la settima più
- io ho 23 anni -
E adesso colpo di scena: cara ti odio.
Non so cos'è l'olocausto.
AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!
Avete ascoltato Cara ti amo
JOHN HOLMES
Nella raccolta del meglio del nostro meglio non poteva certo assentarsi
una new release del drammatico racconto di vita vissuta
del più grande pornostar della storia!
Anche qua il batterista è Curt Cress.
Il verso "freshna se v'asbeca" è probabilmente un residuato delle divagazioni poliglottiche
del buon Faso (come avviene ne La Chanson), ed era già presente nella protoversione di
Lupo Solitario.
I "miao" che si sentono alla fine del brano sono campionati dallo
spot di Meow Mix (tnx Meemmow).
Il finale "Mi presettu y t'inculo!" è ovviamente un "corto" dal Vitello (tnx Bobo).
Io ho 23 centimetri.
(rumore di una cerniera che si chiude...)
AAAAH!
Quand'ero piccolo tutti mi scherzavano
per le dimensioni del mio pene,
ed io non stavo bene.
Soffrivo le pene per colpa del pene,
ma più il problema non si pone:
sì, perché il pene mi dà il pane,
son diventato un grande attore
e, benché schiavo dell'amore,
mi son comprato una moto.
E ora son schiavo della moto,
non faccio più moto,
in effetti vado solo in moto
ma ora son diventato un mito:
ho rilanciato il film muto
perché sono muto.
E se vedrete il filmato
sicuramente converrete con noi
che questa è verità.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
Trenta centimetri di dimensione artistica.
Su di ciò la critica è concorde
nel ritenermi sudicio.
Perché non hanno capito,
non parlo perché son rapito,
e poi in faccia non son mai inquadrato,
però dal pubblico son venerato,
e ora sono diventato un mito:
Ho rilanciato il film muto
perché sono muto,
e se fossi stato cieco
avrei lanciato il film cieco,
e se fossi stato m
avrei lanciato il filmm.
Dicon che faccio film penosi
perché lavoro col pene.
E insomma il pene mi dà il pane,
il pene mi dà sì la moto,
ma la moto non dà pene
perché funziona bene.
Sì sì, la moto non dà pene
perché funziona bene.
Freshna freshna freshna freshna
freshna se v'asbeca.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
Miao miao miao miao miao!
Bipbip! Bipbip!
Biiiiiiiiiiiiiiiiiip! Biiiiiiiiiiiiip!
Mi presettu y t'inculo!
ALFIERI
Finalmente una versione
"ufficiale" di uno dei brani più amati
dai fans del complessino, registrata dal vivo al Circolo Fratellanza e Pace
di Legnano il 19 luglio 1986 da Paolo
"una tempesta di bootleg" Siconolfi
(mmmmm... bisognerà contattarlo prima o poi!).
L'unica altra testimonianza mai pubblicata è dispersa
in una cassettina promozionale diffusa in edizione limitata dalla rivista TUTTO nel 1993,
dal titolo
Not Unpreviously Unreleased 'Nt.
Per saperne di più su Alfieri e leggere tutte le spigolature delle varie versioni, vi rimandiamo alla
pagina dedicata ad Alfieri!
"Attenzione che questa canzone...
è in 4 quarti!"
In un mondo che ci è ostile,
rovinato dalla droga
c'è una stella che riluce,
c'è qualcosa in cui sperare.
È un sentimento antico,
puro, semplice ed ambiguo
che principio e ispirazione
trae dall'uomo del Giappone,
trae dall'uomo del Giappo...
bim, bum, bam, ne.
(Faso:)
Ciao sono
Pasto e reco il basto
del sapere mio che è vasto.
Io abito fra
Loreto e
Turro
e quando son contento sburro.
Abitavo un tempo a Busto Arsizio;
Elio mi sorprese in mezzo a un pasto,
che per il mio nome fu nefa...
sì per il mio nome fu nefasto
pel nome fu nefasto;
evviva quel pasto
che al nome fu nefasto.
(Cesareo:)
Di lodare non mi stanco
il giorno che ti ho conosciuto.
Suonavo esclusivamente il liuto
ed ero appeso ad un paranco.
In me vive l'emozione
di quell'incontro fortunato;
credevo di non goder letizia
e invece ho trovato l'amicizia:
sì, ho trovato l'amicizia,
trovato l'amicizia! Evviva. Paranco.
Trovato l'amicizia. Letizia.
Lodare non mi stanco.
Trovati interessi comuni. Alé.
(Rocco Tanica:)
Ciao, sono Tanica il tastiere,
del maestro degna spalla;
io corro con le gambe in spalla
e mi fa male un pò la spalla.
Fra i salumi amo la spalla,
degli amici salgo in spalla:
la vita è una lotta spalla a spalla,
ma ho trovato in te il Giappone.
Sì, ho trovato in te il Giappone
(trovato in te il Giappone.
Evviva la spalla:
lui mette gambe in spalla,
salumi ama la spalla,
maestro (in)degna spalla,
trovata l'amicizia in Elio. Figata!
(In coro:)
Siamo una banda di bastardi
al soldo dell'uomo del Giappone.
Stasera ad esempio noi incassiamo
e voi ve la pigliate dentro al culo.
Alfieri del bel canto,
alfieri dell'uomo del Giappone.
Alfieri, semplicemente alfieri,
così oggi come ieri.
Sì, così oggi come ieri.
SOS EPIDOS
Dura critica alla malaeconomia del rock affidata alle ottime voci dei
Tenores di Neoneli.
La registrazione è di Antonio La Rosa, la miscela di MC Costa,
il testo di Tonino Cau.
S'annu passau totu s'istivale
cantando a boghe manna ais girau,
ma de s'inare chi ais cuntratau
bos epent'unu mannu capitale.
A chie est bonu di torranta male,
su furisteri est bene cumpensau.
B'at omines fingios, a carota,
chi sa ereta ti faente trota.
E nemancu un'assegnu posdatau.
Be'? Che c'è?
Vi è sfuggito qualcosa?
Va be', va be'... ecco la traduzione!
I DEBITI
Lo scorso anno cantando a gran voce
avete girato tutto lo stivale,
ma dei soldi pattuiti vi devono
ancora una buona fetta di capitale.
Ai buoni e bravi fanno del male,
mentre i forestieri sono ricompensati bene.
Esistono uomini falsi, con la maschera,
che riescono a far diventare storta
anche la cosa più dritta.
E neanche un assegno postdatato.