Craccracricracker
Il disco non poteva che iniziare con l'indimenticabile sax del grande Paolone Feiez,
ovvero l'assolo di T.V.U.M.D.B!
EVVIVA
Ai cori troviamo Mino Vergnaghi, the beautiful Francesca Touré, Emanuela Cortesi ed Elio.
La voce lirica addizionale è della mezzosoprano Elena Belfiore,
mentre il sax alto e tenore è del bibaiolo Daniele Comoglio.
Miscela by Jon Jacobs.
Da notare come, in quasi tutti i brani dell'album,
Elio è paurosamente distorto con "l'effetto della voce
affittato da Cher" :)
Siccome il sequel "La visione" è un "tributo" al rap italiano, è probabile che questa intro sia una "velata" presa per il culo di
Tocca qui
degli Articolo 31 (tnx Pietro).
Per i cultori, è stata pubblicata una versione differente
di questo brano, con una strofa in più e senza Mangoni, nel singolo promozionale
Fave Club.
La la la la la, la la la la la, la la la la la la
Lo lo lo lo lo, lo lo lo lo lo, lo lo lo lo lo lo
Un un un un un, un un un un un, un un un un una
Il lo la i gli le, il lo la, i gli le il lo la i gli le
Mi piace la bi, mi piace la bi,
mi piace la bicicletta,
ci faccio dei gi, ci faccio dei gi,
ci faccio dei giri;
incontro la fi, incontro la fidanzata,
le mostro il mio ca, le mostro il mio ca,
le mostro il mio cambio;
le mostro il mio ca, le mostro il mio cagnolino;
le mostro il mio ca, le mostro il mio cappellino;
e infine il mio ca, e infine il mio caro amico
nel senso del caz, nel senso del caz,
nel senso del kazoo.
Ah, Elio e le Storie Tese.
E questa è la vi, e questa è la vi,
e questa è la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva la vita.
Evviva la vi, evviva la vi,
evviva...
LA VISIONE
Simpatico omaggio al rap italiano!
I versi
"piove, piove, il gatto non si muove" citano una delle più celebri filastrocche per bambini, di cui abbiamo una diapositiva (tnx Alessio):
La frase
"Lo vedi sorridente e non ci pensi, coglione. Sei proprio un coglione!" potrebbe essere un sentito omaggio al finale di
"Accendimi"
di Frankie Hi-NRG MC, che termina con
"E l'hai voluto quel tuo posto in prima fila, coglione" (tnx Manuél).
L'
ARNA
(che sta per Alfa Romeo Nissan Auto) era un'automobile metà Alfa Romeo (Italia) e metà Nissan (Giappone),
che negli anni '80 era famosa per essere stata la PEGGIORE AUTOMOBILE prodotta in Italia MAI (tnx PeppeFrau).
Tra i minuti 2:33 e 2:39, quindi proprio sotto alle parole
"in vacanza sull'Arna", si sente
un arpeggio campionato da
"L'Egitto prima delle sabbie"
di Battiato (tnx Mangoo).
Dj Cenzou
è un rapper napoletano (tnx Il Diego).
Col nome di
"Speaker Cenzou", ha collaborato con i 99 posse (rovinando, tra l'altro, uno dei momenti migliori dell'MTV Day del 2000).
Il finale
"Ma cos'hai capito... non volevo dire quello..."
è un chiaro rimando proprio al Jovanotti del 92, quello
che partecipava a
"Fantastico" su Rai Uno come ospite fisso.
Dopo una prima esibizione live del pezzo
"Tiralo fuori!
(Fallo vedere!)", Jovanotti dovette chiedere scusa la puntata
successiva, mostrando cartelloni in cui spiegava come non
intendesse fare allusioni sessuali ma si riferisse in realtà
a ciò che abbiamo dentro, al nostro meraviglioso mondo interiore:
alla
"fibra" per l'appunto (tnx Ing. Pennetta).
Messa in opera e mumblemizer:
MC Costa.
Cori: Elio, Cesareo, Faso, Rocco Tanica.
Rappers: Elio, Mangoni.
Batterista acustico campionato: Christian Meyer.
Extra super bassone e "tü-dé": Faso.
Ragazza giapponese amica di MC Costa: Yukari
Miscelato da MC Costa.
Sul libretto del cd, salvo un'eccezione è riportato
"fibra",
ascoltando il brano si capisce qualcos'altro... :)
Per questa volta ho dato retta al libretto, ma che non sia un'abitudine!
...la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra.
Sono stato a Cuba, ho visitato il Chiapas,
ho il visto il Guatemala ed i bambini del Biafra;
ho visto ed ho pensato: tutto molto bello,
ma niente che abbia senso se non colleghi il cervello.
La visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra.
Passano i secoli, passano i millenni,
passano gli uomini che si alternano ai governi.
Passa la palla chè il gioco è bello in tanti,
ma quello che non passa è l'arroganza dei potenti;
non conoscono pudore, non conoscono vergogna,
per questo il loro verbo è solo squallida menzogna.
E prego madre terra con lo sguardo al cielo:
illumina la strada in questo buco nero.
La visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino.
Mi piace la bicicletta, ci faccio dei giri,
incontro la fidanzata e poi le mostro il cambio.
E tutto era partito da un mio caro amico,
per questo dico fidati quando ti dico:
La visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra.
E intanto il tempo passa, si accorcia la candela,
sia quella della vita che quella della moto
perché c'è dentro un nano, nel motore,
che lima la candela. Te l'avevo detto, c'è un nano,
ma tu non mi hai creduto e l'hai comprato di seconda mano,
col nano, dentro, non hai fatto centro,
hai sbagliato ma è umano. Te la do io una mano
a togliere il nano ma poi mi tengo il nano,
svito la candela, l'attacco alla pipetta,
la faccio scintillare, mi faccio una pippa,
riparto di scatto, investo un gatto,
non l'ho fatto apposta.
Piove, piove, il gatto non si muove,
si accende la candela, mi appare Mandela,
mi dice buonasera poi mi fa le menate
perché per molto meno ha sclerato in una cella.
Ma quante candele avrà consumato Mandela?
Perché uno è presidente non può essere stato in prigione?
Lo vedi sorridente e non ci pensi, coglione.
Sei proprio un coglione.
Coglionee! Ma sei proprio un coglione! Cogliooooooone!
La visione della fibra da vicino,
ka visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della figa.
Il traffico peggiora quando c'è la pioggia
e tutti si trasformano in guidatori stanchi,
guidatori funky, fanculo a tutti quanti.
Mi tagliano la strada mentre sono in moto,
li mando affanculo, gli mostro lo scroto.
Non scruti lo scroto perché sei discreto,
lo scroto è di creta e lo metto nel forno,
un crotalo è di creta e lo metto nel forno.
Un crotalo di carattere? Lo metto nel forno.
Insomma, io tutti i crotali li metto nel forno.
Cosa ci volete fare? Io ho paura dei crotali.
Accendo il forno, mi guardo un porno,
un porno di crotali che fanno sesso,
in che senso, odore d'incenso, saluto dj Cenzou.
In vacanza sull'Arno, in vacanza sull'Arna;
questa collaborazione tra Italia e Giappone
che ha dato i suoi frutti, io li metto nel forno.
Toglietevi di torno,
perché se esce un crotalo dal forno
succede un inferno.
La visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vicino,
la visione della fibra.
Lei mi fa un bocchì, lei mi fa un bocchì;
lei mi fa un bocchino di sigaretta con il legno;
no grazie non fu, no grazie non fu,
no grazie non fumo ma ti lecco la fi.
La visione della fibra da vicino,
la visione della fibra da vic,
la visione della fibra da vicino,
ma cos'hai capito? aaaaaaaaah
non volevo dire queeeeello
la visione della fibra da vicino,
ah, ma pensa te!
la visione della fiiiiiiiiiiiibra da vicino
ma ma mano ma manoo mavaavaaa
che cos'è bip?
IL ROCK AND ROLL
Grandi sonorità rock! Ad esempio, si parte con l'introduzione di
Enrico Mentana
(ai tempi direttore del TG5), che cita il mitico morso di Ozzy Osbourne alla testa di un pipistrello, sul palco dei Black Sabbath.
Dalle ricette di cucina, si passa poi al
"rock acrobatico":
era una specie di incrocio tra rock, discomusic e balletto, di cui fu alfiere il buon
Rodolfo Banchelli
nei primi anni Ottanta (tnx Don Diego).
La melodia della strofa iniziale ha una vaga somiglianza con parecchi classici del rock, anche di epoche e sottogeneri diversi (i cui fan sicuramente si odiano tra loro almeno un po'!)...
ad esempio:
"Last dance"
di Neil Young,
"Hellraiser" dei Motörhead
e
"Supersonic"
degli Oasis (tnx Sandro59/Seba/Tarkus).
Su
"non mi va, non ci sto, rock and roll!", c'è una piccola citazione di
"Back in Black" degli AC/DC (tnx Pelle).
La strofa
"lirica" "Mamma mia mamma mia Rock and Roll" è
un chiaro omaggio alla strofa
"Mama mia, mama mia, mama mia let me go" da
"Bohemian Rhapsody" dei Queen (tnx Sasso Toscano).
L'urlo finale è quasi identico a quello che conclude
"Strange kind of woman"
dei Deep Purple (tnx Bruno).
Durante il reprise di Mentana (verso la fine del brano), Cesareo
accenna al tema principale di
"Shine on (you crazy diamond)"
dei Pink Floyd, mentre prima di
"mi piace" l'arpeggio riprende
l'intro di
"Tattva"
dei Kula Shaker (tnx Ing.Pennetta/Tom).
Il coro
"lirico" è di Simone Alberghini (basso),
Massimiliano Gagliardo (baritono), Elena Rossi (soprano),
ed Elena Belfiore (mezzosoprano).
I cori
"Rock and Roll" sono invece di Elio e Faso,
le voci sul finale sono di Cesareo ed il grammofono è di Maria Grazia.
Miscela by Jon Jacobs.
"Clamoroso, nuova grande impresa del rock and roll che batte il rap, la techno e si insedia stabilmente
al primo posto nella classifica dei generi musicali preferiti dai giovani italiani.
Nuove accuse per il rock and roll sospettato per aver orinato sul palco e di aver mangiato
la testa di un pipistrello; coinvolto - e sarebbe incredibile - anche il rock and roll acrobatico.
Clamorosi sviluppi nella vicenda che vede coinvolti da una parte il rock and roll
e dall'altra le forze anti rock and roll, i cosiddetti matusa;
dopo i recenti attacchi di questi ultimi, il rock ha risposto con un indecoroso
rumore molesto, vediamo:"
Il rap non mi va,
l'hip hop proprio non mi va.
La techno è una merda,
ma il rock and roll, il rock and roll
sì che mi piace.
Non ha mai scontentato nessuno,
il rock and roll, il rock and roll.
Facile da suonare:
rock, rock, rock, rock and roll.
Rock and roll.
Il jazz, troppi assoli.
La fusion è complicata,
ma il rock and roll,
il rock and roll sì che mi piace.
Non ha mai deluso nessuno,
il rock and roll.
Il rock and roll, facile da suonare:
rock, rock, rock, rock and roll.
Rock and roll, rock and roll,
rock and roll, rock and roll,
Non mi va, non ci sto, rock and roll.
Io vorrei solo rock and roll!
Ma il rock and roll, il rock and roll
sì che mi piace.
Il rock and roll. Il rock and roll,
facile da suonare.
Maledetto rock and roll,
tu spacchi gli alberghi e orini sul mondo.
Rock and roll.
Mamma mia, mamma mia, rock and roll.
Rock!
Rock and roll.
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
Rock and roll. Rock and roll
"Clamoroso: nuova grande impresa del rockandroll, che batte il rap, la techno
e si insedia stabilmente al primo posto nella classifica dei generi musicali
preferiti dai giovani italiani.
Il rock and roll braccato su tutto il territorio nazionale
dalle forze dell'ordine, dopo le recenti devastazioni di camere d'albergo."
E datemi il Rock and Roll!
"Ecco secondo l'agenzia transpress il rock si starebbe aggirando ubriaco
urlando come un pazzo in compagnia purtroppo del rock and roll acrobatico,
che sarebbe suo ostaggio!"
(in sottofondo, sottovoce:)
Ti piace! Ti piace tanto il Rock and Roll!
Ecco! Ti sborro!
Yeah, and this is mister Rock and Roll!
"Suo ostaggio! Suo ostaggio! Suo ostaggio!"
Ruttato di Faso (ndM: grandissimo!):
"Rock and Roll!
Arriva, arriva una bomba... arriva il migliore...
Roooock and roooooooooooooll... aaaaaaaaah!"
LA BELLA CANZONE DI UNA VOLTA
Divertente parodia della "bella canzone di una volta",
ovvero del genere in voga nell'Italia del dopoguerra.
Protagoniste sono le "Capinere", che è un modo come un altro per definire con grazia ed affetto le giovani donne
di facili costumi. Il riferimento principale è al
Tango delle Capinere
di Cherubini (1928).
A mezzanotte va la ronda del piacere,
e nell'oscurità ognuno vuol godere.
Son baci di passion, l'amor non sa tacere
e questa è la canzon di mille capinere.
Prima dell'arrivo degli Elii, il termine era già stato ripescato
dai Gufi, un gruppo cabarettistico, dialettale e "di lotta"
che ha operato a Milano negli Anni 60 (e di cui fece parte anche quello
Svampa ringraziato in Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu).
Il loro brano "Capinera" è una cover di una tristissima
canzone scritta negli Anni Venti da un tale A. Giuliani. Narra
della commovente storia di una ragazzina abbandonata e sola al mondo che
viene raccolta da un giovane premuroso e gentile, che pian piano se ne
innamora. Ma lei, irrequieta, un bel dì scappa di casa, per poi morire di
freddo nella neve. Il brano veniva eseguito fedelmente, se non fosse che
sul palco era presente Gianni Magni (il Mangoni della situazione, a grandi
linee) che interpretava la ragazzina che moriva tra atroci tormenti. Il
pubblico in teatro si sganasciava dalle risate, ridicolizzando così il tutto.
Sempre dei Gufi è la canzone "Per quell vizzi", che racconta la storia
di Giovanni, un arzillo ottantenne che, per il suo vizio di correre dietro
alle ragazze, continua a finire nei guai. Per la cronaca, Berluskoni non
era ancora "sceso in campo". Un bel giorno, il signor Giovanni si distrae
guardando una ragazza e casca giù da una ringhiera.
Un giorno che doveva pulire una ringhiera
Doveva verniciarla per quella stessa sera
Si vide passar sotto una bionda capinera
"La gh'ha ona quai sborlera, me ne freghi e ghe voo adree!"
Per quell vizzi che a vottant'ann el gh'ha de corregh adree ai tosann.
Si sporse forse troppo e cadde secco nella via
Per quell vizzi che a vottant'ann el gh'ha de corregh adree ai tosann
La salma l'han composta in via Luigi Mangiagalli
L'hann miss fina in sul giornal, quanti donn al funeral!"
La storia comunque va avanti: ascende in Paradiso e ci prova con la
Madonna; allora viene scagliato giù all'Inferno, ma anche lì continua con la
sua ossessione, finché Belzebù non gli fa una bella lavata di capo.
Ripeto, Berluskoni non c'entra nulla! (tnx Pietro)
Capinere a parte, a 3:03 per pochissimi secondi i fiati accennano
Moonlight Serenade
di Glenn Miller, che i più ricordano da una famosa réclame (tnx Lelevez).
Verso la fine, c'è un riferimento alla "cassa rotterdam", che è il modo in cui negli anni 90 qualcuno
chiamava il
sample
usato dall'hardcore techno come cassa... probabilmente perché Rotterdam è stata
la capitale mondiale di quel genere... e fossi in Rotterdam NON me ne vanterei! (tnx Lelevez).
Alla fine del brano, viene anche ripreso un pezzo techno di tale DJ Cerla, chiamato "Rotterdam'93" (tnx Micros).
L'introduzione parlata in perfetto stile Johnny Dorelli
è a cura di quel grand'uomo di
Stefano Bollani,
che in sottofondo accenna un frammento della "Sonata in si minore" di Franz Liszt (tnx Antoniobif/Dionis).
La batteria jazz computerizzata è di
MC Costa,
il contrabbasso è suonato da Faso, la tromba e l'arrangiamento fiati
sono di Demo Morselli, il trombone è di Ambrogio Frigerio, la sezione
di alto sax è di Daniele Comoglio. Miscela by MC Costa
Ve la ricordavate questa? Eh va beh, erano altri tempi,
ma ora voglio farvi sentire un'altra canzone,
una canzone che ho scritto proprio l'altro giorno, per voi...
La bella canzone di una volta
faceva sorridere la gente,
che la trovava divertente
e la cantava a voce alta.
La bella canzone di una volta
faceva commuovere la gente,
che la ascoltava attentamente
e la imparava in una volta.
La canta il commissario al lestofante,
la fischia il portinaio spazzolante
mentre la balia col poppante
la trova molto interessante.
L'accenna il giovanotto dal barbiere
e dopo un po' la sa tutto il quartiere
che pullula di mille capinere
e a mezzanotte c'è l'oscurità.
Capinere, capinere, ognuno le vuole amar.
Sono bianche, sono nere, sono nella mia città.
Che bella la canzone di una volta
che si ascoltava andando a capinere;
noi della ronda del piacere
ne abbiamo fatte delle belle.
Ricordo per esempio di un mio amico
che non voleva andare a capinere:
l'abbiam portato con la forza
ed ha goduto nell'oscurità
(e ci ringrazia ancora adesso).
Capinere, capinere, ognuno le vuole amar.
Sono bianche, sono nere, sono nella mia città.
Mi manca la canzone d'altri tempi,
ingenua e piena di malizie,
che cementava le amicizie
e poi si andava tutti a capinere.
Invece la canzone d'oggigiorno
la fanno utilizzando i macchinari,
non te la levi più di torno
con la sua cassa rotterdam.
CHE FELICITÀ
Si parte con una bella chicca, ovvero una brevissima ghost track
particolarmente elegante perché non registrata ma "eseguita"
all'incontrario, senza alcun mezzo elettronico,
dunque pressoché impercettibile. La volete sentire? Eccola qua!
Protagonista, interprete nonché autore della canzone è ovviamente
quel bizzarro personaggio di Giorgio Bracardi,
l'unico in grado di far piangere Elio dalle risate durante le performance live... ah, quanti ricordi.
L'orchestrina è orchestrata da Rocco Tanica ed MC Costa,
il sax alto e tenore è di quel pezzo di Biba di Daniele Comoglio
e i cori sono del trio di Piadeena, parodia del "Duo di Piàdena",
ovvero Amedeo Merli e Delio Chittò, insigni folksingers emiliani.
Immagino che il Trio di Piadeena sia invece romagnolo e quindi rivale del Duo! (tnx Don Diego)
Miscela by Maurizio Andiloro.
Nota sul libretto: "sì in effetti la voce del sig. Bracardi
è registrata un po' distortina"
Ghost track:
" 'tacci sua... affanculo...'ca troia... puuh!
'tacci... non gliea fa... caga l'uc..."
Io sono stronzo. Testa de cazzo.
Oho oho, oho oho.
Io vado a zonzo come 'no stronzo.
Oho oho, che felicità.
Me so' rotto li cojoni de la vita,
me 'mbriaco pe' trovà 'na via d'uscita.
Co' 'a droga faccio un sogno e poi m'addormo,
poi me svejo e ricomincio a canticchià...
Io sono stronzo, testa de cazzo.
Oho oho, oho oho.
Io vado a zonzo come 'no stronzo.
Oho oho, che felicità.
Co' 'na stronza ci ho passato mezza vita;
se n'è annata e m'ha dato la ripulita,
poi è tornata co' 'no zozzo ermafrodita;
cor veleno me voleveno ammazzà.
Io sono... 'tacci vo'... puuh!
Io sono stronzo, testa de cazzo.
Oho oho, oho oho.
Io vado a zonzo come 'no stronzo.
Oho oho, che felicità.
Me so' rotto li cojoni de la vita,
me 'mbriaco pe' trovà 'na via d'uscita.
Co' 'a droga faccio un sogno e poi m'addormo,
poi me svejo e ricomincio a canticchià...
Io sono stronzo, testa di cazzo.
Oho oho, oho oho.
Oho oho, che felicità.
Oho oho, oho oho.
Oho oho, che felicità.
Oho oho, oho oho.
Oho oho, oho oho.
Oho oho, oho oho.
Oho oho, oho oho.
Fiiiiiiiii
Oho oho, oho oho.
Oho oho, oho oho.
Qué
Oho oho, oho oho.
Oho oho, oho oho.
Ohooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
oooooo - vai, vai, vai, tiralo, tiralo, tiralo - ooooooooooooooooo
oooooooooooooooooo - dai ti... - gnec!
FARMACISTA
Quanto può essere drammatica la vita in una farmacia?
Scopriamolo insieme!
I personaggi e interpreti sono:
Elena Rossi (soprano) nel ruolo di una cliente
Massimiliano Gagliardo (baritono) nel ruolo di un farmacista
Simone Alberghini (basso) nel ruolo di un tossicodipendente
Il basso elettrico con plettro nei ritornelli è suonato da
PiCosta,
il basso nelle strofe e l'assolino di basso sono di Faso,
l'orchestrona è di Rocco Tanica ed MC Costa,
la miscela globale totale è di Jon Jacobs, ma il recitativo
e l'aria sono miscelati da MC Costa, che ha anche alterato
l'ultima nota del soprano E.Rossi.
Musica del Sig. Renato Tinca su libretto del Sig. Elio
Gli Elii non sono stati i primi in Italia ad ambientare un'opera lirica in farmacia, poiché esiste un precedente molto illustre: la
"Tranviata"
degli Squallor! (tnx Matman4)
L'aria
"Sono un cliente come gli altri" può ricordare vagamente
In fila per tre di Bennato (tnx Asilorepublic).
Sul finale del recitativo (
"Vergogna! Vergogna! Vergogna!"), c'è un ovvio riferimento musicale all'aria
"Largo factotum" dal
"Barbiere di Siviglia" di Rossini (tnx Kraus).
Il verso
"l'uomo moderno è nervosetto" è un probabile riferimento ai
King Crimson e alla loro
"21st century schizoid man":
anche musicalmente, l'attacco ha un'aria parecchio crimsoniana (tnx Batduccio).
Alla fine del primo ritornello (all'incirca al minuto 1:30), una scala ascendente di cinque note potrebbe richiamare (seppure trasposta)
"In the hall of the mountain king"
di
Edvard Grieg,
dalle musiche di scena per il
"Peer Gynt" di Ibsen (tnx Gian Paolo).
"Sono le sette" è un probabile gioco di parole tra le sette religiose e le sette del mattino, cioè l'ora in cui tradizionalmente i testimoni di Geova suonano al campanello e skassano i koglioni (tnx Mapo_Sae).
Sui versi
"Dammi la vitamina, la pasta dentifricia, lo shampoo a prezzo elevato..." l'aria richiama molto
"Falling In Love"
degli Aerosmith, come dimostra
questo ghiotto contributo audio (tnx Fabio).
Infine, Farmacista, assieme a Nudo e senza cacchio, è stata la prima canzone italiana aggiornata all'euro.
Recitativo:
"IL SIGNOR SPEZIALE"
CLIENTE: |
Da due giorni ho questo mal di denti che non vuole saperne di passare |
FARMACISTA: |
Prenda intanto questo antiinfiammatorio, ma le consiglio
di rivolgersi ad un dentista |
CLIENTE: |
Quanto pago ? |
FARMACISTA: |
Le faccio lo scontrino |
CLIENTE: |
Grazie! |
FARMACISTA: |
Prego! |
CLIENTE e FARMACISTA: |
Si figuri! |
TOSSICODIPENDENTE: |
Un'insulina e un'acqua distillata! |
CLIENTE: |
Guardi giovane che non è il suo turno! |
TOSSICODIPENDENTE: |
Faccio in un attimo e poi vado. |
CLIENTE: |
Che impudenza! |
TOSSICODIPENDENTE: |
Mi dà cortesemente un'insulina? |
FARMACISTA: |
AHAHAHAHAHA! Non pretenderà che cambi una banconota da cinquanta Euro? |
CLIENTE: |
Villanzone! Si metta in coda! |
Aria:
"UN CLIENTE COME GLI ALTRI"
TOSSICODIPENDENTE: |
Sono un cliente come gli altri! E guarda un po' che adesso bisogna
andare in giro con i soldi contati, è una vergogna! |
CLIENTE e FARMACISTA: |
Che sfacciato, che maniere, che drogato! Vergogna! Vergogna! |
TOSSICODIPENDENTE: |
Voglio essere considerato un cliente come gli altri,
un cliente come gli altri, mamma mia per carità! |
CLIENTE e FARMACISTA: |
Vuole essere considerato proprio come gli altri,
coi malanni, coi problemi, con le sue necessità!
|
TOSSICODIPENDENTE: |
Sìssìssì, consideratemi un cliente come gli altri,
coi malanni, coi problemi, con le mie necessità |
CLIENTE, FARMACISTA e TOSSICODIPENDENTE: |
Vergogna! Vergogna! Vergogna!
|
Andante maestoso:
L'uomo moderno è nervosetto.
La vita media s'è allungata.
L'uomo moderno passa più tempo nervosetto,
nel letto.
La medicina per ballare,
la medicina per gli approcci,
la medicina per invitarti a casa mia,
nel letto.
Allegretto:
Farmacista, tu,
farmacia di turno,
lucri sul nervoso,
lucri notte e giorno.
Farmacista tu, farmacia.
Andante sostenuto:
L'uomo moderno non ha pace;
arrivano i dianetici e pescano i babbioni,
i Testimoni ne pescano a milioni:
sono le sette.
Allegro:
Farmacista, tu,
farmacia di turno,
lucri sul nervoso,
lucri notte e giorno.
Dammi la vitamina,
la pasta dentifricia,
lo shampoo a prezzo elevato.
Dammi lo spazzolino,
il balsamo di tigre
ed un pacchetto di questi.
L'uomo moderno è plagiabile,
lo dicono le statistiche.
Gli psicologi,
e poi la gente si suicida,
nel letto.
Psicologo, tu
convochi il paziente,
prendi tanti soldi,
non gli dici niente.
Mi sdraio sul lettino,
ti parlo del sognino
col problemino rimosso;
ti dico i fatti miei,
non li racconterei
ma ti ho pagato e lo faccio.
Psicologo, tu
convochi il paziente,
gli entri nella mente.
BOBBI BURRS (Baby Birds)
Voce narrante, banjo e voce: Grande Fratello Feiez
Batteria del west (cavalli e pistole):
Lefty Faso e MC "due pistole" Costa
Cori: Elio Eastwood, Pecos Tanica, Lefty Faso.
Registrato dal vivo alla Wedding Chapel of Love
Las Vegas, Nevada - febbraio 1998
Miscelato da MC Costa
L'introduzione incomprensibile che si sente all'inizio è il campionamento di un discorso in lingua Navajo.
Ritroviamo lo stesso campionamento nella parodia del cartone animato
"G. I. Joe"
ad opera del chicagese Eric Fensler: la puntata si chiama
"Fire on your sleeve" e ve ne agevoliamo una preziosa
testimonianza video (tnx Gas)!
Prima ancora, ritroviamo lo stesso campionamento nel finale della canzone
"Strawberry" dei Butthole Surfers (tnx QiQQo).
Quindi? Chi è il misterioso indiano Navajo? E che cosa significano le sue parole?
Ah be', non ne abbiamo la minima idea... ma grazie per avercelo chiesto!
Infine, la base della canzone ricorda tanti brani... tra cui:
- intraducibile -
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs.
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs.
Oooooooooooh Bobbi, Bobbi Burrs,
why are you so Bobbi, Bobbi Burrs?
Ooooooh, I'm so sad without you, Bobbi Burs...
Where are you? Where are you Bobbi Burrs?
I feel so bad in me, you Bobbi Burrs,
you... it was so nice with it, why are you out?
Why you answered that night? But I'm so strong,
and I'm so happy for your happyness,
Bobbi Burrs, Bobbi, Bobbi Burrs.
Oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs,
oh Bobbi Burrs, oh Bobbi Burrs.
Oh what a wonderful song!
NUDO E SENZA CACCHIO
Celebrazione di un nuovo trend femminile, proprio delle donne baffute,
che vede come oggetto del desiderio un uomo ricco, bello e intelligente,
ma ciononostante privo del suo cacchio.
Una sorta di sesso platonico, insomma.
Il titolo
"Nudo e senza cacchio" è la probabile risposta a
Nuda e senza seno,
un brano di Alberto Fortis del 1981 (tnx Monnezza3).
"In ginocchio da te" è un chiaro riferimento ad
In ginocchio da te di Morandi (tnx Kraus).
Infine,
"Quattro euro de felicità" è una citazione da una vecchia canzone italiana,
Domenica è sempre domenica.
Assieme a Farmacista, Nudo e senza cacchio è la prima canzone italiana aggiornata all'euro... e all'epoca la parola
"euro" ci faceva tanto ridere!
Miscela by Jon Jacobs
Sono una donna baffuta
ma sempre piaciuta
in ginocchio da te.
Critichi il mio savoir faire,
poi però mi vuoi faire.
Critichi e poi mi fai faire.
Spero che questo entusiasmo nei rapporti
non pregiudichi il rapporto fra noi due;
nonostante l'entusiasmo nei rapporti
io ti lascio fare, e prima di lasciarti
mi auguro di cuore:
venisse un uomo tutto nudo e senza cacchio
che si fermasse a casa mia tutta la vita,
tutta la vita con lui nudo e senza il cacchio
senza l'assillo di dover per forza far l'amore.
Oppure un uomo ricco, bello e intelligente,
ciononostante anche lui privo del suo cacchio.
Hai voglia a mettergli la lingua nell'orecchio,
hai voglia a mettergli il ditino nel culicchio.
Sono una donna pallosa
ma donna virtuosa
ed è inutile che
mi aduli con savoir faire:
non c'è niente da faire.
Io ti lascio le mie ciglia sul cuscino,
lui ti lascia le sue ciglia sul cuscino;
tu ti lasci le tue ciglia sul cuscino.
Tutto bene quando a un tratto appare il cacchio.
Venisse un uomo tutto nudo e senza cacchio
che si fermasse a casa mia tutta la vita,
tutta la vita con lui nudo e senza cacchio,
senza l'assillo di un contatto che ti fa sudare.
Perché anche un uomo ricco, bello e intelligente
non ha bisogno a tutti costi del suo cacchio.
Non sarò campana per il suo batacchio,
perchè egli è nudo e senza cacchio.
Mi sogno libera in un mondo senza cacchio,
dove l'amore non voglia dire: "cacchio".
Guardo in tasca e trovo solo pochi euro,
ma cosa importa, c'ho l'amore senza cacchio.
Per cui mi prendo sottobraccio il mio ragazzo,
la gggitarella fuori porta ce facciamo
e amoreggiando senza cacchio ci scoppiamo
'sti quattro euro de felicità,
euro de felicità,
euro de felicità,
euro de fefefefefefe-lililililili-ciiiiii-tà.
MUSTASÌ
Strumentale dedicato al grande Paolone.
Batteria, high darbuka, timpano sinfonico repinique, brushes, hand snare drum 12", timpano (copper side): Tupi
Low darbuka: Elio
Basso 6: Fasacci
Basso 5 e contrabbasso elettrico
NS 5 corde: Picosta
Chitarra: il Civas
Pianola: Bilama
Novapad: Max e Feiez
Miscelato da Matteo Rovatti
Tra l'altro, i "Mustasì", in italiano "mostaccini", sono particolari biscotti
multiuso tipici di Crema (città natale del mitico Feiez), formati da pasta di torta,
coriandoli, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, anici stellati e
semi carvi. Non ne ho mai mangiati, ma credo che quello che si può ammirare
nel libretto del CD, imprigionato nella custodia di una musicassetta, sia
proprio uno di loro (tnx Don Diego).
(ndM: questo testo compare nel libretto
ma non viene eseguito... immaginàtelo!)
Arriva Punene
E ci mostra il suo pène
Poi va nel Nevada
E si mangia la biada
Si compra dei fichi
Li dà al Fufafichi
Gli toglie la pelle
Perchè è un ribelle
BEATLES, ROLLING STONES E BOB DYLAN
I Beatles sono da sempre stati fonte di ispirazione per il complessino, inevitabile prima o poi che dedicassero un pezzo a loro ed a quei simpatici mattacchioni dei Rolling Stones... nonché a Bob che è sempre un amico.
Alle mani troviamo Elio, Cesareo e... il protobatterista
ZUFFELLATO!
Al tamburello Cesareo, al Bob Dylan il mumblemizer, alla miscela Jon Jacobs.
Dice il Gabo:
"Fondamentalmente la canzone è basata su due canali separati(sinistro e destro),solo che isolandoli si possono sentire due arrangiamenti totalmente diversi:quasi minimale(piano e chitarra)quello a sinistra,più corposo quello a destra.E inoltre la 'voce' di Bob Dylan si sente solo a destra.
Praticamente è come se fossero due canzoni sovrapposte...l'effetto noto è quello che si ascolta,ma è bellissimo separarle ed ascoltare le due versioni provvisorie!"
Dice Teo Lorini:
"L'inizio è un omaggio all'attacco di
'To Be Alone With You' da Nashville Skyline che inizia appunto con
Dylan che, in piena intro, pensa bene di chiedere al produttore Bob
Johnston se il nastro sta girando e cioè appunto: "Is it rolling,
Bob?". Quando gli chiesero di rifare la take, Dylan, notoriamente
allergico agli studi di registrazione, rispose che andava benone così."
Il buon Fabiano Corsetti inoltre ci segnala:
"Nell'introduzione (alla fine di Mustasi),
quando sta dicendo "ti diverti eh? cazz... vado adesso
eh? ok! One, two..." viene sovrapposta l'introduzione della versione dal
vivo di Get Back dei Beatles dall'album Let It Be (quando i Beatles stanno
parlando fra loro prima di cominciare la canzone).
Insieme a Burattino Senza Fichi, questa è la seconda volta che gli Elii
rubano da Get Back!
E non è finita qui... durante lo spumeggiante assolo di chitarra di Beatles,
Rolling Stones e Bob Dylan si sente John Lennon che dice "I dig a pygmy",
che è preso direttamente dalla registrazione di Two Of Us sempre sull'album
Let It Be: all'inzio infatti John, scherzando (molto in stile Elio),
introduce il pezzo dicendo: "I Dig A Pygmy by Charles Hawtrey and the Deaf
Aids... Phase One, in which Doris gets her oats!"
Iiiiinoltre il dialogo dei Beatles inserito alla fine del
pezzo è stato preso dall'inizio di For You Blue (canzone di George
Harrison), sempre dall'album Let It Be (ma Elio non ha altri dischi dei
Beatles?). Comunque non riesco a capire cosa dice, credo (ma potrei
sbagliarmi) che si parli di un "pot smokin' FBI member" (un membro dell'FBI
che si fa le canne)... boh!
Credi che sono un pazzo ossessionato da Elio e dai Beatles senza un cazzo da
fare? Hai proprio ragione!"
Don Diego sostiene che:
"Penny Lane uscì insieme a "Strawberry Fields Forever" come singolo a
doppio lato A. Ma come fanno i "ricchissimi incapaci" a essere 6, quando invece Elio ne
snocciola 7? Charlie (Watts), Bill (Wyman), Ron (Wood), Keith (Richards),
Mick (Jagger), Mick (Taylor), Brian (Jones): sono sette, e ad ogni modo
Jones, Taylor e Wood non hanno mai convissuto nella stessa formazione. OK,
come non detto..."
Anche l'amico Bonzo dice la sua:
"Durante la frase 'John cantava Penny Lane' si sente un'imitazione dell'assolo di corno
inglese che c'è nell'intermezzo della stessa Penny Lane. La cosa si ripete nei ritornelli,
inoltre penso abbiano inserito apposta data e autore/cantante errati, perché la canzone
è stata scritta, composta e cantata da Paul McCartney con il gruppo ad accompagnarlo
e il singolo uscì nel 1967 come facciata B di Sergeant Pepper: poi fu inserita nell'album
'Magical Mystery Tour'.
Subito dopo la frase 'e scrivo Lady Jane' si sente la chitarra che esegue le 9 note finali
(omettendo le ultime 2 e in tonalità diversa) della canzone dei Beatles 'Here Comes The Sun',
dall'album 'Abbey Road' (quindi Elio ha anche questo album dei Beatles!).
Subito dopo la frase 'e Let It Be non più' si sente il finale di 'She Loves You' dei Beatles,
uscito come singolo e pubblicato su LP successivamente nella raccolta 'Past Masters Vol. 1'
e in numerose altre: è nella stessa tonalità e la sesta jazzata finale delle voci
è, come nell'originale, un Sol6.
Nel dialogo alla fine preso dall'inizio di 'Yer Blues' Harrison dice
'Queen says no to pot-smoking FBI members', frase che a sua volta era stata presa dal film 'Let It Be'".
L'autistico Grumo segnala:
"L'inizio di Beatles Rolling Stones e Bob Dylan (capolavoro dell'album, IMHO) riprende
I Should Have Known Better
dei Beatles, nell'album a Hard Day's Night"
Jacopo aggiunge:
"Oltre alle cose già scritte, mi sembra che l'introduzione ricordi molto
il riff di dizzy miss lizzy, anche se c'è da dire che è un riff blues
molto banale. inoltre i "tit tit tit" (tetta tetta tetta) in sottofondo
sono una chiara citazione di Girl dei beatles. E non ti sembra che il
ritornello di Beatles, Rolling Stones & Bob Dylan assomigli a quello
di Jingle Bells? Al posto dei "la, la, la" prova a
cantarci "Jingle Bells, jingle all the way"."
Jacopo, è stato bello.
Giuppi esclama:
"Il 'poi un giorno Pam' può essere un chiaro riferimento a
Polithene Pam
dei Beatles dall'album 'Abbey Road'.
E le citazioni di canzoni beatlesiane o rolling stoniane finali possono essere un riferimento a 'cuccuruccucu' di Franco Battiato dall'album 'la voce del padrone'. (Laaady Madonna (I can try),with a little help from my friends ecc)."
Asilorepublic insinua:
"Io ho sempre pensato, dal 1999 ad oggi, che 'poi un giorno... pam!' fosse, molto più semplicemente, oltre che un richiamo allo scioglimento dei Beatles dopo 'Let it be', anche una citazione dell'assassinio di Lennon, visto che gli hanno sparato (sì, lo so, i Beatles già si erano sciolti e bla bla bla... però secondo me ci può stare).
E Hyakutaro conclude: in 'Beatles, Rolling Stones e Bob Dylan' vengono citati in 4 punti i simpatici fiati di
Lady Madonna;
in particolare a farlo la prima volta è il piano (circa 0:56), le altre tre (1:27, 1:50, 2:16) gli archi.
Ed ora... piccolo aneddoto di casaMaRoK!
Come sapete la parte soggetta al mumblemizer è la frase:
"Che ne dite di formare un complesso e di chiamarci Bob Dylan?"
che, nel disco, è "criptata".
Be', il giovane Ivan Piombino, il giorno stesso in cui era uscito il cd,
mi ha telefonato chiedendomi se nella mia copia la frase si sentisse,
perché la sua era "rovinata": si sentiva solo "Mmmmmmm"!
Ovviamente gli ho risposto: "Nel mio si sente tutto perfettamente,
prova ad andare al negozio e chiedi se te lo cambiano!"
Non ho mai saputo com'è andata a finire...
Gira 'o registrazioni?
It's rolling? Ah scusate, ok!
Ehehe... one...
ah minghia,
e adesso non so più quando è la verità o...
vado! one, two!
ti diverti eh? cazz...
vado adesso eh? ok!
One, two...
Dieci baronetti come te
si trovarono un giorno
convocati da Bob Dylan.
Il quale disse loro:
"Che ne dite di formare un complesso
e di chiamarci Bob Dylan?".
Prese la parola John,
disse: "Non ti seguirò.
Presto, Ringo, Paul e George,
costituiamo i Beatles!
Presto, Ringo, Paul e George,
cantiamo Yesterday!".
Charlie, Bill, Ron, Keith, Mick, Mick e Brian
accettaron di buon grado
di suonare nei Bob Dylan:
"Presto, accompagniamo il cantautore
che farà molto scalpore
con canzoni impegnate!".
Era già il '63,
John cantava Penny Lane
e sei ricchissimi incapaci abbandonarono Bob Dylan,
che compose per ripicca "Like a Rolling Stones".
Lallallà, lallallà, lalalalalalà,
Beatles e Rolling Stones, quanta felicità.
Lallallà, lallallà, lalalalalalalà,
Beatles e Rolling Stones, quanta rivalità.
Dopo questi fatti Mick,
si comprò una penna bic.
"Evvedi che successo che stanno
riscuotendo questi Beatles!
Evvedi che vado a farmi una puntura
e scrivo Lady Jane!".
Lallallà, lallallà, lalalalalalà,
Beatles e Rolling Stones, quanta felicità.
Lallallà, lallallà, lalalalalalà,
Beatles e Rolling Stones, grandi rivali.
Ticket to Ride, Jumpin'Jack Flash,
From Me to You, Satisfaction,
poi un giorno pam, e let it be non più.
CARO 2000
Vi ricordate QUANTO ci trituravano i coglioni con "l'anno 2000"
i film di fantascienza? C'era addirittura chi pensava finisse il mondo...
invece è stato un bell'anno, a Capodanno ho brindato
con la Coca Cola insieme ad un branco di Nerd,
un mese dopo sono partito per Naja,
quando sono tornato a casa a Torino c'è stata l'alluvione,
e a fine anno non ho trovato neanche un cane con cui fare Capodanno
perché tutti i miei amici si erano organizzati tra loro
mentre io ero a Naja, e così sono finito da solo all'Hiroshima
con quel diversamente figato di
Killer
e, mentre intorno a noi tutti ciulavano e noi niente, un tossico ci ha quasi sboccato addosso.
Sì sì, bell'anno è stato.
Elio e le Storie Tese hanno fatto proprio bene a dedicargli una canzone.
Ma veniamo a noi!
L'intro
"radiofonica" probabilmente è una citazione di quella di
Wish You Were Here
dei Pink Floyd (tnx Jacopo).
La telecronaca iniziale è di Bruno Longhi ed è tratta da una partita di Coppa Italia della Fiorentina. Nell'originale, dice
"Clamoroso errore di Repka e c'è il gol di Crespo"... poi i nomi sono stati
"coperti", perché è più bello (tnx Asilorepublic).
Il frammento
"Grande montagna" deriva da un programma TV condotto da Enzo Decaro dal titolo
"Navigator", in cui la gente chiamava da casa e partecipava ad una
"caccia al tesoro"... una sorta di antenato di
"Affari tuoi" (tnx Asilorepublic).
La voce che dice
"...co è scemata..." dovrebbe essere di
Piero Marrazzo... sì, proprio QUEL Marrazzo, PRIMA che diventasse famoso per
ciò che ben sappiamo:
ai tempi era semplicemente conduttore di
"Mi manda raitre" (tnx Ghigo33).
La voce che dice
"fare una tua piccola holding" dovrebbe essere Daria Bignardi (tnx Don Diego).
Carina anche l'introduzione di Paolo Limiti,
che spiega la travagliata storia del brano, citando il mitico
La notte pazza del conigliaccio,
una vetta del cinema trash italiano.
Conoscendo le vostre facce da nerd, immagino di non dovervi spiegare tutta la storia del
millennium bug (o
"Y2K" che dir si voglia) e del computerino che fa tilt. Forse però non tutti sanno che la prima stesura della canzone diceva:
"lui ti crede uno ZERO e invece sei 2000"!
È poi stato l'amico
Sergio Messina
a fargli correggere ZERO in 900, perché diceva che è giusto così.
In realtà, per il computer affetto da millennium bug, l'anno 2000 può anche diventare 19100 (controllate con google scrivendo
"january 19100"),
perciò una versione ancora migliore sarebbe potuta essere "lui ti crede il CENTO e invece sei il DUEMILA!"... ma il problema è che non trombo.
Nel libretto, sotto il testo della canzone compare una poltrona rossa
dalla forma assai strana: è una citazione al film
2001 Odissea nello spazio! La colonna sonora dello stesso film,
"Così parlò Zaratustra" di
Richard Strauss, viene citata dai fiati da 1:22 a 1:25... giusto un po' velocizzata per stare a
tempo col pezzo (tnx Grumo/Pietro)
Da
"con un filo d'erba" fino a
"e voleremo con facilità", Cesareo cita
Shine on you crazy diamond (part one)
e Rocco Tanica
Echoes, entrambe dei Pink Floyd (tnx Monnezza3).
"98003 (no-van-tot-to-mi-la-ze-ro-ze-ro-tre)" è un richiamo evidente a
"bromotelevisionato grammi ze-ro-ze-ro-tre" di
Pigliate 'na Pastiglia
del grande Renato Carosone (tnx 37ozzul)
Subito dopo, su
"O il centomila, non sei nessuno, ti credi il futuro", Elio sembra citare il tema di
Isn't she lovely
di Stevie Wonder (tnx Kraus).
Tromba e arrangiamento fiati: Demo Morselli
Trombone: Ambrogio Frigerio
Sax alto e tenore: Daniele Comoglio
Cori: Mino Vergnaghi, Elio, Francesca Touré, Emanuela Cortesi
Miscelato da Jon Jacobs
...attenzione clamoroso errore di Arnaga e c'è gol di...
...grande montagna! Negativo!
...co è scemata...
...puissez un extreme du ser...
...fare una tua piccola holding...
...macchina...
...ma è gemelli lui?...
...ora abbiamo una canzone straordinaria, il titolo è 2000, di Elio e le Storie Tese.
Questa canzone ha una storia incredibile. Pensate che Elio e le Storie Tese la scrissero nel 1957;
erano giovanissimi, s'erano appena messi insieme, ed era una canzone che doveva andare al festival di Sanremo.
Ecco se fosse arrivata avrebbe rivoluzionato il festival perchè era l'anno prima di volare per cui
la canzone italiana avrebbe girato completamente i tacchi con questa 1960.
Poi ne fecero un provino Nilla Pizzi e Luciano Benevene, però la commissione censura della rai disse
"no, è troppo s..."
...n più alcun fascino né attrazione né mistero, né niente!
...zone venne bocciata e non potè andare in rai. I ragazzi erano disperati, Elio e le Storie Tese han detto
"questa canzone non vedrà mai la luce". Invece, beh c'è stato un piccolo accennino perchè
a un certo punto Sandra Milo, ricordate "La pazza notte del conigliaccio", famoso film quando lei
prese la sberla sulla roulotte eccetera, ecco. Se guardate il film, nella scena del suicidio di Sandra
in sottofondo sentirete sospirare proprio questo tema. La canzone si chiamava ancora 1960,
però allora, nella pazza notte del conigliaccio. Poi ovviamente non successe niente fino a oggi, oggi è
diventata... è trionfale questa canzone, ascoltatela subito, ecco, Elio e le Storie Tese nell'ultimissima
versione dell'ex 1957, ex 1960 e oggi... 2000!
Caro 2000,
quanto tempo è già passato
dal lontano zero.
Proprio non te l'aspettavi
che toccasse a te,
ma la lista d'attesa è finita.
Senti, sai che ci aspettiamo molto
dalla tua venuta,
tipo un valido vaccino contro L'HIV
per amare in Europa
senza il problemino del computerino che fa tilt:
non ti riconosce (quattro!),
lui ti crede (tre!) il 900 (due!)
e invece sei (uno!) 2000 (Yeahhh!)
Credi di essere il migliore anno del futuro.
Non lo sai che l'anno prossimo
c'è l'odissea nello spazio?
Senti il peso delle responsabilità,
non ci pensi a quelli che verranno dopo
tipo il 4000, il 6000, il 19000, il 30000,
tipo 98003 o il 100.000.
Non sei nessuno.
Ti credi il futuro
ma futuro non sei.
Nel 100.000 l'uomo si sarà evoluto
ed avrà fatto tutto;
la natura si sarà rimboschita un po'
e volare non sarà un problema.
Con un filo d'erba salverò l'umanità,
con le branchie salveremo chi non sa nuotare,
e voleremo con facilità.
Quindi, caro il mio 2000,
vedi di volare basso.
Nooooo nessunoo credi maaaaa aaaaaaaaah
BACIO
E dopo
Cinquecento, a grande richiesta, ricanta... CESAREO!
Chitarra elettrica tonale: Elio
Chitarra ritmica: Cesareo
Batteria accelerata: Christian Meyer
ossaB: Faso
Baci: Luca Merola, Rocco Tanica, Gianmario Bravo, Francesca Portieri
Miscelato da Paolo Mauri
La prima testimonianza di questo brano è una registrazione allo Zelig del 1995 (quindi è stato skifato da
"Eat the Phikis"), già allora cantava Cesareo.
La linea melodica del cantato, che è assurdamente uguale a quella del giro di basso, sembra la risposta in chiave romantica a
"Violentami sul metrò" di Joe Squillo (tnx Doc).
Nel brano vengono anche citate
"Another One Bites The Dust",
"(I Can't Get No)Satisfaction"
e
"Smoke On The Water"
(tnx Don Diego).
Sulla parte in inglese, abbiamo parecchi dubbi di trascrizione. Io capisco:
"Hi, if you copy this disc, please contact many musicians immediately!" ma dubito che sia corretto. Se avete idee, manifestatele (tnx Deadnature/Jacopo).
Infine, grazie all'autistico
Grumo
per la confessione di Faso:
il basso è stato proprio suonato all'incontrario.
Bacio, bacio, bacio, bacio;
vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack smack smack smack smack;
vieni qui che ti abbraccio.
Io ti do un bacio, io ti do quattrocentodue baci;
io ti do parecchi baci e il totale è "Tu mi piaci".
Bacio, bacio, bacio, bacio;
vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack
smack smack smack smack;
vieni qui che ti abbraccio.
Stiamo insieme se lo vuoi,
stiamo insieme se lo voglio.
Baci baci a più non posso:
pistulino allarme rosso.
Bacio, bacio, bacio, bacio;
vieni qui che ti do un bacio.
Smack smack smack smack
smack smack smack smack;
vieni qui che ti abbraccio.
"Hi, if you confuse this,
please contact many musicians immediately!"
Ba ba ba, ba ba ba ba ba ba.
Ba ba ba, ba ba ba ba ba ba.
Bacio, bacio ba,
babababababacio, bacio ba,
bababababa
bacio ba, bacio babà, bacio bà, bacio.
bacio ba, bacio babà, bacio bà, bacio.
C'è una legge molto bella
che ci impone di baciare:
questa legge formidabile
è chiamata Legge Bacio.
Maledetta Legge Bacio
che ci impone di dare un bacio:
tu vorresti baciare meno
e invece baci mo...ma vaffanculo!
Bacio, bacio, bacio, bacio;
bacio, bacio in quel posto.
Bacio là dove non batte il sole:
pistulino allarme rosso.
FIGAro
È un "corto" che ha fatto la storia di Cordialmente!
Avete presente quell'aria del Barbiere di Siviglia...
Largo al Factotum?
Ecco... più o meno...
E, pensate, questo corto di "Largo al Factotum" è stato inserito proprio qua, nel bel mezzo dell'album dedicato a Feiez, anche detto "il Largo Factotum!". Coincidenze? Io non credo (tnx Asilo)!
NB: il corto è stato leggermente accelerato (tnx Don Diego).
Tutti chiedono tutti vogliono,
tutti chiedono tutti vogliono,
tutti chiedono vogliono fiiiiiiiiiga
iiiiiiiiigafigafigafigafigafigafigafigafigafigafiiiga
per carità per carità per carità
una una una per carità
figa! son qua!
ehi figa! son qua!
figa qua figa la figa qua figa la
figa su figa giu figa su figa giu!
a bravo figa bravissimo che fortuna che fortunaaaa
lallalalalaalaaalla che fortuna che fortuna che fortunaaaa
che fiiiiiiiiiiiiiiiiiigaaaaaaaaaaaaaaaaa
SOGNO O SON DESKTOP
Chi non hai mai sognato un mondo in cui non sia più necessario
prostituirsi per far l'amore a pagamento?
Elio e le Storie Tese sono andati più avanti: ci hanno fatto una canzone.
E al sax alto ci hanno messo Daniele Comoglio.
Miscela by Matteo Rovatti.
La voce di Elio si ispira a quella di Nico Fidenco (tnx Don Diego).
Il ritornello ricorda vagamente quello di
Erba di casa mia
di Massimo Ranieri (tnx Fabrizio).
I versi "In questa notte estiva, porca e un po' puttana che ci fa l'amore" potrebbero essere ispirati a
Certe notti
di Ligabue: "C'è la notte che ti tiene fra le sue tette un po' mamma un po' porca com'è, quelle notti da farci l'amore..." (tnx Giuseppe).
Inoltre Michele Da Ros segnala: "Non vi sembra che l'inizio di Sogno o son desktop somigli molto a Granada?".
A voi sembra? Mah...
C'è un sogno piccolino
dentro un cassettino del mio comodino
che si era impigliato nel mio cuscino.
C'è un sogno piccolino
dentro un cassettino del tuo comodino
che si era impigliato nel tuo cuscino.
Mannaggia a questi sogni piccolini
nei cassettini dei nostri comodini
che si impigliano ai cuscini,
nei cuscini.
In questa notte estiva,
porca e un po' puttana
che ci fa l'amore.
Le prostitute.
Queste figure consenzienti,
che guardano e ci giudicano.
Ma io sogno un mondo
in cui non sia più necessario
prostituirsi per far l'amore
a pagamento nei cuscini.
In questa notte estiva,
porca e un po' puttana
che ci fa l'amore,
le prostitute ci giudicano.
Ma io sogno un mondo
in cui non sia più necessario
prostituirsi per far l'amore a pagamento,
prostituirsi per far l'amore a pagamento.
Strade affollate a mezzanotte,
tutti a troie.
Sostituirsi alle puttane per guadagnare.
(accenno a La Bella Canzone di Una Volta
by Stefano Bollani)
DISCOMUSIC
Tributo alla discomusic degli anni 70.
L'intro ricorda le tastiere di
River People
dei Weather Report (tnx Merlo).
Inoltre, la parte di basso iniziale moltissimo il basso di
Billie Jean di Michael Jackson,
così come l'intermezzo degli archi dopo "John Travooooolta" (tnx Cesare).
Il ritornello accenna a
Never can say goodbye, sempre dell'amico Michael Jackson (ai tempi interpretata da Gloria Gaynor).
Il testo richiama canzoni dell'epoca, in particolare "Please don't let me be misunderstood".
Più avanti compare una citazione di
Grande, grande, grande
di Mina (tnx Jacopo).
"Che storia" ricorda vagamente nel cantato la parola "story" nella canzone
Neverending story (tnx Nik)!
Subito dopo, la chiusura melodica è una chiara citazione del finale di
"Inbetweenies"
di Ian Dury e, soprattutto, corrisponde all'inizio de
"La Chanson"...quasi come se
"la Chanson" fosse un ideale seguito di Discomusic, una
"Discomusic 2.0" o
"Discomusic 4 anni dopo" (tnx Cesare/Michele)
Ed ora, rimane da dire la cosa PIÙ IMPORTANTE, cioè che nel video compare il giovane
MaRoK.
Ma in fondo sono un po' bravi anche gli altri:
Ovetto, tamburello, shaker: Feiez
Tromba e arrangiamento fiati: Demo Morselli
Trombone: Ambrogio Frigerio
Sax alto e tenore: Daniele Comoglio
Cori: Mino Vergnaghi, Emanuela Cortesi, la bibaiola Francesca Touré, Elio e Faso
Batteria: Curt Cress
Registrato da Jon Jacobs, Feiez, Antonio La Rosa, Matteo Rovatti
Arrangiamento ispirato ad una tastiera automatica giapponese
Miscelato da Jon Jacobs
Discomusic discomusic,
tu mi piaci così tanto perché
fai ballare tutti quanti
ed alle volte fai ballare anche me.
Coi pantaloni scampanati danzerò
balletti degni del migliore John Travolta.
Disco music disco music,
tu sei molto coinvolgente, disco music.
Io ti amo poi ti odio
poi ti amo poi ti odio e poi ti apprezzo,
e canto: "Please don't let me be misunderstood"
mentre parcheggio nel parcheggio l'Alfasud,
e mi precipito giù in pista
perché sta per cominciare la discomusic,
quella degli anni settanta,
col tipico ritmo incalzante
di cassa, rullante e charleston.
E tu, se mi vedi seduto in this party
sappi che sto aspettando la dance, la dance,
la dance, evvedi che il dj la mette.
Disco disco, dance disco,
disco, discomusic, dance, uh!
Discomusic discomusic,
col volume l'autoradio mi distruggi.
Sulla macchina ho un impianto
che è costato dei milioni e me ne vanto.
Io non capisco tutto questo rock and roll,
io non capisco la si do re mi fa sol;
io non capisco, non capisco, non capisco
e allora ballo la discomusic.
Evviva la disco music,
col tipico ritmo incalzante
di cassa rullante e charleston.
Ma tu se mi vedi felice in this party
sappi che sto apprezzando la dance, la dance,
la dance, io sto capendo la dance.
Tra un po', con i miei amici invasati,
ingeriremo pastiglie per giungere freschi
all'after hour.
In sinto. Mi sento felice,
ma è una sensazione illusoria
che poi col tempo svanisce.
Che storia!
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Che storia. Che storia.
Che storia. Dance uh! Che storia.
Disco, dance, disco!
Discomusic! Uuuuh!
Sssssssh!
BIS
Struggente album dei ricordi di EelST ripescato dalla ghost track
di
Eat the Phikis,
in cui veniva eseguito sull'aria di Certe Notti dell'amico del Favone Grassone, il Liga.
In questa versione, il ritornello ricorda
I got you babe
di Sonny & Cher (tnx Lelev*).
Inoltre, al verso iniziale
"c'è Nicola che cambia le corde", si sente chiaramente il risultato sonoro che si ottiene suonando una corda a vuoto e muovendo le chiavette del basso per accordare lo strumento (tnx Giuppi1996).
Rocker emiliano:
Graziano Romani.
Miscelato da Jon Jacobs
C'è Nicola che cambia le corde;
il suo basso protesta, ha bisogno di musica.
Mentre Davide resta in disparte,
ripensa a Santana, a quel giorno a Bologna.
C'è Paolone che pensa alla fregna,
c'è Christian che pensa anche lui alla fregna;
c'è Sergino che chiede da bere,
gli do il mio bicchiere e si va a fare un bis.
Bis, bis.
La gente vuole solo bis, bis.
Le gole bruciano nel bis
finchè c'è musica.
Bis, bis.
Vagoni pieni di dannato bis, bis.
col cuore in gola, disperato bis.
C'è John Holmes con la donna volante,
lui stringe il volante, lei stringe il suo bis.
Supergiovane ha rotto la vespa,
è sul ciglio che aspetta
di prendere il büs.
Il Pipppero ci ha rotto i coglioni:
noi siamo cresciuti a bistecche di bisonte.
Prego Dio che ne valga la pena,
giriamo la scena dell'ultimo bis.
E bis di tutto, bis di niente bis, bis
da voi richiesto ripetutamente: "Bis!".
Dài, facciamo 'sto cazzo di bis, bis.
Chiama Mangoni c'è da fare il bis, bis.
"Sono qua, arrivo!"
Saliamo ancora, dannazione, bis.
Vi è piaciuto il concerto stasera?
Se sì rispondete "Puiskalapuà!".
E ora siamo di fronte ad un bivio:
o andare affanculo o suonarvi dei bis.
Bis, e questa è la sigla
alla fine del film, film.
Ma questo qui non è mica un film,
questa è la vita.
Bis, bis, ma la vita non ti dà
la possibilità di un bis, bis,
anche se sarebbe bello.
Bis, bis. Ma quale cazzo di cazzo di bis, bis.
Oh cazzo cazzo cazzo cazzo il bis:
questo cazzo di cazzo di cazzo di un cazzo di cazzo.
C. Z. Cazzo.
Cappelli, figa, che ci sia la nerchia, la miseria.
Ma dove? Dove sta?
È già fuori adesso?
No, ma poi Tunisia, a Verona, a magniare u pezzu!
U pezzu? Ok!
Com'era?
Bravi!
GHOST TRACK
Questa ghost track ricorda molto il pezzo
Alan's psychedelic breakfast
dei Pink Floyd, dal disco Atom Heart Mother. Tuttavia, l'arpeggio suonato da Cesareo a 06.36, può far pensare anche all'intro di
Silent Lucidity dei Queensryche (tnx Mirco).
Il brano è stato realizzato con OLOFONIA®, bizzarra tecnologia magistralmente padroneggiata da quel mattacchione di Umbi Maggi (tra l'altro ex bassista dei Nomadi) che permette un ascolto tridimensionale a 360°.
Da cui il termine
"olofonica magia" che compare nella intro (tnx Bobo).
Il gorgheggio vocale di Feiez che chiude la traccia (e l'album) potrebbe essere un omaggio al gorgheggio vocale di Pino Daniele con cui si conclude l'ultima traccia dell'album
"Sott 'o Sole":
Viento (tnx Forz).
Ciao! Se vuoi farti fare l'amore
da Elio e le Storie Tese
indossa la cuffia stereofonica,
posizionati in un ambiente tranquillo al buio,
e abbandonati all'olofonica affanculo
sto per morire madonna...
meglio che la faccio normale, non riesco...
E abbandonati all'olofonica magia dell'ammooor...
Ma chi c'è qui?
C'è una presenza!
Ah eccoti!
Mmmmmm...
C'è Stefano?
Davide!
Guarda chi c'è oggi!
Aspetta... ho scritto qui c'è...
un essere umano!
Eh?
Dev'essere quello!
Sergio!
Senza far troppo rumore...
Faso!
Non fate rumore!
Guardate qua che roba!
Non ho mai visto niente di simile!
È assolutamente affascinante!
Ah pa pa papaaaaaaaaa
Non riesco a stare lontano,
devo avvicinarmi... smack, smack
Stai per provare un'esperienza davvero nuova,
davvero nuova... (rumore di cerniere)
Cosa stai facendo?
Atmosfera...
Ma tu stai accingendoti
a fare amore non protetto!
Ah... sì...
Questo esemplare...
Brindiamo!
Ti piace eh?
Fiiiii fiiiiii fiiiiiiiiii
Sapete cosa penso?
Che questo meraviglioso essere umano
merita di ascoltare qualcuno dei nostri nuovi pezzi...
Perché non mandiamo...
AHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Avete ragione, avete fatto ridere anche me...
Che buontempone!
Dice lui che c'è troppi cori.
Eh be'? Forse è quello il suo bello!
Dobbiamo essere ancora più minimali?
Minchia, siam stati superminimali...
Siiiiiiiiiimiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii