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XDLOL - 7/2/2015

Lunedì 18 agosto 2014: LA DOLCE IGNORANZA
Una volta l'anno, ognuno di noi dovrebbe concedersi un periodo di disintossicazione da Internet.
Nei casi più gravi, anche due.
E così, nell'agosto del 2014, quattro handicappati di cui non faccio il nome (cioè Choo, Grip, KILLER ed il sottoscritto) sceglievano di vivere disconnessi dalla grande Rete, su una remota isola del Mar Egeo.

Filava tutto liscio... fino ad una chiamata persa sul Nokia 2600Nokia 2600: era la giovane Arj Ranpa, che solitamente non mi telefonava mai.
E mi chiamava adesso, ad Agosto?
Doveva essere successo qualcosa di GRAVISSIMO!

Le risposi via sms: "Ma ciao, quasi minorenne! Sono in Grecia! E tu? Come va? Che mi racconti?"

Risposta di Arj Ranpa: "Vaffankulo".

Sarebbe stato l'inizio di una lunga avventura.
Martedì 19 agosto 2014: L'HANDICAP
Il giorno successivo, l'autistico GRUMO mi scrisse che Arj Ranpa stava cercando di organizzare la nona convention AD AGOSTO, per i primi di settembre, in un posto in culo ai lupi in provincia di VERONA, di VENERDÌ sera, senza avere previsto soluzioni per spostamenti o posti letto, e si incazzava con LUI perché non la stava cagando nessuno!

Risposi con un soooka e mi buttai in acqua... deciso a tenere il telefono SPENTO, fino ai primi di settembre.
Lunedì 1 settembre 2014: SIMMETRIE
Una volta a casa (per intenderci, il Palaborghezio), LapoLapo mi mostrò immediatamente il suo buco del culo... ma io andai comunque su Internet, dove qualcuno aveva risposto all'appello di Arj Ranpa: la Ferilli!

"Ahahah... anche a Roma stiamo organizzando la convenscion 2014 tendente al 2015, ma abbiamo pensato di dirvelo a settembre, quindi fate finta che non ve l'abbia detto."

Eravamo all'assurdo: prima, nessuno organizzava un cazzo... e adesso TUTTI ASSIEME!
Però in posti diversi.

Se non altro, c'era simmetria: l'ultima volta, era stato il Tracca ad abortire, perché tutti gli avevano fatto PAAAAKKO... e così la palla era passata ad Arj Ranpa.

Adesso stava per capitare l'OPPOSTO... quindi, tutte le convention si sarebbero girate al contrario?
Al posto dello Sbiancamento Anale avremmo avuto il CAZZO NEEEGRO? E al posto di PIOMBINO? D O N D I E G O?

Boh... l'essenziale era la CERTEZZA che, in ogni caso, in tutto questo, io non avrei dovuto fare un CAZZO.
Sabato 20 SETTEMBRE 2014: IL NOME
Come sempre, mi alzai all'alba (mezzogiorno), vidi un buco del culo (con un gatto grasso attorno), e lessi la conferma ufficiale: il mondo era pronto per una nona convention!

Gli organizzatori si firmavano @Alto, @Il Casolare, @Kimono, @Litro e @Spritz... perché la loro identità doveva rimanere segreta!
Quindi non vi posso rivelare i loro nomi... cioè Daiconan, la Ferilli, Iváno, Manila, e, ovviamente, il TraccaTracca!
Metterli in ordine sono un po' cazzi vostri.

Il gran giorno era sabato 7 febbraio 2015: non solo era il compleanno di Bellugi, ma c'era ELIO a Roma, per uno spettacolo teatrale sulla famiglia Addams... quindi era OVVIO che sarebbe venuto alla convention! Alééééééééééééé!!!

Quindi, tutto a posto... tranne qualche dettaglio insignificante (un programma, un locale...) e mancava, soprattutto, un nome!
Partì una gara di acronimi, tra cui citiamo:
  • Oltremodo Straordinaria Terrificante E Riottosamente Irritante Assemblea numero 9  (Lelev*)
     
  • Meeting Ennagono Raduna Devoti Eliatici  (Daiconan)
     
  • Tanto Agognata Nona Irrinunciabile Convention Autogestita  (Manila)
     
  • Gente Rimasta Unita Mediante Otto Nefandissimi Oltreché Volgari Eventi  (Marok)
     
  • Roma,O Mia Amata, Non Udisti Nona? Forse Avresti Lovvato Adunar Sfigati Trainanti Un Popò-forme Illustre D' Alessio? Storie Tese Adorate Sfanculeranno Ennesimo Raduno Autogestito  (Sae)
     
  • Tutti Uniti nel Raduno Nono Molto Eccitante, Ovvero: Numerose e Dense Eiaculazioni A Dismisura Miste ad Amore Netto  (MeemmoW)
     
  • Sembra Troppo Romantico l'Orrore Nello Zuzzurellare Immancabilmente Davanti l'Immensa, Megalitica, Estatica Roma, Divertendoci Ancora.  (Pasquale)
Fu una bella esperienza: ogni proposta scatenava uno o più commenti consecutivi della CAIAZZO e terminavano TUTTI con "XDLOL".
XDLOL
LA PROVA DEL NOVE
E così, grazie alla CAIAZZO, la nona convention fu battezzata XDLOL.

Adesso bastava trovare un nesso col numero nove... che ci voleva?
  • XIbase VIII Doverosa Libagione Organizzata nel Lazio.  
    (by Iváno)

     
  • Xxx Dziewiąty Lubiany Opóźnione Libacja  
    (in polacco: "XXX Nona Libagione Popolare Ritardata"... by Marok)

     
  • iX rounD deL radunO trolL  
    (allineato a destra... by Daiconan)

     
  • X Devozione Lasciamo Ovunque Lumini  
    (by Tracca)
Quattro meravigliose idee che non si inculò NESSUNO!
Peccato.
Domenica 9 novembre 2014: LA LOCATION
Domenica 9 novembre, mi alzai puntualmente all'alba (mezzogiorno) e dialogai a lungo con un buco del culo, finché Lapoil suo gatto proprietario di sistema mi raccontò la buona notizia del giorno: c'era un locale per la XDLOL!
E aveva un bellissimo nome: "SPAZIO EBBRO"!!!

L'ingresso costava 3 euro, il mangiare si poteva portare da casa e, per la notte, c'era posto all'hotel Alius, vicino alla stazione!

Il primo a dare la sua adesione fu METALLUS.
Sarebbe anche stato il primo a fare pacco.
Mercoledì 7 gennaio 2015: BIGLIETTI E CAZZI
Trafelato, mi alzai all'alba (mezzogiorno), lanciai un rapido saluto al buco del culo ed al gatto che lo accompagnava e mi fiondai in stazione: mancava un mese, bisognava prendere i biglietti del treno!

Se vi stupite di tanta agitazione, cari miei, siete VEEEEKKI: sono lontani i tempi in cui un viaggio da Torino a Roma costava sempre la stessa cifra, cioè 30 euro.
Adesso, anziché le sei ore e mezza della vecchia linea Tirrenica, il nuovo Frecciarossa ne impiega solo QUATTRO! Yeeeeeeee!!!
Ed il biglietto costa 90 EURO.
Oppure 39... se siete I PRIMI a prenotare il treno.

Così, una volta tornato dal capodanno in montagna, visto che NESSUN ALTRO voleva muovere il culo, mi ero offerto di prendere personalmente i biglietti per tutti quelli che fossero partiti dal nord: ero disposto a farmi fottere i soldi da CHIUNQUE... purché non fosse Trenitalia!

Per iniziare in bellezza, avevo chiamato Il trionfo del CAZZOCAZZO: da quando aveva pagato 220 EURO per una chitarra a cui Mangoni aveva DATO FUOCO, mi stava simpatico.

"Non mi chiamo Cazzo! - rispose CAZZO - Comunque sì, dai... vengo sicuramente!"
"GRANDE, CAZZO!!!"
"NON MI CHIAMO CAZZO! Ah... e comunque porto anche MIA MOGLIE!"
"Cazzo!"
"NON MI CHIAMO CAZZOOOO!!!"


Ma non poteva dire sì alla droga?

"Ma quindi alla fine ti sei sposato davvero?"
"Ma sì, Marok, non ti ricordi? È stato quando avete fatto l'altra convention, quella a Mantova... non ero potuto venire per quello, altrimenti me le farei tutte! Ma ci sarà un'asta? No perché devo rivendere la chitarra che ho comprato alla QULO, perché mia moglie non me la fa tenere in casa!"
"Che cosa???"


Cazzo sospirò... io capii e, con educazione, chiusi la telefonata.

"NON MI CHIAMO CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"

Quindi, il totale era di 7 biglietti: uno per il sottoscritto, gli altri sei per i @CAZZI, @Choo, @GRUMO, UollanoUollano e... udite udite... @SCHOPENHAUER!
E fin qua le buone notizie.

Arrivato in stazione, mi accorsi che i biglietti da 39 euro erano GIÀ ESAURITI... e mancava ancora UN MESE!!!
PiombinoKastrox.

Alla fine, li pagai 45 euro l'uno, indipendentemente che partissero da Torino o Milano (per un totale di 42 euro buttati nel cesso)... e COMUNQUE non erano rimborsabili.
E va be', che cosa poteva capitare ormai?

Una volta a casa, scaricai la posta e trovai due messaggi... entrambi rigorosamente maaaaski.

Il primo era di Uollano: "Ho cambiato idea, vengo in AEREO!"
Biglietti, ricordo, non rimborsabili.

La seconda email era di Frash: "Marok, per caso, ci sono ancora biglietti del treno per la convention? Avevo una mezza idea di venire!"
Il dottor Marok risolve.
Sabato 10 gennaio: LIFE ENDS NOW!
Come da tradizione, mi alzai all'alba (mezzogiorno), contemplai il buco del culo ed il gatto circoscritto, accesi il computer e lessi le ultime incredibili novità: qualcun altro sarebbe venuto alla convention!!!
L'ISIS.

Il video, che nel giro di poche ore era già diventato virale, era una sequenza di minacce contro Roma. Non parlavano esplicitamente dello Spazio Ebbro, inquadravano quasi sempre il Colosseo, ma il messaggio era comunque eloquente: alla convention avrebbero partecipato anche loro!!!

La scelta era sensata: 72 vergini ci potevano essere... poco importava se avevano il cazzo.

Contemporaneamente all'ISIS, su marok.org apparve una new entry: diceva di essere di Lecce, si chiamava LenLen in onore di John Lennon, aveva meno di 25 anni, amava il prog, aveva passato un terzo della sua vita a leggere marok.org... e, nonostante tutto questo, sosteneva di NON avere il cazzo.
E voleva venire alla convention!!!

Ora... se era uno dei tanti sfigaaati che si fingono donne e ci prendono per il culo... va be', non ce ne frega niente.
Ma se invece fosse DAVVERO esistita una sconosciuta, giovane e di sesso femminile, che aveva DAVVERO deciso di venire alla convention dopo avere letto marok.org?
Voleva dire che stava finendo il mondo, che la vita umana sul pianeta Terra stava per terminare!!!

"Ah, ogni volta che approdo su marok.org, l'antimalware mi avvisa che sono incappata in masturbatoreum.com!"

Ok, se era tutto vero evacuate pure il mondo. Tanto, ho fatto backup.
Sabato 24 gennaio: UN MAIALE CHE NON VOLA È SOLO UN MAIALE
All'alba (mezzogiorno) scattai sull'attenti, salutai con un virile gesto militare il buco del culo ed il Lapogatto grasso che lo ammortizzava e mi preparai alla grande sfida... che NON era recuperare i soldi dei biglietti: sembrava incredibile, ma tutti avevano già pagato.

La zia di Choo ci aveva regalato due ingressi per un simulatore di volo che avevano appena aperto a Le Gru, alle porte di Torino. Si chiamava "Fly Experience" e pensavo che sarebbe stata una delle tante puttanate che avrei fatto nella vita e di cui poi mi sarei completamente dimenticato!
Non avrei mai immaginato QUANTO avrei dovuto ricredermi.

Il principio era semplice: un getto d'aria molto potente annullava la gravità e teneva sospesi nel vuoto, simulando la caduta libera senza paracadute.
Per salire, bastava buttarsi e restare fermi, piegando gambe e collo all'indietro; per scendere era l'opposto, ma comunque pensava l'istruttore a muovere gli SFIGAAATI, tra capriole in aria ed altre evoluzioni che, in assenza di gravità, risultavano di una facilità incredibile. Eppure, tra i principianti, sembravo l'UNICO a trovarsi a proprio agio: gli altri si agitavano, si dimenavano, andavano a sbattere contro le pareti... e non capivo perché. Bastava rimanere fermi, tenendo sempre testa e ginocchia all'indietro, come facevo io! Che cazzo ci voleva?

Al termine, tutti mi fecero i complimenti... persino Choo: "È incredibile, SEI BRAVO IN UNO SPORT!!!"
"Ma io non ho fatto niente..."
"Appunto: abbiamo trovato lo sport che fa per te!!! Sei nato per volare! Un maiale che non vola è solo un maiale!"


In quel momento, ebbi la precisa sensazione di essere all'inizio di una nuova stagione della mia vita... una stagione in cui nulla, o quasi, sarebbe stato come prima!
Il bello era che avevo ragione.
Domenica 25 gennaio: VI TIRO LA TESTA
Mi alzai serenamente all'alba (mezzogiorno), salutai il buco del culo e la sua Lapoproiezione felina ed andai in cucina, mentre la bella Choo si lamentava di un diffuso malessere alla schiena.

"Ma tu davvero non hai niente? - mi chiedeva - Io sono a pezzi!"

Io mi sentivo da Dio, ero pieno di energia, mai stato meglio! Merito del mio stile di vita sano, serio e privo di parolacce.

Soavemente adagiata sul divano, la bella Choo passava il tempo a lamentarsi dei giovani, dei vecchi e di quelli di mezza età e, in tutto questo, riusciva anche a guardare la tv, senza mai perdere la concentrazione... era divertente, ma anche stimolante: mi alzai dal divano per andare al cesso.
Fu allora che sentii quella fitta.
Il dolore partiva dalla sommità del collo, girava a sinistra, scendeva lungo la spalla e si propagava sia lungo il braccio sia lungo la schiena, fin sotto la scapola sinistra. Era come un crampo violentissimo, in versione estesa due punto zero. Era come se mi avessero ficcato un lunghissimo ombrello nel culo, però all´incontrario... e qualcuno, con un telecomando, stesse cercando di APRIRLO.

"AAAAAAAAAH!!!"
"Muoviti! -
disse Choo - sta ricominciando!"

Mi buttai sul letto e rimasi immobile, a cazzo all'aria, per quella che mi sembrò essere un'ora... ma poteva essere un quarto d'ora come metà pomeriggio. Ricordo la voce di Choo che si lamentava, ma avevo troppi pochi indizi per sapere di cosa.
Dall'altra parte della parete, un'altra donna sclerava con un tono molto più potente e lagnoso ed un lieve accento dell'est... ogni tanto un bambino le rispondeva qualcosa, per il gusto di farla incazzare ancora di più.
Qualcuno, intanto, si era appassionato al mio strano caso: LapoLapo mi studiava con attenzione, per cercare di capire se stessi dormendo o meno.
Quando decideva che ero sveglio, veniva davanti alla mia faccia e mi mostrava il buco del culo. Poi, quando si convinceva che stavo dormendo, ritornava a sdraiarsi... e così via.

Quando Choo entrò nella stanza, si lamentò del fatto che l'avessi lasciata da sola a guardare la tv, si lamentò perché le tenevo occupato il letto che le serviva per fare la valigia e "non puoi passare tutto il giorno a dormire!".
E, soprattutto: "Anch'io ho mal di schiena, cosa credi? Mica passo il tempo a lamentarmi!"

Provai a muovere il braccio sinistro, ma faceva un male insopportabile... così mi alzai, facendo leva sull'altro braccio. In un mondo perfetto, si sarebbe spaccato... invece mi ritrovai in piedi, ma con l'angolo superiore sinistro del mio corpo che aveva dichiarato sciopero.

Una volta stabilito che più o meno potevo camminare, mi venne in mente di andare al Pronto Soccorso... ma sapevo già che, per prima cosa, avrebbero preso il mio braccio e ci avrebbero giocato a baseball, col resto del corpo ancora attaccato.
Quindi, decisi di fottermene, mangiai qualche stronzata e andai a dormire, con Lapo che miagolava, la vicina rumena che stava ancora urlando contro il figlio e Choo che si lamentava di qualcosa di indefinito, che però conciliava il sonno.

L'ultimo pensiero, prima di abbandonarmi alle capaci braccia di Morfeo, fu che i biglietti del treno li avevo TUTTI IO!
E me li avevano già pagati. TUTTI!
Quindi, se fossi CREPATO, se la sarebbero presa TUTTI NEL CULO!!!
Tanto bastava per rendermi felice.
Lunedì 26 gennaio: MA TU!!!
Aprii gli occhi parecchie ore prima dell'alba... saranno state le nove del mattino, ma avevo PAURA di controllare.
Choo era già ripartita, il buco del culo invece era ancora là... ed Lapoanche il gatto: non si era scomposto. Beato lui.
Per un attimo pensai di avere sognato, subito dopo provai a muovermi e mi ricordai di essere SFIGAAATO.

In qualche modo, riuscii a raggiungere il telefono e chiamare un amico fisioterapista, che mi prendeva per il culo da quando mi ero fatto venire una cervicale per colpa degli Ossi Duri e del ventilatore del Café des Arts. Per fortuna, provò pietà e mi fissò un appuntamento per il pomeriggio... il che presupponeva una grande sfida: infilarmi una camicia.
Alla fine, c'era qualcosa di strano che usciva da qualche parte, ma non sembrava fare parte del mio corpo, quindi nessun problema.

Prima di accendere i macchinari, il fisioterapista mi studiò per qualche secondo come si osserva un paziente affetto da una sindrome gravissima: quella di essere pirla.

"Ma si può sapere che cos'hai combinato stavolta?"
"Eh... ho fatto la Fly Experience..."
"COS'HAI FATTO TE???"
"Guarda, praticamente è un simulatore di..."
"So benissimo cos'è! E persino quelli NORMALI prima di fare una cosa del genere devono fare RISCALDAMENTO... ma TU!!!"
"Eh..."
"Ma quanto è durata? Mezz'ora o un'ora?"
"Cinque minuti..."
"E TU IN CINQUE MINUTI SEI RIUSCITO A FARE QUESTO DISASTRO???"


È sempre bello quando il merito viene riconosciuto.

Per un'ora, la "tecar" riscaldò l'area fatiscente dove un tempo sorgevano un collo, una spalla ed una schiena, mentre il fisioterapista cercava di premere quei pulsanti invisibili che dovrebbero spegnere e riaccendere il nostro sistema operativo, per poi riavviarlo in modalità provvisoria e fare defrag.

"Senti un po' - gli dissi - Secondo te il 7 febbraio ce la faccio ad andare a Roma?"
"Dipende da quello che farai in questi giorni... -
mi rispose - E, rispetto alla Fly Experience, hai un solo modo per fare di PEGGIO!"
"Andare davanti a una palestra e dare dello stronzo a tutti?"
"No... -
commentò, tutto serio - Ti dirò che una volta L'HO FATTO, mi hanno picchiato e il giorno dopo stavo persino meglio..."
"Ah..."
"No, puoi fare il BUNGEE JUMPING... con quello, hai buone speranze di restare PARALIZZATO! Te ne prenoto uno per domani?"
"Ok. Però non ti pago finché non mi rimetti a posto! COME NUOVO!"


Una volta a casa, iniziai ad informarmi sui pellegrinaggi a Lourdes.
Martedì 27 gennaio: L'__SPITE A SORPRESA!
Goloso di normalità, mi alzai all'alba (mezzogiorno), analizzai il buco del culo ed il gatto che gli orbitava intorno e mi avviai pigramente verso il computer.

Il fisioterapista aveva fatto miracoli: certo, dovevo rinunciare a concepire il collo come un organo girevole, ma, in QUEI momenti, il braccio sinistro riusciva di nuovo a muovere il mouse! Yeeeeeeeee!!!

E va be', non sapevo ancora se sarei riuscito ad andare alla convention... ma, a quanto pare, non avrei perso granché: il Tracca aveva invitato CHIUNQUE a proporsi per fare QUALUNQUE COSA e sembrava aver ricevuto risposta da UNA SOLA PERSONA: SCHOPENHAUER!!!

Quella mattina, però, ci diede il buongiorno così: "Non vediamo l'ora che arrivi il 7/2 per darvi pakko a tutti e andare in massa al concerto di Musica per Bambini al Circolo degli Artisti!!! :-P"

Andai a controllare, il concerto NON era riportato da nessuna parte... così scrissi direttamente a M__nuelM__nuel, che mi confermò l'incredibile: il 7 febbraio c'era DAVVERO una data di Musicaperbambini a Roma, in un locale chiamato ESC, neanche troppo distante dallo Spazio Ebbro.

E non era stata inserita nel calendario perché doveva farlo M__nuel e SE N'ERA DIMENTICATO!
E non poteva più scrivere nulla su facebook: GLIEL'AVEVANO CHIUSO!
E va be', l'essenziale era che alla nostra convention avremmo avuto un concerto di MusicaperBambini ORGANIZZATO e PAGATO da QUALCUN ALTRO!

Lo spettacolo, tra l'altro, era carino: l'avevo già visto a dicembre, quando ero di più ampie vedute (nel senso che... potevo... voltarmi!), ma c'erano due ottimi motivi per fare il bis:
  1. fare paakko ad Elio e alla famiglia Addams.
  2. ripetere la scaletta della SBORA a Prato... che era stata la PEGGIORE convention di SEMPRE!!!
Sarebbe stata una bella recensione.
Giovedì 29 gennaio: L'INVITO UFFICIALE AGLI ELII
Giovedì 29 gennaio, mi alzai diverse ore prima dell'alba e concessi al buco e al gatto solo un'occhiata isolata e repentina: mi aspettava un'intera mattinata di fisioterapia.

Anche il pomeriggio, comunque, si prospettava divertente: gli Elii avevano in programma una Conferenza stampaconferenza stampa alla Feltrinelli della stazione di Porta Nuova.

Mi aspettavo di trovare lo stesso INFERNO di ZeroCalcare ed invece la stanza era piena al punto giusto.

Nonostante l'handicap, riuscii ad identificare la fava Alessia, la famiglia Jobby, la dislessica Manovella, Ocramuak, gli Studentessi, White e, ovviamente, SCHOPENHAUER.

E così, al termine dell'incontro, davanti a tutti, posi Conferenza stampaagli Elii la fatidica domanda: "Ciao, sapete che il 7 febbraio a Roma c'è la nona convention delle FAVE?"

La risposta del Civas fu puramente gestuale... confido nella vostra fantasia.

La risposta di Rocco e Faso fu un sorriso, seguito da: "Sì, lo sappiamo, grazie!".

A quel punto, dissi: "Elio... almeno tu... in quei giorni sei già a Roma!"

Elio si guardò un po' intorno, sgranò gli occhi e pronunciò testuali parole: "Devo prendere il TRENO!"
E sparì.

Per la cronaca, TUTTI gli handicappati presenti all'incontro avrebbero fatto PAAAAAAKKO... tranne UNO, SCHOPENHAUER.
Conferenza stampa
Sabato 31 gennaio: L'INVITO A CHRISTIAN
Sabato 31 gennaio, mi alzai all'alba (mezzogiorno) e contemplai a lungo i puntini marroni che decoravano il buco del culo col gatto intorno: poteva essere un messaggio in codice... gli alieni che mi rivelavano il futuro!!!
In questo caso, sapevo già la soluzione: "SFIGAAAATO!"

Comunque, c'era ancora una persona che mi doveva fare pacco: Christian MeyerChristian Meyer!

Alla Feltrinelli non c'era... però quella sera si sarebbe esibito col Trio Bobo alla Suoneria "Combo" di Settimo Torinese ed era un evento importante: sarebbe venuto persino GRUMO!

Però bisognava studiare il piano nei minimi dettagli: come rallentare Christian per il tempo sufficiente a parlare della convention?

Ebbene, il concerto fu spettacolare... ma il meglio accadde al backstage: fu Christian Meyer a venire Trio Bobo SPONTANEAMENTE da noi... e a parlarci SPONTANEAMENTE della convention!
SPONTANEAMENTE!!!
E ci chiese un sacco di dettagli... SPONTANEAMENTE!!!

E così, alla fine raccolsi il coraggio e chiesi: "E quindi, Christian... vieni?"
"NØ!"


E poi andò via.
Spontaneamente.

Per la cronaca, a Settimo c'erano anche Gianluigi Bombatomica, il Favone, la sua corista Ely ed alcuni amici di Biella.
Li potete ammirare nella sottostante diapositiva... e sapete perché sono così felici? Perché avrebbero TUTTI fatto PAAAKKO!
PAAAAKKO!
Lunedì 2 febbraio: I PACCHI FINALI
Mi alzai piacevolmente all'alba (mezzogiorno) ed il buco del culo di LapoLapo mi sorrise: c'era qualcosa di buono nell'aria! L'avvicinarsi della data stava stimolando una nuova impennata di creatività: quella della gente che faceva paaakko.

Metallus fu banale: Roma era a più di 20km da casa sua... quindi, per il primo principio di Metallus, non ci poteva andare.

Anche Arj Ranpa fu creativa: "Non vengo perché MI DEVO ISCRIVERE IN PALESTRA!"
"E quindi?"
"E quindi NON HO I SOLDI per la convention!!!"

Costo dell'ingresso: 3 euro.

Il vincitore INDISCUSSO però fu il mitico Ocramuak: "Quel giorno devo girare la parte di un MALATO!"

Era la prima volta che qualcuno faceva paaakko dicendo di dover FARE FINTA di essere malato... e poi come malato sarei stato più credibile io!

Assorto in questi pensieri, terminai l'ultima seduta dal fisioterapista.
Il ciclo era finito, il collo COMUNQUE non riuscivo più a girarlo, ma non aveva importanza: mi sentivo infinitamente più leggero!!!
Nel portafogli.

E va be'... adesso, niente e nessuno mi poteva più fermare: sarei andato ad ubriacarmi alla convention!
Yeeeeeeeee!!!
Martedì 3 febbraio: PROIBIZIONISMO
Mi alzai allegramente all'alba (mezzogiorno) e salutai il buco del culo ed il Lapogatto secante con una dose incredibile di amore, pace e speranza per il futuro!
Poi lessi il messaggio del Tracca: "Alla convention portate pure da mangiare... ma le bevande non sono ammesse!"

Ma vaffankulo, io il Genepy lo porto e basta, si fottano il Tracca, lo spazio Ebbro e PiombinoKastrox.

Squillò il telefono.

"Allora? - disse la bella Choo - Portiamo qualcosa alla convention?"
"Boh, io porto il genepy..."
"Ma sei fuori? Hanno scritto CHIARAMENTE di non portare da bere!"
"Ma minchia, ma vaffankulo, ma chi CAZZO se ne STRAFOTTE..."
"Ma hanno scritto che non vogliono!!!"


Sospiro.

"Boh... ok... non portiamo un cazzo..."

In realtà, pensavo di SPEDIRLO di nascosto... ma poi è sopraggiunto un inconveniente insormontabile: non ho avuto voglia.
Giovedì 5 febbraio: IL POTERE DI GRUMO
Mi alzai splendidamente all'alba (mezzogiorno) Neve a casa Marok e vidi un'insolita luce brillare sui peli neri felini che circondavano il buco del culo.

Mi affacciai alla finestra ed era tutto BIAAAANKO: una fitta nevicata stava ricoprendo Torino.

Ancora non lo potevo sapere, ma la stessa cosa stava capitando in buona parte del nord.

Come in tutte le puntate precedenti, quello che è un normale fenomeno di stagione venne catalogato dalle ferrovie come "emergenza neve" PiombinoKastrox e la circolazione ferroviaria andò a diversamente moraliste... per non parlare delle autostrade.
Eravamo veramente un Paese da TERZO MONDO.

Però il nostro treno, se mai fosse partito, avrebbe comunque avuto un handicap in più: FRANZ CRACK!

Ebbene sì: dopo ANNI di assenza, a DUE GIORNI alla convention, lo "stronzo nuovo che fa air guitar" era ritornato!!! Yeeeeeeeeee!!!
E il biglietto? Cazzi suoi.
Venerdì 6 febbraio: IL TRIONFO DEL FAVE = FANKULO
Mi alzai all'alba (mezzogiorno) ed una bizzarra vibrazione fece tremare il gatto e il buco del culo: era una telefonata... udite udite... di Frash meets BanieleFrash!
In suo onore, ascoltate sette minuti di musica a 8 bit.

"Marok! Per domani c'è un piccolo problema coi treni..."
"Eh, ho visto... emergenza neve! Ma vadano un po' affankulo..."
"No, peggio! Domani c'è SCIOPERO!!!"


PiombinoKastrox.

Come sempre, avrebbero fermato solo i treni che costavano meno, così la gente avrebbe dovuto prendere quelli CARI e si sarebbero fottuti più soldi persino DURANTE UNO SCIOPERO... naturalmente senza fare sconti sui Frecciarossa per il disservizio (andava già bene se non raddoppiavano i prezzi!). Stavolta, però, il rischio era che i Frecciarossa si fermassero, per l'EMERGENZA NEVE... e che i treni sostitutivi fossero in SCIOPERO!

Comunque, spiegai a Frash che non c'era problema, perché vaffankulo.
Sabato 7 febbraio: DIVERSAMENTE MANGIA BINARI
Mi svegliai quasi CINQUE ore prima dell'alba, perché il treno sarebbe dovuto DRAMMATICAMENTE partire alle 8:15 del mattino ed esisteva una remota possibilità che fosse in orario.

Il primo a prendermi per il culo fu Lapo, poi toccò agli abitanti del PalaBorghezio, poi al vento gelato, alla neve ed infine all'altoparlante di Torino Porta SusaTorino Porta Susa, che annunciò il DISASTRO: a causa dell'EMERGENZA NEVE, si era ROTTA la stazione di Chivasso!
Senza neanche Francy nei paraggi.

Risultato: TUTTI i treni che non erano in sciopero e non avevano la minima intenzione di passare da Chivasso erano COMUNQUE fermi.
PiombinoKastrox.

Superato qualche istante di panico collettivo, incredibilmente il nostro Frecciarossa 9567 partì con soli DIECI minuti di ritardo... sembrava un giorno normale!!!
Poi salii sul treno... e vidi Schopenhauer.
ANZIANI IN VIAGGIO
Era meraviglioso invecchiare di fianco a Schopenhauer perché, per quanto io facessi CAGARE, avessi il collo bloccato, le ginocchia a puttane, i calcoli e tutto il resto, lui era COMUNQUE PEGGIO:
  • Aveva perso quasi tutti i capelli ed i pochi sopravvissuti, lunghi e sfilacciati, facevano il giro della testa.
  • Facendo il coglione vicino a una cassa, si era sfondato un timpano, quindi non riusciva più a sopportare i rumori forti e ai concerti doveva stare IN FONDO e COI TAPPI.
  • Provando ad accendersi una sigaretta da ubriaco, si era abbagliato un occhio, che era diventato fotosensibile e non sopportava più le luci forti... quindi ai concerti in fondo, con i tappi e con GLI OCCHIALI DA SOLE.
  • Le ginocchia, poi, erano distrutte, al punto che poteva fare gli scalini con una gamba sola alla volta e non poteva più sedersi né per terra né su sgabelli troppo bassi, altrimenti non sarebbe più stato in grado di rialzarsi, a meno che qualcuno non l'avesse tirato su mentre implorava pietà. Quindi ai concerti in fondo, con i tappi, con gli occhiali da sole e IN PIEDI.
  • Mentre da ubriaco faceva le peggio cazzate, da sobrio aveva la FOBIA di prendere colpi: non solo non saliva mai sui mezzi pubblici, ma l'avevo anche visto ALLONTANARE due pheeghe dicendo: "Non mi urtate perché ho dei problemi!". Lo scopo era stato agilmente raggiunto... ma la loro ultima occhiata, un misto di pena, imbarazzo, skiiifo e presa per il culo, mi sarebbe rimasta impressa per tutta la vita. Quindi, riassumendo: ai concerti in fondo, con i tappi, con gli occhiali da sole, in piedi e LONTANO DALLA GENTE!
  • Infine, i concerti non dovevano essere noiosi, perché NON POTEVA SBADIGLIARE: quando allargava la bocca, gli venivano i crampi alle orecchie.
Quella mattina, però, Schopenhauer aveva un handicap in più: prima del mio arrivo, era stato OBBLIGATO ad alzare la valigia di una VEEEEKKIA, che era risultata essere la valigia più PESANTE del MOOOONDO, e si era disintegrato una spalla!
Gli dissi di stare tranquillo, perché sicuramente sarebbe ricresciuta.

I piccoli problemi fisici non fermavano comunque l'impeto del nostro eroe: appena due sere prima, si era scopato la "Venere Bianca", una famosa pornostar.
Solo alla fine di un lungo racconto, arricchito da una dovizia di particolari che centrerebbero in pieno il vostro livello culturale, mi rivelò un dettaglio insignificante: lei aveva 55 anni.

E Schopenhauer PAGAVA!!!

Faceva una vita da UOMO SPOSATO ANZIANO... ed era CONTENTO!!!
Tutto questo era meraviglioso.
DOVE C'È GRUMO C'È PARTY
A "Milano Porta Garibaldi" salirono i Cazzi, con la chitarra brulé, mentre a Rogoredo fu il turno dell'autistico GRUMO e del custode degli 8 bit: Schopenhauer meets FrashFrash.

In realtà, il prode chiptuner aveva rischiato di prenderla sonoramente nel culo, perché il suo BresciaMilano (che probabilmente in qualche sottocultura è una cosa porno) era assai ritardato.
Per sua fortuna, il nostro lo era molto di più: era perfettamente in linea con il contenuto.

Più tardi, arrivò anche Franz Crack e rimase in piedi, ma nessuno fece domande... tanto eravamo appena entrati nel tunnel di nebbia, quindi non ci vedeva nessuno. Dialogo tra intellettuali In tanto grigiume, l'unica nota di colore era una signora sulla quarantina, che cazziava Schopenhauer ogni volta che apriva bocca.

"SHHHH!"
"Potete parlare a bassa voce?"
"Un po' di educazione!"
"Pensano di essere da soli... ma non capiscono che c'è altra gente?"
"E hanno anche una certa età!"


Nell'imbarazzo del suo compagno, che cercava invano di nascondersi dietro al giornale, trovai la vera, autentica, felicità di essere dalla parte giusta del treno.

A Bologna, finalmente, si diradò la nebbia ed apparve la Abbiamo l´alcool!bella Choo: "Ma siete ALL'INIZIO del vagone! C'è tutta la gente che deve salire! Non ho lo spazio per togliermi la giacca, mettere via la valigia, da dietro spingono! E chi li ha scelti i posti? TU! La prossima volta, PRENDILI PIÙ IN CENTRO!"

E questo era il mio canale sinistro.

Sul destro, davanti ai CAZZI, Frash e Franz Crack si erano messi a discutere di Teoria dei Segnali e di come la MOLTIPLICAZIONE DI ONDE permettesse di ottimizzare i suoni sul Game Boy.
Potete osservare la felicità della signora Cazzo nella seguente diapositiva.

Voglia di teletrasporto
Infine, di fronte a me c'erano GRUMO e SCHOPENHAUER in astinenza da alcool... uno spettacolo tristissimo, perché è uno dei rari momenti della sua vita in cui si rende conto di essere sfigato: "Che palle... Adesso arriviamo là e non ci sarà un cazzo da mangiare. Che rottura di coglioni... così non c'è neanche gusto a bere dopo. Cioè, siamo a Roma e mangiamo di merda... è uno spregio. Non vi andrebbe di fare un buon pranzo, prima? Dai, cazzo, una pasta alla gricia! Tanto dobbiamo essere là alle due... e poi, scusate, anche se arriviamo in ritardo chissenefotte..."

"Sai che ne dico? - risposi - CAZZO meets BANANASOOOOOOKA!"
"No, perché? - replicò Choo - è una bella idea! Andiamo anche noi con Schope? Anch'io ho voglia di pasta alla GRICIA!"
"Eh?"


Per qualche secondo, non parlò nessuno... poi Choo sorrise: "...e ho voglia anche di Genepy!"
"Di genepy?"
"L'hai portato il genepy, no?"
"Ma no, minchia! Mi hai detto TU di non portarlo..."
"MA DEVI SEMPRE FARE QUELLO CHE DICO IO?"


Era il CAPOLAVORO ASSOLUTO, bastava quello a dare senso a tutto il viaggio e, forse, a tutta la vita.
Potevo scendere soddisfatto.
MARCIA SU ROMA!
Una volta in stazione, la primavera mi ricordò QUANTO fossi nato in una latitudine SBAGLIATA.

Franz Crack, intanto, salutò una pheega.

"Marok! - mi disse - Ti presento la mia ragazza!"
"TU hai una ragazza???"
"Ciao Marok! -
disse lei - Sono LEN!"
"TU sei LEN? Cioè... tu ti sei presentata sul Buko senza dirci che sei la donna di Franz Crack?"
"Sì... perché? Non mi sembrava importante..."


Era pronta per la Cumpa.

Pochi passi più avanti, ci aspettavano Manila, Daiconan e, soprattutto, D O N D I E G O, che aveva preso un altro treno, DA SOLO, perché era handicappato.

Come se niente fosse, Schopenhauer li avvisò che stava andando a pranzo per i cazzi suoi, a mangiare qualcosa di MEGLIO da QUALUNQUE ALTRA PARTE.
Daiconan cambiò espressione e mi preparai all'onda sismica di parolacce... invece niente: lo mandò comunque a cagare, ma la sua voce era un misto tra Sandro Ciotti, il padrino di Gomorra, il Mangia Binari e John Gallagher dei Dying Fetus, al mattino appena alzato.

"Ma ciao, Daiconan! - le dissi - Che cos'è successo alla voce?"
"Solo un po' di raffreddoooore..." -
rispose, con un perfetto timbro da funeral Voi siete qui doom metal - Allora, ci siamo tutti? Ehi, mi sentite? Andiamo?"

Daiconan senza voce in mezzo al casino era come Schopenhauer senza bancomat in mezzo all'alcool e alle puttane: un'eresia.
Comunque, il signore anziano provò pietà, si rassegnò a saltare il pranzo e venne con noi.
L'essenziale è il risultato.

"Ma la pasta alla gricia? - chiese Choo - Non la mangiamo più la pasta alla gricia?"
"Domani!
- risposi - Ti porto a mangiare la migliore pasta alla gricia di tutta Roma!"

Ero sicuro che l'alcool avrebbe fatto il resto.
ALIUS
Per prima cosa, passammo all'hotel Alius: era in via Nazionale 243, a pochi passi dalla stazione... e, per ogni passo, rischiammo la vita.

A differenza di altre schizofrenie culturali ben documentate, come gli inglesi Bob Marley gay allo stadio, i Gremlins dopo la mezzanotte o le donne dopo il matrimonio, sui romani al volante nessuno ha mai scritto nulla ed è un peccato: scoprire come fanno a scatenare una dose così enorme di aggressività e, soprattutto, come fanno a sopravviverci fino a fine giornata, potrebbe rivelare un'enorme importanza dal punto di vista militare.

Comunque, all'Alius le camere non erano ancora pronte, perché era presto: era l'UNA.
Avrei voluto abbracciarli... invece mi limitai a skarikare la valigia e andare al cesso.

"Marok - mi chiese Schopenhauer - Ma come mai fuori fa caldo e c'è il sole? C'è GRUMO..."
"Minchia! - risposi - Ma ti devo spiegare proprio tutto? La convention è al CHIUSO!!! Se l'evento è al coperto, ci sarà bel tempo fuori! Le basi, cazzo, le basi!"

Subito dopo, uscimmo in strada... ed iniziò a piovere.
I GEMELLI
Decidemmo che era tempo di espiare i nostri peccati... ed eleggemmo a navigatore D O N D I E G O.
Al primo tentativo, riuscì a farci finire in un VICOLO CIECO DENTRO ALLA STAZIONE di Tiburtina.

Al secondo, incontrammo un'autentica leggenda: Carro 1999CARRO... più che una fava, un progetto di vita.
Erano passati SEDICI ANNI dalla nostra prima volta, il 18 maggio del 1999, ma non dimenticherò mai il suo sguardo allucinato mentre vagava per Roma con un cartello con una lente d'ingrandimento posata su una vagina pelosa... titolo dell'opera: "la visione della figa da vicino".
Da grande, sognavo di diventare come lui.

L'incontro con Carro fu provvidenziale: fu lui a condurci al 409, l'unico bus con il poster di "Elio e la famiglia Addams" sulla fiancata!
Sarebbe stato il nostro UNICO contatto ravvicinato con Elio, in tutta la giornata.

Per farsi perdonare, lo Spazio Ebbro ci fece un regalo: davanti all'entrata, un'enorme ventola sparava un odore di ERBA incredibile... quindi, la coda fu lunghissima, ma non si lamentò nessuno.

Carro, comunque, era una miniera di ricordi... e mi faceva effetto ritrovare quella stessa espressione Carro 2015 squilibrata e felice su un volto così invecchiato.
Dopo sedici anni, confermavo la mia prima impressione: da grande, volevo diventare così.

Anche Carro mi fissava incuriosito, un po' come si osserva l'unico esemplare di una specie che si credeva estinta... finché non apparve la Ferilli.

"OH CACCHIO! - esclamò - DUE GEMELLI!!!"

Tutti capirono al volo chi erano i "gemelli", tranne noi due... peccato.
PENETRAZIONE
All'interno, una band stava facendo il soundcheck, ma non ci dava fastidio... se non fosse che al basso c'era IvánoIváno. Però aveva una mucca sul manico... quindi nessun problema.

Appena più in basso, riconobbi alcune sagome note: @Betlemme, la @Cicalona, @Eastville, @KraNpo, @Leesa, la @Jeppa, @Mitch, @Pasquale, la @Re Minore, Uollano e, soprattutto, @SANFRU, accompagnato dalla tipa e da un'eroica focaccia genovese comprata ad un forno la sera precedente, alle 4 del mattino.

Focacce a parte, la paura del digiuno di Schopenhauer si infranse contro il buffet, che era ricco di ogni ben di Dio, dal salato al piccante al dolce alla frutta: c'era persino un meraviglioso cesto di arance e banane portato dalla Ferilli, che non mancò di ispirare notevoli composizioni porno.

La portata più commovente, però, era sicuramente l'"Hommage á QiQQohommage á QiQQo", scritto in Comic Sans, che indicava la presenza di un alimento proibito: il FORMAGGIO.
E QiQQo, naturalmente, NON c'era... peccato.

Alle ore 14:30, il soundcheck lasciò spazio alla proiezione di tre divertenti videointerviste a Christian Meyer, Elio e degni compari in cui si chiariva, nei dettagli, il concetto base: PAAAaÅãÄαAKKO.

Finalmente, la convention poteva iniziare.
IL RITORNO DI NESTORE
Dopo la differita digitale, fu tempo di diretta analogica con l'NestoReintervista al prode NestoRe, in carne, ossa e carta stampata.

La storia di NestoRe era stranissima: negli anni '90, era un assiduo cazzeggiatore sia di newsgroup sia di concerti, curava anche un ottimo blog a fumetti ed è uno dei tanti a cui avevo chiesto una collaborazione per realizzare delle strisce su marok.org e mi ricordo che mi ha dato esattamente la stessa risposta di tutti gli altri... cioè, fankulo.
Poi, all'improvviso, è scomparso! Non abbiamo più avuto sue notizie fino al 2013, quando ha rivelato al mondo il suo nome e cognome ("Enrico Trentin") e la sua creatura: un libro dal titolo "Storie Tese illustrate".

Probabilmente, uno dei primi acquirenti ero stato io: l'avevo comprato a Lucca Comics, il giorno della presentazione, pensando che fosse una raccolta di strisce. Invece, era un'enciclopedia monografica su Elio e le Storie Tese, precisa a livello maniacale... ero fiero di lui!

Il volume 1 però terminava nel 1996, l'anno di San Remo e Giuppi... e dopo?
Dopo c'era il volume 2... che era appena uscito... e noi, alla convention, avremmo potuto comprarlo in anteprima!!!
Come dieci anni prima... col libro di PIOMBINO.

Intanto, però, il Tracca cercò di dare una risposta alla nostra curiosità: perché un assiduo frequentatore Un appello come lui era scomparso all'improvviso dalla scena favica, parecchi anni or sono?
La risposta superò ogni mia più rosea aspettativa: NestoRe si era SPOSATO... e SUA MOGLIE ODIAVA ELIO E LE STORIE TESE.

Dopo il matrimonio, NestoRe era riuscito a vedere solo UN concerto, naturalmente portandosi la moglie dietro... e, quell'unica volta, Dio l'aveva PUNITO: gli erano CROLLATE ADDOSSO le transenne della prima fila... quindi aveva rinunciato, per sempre.

Un po' lo capivo, io avevo lo stesso problema con Londra; mi sarebbe piaciuto vederla, ma, ogni volta che programmavo il viaggio, capitava qualcosa: precipitavano elicotteri in pieno centro, Al Qaida organizzava stragi, una volta mi erano anche venute le coliche renali.

Aspettai che NestoRe terminasse l'intervista per parlargli di tutto questo, perché ero sicuro che gli sarebbe interessato moltissimo... ma non feci in tempo: il Tracca dovette accompagnarlo in macchina in stazione, perché doveva tornare a casa.

Dalla MOGLIE!


Peccato.
L'ULTIMO BICCHIERE
Il gruppo di Iváno, intanto, era salito sul palco e si stava cimentando con le cover di cartoni animati, mentre il Manzo e M__nuel, apparsi dal nulla, ripetevano in continuazione: "Io ODIO le sigle di Cristina d'Avena!"
Belli, tutti quanti.
Sarei rimasto ore a guardarli, ma M__nuel volle a tutti i costi offrirmi da bere perché il sito che gli avevo fatto io era ancora online ed il suo account di facebook no.

Di fronte al bancone, il muro era affrescato con un gigantesco murale interracial e a Frash questa cosa piaceva tantissimo... così mi chiese di fargli una M__nuel meets Frashfoto con M__nuel. E così, seppur a malincuore, per un attimo mi dovetti separare dal bicchiere e lo lasciai appoggiato sul bancone.

Al mio ritorno, la mia sorpresa fu immensa: non solo il bicchiere c'era ancora ed era pieno, ma si era aggiunto Uollano: "Marok, bevi qualcosa?"

Insomma, mi ritrovai DUE bicchieri di birra GRATIS.
Stavo per fotografarli, quando arrivò SCHOPENHAUER... ed i bicchieri di birra gratis diventarono tre!
Per fortuna, ero riuscito a prendere tre birre diverse.

A quel punto, individuai un angolino che sembrava tranquillo, posai i tre bicchieri a terra (era l'unico modo per essere sicuro che non potessero cadere), creai un firewall di sedie per fare in modo che fossero inaccessibili, estrassi a sorte la prima birra e me la andai a gustare sulla tribuna, di fianco al mixer, dove un po' di fave si erano imboscate per recuperare le ore di sonno perdute.

Al ritorno del Tracca, mentre gli energumeni staccavano gli spinotti, trascinavano via i musicisti e sgombravano il palco, ci potemmo gustare un bel corto chiamato "Maria P.", di cui KraNpo aveva curato soggetto e regia e - udite udite! - Rocco Tanica la colonna sonora.

Per una volta, ero nel posto giusto al momento giusto: dalla cima della tribuna si vedeva da Dio. E c'era anche una pratica parete alle spalle, che avrebbe lasciato riposare i rottami arrugginiti di quello che una volta era un collo.
Grazie alle mie condizioni di salute, in un'ipotetica foto a lunga esposizione, sarei stato l'UNICO ad apparire perfettamente fermo... naturalmente, M__nuel meets Frashnessuno sano di mente avrebbe mai scattato una foto del genere.

Qualche istante più tardi, la giovane Len decise di voler combattere la siccità in un'area depressa del mondo: quella in cui eravamo noi! Così, diede un bel colpo al mio bicchiere di birra.
Per fortuna, ormai era quasi vuoto e diffuse sugli spalti solo un po' di innocente schiuma... non sarebbe stato nulla di grave, se in zona non avessero edificato una ciabatta a cui si attaccavano le spine che alimentavano il mixer, le luci ed un portatile, appoggiato pochi centimetri più avanti.

E va be'... sceso dalla tribuna, mi mischiai ai comuni mortali per recuperare la mia seconda birra dal nascondiglio segreto.
Buona anche questa, me la volevo Pasquale meets Frashgustare con calma, così mi sedetti in prima fila, perché mi sembrava più sicuro.
Anche Len pensò la stessa cosa, però con meno convinzione: iniziò a camminare avanti e indietro, finché non riuscì a CENTRARE il tavolino che reggeva il mio SECONDO bicchiere... questa volta quasi pieno. E creò un piccolo lago artificiale.

Disperata, corse a chiedere al bancone se avessero qualcosa per pulire, ottenendo i tovaglioli più PICCOLI del mondo, finché non alzò lo sguardo ed incontrò quello di GRUMO.

Con gli occhioni da cucciolo impaurito, Len supplicò: "GRUMO, mi aiuti?"
Fissandola con la sua unica espressione, GRUMO rispose: "!!!"
E Len lavandaiale fece una FOTO.

"...comunque piacere, sono Len..."

L'autistico GRUMO guardò il display, controllò che la foto fosse venuta bene e si allontanò, come se niente fosse successo.

Ah, a proposito... il corto di KraNpo era carino, ma non vi svelo il finale!
Comunque, muore.
POTERE AI PICCOLI
A quel punto, il palco era rimasto libero, a disposizione di tutte le fave che avessero avuto voglia di fare qualcosa.
Già mi aspettavo di vedere Schopenhauer calarsi i pantaloni e CAGARE sul palco... invece il signore anziano restava comodamente appollaiato al bancone del bar e la scena fu dominata dai gaAaAagni della Ferilli, che diedero vita ad un'ottima versione di YOU!
Percorsi sonori
H FACTOR: FAVE'S GOT TALENT
Seguendo il sacro principio "prevenire è meglio che curare", prima che il palco si liberasse di nuovo, M__nuel ed il Manzo scapparono all'ESC a fare il soundcheck, mentre io consumavo quasi alla goccia l'ultima birra rimasta, pur di sottrarla al potere di Len.

Poi incrociai l'autistico GRUMO.

"Marok - disse - ti offro da bere! Ti va un whisky?"

Non riuscivo a capacitarmi di quanto rapidamente questo mondo stesse cambiando... né di quanto potente fosse quel whisky.
Fatto sta che mi girai verso il palco e vidi Flauto nasaleFRASH che si infilava il flauto nel NASO e cercava di suonare Monkey Island (almeno, quella mi era sembrata l'intenzione), mentre il TRACCA e SCHOPENHAUER mimavano TITANIC.

Stavamo per toccare il fondo di un abisso mai esplorato in una convention autogestita: sul palco, si scatenò una sfida di "air guitar" tra SANFRU, FRANZ CRACK e SCHOPENHAUER!

Se mi avessero mai raccontato che il mio primo video dopo una pausa di tre lunghi anni sarebbe stata una CAGATA del genere, sarei davvero stato FIERO di me stesso.
Anche Schopenhauer era contento: quando si accorse che, improvvisamente, avevo ricominciato a filmare, si tirò giù i pantaloni e mi mostrò il culo.
Ringraziai commosso: mi ricordava molto Lapo... specie per il grasso intorno.
H FACTOR - REPRISE
Il lento ritorno alla normalità fu accompagnato da un'Fave unpluggedottima formazione corale formata da Betlemme, Carro, D O N D I E G O, KraNpo, Leesa e Uollano. Bravi, ma nessuno di loro mostrò il culo. Peccato.

Dopo di loro, Schopenhauer ritornò sul palco, per recitare un'innocua poesiola che parlava di sborra.
Era incredibile come non avesse fatto ancora danno, nonostante le enormi potenzialità che la sua posizione privilegiata avrebbe potuto offrire.

Al termine, finalmente, accadde l'ASSURDO: Schopenhauer vs Lenla giovane Len salì sul palco e chiese a Schopenhauer di duettare con lei.
Era uno strappo nel continuum.

Senza che ci fosse tempo di capire, partì una musica senza senso, Len iniziò ad attaccarsi addosso degli attaccapanni (quelli di ferro, che a Roma chiamano "stampelle", in Toscana "grucce" e a Milano "ometti"), Schope invece si concentrò sulla cesta di aGRUMI portata dalla Ferilli, prese due arance e le mise nelle tette di Len.
Poi pensò che forse era stato volgare, così chiese scusa, le riprese ed iniziò a spremergliele in FACCIA, centrando i capelli, i vestiti ed infine gli occhi, però a pochi centimetri da set di strumentazioni elettroniche che valevano qualche migliaio di euro... prima della cura.
Non contento, stappò una bottiglia d'acqua ed iniziò ad innaffiare Len ed il palco... sempre vicino alla strumentazione che ben sappiamo.
Solo a quel punto, Daiconan gli corse incontro e, col filo di voce che le rimaneva, lo convinse a smetterla di fare casino e lasciare il palco.

Era la scena che aspettavo da tutta la vita... adesso volevo sentire Elio che diceva: "Basta parolacce!"

Schopenhauer, comunque, fu un vero cavaliere... una volta sceso, per giustificarsi, additò Len e disse: "Cosa volete da me? L'ho conosciuta a Termini!"
Subito dopo, incominciò a bere.

Tutto documentato, naturalmente... vi sembro uno che non fa video?
LE DODICI FATICHE DEL TRACCA
Sul palco, intanto, si alternavano formazioni vocali, performance teatrali, gente che faceva il coro in costume da bagno, ragazze coi cappelli di lana, gente che arrivava da Plutone e persino un Bunga Bunga... ma non voglio annoiarvi con i dettagli.

Piuttosto, il prestigioso comitato organizzatore, capitanato dal Tracca, distribuì ad ognuno dei partecipanti un regalo superiore alle mie più rosee aspettative: la Birra XDLOLbirra XDLOL!

Sì, era una VERA birra artigianale, prodotta dal Tracca!
Unico neo: per berla, avremmo dovuto aspettare il primo maggio... altrimenti Dio avrebbe dato tutti i nostri numeri di telefono alla CAIAZZO.

Insomma, ogni cosa sembrava filare per il verso giusto... e fu allora che mi chiamò M__nuel, per dirmi che aveva dimenticato allo Spazio Ebbro lo zaino con TUTTI i cd di Musicaperbambini.

Saputa la notizia, il Tracca sbiancò, impazzì per trovare lo zaino e partì in macchina per riportarglielo.
Poi tornò indietro, si riposò una decina di secondi e Daiconan gli disse che doveva riportare in albergo MITCH, perché si era ubriacato e bisognava metterlo a dormire.
Perfetto.

In tutto questo, Iváno ed il suo complesso erano ritornati sul palco, così decidemmo di spostarci all'ESC, per vedere Musicaperbambini... anche perché il Tracca era ritornato e si poteva annoiare: sembrava, come dire... inattivo!

"Tracca, hai appena parcheggiato? Bravo! Messa bene la macchina? Bravissimo! Adesso la tiri fuori e ci porti all'ESC! Alééééééé!"

In tutto questo, per la cronaca, l'ipotesi "Elio e la famiglia Addams" non venne neanche presa in considerazione.
ROTTA VERSO L'ESC
Una volta all'ESC, ci accorgemmo che il giorno prima c'era stato ZeroCalcare... e ovviamente nemmeno quella data era stata segnalata. PiombinoKastrox.

I Cessicessi, però, erano meravigliosi... avrei potuto passarci la vita, ma ero troppo impegnato a redistribuire a me stesso le consumazioni omaggio di M__nuel. Per il suo bene, naturalmente.

Gli altri handicap, intanto, apprendevano solo oggi le novità di MusicaperBambini: il Monte non si sarebbe più esibito con loro, perché si era SPOSATO! Così, era stato sostituito con un elemento che, se possibile, era ancora più anormale: si chiamava Funcis ed era il Dio dell'elettronica!
Certo, le sue virtù non erano state sufficienti a salvare il profilo facebook del Mangia Binari, però a livello di suoni se la cavava davvero bene!
Per il porno, invece, dovevamo ancora approfondire.

Una ventina di minuti più tardi, vicino al portone esplose il casino: era arrivato Schopenhauer, Cessi era ubriaco fradicio e NON voleva pagare i tre euro per l'ingresso.

"IO NON PAGO PER ENTRARE, IO PAGO PER BEREEEEEEE!"

Il buttafuori lo guardò con aria assassina... ma Schope riuscì a divincolarsi, entrare ed ordinare da bere al bancone, urlando: "IO PAGO DI PIÙ, PERCHÉ PAGO PER BERE!!!"

Alla fine, Uollano andò a prenderlo, lo riportò all'ingresso, mise i tre euro al posto suo ed il buttafuori si tranquillizzò.
Come ringraziamento, Schopenhauer leccò la faccia alla Re Minore, Addetto a Schopenhauer poi a Manila ed infine ritornò al bancone, a PAGARE e a BERE.
Sono scene che riconciliano con la vita.

Dopo un po', arrivò anche Iváno, che in teoria sarebbe dovuto essere allo Spazio Ebbro a suonare... ed invece sticazzi.

Per lo spettacolo in realtà era in anticipo: fece anche in tempo a vedere Funcis che CAMPIONAVA LA VOCE DI PASQUALE, per rimandarla in onda durante il concerto... così, perché gli stava simpatico!

Solo verso le undici e mezza, finalmente, lo show ebbe inizio.
MUSICAPERBAMBINI
Come ai vecchi tempi, il concerto di MusicaperBambini era diviso in tre parti: una prima con una fiaba (in questo caso, "Re Midi"), una seconda in cui cantavano sulle basi ed una terza acustica. Non saprei dire quale delle tre fosse migliore, il concerto era una figata e la risposta del pubblico era strepitosa: tutti sapevano le parole a memoria, di tutte le canzoni! E, ogni tanto, riuscivano anche ad intervenire quasi a tempo, quando M__nuel li microfonava a tradimento.

Era davvero un bel periodo per MusicaperBambini: l'ultimo album, Capolavoro, mi era piaciuto moltissimo... ed in particolare un brano, il SUPPLENTE.
Speravo la facessero anche dal vivo, ma il suo turno non sembrava arrivare mai.

Ogni tanto, dal palco, i tre stronzi chiedevano: "Che cosa volete sentire dopo?"
Schopenhauer urlava in continuazione: "BOLLA DI BRODO!"... e, alla fine, gli avevano addirittura dato retta "...altrimenti qua succede un casino!".
Invece, io continuavo a chiedere il SUPPLENTE... e NON SOLO non la fecero mai durante il concerto, ma, a spregio, la misero in PLAYBACK sui saluti finali!!!
PiombinoKastrox.
Mutazioni Guarda, un UFO!
Reciproca stima Alla corte di Re Midi
Pubblico r__ck Pubblico bl__es
Il recens__re Re Midi ridens
Pallonc__ni - #1 Pallonc__ni - #2
AFTER ON THE ROAD
Ridendo e scherzando si erano fatte le due ed il popolo, per quanto incredibile, aveva di nuovo fame.

E così, seguendo il passaparola dei passanti e l'istinto di Frash, arrivammo al "Vox Populi", un "paninaro" che non era un lurido né un forno abusivo, ma un normalissimo negozio: era aperto a quell'ora, perché a Roma è normale.
A spregio, lo gestiva un Saremo bannati?veeekkio che non solo non rompeva i coglioni, ma era ben contento di darci da mangiare!
Roma è una città meravigliosa.

Schopenhauer, intanto, stava riacquistando il profilo degli anni d'oro: quando noi avevamo già ordinato, mangiato, bevuto e ruttato, lui era ancora IN STRADA, perché si doveva fermare ad attaccare bottone con CHIUNQUE: neanche pheega, CHIUUUUUUUNQUE!
Però, quando qualche pheega lo mandava affankulo, lui urlava: "LO SAPEVO, LE DONNE SOLO A PAGAMENTO!!! RAGAZZI, RICORDATEVI... SOLO A PAGAMENTO!!!"

In breve tempo, fu l'idolo della folla... non mi sarei stupito di trovarlo il giorno L´ingrediente segreto dopo in un video virale su youtube col titolo "retarded in Rome".

Il paninaro, comunque, si era riempito all'inverosimile: eravamo stipati come sardine... finché, finalmente, Schopenhauer non si decise ad entrare! E si palesò la rapida soluzione automatica a tutti i nostri problemi.

Non facemmo neanche in tempo a salutarlo, che Schopenhauer iniziò a rompere i coglioni a tre ragazze sedute al tavolo di fianco al nostro.
Riconobbi subito quello sguardo femminile... esprimeva un concetto molto chiaro: "PORTATECELO VIA!"
Anche il nostro, comunque fu eloquente: "NØ!"

Nel giro di dieci minuti, fummo gli unici clienti rimasti nel locale... e tutti furono contenti: noi ci potevamo allargare, il paninaro si stava facendo milioni con le ordinazioni di Schopenhauer (che poi distribuiva non si sa bene a chi...) e Schopenhauer era al settimo cielo, puzzava TANTISSIMO ed abbracciava Schopenhauer ringrazia gli organizzatori per lo spazio concessoIváno ed il Tracca, perché gli voleva tanto tanto bene.
Poi, attraverso il vetro, vide passare della pheega e si buttò di nuovo fuori.

Le condizioni del Tracca, intanto, erano preoccupanti: non parlava da almeno venti minuti e, sotto agli occhi, che faticava a tenere aperti, si stavano formando due borse che su Ryan Air difficilmente sarebbero potute passare come bagaglio a mano.
Mi avvicinai per fargli i complimenti, perché la convention mi era piaciuta... ed invece, fu il Tracca ad anticipare me: "Marok! Ho capito perché non organizzi più!"
"Tracca! - risposi - Ai miei tempi era molto peggio... e sai perché?"
Hommage á QiQQo - reprise "Hm?"
"Speravamo ancora che venissero gli ELII!!!"


Il Tracca riaprì gli occhi, sorrise e rispose: "Sì. Torniamo all'ESC?"

Per la gioia della malcapitata di turno, recuperammo Schopenhauer e ritornammo dentro, ritrovando M__nuel, il Manzo e Funcis, che non avevano ANCORA finito di smontare il palco perché erano troppo impegnati a bere e sparare cazzate.

Urlando: "VI OFFRO DA BEREEEEEE!", Schopenhauer puntò dritto verso di loro, con l'andatura rumorosa e disarticolata di una jeep senza una ruota. A metà strada, però, venne calamitato da una coppia di tipe ed iniziò ad orbitare attorno a loro, che cercavano in tutti i modi di non guardarlo.

Pur di farci uscire, i buttafuori diedero una mano a M__nuel a smontare il palco, caricandosi sulle spalle la roba più PESANTE e SCOMODA del mondo, mentre le due tipe di cui Schopenhauer era diventato satellite iniziarono a lanciarci occhiate implorando pietà.

Alle quattro del mattino, È ora di ESCl'ESC conteneva solo i buttafuori, Schopenhauer e le due tipe, che, a quanto pare, NON dovevano uscire perché lavoravano, vivevano e dormivano là.

Ad un certo punto, fu chiaro che ci avrebbero persino PAGATO per portarlo via, se solo gliel'avessimo chiesto.

"Dai Schope! - dissi - Stiamo andando a casa!"
"Andate, andate! -
rispose - Io rimango qua! DOTTORE! Resta anche tu! GROSSI COLPIII!!!"

Persino una delle tipe gli disse: "Non senti i tuoi amici che ti chiamano?"
"MA CHISSENEFOTTE DI QUEGLI SFIGATI!!!"
"Non si parla così degli amici! Vai! Esci!!!"
"Ma no, ma aspetta... quella cosa che ti ho detto prima... allora, mi dai il numero?"
"SCHOPEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!"


Esasperato perché i suoi amici sfigati gli avevano rotto i coglioni proprio quando ormai era botta sicura, Schopenhauer uscì fuori sbuffando ed urlando: "SOLO A PAGAMENTO! SOLO A PAGAMENTO!!!", tra i sorrisi delle tipe e gli applausi liberatori dei buttafuori.

Quando arrivammo all'albergo, ero di ottimo umore: ero stato l'ULTIMO ad entrare dal portone!
Sono soddisfazioni.
Ol tugheder ALIUS BY NIGHT
Nonostante l'ora tarda, tutti sapevamo che il meglio doveva ancora arrivare: persino il Tracca, Daiconan e Manila, che avevano la casa a Roma, avevano PAGATO un stanza d'albergo per passare la notte con noi e godersi l'appuntamento principale della convention: la telefonata di MEEMMOW.

Dopo esserci radunati tutti nella stanza più grande, quando ormai erano passate le tre, telefonammo a MeemmoW, aspettammo che SI SVEGLIASSE, rispondesse e poi buttammo giù, in maniera che ci potesse richiamare.
Dopodiché, restammo per UN'ORA E DIECI MINUTI al telefono, per ascoltare la sua ultima creatura: un racconto di fantascienza chiamato GRUMORAMA.
GRUMORAMA
(by MeemmoW)

La giornata di Grumo era cominciata nel migliore dei modi: la batteria del cellulare era spirata durante la notte, la sveglia d'emergenza non era suonata e fuori si era scatenato un nubifragio come non se ne vedevano dalla réclame del Cynar con Ernesto Calindri. Lavatosi e vestitosi con fretta furiosa Grumo si lanciò direttamente dalla finestra della sua stanza, atterrando sul tetto di un tram per raggiungere con quattro balzi la metro. Già che c'era prese in prestito una stampella da un falso invalido che chiedeva l'elemosina alla biglietteria elettronica per ovviare al dolore lancinante che gli faceva pulsare il polpaccio destro, salì sul vagone affollatissimo bestemmiando tra le gengive e scese alla fermata di China Martini dove lo aspettava il grigio palazzone parallelepipedo nel quale lavorava al diciassettesimo piano e tre quarti.

Bagnato fradicio, stravolto sballato gasato completamente fuso si presentò al bancone dell'ingresso dove troneggiava la vecchia siura Amelia, mostrando il pass conficcato tra indice e medio della mano sinistra.

"Se la prenda calma, giovanotto, fra poco sono le undici e un quarto"

Grumo la mandò a cagare tra le gengive, conscio che il ritardo gli sarebbe costato settantatrè ore di straordinario spalmate in una sola giornata lavorativa.

Prima di chiamare l'ascensore decise di prendersi un caffè alla macchinetta di nuova generazione che scintillava nel corridoio in penombra: estrasse la chiavetta magnetica dalla tasca del pantalone zuppo di pioggia, la inserì nell'apposita fessura, digitò il tipo di caffè e piombò nella tenebra più scura che i suoi occhi avessero mai visto. Si risvegliò disteso su un letto all'interno di una stanza dalle pareti bianche, mentre un rettangolo azzurro volteggiava sulla sua testa sboccando codici incomprensibili. Grumo si guardò attorno e a fatica si alzò dal letto con una leggera emicrania, quando dal fondo della stanza si delineò una sagoma che avanzava verso di lui.

"Buongiorno" , disse l'uomo col camice bianco e gli occhiali dalle lenti arancioni, "sapevamo che si sarebbe risvegliato"

"Dove mi trovo?", chiese Grumo.

"Vede, signor ... Gatteo a Mare, da quanto mi risulta, lei è stato vittima di una forte scarica elettrica che le ha fatto perdere conoscenza. Nonostante si trovasse fuori pericolo di vita il suo cervello ha reagito in maniera singolare e straordinaria impostando un meccanismo - oserei dire - di stand by permanente"

Grumo non capì un cazzo e lasciò che l'uomo proseguisse il racconto.

"L'abbiamo tenuta sotto costante controllo per tutto questo tempo e ci siamo permessi anche di impiantarle un rivoluzionario circuito neurale all'interno del cervelletto, di modo che la situazione fosse monitorata giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto per minuto, secondo per secondo. Mi lasci dire in tutta franchezza e fierezza che lei rappresenta la tappa definitiva del progresso umano in tutto l'universo conosciuto e già conosciuto!"

"A parte che avreste potuto gentilmente avvisarmi dell'impianto", intervenne Grumo, "avete avuto la cortesia di avvertire i miei familiari?"

L'uomo col camice bianco cambiò espressione sul volto.

"Temo che le persone di sua conoscenza non siano più tra noi. D'altronde, sono passati 3985 anni dal suo ricovero e ... "

Grumo gli fu addosso in un solo scatto e lo afferrò per il collo.

"Basta con tutte queste stronzate fantascientifiche! Voglio vedere la mia famiglia! Voglio tornare a casa! Voglio recuperare lo straordinario arretrato!"

"Non pensavo che la sua forza fisica fosse aumentata in maniera così vigorosa", esclamò l'uomo con voce strozzata.

Quattro sagome apparvero alle spalle di Grumo, trattenendolo per le braccia e le gambe. L'uomo si ricompose e lo guardò fisso negli occhi con aria grave.

"Lei non ha più nessuno al mondo. Il mondo stesso è cambiato, si è evoluto a costo di grandi sacrifici e grandi perdite. Abbiamo avuto altre guerre mondiali e cinque guerre planetarie con esseri di altre galassie e dimensioni che ai suoi tempi erano considerati passatempi letterari. Ha tanto tempo a disposizione per farsene una ragione. Questo è l'anno 6000, che voglia crederci o no. Adesso si dia una regolata e ..."

Grumo cominciò a tremare dalla testa ai piedi, scosso da una rabbia che non aveva mai provato finora. I quattro uomini che lo trattenevano furono costretti ad allentare la presa mentre lo osservavano sgomenti emanare un'aura dorata che lo faceva sembrare uno spaventoso dio pagano. Cacciando la testa all'indietro e intrecciandosi le dita della mano, Grumo esplose in un urlo disumano e quello che seguì non poteva essere raccontato da alcun testimone presente sul posto, tanto era accecante e violenta l'energia che invadeva la stanza. Percorrendo a una velocità inimmaginabile lunghi corridoi di tenebra e cerchi di luce, Grumo fu testimone delle meraviglie e degli orrori che colmavano l'universo. Un indescrivibile orgasmo di fortissime sensazioni gli fece vibrare tutto quanto il corpo, poi si ritrovò all'ingresso del manicomio di Collegno.

Così, senza un motivo apparente.

"Ma non avevi paccato?" chiese una voce familiare.

Era il dottor Marok in compagnia dei Motivi.

- continua -
IL MONDO AFTER GRUMORAMA
Il racconto di MeemmoW era meraviglioso quanto potente ed ebbe un impatto devastante: la Jeppa crollò dopo dieci secondi, il Tracca dopo dieci minuti e Pasquale dopo un quarto d'ora, però per terra, perché tanto non aveva prenotato il letto e quindi gli piaceva così.

Dopo mezz'ora, in quella stanza la voce di MeemmoW era rimasta l'unica forma di energia dotata di movimento: tutto il resto erano armadi, comodini, letti, tessuti ed altri assemblati organici ugualmente usurati, immobili e muti, rapiti dalla narrazione ed inebriati dall'handicap.

Oltre a quelli colorati del sottoscritto, gli unici occhi a rimanere aperti fino alla fine furono quelli di Choo, Daiconan, Franz Crack, Frash, Len, Schopenhauer e... udite udite... Salvate il soldato Tracca GRUMO: il grande protagonista della fiaba, per una volta, era riuscito a rimanere sveglio fino alla fine!!!
E usava queste ore aggiuntive per fare foto alla gente che dormiva.

Nonostante da tempo immemore non mi degnasse più di risposta, alle cinque del mattino mandai comunque l'sms di "Buongiorno!" al Favone Grassone, perché ero sicuro che, comunque, l'avrebbe fatto incazzare.
A quel punto, la missione era compiuta... potevo andare a dormire anch'io.
Sì... ma DOVE?

"Marok - disse Daiconan - Va bene se Schopenhauer va in stanza con te e Choo? Almeno lo sapete gestire..."

La camera ripiombò nel silenzio: si respirava la stessa ansia di quando la prof, Biodegrado in classe, chiedeva se ci fossero volontari per l'interrogazione.

"Ma certo! - risposi - Comunque, le camere sono da quattro! Chi vuol essere il quarto?"

Stranamente, non si fece volontario NESSUUUNO... così ci venne assegnata d'ufficio la stanza in cui stava già dormendo MITCH, che non si poteva ribellare perché non aveva ancora ripreso conoscenza... e, forse, non l'avrebbe ripresa mai più. Peccato.

Mentre ero al cesso e fissavo la mia cascata di pipì, cercando di immaginare quali parametri avrei dovuto impostare perché le goccioline non si vedessero né mosse né sfocate, mi accorgevo di essere davvero felice:
  • a Choo ed al sottoscritto era finalmente stato riconosciuto il ruolo di badanti ufficiali di Schopenhauer
  • saremmo stati gli ultimi a poter dire di avere condiviso una stanza con Mitch, quand'era ancora in vita
  • sarei stato L'ULTIMO di tutto l'albergo ad andare a dormire
Solo alla fine mi venne un dubbio: in tutto questo, la chitarra di CAZZO che fine aveva fatto?

Decisi che la risposta era una sola: "Fankulo!"
Domenica 8 febbraio 2015: IL RISVEGLIO
Mi risvegliai all'alba, mezzogiorno, e fui L'ULTIMO ad aprire gli occhi: mi potevo ritenere soddisfatto.

Nelle immediate vicinanze, non c'era più traccia di culi pelosi: ero rimasto da solo con la bella Choo, avevamo tutta la stanza e tutto il lettone per noi! Aléééééééé!!!

Così, Choo mi raccontò di SCHOPENHAUER.

Aveva russato per tutta la notte, poi ad un tratto si era misteriosamente spento; spaventata, la giovane badante si era riattivata per controllare che fosse ancora vivo, e l'aveva trovato in piedi, che si affannava a raccogliere tutte le sue cose.

"Sono le UNDICIIII! Mi parte il treno alle UNDICI E MEZZA! DEVO CORRERE! Salutami il DOTTOREEEEE!!!"

A quel punto, Choo si era felicemente riaddormentata, sognando il nostro badato che, zoppicando, saltellava in mezzo al casino di via Nazionale, schivando le macchine, gli ambulanti e la polizia e, soprattutto, resistendo alla tentazione di baccagliare la pheega.

Di Mitch, invece, nessuna notizia... peccato.
DIVERSAMENTE PUB
Una volta in corridoio, trovai una decina di Fave in libero cazzeggio: Daiconan, D O N D I E G O, Franz Crack, GRUMO, la Jeppa, Len, Manila, Pasquale, la Re Minore e il Tracca. E poi c'era Uollano, che però non ha la chiocciola.

"Buongiorno Marok!!! Vieni a mangiare con noi?"
"Boh..."
"Andiamo al pub qua di fronte, ti va bene?"
"Ok..."
"Grande! Ci vediamo là!"


Quando si erano già allontanati, Choo mi disse: "Ma la faranno bene la PASTA ALLA GRICIA?"
Se ne ricordava ANCORA... PiombinoKastrox!

"Al pub? Beh..."
"DAI!!!! Io voglio la pasta alla GRICIAAAA!!! Ieri mi avevi promesso che l'avremmo mangiata!!! Se no piuttosto andiamo da un'altra parte e..."
"Scherzavo... la fanno benissimo! La fanno tutti bene a Roma!"


Lasciata la valigia alla reception, scendemmo le scale ed attraversammo la strada-Carmageddon che ci separava dal pub, rischiando la vita almeno tre volte, con tre dinamiche differenti.
Però, mentre saltavamo sulle macchine in stile Frogger, ho anche fatto in tempo a cercare la sagoma di gesso con le sembianze di Schopenhauer!
Niente, forse l'avevano già cancellata... soka.
GRICIA DAY
Era la prima volta che entravo in un pub con una pheega che sapeva già in partenza quello che avrebbe ordinato... e non ci avrei mai scommesso mezzo centesimo, ma, nel menu del pub, la Gricia c'era sul serio!
Costava anche poco: cinque euro, come un hamburger!
"Alééééééééééééééééééé!!!"
Il dottor Marok risolve.

Il Tracca, intanto, sembrava rinato: aveva il sorriso rilassato e sereno di uno Una persona, tra loro, sa leggere i floppy studente il giorno dopo gli esami.

"Marok! - disse - Ma che prendete voi?"
"Eh... prendiamo la Gricia..."
"Ma siete sicuri? Qua non so come la fanno, è solo un pub e..."
"Eh, ma Choo ha voglia di Gricia da ieri..."

Il Tracca capì al volo e cambiò argomento.

Alla fine, incredibilmente, la Gricia era discreta... anche se il meglio fu raggiunto con la specialità della casa: un super tagliere di salumi, formaggi e miele, che avevamo condiviso con tutto il tavolo perché, se io non avevo voglia di dimagrire, tutti dovevano ingrassare.

Verso le due, GRUMO e D O N D I E G O si alzarono per andar via, perché Il mondo guarda il mio cibo rischiavano di perdere il treno.

"Quanto dobbiamo?"
"Tracca! -
dissi - Chiedi il conto, che facciamo alla romana!"
"MA NOOOO!!! -
urlò Daiconan, che nella notte aveva ritrovato la voce - SE FACCIAMO ALLA ROMANA NON VIENE MAI GIUSTO! OGNUNO PAGA IL SUO!!!"

All'inizio pensavo che scherzasse... poi vidi il Tracca che cambiava espressione. Era una delle peggiori leggi di Murphy: se pensi che i guai siano finiti, che tutto sia andato a posto e pensi di poterti rilassare, c'è qualcosa di cui non stai tenendo conto! E, per dritto o per TRAVERSO, ti entrerà nel culo.
E BRUUUUUUCIA!

Vidi il Tracca sospirare, alzarsi, andare alla cassa, discutere con l'omino e tornare con un menu ed uno scontrino lungo quanto un LENZUOLO.

"Ok... - disse a Daiconan - Fai i conti..."

Subito dopo, si sedette e chiuse gli occhi, mentre a poca distanza Daiconan iniziava la raccolta ed i più creativi si organizzavano per la sopravvivenza.

Ad esempio, l'occhio attento di Pasquale at workPasquale notò una strana manopola, in un angolo seminascosto della stanza.
Sperando che regolasse l'autodistruzione dell'intero palazzo, provò a girarla... e non esplose niente.
La luce del lampadario, però, si affievolì.
Rimessa la manopola nella posizione di partenza, la luce tornò come prima.
Sì, era un dimmer!
E, soprattutto... un'opportunità!

Senza farsi vedere, Pasquale iniziò a dare delle sfumature all'illuminazione, ad intervalli regolari, quasi ritmiche... e Len, che se ne accorse, gli tenne il gioco: "Guardate il lampadario, c'è un POLTERGEIST!"

Per quanto incredibile, Franz Crack si impressionò sul serio: iniziò a Birradiversità CRONOMETRARE il tempo che intercorreva tra la morte e la riesumazione della luce puttana, contando ad alta voce: come nei racconti di MeemmoW! Le luci lampeggiano ogni 14 secondi! State a vedere! 1... 2... 3..."
Naturalmente, Pasquale riusciva a sentirlo, quindi andava perfettamente a tempo.
"Gli spiriti ci parlano!!!"

Pasquale sarebbe potuto andare avanti così all'infinito, tanto non c'era un cazzo da fare... ma ad un tratto ebbe paura di essere sgamato e tornò a sedersi a tavola.
A quel punto, Len rivelò l'inganno a Franz Crack, che si appassionò, si alzò e corse al dimmer, perché voleva giocare anche lui. Nel giro di TRE SECONDI, forse DUE, fu sgamato dallo sguardo TRUCE della cameriera... e ritornò al suo posto.

Intanto, il cazzeggio di Pasquale continuava: È trasposto di mezza ottava, ma non fateci casoaveva adocchiato un pianoforte ed iniziò a suonarlo. Era FENOMENALE... e non perché lo sapesse suonare: era TRASPOSTO DI MEZZA OTTAVA, con tutte le alterazioni INTROIATE.

In breve tempo, attorno al piano si creò un capannello di sfigati che comprendeva me, Franz Crack, Frash e lo stesso Pasquale... ed iniziammo a calcolare le variazioni che dovevamo fare su una scala per azzeccare la tonalità, mentre Franz Crack teorizzava i vantaggi di suonarlo con i piedi, finché Choo disse: "BASTAAAAAAAAA! HO MAL DI TESTA!!!"

E, da dietro, una cameriera: "E poi è pure SCORDATO!"

Come se fosse colpa nostra.

Comunque, per disperazione iniziammo a comporre "Bolla di Brodo" col compositore del Nokia, ma era accordato... non era lo stesso.

"A che punto sono i conti? - chiesi - È tutto a posto?"
"Eh... -
rispose Daiconan - Non quadrano... qualcuno non ha pagato il caffé... o forse la quota per il tagliere... ma aspetta, adesso riconto di nuovo, perché..."
"QUELLO CHE MANCA LO METTO IO! USCIAMOOOOOOOOOO!!!"


Seguirono 92 minuti di applausi... ed il nostro culo, finalmente, vide la luce del giorno.
L'INCONTRO COL DESTINO
Una volta fuori, dissi che mi andava bene andare da QUALUNQUE PARTE, pur di muovere il culo da là.

"Ok! - disse Frash - Andiamo a vedere il CIMITERO PROTESTANTE?"
"Eh?"
"MA CHE BELLA IDEA! -
esclamò Choo - DAI, ANDIAMO!!!"

Dieci minuti più tardi, non riuscivo ancora a capacitarmi del come e del perché NESSUN ALTRO avesse voluto seguirci in questa fantastica avventura... comunque, il paesaggio non era male: all'uscita del metrò trovammo una PiramidePIRAMIDE... come nelle dimensioni parallele di Dylan Dog.
E questa era la parte normale.
Sotto alla piramide c'erano SANFRU e la sua TIPA!

Se le probabilità di ribeccare Sanfru girando a caso per Roma erano scarsine... quelle di ribeccarlo sotto alla PIRAMIDE dietro al CIMITERO PROTESTANTE erano, credo, di una su un miliardo... tipo quelle che aveva GRUMO di trombare viaggiando in treno con D O N D I E G O.

"E non è tutto - disse SANFRU - Sapete che cosa c'è qua dietro? Un cimitero protestante!"
"Ah... è bello?"
"Molto! Ma, purtroppo, ha appena CHIUSO..."


PiombinoKastrox.
BLABLASBOOOKK
Frash sarebbe stato l'ultimo a lasciare Roma: aveva appuntamento alle sei di sera all'EUR con un misterioso individuo che gli aveva offerto un passaggio tramite BlaBlaCar.

Non è male come servizio, anzi: come rapporto velocità/prezzo è un'ottima soluzione! A patto, naturalmente, che uno non soffra la macchina viaggiando per così tante ore.

"Ho la nausea!" disse Frash.
"Come?"
"Ho la nausea... scusate, mi siedo un attimo sulla panchina..."


Sta a vedere che la pasta alla gricia mi aveva salvato da un'intossicazione.

"È la prima volta che viaggio con BlaBlaCar - diceva - E se gli sbocco in macchina?"
"Beh... -
risposi - Sarà una bella recensione!"
"Noooooooo!"


Superata la prima fase drammatica, Frash si rese conto che la panchina sulla quale stava agonizzando era esattamente sotto un ENORME CULO di BRONZO, a cui era attaccato un cavallo ed iniziò a studiarlo nei minimi dettagli... esattamente come stava facendo Choo con lui.

"Non vorrei disturbare le vostre analisi - dissi - Ma avremmo il treno tra UN'ORA... e la valigia è in albergo!"
"Uffa, che palle... -
disse Choo - Siamo in anticipo!"

Abbandonato Frash al suo destino, ci fiondammo in albergo e poi in stazione... dove TUTTI i treni, ringraziando il cielo, erano in ritardo.
Però ci scrisse Len: "Siete ancora a Roma? Ci vediamo alla libreria BORRA?"

La libreria, che in realtà si chiamava BORRI, era dentro la stazione... ma la cosa più incredibile è che, per cercarla, ci ritrovammo in mezzo ad un flash mob di gente che si baciava... e la maggioranza era pheega!

Era il normale equilibrio naturale: le Fave stavano lasciando Roma.
I POSTUMI
Alla fine, l'ISIS ci aveva fatto paakko... ma il nostro passaggio aveva comunque seminato nella Capitale Roma città mortamorte e distruzione: nel giro di pochi mesi, il vecchio sindaco sarebbe stato rimpiazzato da un nuovo prefetto, che ODIAVA i centri sociali (tutti, ma soprattutto l'ESC!) e quindi avrebbe fatto di tutto per chiuderli.
Com'è finita? Semplice: NON è finita!
Sta a voi cercare di salvare l'ESC... per esempio, firmando l'apposita petizione!
Coraggio... fatelo per i cessi... non fate chiudere l'Esc!!! Altrimenti ci arrabbiamo!

Oltre all'ISIS, la convention aveva avuto un altro grande escluso: il simpatico complessino.
Ebbene, non era un caso isolato: l'estate del 2015 avrebbe vantato uno dei record di ASSENZA di Elio e le Storie Tese dal palco! Ben DUE date in tutto, di cui una a luglio (in Svizzera!) e un'altra il primo lunedì di settembre, a Brescia.
Dall'inizio del millennio, era un onesto secondo posto dopo l'estate 2009, quella con una sola data.

Gli Elii si sarebbero poi riscattati durante l'autunno, con altri quattro concerti e, soprattutto, con la preparazione di un nuovo album, dal titolo "FiggattaFiggatta de Blanc".
Notate come la copertina sia un chiaro omaggio all'arte grafica di Carro: dopo 17 anni, finalmente il talento di un vecchio amico veniva riconosciuto... e chi trova un amico trova un tesoro!

A proposito di disegnatori (e con buona pace di sua moglie!), NestoRe si sarebbe ben presto reso conto che la nuova creatura esigeva un ulteriore tributo di carta ed inchiostro: nel giro di pochi mesi, sarebbe uscito Storie Tese Illustrate Numero Tre! E non c'è due senza quattro.

A proposito di cifre, vi ricordate la chitarra brulé, quella che CAZZO aveva pagato 220 euro e che la moglie non voleva più vedere in casa?
Bene, l'investimento aveva reso esattamente ZEEEEEERO: alla fine, NESSUNO aveva voluto comprarla... e CAZZO se l'era riportata a casa... con buona pace della moglie. Un eroe dei nostri tempi.

A proposito di storia, i primi viaggiatori ad arrivare a destinazione furono GRUMO e D O N D I E G O... ma solo perché una controllora li aveva visti da lontano mentre cercavano di correre verso il binario ed aveva avuto pietà, ritardando la partenza del loro treno... quindi probabilmente erano stati ODIATI da tutti gli altri passeggeri, compresi quelli che avevano il cazzo.

Però era stato un bel viaggio: GRUMO si era portato da leggere un libro di fantascienza degli anni '50, "Io Sono Leggenda", la storia dell'ultimo essere umano rimasto vivo sulla Terra dopo che un batterio aveva trasformato tutti gli altri in vampiri.
All'inizio, D O N D I E G O si era limitato ad osservarlo in silenzio... poi gli aveva detto: "Sei già arrivato quando trova un alieno nella vasca da bagno?".

Se c'è una cosa che fa incazzare tantissimo l'autistico GRUMO sono gli SPOILER sui libri che sta leggendo: "NON ME LO DOVEVI DIRE! ADESSO MI HAI ROVINATO IL LIBRO! VAFFANKULO!!!"
Solo una volta arrivato a casa, riappacificatosi col mondo e terminato il libro, l'autistico GRUMO avrebbe notato che quella scena nel romanzo NON ESISTE!
Quindi, D O N D I E G O era un genio... o, più semplicemente, vedeva gli alieni. Cose che capitano, quando si fa abuso di sostanze poco extra e molto terrestri.

La bella Choo avrebbe ritrovato una Bologna che ancora sognava l'estate, avvolta da una morbida coperta di neve... ed avrebbe passato il tempo a lamentarsi di tutti quelli che l'avevano spalata via dalla propria macchina, ammucchiandola sulla sua.
A quel punto, avrebbe deciso di trasferirsi per qualche mese dove faceva ANCORA PIÙ FREDDO: la burrascosa Inghilterra!
"E non mi vorrai lasciare da sola, vero?"
"Beh... ma c'è la maledizione... lo sai, non posso andare a Londra..."
"Ma come fai a credere a queste cazzate??? Un maiale che non va a Londra è solo un maiale!"


E fu così che il 2 aprile sfidai la maledizione e volai a Londra dalla bella Choo!
Casualmente, anche Uollano in quei giorni era a Londra, così decidemmo di beccarci tutti assieme in una stazione della metropolitana a caso: Holborn.
Risultato: la stazione di Holborn PRESE FUOCO, un attimo prima che ci arrivassimo noi.

Dopo qualche giorno, avevo optato per un saggio dietro front in Italia... ma Choo mi convinse a ritornare a Londra da lei: l'incendio ormai c'era stato, non poteva andare peggio! Così, mi preparai a prenotare un secondo viaggio, però facendo scalo a Roma Fiumicino: costava meno!!!
E l'aereoporto di Roma Fiumicino PRESE FUOCO.

Così prenotai un volo diretto, che non faceva scalo a Roma.
E non capitò nulla.
"Vedi? Questa storia della maledizione non è vera, è una tua fantasia..."

Il 22 maggio, giorno del mio volo di ritorno, Londra fu colpita da un TERREMOTO di 4.2 gradi richter.
L O N D R A!!!
Tesoro, sono un killer.

A proposito di calamità: nonostante la forte nausea, Frash riuscì a NON sboccare nella macchina del primo autista di BlaBlaCar della sua vita, che, anzi, per pietà lo scaricò sotto casa, rinunciando alla tentazione di dargli un feedback negativo. Gli handicappati sono nati con la camicia!

A proposito, il nostro badato SCHOPENHAUER alla fine era riuscito a prendere il treno, grazie alle sue doti ginniche e alla sua innata agilità. Alcuni testimoni raccontano di averlo visto ABBATTERE a MANATE un vassoio di tazze piene, mentre correva attraverso la hall... ma non vogliamo dare credito a queste voci false e tendenziose.
Per quasi un mese, comunque, non ebbi più sue notizie... finché non me lo ritrovai accanto ad un concerto di una cover band di sigle di Bud Spencer & Terence Hill, a cantare a squarciagola il coro dei pompieri e la sigla di "Chissà perché... capitano tutte a me".

Ed infine, Len sarebbe ritornata nella sua Lecce solo a notte fonda e, dopo la sua prima esperienza con Schopenhauer, eravamo tutti convinti che non l'avremmo rivista mai più.
Invece, il primo maggio Len si sarebbe spinta fino al profondo nord, pur di poter giocare a birra e salsiccia con noi... naturalmente stappando la birra XDLOL!
L'avremmo poi ritrovata anche al PercFest, dove avrebbe incontrato un Angelo e tanti, tantissimi fagioli.

Questa però è un'altra storia... adesso, mi raccomando, fate i bravi... e andate tutti quanti doverosamente, sonoramente e xdlolamente affankulo!
L´odore del Primo Maggio
Ho visto l´apribottiglie XDLOVE Diversamente sincronizzati - atto I
Sintonia fine L´attesa Versa, stronzo nuovo, versa! Piatto ricco mi ci ficco! Fave Sincronizzate
Bevete XDLOL... e suonerete come me! Len vede arance ovunque! Aiutatela!!! Saluti dall´Inghilterra
Fankulo