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Una figura di cacca, di kacca, di merda o di marrone ed aromatica sostanza che dir si voglia, è resa tale dal numero di persone che ne sono a conoscenza.
E quale miglior modo di amplificare la conoscenza se non un bel sito internet?
E così eccoci qua! Mandatemi le vostre figure di kacca o (più probabile!) quelle dei vostri amici... e verranno immortalate per l'eternità!!!

  INCONTRI RAVVICINATI (Favone - 25/9/2014) 

Ieri ho collezionato una figura di merda apocalittica.
Io e la mia fascinosa metà ci siamo fermati a buttare un occhio alla bancarella dei libri ai giardini pubblici, in largo Cusano. Con la suddetta procace fanciulla al mio fianco, noto un libro di King che non ho in versione rilegata all'esorbitante prezzo di due euri e cinquanta sents. Subito penso: "Toh! Un libro di King che non ho in versione rilegata all'esorbitante prezzo di due euri e cinquanta sents!" e mi sposto per acquistarlo. Torno vicino a Silvana e senza neanche girarmi a guardarla, così, perché sono tanto simpatico, con l'indice le solletico una chiappa.

Verso l'interno per essere precisi.

Al tatto sento dei leggings che lei non ha mai avuto.

Dalle mie spalle sento provenire la sua voce: "MA SEI PROPRIO UN DEFICIENTE!!".

Mi giro e vedo una faccia che non-si-può-descrivere.
La ragazza a cui avevo solleticato il culo mi guardava con occhi e bocca spalancati in modo surreale. Un po' come quando ai personaggi Disney scende la mascella dallo stupore. Divento bordeaux (il colore, non il vino). "Scusascusascusa. Ehm. Decisamente non sei lei... Questa finisce nel libro d'oro delle figuredimmerda..." Silvana continua saggiamente a coprirmi di insulti per rendere ancora più chiara la situazione ed evitarmi una denuncia per molestie.
Intanto il tizio del banchetto rischiava il collasso a forza di ridere. La ragazza in questione l'ha presa anche lei sul ridere e via, è finita così.
Adesso però appena sfioro una chiappa alla mia morosa ride fino alle lacrime.

  AL BIRRIFICIO (Meemmow - 15/5/2014) 

Al Birrificio Torino, in via Parma, la birra è sempre ottima... ma gli effetti, a volte, sono imprevedibili.
Così, dopo la prima pinta, il prode Meemmow ha iniziato a renderci partecipi dei suoi dubbi esistenziali: "Ma pensa se tua madre apre la porta e ti vede mentre tu ti SPARI una SEGA! Che fai?"

Terminata la frase, Meemmow si è accorto dello strano silenzio che lo circondava... o forse è stato un caso... comunque, ha alzato gli occhi, incrociando quelli di una giovane donna: la cameriera, che era ferma di fronte a lui.

"Beh... - disse la giovane - ...a quel punto finisci!"

Birrificio Torino, un altro posto in cui non potremo tornare mai più.

  LASCIATEMI CANTARE! (Pasquale - 17/4/2014) 

Mi succedono cose strane. Non proprio strane strane, direi per lo più improbabili.
Basta che siano figure di merda, per farle accadere. Ora, io canticchio. Sempre. Non lo faccio coscientemente, ma lo faccio. Ho praticamente un piccolo repertorio che spazia dal ragtime alla folk, dal blues al rap, dalla bossanova al canticchiare fraseggi della fusion più estremizzata. Chiaramente passo anche per la napoletana e per l'immancabile cantautorato italiano, è ovvio.
Ma mai e poi mai, lo giuro, nel corso della mia vita, avevo canticchiato "un giudice" di De Andrè.
E questa mattina, per qualche motivo, guarda caso, mi sono alzato con quel motivetto in gola. Tutta la mattinata in un cantiere, con un orribile mal di testa, la polvere che m'entrava nelle narici, tutta la "sfravecatura" addosso, mentre ero intento a fare le "tracce". E battevo la "sciamarrella", ché in italiano non so mica come si chiami, e la battevo a tempo, con quella musichetta nelle tempie "paraparà pa paaaaaà paràpapàpa papa pà". Basta. Così impazzisco. Una pausa. Vado a comprare le sigarette ed a prendere il caffè.

Entro in tabaccheria praticamente urlando "cosa vuol dire avere/ un metro e mezzo/ di statura? (Etc.)" e si gira l'ultimo della fila.
Bene. Un nano.
Lo sguardo schifato che m'ha rivolto, non lo dimenticherò mai.

  IN BIBLIOTECA (Anovex, 23/11/2013) 

Ero in biblioteca. Dovevo ordinare un libro. Accanto a me c'era una ragazza con una copia di "Paura di volare" e così, niente, abbiamo iniziato a parlare della Jong, di femminismo, emancipazione, "cosa fai sabato sera?"... Poi arriva la bibliotecaria e mi fa "RENATO, è arrivata la tua copia di PORNOSOFIA!".
(sguardi di gelo)
"Grazie!"
E poi dicono: "Esci di casa!".

  IN TEMPO DI CRISI (Killer, 1/8/2013) 

Il diversamente giovane Dominicchio aveva perso il posto... e gli giravano i coglioni a mille.
Per tirargli un po' su il morale, ci siamo trovati in piazza Vittorio per una merenda sinoira (per le minorenni: "apericena"). C'eravamo tutti, infatti attorno al tavolo c'era terra bruciata: neanche una pheega a pagarla oro. Solo uno è in ritardo: KILLER.

Dominicchio è seduto di fianco a me e la cosa è stimolante: per tutta la cena, si prodiga nel tessere le lodi delle personalità che l'hanno licenziato, scomodando tra l'altro diverse divinità, che salutiamo. Poi però riusciamo a cambiare argomento, finalmente Dominicchio pensa ad altro... ed infine compare Killer.
Lo guardiamo, mi vede, sorride, indica nella mia direzione e urla: "Noi veniamo tutti da lavoro, TRANNE UUUUUUUNO!"
Killer, ovviamente, si riferiva a me.
L'INTERA PIAZZA è scoppiata a ridere... tranne UUUUUUUNO!
È stato divertente.

  PORRAAAAZZO (EGMP93, 26/6/2012) 

Alle superiori, ogni occasione è buona per sfottere i prof... sempre!
Secondo alcuni, è il modo migliore per passare il tempo... a patto di non farsi beccare. Mai!
Quella sera non poteva fare eccezione: i miei amici ed io avevamo appena visto il saggio di danza di una nostra compagna e cazzeggiavamo fuori dalla sala, in attesa del saluto e dei complimenti.
Il tempo passava, ognuno di noi adulava i suoi cattedratici eroi e anch'io, modestamente, incominciai a decantare le virtù della mia prof di ita, che ha un PORRO poderoso su una guancia e saluta SEMPRE DA QUELLA PARTE perché le PIACE fare SCHIFO.
Il volume delle nostre frasi cresceva, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, finché io non ho sovrastato la confusione generale e me ne sono uscito, urlando, con la seguente frase: "PENSATE SE ADESSO CI GIRIAMO E VEDIAMO PORRAAAAZZO!!!".
Fu il gelo.
Tutti guardavano me... e io, lentamente, mi voltai indietro.
Alle mie spalle, Porrazzo non c'era... ma proprio ACCANTO a me c'era una SCONOSCIUTA con un PORRO in faccia... ENORME!!!
Il resto lo lascio alla vostra immaginazione.

  IL SOFFIO DELL'ALDILÀ (Marok, 14/4/2012)

Al Lingotto c'è Torino Comics.
Choo ed il sottoscritto passeggiano amabilmente tra le bancarelle, conversando di fumetti, finché nei nostri discorsi viene fuori "Brendon", una serie ambientata in un futuro post-catastrofico, una sorta di "secondo medioevo".


"Ah, BRENDON! - commento - Non me lo dimenticherò mai! Avevo letto il mio primo numero proprio undici anni fa, era l'aprile del 2001, si chiamava "IL SOFFIO DELL'ALDILÀ" e l'avevo trovato splendido. Così ne avevo comprato un secondo numero... e non mi aveva detto granché. Poi ancora un terzo, un quarto, un quinto... niente. E non ne volevo sapere di arrendermi: ho dovuto comprare altri DODICI numeri di Brendon fino a concludere che L'UNICO a piacermi era stato il primo che avevo letto. Quindi, tu pensa agli scherzi del destino! Se avessi letto per primo uno qualunque degli altri numeri, non ne avrei mai comprato un secondo... perché fin dall'inizio BRENDON mi avrebbe fatto CAGAAAAAAAAAAARE!"

Sulla parola "CAGARE", la giovane Choo mi indicò un signore, seduto poco lontano da noi.
Era Giuseppe Viglioglia... uno dei nuovi disegnatori di "Brendon".

 L'AMARO (Carotide, 10/4/2012)

C'è il mio amico Andrea che si diverte a farmi fare la solita figura di merda dal primo anno di università a questa parte. Voi direte "Ma anche te cogliona a cascarci sempre!" e avete ragione, ma ogni volta mi coglie alla sprovvista.
In breve, la figura di merda è questa: ogni volta che vicino a me c'è una persona di colore (pazienti, passanti, studenti ecc) lui mi fa "Oh Caro, come si chiama quell'amaro lì che gli fanno quella pubblicità del cazzo..dai! Con quelli che vanno a cercare l'antico vaso??" e io ovviamente rispondo "Il Montenegro!".
E lui, fingendo di non capire: "Monte??"
E io, urlando... "NEEEEEEGROOOOOOOO!".

Quando lui comincia a ridere, io capisco che accanto a me c'è uno di colore.

 I COMPLIMENTI (Ferilli, 5/4/2012)

Dopo la registrazione di "The Show Must Go Off", la Ferilli (la nostra, non l'attrice! :D) è a cena col team della Dandini.
Tutti si alzano da tavola, alcuni escono, lei rimane dentro con Paola Folli, Elio e l'attrice che imita la Fornero... e si rivolge a lei.

F: "comunque, so che è banale dirlo, ma sei BRAVISSIMA..."
A: "grazie"
F: "...cioè, troppo forte! La imiti benissimo, mi ricordi una mia prof odiosa delle superiori..."
A: "eh eh, beh, grazie.."
F: "...e poi, anche quando fai quell'altra, la cancellieri...che forte l'idea del gettone telefonico...quando parli e infili il gettone ah ah ah ma come ti è venuta l'ide..."
Paola, alle sue spalle, dice: "no, lei fa SOLO la FORNERO...!"
F: "ehm...oh-oh..."
A: "eh si, io faccio la fornero, la cancellieri la fa un'altra"
F: "ah...e come si chiama?"
lei, rivolgendosi a Elio: "boh...ciofola, ...cifoli??"
Elio "eeeh, ma come metti il gettone tu.."

È diventato il tormentone della serata.

(Per la cronaca, l'attrice che fa la Fornero si chiama Germana Pasquero. E questa pagina ha una buona visibilità su google. Adesso la figura di kacca è completa!)

 DIVERSAMENTE PRO LOCO (Marok, 31/3/2012)

In qualche ristorante del centro di Torino può capitare di condividere il tavolo con illustri sconosciuti.
Dopo le frasi di rito, vengo a sapere che il mio dirimpettaio è di Bardonecchia.

M: "Ma sei di Bardonecchia? Fico!"
D: "Eh... insomma..."
M: "Beh... ti capisco... come tutti i posti turistici, è vivo in alta stagione, ma nel periodo morto ci sarà il deserto..."
D: "Quello che tu chiami 'deserto' è il periodo che mi piace!"
M: "Eh? Ah... comunque io anni fa andavo a Bardonecchia in vacanza, quando ancora era..."
D: "Sei un villeggiante?"
M: "Beh... andavo a camminare..."
D: "Allora io ti tiravo le PIIIIGNE!"
M: "Eh? Boh... comunque era veramente un paesino splendido... sai, ci andavo tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80 e..."
D: "Bene, bene! Proprio gli anni che ai villeggianti tiravo le PIIIIIIGNE!"
M: "Uh? Boh... comunque c'era ancora poca gente ed era pieno di prati, non c'erano le case di mmmmerda che ci sono adesso... erano tutte baite di montagna... certo, tranne via Medail, che già allora sembrava una via di città... faceva cagare!"
D: "Io abito in via Medail..."
M: "Eh? Ah... io stavo in una baita nel borgo vecchio, in vicolo delle Torri, nella zona di via Fiume..."
D: "E io ti tiravo le PIGNE. E adesso la tua casetta non c'è più!"
M: "Ah... peccato... case di mmmmerda pure lì eh? E la Irma, la vecchietta di via La Rho?"
D: "È MORTA!"
M: "E va be', era già vecchia allora... però mi ricordo quant'era bello, il borgo vecchio, senza quelle case di mmmmmmerda... ma, dimmi... ci sono ancora le passeggiate... tipo quella per andare alle Tre Croci?"
D: "Adesso ci si va in macchina..."
M: "Che? Nooooo! Sigh... Ma hanno rovinato anche le frazioni? Tipo Melezet?"
D: "Beh... a Melezet È FRANATA LA MONTAGNA!"
M: "Azz... e Les Arnauds?"
D: "C'è ancora... ma hanno costruito dappertutto..."
M: "Cazzo... l'unica speranza è un'altra frana per quelle CASE DI MMMMMERDA... ma, dimmi, ci sono ancora i prati tra via La Rho e via Frejus?"
D: "Nonò, tutte case... c'è un quartiere nuovo..."
M: "Che tristezza... ancora CASE DI MMMMMERDA..."
D: "Eh sì... i tuoi prati non ci sono più..."
M: "Ho fatto bene ad andar via 25 anni fa... CASE DI MMMMMEEEERDAAAAAA!"
D: "...e comunque tutte quelle case le costruisce MIO PADRE!"

 LA DOPPIA VITA (Pasquale, 27/3/2012)

[00:54] <PasQuale> Prima dell'estate scorsa chiamammo a suonare un gruppo skinhead di Parigi, i M********.
[00:54] <PasQuale> Avevamo l'aggancio col chitarrista che è mezzo torinese e mezzo parigino.
[00:54] <PasQuale> Quindi parlava un italiano di merda.
[00:54] <PasQuale> E vabbe'.
[00:56] <PasQuale> La serata filò liscia e, al termine della stessa, rimanemmo a bere nel locale dove facemmo suonare sti tipi.
[00:57] <PasQuale> Incominciò questo "contest" tra noi italiani ed i francesi, a base di cori da stadio.
[00:57] <Giuanne> a cui partecipò anche Lavinia, giusto?
[00:57] <Marok> ehehe
[00:57] <Giuanne> infatti è noto il suo amore verso i francesi
[00:58] <PasQuale> No, Giuanne, però se vedi in "una serie di eventi interessanti", la invitai.
[00:58] <PasQuale> Arrivati a Materazzi e Zidane, i francesi giocarono la carta dell'amore: fecero partire il coro: "Youporn, youporn!"
[00:58] <PasQuale> Ora, l'unico video porno di una skinhead donna è stato fatto da una francese.
[00:59] <PasQuale> Mirco, un mio amico, pensò di raccontare sto video ai nostri ospiti.
[01:00] <PasQuale> Durante il racconto, il batterista skinhead dei M********, con tanto di muscoli da skinhead e tatuaggi cattivi da skinhead si inginocchiò ED INCOMINCIO' A PIANGERE.
[01:00] <PasQuale> Era la sua ragazza.

 IL REGALO (Yaghe - 24 aprile 2011)

Nel pomeriggio di Pasqua, il metrò è semideserto ed i pochi passeggeri vivono in stand by, ché ogni funzione vitale è reindirizzata al processo digestivo. Alla mia destra un'anziana signora dall'aria rassegnata, di fronte a noi due lenti spesse, che aiutano un veeeekkio a sbirciare la cronaca del giorno prima.
Il clima ideale per addormentarsi, quando un urlo increspa la quiete del viaggio: "MAROOOK!"
Mi volto e stranamente lo riconosco: è Yaghe. Flautista dei Taberna, faccia da bambino su un metro e novanta di carne diversamente figata.
"Ohu! Ma ciao! - rispondo - Che mi racconti?"
Yaghe si siede di fianco a me.
"Eh - dice - Ci siamo dimenticati del compleanno di ANOVEX! SonoBasso ed io eravamo d'accordo per PAGARGLI UNA PUTTANA!!!"

Yaghe si stupisce del mio inusuale mutismo, che dura all'incirca due secondi... poi genero una frase casuale: "Ma parlami dei Taberna! Suonate ancora?"

Fermata dopo fermata, il vagone si svuota.
Alla mia, anche l'anziana signora scende e Yaghe rimane solo.
Non ho avuto il coraggio di dirgli quello che tutti voi avete già capito: l'anziana signora era MIA MADRE.

 LA CESSA (QiQQo - 4 gennaio 2011) 

Eravamo in macchina e stavamo andando a Torino a giocare a calcetto, eravamo quindi in 5: io, mio fratello e gli altri tre della squadra.

Non so perché e per come, ma siamo finiti a parlare di McDonald's, e mio fratello se ne è uscito con una delle sue perle: "dicono che da McDonald's assumono solo ragazze brutte perché dicono che quelle belle sarebbero sprecate là dentro e che dovrebbero andare a fare altro"

Quindi uno dei tizi che era con noi risponde: "Questa è una cazzata perché c'è UNA COLLEGA DELLA MIA RAGAZZA che è un pezzo di ciornia!"
(ndM: in Piemonte, ciornia = pheega)

La cosa bella è che tutti, tranne mio fratello, sapevamo benissimo che all'interno dell'auto ci fosse un pirla che stava con una che lavorava al Mcdonald's... una cessa ovviamente!!

Io poi sapevo benissimo che mio fratello stava per dire quella puttanata, ma non ho fatto nulla per fermarlo, giustamente!

 LA DOCCIA (Marok e GRUMO - martedì 16 giugno 2010)

Hotel Corallo di Laigueglia, i nostri eroi sono in camera, senza ADSL.
Dico: "Vado al cesso!" ed apro la porta.
GRUMO risponde: "Piscia nella DOOOOOOOOCCIA!"
Urlo: "Sìììììììì! FIIIIIIIIIIIIIIICO!!!"

Poi alzo gli occhi... e vedo la signora Corallo, proprietaria dell'albergo, a meno di un metro da me.
Il resto è storia.

 ESUNANGEL (Black Dog - 11/2/2010) 

Avevo pubblicato su youtube il video di "Gioia e rivoluzione" degli Area suonata da Fariselli, Venegoni & Co la sera precedente, live al Magazzino di Gilgamesh (a Torino).

Black Dog commentava sul Buko:
"Marok, un diversamente abile ti ha commentato il video su youtube chiedendo se accennano a Hey Joe di Hendrix: mentre lo sodomizzi, ricordagli che era The Wind Cries Mary..."


E, pochi secondi dopo...
grazi black dog...ma alla "sodomizzazione" non ci son oancora arrivata...

e cmq fottiti black.Mica ho detto "questa canzone mi ricorda annarè di giggid'alessio" mi son oimbrogliata tra heyjoe and the wind cries mary embè????alla fien quello è il senso ceh volevo dare...
ma ceh cazzo mi devo giustificare co uno ceh è u ncafone? mah...

(questa va nelle figure dimmmerda no??)

Firmato, ovviamente: Manovella! :)

Ecco che cosa si leggeva su youtube:

Es Un Angel

Voi avreste riconosciuto in EsUnAngel la giovane Manovella? :D

(il mio canale youtube è stato CHIUSO, quindi il commento sooooka!)

 LA LETTERA ANALOGICA - #2 (Daiconan, 15/1/2010) 

2003, servizio civile volontario all'associazione culturale F********.
Avevo iniziato a novembre, a dicembre mi danno l'incarico di preparare gli auguri di natale per le autorità, i fornitori, la stampa, etc. etc. in totale erano circa 200 nominativi.
Ho la brillante idea di approfittare dell'occasione per mandare gli auguri alle mie coinquiline di Bologna, vergando di mio pugno sul biglietto prestampato "mi mancate tantissimo. mi sto rompendo i coglioni. mi fanno mandare gli auguri di natale e io gli inculo anche i francobolli, a questi stronzi della F********. Andreina".

Bene.
UNA lettera fra le 200 spedite è ritornata al mittente.
Vi lascio indovinare quale.

 LA RIVOLUZIONE (Lavinia, 15/1/2010) 

Quarta liceo.
Avevamo appena iniziato la Rivoluzione Francese... Ora, dite quel che volete, ma a me già la Storia piace poco, non parliamo poi della Rivoluzione Francese e di Napoleone! È una parte che odio talmente tanto che quando la leggo mi si abbassa la serranda dentro al cervello e mi precludo ogni forma di comprensione. Mi succede la stessa cosa con la Storia Romana, ma lì solo per una questione di poco interesse.
Il giorno in cui cominciammo tutto quel capitolo la professoressa disse che ci avrebbe interrogati su quella parte perché voleva che la sapessimo bene. Pensai tutto il male possibile e cominciai ad imbrattare il libro scrivendo "francesi di merda", "le lumache fanno cagare a spruzzo" e altri epiteti simpatici.
Cosa succede? Succede che la prof chiede un libro perché aveva lasciato il suo a casa!
E quale prende?
Sì, bravi.

 LA VEDOVA (Sae, 15/1/2010) 

Quando facevo le superiori, un mio compagno aveva comprato un mazzo con immagini di donne "poco vestite".
Poi, una di queste carte era diventato il segnalibro del libro di matematica.
Un giorno, passando tra i banchi, il prof nota la carta, si avvicina per vedere meglio e rimane basito: la carta era della "Vedova arrapata"!

 LA LETTERA ANALOGICA - #1 (Ferilli, 14/1/2010)  

1991, ero addetta alla segreteria e contabilità di una concessionaria auto.

Mentre parlo al telefono, scarabocchio su una comunicazione giunta via fax dal commercialista: con la penna faccio svariati cerchi intorno al nome del dott. XXXX, personaggio odioso, ed aggiungo una linea con una freccia, all'estremità della quale appunto in stampatello maiuscolo "PIRLA".

Fatalmente il foglio finisce in mezzo alla varia documentazione contabile che periodicamente inviavamo allo studio del suddetto.

Qualche tempo dopo, il mio capo mi chiama: "il dott. XXXX è incazzatissimo perchè dice che gli hai dato dello STRONZO, ma com'è possibile? Io ho cercato di difenderti, ma quello dice che l'hai messo per ISCRITTO!"

Ci penso un attimo, flashback sul mio scarabocchiare, incomincio a ridere e rispondo: "eeeeh, va beeeeh, che esagerato, non è vero che ho scritto stronzo, ho scritto solo pirla!".

 L'EMAIL AL PROF - #1 (Ivano, 14/1/2010) 

Le mie e-mail di risposta hanno come intestazione qualcosa del tipo "Disinteressandosi del fatto che l´entropia dell´universo è in costante crescita, X ha provveduto ad accrescerla scrivendo..." (roba scopiazzata da un newsgroup noto al webmaster di questo sito). La firma invece è "Collericamente vostro, Ivano".

Una volta dovevo rispondere ad un docente per accordarmi sulla data di un esame. Ovviamente sono stato molto attento a togliere la firma... purtroppo ho lasciato l´intestazione.
L´esame in questione era Elementi di Astrofisica 1.

Nella risposta il professore mi scrisse che non aveva ben capito il senso della mia affermazione.
Il giorno dell´esame (solo orale) eravamo in 2. Quello prima di me fu mandato via. Quando toccò a me, l´assistente (che aveva ricevuto in copia tutti i messaggi) ebbe la brillante idea di ricordare al professore l´accaduto. Il professore mi fece una lunga spiegazione che si concludeva affermando che l´Universo è in grado di gestire l´aumento di entropia causato dall´invio di e-mail. In quel momento volevo sotterrarmi (ed in quello stato non ho avuto modo di capire bene la spiegazione che probabilmente era molto interessante). Feci uno dei peggiori orali della mia vita. Mi mise 27. Entropy rulez!

 L'EMAIL AL PROF - #2 (Propoli, 14/1/2010) 

Ai tempi del liceo (quando a sapere cosa fosse internet s'era ancora in pochi ed ancora di meno ad usarlo ed ancora di meno ad avere una casella di posta personale) io ed il resto del direttorio del Giornalino decidemmo di aprirci un bel numero di caselle di posta in modo da prenotarci i nomi ed in modo da poterne avere anche qualcuna da usare per il giornalino stesso, tipo nomerubrica@libero.it. Aprire una casella di posta era facile: si entrava nel sito apposito, si inserivano i propri dati (esempio: Nome=Paolino, Cognome=Paperino et similia) e via.

Anni più tardi, un caro ragazzo decise che per la propria corrispondenza accademica non era più il caso di usare il suo indirizzo principale, che era tipo soprannome_666@hotmail.it. Allora, quando dovette scrivere ad un prof, riesumò un più professionale "nome.cognome@qualcosa.it", ovviamente dimentico del metodo cui accennai poco sopra. La tecnologia, frattanto, era avanzata.

Quindi, quando il professore gli rispose con un "Gentile Paolino Paperino...", il nostro eroe pensò di trovarsi di fronte ad un accademico buontempone e decise di replicare con uno "Stimato Zio Paperone...".
Quando capì era troppo tardi.

 L'EMAIL AL PADRONE DI CASA (Huber, 14/1/2010) 

Un mio amico ed io volevamo prenotare un appartamento a Roma, ma il padrone di casa richiedeva mille informazioni e garanzie.
Questo mio amico, che non ce la faceva più, mi ha forwardato l'email con le ultime pretese di questo signore romano ed ha aggiunto "pensaci tu per favore".
Un po' più sotto aveva anche aggiunto: "perché questo coglione mi sta veramente rompendo le balle".

Ovviamente, io non ho letto l'ultima riga ed ho fatto un "replay all", senza nemmeno censurare una minima parte del testo.

 IL DITO (Grumo - Martedì 6/1/2009)

Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle, 6 gennaio. È la fine delle vacanze, per Grumo e per la Gruma, ma è anche il giorno più sfigato per ritornare in aereo a Milano, dal momento che nel Nord Italia gli aereoporti sono bloccati per neve.
Comunque, i due riescono a fare i biglietti e vengono sottoposti ai controlli di rito: raggi X!
Ai bagagli.

Grumo prende lo zaino, il giaccone, i liquidi, la roba che ha in tasca, mette tutto nel vassoio e poi l'appoggia sul rullo.
Anche il tipo dietro fa lo stesso: spinge il vassoio sul rullo... e lo fa cozzare contro quello di Grumo, pizzicandogli un dito.
L'incidente non è letale, i vassoi sono di plastica, la bottarella è leggera e, solitamente, Grumo non bestemmia: si limita a tirare via la mano di scatto.
L'altro, però, nota... e chiede immediatamente scusa.
"Oh, non c'è problema. Tanto ne ho DIECI!" sdrammatizza Grumo, riferendosi ovviamente alle dita.

Per un attimo regna il silenzio.

Poi il tizio risponde: "Io ne ho nove!"
E mostra a Grumo una mano... a cui MANCA IL MIGNOLO!

 LA FOTO (Marok, mercoledì 12/11/2008) 

Dopo l'elezione a presidente degli Stati Uniti del senatore di colore Barack Obama, Berlusconi gli aveva fatto i complimenti perché era "abbronzato". Capito l'errore, aveva detto che tutti quelli che non ridevano alla sua battuta erano "imbecilli".
Il giorno dopo è nato un sito, notspeakinginmyname, in cui la gente si fotografava mentre chiedeva scusa al mondo per il suo premier diversamente intelligente.
Ed erano tutti MAAAASKI.
La cosa è parecchio sui generis, perché tutte le manifestazioni ed i cortei giovanili solitamente hanno un 75% di pheega: è l'unico dato su cui sindacati e questura sono d'accordo.
Avevo prontamente segnalato la cosa nella mia prestigiosa niusletter: "NON si vede pheega! Sembra l'aula di informatika...", ma prima di pubblicare il messaggio avevo controllato scrupolosamente che tra le facce delle pochissime donne ritratte (tutte foto realmente urénde!) non ce ne fossero di conosciute... lungi da me fare figure di kacca, non sono mica handicappato!!!
Il giorno dopo, sul ghestbuk mi vedo comparire il seguente messaggio: "dottore, mi offendo! sul sito notspeakinginmyname ci sono anch'io"
Firmato: Phlo.

Sicuro che avessero aggiornato il sito dopo che l'avevo visto io, mi precipito a rivedere la gallery... l'avevano aggiornata davvero, ma della bella Phlo non c'era traccia. Scorro tutte le foto con attenzione, ma non la vedo proprio.
Allora mi viene l'idea di cercare "Phlo" e poi "Flo" nel sorgente della pagina... e solo a questo punto TROVO LA FOTO! EUREKA! Assolutamente irriconoscibile, ma presente!!!

Phlo Comparativa


Alias... figura di kacca al cento per cento!!! Aléééééé!!! :D
Ora mi vado a rileggere tutti i nomi per vedere se ne conosco altre... e poi scriverò sulla lavagna 100 volte "non piglierò più per il culo le skonosciute su Internet".

Bart Simpson

 IL TAXI (Grumo & Gruma - Sabato 29 e Domenica 30/3/2008)

Non ci sembra vero, ma arriviamo a Nus.
La giornata è splendida, fuori dal treno ci sono 25 gradi ... e noi siamo bardati come sciatori, ci avevano avvertito di vestirci pesanti perché fa freddo. Boia fauss!
E non c'è nessuno in giro.

Eh ma non è finita! Lignan dista da Nus 17 km, e tutti di tornanti. Impensabile andare a piedi.
Infatti qualche giorno prima avevamo preso accordi con un taxista locale, che per 30 euro ci avrebbe portati da Nus a Lignan. Ci avrebbe aspettati in stazione.
Chiara è un po' restia a spendere quei soldi, e mi manda in un bar a chiedere se c'è una corriera che porta su.
La corriera c'è, mi risponde la gestora... gestrice... occazzo, insomma, la proprietaria del Bar Carla. Però c'è solo d'estate e fa 4 corse al giorno.
"Però abbiamo l'autonoleggio se vuole! Aspetti che chiamo l'autista, ora è in stazione ad aspettare due persone. Ecco, ci parli lei direttamente!".
Mi passa il telefono.
"Pronto" dico, "ecco, io volevo..."
"Lei è quello che ha chiamato ieri?"
"Ehm..."
"Vi stavo aspettando in stazione! Siete al bar? Vengo a prendervi subito"
.
Il tipo arriva, ci cazzia immediatamente, e per tutto il viaggio verso Lignan mostra una capacità di intrattenimento pari a quella di Tricarico e Jantoman messi insieme.

[...]

Al ritorno, Luca e Cinzia si offrono di darci uno strappo a Milano.
Noi avevamo già il biglietto del treno e avevamo dato appuntamento il giorno prima al tassista per farci venire a prendere, ma accettiamo ugualmente l'offerta. Chiamiamo il tassista per annullare la corsa, ma al fisso non risponde, e non abbiamo numero di cellulare. Il gestore dell'ostello ci dice che il fisso corrisponde al Bar Carla, che la domenica è chiuso: non abbiamo alcun modo per contattarlo.
Non resta che andarcene prima che arrivi.
Un po' di dispiace di avergli fatto fare quella strada per niente, ma d'altronde, noi abbiamo provato più volte ad avvisarlo...

(ndM: in altre parole, se Grumo e la Gruma provano a rimettere piede in Val d'Aosta verranno impalati all'istante. Per sapere se e come ciò avverrà... per conoscere il prima, il durante ed il dopo... ed in fondo anche il perché... leggete il racconto integrale del viaggio di Grumo e Gruma! Per vivere, no).

 LA CAMERIERA (Ivan Piombino - Mercoledì 30/1/2008) 

Andare in pizzeria con PIOMBINO è sempre un RISCHIO: di solito, anziché ordinare le cazzo di pizze normali che ci sono nel menu, ne chiede una SUBNORMALE, cioè con ingredienti a cazzo... ed alla fine viene schifato non solo Piombino, ma l'intero tavolo. Quella sera, invece, non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò.

La cameriera venne al nostro tavolo... era pheega, alta, capelli lunghi e mori, avrà avuto al massimo vent'anni, belle tette, un volto splendido, lineamenti appena orientaleggianti... assomigliava molto alla Bolbo.
Piombino, una volta tanto, ordinò una pizza normale, limitandosi a leggerne il nome dal menu.
Tirammo un sospiro di sollievo.

La pheega ci sorrise, prese i menu e se ne andò.
"Oh, avete visto? - disse Piombino - Sembra la Bolbo!"
"Effettivamente... sborroh!"

La pheega tornò, per portarci da bere... e Piombino sentì che quello era il suo momento.

"Sai che assomigli..." disse.
Poi si rese conto che la pheega non poteva conoscere la Bolbo. Come concludere la frase?
"...ad una BELLA RAGAZZA?"

ASSOMIGLI AD UNA BELLA RAGAZZA.
Non "sei".
ASSOMIGLI!
La frase poteva avere più di un senso. Ed erano tutti dispregiativi.

Dopo un attimo di GELO, tutti scoppiammo a ridere, Piombino compreso... tutti tranne la pheega, che guardò Piombino con aria compassionevole e ritornò al bancone.
Perfetto.
Alla fine però ci portò le pizze. E quella di Piombino non conteneva sostanze tossiche, nè psicofarmaci!
O, almeno, nessuno si accorse della differenza.

 IL LINK (Kombatt - 7/1/2008) 

Quando in chat ci sono molte finestre aperte, bisogna fare un po' di attenzione... specie se su una finestra si cerca di baccagliare una tipa (tra l'altro, sorella minore di una prestigiosa disegnatrice di marok.org) mentre dall'altra si cazzeggia con un amico cazzone... occhio ai copiaincolla selvaggi! Basta un Ctrl V di troppo e...

[14.14.35] <kombatt> sei minorenne?
[14.15.34] <zeola>: eggià ...ma non è quello il punto,ho poco tempo
[14.15.42] <kombatt> ah ok
[14.15.47] <kombatt> peccato :D
[14.15.53] <kombatt> http://img137.imageshack.us/img137/3738/motivator9372229uq8.jpg
[14.16.01] <kombatt> qua ho caricato un po' di cose se ti interessano
[14.17.18] <zeola>: bel fotomontaggio!
[14.17.23] <kombatt> ops
[14.17.28] <kombatt> noooo
[14.17.31] <zeola>: XDD

(NdM: dopo la morte di imageshack, ho ricaricato tutte le immagini meritevoli sul mio server, tra cui quella! Quindi, cliccate sul link come se fosse il 2008!)

 IL NEGRO (NICK92 - 8/12/2007) 

Squilla il telefono di casa, 9 su 10 è per mia sorella, ma come sempre rispondo io: lei vive attaccata a una cuffia e non sente una sega.
"Pronto?"
"Pronto, buongiorno, sono NEGRO... c'è..."

Prima ancora che l'amico terminasse la frase, avevo già capito: era uno degli sfigati di quinta che vanno dietro a mia sorella.
"BRAVO NEGRO! GAZZO DURO!!! - grido - AHAHAHAHAHAHAH!"

Stavolta mia sorella sente, pianta un urlo, corre e mi strappa il tel di mano, non senza avermi tirato addosso di tutto.
"Pron... ehm... buongiorno... no, lo scusi, è mio fratello Nicola, è 1 ritardato..."

Ormai era tt chiaro: questo sig. Negro era un prof di mia sorella.
Questo però un anno fa.
Quest'anno è anche un MIO prof.

 OKKUPATO (Black Dog - 22/11/2007) 

Andando all'ultimo concerto del Trio Bobo, al Gilgamesh, impiego due ore e mezza, il doppio del tempo che sarebbe necessario normalmente, per colpa di pioggia e traffico. in più fa un freddo trojo. insomma, arrivo al locale stanco, zuppo e incazzato, oltre che assai desideroso di pisciare. vado con un amico ai cessi: quello degli uomini è chiuso, in quello delle donne si infila il mio degno compare. Io, fankulo, sbatto un pugno contro la porta del cesso degli uomini, esclamando con tutto il tatto possibile "epporcaputtana...". dopo mezzo minuto la porta si apre, ed esce ALESSIO MENCONI in persona (chitarrista del Trio), con tanto di cuffia calcata sulla crapa: il chitarriere mi guarda con un misto di sKiiiiiifo e disprezzo, e se ne va. momenti che fanno pensare.

 L'ISOLA DEI NERD (Killer - agosto 2007)  

È sera sul lungomare di Laigueglia e, soli come tre maaaski diversamente figati, camminano il sottoscritto, il Kompagno Gillette e, soprattutto, Killer.
Ad un certo punto, passiamo davanti ad un pezzo di spiaggia in cui si sta tenendo una festa privata. C'è parecchia gente in coda per entrare. Sullo sfondo la sabbia, poi il mare, i gabbiani ed infine l'isola Gallinara. Il dj manda un brano anni 70, "L'isola di Wight".
Killer ride, indica l'orizzonte ed urla: "L'ISOLA DEI NEEEEEEEEEEEEERD! QUANTI SFIGAAAAAAAAAAATI!!!"
Secondo Killer, il soggetto era l'isoletta sullo sfondo.
In primo piano c'era un'intera folla inferocita.
Tre secondi dopo, eravamo già corsi dalla parte opposta del paese... non siamo più passati di là per il resto della nostra vita.

 IO NAVIGO DI PORNO (Killer - agosto 2007)  

A Laigueglia incontriamo MiOpiO che ci presenta alcuni suoi amici e ci invita a mangiare assieme, forse senza aver visto che con noi c'è anche KILLER.
Iniziamo a fare conoscenza parlando del più e del meno, finché non interviene Killer.

"Scusate se vi interrompo, posso dire una cosa?"
"Prego!"
"Io NAVIGO DI POOOOOOOOOOOOOORNO!"


Voleva rompere il ghiaccio.
Da allora ci hanno schifato, probabilmente per sempre.

 LA SAUNA (La Frappa - 23/2/2007) 

Domenica siamo andati all'Oase, una grande spa poco fuori Brema [in Germaaaaaaania! - NxH], dotata di diversi tipi di sauna, idromassaggio, bagno turco e piscina. Dopo aver acquistato il biglietto la signorina ci avverte: non si indossa il costume da bagno. In sauna e in tutte le vasche si può entrare solo nudi.
Dimitri ed io ci guardiamo in faccia, vabbe', che dobbiamo fare, ormai il biglietto è pagato... tanto qui di sicuro non conosciamo nessuno... siamo a BREMA!
Una volta dentro, superato l'imbarazzo di vedere seni e testicoli penzolanti di settantenni, ci sentiamo a nostro agio e proviamo quasi ogni tipo di cura per il corpo.
Ad un certo punto, in coda per entrare nell'idromassaggio, una cicciona orrenda mi ammicca come per salutare...
Sarà lesbica. Vabbe'.
Alla sera la rivedo, sempre per entrare nell'idromassaggio (che ho fatto 4 volte. fantastico, orgasmico!), e mi saluta. Dimitri, anche lui nudo e in coda, mi dice: "Ti ricordi quella ragazza?"
Io dico: "Sì, quella lesbicona di oggi!"
E lui: "No, no, è Heike, era alla festa di xyz e avete parlato tutta la sera!"
La conosciamo! E ci ha visti nudi per tutto il giorno!!! :'(
Ed era pure cessa, quindi di roba a3 non se ne parla!

 IL LAVANDINO RINGRAZIA! (Meemmow, 17/2/2007) 

Si sa che, dopo i cessi della stazione, quelli dell'università (nel mio caso Lettere e Filosofia) si classificano secondi per lindore e dell'igiene.
Almeno, i cessi della mia facoltà sono ridotti a questa maniera che a confronto la discarica di Bellolampo è un'oasi verde patrimonio dell'umanità.
Orbene mi trovavo a svuotare il pipistrello (concedetemi questa licenza poetica) centrando il laghetto della tazza da persona civile che sono, quando di fronte a me si presenta un simpatico scarafaggio che mi fa ciao con le antennine e mi sorride pure con la sua microboccuccia.
Deconcentrato e schifato da tale minuscola presenza sposto il mio getto urinale al lavandino accanto la tazza dove avrei dovuto lavarmi le mani: non che abbia riempito il lavandino, per carità, ma alcune tracce della mia defezione uretrina gocciolavano dai bordi facendomi sprofondare in un abisso di vergogna.
Ciononostante mi lavo le mani curandomi di non entrare in contatto con lo schizzolìo giallognolo di mia emanazione, quando sento bussare alla porta: esco fuori e mi trovo davanti un professore con urgente bisogno di espletare le stesse mie funzioni.

Lo sento esclamare "Ma come, anche nei lavandini pisciano!" che a grandi falcate degne dell'etiope Bikila ero già fuori dalla mia bella facoltà. Questa favola postmoderna ci insegna non solo a tenere conto della corretta gittata del nostro getto, ma anche a non farsi sorprendere da certe presenze comuni in tali ambienti saturi di staffilococchi e batteri che neanche ci possiamo immaginare.

 DIARREA O PATENTE? (Frankie, 2/2/2007)

Era il giorno degli esami per la patente di guida...arrivo presso la scuola guida un quarto d'ora in anticipo e sarà stata l'emozione, o quello che avevo mangiato a colazione o un colpo di freddo, NON LO SO!
Ma ad un certo punto mi accorgo che davvero non potevo resistere molto: era sopraggiunto un ATTACCO DI DIARREA FULMINANTE... Aspettate perchè il bello viene adesso: la scuola guida era ancora chiusa, così come gli altri negozi intorno... PANICO.
In quei momenti davvero non sai come fare, ed ecco che trovo il portone di un condominio aperto e mentre mi intrufolo....SBRAAM! Me la faccio addosso, cazzo! Voi ridete, ma mettetevi nei miei panni.. Bene, ora dovevo assolutamente sistemare la faccenda: c'è l'ascensore, entro, premo il tasto "3" e blocco l'ascensore tra il secondo ed il terzo piano col tasto "stop". Mi tolgo piano il pantalone notando che l'elastico delle mutande aveva contenuto abbastanza bene la sciolta! Rivolto le mutande e un PACCO di merda cade sul pavimento dell'ascensore. SPAM!!
Mi scappava ancora da cagare e ne ho fatta ancora. NON FINISCE QUI! Tolgo i pantaloni, tolgo le mutande ormai inzuppate di merda e mi pulisco le mani sulle pareti dell'ascensore, pensando a quello che l'avrebbe preso dopo di me.... e RIDEVO DA SOLO :-) Come mi pulisco adesso il culo? Mi tolgo le calze e le uso, poi le butto sul pavimento. Mi sentivo in quel momento di aver fatto una cosa che avevo desiderato fare da anni, ma non era mai venuta a galla, vabbè... CAZZO... sento scendere le scale... resto in silenzio, mi rimetto i pantaloni, puzza di merda da morire e premo il pulsante "T", arrivo al piano terra e mentre esco dall'ascensore incrocio un tipo che scendeva per le scale evidentemente per andare al lavoro, e faccio come se niente fosse. Gli dico anche "BUONGIORNO"! Hehe... Mi sento la puzza addosso, merda, merda! Esco. La signorina della scuola guida aveva appena aperto e le chiedo se gentilmente potevo andare in bagno. Prego , si accomodi! Yahoo ! La faccio di nuovo, sforzandomi di non far sentire rumori all'esterno, poi mi SIEDO sul lavandino e mi faccio un gran bidé. Ahhh...mi sento meglio, ma la puzza la sento ancora. Penso al momento dell'esame: io e l'istruttore, ed altri due aspiranti seduti dietro che devono sentire sta cazzo di puzza di mmerda e si guardano l'un l'altro... è successo che l'esaminatore mi ha fatto fare una prova di parcheggio e 30 metri di guida, poi mi ha liquidato con un "VA BENE". YAHOO! Prendo l'autobus per tornare a casa e ripenso a tutto quello che è accaduto ...mi scappa da ridere e mi viene da pensare che le persone sull'autobus se ne siano accorte, intanto avevo avuto l'accortezza di mettermi in un punto dove non ci fosse nessuno vicino. MI RISCAPPA DA CAGARE. Scendo dopo 6 fermate , perchè conoscevo un pasticcere in quella via che mi avrebbe fatto andare al cesso, e così fu. Entro, lo saluto e gli spiego subito la situazione...vado, faccio ed esco. Riprendo l'autobus e vado a casa. Questa è una storia che ho raccontato solo a pochi amici molto intimi, e l'anonimità mi permette di confessarvi tutto , così faccio ridere anche voi!
NON DITEMI CHE NON VI HA FATTO RIDERE, BASTARDI!
VORREI VEDERE VOI CON LA SCIOLTA!
Haha, ciao a tutti.

 OCCHIO ALLE SPALLE! (ProfMagneto, 6/12/2006)

Un po' di anni fa, lavoravo in centro a Torino ed era consuetudine alle 11 di mattina uscire quel quarto d'ora con i colleghi a fare colazione al Bar sotto l'ufficio.

Ebbene, questo ufficio era situato in una zona di Torino molto nota per il "traffico" notturno.

Ormai in confidenza con il padrone del Bar, che chiameremo Piero, e con il suo aiutante, che chiameremo Max, al solito mi accingevo a bere il mio cappuccino chiacchierando amabilmente con questi ultimi, attorniato dai miei colleghi.

PM: "Sai Piero, stanotte ho fatto un sogno stranissimo, è stato terribile, un incubo!"
Piero: "Che cosa hai sognato?"
PM: "Guarda, ero entrato come tutte le mattine a prendere la colazione da te e ti guardavo, ti fissavo che avevi qualcosa di strano... e poi mi sono accorto che avevi il rossetto!"
Piero: (facendo una faccia stranissima) "Cosa? Il rossetto?"
PM: "Si! Ma non è finita qui, c'era Max che faceva il caffè alla macchinetta, era girato di spalle, quando anche lui si gira verso di me: aveva anche lui il rossetto e pure gli occhi truccati!"
Piero (con la faccia ancora più strana) "Ma non prendermi in giro e bevi sto cappuccino!"
PM: "Guarda, non ti sto prendendo in giro! L'ho sognato davvero!! Ad un certo punto ti sei messo anche a cantare: 'Caramelleee, non ne voglio piuuuuu' ed io non sapevo più che fare, volevo scappare via!"
Piero (quasi senza parlare, sottovoce): "Ma dai, non do..."
"SLAM !"

Questo era il rumore della porta del Bar, che sbattendo alle mie spalle interrompeva la battuta di Piero.
Un cliente abituale uscì offesissimo e molto adirato, in quanto (Piero lo sapeva e le sue facce strane volevano essere un tentativo di avvertirmi) era una di quelle persone che la notte si vendeva in quella zona.
Forse in quel momento gli feci perdere un cliente, tra le risate generali dei colleghi che scoppiarono immediatamente senza riuscire più a smettere.
Inutile dire che continuarono a parlarne sghignazzando per SETTIMANE.

 GIORNATA NO (Viviana - 22/11/2006) 

Il primo che dice che venerdì 17 porta male le busca... mercoledì 22 gli fa un baffo!

Premessa

Ho una perdita d'acqua in casa, provenienza piano di sopra, probabile causa: s'è sfondato un tubo del riscaldamento!

Capitolo Unico

Ero immersa in un bel sogno, non me lo ricordo ma era sicuramente un bel sogno, quando suona il campanello. La fortuna quando accadono queste cose è che sei talmente rincoglionita di sonno che non capisci cosa accade, ed infatti hanno suonato un'altra volta. Non so da voi ma da me non è che suonino sempre alle 4.35!
Accendo la luce, mi alzo (forse smadonno) e mi dirigo alla porta, sento uno strano rumore... sembra acqua che gocciola... MA... E' acqua che gocciola... infatti alla porta c'è l'omino del piano di sotto che, in pigiama, mi comunica che gli piove in cucina!
Ergo... dalle 4.40 alle 5.55 ho raccolto 8 catini d'acqua, preso due caffè, fatto una serie di considerazioni poco piacevoli sul mondo in generale e fumato due sigarette (che si sa quando si è sotto stress se ne fumano anche di più... ma con le mani bagnate e lo straccio da strizzare non sapevo come fare!)

Comunque andiamo oltre, mi faccio la doccia, mi vesto e vengo in ufficio. Arrivo e nel tratto di strada chiusa un coglione esce da un cancello senza guardare, risultato: un'inchiodata da paura (grazie ABS) ed una serie di "considerazioni" sulla natura dell'autista.

Ma andiamo oltre.... vado a pranzo da nonna, rientro in ufficio, parcheggio e tocco il muro posteriore con il paraurti, scortico la gomma... esco dalla macchina a questo punto incazzata ed esclamo a voce alta: "LAVORO DI MERDA, MALEDETTA ME E QUANDO L'HO ACCETTATO!!!"... giro l'angolo e trovo... Presidente, Direttore e Vice Direttore... al momento della pubblicazione si ignora se abbiano sentito.
Per ora è finita.... ma sono solo le 14.15!

Tratto da:
cazzeggiolibero.splinder.com

 IL CITOFONO (Paolo - 20/11/2006) 

I giovani sedicenni Franco, Nigoz e SanGiullare giungono sotto casa dell'amico Mu per farlo scendere e finalmente andare a cazzeggiare con delle tipe.
Mentre Franco e SanGiu parlano del più e del meno, il geniale Nigoz inventa uno scherzo clamoroso da fare via citofono all'ingenuo Mu e, senza dire nulla agli altri due, lo mette in atto.
Così il Nigoz suona il citofono e inizia a gemere e nitrire come troia in calore, nell'atto di simulare i rumori di un amplesso. Immediatamente i due si girano con aria interrogativa verso di lui, giusto in tempo perchè al citofono risponda una voce maschile:
Chi è?
-...AHHHH,Mauro...sshhh AH SSSIsiiiìììì,mauro cosìììì!...ahhhAHHHH,ANCORA MAUROOO ANCORA,SIIIIììììì!-
-(!!!)...chi è? vuoi mauro?-
(nigoz si caga le scarpe capendo di essere in contatto col temibile padre di mauro, diventa paonazzo e perde il lume della ragione tanto da dire:)
-(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!).....ehmmm sono nicola,c'è mauro?
-...si,ora scende-
Potete immaginarvi le nostre risate che hanno eccheggiato per tutta la strada,ma la ciliegina sulla torta viene quando mauro scende dopo vari minuti di attesa:
-...Oh minchia non immaginate che palle mio padre, mi ha fatto un interrogatorio di 10 minuti prima di farmi scendere... e non la smetteva più di chiedermi di NIGOZ!

  AL RISTORANTE (Mario - 16/11/2006)

Il signor Mario si trova molto bene con i suoi colleghi (anche se uno non ha la chiocciola) e questa è una vera fortuna per tutti: il giorno del compleanno approfitta della pausa pranzo e porta l'intero ufficio al ristorante. Aléééééééé!!!

Nessuno dei colleghi, naturalmente, si fa pregare: da parecchio tempo, Mario racconta di essere un amante del buon vino... un vero intenditore, insomma!

Mario ci tiene davvero a fare bella figura: legge il menu dei vini con la massima attenzione, sceglie una delle bottiglie più care, la contempla con trepidazione mentre il cameriere l'avvicina al tavolo e, al momento dell'assaggio, esegue i classici giri di bicchiere. Dopo aver sorseggiato lentamente, lancia al cameriere un'occhiata sicura e compiaciuta, approva il vino e chiede di servire anche gli altri.

Il cameriere, che ha ancora la bottiglia in mano, l'avvicina un attimo al naso e, sul suo volto, si dipinge lo stupore: "No, scusate - dice - questa bottiglia ve la devo cambiare... SA DI TAAAAAPPO!!!"

Ancora oggi, , tutti i colleghi ricordano questo lieto evento, al momento di ordinare il vino. {tnx [u]}

 IL CD-ROM (Kompagno Gillette, venerdì 27/5/2005) 

Il Kompagno Gillette lavorava quasi sempre in sede, ma ogni tanto gli toccava andare in trasferta per qualche consulenza.
E così, un venerdì pomeriggio di Maggio, il suo capo gli ha assegnato un compito rapido, facile ed indolore: consegnare ad alcuni nuovi clienti del software realizzato dalla sua ditta.
Certo un po' di apprensione c'era, perché non aveva mai lavorato con nessuno di loro e non li conosceva, ma in fondo c'era solo da installare un cd, l'aveva fatto miliardi di altre volte, cosa poteva andare storto?
Il Kompagno Gillette entrò, si presentò, parlò un poco per condividere le informazioni di base sul progetto e poi consegnò il CD al cliente, che lo inserì nel lettore.
Tutto a posto?
Quasi...
Il Kompagno aveva commesso un piccolo errore: si era dimenticato che aveva DUE cd nella borsa anziché UNO.
Il primo era il cd con il software da installare.
Il secondo era un cd riscrivibile.
Con sopra varie cose.
Varie cose inerenti all'informatica e ad Internet.
Agli aspetti più importanti di Internet.
Esatto, era un cd di IMMAGINI POOOOOOOOOOOOORNO.

In fondo non sarebbe stato grave, perché i file avevano nomi piuttosto anonimi...
Purtroppo, il cliente aveva il PREVIEW AUTOMATICO con i THUMBNAIL ATTIVI: non appena inserito il cd, lo schermo si è RIEMPITO DI IMMAGINI PORNO!!!
Ora anche nella nuova ditta conoscono il kompagno Gillette...

***

replica del Kompagno Gillette: "Marok, ho detto signorine piuttosto discinte... non POOOOOOOOOOOOORNO!"

 LA SORELLA (Blordo, martedì 29/3/2005)

Si tornava da una cena gemellata fra la mia compagnia e la compagnia di mio fratello, di 6, 7 anni più grande. Dopo la cena spensierata a basa di alcool e rutti decidiamo (non so perché) di invertire e cambiare le disposizioni in macchina, così io ed un mio amico ci siamo ritrovati con due tipi (amici di mio fratello) che abbiamo conosciuto la sera stessa.
Il mio amico, che era insieme a me nel sedile posteriore, ha una sorella dell'età dei due davanti e, non mi ricordo bene come, ma è venuto fuori il suo nome.
Il tizio davanti, forse fin troppo soggiogato dagli effluvi dell'alcool e non avendo ben capito tutto il discorso e i rapporti familiari connessi, se ne esce con un: "Ah, LA ROSSI??? J MA QUELLA I DARIA UNA SGATA E LA BUTARIA TEL PORT!!!" (nel mio dialetto, ma credo che si capisca).

Dopo questa frase abbiamo ascoltato tutta "echoes" in silenzio fino all'arrivo a destinazione.

 L'SMS (L'anale Pelodia, 24/3/2005)

L'anale Pelodia incontra la sua amica Elisa, e nota in lei un look un po' particolare.
Decide immediatamente di esternare le sue sensazioni agli amici, così scrive un bell'SMS: "Elisa ha dei pantaloni ORRIDAMENTE TAMARRI E BRUTTI!!!" pronto per essere inviato a tutti quelli della sua compagnia.
Un po' la fretta, un po' l'alcool, un po' la spensieratezza della gioventù, l'anale Pelodia scorre la rubrica per cercare i numeri di telefono con in testa una sola persona: Elisa.
Infatti manda l'sms ad una sola persona: ELISA!
Non si hanno più sue notizie.

 SANE LETTURE (Ilaria, 5/10/2004)  

Un giorno io e una mia compagna di scuola siamo andate dalla mia amcia (ndM: non sapete cos'è l'amcia??? vergognatevi!).
Quindi ci siamo messe a rovistare fra le cose di suo fratello e abbiamo trovato un sacco di giornalini porno... allora la mia amica, che voleva guardarli per bene ne ha messi 5 o 6 nello zaino.
Mentre torniamo a casa ci mettiamo a correre e... lo zaino si apre e cadono tutti i giornali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Per giunta davanti a una fermata del tram, in cui c'erano molte persone... Siamo rimaste bloccate un secondo e poi...VIA DI CORSA!!!!! (ma non glieli avete nemmeno fatti sfogliare? egoiste!)

 PISELLINO (Pisellino, 18/8/2004) 

La scorsa estate sono stato in campeggio..... un pomeriggio ero al bar del lido, non c'era nessuno a parte 4 ragazze sedute al tavolino ed io ero davanti a loro e mi vantavo tantissimo di essere superdotato, dicevo di averlo di 21 ecc...(lo facevo anche con le altre ragazze del camping).Ad un certo una di loro va al bagno o fa finta, da dietro,senza che io me ne accorgessi di colpo mi abbassa il costume e....scoppiano a rider come matte xchè vedono che non era come dicevo io, anzi il contrario.....be.....alla fine tutte le ragazze del campeggio mi ridevano e mi hanno soprannominato PISELLINO!!!!

 I BAGNI CARLOTTA (Killer, agosto 2004) 

È Agosto, Killer è da solo in città e così lo invito da me al mare ad Alassio, in quella che, per l'ultima volta, è la mia spiaggia: i "bagni Carlotta".

Killer legge "bagni Carlotta" ed urla: "CARLOTTA MIGNOOOOOOOOOOOTTA!!!"

La titolare è regolarmente al suo posto, più o meno a mezzo metro.
Indovinate il suo nome.

Non contento, Killer difende il suo operato muovendo la seguente obiezione: "Che cazzo c'è di strano? È una citazione degli IRON MAIDEN: Charlotte the Harlot!"

Per combinazione, l'anno successivo ho cambiato spiaggia.

 MI FAREI PERSINO... (Kenshir, 31/5/2004)

Giuro che è vera.
Sto discutendo con un mio amico, in preda alla consueta frustrazione primaverile da mancanza di donne (NdM: solo primaverile?)
Lui: "Guarda, sono preso malissimo. Mi farei perfino... quella vecchia laggiù" indicando una signora a 200 metri di distanza.
La signora si avvicina.
Si avvicina.
È MIA MADRE!

 LA FINESTRA (Valentina, 22/4/2004) 

Oggi ero kn delle mie amike alla piasstra pendolina..abbiamo mangiato delle mele e abbiamo buttato i noccioli giù dal terrazzo..poi 1mio compagno aveva finito anke lui la mela e la stava buttando nel cestino allora io lo prendo x 1braccio e gli dico "nn buttarla li vieni a buttarla giù dal terrazzo...!!"siccome il salone è separato dal terrazzo kn delle vetrate..alcune erano aperte altre invece kiuse..io ho preso x la mano il mio compa e m sono messa a correre verso le vetrate x uscire sul terrazzo..e kn la fortuna ke ho indovinate?!?!m sn SKIANTATA proprio nella vetrata kiusa!!!tt i ragazzi ke c'erano li si sn messi a ridere e anke io ovviamente..poi ho scoperto d avere dei tagli sul ginokkio e 1bernoccolo sulla fronte....kazzo ke tole d merda!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(NdM: questa più che per la figura di kakka è notevole per la forma espressiva)

 LA COCA COLA (Rocco, 12/4/2004) 

Un giorno ro in salagiochi al mare...con una..molto carina..io gli piacevo..ad un certo punto che parliamo co la coca in mano su due sedie...io fisso uno che stava giocando con un gioco di lotta(era molto bravo)all'improvviso fa una mossa stranissima e potentissima mi spvento e sputo la coca che avevo in bocca...dove?ADDOSSO A LEI!!!!!!!!!
Ha fatto un pandemonio..(sopprattutto perchè era in top bianco...)mi ha tirato una cinquina(che mi e venuto il livido)poi ha aperto la coca e mel'ha tirata in faccia poi è scappata...e tutti che mi guardavano...

(NdM: non ho cambiato una virgola dall'email: il diversamente alfabeta fa handicap!)

 L'ORIENTALE (Bobo, 6/4/2004) 

Siamo a scuola e un mio compagno, Marco, durante l'intervallo mi si avvicina e mi fa: "Bobo, ti piacciono le giovini fanciulle orientali?"
Io rispondo: "Eh... EhM... - sbav - dipende... ma generalmente sì!"
Allora lui: "EhEhEhEh... digita su google immagini 'asian' ... e guarda i risultati..."
Poi si lancia in una accurata descrizione dei frutti della sua ricerca (che lascio alla vostra immaginazione! ;)))... quando si accorge che dietro di lui c'è una tipa cinese.
Stranamente sembrava inkazzata...

 UNA NOTTE IN CHAT (Ostrepione, Capodanno 2003)

È la notte di Capodanno, e qualcuno non ha meglio da fare se non stare in chat.
Ecco i risultati:

[04.49.21] <L'icono> HUDAHUISIAFHUISHUFIHUISAFSA
[04.49.29] <L'icono> ciao fra! che ci fai in chat??;DD
[04.49.34] <L'icono> BUON ANNO EHHHHHH!!!:DDDD
[04.50.14] <^lenoir> NIIIIIC....MACIAAAAAAAAAO;))
[04.50.22] <^lenoir> a u g u r i!!!
[04.50.33] <^lenoir> sagfjioghsh
[04.50.49] <^lenoir> scusa ma sto in chat con un'amica
[04.51.02] <L'icono> vai tranqui.. volevo solo farti gli auguri;)
[04.51.06] <L'icono> sto ancora un po' qua a veder chi c'è poi vado;P
[04.55.20] <^lenoir> oky, poi domani ti dico:D
[05.00.01] <^lenoir> a proposito di anal..
[05.00.21] <L'icono> HUDAHUISIAFHUISHUFIHUISAFSA
[05.00.22] <^lenoir> oggi lorenzo..
[05.00.25] <^lenoir> per la prima volta
[05.00.29] <^lenoir> ha avuto lpemozione
[05.00.33] <^lenoir> l'emozione
[05.00.37] <^lenoir> di farlo da dietro..
[05.00.44] <L'icono> MINCHIA
[05.00.46] <L'icono> uidshgdsdsa
[05.00.57] <L'icono> O_O
[05.01.06] <L'icono> e com'è andata?gdshadsa
[05.01.15] <^lenoir> allora
[05.01.23] <^lenoir> mi sono messa sul mio lettone
[05.01.25] <^lenoir> a 90
[05.01.33] <^lenoir> con il corpo inclinato verso il basso
[05.01.38] <^lenoir> ed il sedere all'aria
[05.01.43] <L'icono> eh beh
[05.01.52] <^lenoir> (davanti lo specchio..momamaaaa)
[05.01.57] <L'icono> ahhahafa
[05.02.03] <L'icono> pure lo specchio;)
[05.02.07] <^lenoir> lui dietro
[05.02.13] <^lenoir> sisissil o specchi spacca!!
[05.02.32] <^lenoir> piano piano me l'ha messo
[05.02.37] <^lenoir> lui era fermino
[05.02.39] <^lenoir> forse perche'
[05.02.43] <^lenoir> er ala prima volta
[05.02.51] <^lenoir> allora ho iniziato subito a muovermi io
[05.02.55] <^lenoir> piano piani
[05.02.59] <^lenoir> poi sempre piu' veloce
[05.03.02] <^lenoir> ti giuo
[05.03.06] <^lenoir> mi èpiaciuto un casino
[05.03.13] <^lenoir> con gli altri mi piaceva ma n ncosi'
[05.03.15] <^lenoir> :PP
[05.03.21] <L'icono> minchia
[05.03.32] <L'icono> ma però vasellina?
[05.03.39] <L'icono> o burro o margarina
[05.03.40] <L'icono> gdsgjodsagd
[05.03.40] <L'icono> ??
[05.04.17] <^lenoir> no no
[05.04.20] <^lenoir> era bagnatino
[05.04.25] <^lenoir> ghghghghhghg
[05.04.32] <^lenoir> ero su di gir oggi
[05.05.52] <L'icono> .. ... ;D
[05.06.03] <^lenoir> ghghghghg
[05.06.13] <^lenoir> mmi è piaiuto troppo
[05.06.21] <^lenoir> poi la seconda volta
[05.06.25] <^lenoir> voleva rifarlo da dietro
[05.06.30] <L'icono> .. e te?
[05.06.32] <^lenoir> ma poi mi sono persa sotto le lenzuola
[05.06.35] <^lenoir> ghghghgh
[05.06.46] <^lenoir> e mi è venuto in bocc..
[05.06.46] <L'icono> uihdsguisaghdsghuidsugihdsugidsghis
[05.06.52] <L'icono> marò
[05.07.00] <^lenoir> se resisteva un pochino glielo facevo mettere ancora dietro..
[05.07.05] <L'icono> MINCHIA
[05.07.06] <L'icono> DSGHUIDSGHDSAG
[05.07.22] <L'icono> ma come in bocca? gdsiughagds come si dice fellatio reiterata?
[05.07.26] <L'icono> ovvero.. con ingoio?ndsighsdaugihdsaughdsagds
[05.07.52] <^lenoir> ehm...si...per forza..
[05.07.59] <^lenoir> si ma nn mi fa mica schifo
[05.08.02] <^lenoir> !!
[05.08.13] <^lenoir> è la robina del mio morosino!!
[05.08.24] <L'icono> dsuahguidsaghdsguidsghuidsghudshgsdg
[05.08.36] <L'icono> no..
[05.08.45] <L'icono> scusa una cosa
[05.09.22] <L'icono> ma poi.. soprattutto....
[05.09.29] <^lenoir> dice che nn capisce piu' niente quando sono giu'...
[05.09.33] <^lenoir> l'altro giorno appena risalita aveva la tremarella alle gambe
[05.09.37] <^lenoir> ghghghhhghg
[05.09.41] <L'icono> perchè mi racconti ste robe?? dsuighuidsgdsa
[05.09.52] <^lenoir> ghghhgghg
[05.09.59] <L'icono> o le dici a chiunque? gdsuighadsgd
[05.10.21] <^lenoir> no no
[05.10.24] <^lenoir> cioe'..
[05.13.30] <^lenoir> OH MERDA
[05.13.39] <^lenoir> HO SBAGLIATO FINESTRA

 IDRAULICA APPLICATA (Oboe, 25/5/2002)  

Il giovane Oboe nota che il cesso di casa si è intasato: tirando l'acqua s'allaga tutto.
Una persona normale avrebbe chiamato l'idraulico, ma l'idraulico costa e lo chiamano solo gli incapaci: l'Oboe con i cessi ci sa fare, mica è un coglione, così decide di fare da solo.
Affronta il cesso armato di uno sturalavandini, una chiave inglese, un po' di ferraglia varia, bestemmia una mezz'ora e poi, finalmente, il guasto è riparato!

"Ce l'ho fatta! - urla soddisfatto - Missione compiuta!!! È stato un gioco da ragazzi... tze'!"

Passa mezz'ora e sente suonare alla porta.

È il vicino di casa: "Mi esce MERDA DALLA DOCCIA!!! Qualcuno ha fatto qualcosa?"

(tnx Gnapppo)

 IL FISIONOMISTA (Grumo, 20/4/2002) 

Ero con i miei in un nuovo centro commerciale (...e già l'inizio è da handicappato - NdM).
L'avevano appena aperto, a Milano, ed ero in coda alle casse, quando ho visto passare una persona che mi pareva di conoscere. Ma, essendo consapevole del fatto che come fisionomista sono pari a zero, lo osservo bene mentre passa, per evitare di salutare una persona che non c'entra un kazzo.
Lui mi vede e mi saluta: allora avevo ragione!
Era proprio uno che veniva in palestra con me fino all'anno prima!!!
Lo saluto, ci mettiamo a parlare, e a un certo punto gli dico: "Ah, a proposito, quella cassetta che avevi fatto, l'ho finalmente montata, l'ho finita. Ci ho messo tanto, ma l'ho fatta!"

Ci avevo impiegato UN ANNO, per montare due cazzutissimi filmati girati nella mia palestra durante una esibizione di arti marziali. I girati erano di una noia mortale, per quello ci avevo impiegato tanto, gli spiegai.

"Cassetta?"
"Ma sì, quella che avevi girato durante quell'esibizione che abbiamo fatto, un anno fa..."


Mi fissava.

"Be, fa niente, non importa. Ah, una cosa: Renzo va via a dicembre, torna giù con la moglie, ora ci fa lezione Sergio!"

Mi riferivo al nostro istruttore di karaté, che effettivamente a fine dicembre sarebbe andato via, facendovi sostituire da Sergio, che noi comunque già conoscevamo.
E lui ancora mi fissava.

"Cosa?"
"Renzo... Va via, torna al suo paese, e ci lascia con Sergio."
"Ma di chi stai parlando?"


Cazzo, ma come può esserselo dimenticato? Ha fatto lezione con noi fino all'anno prima...
Poi, capisce.

"Senti, ma tu mi hai scambiato per un altro. Io sono Francesco, della Dida*El."

In quel momento mi sembrava che tutta l'IperCoop mi guardasse.
Perché non ero alla cassa con i miei ad aiutarli a mettere via la spesa?
Farfugliai qualcosa, cercando di spiegarmi.

"Sai, vi assomigliate, io le persone spesso me le confondo, e un po' che non vi vedo entrambi, e ti che te tachi ti tac..."

Praticamente, avevo scambiato questo Francesco, della Dida*El, una società di grafica presso cui ho fatto tre settimane di stage in quinta superiore, con tale Nedo, che faceva lezione di karaté insieme a me.

"...in più ti assomiglia pure [balla]... Scusa... Va be', la mia figura di merda quotidiana l'ho fatta, per oggi sono a posto."

(No no, caro Grumo, la giornata è ancora lunga! - NdM)

"No, figurati, può capitare. Non ci vediamo da più di un anno, è comprensibile sbagliarsi".

Probabilmente sta ridendo di me ancora adesso.

Francesco (quello della Dida*El), se leggi queste righe, rammentati l'incontro e fatto due risate.
Nedo, (quello della palestra), se leggi queste righe, rammentati l'incontro e fatto due risate.

(Mmmm... per me hanno anche loro un sito e stanno sputtanando il giovane Grumo per il web... magari con qualche altro nick... provato a cercare con google?)

 PRIMI PASSI AL LAVORO (Killer, 29/1/2002) 


Il giovane Killer è stato appena assunto.
Questo uno dei suoi primi giorni di lavoro:

"Oggi sono arrivato con un discreto 30 min di ritardo causa nebbia.
Speravo di passare inosservato, entro, saluto, mi dirigo verso la mia postazione, levo la giacca, mi guardo intorno... TUTTA la moquette piena di merda.
Riuscivo a contare i passi dall'ingresso, e convergevano tutti in un unico punto: precisamente sotto la mia scarpa sinistra...
Un po' incredulo ho alzato la scarpa, ma tanto sapevo gia' che cosa ci avrei trovato...MERDA!!!
Subito avverto gli altri che dopo aver pulito in bagno la scarpa avrei pensato io alla moquette, e mi dirigo in cesso, dove pulisco con la carta per le mani la scarpa, pulisco, pulisco, butto la carta sporca nella tazza, e così via fino a che... intaso pure il cesso!!!
Provo a smuovere il mucchio di carta, pigiandolo verso il basso, nella gola della tazza, tiro l'acqua incrociando le dita..e quasi mi trabocca dalla tazza... Quello che e' successo dopo lo lascio alla vostra immaginazione..."

 LA TELEFONATA (MaRoK, agosto 2001) 

Il giovane MaRoK telefona a casa della Fava Etrusca.
Risponde il padre: "Te la chiamo subito!"
Rumore di passi.
Voce femminile: "Pronto?"
MaRoK: "CIAO BELLA ETRUSCA!!!!!!!!"
Voce femminile: "No, sono la mamma, vuoi dire a me?"

 LA GOMMA (MiOpìO, 1999) 

Nell'aula studio di informatica, la percentuale di pheega è sempre dell'uno per mille.
Quel giorno, per fortuna, c'erano mille persone!!! Dunque, c'era anche una pheega.

Nella stessa aula, MiOpìO è uno dei pochi ad usare abitualmente la matita, perché, dopo aver corretto, vuole VEDERE il foglio pulito! Ognuno ha i suoi problemi.
Quel giorno, però, MiOpìO VIDE di aver pure dimenticato la gomma. Oltretutto!

E fu così che, all'improvviso, l'aula vide MiOpìO alzarsi e avvicinarsi alla pheega.

L'immensa folla di cazzi s'ammutolì all'istante e tutti si voltarono, in attesa del prodigio.

"Scusa! - domanda MiOpìO - hai una gomma?"

Contenta d'essere al centro dell'attenzione generale, la pheega lo guardò per un po', skifata, ed infine rispose, testuali parole: "Guarda che io ho il ragazzo!"
"Be'... - replica MiOpìO - Se cancella, va bene lo stesso!"

 ELEVATO ALLA 1 (Grip, 1998) 

Grip presenta al prof la sua relazione per il laboratorio sull'intelligenza artificiale.
Il prof legge la relazione un po' distrattamente, poi chiede: "Perché qua in questa formula mi ha scritto N elevato alla 1? N elevato alla 1 fa sempre N, mi sembra inutile... o mi sfugge qualcosa?"

Per un po', Grip guarda la formula con fare pensieroso, facendo finta di poterla capire; finché, il prof ha un'illuminazione: "Non è che, per caso, nel testo che Lei ha COPIATO da chissà dove, questo '1' messo in alto voleva dire semplicemente 'RICHIAMO ALLA NOTA 1', ma Lei l'ha preso per un "ELEVATO ALLA 1" perché non ha capito NIENTE e l'ha copiato tale e quale?"

Era proprio così.
Rimarrà per sempre tra le leggende della facoltà!

 L'INSEGNANTE (Grumo, settembre 1998) 

La scuola è maestra di vita per tutti, anche per il giovane Grumo:

"Ultima ora di uno dei primi giorni di lezione alle superiori, quarto anno.
Appena finita una noiosissima lezione di psicologia (la prima di quell'anno), con una nuova prof, stiamo scendendo le scale per uscire, quando incontro un'amica, che era in classe con noi fino all'anno prima.
Parlando, non so come, lei comincia a parlare di Psicologia.
E io me ne esco con la frase 'NON PARLARMI DI PSICOLOGIA!!! PER OGGI NE HO AVUTO ABBASTANZA!'
'Ste, guarda che c'è la PROF dietro!'"

Almeno a questo punto una persona normale avrebbe avuto il buon senso di tacere. Il giovane Grumo NO:
'Ehm... sa, prof... ehm... è che io la psicologia proprio non la capisco, è una materia che proprio non assimilo, ehm...'"

La prof è poi stata sostituita... esaurimento nervoso?

 AGILITÀ (Grip, 19/6/1997) 

Sta piovendo a dirotto, là fuori, ed il giovane GRIP (che già in condizioni normali non incarna il massimo dell'equilibrio psicofisico) è come sempre in ritardo.
La lezione di IAMR, intanto, è già iniziata, quindi Grip si mette a correre sul pavimento dell'atrio, che è ormai cosparso da una poltiglia melmosa.
Inutile dire che, non appena entrato, cade per terra e, in assenza di attrito, continua a scivolare in spaccata lungo tutta la lunghezza del corridoio, ovviamente urlando.
In quel momento, Mandingo apre la porta dell'aula, Grip la centra perfettamente e si fionda dentro, in spaccata, sempre urlando, terminando la folle corsa contro la cattedra e sotto lo sguardo pietoso del professore e di tutta la classe, che avrebbe ricordato quel giorno per sempre.
Commento del prof, testuali parole: "NON DISTRUGGETEVI!".
Ecco la testimonianza audio, registrazione by Marok!

  L'INCIDENTE (Shazam - 1994) 

Il dipartimento di Informatica offre tante cose belle: tanti computer, tanti sistemi operativi, tanto Internet gratis... ed al pianterreno, nell'atrio, c'è persino la macchinetta del caffé!
Così, l'allora giovane e sereno Shazam approfittava della pausa per scambiare quattro chiacchiere con la pochissima pheega... ma solo argomenti di rilevanza culturale, naturalmente.

Shazam: "Quindi voi non l'avete mai conosciuta prima dell'incidente, vero?"
Pheega: "Incidente? Ma chi?"
Shazam: "Come chi? La prof!" (sta parlando di Capitan Findus, NdM)
Pheega: "La prof??? Ha avuto un incidente?"
Shazam: "Ah... pensavo lo sapeste... è stato parecchi anni fa! L'ho conosciuta che era ancora normale... cioè, alla fine era quasi carina! Davvero, era perfettamente normale! Poi è caduta di faccia e non c'è stato più niente da fare. Ha fatto un'operazione e, da allora, va in giro così..."

Arrivati alla seconda riga, avrete già immaginato l'epilogo della figura di kacca: l'apparizione improvvisa della prof, che ha sentito TUTTO!
Bravi! In effetti, sì, è andata proprio così... ma NON è finita.

Shazam si è giustamente allontanato dall'atrio alla velocità della luce ed ha pensato che la cosa migliore fosse prendere l'ascensore: Ambra docet!
Quindi, l'ha chiamato, è salito, ha tirato un sospiro di sollievo perché era vuoto... e la porta, finalmente, si è richiusa!
Anzi no... quasi.

All'ultimo, quando dall'esterno filtrava solo un filo impercettibile di luce, è apparsa un'OMBRA... e la porta si è riaperta.
Eh sì: era la prof.

Troppo strabica per capire cosa e dove stesse guardando, dietro le lenti spesse... ma la porta, alle sue spalle, si è richiusa.

Nessuno dei due proferiva parola, mentre l'ascensore saliva.
Lentamente.
Molto lentamente.

Shazam NON respirava, mentre la deformità del naso asimmetrico della prof soffiava rumorosamente l'aria in tutte le direzioni possibili.
Un minuto, forse anche meno, era la durata del viaggio... giusto?
Sudore freddo, tachicardia, le trombe dell'inferno... passano i secondi, i decimi e, se li conti, anche i tempi di Planck.
Un minuto, forse anche meno... non ce l'avrebbe mai fatta.
La salvezza sarebbe arrivata troppo tardi, per Shazam.
Un minuto, forse anche meno...

E la porta dell'ascensore, finalmente, si riapre! Vittoria!
Un minuto, forse anche meno: per il vecchio Shazam è diventata la misura dell'eternità.

 AGENZIA MATRIMONIALE (MiOpìO, 1993) 


MIOPÌO è insieme a MR BEAN (e a mezza facoltà di Informatica), quando AVVISTA una tipa.
Commento di MiOpìO (davanti a tutti): "Ma chi è 'sto cesso?"
Risposta di Mr Bean: "È la mia ragazza!"

 IGIENE PERSONALE (GM, 1993) 


Prima ora di lezione, l'aula puzza già come se fosse l'ultima. La folla inizia a mormorare: "Che puzza, che posto di merda!" ma il più accanito di tutti è il giovane GM: "Puzzate di merda! Lavatevi! Puzzoni! Bastardi!".
Questa scena va avanti per un'oretta, finché qualcuno non nota delle inequivocabili tracce per terra, che conducono in una sola direzione.
GM si guarda sotto la suola e vede una merda enorme e freschissima.
Ha seriamente rischiato la lapidazione!

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