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Elio e le Storie Tese live in Roma 17/9/2005
La notte bianca.
Per qualcuno un'occasione per vivere la città in modo diverso, scoprendo nuovi angoli in cui musica, luci e colori risplendono dal tramonto all'alba.
Per altri il fallimento della nostra civiltà, in cui per convincere la gente a passare la notte in strada a fare bordello deve intervenire il COMUNE.
Per me invece la notte bianca era una notte come tutte le altre, ma interamente ricoperta di SBORRA.

Così pensavo, quando il signor trenitalia.it mi rivelò il prezzo del biglietto Torino-Roma: 40 euro. 80 euro andata e ritorno. Per quella cifra ci stava una notte di sesso acrobatico sadomasopedolesbo con manette, fruste e pompini, altro che notte di sborra... ok, era ufficiale, pacco.
"Marok, vieni? - mi disse Francy - Ci siamo io ed Andreina... dai, passiamo la notte assieme!!!"
SI PARTE!
Con fare sicuro andai in stazione per regalare 80 gocce del mio sangue al signor Trenitalia.it in cambio della notte di sborra, quando il telefono squillò. Potevo capire fosse pheega, potevo capire fosse un cesso, potevo capire fosse Uomo, potevo capire fosse Grumo, potevo persino capire fosse Piombino... ma KAAAAAAAASTROX!!!

"FankuloFankuloFottitiFottitiFottitiFottitiSoooooka!"
"Ciao KASTROXKASTROX!"
"NESSBETH!"
"KAAAAAAAAAAASTROX!!!"
"Pie' 'nt 'el cù! Alla fine alla notte bianca a Roma si va o no?"
"Io vado, sto andando a fare i biglietti..."
"Ma come ci andiamo?"
"Be'... in treno..."
"Fino a Roma??? Eh ma poi dopo quante volte si cambia?"

Quando uno parla con KASTROX, arriva sempre al punto in cui non sa se ti sta pigliando per il culo o se, semplicemente, è handicappato.

"Temo nessuna..."
"Ma sei piciu? Fino a Roma senza cambiare???"
"Eh sì, senza cambiare. Volendo si arriva anche fino a Palermo senza cambiare, pensa!"
"Ma com'è possibile?"
"Poi ti spiego... insomma, vieni?"
"Mah, quasi quasi... non sono mai stato a Roma, così me la vedo un po'..."
Non era mai stato a Roma. A 24 anni. Va be', è KASTROX...

"Ok, però ti avviso che c'è GRUMO..."
"No, diu faus, se Grumo mi fa piovere anche stavolta io l'ammazzo!"
"Allora, te lo prendo il biglietto?"
"Mh... ma sì, va bene... "
"Ok, alla prossima, KASTROX!"
"NESSBETH!!"
"KAAAAAAAAAAAAAAAASTROX!!!"
I PACCHI
Avevo fatto l'impossibile pur di non passare sei ore in treno da solo con KASTROX. Spacciando la notte di sborra per una moderna Woodstock con rock, alcool, fumo e pheega gratis, avevo cercato di tirare dentro il Kompagno Gillette, Joco, Killer, Grip, Miopio e perfino Spranga e la Pestopatata, i quali mi diedero un'unica risposta: FANKULO!

Mi aveva fatto pacco persino il Favone GrassoneFavone Grassone, prima ancora di sapere che con me c'era KASTROX: "Vaffankulo stronzo! Prendo la linea ad alta velocità da Milano, ci mette due ore in meno!"
"Cioè, tu spendi 30 euro in più per due ore di viaggio in meno?"
"Cazzi miei!"
"Ma sei da solo?"
"No, vengo con Tiffany. Sborroh!"
Veniva con la tipa!!!
Ok, tutto chiaro, meglio KASTROX!

Preso dalla disperazione chiamai PIOMBINO e persino lui mi fece pacco: era già da SCHOPENHAUER.
Dunque aveva una sesta casa anche a Roma, dopo Torino, Bologna, Venezia, San Remo e Cortina!
Voglio anch'io i genitori di Schopenhauer.
O quelli di Alan Magnetti.
Ma voglio essere figlio unico.
SEI ORE DI KASTROX
Dlin dlon, stazione di Torino Porta Nuova, KASTROXKASTROX in arrivo al binario 7 in perfetto orario.
"Ciao KASTROX!"
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAAAAASTROX!!!"
Il buon giorno si vede dal mattino.

L'handicappato era in incognito, jeans e maglietta.
"E il kilt?"
"Nello zaino!"
"Bravo! E l'ombrello?"
"Ma se c'è il sole!"
"Adesso... ma sai chi c'è a Roma?"
"No, momenti, qua non ci siam capiti, se la prima grama volta che vado a Roma campo giù dal treno e vedo anche solo una goccia di pioggia, io vado da GRUMO e L'AMMAZZO!"
Sarebbe stata una bella recensione.

In viaggio tutti hanno i loro riti, compreso KASTROX: prima del treno il caffé, UATA' con la bustina di zucchero, le bestemmie in piemontese contro Grumo che porta la pioggia e le prese per il culo a Piombino che da un anno stava con la piccola Cate e non l'aveva mai trombata perché è handicappato.

"Piombino è un piciu ché c'ha la tipa e non la ciula, ma diu faus ci andava solo più quel cottolengo che si porta dietro!"
"Schopenhauer? C'è anche lui stasera, contento?"
"NO!!!"

Ai concerti, Schopenhauer era una vera calamità: urlava, saltava, non stava zitto un attimo, cercava di ballare con tutti quelli che aveva attorno, insomma, era identico a KASTROX. Dottor Marok spacciatore di pass Ed infatti KASTROX parlava di Schopenhauer come il mondo parlava di KASTROX: "Non è normale che vado a vedere Elio e mi ritrovo 'sta gente! Quello non è venuto lì neanche per vedere il concerto, è venuto lì per rompere i coglioni!"
KASTROX era diventato un clone del Favone, ma con l'accento barotto: "Io non ci vengo più a vedere i concerti se c'è 'sta gente! Cioè, posso capire che siamo a vedere Elio, posso capire che il contesto è demenziale, posso capire fare casino, al limite posso persino capire uno come Piombino, ma..."
"...ma KAAAASTROX!" urlai.
Fu un momento meraviglioso.

Per riportare di buon umore Kastrox ascolta Ivan PiombinoKASTROX, bastò fargli ascoltare l'intero album di Ivan Piombino.

I primi presagi però non tardarono ad arrivare: sul levante ligure ci salutarono le prime nubi.

Scrissi a Uollano, che era già a Roma: "Mi avvisi quando inizia a piovere?"
Confidavo molto nel potere di Grumo: da quando lo conoscevo non aveva mai fallito, se avesse mancato la notte di sborra gli avrei negato il saluto.
Uollano mi rispose dopo dieci minuti: "ADESSO!"
Tirai un sospiro di sollievo.

Naturalmente non dissi nulla a KASTROX, che sognava ad occhi aperti attraverso il finestrino incupendosi di pari passo con il cielo. In Versilia era coperto, in Maremma pioveva, a Roma il TRIONFO, un autentico diluvio, e KASTROX esplose: "DIU FAUS IO A GRUMO L'AMMAZZO!!!" urlò, mentre l'acqua si infiltrava dai finestrini ed un innaturale buio avvolgeva la stazione.

Insomma, ce l'avevamo fatta: GRUMO ERA RIUSCITO A MANDARE A PUTTANE L'INTERA NOTTE BIANCA DI ROMA!!!
Eccezionale.
AVE ROMA!
Pioveva troppo forte per uscire dalla stazione, così ci rifugiammo in un bar a guardare i vetri delle finestre che imbarcavano acqua come gli oblò del Titanic.

Artisti al bar Per fare il punto della situazione chiamai due persone a caso: Francy e Daiconan. Una aveva il telefono spento, l'altra non rispondeva. Perfetto.

Chiamai il Favone, se aveva preso il treno iperspaziale doveva essere già arrivato da un pezzo.
"Sono ancora A METÀ STRADA - rispose - questa merda di treno ha DUE ORE di ritardo!!!"
Due ore di ritardo sulle quattro preventivate, 70 euro di biglietto per metterci più di me e di KASTROX! Splendido!

Alla fine, l'unica forma di vita intelligente evoluta al punto da riuscire a fornire informazioni fu Uollano: per fuggire all'acquazzone, gli handicappati si erano rifugiati in un bar del piazzale Tiburtino, sede del concerto.
C'era pheega, potevamo andare.
CONTATTO!
Le prime persone che incontrai furono Francy after GrumoFrancy e Daiconan, che mi saltarono addosso urlanti e bagnate: si preannunciava una bella serata.
All'interno, il più grande agglomerato di Fave che avessi mai visto attorno ad un unico tavolo.
Le Fave Romane: @Duccio, @KraNpo e @Leesa.
Le Fave Terrone: @ATMB, @Manovella, @Meemmow ed i @Beddamatrix.
E, ovviamente, le Fave della Cumpa: @Daiconan, @Francy, @Cops, @Don Diego, @Grumo, @IvanPiombino, @Schopenhauer e Uollano.

"Coai Amork!" mi disse la dislessica Manovella.
Perfetto... non era la tastiera nè le dita: era il cervello.

Un attimo dopo, nel locale entrò KASTROX, piombò dentro senza salutare nessuno e si mise a gridare: "DOV'È? DOV'È???".
E poi, localizzato GRUMO, gli riversò addosso un'intera antologia di insulti in piemontese, un miscuglio creativo di parolacce, maledizioni e bestemmie che fece tremare il palazzo intero.

"Ciao KASTROX!" rispose Grumo.
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAAAAAASTROX!!!"
Fu un momento meraviglioso.

Buon divertimento Daiconan! Mi sedetti al tavolo con le Fave Romane, che non vedevo da parecchio tempo.
"Ebbravo, ti sei vestito da MAROK!" disse Duccio, osservandomi in camicia, maglietta, jeans, pass di Alan Magnetti e macchina foto.
"Sì, e lui si è vestito da KASTROX!" risposi, indicando KASTROX che si era appena messo il KILT.
Duccio sbiancò e da allora non disse più nulla.

I più belli comunque erano sempre loro, Hanno vistoPIOMBINO e SCHOPENHAUER: nasi ed occhiali finti, maglietta HO VISTO e DUE MEGAFONI alla Alan Magnetti per la sfida brulé.
"Stavolta finiamo nel disco di sicuro! - dicevano - Non ci sono cazzi!!!"
Perfetto.

Meemmow a parte, era la prima volta che vedevo le fave Sicule dal vivo. Erano esattamente come le immaginavo: un branco di adorabili casinisti dotati di un'allegria travolgente e contagiosa.
Meemmow passava il tempo a disegnare caricature, Francy passava il tempo a truccare Schopenhauer da Guerriero arborigenoguerriero arborigeno ed ATMB passava il tempo a cercare di andare al cesso, scontrandosi con la creatività del padrone del locale che ogni volta lo cacciava, esibendo palle fantascientifiche tra cui: "C'è una scarpa che ottura il water, non vorrei essere nei panni di chi dovrà sturarlo!"

Alle sette della sera la pioggia diminuì e gli handicappati si affannarono a correre fuori dal locale, probabilmente perché l'ultimo che fosse uscito avrebbe dovuto pagare il conto per tutti.

Grumo power - #6 Rimanemmo un po' nella piazza per meditare sul da farsi, con Piombino e Schopenhauer che si allenavano con i megafoni, Kastrox che ballava da solo col kilt, Meemmow che raccontava tutta la storia di tutta la vita di tutte le persone di tutto il mondo e Uollano che, proprio sul più bello, si allontanava per rispondere ad una telefonata. Di Meemmow.

Non appena sul palco si creò un po' di movimento, gli handicappati si zipparono sulla transenna per stare tutti in prima fila ed io me ne andai a fare un giro per la piazza, mandandoli brutalmente affankulo.

Fu allora che incontrai alcuni personaggi mitologici che fino ad allora conoscevo solo via email.
Primo tra tutti il TraccaTracca, colonna portante delle Fave nonché memoria storica universale.
E poi Riccardo, il re dei video bootleg! I suoi dvd erano uno spettacolo, da solo riusciva a filmare con due videocamere e ci riversava sopra l'audio dei brulé. Un eroe.

Anche stavolta, Riccardo era attrezzato: "Ho giusto un paio di telecamere, una la lego ad un palo e con l'altra ci faccio i primi piani!"
Era talmente carico che non me la sentii di infrangere il suo sogno: non gli dissi nulla di GRUMO, la natura doveva fare il suo corso.
IN VINO HANDICAP
Girando per la piazza, collezionai un invidiabile database di volti sconosciuti che mi salutavano come amici d'infanzia e che mi divertivo ad intrattenere con FINALMENTE I GEMELLI SI INCONTRANO!!! l'eloquenza e la competenza di una grammatica polygen: "Cazzo, se mi ricordo!" "Ne è passato di tempo eh?" "Com'è andata poi?" "Hai più visto gli altri?" "Eh, bei tempi...", ascoltando con vivo interesse l'evolversi di universi paralleli che mi vedevano come vivo protagonista, nonostante non avessi la più vaga idea di che cazzo stessero parlando.

Fu allora che mi vennero incontro due bizzarre creature.
"Ciao Marok!"
"Oè! Ciao!!! Come va?"
"Lo sai che in una via qua dietro danno il vino gratis?"

Un minuto dopo ero già nel locale ed era tutto vero: il proprietario era impazzito ed aveva deciso che quel giorno avrebbe offerto da bere a tutti fino alle otto di sera.
Rimasi un po' a bere birra e prosecco parlando del più e del meno con i due nuovi amici romani, che col tempo avrei scoperto chiamarsi Marco ed Eastville ed essere fonti inesauribili di cazzate. Alle sette e mezza però mi ricordai degli altri compagni d'avventura e tornai in piazza a chiamarli: "Oh, correte, c'è un posto che si beve gratis!"

Non si schiodò NESSUNO, tutti rimasero fermi a presidiare i propri posti in prima fila, ipnotizzati da un palco vuoto, aspettando un soundcheck che non ci sarebbe mai stato, incuranti del fatto che stava per ricominciare a piovere.
Finché...
"IO! IO! IO! DOVE???" urlò una voce femminile
Era la giovane Daiconan... i Motivi non sono Motivi per caso.

Ci incamminammo verso il locale abbracciati e saltellanti quando, dal nulla, sbucò l'inconfondibile larga stazza del FINALMENTE I GEMELLI SI INCONTRANO!!!Favone Grassone, accompagnato dalla giovane Tiffany. Il loro treno iperspaziale era arrivato adesso! 70 euro ben spesi.

Prima di noi incrociarono l'eroe del giorno, Grumo, che stava andando a prendere da mangiare.
"Ciao Favone!" disse Grumo.
"Vaffankulo!" gli rispose il Favone Grassone.
Perfetto.

"Ciao stronzo! - dissi al grasso pelato - Considerato che tra poco piove, preferisci stare qua ad aspettare il soundcheck che non ci sarà con PIOMBINO e KASTROX oppure vuoi venire con noi a bere vino gratis?"
Un paio di minuti dopo eravamo seduti ai tavoli del locale, con Marco ed Eastville che si dicevano l'un l'altro: "È LUI! È LUI! È IL FAVONE GRASSONE!" ed il Favone che beveva e bestemmiava contro di loro, contro le ferrovie, contro GRUMO, contro PIOMBINO e contro KASTROX.

Non appena il padrone del locale ci disse soka, fuori ricominciò a piovere.
Il Favone ci salutò esibendo un dito medio e dicendoci che sarebbe andato in giro per Roma a caccia di roba grassa commestibile, fankulo il concerto, la notte di sborra, le Fave e PiombinoKastrox.
Per noi invece era tempo di invertire la rotta: il non concerto ci stava aspettando!
FAVE = FANKULO : IL PRIMA
Visto che la pioggia di Grumo iniziava a rompere i coglioni, Daiconan ed io ci svaccammo in uno dei dehors della piazza, approfittandone per una birra ed un paio di panini al prociutto.
Le Fave romane erano letteralmente scomparse, non mi rispondevano neanche al telefono, gli altri handicappati invece erano bene in vista e si stavano lavando da capo a piedi pur di mantenere il loro cazzo di posto in prima fila per un concerto che, ormai era ovvio, non ci sarebbe neanche stato.

Bagnati e handicappati Quello che non potè l'insistenza della pioggia, lo fece il destino: un manipolo di tipi assurdi presentatisi come monaci shaolin, o qualcosa del genere, CACCIÒ la gente da sotto il palco per stendere un tappeto e fare una specie di spettacolo prima del concerto.
Era il primo FAVE = FANKULO in un concerto gratuito... un record.

A quel punto il gruppo si spezzò in due: @Don Diego, @KASTROX, @Meemmow e Uollano ci raggiunsero sotto il dehors, per asciugarsi e mangiare un boccone.
Gli altri invece decisero di rimanere là, sotto l'acqua.
Di Piombino e Schopenhauer non mi potevo stupire, Grumo chissenefotte, ma Francy? Provai a chiamarla per riportarla alla ragione ma non ci fu nulla da fare, non perché non mi ascoltasse ma perché aveva il telefonino spento. Sono cose che fanno pensare.
FAVE = FANKULO : IL DURANTE
La piazza era piena di gente convinta che il concerto ci sarebbe stato. Ho fatto questa foto dal FONDO della piazza. Soka! Io non so come fanno ad esistere al mondo tanti rincoglioniti: nessuno, sano di mente, avrebbe iniziato a suonare con tutta l'acqua che stava venendo giù.
Alle undici gli Elii iniziarono a suonare.

Il concerto sarebbe anche stato bello ma era una fotocopia dei precedenti, era la QUARTA VOLTA di fila che sentivo il brulé numero 3 e mi usciva da ogni orifizio, comprese le orecchie. Uniche note di colore il tormontone "Pioggia puttana, l'hai fatto per la grana!" e le continue prese per il culo a Piombino e Schopenhauer senza mai citarne il nome, per spregio: "In ungherese pirla si dice pirla!" diceva il chitarrista magiaro Fitas Gi, indicando i due handicappati.
"Sono dei provocatori! Sicurezza, picchiateli!" ripeteva Elio.

L'unico rimpianto dell'essere lontani era il non vedere che cazzo stessero combinando quei due. Uno dei fotografi che stavano sul palco, Stefano Caporilli, mi avrebbe poi mandato questo Schopenhauersouvenir di Schopenhauer. Ai confini della realtà.

Anche dalla nostra postazione, però, l'effetto scenico era spettacolare: in primo piano avevamo Kastrox che ballava col kilt e pogava come se fosse sotto il palco nonostante fossimo dalla parte opposta della piazza. Tutt'intorno c'era gente che si fermava a guardarci schifata come creature scampate allo zoo di Chernobyl. E, sullo sfondo, c'era lei, la PIOGGIA ORIZZONTALE: si vedeva l'acqua arrivare sul palco a secchiate, tanto da costringere Elio a cantare girato di culo per riuscire a respirare... speravo davvero che Riccardo stesse riuscendo a filmare tutto!
Quando lo vidi scappare, disperato, con le telecamere sotto l'impermeabile, capii che forse no. Peccato.

La pioggia cadeva sempre più fitta, brano dopo brano, fino a raggiungere, in BUDY GIAMPI, le proporzioni di un uragano. SuperMangoniMangoni stava per volare via dal palo e Christian, ogni volta che batteva su un piatto, faceva una doccia completa. Idem per il gong di Elio, che ad ogni colpo buttava acqua a litrate.

Era il trionfo del potere di Grumo, il risultato più brillante che avesse mai ottenuto da quando lo conoscevo: non stava mandando a puttane un normale concerto, stava castigando un'intera città di eventi all'aperto, uno sbrego imprecisato di manifestazioni in ogni piazza fino all'alba! E non stava semplicemente piovendo, c'erano vere e proprie ONDE di pioggia, Amore come ne avevo viste solo in Bretagna.

Il gestore del bar era allucinato: "Vivo a Roma da cinquant'anni e non ho mai visto una cosa del genere! Mai!"
Non riuscivo a capire se si riferisse alla pioggia o a KASTROX.
Mi rimarrà il dubbio per tutta la vita.

Terminata la fase brulé, la scaletta proseguiva come a Milano: ALFIERI, il VITELLO (con l'intera PIATTAFORMA come ascolto forzato), DISCOMUSIC, FOSSI FIGO ed IL ROCK AND ROLL.

Fuori dal dehors il tempo mieteva le sue vittime ed a poco a poco fummo circondati da fave ignote ed incazzate.
"Ma cazzo, siamo Fave! - dicevano - Potevano farci stare nel tendone dietro al palco, almeno potevamo vedere il concerto in santa pace!!!"
Avevano ancora tante cose da imparare.

Il concerto si concluse con TAPPARELLA e gli Elii ci salutarono sulle note di IN TE (non dal vivo, purtroppo!), dedicata al quasineopapà Mangoni.
FAVE = FANKULO : IL DOPO
Finito il concerto la pioggia si placò: la regia era perfetta.

Nelle grandi città il backstage solitamente soka, ma le Fave Sicule lo volevano a tutti i costi: La notte bianca after Grumo per quanto sembrasse assurdo, i Bedda Matrix, che da anni facevano cover di Elio, erano al loro PRIMO CONCERTO DI ELIO ed erano venuti a Roma apposta per fare il loro primo backstage.

A quel punto tantovaleva tentare: le fave Sicule mi stavano simpatiche!

Feci radunare la mandria di handicappati davanti alle transenne, tra il palco e lo stand del brulè, e tirai fuori dal cappello le tre armi che avevamo a disposizione: il prode Duccio, pur sempre capofava di Roma, Francy e Daiconan, pur sempre giovani donne, ed il pass di Alan Magnetti!

Duccio era sparito e non rispondeva al telefono. Perfetto.
La pheega invece funzionò, ma non come avevavamo preventivato: i buttafuori fecero passare SOLO FRANCY! Per tutti gli altri, FAVE = FANKULO!

"CERCA DUCCIO! - le urlai - e digli di farmi sapere se gli Elii vogliono fare l'incontro o se Fave = Fankulo!"
Giusto per sapere, se no tantovaleva andare affankulo.
E finalmente la risposta di Duccio arrivò: "No!"
Fave = Fankulo, problema risolto.

Girai la comunicazione agli altri, parecchi dei quali non se ne vollero fare una ragione, anzi, erano incazzati neri, ma non con gli Elii: con Duccio.
"Che cazzo ci sta a fare là dietro se non ci fa entrare???"
"Roma ladrona!!!"
"A sintiru ficcata 'nculu a tutti!"
"Basta, sfondiamo ed andiamo a picchiare Duccio!!!"
"Duccio!!! La senti questa voce? Vaffankulo!!!"

Non tutto però era perduto: Francy aveva compiuto egregiamente il suo dovere ed aveva rapito per noi un ostaggio d'eccezione, Christian Meyer! L'aveva convinto a venirci a salutare, probabilmente in virtù delle sue abilità informatiche.

Fu un bel momento: Ivan Piombino e Schopenhauer iniziarono a torturarlo e le AmoreFave Sicule si fecero autografare ogni oggetto cartografico prodotto dagli Elii dal 1989 ad oggi.
A salvare l'amico e collega fu il bassista Faso, che accorse e lo trascinò via, sottraendolo all'assedio.

Riassumendo, le Fave Sicule per conoscere gli Elii avevano scelto il peggiore backstage dell'intero tour 2005.
Prima o poi entreranno nella Cumpa.
AFTER
Ritirati i brulé dal presidente Cops a diegi euro cadauno, si riproponeva il solito interrogativo: "Il primo treno è alle sette, che cazzo facciamo?"
"Andiamo in giro fino all'alba!!! Alèèèèèèèèè!!!"
E ricominciò a piovere.

Le Fave Sicule tornarono in albergo a cambiarsi, portandosi dietro Grumo e Don Diego come mascotte.
Noi invece ci rifugiammo dentro al nostro bar preferito. C'eravamo @tutti ma proprio @tutti, tranne uno: Uollano. Artisti in birreria In qualche passaggio precedente si era perso, provai a chiamarlo ma stavolta persino lui aveva il telefonino spento.
E va be', soka.
Bannato dal destino.

Come ampiamente previsto, anche stavolta l'attrazione principale era KASTROX: una folla di fave gli si avvicinava per controllare se fosse davvero handicappato come nei miei racconti. I test diedero esito positivo.

Il feeling migliore però l'ebbe con le fave partenopee, Manovella e la sua amica, a cui cercava a tutti i costi di insegnare il piemontese maccheronico delle canzoni dei Farinei.
"BALENGO! DIU FAUS! NEBROSKA! BASME 'L CÙ! GIUANA! PIÉ 'NT EL CÙ! GAUTI DA 'NT EL BALI! DUI PUVRUN BAGNÀ 'NT 'L OLI!"
Immagine di Torino all'estero: - 1000%.

Non appena il banco del brulé ebbe cessato la sua attività, anche il presidente Cops fu dei nostri e potemmo finalmente consacrarlo RE DELLE FAVE!!! Noi sì che ci sappiamo divertire.
PRESIDENTE COPS - the movie



skarica in DIVX (171MB)
FAVE IN FUGA
Eravamo rintanati in un cazzo di bar in mezzo al diluvio universale nella notte di sborra, però sarebbe potuta andare ancora peggio: il bar avrebbe potuto chiudere.

Alle tre, rosse tendine menu prezzo fisso, il barista ci cacciò fuori a calci nel culo e non ci rimase che correre, sotto la pioggia, al riparo più vicino: la stazione Termini.
Avevamo in media un ombrello ogni tre persone, io non capisco questa gente che non si porta dietro l'ombrello quando sa che c'è Grumo.
"ASPETTATEMI AMICIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!"

Ci voltammo e vedemmo Schopenhauer correrci incontro con in mano UN Come cazzo ha fatto???OMBRELLONE DA SPIAGGIA.
"Ma dove cazzo l'hai preso???"
"Boh! Ehehehe!
Alèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!"
Perfetto.

Grazie all'ombrellone di Schopenhauer, il viaggio diventò una passeggiata.

La stazione Termini per fortuna era aperta, così andammo dentro e ci svaccammo per terra, aspettando l'arrivo di @Grumo, di @Don Diego, di Uollano, delle @Fave Sicule e, soprattutto, del @treno delle sette.

Gli handicappati non tardarono ad arrivare, ottima occasione per festeggiare un'altra volta il compleanno di Don Diego perché si era deciso che ogni giorno di settembre sarebbe stato il compleanno di Don Diego.
Primo regalo, da parte di tutti, un ZBORROH!cappello da Zborroh.
Secondo regalo, da parte di Ivan Piombino e Schopenhauer, il SUICIDIO: presero un carrello portabagagli dai binari e lo usarono per lanciarsi a vicenda in giro per i corridoi deserti, con il chiaro e preciso intento di autoterminarsi.
Il Favone avrebbe apprezzato.

Gli unici a non dimostrare entusiasmo furono, chissà perché, due agenti in servizio: per poco non si videro investire in pieno dalla vagonata degli handicappati.
Rinunciarono a sbatterli dentro solo perché poi avrebbero dovuto sopportarli nella loro macchina fino alla centrale e sarebbe stato troppo anche per loro, ma li ammonirono duramente: finché si fossero annientati tra loro nessun problema, ma non avrebbero per nessun motivo dovuto rovinare il carrello.

Ok, il riparo era stato trovato, Ivan Piombino e Schopenhauer erano stati schedati, per una volta tutto sembrava procedere per il meglio.

Arrestateli! "Oh, andiamo?" disse KASTROX
"Dove?"
"Ma da qualunque parte... che cazzo volete fare?"
"Be'... stiamo qua finché non parte il treno, poi partiamo..."
"Ma col cazzo! Andiamo via!!!"
"Ma sta diluviando..."
"Ma bugiate il culo! Gaviamoci dalle balle e andiamo in una birreria!"
"Sta diluviando ed è la notte bianca! - spiegai - Tutti i romani sono usciti di casa, sono in giro per il centro e, per la pioggia, si sono rifugiati nelle birrerie. E noi siamo in venti. Pensi di trovare posto?"
"Ma BOIA di un DIU FAUS, volete mica stare seduti per terra come dei PROFUGHI??? Ma ci va solo più che mi siedo per terra in stazione come un profugo!!! Forza, facciamo come Baglioni, facciamo che ci leviamo dai coglioni!!!"

Sentire una critica morale ed estetica provenire dalla voce di KASTROX, per di più in kilt, era qualcosa di meraviglioso... per una volta, decidemmo di dargli retta. Del resto sarebbe anche potuta essere una buona idea, magari a quell'ora le birrerie si stavano già svuotando...

Per capire che ci stavamo imbarcando in una puttanata dalle proporzioni colossali bastava sapere che l'idea era venuta da KASTROX. La prima conferma però arrivò in metropolitana: sboccava di gente che andava TUTTA IN CENTRO alla ricerca di una BIRRERIA. Unica nota positiva, un'insegna della stazione del Metrò. C'era scritto MotiviMotivi.

"Dai Marok - disse Francy - ci fai una foto a me e Daiconan sotto la scritta Motivi?"
"CHE CAZZO FATE? MUOVETEVI!!! - urlò Kastrox - NON È CHE CI SI PUÒ FERMARE OGNI VENTI METRI A FARE FOTO!!!"

Dovevamo far passare il tempo fino alle sette e lui aveva fretta. Perfetto.

Comunque, una volta scesi dalla metropolitana, l'unico a perdersi fu proprio KASTROX.

A quel punto la cosa migliore era lasciare che la natura facesse il suo corso, così abbandonammo KASTROX al suo destino e, già che c'eravamo, ci facemmo un giro in piazza di Spagna. Ogni tanto bussavamo alle porte dei locali, ma la notte di sborra non lasciava scampo: tutte le birrerie erano strapiene e la pioggia era ritornata bastarda.

Non ci rimase che rifugiarci nell'ingresso di un Mc Donald's, facendo finta di stare in coda.
Fu allora che chiamò KASTROX.
"Dove cazzo siete???"
"Al Mc Donald's!"
"E dove cazzo è???"
Perfetto.

Si erano fatte le cinque, tempo di sms al Favone Grassone.
Nessuna risposta, peccato.

Un po' tutti eravamo stanchi, fradici e privi di una meta, quello messo peggio però era Macro Uollano - ore 6:00Uollano, che non dormiva da 48 ore e sembrava uno zombie: "Vi prego, fermiamoci in qualunque posto, voglio dormire!".
L'unico locale in cui avremmo avuto una flebile speranza di trovare posto era lo Spizzico della stazione Termini, che apriva alle sei. Quindi si tornava in stazione!!! Non vedevamo l'ora di comunicarlo a KASTROX.

"Ciao KASTROX!"
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASTROX!!!"
"Vaffankulo!!! Come cazzo fate VOI a PERDERVI in continuazione??? Mi sono rotto il cazzo!!!"
Il bello è che era serio.

"Almeno avete preso un tavolo?"
Ci guardammo intorno. C'era una coda che partiva dal bancone ed arrivava in strada. Tavoli da quattro persone ne ospitavano dieci, ma parecchi stavano mangiando in piedi. E KASTROX voleva trovare posto a sedere per venti persone!!!
"Nonò - risposi - abbiamo deciso che torniamo in stazione! Alèèèèèèè!!! Contento?"

Da allora, KASTROX iniziò ad esprimersi usando esclusivamente bestemmie in piemontese, senza curarsi del fatto che nessuno a Roma avrebbe potuto capirlo. L'unico a cui si rivolgeva in italiano era Grumo, per insultarlo: "Vaffankulo!!! Tu porti il tempo che rompe i coglioni!!! Con te non ci esco più!!!"
"Va be', ma che ti frega... - rispondeva l'autistico - andiamo in stazione, lì è coperto... va bene..."
"Va bene a te che non esci mai e la grama volta che sorti sei contento! Io quando porto il culo fuori di casa voglio andare in un posto decente, in una cazzo di birreria, o pure da un lurido o in una piolàssa, fa istess, ma di certo non me ne sto in stazione seduto per terra come un PROFUGO!!!"
BIODEGRADO
I profughi arrivarono in stazione poco dopo le sei, lo Spizzico era aperto ed era miracolosamente vuoto.
Con un raffinato processo di ipnosi, riuscimmo a convincere KASTROX che quella era una birreria e finalmente smise di rompere i coglioni, impegnato com'era a fare UATÀ con le bustine di zucchero.

Al primo contatto con una sedia, Uollano crollò stecchito. Il suo riposo non durò molto perché ogni due-tre minuti passava il signor Spizzico a rompergli i coglioni: per dormire da Spizzico ci vuole la chiocciola.

Io invece approfittai della pausa per aprire lo zaino e fare l'inventario della roba che avevo distrutto, altrettanto fece Grumo.

Handicap "Cazzo - mormorò - non trovo più il cd brulé!"
"Cioè, sei contemporaneamente casinista ed autistico?"
"Va be'... arrivato a casa lo cerco meglio..."

Uollano era in condizioni catalettiche e Don Diego doveva recuperare a casa Uollano il portatile sOcaM, così loro due più Grumo si diressero verso la casa senza chiocciola. Avrebbero aspettato per UN'ORA, prima di scoprire che quel giorno il loro pullmann passava nella via di fianco. Perfetto.

Il mio treno al contrario partì senza problemi, e ben presto la notte di sborra divenne un ricordo ormai lontano, soprattutto perché KASTROX non tardò ad addormentarsi.
E pace fu.

Patate radioattive Naturalmente, mi guardai bene dal risvegliare KASTROX prima che il treno fosse arrivato a destinazione.
La prima frase che pronunciò, ancora intontito, fu: "Io a Grumo l'ammazzo!"
Sublime.

"Oh, allora - gli dissi - ci vediamo domani per il Panino Day?"
"NO! - rispose - ELIO BASTA! Mi sono rotto il cazzo delle Fave, sono una banda 'd piciu. Tornerò a vedere Elio solo se farà un concerto a PIOMBINO!"

ELIO a PIOMBINO.
Che immagine meravigliosa... KASTROX ci piace ricordarlo così.

Anche GRUMO aveva lasciato ottimi ricordi a Roma: una catastrofe ambientale, una notte di sborra a puttane, e, udite udite, un cd brulé. Già, perché l'aveva veramente perso: era sia autistico che casinista. Perfetto.
Aveva persino provato a chiamare l'albergo delle fave Sicule, temendo di averlo perso là, ed il gestore l'aveva mandato affankulo. Ormai lo conoscevano tutti.

Di Piombino e Schopenhauer al contrario non avevamo più notizie, probabilmente stavano ancora vagando per le vie di Roma con i megafoni, giocando ad uccidersi con i carrelli della stazione. Li avremmo comunque incontrati il giorno dopo al Panino Day, quando sarebbero entrati nella leggenda... ma quella è un'altra storia.

Per il momento, andate tutti direttamente ed improrogabilmente affankulo.