Giovedì 13 ottobre 2016: LE PREMESSE
Quel giovedì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno... e sembrava una splendida giornata. Quindi andai al cesso, accesi il computer, scaricai la posta, lessi il Buko... e credetti all'incredibile.
"Il famigerato complesso tutto-simpatia di Elio e le Storie Tese si reca oltre il confine per diversi scopi: scongiurare l'effetto-domino innescato dal Brexit (l'uscita di Brescia dalla Lombardia) ed evitare che gli stati membri abbandonino il condominio Europa per il nervoso; portare la propria musica a chi sta peggio di noi (Ungheria, Belgio, Germania) a chi sta uguale a noi (Francia, Confederazione Elvetica, Spagna) e a chi sta meglio di noi (Lussemburgo, Regno Unito); alzare qualche euro.
Elio canterà nella lingua dei paesi di volta in volta visitati - compreso il fiammingo - ma solo nel pensiero; la voce sarà in italiano, che è l'idioma più bello del mondo: prova ne è il fatto che se vai in libreria e prendi Harry Potter è in italiano, idem i film al cinema nella stragrande maggioranza dei casi. Le Storie Tese suoneranno l'esperanto della musica, cioè il linguaggio che unisce tutti i popoli in nome del beat (capelloni)." [Tratto da Rockol.it]
"Io vorrei organizzare per Londra! Sarebbe una figata, trovarseli su un palco anche lì... andare da loro e dirgli: 'mincha, ma non posso stare un paio di giorni a Londra per i fatti miei, che vi trovo a suonare ANCHE QUI?!'." [GRUMO]
Ma stiamo scherzando?
Andare fino a
LONDRA per
vedere un concerto UGUALE a quelli che potevamo tranquillamente vedere SOTTO CASA???
Ma erano tutti impazziti?
Ma vaffankulo.
Venerdì 14 ottobre 2016: LA LISTA
Il manifesto in effetti era carino, sia per il motto
"YES WE CAN'T" (nota per le minorenni: prendeva per il culo un vecchissimo presidente americano chiamato
Barack Obama, famoso negli anni '10),
sia per i bidé tricolori in alto a destra!
Non per questo sarei andato fin lassù, naturalmente.
A legarmi alla City e ai dintorni era una vera e propria
maledizione: ogni volta che programmavo il viaggio, capitava qualcosa.
- 11/11/2003: stavo per partire per Londra... e mi vennero i calcoli.
- 7/7/2005: stavo per partire per Londra,
il metrò saltò in aria.
- 16/1/2013: due amici di Choo la invitarono a Londra per un matrimonio... e lei invitò me. Non feci neanche in tempo a risponderle, che
un elicottero si schiantò sul centro!
- 1/4/2015: per la prima volta, arrivai a Londra sano e salvo! Appuntamento con Uollano e Loser alla fermata di Holborn! Yeeeeee!!!
PRESE FUOCO.
- 7/5/2015: superato il trauma, decisi di ritornare a Londra. Avevo scoperto che avrei speso la metà, se avessi fatto scalo a Roma... quindi, boh... mi sembrava una buona idea!
Prese fuoco l'aereoporto di Fiumicino.
- 22/5/2015: in un modo o nell'altro, arrivai a Londra... e quindi fece
TERREMOTO! IN INGHILTERRA!!! Era l'insulto finale.
Da allora,
avevo rinunciato a ritornare a Londra. Però, boh, una data all'estero magari potevo anche farla... anche se, di sicuro, NON a LONDRA.
Sul blog di Elio e le Storie Tese apparve il
calendario del tour europeo:
MARZO 2017
- Budapest (HU) - Istituto Italiano di Cultura
- Berlino (DE) - Kesselhaus
- Cologne - Essigfabrik
- Mainz (DE) - Frankfurther Hof
- Lussemburgo (LU) - Rockhal
- Amsterdam (NL) - Melweg
- Bruxelles (BE) - La Madeleine
- Londra (UK) - o2 Shepherd's Bush Empire
- Parigi (FR) - Le Bellevilloise
- Madrid (ES) - Sala But
- Barcellona (ES) - Sala Razz Matazz 2
- Zurigo (CH) - Volkshaus
- Lugano (CH) - TBA
Sae
ci pensò un po' su... e scrisse testuali parole:
"Ho notato che già nel post ufficiale l'elenco numerato è totalmente a cazzo.
Date mancanti o molto più probabilmente semplici casini nel fare l'elenco numerato? :-)"
Risposta pietosa di DeadNature:
"Forse non colgo l'umorismo, ma quelli sono i giorni del mese."
Seguì un imbarazzato silenzio... finalmente, la pace.
Sabato 29 Ottobre 2016: ROCCO CONTRO ROCCO
Da sei anni a questa parte, causa pheega, passavo a Lucca i giorni dei
"morti", ma non era male: c'era quasi vita!
L'evento si chiamava
"Lucca Comics and Games"
e puntava su uno scudo giappominkia per deflettere lo sguardo dei potenziali rompicoglioni, nella speranza che le cose belle potessero rimanere tali.
Quell'edizione, per esempio, vantava tracce di
Immanuel Casto,
Bruno Bozzetto,
Sergio Staino
e
Milo Manara!
Tuttavia, la sfida definitiva sarebbe stata al cinema Astra:
Rocco vs Rocco!
Ovvero,
Rocco Tanica vs Rocco Siffredi.
Il che offriva la prima risposta credibile alla domanda ricorrente:
"Rocco Tanica, che cosa farai dopo Elio e le Storie Tese?"
Semplice: andrà al cinema con Rocco Siffredi.
Comunque, lo scontro fu epico: di fronte ad una folla di intenditori, i due raccontarono la propria vita, con tutte le implicazioni dei rispettivi ambiti professionali.
Sì, tanta sborra.
E poi, all'uscita, gentili signorine distribuivano
locandine che ritraevano Rocco Siffredi,
nudo, con un bel
rettangolone orizzontale all'altezza del CAZZO.
Era
la base perfetta su cui farsi fare un autografo, sembrava fatto apposta!
La coda dei firmacazzi ben presto okkupò il dehors del ristorante vicino, che comunque era contento:
"A me 'odesta roba un mi garba punto! Anzi, a me 'odesta roba mi fa proprio SKIFO!!!"
A fare SKIFO con noi c'era
Monica,
una giovane fan di Rocco Tanica che aveva deciso di seguire Elio e le Storie Tese solo adesso che lui non c'era più.
Così, per rispetto.
Comunque, Rocco e Rocco uscirono dalla porta principale del cinema, letteralmente assaliti da gente affamata di autografi sui CAZZI di carta plastificata. Quindi,
Monica pensò a quale fosse la frase migliore per salutare il suo mito, gli si avvicinò... ed esclamò:
"Ciao, io sono CATTOLICA!"
Senza fare la minima piega, il buon
Sergione
rispose:
"Ciao, io sono VALDESE!"
Quindi,
i due si misero a parlare seriamente di religione, in mezzo ad una folla di gente che POGAVA per farsi fare gli autografi sui CAZZI... ed il dibattito interconfessionale non durò poco: discussero della scissione, delle divergenze dottrinali, delle analogie.
Infine, si salutarono con stima ed io mi permisi di rivolgere al Maestro una domanda innocente:
"Ciao! Ci sarai a Londra?"
Rocco Tanica mi guardò stranito, ci pensò un po' su per cercare di ricordare se davvero a Londra ci fosse qualcosa di interessante da fare nella vita... e poi, sulla fiducia, rispose:
"NØ!"
Perfetto.
Lunedì 7 Novembre 2016: IL PERCHÉ
In una settimana possono succedere tante cose; l'autistico
GRUMO,
per esempio,
aveva comprato il biglietto di Londra, DA SOLO, borbottando:
"Pare non fottergliene un cazzo a nessuno... Per me è un'occasione irripetibile... ma tant'è."
Da pronunciare camminando in tondo, nervosamente, da soli, fissando il pavimento.
E poi,
SANFRU telefonò a casa Marok.
"Ciao, io vado a LONDRA! Che fate?"
"A Londra? - risposi
- Ma sei fuori???"
"MA CHE FIGATA!!! - commentò
Choo - ANDIAMO ANCHE NOI?"
"Eh???"
"Dai, va bene, CI SIAMO!!!"
"Ok, belin, allora cerco da dormire! Ok, Marok?"
"..."
Così, fine.
E il resto è storia.
Mercoledì 23 Novembre 2016: RITMO SBILENCO
Al cinema Lingotto di Torino, per la prima volta nella storia, sarebbe stato proiettato un film di Elio e le Storie Tese:
"Ritmo sbilenco!".
O
"Ritmo balengo", come direbbero i Farinei.
Era un'autobiografia dal sapore strano: gli Elii sembravano raccontare il
"presente" della band come se fossero ricordi del passato; era un dietro le quinte fortemente nostalgico, un po' come fanno i gruppi di veeeekki prima di sciogliersi. Insomma, era
un Eurostallions all'incontrario, in cui gli Elii suonano ancora ma vivono in modo noiosissimo, divisi tra casa lavoro e routine.
Però si vedeva
Francy.
Comunque, eravamo in un bel po':
Battipanni,
Choo,
Denis,
Furio Terzapi,
Gianluigi Bombatomica,
Monica,
Origami,
Ivan Piombino,
Schopenhauer
ed il sottoscritto... e l'idea di Londra, là in mezzo, piaceva a tutti!
Sì, incredibile ma vero:
saremmo andati tutti a Londra, si era craccato il continuum!!!
Giovedì 24 Novembre 2016: EFFETTI COLLATERALI
Nel giro di 24 ore, la natura si accorse delle Fave... e rimise le cose a posto:
Però si aggiunse
Uollano,
che non c'era. Perché non aveva la chiocciola.
Lunedì 12 Dicembre 2016: CASA DOLCE CASA
Alla fine, l'intero potere decisionale sulla trasferta londinese fu consegnato alle capaci mani di
SANFRU,
che digitò
airbnb.it
e prenotò un appartamento vicino alla fermata di
Aldgate East,
zona
Liverpool Station.
Obiettai timidamente che
era dalla parte opposta di Londra rispetto al locale del concerto, il prestigioso
O2 Sheperd's Bush Empire,
ma a quanto pare era tutto a posto: Sanfru rispose che, tranquo, la sua tipa conosceva bene Londra e comunque c'era la metropolitana e quindi era giusto così.
Ok.
Unica raccomandazione: il
DIVIETO di fare feste in casa.
"The cleaning fee is indeed included in the price, however, we please note that we have a strict no party policy"
Avevano solo i dati di SANFRU... FIGATA!
Avremmo scatenato l'INFERNO, avrebbero demolito il palazzo pur di non doverlo pulire!
Comunque, c'erano sei posti... quindi Sanfru, la sua tipa, Schopenhauer, Choo ed il porko sottoscritto.
Bravi: il totale fa cinque. E il sesto posto?
Sabato 7 Gennaio 2017: I SOLITI ACCORDI
Nel giro di un mese, divenne ufficiale:
il nostro bellissimo sesto posto fu SKIFATO da CHIUNQUE!
Uollano avrebbe okkupato la casa di
LOSER,
che era più vicina della nostra ed era GRATIS.
L'autistico GRUMO aveva già prenotato per i cazzi suoi in un
albergo di fronte al locale del concerto.
"Anzi... - precisò GRUMO
- Io ho una doppia ad uso singolo, quindi ho un posto libero... serve a qualcuno?"
E fu allora che, dopo un NULLA durato ANNI, spuntò fuori
D O N D I E G O !
"Sì, dai! - rispose
- Se c'è posto mi aggrego anch'io!"
Tanto il posto letto non costava un cazzo: la camera era già pagata da GRUMO! No?
"Grande Don! - rispose GRUMO
- A proposito, la stanza viene GBP 102.60, quindi 51,30 GBP a testa ;-)"
Casualmente, D O N D I E G O NON rispose... e la saga ricominciava: ce l'avrebbe fatta il nostro eroe a pagare il TRIPLO anche stavolta, nel tentativo di risparmiare UN CENTESIMO in modo improbabile, generando una reazione a catena che avrebbe travolto chiunque, compresi PIOMBINO e KASTROX? L'avremmo scoperto solo vivendo!
Solo una cosa mi rendeva triste:
la gente aveva SKIFATO il sesto posto letto prima ancora di scoprire che sarebbe finita a condividere un letto matrimoniale con... SCHOPENHAAAAAAAAAAUER!
Peccato.
Sabato 14 Gennaio 2017: MUSICA PER EL PASO
Sembrava un sabato come tanti altri... finché, alle otto di sera, Choo mi disse di avere appena visto su facebook un video di
M__nuel
che si autoriprendeva mentre guidava la macchina.
"Boh... e quindi?
"E quindi diceva che sta venendo a Torino!"
"Eh?"
A Torino a fare che?
Di certo non a suonare... l'avrebbe detto!
No?
Per scrupolo, cercai su Internet e non risultavano concerti di MusicaperBambini, né a Torino né da NESSUN'ALTRA PARTE! Guardai sulla
pagina facebook di Musicaperbambini,
guardai sul
sito che non aggiornava dal 2012,
guardai sulla pagina del BlahBlah (che è
l'ultimo locale in cui aveva suonato),
niente.
Alla fine, in modo rocambolesco, la data saltò fuori:
MusicaPerBambini live ad
El Paso,
un Centro Sociale in zona Lingotto! Era citata in un commento
e non risultava da nessun'altra parte... cos'era, uno scherzo?
Boh...
chiamai M__nuel ed il numero NON era occupato:
risultava INESISTENTE.
Fankulo, presi il metrò, il treno ed
arrivai a Torino Lingotto alle ore 23!
Se il concerto esisteva davvero, mi ero fottuto l'inizio, pazienza.
Mi incamminai verso El Paso, entrai e non c'era traccia di musica per bambini né per anziani... però era pieno di cani. Una bellissima ragazza rasta mi venne incontro e mi confermò che il concerto
c'era davvero... ma
mica a quest'ora! Stasera, quando arriva gente!!!
Ok, calai tre euro per una birra e mi misi a passeggiare per il Centro Sociale, completamente deserto.
Adoravo quel posto: era la mia casa ideale. C'erano scaffali pieni di vinili di fronte ad altri pieni di birre, non c'era un picometro di muro che non fosse disegnato o tappezzato da qualcosa, ma la parte migliore erano
i cessi: erano
in mezzo ad una delle stanze di passaggio e
non avevano la
porta!
Solo la parete di fronte era murata, le due laterali erano basse e tonde (in modo che fosse impossibile appoggiare i bicchieri) e la quarta era un'apertura stile saloon, trasparente!
In tutto ciò,
apparve M__nuel: passeggiava in mezzo al nulla, da solo!
Il
Manzo,
il
Monte
e il
Diego
non c'erano, quindi avrebbe cantato, montato e smontato da solo, avrebbe gestito lui stesso il
banchetto di MusicaPerBambini,
da solo... e, soprattutto,
era stato lui a curare la PROMOZIONE dell'evento.
"COGLIONE! - urlai
- HAI CAMBIATO NUMERO?"
"Me? No... perché?"
Composi e gli feci sentire la TIM: numero inesistente.
"Boh, sarà rotto. Va be'..."
E ricominciammo a bere.
Verso l'una, El Paso era strapieno:
quasi nessuno era lì per MusicaperBambini, ma comunque erano tutti rigorosamente maaaaski! E fu un
bel concerto... anche se terminò prima dell'alba, peccato.
"Marok... - mi disse M__nuel
- Ma secondo te c'è modo di coinvolgere gli Elii nel mio prossimo disco?"
"Ma certo! - risposi
- Ci penso io! Vieni a Londra ed è fatta!"
"A LONDRA?"
"Sì, a Londra! Sai, è la location perfetta, perché sono belli lì, tranquilli, gli parli del progetto..."
"Ma sai che quasi quasi... ok, va bene, mi hai convinto, Marok! Vengo!"
"GRANDE!"
"Ma scherzo!!! LONDRA! Ahahah! Ma ti pare? Vaffankulo!"
C'era un limite a tutto. Peccato.
Mercoledì 8 Marzo 2017: MUSICA PER BAMBINI A LONDRA!
Quel mercoledì mi alzai come sempre all'alba, mezzogiorno, quindi scaricai pigramente la posta... e trovai questo messaggio.
"Allora, pronti?
Tanto per aggiungere un po' di sana entropia, sabato 11 c'è un altro
concerto, al POMERIGGIO, all'Islington pub di via Tolpuddle. Fotte?
https://goo.gl/maps/iQTykS6ay7C2
Inizia alle 14:00 ora locale, e ci sarà musica per bambini! Saremo almeno
Loser, D O N D I E G O e il sottoscritto. Guarda l'evento!
https://www.facebook.com/events/1365076380215493/
Portento!"
Firmato: [u]
Mi precipitai a verificare, ma il nome di MusicaperBambini NON compariva: tra l'altro, sembrava uno spettacolo di marionette.
Appurato che M__nuel NON poteva ricevere chiamate, gli scrissi da facebook: nessun cenno di vita.
Quindi, chiesi lumi direttamente a Uollano, che, senza scomporsi, rispose:
"Ahaha, scusa l'equivoco! Ma io non ho mica scritto Musica Per Bambini... ho scritto musica per bambini! Non mi dirai che non trovi interessante un concerto con annesso spettacolo di marionette in un pub!"
L'assurdo era che Uollano non voleva prendere nessuno per il culo:
allo spettacolo di marionette, ci voleva andare SUL SERIO!
Per fortuna, non aveva la chiocciola: era praticamente innocuo.
Venerdì 10/3/2017: SI PARTE!
Un attimo prima di chiudere casa, diedi un'occhiata veloce al Buko, alla posta e a facebook... ed imparai tre cose nuove:
- Vittorio Cosma
avrebbe compiuto gli anni l'11 marzo, il giorno del concerto.
- Il Pelle faceva gli anni lo stesso giorno di Vittorio Cosma.
- C'era anche il Pelle, a Londra!!! Era il FONICO.
Senza avere il tempo di metabolizzare la notizia, Choo ed il porko sottoscritto si ritrovarono sull'aereo,
poi ad Heathrow, poi in metrò ed infine ad
Aldgate East, dove
i signori Sanfru aspettavano con gioia e trepidazione.
"E SCIOPE?"
"Arriva domani per conto suo! - risposi
- E non mi chiedete perché..."
"Da solo? E ce la fa?"
"Boh... comunque ha già pagato!"
Sanfru sorrise e ci accompagnò a casa, costeggiando casette bianche rosse e marroni affollate di insegne colorate, macchine che però tenevano la sinistra ed un mosaico di vetrine che mostravano gente allegra, non necessariamente porno. Aveva scelto bene il gran visir: il quartiere era carino e,
come vicini, avevamo un
centro massaggi thailandese...
praticamente, il paradiso di Schopenhauer!
Non vedevo l'ora che arrivasse anche lui:
eravamo all'ultimo piano senza ascensore ed erano le scale più strette, storte e ripide del mondo. Non ce l'avrebbe fatta. Mai.
Comunque, l'appartamento era delizioso: due piccole camere da letto, una mini cucina con divano letto ed
un cesso ENORME, quasi più grande delle altre stanze.
"È il mio appartamento ideale!!!" - diceva la tipa di Sanfru -
NON È BELLISSIMO?"
Alle nostre donne piacciono i cessi.
E va be', non c'era tempo da perdere: erano quasi le nove e gli orari di Londra non perdonano, ci precipitammo a mangiare.
"Ho proprio voglia di un bell'hamburger INGLESE - diceva
Choo - Assieme ad una buona birra INGLESE! Domani non faremo in tempo... ma almeno stasera mi voglio godere una vera cena INGLESE!!!"
Arrivati in Commercial Street, facemmo in tempo a vedere
i pub che
abbassavano le serrande.
TUTTI, contemporaneamente, proprio mentre arrivavamo noi.
Perfetto.
Riuscimmo ad infilarci di culo in
un chioschetto VIETNAMITA, che infilò nelle nostre gentili bocche un contorno di insalata col mango ed un invitante piatto di carne speziata, divinamente piccante!
Choo affogò la delusione in una
Ginger Beer.
Al ritorno, con le facce tese tutti incazzati neri e con le pive nel sacco, ci imbattemmo in un miraggio:
un pub NORMALE. Aperto!
Si chiamava
"The Crown And The Shuttle"
ed ovviamente aveva chiuso la cucina da almeno TRE ORE, però riuscimmo ad avere quattro... udite udite... BIRRE!
Missione compiuta!!!
E poi a mezzanotte e mezza eravamo già a letto: benvenuti al Nord.
Sabato 11/3/2017: IL GRAN GIORNO!
La sveglia squillò alle
otto e mezza, fu la morte e fu inutile, perché ci trascinammo in giro per la casa come come zombie fino alle DIECI,
per poi infilarci nel pub sotto casa e rimanere là fino alle 11... a mangiare
elefanti.
Non credo che mi riuscirei mai a sincronizzare col metabolismo inglese.
A quel punto, le nostre strade si divisero: accompagnai Choo a trovare un amico musicista che si era trasferito a Londra... ma non era Rocco Tanica (però sarebbe stato bello!).
"Ma non sei contento? È la persona che mi ha fatto scoprire Elio e le Storie Tese!!!"
Ai
signori Sanfru, invece, toccò il compito più duro: fare da
badanti a Schope... che stava per arrivare in aereoporto.
Il loro lavoro, in realtà, sembrava facilissimo:
Schopenhauer arrivò senza aiuti esterni e i badanti dovettero solo aprirgli il portone di casa. Poi iniziarono... le... SCAAAAAALE!
Scalino dopo scalino, rinuncia dopo rinuncia, invocazione dopo invocazione, il signore anziano affrontò
la salita Hilo del vulcano Mauna Kea,
67 chilometri, pendenza media del 6,1%, dislivello di 4000 metri... ed alla fine, proprio quando sembrava impossibile,
riuscì a raggiungere il divano letto! VITTORIA!!!
Quindi, sarebbe rimasto lì, per sempre, dolorante e semi incosciente, per tutta la vita!
Purtroppo,
arrivammo anche noi... e lo trascinammo fuori.
Nel brevissimo tempo necessario a far rotolare giù
dalle scale il signore anziano,
ci chiamò l'autistico GRUMO: lui ed il fido D O N D I E G O
erano pronti per passare da noi.
"Che idea del cazzo... - commentai
- Son già là al locale, attraversano Londra fin qua e tornano indietro?"
"MA CHE FIGATA!!! - rispose
Choo - DAI, VENITE!!!"
"Eh???"
"Ok, arriviamo!"
E adesso ci toccava stare fermi ad aspettarli... perfetto.
"Certo che girare per Londra è un casino... - commentava Schopenhauer,
fissando i culi della pheega sorridente che urlettava saltellando sugli scalini all'uscita del metrò
- Per venire qua ho trovato la linea rosa interrotta e ho dovuto fare un altro giro, cambiando diverse volte..."
"Minchia, se ce l'hai fatta TE ce la può fare CHIUUUUNQUE!"
"Grazie per la stima, Dottore! Sempre umano! Però magari avvisateli che devono fare un giro strano col metrò... no?"
"Sì, vabbe', lo vedono... mica sono handicappati!"
Passarono venti minuti, poi mezz'ora... e GRUMO e D O N D I E G O non
arrivavano.
Provammo a scrivergli via sms... un cazzo.
Provammo a chiamarli... un cazzo.
Perfetto.
Dopo lunga insistenza, GRUMO finalmente si degnò di rispondere:
se la stavano facendo A PIEDI, perché c'era la linea interrotta e non erano in grado.
"MA SE CE L'HO FATTA PERSINO IOOOOO!!!" urlò
Schopenhauer.
Come dargli torto.
Sanfru e la tipa persero la pazienza e se ne andarono a zonzo... però lasciandoci Schopenahuer, a spregio:
"Adesso è il vostro turno di badare agli handicappati! Buona fortuna!"
PiombinoKastrox.
Alla fine,
GRUMO e D O N D I E G O arrivarono da noi alle TRE... li avevamo aspettati UN'ORA!!!
E va be', grazie all'elefante consumato a colazione, non ci dispiaceva mangiare a Londra con gli orari di Madrid: girovagammo con calma per
Middlesex Street
(perché ci piaceva il nome) fino ad imbatterci in
"King's Stores", un pub INGLESE che serviva hamburger INGLESI, patatine INGLESI e birra INGLESE... finalmente Choo era contenta!
Erano
le tre e mezza, quindi
per noi era "pranzo" e per gli inglesi "cena", ma si poteva fare, no?
"Ma COL CAZZO che mangio a quest'ora! - rispose
GRUMO - Vaffankulo!"
Anche
D O N D I E G O restò a tavola in modalità lurker e si limitò a bere... peccato.
Però, al momento di pagare il conto, il nostro eroe NON deluse: non mollò di più del dovuto né di meno, ma
versò TUTTO in monetine da qualche centesimo! Era un mucchio assurdo!
Perché?
Boh... nel dubbio schizzammo fuori: erano già le quattro, era tempo di scrivere a Sanfru!!!
Risposta: nessuna.
E va be', salimmo sul metrò e ci fiondammo per i cazzi nostri verso il locale del concerto, il prestigioso O2 Shepherd's Bush Empire!
LE FAVE DIVERSAMENTE INGLESI
Come ampiamente previsto, il viaggio fino al quartiere di Hammersmith durò un'eternità, arrivammo a
destinazione che erano quasi le cinque.
A sorpresa, però, l'autistico GRUMO era scarico: non faceva per niente freddo... ed era una gran fortuna, visto che ci aspettavano almeno due ore di coda, in compagnia di altrettante decine di
FAVE INGLESI.
Avete presente, no? Le FAVE INGLESI!
Esatto,
erano TUTTI italiani, non c'era neanche UN inglese a pagarlo oro: eravamo ad un normalissimo concerto di Elio e le Storie Tese, sarebbe bastato cancellare lo sfondo a colpi di chroma key e saremmo tranquillamente potuti essere a Torino.
Ad un tratto, due diversamente inglesi mi vennero incontro. Il primo era in
formato pillola,
il secondo in formato supposta, con gli angoli arrotondati ed una bellissima barba nera.
"Ciao! - esordì il primo
- Scusa se mi permetto, ma... ti posso fare una domanda?"
"Eh? Ma certo..." risposi, sperando non mi chiedesse chi è la CAIAZZO.
"Tu mi ricordi uno che ha fatto la
RISSA con Elio al NAITESPRÉSS..."
"Eh, me lo dicono in tanti, chissà perché... eppure non me somiglia pe' niente!"
"Ahahah! Che anno sarà stato?"
"Era il
12 ottobre del '99.
Un martedì!"
"Cazzo! Ma... quanti anni hai?"
"VENTUNO!"
"Sì... PER GAAAAAMBA!"
Choo scoppiò a ridere... perché
era VERO: eravamo nel 2017!
Figata.
"Mi presento! - intervenne il secondo
- Io sono un PREMIO OSCAR!"
"Ah, ti chiami OSCARRAFONE?"
"Assolutamente no! Il mio nome è
Frankino Lupo
e sono uno che fa il mestiere di Carmelo!"
"Aggiusti i capelli?"
"Sì... in ELETTRONICA!"
"Eh?"
Venne fuori che Frankino Lupo
era un grafico di cinema d'animazione, però specializzato in
peli e capelli, ed aveva
davvero preso l'Oscar per gli effetti speciali con
"The Jungle Book",
"il Libro della Giungla"!
Tutto ciò era molto interessante: GRUMO e D O N D I E G O non ci cagarono neanche di striscio e si diressero verso l'ingresso posteriore, nella speranza di
beccare qualcuno degli Elii.
Per un bizzarro caso del destino, non fecero caso ad una minuscola porticina che si stava aprendo di lato, né videro le matte sagome che ci venivano incontro: Cesareo e Paola Folli.
"Ma ciao! - urlò Paola
- Voi avete il biglietto VIP, vero? Ci vediamo tra poco?"
"CERTO!" rispose Frankino.
Paola sorrise e tornò dentro... e io naturalmente, ressi il gioco: avevo letto di questo
biglietto VIP,
costava 100 euro e, semplicemente,
dava la priorità nell'ingresso a soundcheck, concerto e backstage! Chissà come CAZZO potevano pensare che un PIRLA potesse arrivare alla DISPERAZIONE di buttare 100 euro in una cosa del genere... comunque, era tempo di informare i reduci dalla missione: D O N D I E G O e GRUMO.
"Abbiamo un problema! - spiegai
- il nostro amico
Frankino Lupo
ha appena fatto credere a Paola di avere il biglietto VIP! Esiste la remota possibilità che all'ingresso quelli grossi controllino. Idee?"
"Marok... ma io ce l'ho! - rispose Frankino
- L'ho comprato! Guarda!"
Frankino aprì lo zaino e mi aspettavo una gag, tipo che tirasse fuori un coniglio o un pass di Alan Magnetti o qualcosa del genere... invece
tirò fuori il biglietto VIP. Quello VERO!
Non ci potevo credere:
Frankino Lupo aveva DAVVERO pagato 100 EURO per fare backstage, una cosa che avevamo sempre fatto GRATIS!!!
"Ah, il biglietto VIP! - commentò GRUMO
- Ce l'avevo anch'io... a BERLINO!"
"CHE COSA???"
"Sì, Berlino! L'ho visto la settimana scorsa... perché? Che c'è di strano?"
Era tutto VERO:
una settimana prima,
l'autistico GRUMO era davvero andato a Berlino, per vedere ESATTAMENTE lo stesso concerto che avremmo visto stasera.
Da solo.
Pagando
100 euro di biglietto VIP!!!
Gli Elii avevano capito le Fave meglio di me: erano pronti per entrare in politica.
VITE PARALLELE
Intanto, all'ingresso del locale si erano formate tre code parallele:
- A destra, quelli che sarebbero saliti in galleria.
- Al centro, quelli col biglietto VIP... ed erano TANTISSIMI!
- A sinistra, il TERZO MONDO... cioè noi.
Non per vantarmi, ma il Terzo Mondo era senza dubbio il luogo più divertente: anche se erano trapiantati a Londra da una vita e mezza,
gli italiani si ricordano sempre BENISSIMO come si fa a fare CASINO.
Quasi tutti lavoravano nella ristorazione: erano
cuochi, camerieri, lavapiatti o gestori di rinomate caffetterie italiane ed in fondo sembravano contenti di stare a Londra.
Là in mezzo, gli anormali eravamo noi, che vivevamo nella città in cui eravamo nati... qualcuno addirittura nella stessa casa di quand'era gaaagno.
La stragrande maggioranza della gente di questo mondo vive lontana dalle proprie radici... e si abitua. Tuttavia, quando ci si incontra ad un migliaio di chilometri da casa (2000, per chi viene dal Sud), quelle stesse radici legano persone che magari in Italia non avrebbero avuto NULLA in comune e non si sarebbero CAGATE MAI! O magari sì, usciremmo tutte le sere a bere assieme. Chi poteva dirlo?
A proposito di immigrazione e disagio,
arrivarono anche
Uollano e Loser...
che faceva l'informatico a Londra: se la passava PEGGIO di TUTTI.
Per la cronaca, quei due
avevano provato DAVVERO ad entrare allo spettacolo di marionette... ed erano stati giustamente
BANNATI con umiliazione, perché c'era posto per chiunque tranne che per loro:
"Prima gli INGLESI! Poi gli italiani... con la chiocciola."
Di Sanfru e della tipa, invece, nessuna notizia... provammo di nuovo a chiamarli, ma soka.
Peccato.
Intanto, Choo mi fece notare che
i VIP della coda prioritaria superavano di gran lunga la trentina: se il locale era piccolo come sembrava da fuori,
ci eravamo già fottuti la prima fila! Nel dubbio, misi al collo il
pass di Alan Magnetti...
ed
i passanti iniziarono a chiedermi informazioni.
"Excuse me Sir, is here the..."
"PARLA ITALIANO, CAZZO!"
"Oh, scusa! È qui il concerto di Elio? In quale coda mi devo mettere? A che ora inizia? Faccio in tempo a prendere da bere? È possibile incontrarli per una foto? Mi fai andare davanti?"
Un tizio che portava sulla spalla una telecamera enorme (un po' come i pappagalli dei pirati, però lunga, dura e nera!) si accorse che ero dello staff e
venne ad intervistarmi. Era il primo indigeno che incontravo da quando ero su quel marciapiede, ma non sono razzista: risposi seriamente a tutte le sue domande, nel mio
impeccabile inglese,
tenendo sempre in evidenza
la faccia di Alan Magnetti!
Non vedrò mai il video... peccato, secondo me era bello.
Solo alla fine dell'intervista, mi accorsi che
Uollano, Loser e Schopenhauer avevano abbandonato la coda e
se ne erano andati a bere... potevo capirli.
Al loro posto, uno degli sconosciuti che ci ronzavano intorno iniziò a diventare particolarmente molesto... e la cosa più inquietante era che sembrava sapere tutto di noi: da un certo punto in avanti, iniziò a parlarci come se fossimo amici di vecchia data.
"A parte gli scherzi... - dissi
- Come ti chiami?"
"Eh? Ma sono Rombo... Merillo!"
"TU???"
Ok. Che io non fossi fisionomista non era una novità... ma lui
si era completamente TRASFORMATO.
Che cazzo aveva fatto? Chirurgia plastica per non farsi beccare dalla polizia?
"Ma no... - mi spiegò Choo...
- È normale: è giovane!"
Sono cose che fanno pensare.
Forse non sarebbe stato male fargli una foto, da mettere nella recensione più o meno qua, ma intanto
Schopenhauer era ritornato indietro con CINQUE birre:
"Di più non riuscivo a portarne, Dottoreeeeeeeeee!"
La scena attirò l'attenzione di uno sconosciuto, che ci guardò ed urlò:
"MAROK!!!"
Oddio, un altro. E questo non era nemmeno giovane.
"Ciao! - risposi
- Com'è andata poi? Hai più visto gli altri?"
"Ma vaffankulo! E soprattutto PiombinoKastrox! Sono
ASILOREPUBLIC!"
Figata!
Eravamo dovuti andare fino a LONDRA per vedere finalmente in faccia ASILO!!!
Tra l'altro, nel DECENNALE esatto: aveva scritto il suo primo messaggio a marzo del 2007, per dire che Rocco Tanica non avrebbe più suonato dal vivo con Elio e le Storie Tese!
Nessuno ci era cascato, naturalmente: siamo handicappati ma fino a un certo punto... ed il resto è storia.
Comunque, adesso avevamo altri problemi: si sparse la voce che stavano per aprire le porte... e
NESSUNO voleva farsi trovare con la birra in mano. Quindi, iniziò un'assurda
partita di
BIRRA AVVELENATA
in cui tutti, anziché bere la propria birra, cercavano di passarla a CHIUNQUE altro, ritrovandosi sempre in mano con la bottiglia di qualcun altro... tutto questo VELOCISSIMO!
Fu un momento surreale: immagine dell'Italia all'estero -1000%.
Nel patetico tentativo di distrarre gli avversari, Uollano urlò:
"Guardate, c'è il FAVONE!"
Chiaramente, non gli credette nessuno: mai sottovalutare le FAVE!
PENETRAZIONE
Le porte si aprirono alle sette in punto: Inghilterra vuol dire puntualità!
Chissà se, in tutta Londra, qualcuno stava ancora cenando? Mah...
Comunque, finimmo al volo le birre, le lanciammo in un provvidenziale cestino... e la corsa iniziò!
Nonostante la mia agilità e la mia gioventù, ero uno dei primi... quindi
un buttafuori mi fermò: dovevo aprire lo zaino.
Ok, ero fottuto.
Feci scorrere velocemente la cerniera... e solo allora mi accorsi che avevano bloccato tutti quelli dietro:
non volevano che NESSUNO mi superasse fino al termine dell'ispezione! Cazzo! Una cosa del genere in Italia sarebbe impensabile, si
scatenerebbe l'inferno!!!
Che grande paese.
Passati i controlli, mi misi a correre verso la
prima fila... che effettivamente era
già tutta piena.
PiombinoKastrox.
Mi posizionai dietro a Frankino Lupo, anche se era alto, per simpatia.
Nel giro di pochissimo, arrivarono anche gli altri: la metà destra della seconda fila era nostra... ed il resto del locale si riempì in un attimo.
Provai a chiamare Sanfru, per dirgli di muoversi... nessuna risposta.
Boh, soka.
"Marok! Guarda! - esclamò GRUMO
- C'è davvero il FAVONE!"
"Ma non dire cazzate... parte da Biella, viene a
Londra e non lo dice a nessuno?"
"Guarda! Là, in fondo!"
Per dimostrarci che è vero, l'autistico GRUMO
fece una foto dall'alto...
ed aveva ragione:
il FAVONE c'era sul SERIO... ed era finito
IN FONDO al locale, nella PEGGIORE zona possibile, aveva IL MONDO DAVANTI!
TUTTO pur di NON STARE VICINO A SCHOPENHAUER e SANFRU!!!
Oltretutto, Sanfru non c'era ancora, quindi rischiavano davvero di vedere tutto il concerto ABBRACCIATI, in fondo al locale!
Sarebbe stato bellissimo, la notizia rese felici un po' tutti, ma soprattutto
Schopenhauer: era bastato un po' d'alcool a fargli tornare i superpoteri! Così,
iniziò ad ATTRAVERSARE la folla per portarci da bere.
Schopenhauer riusciva a portare solo CINQUE bicchieri alla volta, ma voleva che tutti attorno a noi avessero da bere. Quindi, andò e tornò un'infinità di volte dal bar alla seconda fila, col locale che sboccava di gente, con cinque bicchieri pieni fino all'orlo, senza il minimo problema. Come facesse, resterà un mistero... un giorno, gli scienziati lo squarteranno per divertimento.
La cosa più assurda fu che ad un certo punto
Choo gli chiese un passaggio: doveva andare al cesso ed aveva paura di non riuscire a tornare! Così, la giovane donna si tuffò nella folla con Schope... ed al ritorno
aveva
TRE BIDÉ.
Sulle tette!
TRADIMENTO!!!
Davanti a noi, invece, apparve il
PELLE: era talmente concentrato sui cavi che non si accorse di noi.
"TANTI AUGURI A TEEEEE! - cantammo in coro
- FONIHO BUUUHOOOOOOO!!!!"
Il Pelle ci sorrise per un picosecondo e poi scappò via.
In tutto il suo girovagare per il locale, Schopenhauer mi confermò che
non c'era NEANCHE UN INGLESE: avevamo colonizzato l'O2 Sheperd's Bush Empire!
Per bonificarlo, avrebbero dovuto come minimo dargli fuoco: non solo dietro di noi c'era divieto di pheega, ma
non c'era nessun normale, sembrava di essere ad Informatica.
Forse solo Asilorepublic aveva un aspetto anonimo, sembrava quasi serio.
"Asilo! - urlai
- Sai che a vederti sembri NORMALE?"
"Normale io? Che fai, offendi?"
Asilorepublic si tolse la maglietta e
mostrò un TATUAGGIO ENORME, che gli occupava tutta la schiena.
Ok, perfetto... tirai un sospiro di sollievo: poteva restare. Approvato.
IL MASTRO APRITORE
Alle otto, salì sul palco uno sconosciuto, si qualificò come
SHORTY
e ci chiese di battere le mani a tempo.
Boh, non sembrava così antipatico, si poteva anche fare.
Clap clap.
Poi confessò:
arrivava da X-FACTOR!!!
Quindi,
iniziammo a battere fuori tempo APPOSTA: come ALAN MAGNETTI!
Però, alle ore 20:45, scrisse SANFRU:
"Siete già in coda? Stiamo arrivando..."
Risposta:
"FOTTITI FANKULO SOOOOOOOOOOOKA PIOMBINO KASTROX!"
ROCK!
Alle nove meno qualche minuto,
Elio apparve sul palco!
Canottiera, pantaloni color anziano e parruccona nera riccia alla MeemmoW: era
Pasquale Ametrano,
l'immigrato italiano di
Bianco, Rosso e Verdone!
Quindi, l'autistico GRUMO era Furio Zòccano? Poteva anche essere...
Comunque, gli altri Elii erano rimasti dietro le quinte perché avevano paura di suonare all'estero!
Potevo capirli, dopo
Missione Campione.
In un mondo perfetto, adesso sarebbe apparso Rocco Tanica, ma senza che Elio ne sapesse nulla, così, a cazzo! Invece niente: in ordine sparso, gli altri Elii presero posto... e ci rendemmo conto che
eravamo esattamente DI FRONTE a
JANTOMAN...
una rarità! Per la prima volta era in prima fila, anziché nascosto dietro!!!
Per questo motivo, il folto pubblico femminile urlettò e saltellò tantissimo... oppure, a scelta, sparì.
Primo brano:
Lo Stato A, Lo Stato B. Grandi! Era un po' che non la facevano... dal 2010, forse?
Comunque,
"ti svegli in letti stranieri grazie alla lingua italiana" cantata a Londra sembrava quasi porno.
Poi un'altra sorpresa:
Ocio ocio! Dopo il mitico brulé del 2004, non l'avevano
più fatta... o mi ero rincoglionito? Pensandoci bene, una cosa non esclude l'altra.
Terza,
John Holmes! Un po' speravo che la facessero in inglese, ma andava bene anche così: avevano un bel tiro, erano in forma! Anche le dimensioni contano: in un locale piccolo, il casino saliva meglio e durava di
più.
Dopodiché, Victor, alias
Carmelo,
prese la parola per salutare i
"cervelli in fuga",
ma soprattutto i colleghi.
Quindi, Frankino Lupo.
Comunque, Carmelo anche a Londra trovò il coraggio di ribadire il concetto chiave di tutta la sua esistenza... ed urlò fortissimo:
"A ME MI PIACE IL CAZZO!"
E tutto il pubblico, in coro:
"IL CAZZO!!! IL CAZZO!!!"
Bello.
Peccato non ci fossero inglesi a guardarci, sarebbe stata una soddisfazione.
Seguirono due brani più tranquilli (
Mio cuggino e
T.V.U.M.D.B.) e poi il MOSTRO che nessuna
coverband oserà mai affrontare:
PAGÀNO!
Sempre bello risentirla.
La scaletta proseguiva in modo piacevole con
Cani e padroni di cani, durante la quale Mangoni girava con una copia di
"Libero" dedicata alla Raggi ed intitolata:
"Patata Bollente".
Poi
Discomusic fu... ed Elio urlò:
"Insegniamo agli inglesi come si fa un CAZZO di
trenino!"
Non c'erano inglesi, ma accadde l'impossibile: la gente iniziò davvero a fare il trenino... ed Elio fomentò il delirio in tutti gli ordini del teatro, dalla platea al loggiato alle gallerie, mentre il campione di burlesque maschile Mangoni diede l'anima e il corpo.
E va be', adesso poteva riposare: toccava al PROG!
Come gli Area,
Milza e
Ritmo sbilenco... tutte e tre di fila. Cioè, sborroh!!!
La fanno sempre, Ritmo Sbilenco? Dovrebbero farla
DI PIÙ!!!
Poi
Psichedelia ed
il Rock and Roll, che, a differenza di tutte le precedenti, aveva veramente FRACASSATO i KOGLIONI!
"Mi sapresti nominare un concerto in cui NON hanno fatto il Rock and Roll?" mi chiese l'autistico GRUMO.
"Missione Campione! - risposi
- E ricordo gente a cui stava sul cazzo già nel 2000..."
Intanto, gli Elii attaccarono
Servi della Gleba, e fin qua tutto bene. Poi venne il turno di
Supergiovane... e vedemmo Mangoni
SALTARE sulla folla, a poche teste da noi: centrò esattamente Merillo e GRUMO!
Poi ritornò su, tutto bene... e Schopenhauer era TERRORIZZATO.
"No, Dottore... io non posso fare cose del genere, non mi reggono le ginocchia! Come faccio? Aiuto!"
Subito dopo, il Campione di Rock and Roll corse dalla nostra parte, prese la rincorsa per tuffarsi... e si creò il VUOTO: TUTTI si scansarono per PAURA dell'atterraggio di MANGONI!!!
Per fortuna, l'architetto ebbe la saggezza di rinunciare al salto, lasciandoci un'immensa responsabilità morale nella storia di Elio e le Storie Tese:
NOI, proprio NOI, avevamo fatto FALLIRE lo STAGE DIVING di MANGONI!!!
Grazie, grazie.
Modestamente, sono cose che fanno curriculum.
Al termine, gli Elii scomparvero dietro le quinte... e finalmente apparvero
Sanfru e la tipa!
Per arrivare davanti, ci avevano messo UN'ORA... tzé! Schopenhauer dovrebbe dare ripetizioni!
Infine, fioccarono i bis, senza sorprese:
Parco Sempione e
Tapparella.
La cosa più assurda fu che, al momento dei saluti, gli Elii rimasero in piedi e girati di culo per tantissimo tempo... perché
si stavano facendo un "video selfie" con la gente che applaudiva... che minchiata!
Va be', gli volevamo bene tantissimo lo stesso.
BACKSTAGE
Il concerto finì che erano quasi le undici: senza che ce ne rendessimo conto, avevano spaccato di brutto per due ore... figata! Al risorgere del
Pelle,
provammo di nuovo a salutarlo, senza risultati apprezzabili... quindi, ci avviammo lentamente fino al bar, dove
apparvero dal nulla la
Fava Etrusca
e
Szooma.
Esistevano ancora!
"Marok! - dissero
- Ti fermi per il backstage?"
"Eh, figurati... - risposi
- Faranno passare quelli che hanno l'ingresso VIP!"
"Ma no, a noi Foffo ci ha detto di aspettare vicino al mixer... che ci vengono a prendere e ci portano sopra!"
Boh... vidi Foffo e chiesi direttamente a lui.
"Sì, Marok... aspettate qua un pochino e vi si passa a prendere! Però
un uscite, mi raccomando!"
Pronunciata questa frase, Foffo andò via, arrivarono le tipe del locale (inglesi, almeno loro!) e
ci dissero di USCIRE.
Andava così anche in Inghilterra: tutto il mondo è Paese.
Come fossimo in Italia, ci mescolammo alla coda del banchetto del merchandising... anzi,
comprai anch'io la maglietta coi bidé! Poi andai
al cesso... e fu allora che, finalmente,
incontrai il FAVONE!
"Il backstage lo fanno! - annunciò il Favone, dall'alto di non si sa bene cosa
- Purché non ci sia SCHOPENHAUER. Quindi vedete di lasciarlo fuori, capito?"
"Sìsì!"
Imperativo: SCHOPENHAUER al backstage!
Comunque, avevamo rallentato il mondo oltre ogni limite e
NESSUNO era venuto a prenderci al mixer; le addette all'eject erano carine e gentili (quindi ben lontane dallo standard italiano), ma non era il caso di aspettare l'arrivo di quelli grossi... anche perché non avevamo più scusanti: non potevamo fare altro che uscire.
Quando eravamo praticamente già fuori,
apparve finalmente Romina... e mi disse:
"Marok, vuoi fare backstage?"
"Be', sì, però dammi il tempo di radunare gli altri..."
"Ah, no... ho posto solo per due persone, se ce ne sono altri ci vediamo fuori!"
"Ok! Ci vediamo fuori!"
Era strana la vita: a me offriva il backstage senza le fave e lo skifavo; il FAVONE avrebbe PAGATO per SKIFARE le fave (anche senza backstage!)... e invece niente, non se l'inculava nessuno. Che mondo.
"Tanto il bus è parcheggiato QUA FUORI... - continuò Romina
- Quindi dobbiamo passare di qua per forza. State lì e ci incontriamo! Ok?"
"Ok..."
Una volta all'aperto, ci rendemmo conto che
a nessuno di noi in realtà FOTTEVA di fare backstage:
faceva troppo ridere il fatto di esserci dovuti spostare fino a Londra per ritrovarci tra fave che per tutto l'anno vivono ad uno sputo l'una dall'altra e NON si cagano!
Oltretutto, quella sera c'era l'anniversario della
prima puntata del Biodegrado Esistenziale su Radiophiga
e del primo cd brulé, a Varese... le due cose che avevano fatto venire
l'
ictus a Bossi!
Quindi,
preferimmo andare a bere per i cazzi nostri nel pub in cui Uollano e Schopenhauer avevano preso le birre prima del concerto.
"Ma siamo sicuri che si mangia?" chiese l'autistico
GRUMO.
"Siamo sicuri che NON si mangia! - risposi
- Siamo a Londra, i pub CHIUDONO alle dieci e quei pochi che restano aperti COMUNQUE non fanno da mangiare!"
"Ma figurati! Non è vero, dai! E io ho fame!"
"Cazzi tuoooooooi!"
A sorpresa, l'autistico GRUMO si sentì ripetere le stesse parole dai gestori del pub: anzi, era fortunato se gli davano ancora da bere, era quasi mezzanotte!
Oltretutto, non c'era posto a sedere... quindi ce ne andammo affankulo, perché Schopenhauer era veeekkio e non ce la faceva più a stare in piedi.
Per ritornare al metrò,
ripassammo di fronte all'O2 Sheperd's Bush Empire e lo trovammo esattamente come l'avevamo lasciato: in tutto quel tempo,
gli Elii non erano ancora usciti e la gente era ancora fuori in coda!
Andai dal Favone a prenderlo per il culo e mi sentii chiamare da Romina:
"MAROK!!!"
"Eccomi!"
"LO VEDETE CHE È QUA? FIGURIAMOCI SE MAROK SE N'ERA ANDATO!!!"
"Andato? Io? E dove???"
Il dottor Marok risolve.
Romina
mi chiese di fare il CapoFava anche a Londra, cioè di dirle chi era FAVA e chi no.
Una cosa del genere non aveva senso neanche in Italia, figuriamoci in Inghilterra!
Comunque, oltre alle nostre ben note facce da cazzo,
feci entrare tutti quelli con cui avevamo chiacchierato prima del concerto... e soprattutto il FAVONE: lo so, ho il cuore troppo tenero, ma vederlo in mezzo a Sanfru e Schopenhauer, vicini vicini, era un gusto superiore.
Poi la porta si aprì... ed
apparve Paola Folli!
Grande!!!
Fu lei a correrci incontro ed iniziammo a sparare cazzate in allegria, mentre
Victor, quatto quatto, sbucava da dietro, diceva:
"CIAO!" e correva verso il pullman.
E va be', oggi era invecchiato, potevamo capirlo.
A poco a poco, uno alla volta, uscirono anche
tutti gli altri... e naturalmente
Schopenhauer corse ad abbracciare
JANTOMAN, il suo idolo!!!
Ognuno ha i fan che si merita... e lascio la reazione di Jantoman alla vostra immaginazione.
"Dottore! Dottore! - urlava Schopenhauer
- Mi dai un PENNARELLO? Dai voglio farmi autografare da Jantoman! Come cosa? TUTTO! TUTTOOOOOO!!!
Sospirammo entrambi, io e Jantoman; poi mollai il cazzo di pennarello ed andai a salutare il vero EROE della serata:
il PELLE!!!
AFTER
Alle ore 0:47, anche l'ultimo degli Elii era salito sul pullman; quindi,
ci precipitammo a prendere il metrò, che stava per CHIUDERE!
Rombo, Uollano e Loser ci dissero soka: andavano dalla parte opposta di Londra.
GRUMO
e D O N D I E G O, incredibilmente,
decisero di venire con noi a fare casino, confermando quindi
l'INUTILITÀ completa di avere l'albergo di fronte al locale!
"Sì, ma io ho fame! - ripeteva
GRUMO - Voglio mangiare!"
"Te l'ho già detto, ti FOTTI: a Londra di notte non si mangia, hai già culo se trovi da bere! Hai una sola speranza: trovare lungo la strada un VIETNAMITA, come noi l'altra sera. Oppure, che cazzo ne so, un indiano, un marziano... o un kebab!"
Non feci in tempo a finire la frase che
apparve un kebabbaro, dall'altro lato della strada...
APERTO!
Rischiando la vita, GRUMO attraversò e si fiondò dentro: ne uscì con un megakebab, che divorò camminando fino al metrò. In effetti, fu un'idea molto saggia: NESSUNO si sarebbe fermato ad aspettarlo.
In tutto ciò,
Schopenhauer aveva smaltito l'alcool e quindi
non aveva più le
ginocchia.
"Aspettatemi! Non ce la faccio! DOTTOREEEE!"
"Sì, sì... ma piuttosto, il pennarello?"
"Quale pennarello?"
"Quello che ti ho dato prima nel backstage!"
"Eh? Ma sei fuori? Te l'ho dato!"
"Va beh, ok, chissenefotte..."
"No, no... te l'ho dato! Ehi! TE L'HO DATO! DOTTOREEEEE!"
Al pensiero di avere perso il pennarello che gli avevo prestato, Schopenhauer
si prese malissimo... quindi Choo, per farlo stare buono, gli fece credere che me l'aveva ridato e che ero io a non trovarlo.
"Tranquillo, gliel'hai dato, tranquillo!"
"Ma no, ma... sul serio, gliel'ho ridatooooo!!!"
"Lo so, lo so. È lui che non sa dove l'ha messo, perché è handicappato! Ok?"
A questo punto, in una recensione perfetta, avremmo perso per un soffio l'ultima corsa del metrò per colpa di Schopenhauer, del pennarello e di GRUMO, quindi avremmo speso l'ira di Dio per attraversare tutta Londra in TAXI alla ricerca di locali aperti, ma alla fine NON ne avremmo trovati e saremmo ritornati a casa.
Invece, andò tutto a meraviglia:
il metrò c'era ancora, quindi Schopenhauer si dimenticò del pennarello e riuscì finalmente a sedersi! Adesso era felice... ma si premurò di comunicarci che non ce l'avrebbe più fatta a rialzarsi. Mai più.
"Dottoreee mi fanno male le ginocchia, Dottoreeeee! Non ce la faccio... ma poi
bisogna fare le scale? No, io piuttosto sto qua... non mi riesco ad alzare... Sto qua, giro tutta la notte. Dormo al capolinea. Ci vediamo domani, dottoreeeee!"
La cosa più assurda di
Schopenhauer è che
era contagioso: il primo a sentire male alle ginocchia fu GRUMO, poi a poco a poco venne a tutti... ed è inutile che ridete, brutti stronzi, perché adesso viene anche a voi. Per fortuna, io ce l'ho sempre... sono abituato.
"Dai! - diceva Sanfru
- Adesso beviamo e ci ripigliamo!"
"Speriamo di trovare ancora pub aperti... - commentai
- Non siamo mica in Italia, qua vanno a letto con le galline!"
"Tranquilli... - intervenne la tipa di Sanfru
- In altre zone di Londra è vero, ma noi siamo nel quartiere giusto, è pieno di vita! Magari a quest'ora non faranno da mangiare, ma c'è birra, musica, festa, casino! Il pub di fronte a casa, per esempio, è aperto fino alle tre: l'abbiamo letto sulla vetrina, prima di venire qua!"
Boh... dalla fermata del metrò fino a casa
trovammo tantissimi pub, tutti
rigorosamente CHIUSI! Però Sanfru sosteneva ancora che quello davanti a casa era aperto fino alle tre.
"Tranquilli, sono sicuro! - diceva
- C'era scritto 3PM!"
"Che cosa??? 3PM?"
"Sì! 3PM, sono sicuro!"
"SANFRU, cazzo! 3PM sono le tre di... POMERIGGIO!!!"
"Ah..."
Una volta arrivati là, constatammo che era tutto vero:
quel pub chiudeva alle 3 di pomeriggio.
PiombinoKastrox.
Iniziammo a vagare senza meta, finché, alle DUE E MEZZA, fallita anche la carta
"Crown and the Shuttle",
trovammo un negozio di alimentari aperto... e vendeva bottiglie di birra.
Miracolo!
Il nostro appartamento aveva una sola regola:
niente feste in casa.
Quindi, comprammo un po' di bottiglie a prezzi quasi italiani e
portammo l'alcool su da noi, accompagnati da GRUMO e D O N D I E G O .
Dove c'è
GRUMO
c'è party!!!
Naturalmente rimasi per ultimo, per il gusto di vedere Schopenhauer che saliva le scale: uno scalino alla volta, aggrappato al mancorrente, lamentandosi ad ogni salto, su, su, fino alla cima del più alto dei pilastri della Terra!
Era sempre una nuova emozione.
Una volta a casa, però,
la FESTA prese VITA!!!
Se non ci credete, osservate la seguente diapositiva (per gli amici:
morte.jpg).
Alle ore 3:30, GRUMO e D O N D I E G O crollarono e ritornarono al loro albergo.
Come? Boh... cazzi loro.
"La metropolitana è ancora aperta! - ci scrisse GRUMO
- SFIGAAAATI!"
Ecco.
Era la rivincita di Londra, che avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello dei mezzi.
Altro che i bus notturni di Torino... fankulo!
Domenica 12/3: IL RITORNO DEI DIVERSAMENTE FIGATI
Per la seconda volta, la sveglia suonò ad un orario inumano: erano
le otto del mattino, cazzo.
D'altronde, secondo Choo avevamo tantissime cose da fare... anche se, al momento, non si ricordava cosa.
Mi trascinai fino al tavolo della cucina, dove trovai
Schopenhauer
già sveglio ed
imparanoiatissimo: se conoscete persone anziane, saprete che fanno sempre così, il giorno della partenza.
Per paura di perdere l'aereo, Schopenhauer
voleva a tutti i costi fare il check-in online col suo nuovo smartphone, ma NON era in grado. Povero smartphone, tantovaleva perdere su un taxi anche quello come i precedenti... almeno sarebbe andato a qualcuno che lo sapeva usare!
Comunque, alla fine,
con l'aiuto di tutti, il signore anziano riuscì a fare il suo cazzo di biglietto. Adesso doveva solo cercare di non perdere il telefono prima di essere arrivato in aereoporto.
"Ma voi non lo fate il cecchìn onlain?"
"Ma FOTTITI SOKA VAFFANKULO!"
Schopenhauer
iniziò a fare la valigia, ma era lentissimo: non riusciva a chinarsi, né a piegare le ginocchia, né ad allungare le braccia, né a girare il collo e, soprattutto, aveva paura di dimenticare la roba e ricontrollava più volte ogni angolo. Per l'ennesima volta,
Sanfru e la tipa persero la pazienza e scesero a fare colazione, lasciando a me e Choo l'ingrato compito di badare all'anziano: un po' a testa, era giusto così.
Li ritrovammo
a pochi passi da casa, in Widegate street, in un locale chiamato
"
Honest Burgers":
non era male... ma preferivo quello del
giorno prima.
"Ci mettiamo molto a mangiare? - ripeteva Schopenhauer
- Non facciamo tardi, ho paura di perdere l'aereo..."
"Minchia, ma non parti alle QUATTRO?"
"Eh... sì... ma metti che ci perdiamo... io so già che alla fine capita qualcosa, me lo sento!"
Sospirammo e ci guardammo negli occhi:
qualcuno doveva badare a Schopenhauer... e Schopenhauer
partiva da Gatwick, proprio come i signori Sanfru! Alla stessa ora! Che combinazione, ma tu guarda i casi della vita!
"Scherzi a parte... - sussurrai
- Avete voglia di badare all'handicappato? Altrimenti, l'aereo rischia di perderlo sul serio... so che voi andate a Genova, ma ce la fate ad
accompagnarlo fino al gate per Torino?"
"Vai tranquillo, Marok! - rispose Sanfru
- Ci pensiamo noi, facciamo un giro e..."
"UN GIRO? - sbottò Schopenhauer
- No, ragazzi, non perdiamo tempo, andiamo direttamente in aereoporto, non facciamo cose strane..."
"Tranquillo, che ti portiamo in un bel posto!"
"NOOOOO!"
Felici e contenti, abbandonammo i tre al loro destino e
posammo le valigie al deposito bagagli di Liverpool Station, per non doverci trascinare una zavorra... come stavano facendo i Sanfrus con Schope.
"È incredibile come Sanfru sia cambiato! - diceva Choo
- Su parecchie cose, è più serio di tutti voi..."
"È così da quando sta con la tipa! - risposi
- Ha dato un bel taglio all'alcool, si è laureato, si è messo a lavorare..."
"Ma davvero! È uno di cui ci si può fidare! Sono contenta che Schopenhauer sia con lui... altrimenti chissà in che guai si andava a cacciare!"
"Come minimo avrebbe perso l'aereo..."
Arrivammo ai piedi dello
Shard,
il grattacielo di 95 piani che Schopenhauer da ubriaco salirebbe tranquillamente a piedi, se gli dicessero che in cima c'è pheega.
Là ci raggiunse
Camilla,
un'altra amica di Choo che da parecchi anni si era trasferita a Londra... e sembrava contenta.
Non di vederci, di vivere là!
Strana persona.
Boh, comunque cazzeggiammo avanti e indietro per
Camden Town,
che è uno dei posti più trash del mondo... e Camilla si fece raccontare per filo e per segno quale malattia mentale ci avesse portato fino a Londra per vedere Elio e le Storie Tese; e comunque non se ne capacitava.
"Pazzesco... e ripartite già oggi?"
"Sì, non abbiamo tempo di fermarci...
"Ma a che ora avete l'aereo?"
"Alle sette!"
"E allora non è ora che andate?"
"Eh? Ma non sono neanche le quattro! Ad Heathrow si arriva in mezz'ora..."
"Mezz'ora? Di domenica? Ma siete SICURI?"
Camilla prese il suo smartphone e controllò gli orari.
L'ODISSEA (lato Marok & Choo)
A Camilla
risultava un'ora di viaggio, da Liverpool Station... ed eravamo a
Camden Town.
"Di domenica... - spiegava
- alcune linee di metrò sono chiuse e quindi l'intera rete va più lenta, vi conviene partire subito... non si sa mai!"
Ma figuriamoci... un'altra paranoica.
Boh, passammo a prendere le valigie a Liverpool Station, tra una cosa e l'altra prendemmo il metrò alle cinque e... sorpresa!
Camilla aveva ragione, andava LENTISSIMO.
A livelli INCREDIBILI, sembrava quasi di essere in Italia.
Choo iniziò a sclerare; quando bisogna cercare di mantenere la calma, è sempre un valido aiuto.
Comunque,
arrivammo ad Heathrow alle SEI, appena in tempo per fare il check in... e Choo non smise di sclerare neanche dentro l'aereoporto, naturalmente.
La trascinai fino al banco della British, dove il prestigioso
"Check In" ci stampò i
biglietti... senza i posti a sedere.
"Why we don't have seat numbers?" chiesi, pronunciando il tutto in un inglese impeccabile che fondeva lo stile di Elio, Renzi ed Aldo Biscardi.
"Because I can't give them! - mi rispose la gentile donzella, che pronunciava l'inglese quasi peggio di me
- Go there! Go!"
Nella direzione indicata dalla hostess, c'era l'
assistenza clienti... la situazione era chiara.
PiombinoKastrox.
L'unico lato divertente era che
Choo stava sclerando tantissimo senza avere capito NULLA: pensava che fosse la procedura standard e si lamentava perché erano lenti.
Era un bene... almeno avevo tempo di cercare una soluzione.
Parcheggiata Choo in un angolo per handicappati, andai all'assistenza da solo e mostrai i biglietti.
Sapevo che
l'overbooking dava diritto ad un biglietto gratis per il primo volo disponibile, ma non sapevo quando sarebbe stato. Oltretutto, mi avrebbero
sicuramente proposto di cambiare aereoporto di destinazione, pur di partire prima, tipicamente su Milano; sì, bello... ma a quel punto avrei dovuto insistere per farmi rimborsare anche il viaggio aggiuntivo in treno, che non sarebbe costato poco! Soprattutto, avrei dovuto controllare bene gli orari: se mi facevano arrivare a Malpensa o Linate dopo mezzanotte, avremmo perso l'ultimo treno: tanto valeva partire il giorno dopo! E ci dovevano pagare l'albergo.
Ce la potevo fare... forse.
Mi preparai un po' di frasi, mentre l'addetta alla reception smanettava sul terminale.
Ad un tratto, sorrise, mi guardò e disse:
"YOU'RE LUCKY!"
Sì, sorpresa: contro ogni logica,
CI ASSEGNÒ I POSTI!!!
Due pirla avevano rinunciato... o forse erano morti. CHE CULO, cazzo! CHE CULO!!!
Tornai da Choo coi biglietti, lei li guardò con la faccia incazzata ed ebbe il coraggio di commentare:
"MA NON SIAMO VICINI!!!"
A nome del mio gentile pubblico e di tutto il resto dell'aereoporto, la mandai affankulo: avevo un'ora di volo per spiegarle il concetto di overbooking, adesso era tempo di affrontare i
controlli di rito.
"BIP! BIP! BIP!"
I signori grossi mi fecero segno di tornare indietro.
Uffa... che cazzo avevo dimenticato di togliere dalle tasche stavolta?
Telefono
Nokia 2600
tolto, portafoglio quasi vuoto tolto, orologio CASIO con la calcolatrice tolto, macchina foto
Canon G1X mark II
tolta, cavalletto tascabile tolto, chiavi di casa tolte, cintura tolta... ma che cazzo.
"BIP! BIP! BIP!"
I signori grossi mi vennero incontro e mi passarono lo scanner manuale. Anch'io lo usavo una volta:
Trust AmiScan Colour,
era carino! Poi ero passato ad uno scanner A4 SCSI. Dopodiché...
"BIP! BIP! BIP!"
Uno dei signori grossi
indicò una tasca dei pantaloni, che era vuota.
Per farlo contento, misi una mano dentro per tirar fuori il risvolto, ma c'era qualcosa che lo inceppava. Tirai, tirai e venne fuori...
IL PENNARELLO!
Quello che avevo prestato a Schopenhauer!!!
Sullo sfondo,
Choo guardava e rideva.
PiombinoKastrox.
E va be', alla fine
arrivammo a casa in perfetto orario, come se nulla fosse successo... con Choo incazzata nera perché comunque la British era la British e non doveva fare overbooking.
Quindi, riaccesi il telefono (sempre Nokia 2600)... e mi gustai l'HANDICAP altrui!
L'ODISSEA (lato GRUMO & D O N D I E G O)
L'autistico
GRUMO aveva prenotato
l'albergo a suo nome, fornendo i dati della sua carta, ma tanto si fidava di D O N D I E G O : gli aveva scritto chiaramente che avrebbe dovuto pagare metà stanza!
D O N D I E G O aveva accettato, quindi tutto a posto.
Cioè, D O N D I E G O non poteva incasinare tutto anche stavolta, no?
Il pagamento si poteva fare in due modi:
- GRUMO poteva lasciare che l'albergo addebitasse sulla sua carta l'intera spesa e D O N D I E G O gli avrebbe dato la sua metà.
- Entrambi potevano pagare direttamente all'hotel le loro rispettive metà.
D O N D I E G O scelse la numero due, così non avrebbe dovuto pagare per un bonifico o, peggio ancora, uscire apposta di casa per incontrare l'autistico GRUMO.
A GRUMO non cambiava nulla, quindi andò
alla reception e chiese di addebitare sulla sua carta solo metà della spesa.
Colpo di scena: gliel'avevano già addebitata tutta!
E va be', GRUMO chiese cortesemente di rifare la transazione dimezzando l'importo, il personale era gentile e paziente, nessun problema.
Venne il turno di
D O N D I E G O ... che NON aveva la carta di credito.
Attenzione: non aveva DIMENTICATO la carta di credito...
aveva proprio DECISO di non portarla!
Così. Pesava.
Per fortuna, l'hotel accettava il pagamento in contanti... nessun problema.
"Oh... - rispose D O N D I E G O
- I have no pounds. Eh... can I pay in...
EURO?"
"SORRY???"
E così,
l'autistico GRUMO dovette PAGARE una TERZA transazione con la SUA carta di credito!
E va be', bando alle discussioni, bisognava partire per l'aereoporto!
Da bravo autistico, GRUMO aveva organizzato tutto alla perfezione, aveva preso il Gatwick Express, aveva scelto il priority boarding... e quindi arrivò senza il minimo problema.
Anche
D O N D I E G O doveva prendere lo stesso aereo di GRUMO, ma
decise di andare in pullman, da solo: costava meno. Quindi, ci mise un'eternità, si fece tutta la coda con GRUMO che lo salutava dall'altra parte mentre gli passava davanti e però poi... alla fine... perse l'aereo?
No, niente di tutto questo: salì anche lui a bordo, senza problemi.
Arrivarono entrambi a Milano in perfetto orario.
Quindi? Eravamo stati noi gli ultimi ad arrivare in Italia?
Assolutamente no!
L'ODISSEA (lato SANFRUS & SCHOPENHAUER!)
Avevamo lasciato i nostri tre allegri eroi ai loro vagabondaggi londinesi, ricordate?
Schopenhauer e i suoi badanti! Due davanti e la zavorra dietro.
"Dai, ragazzi, smettiamola di andare in giro, andiamo in aereoporto, dai, io non ce la faccio più a camminare così veloce, non ho neanche bevuto, non voglio arrivare di fretta, che ansia! Dai, andiamo in aereoporto?"
Per fortuna, il signore anziano non era solo e i due validi badanti passarono il tempo a rassicurarlo: Sanfru era in forma e gli dava una mano con la valigia, la sua tipa conosceva benissimo Londra e con lei di sicuro non si sarebbero persi! Poi
era ancora mattina, sarebbe stato un DELITTO buttarla via pensando alla partenza! C'erano tante
cose belle che si potevano ancora vedere a Londra, Schopenhauer doveva stare tranquillo perché c'erano loro con lui, l'avrebbero aiutato! Ok?
"No, dai, veramente, stiamo perdendo tempo, bello qua eh, per carità, però dobbiamo prendere l'aereo! Che ansia... guarda, è già tardi, poi mi fate fare le corse! Dai, andiamo? No, ancora girare no. Andiamo in aereoporto, dai! È tardi! Andiamo!"
Un po' per fare contento l'anziano ed un po' perché il peso della zavorra iniziava a diventare insostenibile,
i tre presero il treno con largo anticipo rispetto a quanto preventivato.
E va be', non tutto il male vien per nuocere: avevano la
strana sensazione di stare viaggiando più lentamente del previsto.
Forse era solo un'impressione: alla fine, anche l'ansia di Schopenhauer era contagiosa, come le ginocchia.
No, andavano lenti sul serio... era una fortuna che fossero partiti così presto... altrimenti rischiavano persino di perdere l'aereo. Ahahah!
Sì, ok, lo so, sarebbe stato assurdo, la tipa di Sanfru era abituata a viaggiare per Londra e sapeva girarla bene! Però, scherzi a parte... il treno andava
davvero lento!
Ma tanto lento... tantissimo: sembrava quasi il Frecciarossa!
"Che succede? - chiese Schopenhauer
- Perché siamo ancora qua? Perché non va avanti? Che succede?"
"Lo perdiamo." rispose la tipa di Sanfru, secca.
"EH??? LO PERDIAMO??? MA COSA???"
"L'abbiamo perso. L'aereo, l'abbiamo perso! Fine."
Schopenhauer andò nel panico.
Quando si aprirono le porte, schizzò fuori, trovò una hostess, le mostrò il biglietto, si fece indicare il gate... e vide che in quel preciso istante stava chiudendo.
Con le ultime forze rimaste,
si fiondò sul bancone, provò a fare pietà... e FUNZIONÒ:
lo fecero passare!
Solo perché
aveva fatto il checkin online!!!
E così, devastato dalla corsa ma felice, il signore anziano riuscì a saltare a bordo... ed
arrivò a Torino in perfetto orario, ben prima di noi.
Quindi? Chi è che è arrivato in Italia per ultimo?
Avevamo lasciato i nostri eroi dietro alle porte aperte del metrò: Sanfru e
la tipa corsero a perdifiato verso
il gate per Genova, ma
non lo trovarono subito. Ci misero un po'... quel tanto che
bastò all'intero staff per BANNARLI, CHIUDERLI FUORI ed infine prenderli TANTISSIMO per il culo!
Narrano alcune leggende che l'addetto alla chiusura fosse un signore grasso e pelato dal marcato accento biellese, ma questo non è un dato verificabile.
Al contrario, sappiamo per certo che Sanfru e la tipa
dovettero passare TUTTA LA NOTTE in aereoporto e ripartire il giorno successivo, con un nuovo biglietto preso all'ultimo momento e quindi pagato un CASINO!!!
Che nottata epica.
Dieci anni prima, alla
TROIA,
Schopenhauer perdeva in una gara di sex appeal contro GRUMO.
Oggi, 12 marzo 2017,
Sanfru e la tipa avevano perso in una gara di velocità e precisione contro SCHOPENHAUER!!!
Adesso, per continuare la tradizione, GRUMO dovrebbe perdere in stima del Favone contro SANFRU!
Non abbiamo fretta, c'è tempo: ne riparliamo nel 2027.
EFFETTI COLLATERALI
Una volta a casa, per prima cosa andai a vedere le
news su Londra: mi sembrava strano di esserci passato senza lasciare il segno, nessuna catastrofe, nessuna eruzione vulcanica, nessun meteorite... niente di niente. Boh.
A quanto pare, non ero l'unico a prevedere catastrofi: il giorno successivo,
la Scozia avviò l'iter per un nuovo referendum sull'indipendenza dalla Gran Bretagna! Insomma, la miglior difesa è la fuga.
In effetti, dovevo solo aspettare nove giorni: mercoledì 22 marzo, il signor Khalid Masood decise di fare una
strage di pedoni
sul ponte di Westminster... gli avevano detto che le Fave non guidano la macchina!
In realtà vale solo per i maaaaaski, ma lui non lo sapeva.
E va be', cose che capitano, poteva andare peggio!
Per esempio,
si potevano sciogliere Elio e le Storie Tese!!!
Quella stessa sera, terminato il tour europeo, gli Elii postarono questo video.
I POSTUMI
Era il video più geniale che avessi visto negli ultimi mesi... ed era, al tempo stesso, agghiacciante.
In quel famoso
"video selfie" che si erano fatti alla fine del concerto,
gli Elii annunciavano che a fine anno si sarebbero sciolti... e noi da dietro,
non riuscivamo a capire le parole, ma ce ne fottevamo: applaudivamo e ridevamo tantissimo... sulla fiducia!
"E poi non ci rivedrete mai più!!!"
E, da dietro, applausi!!! Yeeeeeeeeeeee!!!
Ok, era praticamente ovvio che gli Elii ci stavano prendendo per il culo... ma
se invece, per caso, fosse stato vero?
Se il 2017 fosse davvero stato l'ultimo anno di tour?
Nei giorni successivi, mi telefonò parecchia gente, oltre alla CAIAZZO... come se io fossi una persona informata sui fatti! Perché???
Probabilmente, era merito del pass di Alan Magnetti.
Comunque, rassicuravo e promettevo solennemente che gli Elii avrebbero suonato anche nel 2018, però facendo pochissime date.
Ovviamente, non aveva senso, come risposta... però, se riuscivo a mantenere un tono serio, la gente ci credeva! Figata.
Boh... come andrà lo scopriremo solo vivendo.
Comunque,
non sottostimate mai più il potere che mi lega a Londra. Mai più!
Rispettate la Profezia: è una minaccia!!!
E curate la salute delle vostre ginocchia.
Ma soprattutto, adesso, da bravi, volate tutti quanti italianamente affankulo!