"Fave = Fankulo!"
Questo era l'ultimo ricordo dell'ultimo live di Elio e le Storie Tese: ci avevano FANKULATO in tutti i modi, la tessera era diventata un DETERRENTE per l'accesso facilitato... e noi eravamo contenti, perché siamo Fave!
Però, ora che gli Elii venivano a Collegno, nella patria dell'handicap, cioè casa, come fare ad accoglierli nel modo più degno possibile?

Un'idea simpatica era quella di boicottare il concerto in massa: se le Fave avessero fatto sciopero, paccando un appuntamento storico come Collegno, quanto avrebbe fatto ridere? Eh?
In effetti, nella scala degli spregi, si poteva fare di peggio.

"Se la tessera del Fave Club è carta da culo, stampiamoci un pass di Alan Magnetti!" proposi una sera, di fronte a un boccale di birra e a tanti volti diversamente figati, tra cui Mazzu, che era una persona seria... no?

"Buona idea! - rispose Mazzu - fammi l'immagine e mandamela, che ne stampo un po' di copie dall'ufficio!"

Perfetto, l'operazione Infinito aveva inizio.

Oltrettuto, Alan Magnetti a Collegno NON avrebbe nemmeno aperto il concerto: era un'onore che aveva concesso solo nel 2004.
Adesso, che era il 2005, un cazzo!
Entrare stampandoci i suoi pass sarebbe stato lo spregio più grande del mondo!!!
Attendevo i pacchi.

GRUMO + PHEEGA = GRUMO
A sorpresa, il primo pacco arrivò dall'autistico Grumo: andava all'estero in vacanza, ovviamente coi suoi! Quindi:

1. In nessuna parte d'Italia avrebbe piovuto
2. Per una volta, avremmo avuto PHEEGA!

Un giro di telefonate diede la conferma: Francy, Daiconan e la minorenne Flo sarebbero state dei nostri! L'emozione era grande: i tre Motivi si sarebbero riuniti, ma soprattutto... tre pheeghe avrebbero dormito a casa Marok: il record assoluto da quando il condominio era stato costruito. Grazie Grumo!!!

La notizia dell'imminente orgia pedolesbo si sparse velocemente per i tam tam della chat e le adesioni arrivarono istantanee, PiombinoKastrox, Dagarlass, Palmira, il Favone Grassone, Gollum, ma il più disperato fu Uollano: arrivò a rifiutare il passaggio in macchina con Dagarlass pur di passare la notte a casa mia!

"Guarda che non ho più posto! - gli dicevo - Se dormi qua, ti tocca condividere il letto con i tre Motivi... sai che palle..."

Più glielo ripetevo, più sembrava convinto a restare... strana persona.

MEEMMOW
Insomma, a Collegno sarebbero venuti cani, porci, pheega, ed io dovetti prendere i biglietti per tutti, anticipando i soldi. Ero sicuro che non li avrei rivisti mai più, ma fin qua... tutto nella norma.
Per l'apocalisse mancava ancora un elemento: Meemmow.

Era una Fava di Palermo che nessuno aveva mai visto dal vivo e che da anni coltivava un unico grande scopo: entrare nella Cumpa!
Non si era limitato ad imparare a memoria tutti i nostri racconti, impresa già vissuta da Uollano, ma li andava a rielaborare giorno per giorno sotto forma di canzoni e poesie, vere e proprie monografie dedicate ai protagonisti della Cumpa, delle quali potete osservare una diapositiva:




A Meemmow, in fondo, non fotteva del concerto di Elio e le Storie Tese... Meemmow sarebbe venuto a Collegno per conoscere la Cumpa!

"Marok, mi puoi ospitare?"

In fondo, l'avrei anche ospitato volentieri, ma era veramente impossibile... eravamo già PIÙ della capienza massima.

"Chiedi a PiombinoKastrox..."
"Ho capito, vado in albergo!"

Perfetto, l'handicap era al gran completo.

IL PRESAGIO
La sera prima del concerto il telefono squillò.
Una chiamata anonima.
Commisi un grave errore: risposi.

"FankulofankulofottitifottitifottitiSOOOOOOKA!"
Perfetto, era Kastrox.

"Fankulo!- continuò KASTROX - Da oggi mi chiamo NESSBETH!"
"Ah... e che cazzo vuol dire?"
"È lo stregone che si è reincarnato nel mostro di Lochness!"
"Apperò... grande Kastrox!"
"NESSBETH!!!"
"Sìsì... cazzo vuoi?"
"Domani ho una sorpresa per te... quando mi vedrai sarò il sommo pontefice dell'Handicap!"
"Non vedo l'ora, caro Kastrox!"
"NESSBETH!!!!!"
"Sìsì... ok, allora a domani!"
"Fottiti!"
"Fankulo, Kastrox!"
"NESSBETH!!!!!!!!!!!!!!!!!"
"KAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASTROX!!!!!!!!!!!"

- clic -

L'ORGANIZZAZIONE
Ad aspettarmi in stazione, trovai i tre Motivi e, contro ogni previsione, Uollano: aveva mandato affankulo il passaggio di Dagarlass anche ALL'ANDATA, pur di viaggiare con la pheega, ed aveva sbagliato treno, viaggiando sul regionale... che era composto interamente di GRUMI!

In compenso, si era ricordato di portare il Primitivo: la pheega c'era, l'alcool anche, potevamo partire.

Mentre la minorenne Flo mi raccontava di essere stata molestata dall'intero treno, uomini, donne, vecchi, bambini, controllori, macchinisti e uomini di fatica, Francy mi consegnò il primo regalo: un disegno per la nuova pagina di Elio di marok.org, una vera figata. Era alto mezzo metro e lungo un metro!

"Però ti devi fare la fotocopia, perché non te lo posso lasciare!"
PiombinoKastrox.

Telefonai alle copisterie di tutta Torino, ben specificando le misure, finché una mi concesse l'ok: "Lo facciamo noi, tranquo tranquo!"
Facemmo il giro dell'oca per trovare quel cazzo di posto ma ne valse la pena: "La carta è più spessa di un millimetro, non entra nella macchina, soka!"

Fu allora che mi arrivò un sms laconico di Foniuglia: "Ho deciso che non vengo!"
E io le avevo già preso il biglietto. Perfetto.

E si erano fatte le cinque meno un quarto.

Meemmow mi chiamò per dirmi che era già a Collegno.

"Stiamo arrivando - gli risposi con tono rassicurante - ci vediamo lì alle cinque!"
"Ah ok, fico!"

È sempre bello rallentare il mondo.

Tempo di arrivare a casa Marok, far salire Ivan Piombino come si fa con i profughi, mettere in frigo il Primitivo, molestare la minorenne Flo, vedere Francy che diceva "Chissenefotte mi faccio una doccia!", vedere Uollano che fotografava la porta del bagno chiusa perché "non m'interessa se non si vede nulla, mi basta sapere che oltre c'è pheega!"... e i cinque minuti preventivati si trasformarono in tre quarti d'ora.

Ero un po' preoccupato per Kastrox che ci aspettava in strada ma ero sicuro che, tutti assieme, saremmo riusciti a spiegargli la situazione.
Feci in tempo a mettere un piede fuori dal portone che sentii la voce di Ivan Piombino urlare: "CAZZO VUOI??? PIGLIATELA CON MAROK!!!"
Perfetto.

Kastrox mi venne incontro, snocciolò in piemontese stretto tutte le bestemmie che gli vennero in mente in trenta minuti di attesa, poi si accorse che nessuno avrebbe mai capito nemmeno una preposizione articolata, l'amore prevalse e potemmo incrociare i nostri peni, in segno di reciproca stima: aveva inizio la Missione Collegno.

L'ARTE
Arrivati sul posto, trovammo il buon Cops che smontava il furgone dello stand, sorvegliato a breve distanza da Meemmow, Gollum e, soprattutto, dal Favone Grassone.

Purché fosse chiaro che avrebbe salutato chiunque tranne Ivan Piombino, il Favone distribuì un bacio a tutti... compreso KASTROX.

"Ciao Kastrox!"
"NESSBETH!!!"
"Eh?"

Non ci fu tempo per le spiegazioni: come un fulmine, arrivò il primo pezzo grosso dell'organizzazione, pronto a sbatterci fuori.

"Voi chi siete? Che ci fate qua?"
"Noi saremmo le Fave e..." sussurrò qualcuno.
"COOOOOOOOOOOSA?????"

I calci erano pronti, i culi anche, ma non tutto era perduto: tirai fuori i pass di Alan Magnetti.
Il tizio cambiò espressione all'istante e, con aria quasi mortificata, sussurrò: "Oh, scusate... chi è di voi il capo?"

Tutti indicarono me.

"Perfetto! - concluse lui - Se ci sono problemi fammi sapere!"

E se ne andò, contento per non essere stato cazziato.

Fu allora che guardammo i nostri pass e capimmo che stavamo indossando non un distintivo, non un trofeo, non un cimelio che sarebbe stato consacrato dal tempo: stavamo indossando l'arte più pura.

Nemmeno quando Kastrox andò a farsi un giro e rientrò indossando la maglia rossa di "Che Mangoni" ed un kilt scozzese, a nessuno dei buttafuori venne in mente di fermarlo.

"Allora, sono o non sono il sommo pontefice dell'handicap?"
"Sì, Kastrox!"
"NESSBETH!!!"

E t'tt'd'n tratt', il coro: "KAAASTROX!!!!!!!!!!!!!!!!!!".

Noi sì che ci sappiamo divertire.

RAPPORTI UMANI
All'arrivo di Mazzu, ricevemmo in dono un malloppo di pass di Alan Magnetti e fu una fortuna: di lì a poco i cancelli si chiusero ermeticamente ed una piccola folla iniziò a radunarsi all'esterno.

Qualcuno mise in giro la voce che per entare al soundcheck bastava conoscere Marok, così mi iniziarono ad arrivare un miliardo e mezzo di telefonate da parte di gente di cui avevo completamente dimenticato l'esistenza... e, seppur intimorito dagli sguardi perplessi dei buttafuori, riuscii a far entrare una trentina di Fave, tra cui Dagarlass, Palmira, il giovane Iko ed un ospite VIP: Alan Magnetti!

La vetta dell'handicap però si toccò con la telefonata di un ben noto amico fotografo di Laigueglia: FotoAldo.

"Marok - esclamò - ci sono due fuori dai cancelli di Collegno che vogliono entrare! Gli posso dare il tuo numero?"

Quindi, questi due, da Collegno, avevano chiamato uno di LAIGUEGLIA perché chiamasse ME, che ero a Collegno, per farli entrare, perché si ricordavano che lui era mio amico! Eravamo al di fuori di ogni logica... assolutamente power to handicap!

"Guarda - gli risposi - ormai farli entrare coi pass di Alan Magnetti è troppo rischioso... Ho fatto entrare una trentina di persone..."
"No, ma figurati! Gli ho stampato io dei pass LA STAMPA! Devi solo farli entrare!"

Corsi al cancello perché non credevo ai miei occhi: vidi i due sfigati con in mano i pass LA STAMPA SEZIONE SPETTACOLO...

"Ragazzi, sono due giornalisti!" spiegai ai buttafuori, indicando i pass.
"Oh, scusate! Prego, entrate!"
"Grazie Marok!!! Ti offriamo la cena!!!"

Nulla di tutto questo aveva senso... il dottor Marok risolve.

Alla fine, il soundcheck non fu niente di speciale, durò poco più di mezz'ora e provarono solo un paio di pezzi... ma il terzo era Pagàno. Sborroh!

HANDICAP
Gli Elii eran di buon umore, anche perché per la prima volta gli portavamo della pheega!
Infatti, il primo ad andare da Cesareo fu Meemmow.

"Ciao - esclamò il Civas - tu sei il figlio di Hitler?"

Meemmow ci pensò un po' su, poi lo guardò e rispose, testuali parole: "VIVA LA PHEEGA!"

Cesareo capì, annuì e se ne andò.

Intanto, Uollano mi pose una domanda esistenziale: "Marok, ma tu hai il cavatappi?"
"Oh cazzo no!"
"E adesso come le apriamo le bottiglie?"
"Mah, chiedi al tizio del chiosco, secondo me ce l'ha..."
"Ok, dammi una bottiglia!"
"Eh? Ma le bottiglie mica ce le ho io..."
"E CHI CE L'HA?"

Attimo di silenzio e meditazione, bestemmie, accuse reciproche di alto tradimento, apertura improvvisa dei cancelli, urla di vaffankuli e soka e PiombinoKastrox, corsa a perdifiato per la pole position e infine il Paradiso: mi ero piazzato in prima fila tra Francy, Daiconan e la minorenne Flo. La posizione migliore del mondo.

Ma soprattutto: alla fine nessuno ci aveva chiesto i biglietti.
Tutto questo sarebbe fantastico, se non fosse che li avevamo pagati. Fankulo.

LA DOLCE ATTESA
Del resto sono poche le cose che si fanno prima dei concerti, si rutta, si scorreggia, si contemplano le molestie femminili alle minorenni e si fissa il palco vuoto fino a vedere gli spiriti, la Madonna, gli Abba, PiombinoKastrox... ma il mio caso era più grave: mi sembrava di vedere Michele dei Farinei dla Brigna.

"Ciao Marok! - esclamò, felice, porgendomi una birra fresca - Ti t'sij propri piciu, conosco tutti qua a Collegno, se me lo dicevi facevo entrare gratis anche te, balengo!!!"

Alle nostre spalle, intanto, mi salutò l'ottimo professor Magneto ed ero contentissimo che fosse dietro di me, perché questo voleva dire che non era davanti: era alto DUE METRI e CINQUE CENTIMETRI.
Tutto perfetto, insomma?
Quasi: subito dopo, arrivò KASTROX.

"Benvenuto Kastrox!"
"NESSBETH!!!!!!!!!!!!!!"
"KAAAAASTROX!!!!!!!!!!!!"

Era stranamente tranquillo, quasi come se tutto il suo handicap si fosse per osmosi trasmesso al kilt scozzese, quasi come se minchia vaffankulo kazzo finalmente mi vedo un concerto di Elio in santa pace... l'illusione durò poco.

"Marok!!! Guarda!!! - urlò PIOMBINO - Qua c'è un tuo fan!!!"
Mi voltai e vidi PIOMBINO che indicava un tizio con un'espressione indescrivibile, che saltellava a fianco a lui completamente ubriaco.

"MARGO! MARGO! Sei tu??? MARGOOOOOOOOOOOO!!! Oh MARGO MARGO MAAAARGOOOOOOO!"

Nel giro di trenta secondi me lo ritrovai dietro, di fianco a Kastrox.
Sempre saltellante, abbracciava me, Kastrox e tutte le creature che incontrava... prediligendo, com'è ovvio, la minorenne Flo.

"MARGO!!! Il tuo sito è fantastico, tu ci hai dei concetti come Schopenhauer!!!"

Ne presi atto: Marok.org piace alla gente che non piace.

Schopenhauer iniziò a parlarmi per ore di quanto gli piaceva margo.org, di quanto gli piacevamo tutti quanti, del perché era nostro fan fin da bambino, ed iniziò a recitare a memoria i miei racconti, il tutto inframmezzato dalla cantilena "oh MARGO MARGO MAAAAARGOOOOO!!!".

Dopo due minuti lo volevo già ammazzare, ma sempre con la massima ironia.

"Sìsì, bravo, bravo, Sciopenauer! Adesso però ti presento Kastrox!"
"NESSBETH!!!!!!!!!!!!"
"No, no, fankulo, io voglio Margo, io voglio Margo punto org!!!"

Per tutto questo, un giorno, il mondo mi farà causa... e la stampa gli darà ragione.

CONCERTO!
Dopo frocioni, vaffankuli e molestie perpetue femminili alla minorenne Flo, l'attesa venne rotta da "Noi Siamo I Giovani Con I Blue Jeans".
Poi iniziò il capitolo Brulé, aperto per l'occasione dall'inno dei giovani: "Shpalman".
Quest'oggi, era intonato dalla monocorde voce di Luigi Calimero, artista emergente che, al grido di "entusiasmo" e "opportunità", ringraziava i buttafuori al cancello che gli avevano cagato il cazzo per entrare.
Quindi, noi eravamo entrati senza problemi e Rocco Tanica no! Poesia pura. Avessi saputo, gli avrei allungato un pass di Alan Magnetti!

La scaletta del brulé non era male: "Gomito A Gomito Con L'aborto", "La Terra Dei Cachi", "Fossi Figo", "Nudo e Senza Cacchio" e "Gimmi I".

"Dedichiamo Gimmi I. ad Ivan Piombino! - annunciò Elio, mostrando una copia di 'Ho visto' - Ieri ha compiuto 28 anni, si tratta di un malato mentale, va trattato come tale!"

Dedicare Gimmi Ilpedofilo ad Ivan Piombino, che stava con la piccola Cate da Gennaio e ancora non se l'era trombata, era davvero uno spregio in grande stile.
E, come sempre, Ivan Piombino era contento, perchè Elio l'aveva nominato.

Poi "Bis", "L'astronauta Pasticcione", la sempre mitica "Alfieri", "Discomusic" con uno strepitoso Mangoni e "Tapparella".

Fuori brulé, "Il Rock And Roll", che musicalmente aveva rotto i coglioni ma visivamente era fantastica, perché Mangoni si era vestito da Freddie Mercury e veniva FRUSTATO ed INCULATO a SANGUE... una delle cose più belle che avessi mai visto. Sul palco degli Elii, intendo. Altrimenti, in fondo non è così male nemmeno la pheega.
Finale in grande stile, con "Urna" e "Supergiovane".

BACKSTAGE
Aspettarsi un backstage piacevole a Collegno, con quel troiaio di cani, porci, puttane e vaffankulo, non era nemmeno ipotizzabile... sarebbe già stato un miracolo se si fosse fatto.
Decidemmo di sbattercene il cazzo e andammo al chiosco a prenderci una birra, trovando anche là una coda interminabile.

"Marok, vieni con me!"

Mi voltai e vidi Michele dei Farinei.

"Tu non fai coda e per te la birra è gratis!!!"

Cos'avevo fatto di buono per conoscere gente così? Assolutamente nulla: ero finito per sbaglio in Paradiso!

Mentre l'alcool allietava il nostro handicap, Michele fissava la calca ai cancelli con aria allibita.

"Ma a voi che siete del fanclàb di Elio - mi chiese - come mai non vi fanno entrare al backstage?"
"Eh, è una lunga storia, funziona un po' diverso dai Farinei, ma comunque, riassumendo, Fave = Fankulo!"
"Ah... e perché?"

Certe volte le domande più ovvie sono le uniche a cui non esiste risposta.

Comunque, alla fine le parole di Michele mi avevano infuso coraggio e faccia da culo... e convinsi gli altri a provare il tutto per tutto: ci presentammo col PASS DI ALAN MAGNETTI.
E... so che sembra incredibile, ma... RIUSCIMMO DAVVERO AD ENTRARE AL BACKSTAGE!

Tutti tranne uno, Meemmow: gli avevamo dato l'incarico di prendere i brulé per tutti, così era rimasto fuori. In coda.

"Pass di Alan Magnetti? Ma ve li ha dati lui?" ci chiese Rocco.
"Stampati a casa Marok!"
"Cazzo... geniale!"

Se Sergione farà il bravo, un giorno gliene regaleremo uno, ma intanto andai fuori a recuperare Meemmow! Ebbene sì, riuscimmo a rientrare, con tutti i Brulé, baci, abbracci... e gli Elii in quel preciso istante ci abbandonarono.
Peccato.

AFTER
Eravamo rimasti in pochi intimi: Uollano, Meemmow, PiombinoKastrox, il professor Magneto e, soprattutto, i tre motivi Francy, Daiconan e Flo.
Contemplare le molestie femminili alla minorenne Flo era divertente, però ci mancava da bere: il Primitivo era rimasto a casa mia. La distanza era poca, ma sarebbe servito un handicappato che pigliasse la macchina, mi portasse a casa e mi riportasse a Collegno... dove trovarlo?

"Oh però facciamo presto, domani mi alzo alle sette..." mi ripeteva il professor Magneto, mentre la sua macchina sfrecciava avanti e indietro tra troie e handicappati.
"Ma sì, il tempo di bere due bicchieri e andiamo via, tranquillo!"

Schopenhauer fu il primo ad ubriacarsi, ma c'era un trucco: era già ubriaco prima di iniziare a bere.
Iniziò a raccontarci episodi di un'esistenza che non esiste, pensati da una mente che non pensa, poi si versò addosso l'alcool e iniziò a ridere e ballare da solo. Indimenticabile.

Di fronte a tanto spettacolo, anche Cops chiuse il banchetto dei brulé e si unì alla nostra bevuta.

"Oh, ma noi non ge siamo mai bresendadi! - esclamò Cops, rivolto a tutti i nuovi arrivati, ma soprattutto a Kastrox - Sono Gobs! Giao a duddi! Giao Gàsdrogs!"
"NESSBETH!!!!!!!!!!!!"
"Uh? E ghe vor dì? Ah... asbé... Marok, sdamme a sendì, de devo dì 'na gosa sdraordinaria!"
"Dimmi tutto!"
"Al bangheddo è venudo anche il quodidiano La Stamba! Mi hanno indervisdado!"
"Mmmm... spiegati meglio..."
"Eh, sdavano in due, un ragazzo e una ragazza, avevano sgritto LA SDAMPA SEZIONE SBEDDAGOLO sul bass!!! Mi hanno ghiesdo dei brulé!!!"

Erano gli amici di FotoAldo!!!
Fu uno dei momenti più belli della serata... i pass avevano colpito ancora.

BUON COMPLEANNO DOTTOR MAROK!
Mi ero quasi dimenticato che, dopo due giorni, avrei dato l'addio alla giovinezza.
Mi si fece notare che c'erano ben tre Motivi per anticipare a quella sera la festa che avrebbe dovuto aver luogo dopodomani, che uno di loro era minorenne e, se non fossero bastati, c'era anche da bere gratis. Ok, si poteva fare.

Erano molti i modi che immaginavo mi avrebbero condotto all'addio alla gioventù: incatenato ad una cella nel braccio della morte per possesso abusivo di immagini porno pedo lesbo anal animal fetish bizarre, per esempio; o rinvenuto dai pompieri con la testa incastrata nel cesso d'una stazione mentre cercavo di farmici una foto; o legato e imbavagliato in un bordello di Amsterdam; ricoverato nel reparto informatico di un ospedale per le troppe seghe; ma brindare e scartare regali pornofetish in compagnia di tre pheeghe bisessuali, ninfomani ed ubriache di cui una plurimolestata minorenne... mai. Delle volte il destino supera la mia stessa immaginazione, l'orgia poteva avere inizio.

BIODEGRADO
Alle quattro eravamo gli unici rimasti svegli in tutto il comune di Collegno: si può dire che in tutto il parco non c'era traccia di vita intelligente.
Uollano ci informò che gli erano venuti i crampi allo stomaco (e ricorderei a tutti che il vino era il suo!) e voleva a tutti i costi andare a casa, così decidemmo di rimanere lì un'altra oretta, ficcammo il cd brulé nel mixer del tendone, Meemmow si mise a ballare Aborto ed il padrone del mixer ci cacciò a calci in culo. Era destino che qualcuno lo facesse, prima o poi.

"Voi avete la macchina?" ci chiese Schopenhauer.
"Be'... sì..."
"Che me lo date un passaggio? Io devo andare in CORSO CASALE!"

Corso Casale rispetto a Collegno è come la pheega rispetto a Grumo.

"Mah... noi veramente..."
"Grazie!!!!!!!" urlò Schopenhauer, e saltò sulla macchina di Ivan Piombino.

In realtà tutta questa fretta non c'era, dal momento che passammo un'altra ora sotto casa mia a cazzeggiare, con il professor Magneto che ripeteva in continuazione: "...ma io domani mi alzo alle sette...".

Sembrava JJ Flash in chat.

In tutto ciò, Ivan Piombino continuava a cacciare Schopenhauer dalla sua macchina e, subito dopo, Schopenhauer ritornava dentro.
Erano bellissimi.
Era il primo caso nella storia di individuo che cercava di salire nella macchina di Ivan Piombino, volontariamente! La vita non smetterà mai di stupirmi.

Era anche il primo attimo di quiete dall'inizio della serata: tempo di foto sperimentali!
Ormai avete presente, no? La mano sinistra impugna il flash esterno e ne controlla la potenza, l'altra tiene la macchina foto e bada a tutto il resto. Alla fine, bisogna avere l'abilità di premere contemporaneamente il pulsante su entrambi, tenendoli lontani e... via! Giocate anche voi con la luce! Provate flash multipli! Colorati! Buon divertimento, diversamente figati!

LA FUGA DEL PROF MAGNETO
Alle cinque e cinque, il Prof ci confermò che le nostre foto sperimentali erano bellissime, bravi tutti, e però, per arrivare al lavoro puntuale, sarebbe dovuto partire in quel preciso istante. Senza passare da casa.
E fu così che il prof Magneto ci salutò, senza nemmeno accorgersi che SULLA SUA MACCHINA ERA SALITO SCHOPENHAUER! Nessuno sa che fine abbiano fatto, nè se li rivedremo mai più.

"Ciao Ivan Piombino! - sussurai con un fil di voce, prima di chiudere il portone - ciao Kastrox!"
"NESSBETH!!!"
"KAAAAAAAAAAAAAAASTROX!!!!!!!!!!!!!!"

Fu l'ultimo KASTROX della serata.

AFTER A CASA MAROK
Pochi minuti più tardi, due giovani handicappati ed un tris di pheega, per un terzo minorenne, scombussolarono l'abituale quiete del casino di casaMarok.

Il più contento era Uollano, che era venuto fino a Collegno per passare una notte con la pheega e ora giaceva sul letto stecchito, con i crampi allo stomaco, in coma irreversibile.
Tre giovani donne di cui una minorenne erano pronte a fargli la respirazione a bocca a bocca se solo lui avesse voluto, ma non mostrò cenni di vita. Quindi niente.

Da parte mia, avanzai la controproposta di realizzare un filmato pedolesbo da mettere nella recensione in questo punto qua, per mostrare a Uollano cosa si fosse perso, ma i Motivi dissero di no. Per la precisione, Daiconan ci annunciò di voler a tutti i costi prendere il treno delle sette.
E va be', cose che capitano.

Da sola non sarebbe mai stata capace di arrivare in stazione, nemmeno se l'avesse data al tassista più vecchio del mondo: non rimaneva che accompagnarla! Era un porco lavoro ma qualche porco doveva pur farlo.

E fu così che lasciai casa Marok in balia di due Motivi ed un Nerd, con l'aggravante che non spensi nemmeno il computer, con tutte le password già digitate. Ma così, per spregio: c'era Uollano con un piede nella fossa, mentre Francy e Flo, anche avessero voluto hackerare il sito, non sarebbero state nemmeno in grado di aprire l'FTP.
Forse.
Se leggete da qualche parte che non mi piace più la pheega e preferisco lavorare, saprete che le piccole hacker ce l'hanno fatta!

GLI ADDII
Alle sette del mattino d'estate, l'aria si riscalda, il vento fresco ed il silenzio della notte cedono il passo al casino di milioni di corpi caldi, umidi e grassi ed una strana luce arancione invade le piazze, i capelli e le parti più alte dei palazzi, fino ad abbagliare una coppia di Fave che si davano l'addio.

Dall'inizio dell'anno, era la prima volta che facevo l'alba nella mia città. Quella che una volta era routine appariva ora strana, surreale... forse il tempo stava lentamente avendo la meglio, forse l'alba di un nuovo giorno da quasi trentenne celava nei suoi dolci colori il tramonto della gioventù?

Qualche ora più tardi, anche Uollano, Francy e la minorenne Flo levarono le ancore... e a casa Marok, orba di tanto bordello, riecheggiò all'improvviso il silenzio.
Era finito tutto, troppo in fretta, ne volevo ancora, ancora un po', ancora cazzeggio, ancora bordello, ancora handicap...
Il telefono squillò.

"Ciao sono Meemmow! Che fai oggi? Sono a Torino fino a dopodomani..."

Non credevo alle mie orecchie, finalmente potevo tirare di nuovo un pacco!!!
Finalmente inventare cazzate... finalmente poter dire: "Non ci sono perché devo andare dalla nonna a fare il gelato!" all'handicappato di turno, "Non posso venire perché devo riavvolgere una videocassetta con la penna perché mi si è fuso il videoregistratore!", "Non posso venire perché mi si è rotto il servosterzo della macchina, adesso va solo diritto!"
Finalmente era tutto come ai vecchi tempi... finalmente SOKA!

La gioventù era ancora là... e, se il mantello grigio della vecchiaia bussava alla porta, la carica marrone del biodegrado esistenziale si sarebbe opposta, rispondendo, come sempre, un nuovo, inevitabile ed infinito vaffankulo!