8 dicembre 2005 - Immacolata Concezione.
"La terza convention chiamatela TROIA:
Terzo Raduno Organizzato In Autonomia!"
Firmato: Lelevez
Che legame c'è tra un oggetto ed il suo nome?
Quali meravigliose insidie si annidano nella mente di chi ha inventato
Penisland,
Powergenitalia o
Skypho.net?
Quale futuro attende
Comecazzosichiama?
È bello porsi queste domande, mentre altri trombano.
Comunque, non era ancora realtà il
secondo raduno,
quando Lelevez già battezzava il terzo:
TROIA, Terzo Raduno Organizzato In Autonomia.
Sarebbe passata alla storia come la convention più antica del mondo.
MENO DUEGENDOGINGUANDASEI

Per una buona TROIA occorrono organizzazione, promozione e, soprattutto, materie prime:
pheega minorenne in formato analogico!!!
Tutto come la
SOKA, insomma!
A patto di correggere quattro bug:
Quattro limiti notevoli, dei quali almeno uno tendeva all'Infinito!
Acqua passata.
Per la TROIA serbavamo grandi progetti, un locale
in un posto comodo, dodigi ore di musica no stop in cui si sarebbero alternate
tutte le coverband che il favame ci avesse messo a disposizione, in duetto con gli Elii e l'artista completo Mangoni. E poi, a fine serata,
donne nude e
pompini per tutti!!!
Un programma facile da realizzare, insomma.
Bastava trovare un altro locale nel centro di Milano che ci ospitasse per tutto un sabato, dal pomeriggio alla sera... inezie!
Assegnammo di nuovo ai tre milanesi, cioè
@Don Diego,
@Grumo e
Uollano,
il compito di cercare una nuova sede.
@Francy, @Daiconan e @Phlo, intanto, avrebbero ricompilato il kernel.
MENO GENDOVENDODDO
"Ho trovato il locale! - annunciò Uollano
- Costa un cazzo, è a pochi passi dalla stazione, ci danno
anche il sabato sera!!!"
Organizzammo al volo una spedizione punitiva, accompagnati dal
Favone
e da
Gollum,
in qualità di esperti del suono.
Uollano ci fece vagare in tondo per UN'ORA, a piedi, poi Grumo trovò la via giusta, guardando la cartina.
Il palazzo faceva SKIFO, ma era decorato da ottimi murales. All'interno, c'erano parecchi corpi, tutti rigorosamente GROSSI, NERI e MAAAAAAASKI.
Forse avremmo anche apprezzato i loro complimenti... se solo avessimo saputo il SENEGALESE!
A parte ciò,

l'impianto era inesistente, il palco anche e l'acustica era peculiare, nel senso che le pareti generavano eco surreali, anche solo parlando a bassa voce.
Più avanti trovammo
un altro locale, chiuso.
E comunque, il fatto che fosse chiuso sembrava il problema minore.
Il Favone ringraziò a lungo Uollano, componendo all'istante una struggente litania che associava nomi comuni di animali a nomi propri di divinità, senza disdegnare culture, religioni e PiombinoKastrox.
Anche questo è amore.
MENO DRENDADUE!
Ridendo e scherzando, si erano fatti i primi di gennaio.
La TROIA non sarebbe potuta slittare oltre febbraio, altrimenti (per ovvi motivi) ci saremmo fottuti la presenza degli Elii: non restava che rassegnarci a tornare all'Indian's Saloon.
Modestamente, vantavamo un bel ritardo, ma ce l'avremmo ancora potuta fare!
"No, fermi, aspettate! - ci implorò
Francy
- ho trovato un altro locale!"
"Eh ormai...".
"No, ma questo è sicuro, mi danno la risposta entro un giorno, massimo due..."
"Francy, porca troia, siamo a Gennaio!"
"Ma dai, qua costa meno, ci lasciano anche la sera, aspetta due giorni, che ti cambia?"
"Mi cambia che vaffankulo! Me lo devi dire entro domani! Primo pomeriggio!"
"Va bene, entro dopodomani!"
CINQUE giorni dopo, Francy richiamò:
"Ho visto il locale, non va bene, andiamo all'Indian's!"
Anche stavolta, la pheega era riuscita a rallentare il mondo. E quindi ora, in una perfetta recensione, all'Indian's ci avrebbero risposto di fotterci, ché ogni buco era appena stato tappato, per sempre, e soprattutto vaffankulo.
Invece, il posto c'era ed il comunicato partì il nove gennaio, per una convention che sarebbe dovuta essere sabato
dré febbraio.
Perfetto.
Ok, ora c'era solo da:
- Scegliere il gruppo per il concerto.
- Inventare eventuali gadget da dare all'ingresso.
- Trovare qualcuno a cui regalare i nostri soldi
- Trovare materiale per l'asta e la lotteria di beneficenza.
- Convincere gli Elii a venire.
- Far arrivare un container di pheega.
- Filmare
il mondo che picchia Ivan Piombino.
- Portare a casa il culo.
PiombinoKastrox.
MENO VENDIGUADDRO!
Avremmo avuto gruppi a sufficienza per dar vita ad una MARATONA di cover di Elio, senza spendere un centesimo. Ed invece l'Indian's, FACENDOSI PAGARE, ci obbligava ad andare affankulo alle 19.
L'unica soluzione era rassegnarsi ad un concerto
"fotocopia" della SOKA, così
richiamammo i
South A Phoss:
sapevamo che erano bravi... e, soprattutto, il loro cantante è quello con il buco del culo più grosso.
Problema gruppo... risolto!
Per i gadget, decidemmo di impiegare al meglio i fondi a nostra disposizione: zero.
Risultato: gendo cd bootleg masterizzati a casa Marok con Linux e copertinati a casa Don Diego col sOcaM.
Nella foto, la
prima bozza di Don Diego. Problema gadget... risolto.
Per l'ente di beneficenza, avremmo volentieri confermato quello della SOKA, ma i
"benefattori" si erano premurati di diffidarci dal pubblicare di nuovo il loro nome su Internet perché si erano schifati ad avere a che fare con noi.
Come dar loro torto, d'altronde?
Pensate a quanto disgusto, mentre incassavano l'assegno!
Noi sì che sappiamo scegliere i benefattori.
E quindi, ci tornò in mente la
Fondazione Panigada, che stava ancora raccogliendo fondi per costruire una sala prove a Crema, in nome di Paolone Feiez.
Problema beneficenza... risolto.
Per l'
asta, che autofinanziava il raduno, donai quattro vecchi vinili che tenevo in casa

da anni.
Per fortuna, il presidente Cops e la pheega riuscirono a fare di meglio: andarono direttamente in Hukapan e ritornarono carichi di ogni ben di Dio:
dischi da collezione, vecchi poster, strumenti musicali autografati, una maglietta gialla delle Fave, una maglietta a fiori di Tutti gli uomini del deficiente e, soprattutto, il prestigioso pigiama che Gianni Morandi aveva indossato nel video di Fossi Figo!
Ero sicuro che non se lo sarebbe inculato nessuno. Problema asta... risolto.
Per la
lotteria, mi ero mosso per tempo: a novembre avevo consegnato a
Sardus
il sorgente di Eurostallions perché me lo
"diiiiissggjjjitaaaalissszzzaaasseee".
Eravamo a metà gennaio e Sardus non aveva nemmeno ancora INIZIATO il lavoro. Perfetto.

Ripiegai sui bootleg e sulle vhs. Problema lotteria... risolto.
Per convincere gli Elii a partecipare, lasciammo fare a Francy: le spiegammo che avrebbe dovuto parlar loro di xml, di kernel linux, di lisp, di python, di database e dei modi migliori per settare dinamicamente i cookie in javascript.
"A proposito! - aggiunse Francy
- Mi è scomparso il righello in Word! Che faccio?"
Perfetto.
Problema Elii... risolto.
Ok, ora rimaneva solo da approfondire l'ultimo punto: il container di pheega.
Come fare per ricevere dal fan club dei Finley un
gregge di teenager ninfomani bionde e bisessuali
in cambio di Schopenhauer e Sanfru?
Decidemmo di montare un proiettore collegato ad un computer collegato via wireless a
www.xuk.ru
(uno dei tanti porti in cui vi consigio di non approdare con Internet Explorer). Visti gli ottimi risultati ottenuti finora, affidammo anche questo incarico a Francy.
Problema pheega... risolto.
E
Piombino? Era parecchio tempo che non rompeva il cazzo, eravamo seriamente preoccupati per la sua salute... soprattutto il FAVONE!
Per fortuna, dopo mesi di assenza, tornò a farsi vivo... con QUESTO messaggio:
"Non vedo l'ora di salire sul palco dei Southaphoss assieme a Sciopenauer il 3 novembre per la TROIA!!! Sarà eccitante per tutti!!!"
Lascio il resto alla vostra immaginazione. Problema handicap... risolto!
MENO SEDIGI!
Il presidente Cops tirò fuori dal gilindro una vecchia idea dell'anno precedente, le magliette: un suo amico le avrebbe realizzate in pochi giorni ed a poco prezzo. L'idea fu approvata, anche perché le grandi quantità sono sempre un rischio: e se tutti la vogliono e non c'è?
Scherzo. Però il rischio di beccarci 200 magliette invendute, che nessuno si inculerebbe mai nemmeno sotto ipnosi, era piuttosto elevato.
Sarebbe prima di tutto servita una bella grafica, con una bella
immagine
e ci pensò il sOcaM di Don Diego, per tutto il resto c'era Klàpač:
"Ma poootaaaa!!! Per sapere quante magliette stampare, basta guardare quanta gente si prenoootaaaa!"
Sì, era il primo anno che Klàpač era con noi.
"Ehi ma come mai non si prenota nessuunoo? Abbiamo detto che bisogna prenotarsi, perché la gente non si prenootaa? Non va mica beeene cosììì!!! Schiiiifoooo!!!"
Anche lei avrebbe imparato, bastava darle tempo...
"Daiiii, scrivo io un messaggio sul foooruuum! Scrivo: 'ai fini di una buona organizzazione e preparazione dei gadget, tutti coloro che volessero partecipare sono invitati ad iscriversi!' Vi piaceeee?"
Scrissi io sul forum:
"Chi si iscrive e prenota la maglietta entro questo lunedì la paga 5 euro, gli altri 10."
Da notare che l'idea originale era quella di REGALARE le magliette.
Arrivò un'orgia di prenotazioni... tra cui segnaliamo
SNAFU.
Klàpač:
"Che la TROIA sia con te!"
SNAFU:
"Ma vengo con la mia fidanzata..."
Poi, finalmente, facemmo i conti... e ci accorgemmo che i soldi da anticipare per stampare le magliette, per quanto pochi, non c'erano.
E quindi?
Niente di grave... bastava un miracolo!
"Ave dottore! - scrisse Cops
- Abbiamo uno sponsor! www.domenicomori.it".
Ok... per concludere in bellezza la giornata, bastava un po' di pheega.
Uscii di casa e trovai PIOMBINO.
Perfetto.
MENO ODDO!
Era veramente tutto a posto... non sembrava vero!
Infatti...
"Abbiamo un problema!" disse Grumo.
"Troppa pheega?"
"No, il signor Indian's è SPARITO!"
"Sparito? Come sparito???"
"Non risponde più al telefono, da una settimana... però ho trovato il numero del fonico!"
"Ah... meno male! Tutto a posto?"
"Il sabato non lavora, quindi soka!"
Per fortuna, il
Pelle
era libero.
Il Mazzantini no.
PiombinoKastrox.
MENO GUADDRO!
"Prondo? Giao Marok, sono Gobs! Sdanno a venì dei miei amigi dalle Marghe, si ghiamano
UOMINI GOL BORSELLO,
e vorrebbero sonà. Ghe glie digo?"
"Dobbiamo finire per le 19 - risposi
- Non c'è tempo di smontare..."
"E se suonano i sdrumendi ghe già ge sdanno?"
"...nel viavai chiedendosi perché?"
"Eh?"
"No, niente, digli di chiamare il Favone... se va bene a lui..."
Nel caso non fosse chiaro, questa frase era un sinonimo di soka.
MENO DUE!
"Prondo? Giao Marok sono Gobs! Mi han deddo i Saudafòss ghe, se voiono, i sdrumendi glieli fan sonà..."
"Il Favone ha detto sì???"
"A guando bare..."
Incredibile... il Favone stava diventando buono!
Chiamai Piombino per incitarlo a farsi insultare di più.
"A proposito! - aggiunse
Ivan Piombino -
Per la TROIA vado in macchina! Siamo io e SCHOPENHAUER!!! Vieni anche tu?"
Ragioniamo: Piombino sarebbe andato a Milano con la sua
automobile NUMERO 7.
Vi ricordo che le sei precedenti era ben lungi dall'averle vendute: erano perite sul campo, in spettacolari incidenti stradali.
No, con ciò non voglio insinuare che, in dieci anni, Piombino abbia avuto solo sei incidenti, ma che per sei volte ha DISTRUTTO completamente l'auto.
"No, grazie! - risposi
- Ho già il biglietto del treno!"
Fu allora che squillò il telefono.
"Ciao Marok, sono
Fata Morgana!
Ho un problema: non ho la macchina per arrivare all'Indian's!"
"Trovati alla stazione, così vieni su con gli altri!"
"Alla stazione? Ma io abito vicinissimo all'Indian's! Dieci minuti di macchina, anche meno! Dai, qualcuno di voi non ce la fa a venirmi a prendere?"
"Io sono in treno, ma senti PIOMBINO! Lui ha la macchina!"
"Ed ha posto per me?"
"Ma certo!"
"Grazie mille!!! Smack!!!"
Il dottor Marok risolve.
MENO UNO!
Decisi di partire con un dì d'anticipo, però non ero solo: il mio zaino conteneva 100 cd omaggio della Troia.
100 cd fatti con LINUX, la morte della pheega!
Sarebbe stato un bel viaggio.
Poi il tabellone dei treni di
Torino Porta Susa
mi salutò con la frase:
"Il treno delle ore 20:00 per Milano Centrale è soppresso!".
PiombinoKastrox.
"Ma non vi preoccupate! - aggiunsero gli uomini blu
- Entro mezz'ora parte l'Eurostar e per le 21:40 siete a Milano!"
"E se io non volessi dare via il culo per pagarmi l'eurostar?"
"Non c'è problema - risposero
- Visto che l'altro non parte, vale il biglietto normale!"
Posai paziente il mio grasso culo sotto al severo tabellone dei treni, con al collo il
pass di Alan Magnetti.
Ben presto, si formò una fila di persone davanti a me, tutte a chiedermi notizie sul treno soppresso.
"Ma sei sicuro? Costa uguale?"
"Sì, costa uguale!"
"Va be', ma a che ora arriva?"
"Come l'altro! Per le 21:40 siete a Milano!"
"E se poi passa il controllore e mi fa pagare la tariffa Eurostar?"
"Han detto che costa uguale!!!"
"Ah sì?"
"Sìììììììììììììììììì!!!"
"Va bene, ti credo! - sentenziò una vekkia sui 40 anni
- Ma sappi che, se il controllore mi fa la multa, IO DICO CHE ME L'HA DETTO ALAN MAGNETTI!"
Perfetto.
SALUTAMILANO!!!
A Milano trovai
@Francy,
@Klàpač,
@Don Diego,
il presidente @Cops
e
Uollano.
Ma soprattutto
@Francy.
Decidemmo di concederci un veloce pasto a Pianeta Luna, il self service di fronte alla stazione in cui si può fare tutto il casino del mondo, tanto alla fine cazziano Uollano. Poi passammo un'oretta a leggere sms. Di
GRUMO.
Grumo:
"A che punto siete?"
Marok:
"Stiamo ordinando!"
Grumo:
"Cazzo ordinate che siete in un self service?"

Un'ora dopo:
"Cazzo ma almeno stasera potevate darvi una mossa. Non si arriva a casa di qualcuno a quest'ora!"
"Ma perché - domandò Uollano
- dopo si va davvero da GRUMO?"
"Be', io devo posare sti cazzo di 100 cd fatti con Linux perché allontanano la pheega... poi per me si può anche andare in birreria!"
"Conosco un ottimo locale..."
"Però siamo in sei in una macchina!"
"Ah... va be'... allora io mi faccio passare a prendere qua dai miei amici e vi aspetto direttamente in birreria!"
Riassumendo: il fiuto di Uollano aveva percepito aria di lavoro e Uollano era SPARITO.
Quando l'allievo supera il maestro.
CASA GRUMO
Arrivammo a casa Grumo con un perfetto ritardo di un paio d'ore

e, tra un cazzeggio ed una crisi autistica, iniziammo a parlare della spesa da fare l'indomani.
La scelta più logica sarebbe stata andare a farla tutti assieme in un ipermercato che giaceva nella periferia squallida che circondava l'Indian's, ma Francy disse che voleva farla vicino a casa sua e, se gli altri non potevano venire, fankulo.
Subodorando l'apocalisse, decisi che almeno la lista della spesa l'avremmo scritta tutti assieme, in modo da far ricadere la colpa di ogni errore sull'intera collettività.
"I COLTELLI, ricordatevi i COLTELLI! - si raccomandò Klàpač
- L'altra volta non c'erano!"
"Ok... e ricordiamoci il Porto! - aggiunsi
- Perché Francy deve incontrare Foniuglia!"
Mentre Francy ripeteva miaia di volte magliale,
Don Diego finalmente ci mostrò il suo coprodotto, ovvero le
100 copertine per i cd antipheega.
Ogni copertina mostrava quattro foto, scelte tra quelle della POKA e della SOKA.
In una copertina su due c'era Ivan Piombino, in una su tre c'era Sanfru, ma si vedevano spesso anche Alan Magnetti, Grumo, il Favone Grassone ed il porko sottoscritto. In alcune c'erano persino SNAFU ed il fratellino della Cate... e c'era persino KAAAAAASTROX!!! Insomma,
c'eravamo veramente tutti, ma proprio tutti!!! Tranne UNA PERSONA:
FRANCY.
"E io dove sono?" chiese timidamente Francy,
sfogliando le copertine.
"Non ci sei! Soooka! - spiegai, col massimo tatto
- Però c'è GRUMO!"
"Cosa???? E perché???"
Come diceva il grande Murphy, se un osservatore vede arrivare una catastrofe e sorride è perché sa a chi dare la colpa.
E la colpa era di una persona sola: DON DIEGO.
La violenza femminile ha sempre il suo bel perché.
E va be', facemmo appena in tempo a mettere a posto il materiale per l'asta, la lotteria e, soprattutto, i cazziemazzi, che il campanile suonò tre rintocchi.

Ora di cosce e di sigarette.
"Qualcuno mi accompagna a prendere la macchina?" domandò Francy.
"Gli altri portino gli scatoloni di sotto!" intimò Grumo.
Casualmente, scesi con Francy.
Cops e Don Diego intanto iniziarono lentamente a riempire l'ascensore.
"No, col cazzo! - obiettò l'autistico Grumo
- Non potete tenere l'ascensore occupato tutto questo tempo! Piuttosto fate più viaggi, potrebbe arrivare qualcuno!"
"ALLE TRE???"
"Se siete a casa vostra, fate il cazzo che vi pare, qua non si tiene occupato l'ascensore!"
Perfetto.
IL GRAN GIORNO!
Mi risvegliai a casa Francy ben prima dell'alba: erano le dieci del mattino.
Francy abitava a Milano da meno di un mese, ma la sua casa era già a misura di pheega: poster e foto di musicisti MAAASKI, il cesso pieno di oggetti di dubbia utilità e il computer che si mimetizzava tra i piatti della cucina.
Sì, Francy mangiava e beveva di fianco al portatile, senza spostarlo. Perfetto.
Il computer femminile stava comunque meglio di noi: versavamo in condizioni pietose, ci eravamo concessi sì e no quattro ore di sonno, forse anche meno, e adesso avremmo dovuto fare tutto di corsa: andare a fare la spesa, ricordarci di prendere i coltelli se no Klàpač ci picchiava, tornare a casa, preparare i panini, rimettere la roba in macchina ed arrivare all'Indian's entro mezzogiorno e mezza.
Avevamo poco più di due ore... poche, ma ce la potevamo fare.
"Vado solo un attimo in bagno!" annunciò Francy.
Non ce la potevamo fare.
UN'ORA dopo, alle UNDICI, Francy si rese conto che in NESSUN CASO ce l'avrebbe fatta ad uscire dal cesso prima di mezzogiorno. Così diede a me e Cops le chiavi della sua macchina e ci disse di andare a fare la spesa, per poi tornare da lei, caricare la roba e partire per l'Indian's.
"Ricordatevi di prendere i coltelli! - ci intimò - Se no Klàpač rompe i coglioni!"
Cops si mise al volante e girammo parecchio in tondo senza meta finché non trovammo per puro caso un centro commerciale.
Entrammo con fare sicuro, ci guardammo intorno e ci ricordammo di un dettaglio: era sabato.
PiombinoKastrox.
Uscimmo dall'inferno un'eternità più tardi, sudati, sporchi, puzzolenti, negli occhi l'odio verso qualunque forma di vita, nella macchina viveri per sfamare un esercito (e, sissignore, anche i coltelli!), in tasca il telefono che squillava.
Era Francy.
"Sono pronta! - esclamò - Dove siete?"
Perfetto.
Nonostante il ritardo non quantificabile, maturato ancora prima di partire, facemmo in tempo a concederci una sosta dall'amico tabaccaio, perché Francy aveva finito le sigarette... tanto, che fretta c'era?
Subito dopo, uno splendido giro turistico per la zona nord di Milano, perché tutte le strade portavano all'Indian's tranne quelle che imboccavamo noi. E Francy, dopo UN ANNO a Milano, non aveva imparato un cazzo.
Arrivammo alle due e mezza, DUE ORE esatte di ritardo.
Non male, eravamo rimasti in media.
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