MENU:

Marok.org > Elio > Biografia | Recensioni | Midi | Video ed mp3 | Disegni | Foto | Links | Discografia | Dizionario | Ghiotti scambi

LOADING...
Sei in: Home >Elio >Recensioni > Mantova 2005




MANTOVA - PALAZZO TE 1/6/2005 - FAVE? FANKULO!
Nuovo anno, nuovo tour, sempre le solite facce, sempre la solita gente. Quasi quasi, per la prima data me ne sarei anche stato a casa a guardare Jerry Scotti in televisione: non c'era alcun motivo per andare fino a Mantova...

"Dottor Marok! - sussurrò Francy6814 - Sto partendo per Mantova, vieni anche tu? Dai, ci divertiamo!"
SI PARTE!
Il treno lasciò la stazione prima dell'alba: non era nemmeno mezzogiorno.
PiombinoKastrox I miei compagni di viaggio, però, erano la créme de la créme: Piombino e Kastrox.
Temevo il peggio, ma mi sbagliavo, non fu un brutto viaggio: Kastrox iniziò a collaudare su Ivan Piombino tutte le mosse di wrestling che aveva imparato per corrispondenza e, in meno di un'ora, i due riuscirono a cancellare dallo scompartimento ferroviario ogni forma di vita animale, vegetale o minerale.
Unica eccezione, una bambina zingara che resistette quasi fino alla fine e, prima di andarsene, sputò contro Ivan Piombino. Mancandolo, purtroppo.

Mentre Kastrox e Piombino si accoppiavano, non potevo non pensare all'infinita lista di pacchi che avevo ricevuto. Tra tutti:

"Non posso venire perchè devo ACCOMPAGNARE I MIEI GENITORI ALL'AEREOPORTO!" (by l'Anale Pelodia)
"Non vengo perché se ci si deve prenotare è già troppo complicato..." (by il giovane Iko)
"Mangia la mia merda!" (by Favone Grassone)

Pacchi a parte, il contatto migliore era però stato quello con Grumol'autistico Grumo.

"Dove ci becchiamo?" domandò.
"Mah... per me ci possiamo beccare direttamente sotto il palco - risposi - Sarà lontano dalla stazione?"
"Ah, è a Palazzo Te..."
"Quindi? Vicino o lontano dalla stazione?"
"È A PALAZZO TE!!!"
"Quindi? Vicino o lontano dalla stazione?"
"NON CONOSCI PALAZZO TE??? È il palazzo più famoso di MANTOVA! Ci fanno addirittura LE GITE SCOLASTICHE!!!"
"Quindi? Vicino o lontano dalla stazione?"
"PALAZZO TE!!!"


E va be', a risollevare le nostre sorti ci pensarono Viamichelin.com ed i decibel del soundcheck che pervenivano a chilometri di distanza. Non provarono nè "Cara ti amo""El Pube", quindi Kastrox rimase spento, pericolo scampato.
SOUNDCHECK
Uollano fotomaniaco Introdurre due elementi come Piombino e Kastrox in uno spazio già saturo di reagenti handicappati ebbe conseguenze esplosive quanto la mentina di Monty Python: KASTROX saltò addosso a Mitch e riaprì la parentesi wrestling, Ivan Piombino invece iniziò a saltellare su se stesso dalla gioia perchè Elio dal palco aveva detto: "Piombino vaffankulo!" e tanto era bastato per renderlo felice.

Il più inquietante, però, era Uollano, che si prodigava in foto handicap uguali alle mie con la sua nuova Canon... UGUALE ALLA MIA!
Però il suo cavalletto era nettamente migliore.

Il mondo mi farà causa per tutto questo?
Potrò convertire la pena in violenza femminile?

Tormentato da questi interrogativi, mi svaccai tra Uollano impara l'arteFrancy e Palmira, quindi lasciai che la natura facesse il suo corso.

Quando riaprii gli occhi, il destino solleticò il mio handicap con due ghiotti incontri: la Silvia Bolbo, che è sempre una bella visione, e... udite udite... il mitico Cops! Ricordate? L'avevamo abbandonato tre anni fa, in mezzo alla folla del Panino Day 2002, col leggendario registratore cubitale e ora faceva capolino da dietro le transenne: era stato assunto dalla Hukapan, però gratis.

Fu davvero una bella notizia: un volto amico al di là della barricata è come un raggio di sole nella nebbia dell'handicap.

"Sai che sdasera sdanno a rifa' la sgaletta 2 dell'anno sgorso?" mi rivelò.
"ANCORA??? Ma vaffankulo!!! - commentai entusiasta - Va be', però ho letto che suonano con un'orchestra sinfonica, dai, il cd brulé di stasera vale comunque la pena!"
"No, l'orghestra suona fuori brulé!"


Perfetto.
Mi dovevo muovere a ricomprare il minidisc, ma per quella sera non sarebbe stato un problema: c'era un registratore ogni tre handicappati.
ORGANIZZAZIONE
Il concerto l'avremmo visto da seduti, così almeno prometteva lo spiegamento Handicap sopraelevato di sedie sotto il palco.
Non c'era molto da rallegrarsi: i posti non numerati rendevano le nostre prenotazioni carta da culo. E poi, come se non bastasse, saremmo dovuti uscire per mangiare e skaricare: nel famosissimo palazzo Te non c'era nemmeno un cazzo di cesso.
Come fare?

Il piano geniale fu dividerci, lasciando i più handicappati a tenere i posti.

Dopo anni luce di peregrinazioni e vaffankuli e PiombinoKastrox, riuscimmo a trovare un cazzo di chioschetto disperso nel verde.
Inculato ma efficiente: tempo di attesa un'ora, allietata dalla caccia al tesoro per trovare un cesso e Francy dall'arrivo di un distinto signore sulla quarantina, che mi guardò e mi disse: "Tu sei Marok del sito di Marok?"
"Sì..."
"Tieni, c'è posta per te!"


Mi consegnò tre custodie quadrate contenenti ciascuna un dvd... ci misi un po' a capacitarmi dell'accaduto, finché non si svelò il mistero: "TU SEI HELMUTH!"
"Eh sì... piacere di conoscerti!"


Non credevo ai miei occhi, Helmuth è uno dei primi storici bootlegari degli esordi Elici, un mito per i veri fan! Arrivato a casa l'amara sorpresa: sui dvd non c'era niente di porno.
FAVE? FANKULO!
Verso le sei, finalmente gli imbecilli del chiosco si degnarono di cagarci sti porca troia di vaffankulo di PiombinoKastrox di panini e potemmo ritornare alla base... tanto c'erano gli altri a tenerci i posti, siamo TROPPO INTELLIGENTI!

E fu così che, una volta arrivati ai cancelli, non solo i buttafuori ci dissero che noi non saremmo più entrati, ma cacciarono fuori anche tutti quelli che erano dentro.
Come sempre, Fave = Fankulo.

"Pochi minuti e rientrate, passate solo alla cassa a convertire le vostre prenotazioni in biglietti!"
"Ah, e dov'è la cassa?"
"All'altro ingresso, fare il giro e rientrate!"
"Ah, perfetto!"


E va be', dopo mille peripezie arrivammo all'altro ingresso, senza peraltro trovare tracce di cassa. Di fronte ai nostri occhi, solo un manipolo di impediti che cercava di appendere uno striscione in cima a un parallelepipedo di plastica.

"Scusate il disturbo, per caso sapete dirci se da queste parti c'è la cassa?"
"QUESTA è la cassa! -
ci risposero - ma finché non abbiamo finito di montare lo striscione, non vi possiamo dare i biglietti!"
"Perbacco. E va be'... aspettiamo!"


Lo spettacolo che si parava davanti ai nostri occhi fu al tempo stesso patetico e meraviglioso, era OLTRE l'handicap. I fotogrammi che state per vedere sono stati scattati a parecchi minuti di distanza l'uno dall'altro:

Handicappati a Palazzo TeHandicappati a Palazzo TeHandicappati a Palazzo TeHandicappati a Palazzo Te

Pochi anni prima, per cablare la mia cantina, i signori Fastweb avevano rischiato di disintegrare la caldaia... e si muovevano nello stesso modo.
I signori Fastweb alla fine avevano rinunciato, gli impediti di Palazzo Te invece furono più tenaci e, dopo mille sforzi sovraumani, riuscirono nell'impresa.
A quel punto, la coda infinita per la conversione delle prenotazioni sembrò una passeggiata, specie quando i tizi inseguirono Uollano fin sotto i cancelli perché, per l'emozione, si era dimenticato di pagare. Certa gente è veramente permalosa.

"Ok, ora abbiamo i biglietti! - comunicammo ai buttafuori - possiamo entrare?"
"NØ!"


Senza informazioni aggiuntive.

Fave = Fankulo.

Nessun problema, noi avevamo comunque il nostro angelo custode: Cops.
Bastò uno squillo di telefono che Cops scattò, ci rassicurò: "Tranquilli ragazzi, ci penso io!" ed affrontò con fare sicuro gli obesi ai cancelli.
La reazione fu istantanea: tutti quelli della sicurezza cercarono immediatamente di sbatterlo fuori anche se era dello staff, soprassedendo solo dopo averlo fatto giurare che lui non era Fava, abiurava il Fave, non era parente nè conoscente di Fave, odiava le Fave anche in quanto vegetali e, se per caso avesse visto una Fava nel Marok.org rulez raggio di dieci chilometri, l'avrebbe atterrata con un rutto.
Vista l'utilità della tessera del Fave Club, decidemmo che al prossimo concerto di Elio ci saremmo stampati un pass con scritto "Alan Magnetti"... ed eravamo determinati a farlo sul serio.

Rimanemmo un'oretta a fissare il biglietto, che però era molto bello. Dietro c'era scritto: "NO FOTO, NO REGISTRAZIONI AUDIO VIDEO. Non sarà consentito introdurre bottiglie, lattine, alcoolici, ombrelli ed ogni altro oggetto contundente o pericoloso, nonché macchine fotografiche e/o apparecchi per la registrazione audio/video."

Ci avrebbero dato l'ergastolo... perfetto.
BIODEGRADO
Ridendo e scherzando, si eran fatte le otto. Accalcata dietro ai nostri meravigliosi e scoppiettanti culi, si era già agglomerata una cospicua mandria di handicappati e, all'apertura delle porte, OL TUGHEDER! ci fu la solita calca bovina con tanto di corse, spintoni, insulti, sputi, guerriglia urbana e PiombinoKastrox per aggiudicarsi le sedie in prima fila.

Tutto ciò mi ispirava scazzo, pessimismo e fastidio, arrivai con tutta calma e mi accontentai di un posto in seconda fila, tra Francy e Palmira. Era un porco lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo.

Fu allora che Francy mi guardò e disse: "Marok, dovrei fare una capatina al cesso!"
"C'è un tempo per andare al cesso e un tempo per fare all'ammore!"
le dissi.
Contro ogni previsione preferì la prima ipotesi, le giovani donne non le capirò mai.

Ne approfittai per fare un capatina allo shop. A quel punto del cd brulé non me ne fotteva più un cazzo, m'interessava invece il disco del Trio Bobo: i loro suoni hanno del divino ma, soprattutto, ogni volta che Foffo m'incontrava mi chiedeva se m'era piaciuto e non sapevo più che cazzo rispondergli. Effettivamente avrei dovuto ordinarlo per posta già da parecchio, ma non volevo avere rotture di cazzo... e poi sennò cazzo l'avevano messo a fare lo stand?

"No, i cd del Trio Bobo non ce l'abbiamo!" mi disse Christian, non il batterista l'altro.
"Non ce l'avete???"
"NO!"
"Va be', fankulo, già che mi son fatto la coda, prendo un brulé..."
"Ok ma... tu sei fava, vero?"
"Ehm... Sì..."


Solo allora, mi accorsi che eravamo divisi in due code: una per gli esseri umani, che venivano serviti a tempo di record, e una per le fave, a priorità zero. In media, veniva servita una fava ogni dieci esseri umani. Tutto secondo copione: Fave = Fankulo!
CONCERTO!
Christian batte Il concerto iniziò all'improvviso, quando ancora ci stavamo mandando affankulo.
Prontamente, dunque, i membri delle All Stars delle squadre di basket dell'esercito dei Vatussi combattenti si alzarono in piedi, tra le nostre sedie ed il palco. Visibilità Miopìo.

E va be', siamo pur sempre rock, aprimmo un varco a suon di rutti e peti e ci piazzammo davanti ai Vatussi... piacere, solo piacere.

A parte il primo brano ("Shpalman"), tutto era soporiferamente uguale ai concerti dell'estate scorsa. Unica novità, il tormentone "I bambini fanno Oooh!" che prendeva per il culo una lagna oscena spaccamarroni di un tale chiamato Povia. L'avevo sentita un paio di volte in radio, mi aveva fatto cagare ma l'avevo liquidata come un qualcosa di insignificante, che mai più avrei risentito. Dietro di noi, tutti la conoscevano e la cantavano a squarciagola.
In breve, "I bambini fanno Oooh!" diventò il tormentone del concerto.
Elio prendeva per il culo i "bifolchi" del pubblico che bovinamente la latravano, schifandomi non meno del ronzio inquietante che arrivava da una delle casse; se fosse rimasto anche nel cd brulé, sarebbe stato il disco più pacco nella storia di Elio e le Storie Tese.
"Supergiovane" purtroppo fu l'ultimo brano registrato (e a questo riguardo aggiungerei anche un caloroso "PiombinoKastrox!"), nel momento tanto atteso la parola passava ai nostri minidisc: era in arrivo l'orchestra sinfonica!

Dal punto di vista coreografico, l'impatto scenico era ineccepibile, doveroso fare un bel po' di foto!
La delizia per le nostre orecchie fu anche superiore, inizio alla grande con "You" e, devo proprio dire, bel lavoro signor Bacchi! Ed infatti tutti gli applausi ed i cori furono indirizzati al mirevole capezzale della violinista gnocca che stava in mezzo all'orchestra... finalmente mi sentivo a casa.

Nel "Signor Speziale" e, ancora di più, in "FarmacistaFarmacista", l'orchestra mi piacque un pelo di meno. In ogni caso, l'intro "Cervello completo Christian Meyer! Cervello completo!" "Ya, doktor Shtutz!" mi fece ridere per un quarto d'ora. Chi non sa a cosa si riferisce è un povero pirla.

Il restyling di "Discomusic" fu più creativo, sebbene lontano dalle meraviglie della versione Biba.

Assolutamente splendida "Psichedelia", notevole anche "FantasmaLa Vendetta Del Fantasma Formaggino", con Mangoni che prima riuscì ad incartarsi nelle tre parole in croce che avrebbe dovuto dire e poi iniziò a trasformare la sua massa grassa in energia cinetica, cimentandosi in capriole che avrebbero fatto sboccare dalle risate un bue.

Finale in bellezza, con "Largo al Factotum" e "La Terra Dei Cachi", che orchestralmente parlando è sempre un piacere risentire.
Orchestra
BACKSTAGE
Dopo il concerto, l'unico ad apparire sotto il palco fu il chitarrista "Fitas Gi" Cesareo e la prima a corrergli incontro fu la piccola Cate, sorvegliata a un metro di distanza da Ivan Piombino, sorvegliato a dieci centimetri di distanza dai genitori della Cate.

Il Civas la abbracciò e poi, tenendola stretta, si voltò verso il suo amato Ivan Piombino... ed urlò: "Ihihihihihihihihihi!"
Fu un momento stupendo, le risate ci piegarono ma non ci impedirono di vedere con la coda dell'occhio Ivan Piombino che inseguì Cesareo e gli mollò due schiaffoni! Nel putiferio generale.
Non credo di essermi mai divertito tanto ad un backstage di Elio e le Storie Tese.

Non è dato sapere se fu conseguenza della saga di Piombino o semplicemente Fave = Fankulo, ma fummo i primi ad essere cacciati dai buttafuori a calci nel culo.

Fu allora che vidi la piccola Cate allontanarsi con un cd del Trio Bobo sotto braccio.

"L'hai ordinato per posta?" le chiesi
"No... l'ho preso qua allo stand..."
"Allo stand??? Ma come hai fatto ad averlo?"
"Semplice... gliel'ho chiesto..."


Perfetto, quelli dello stand mi consideravano PIÙ FAVA, quindi fankulo al quadrato.
AFTER
Una volta fuori, ci ponemmo di fronte al problema di trovarci a Mantova, a piedi, all'una di notte.
Per fortuna faceva caldo, fare l'alba fuori dalla stazione non sarebbe stato un problema, il primo treno era alle cinque, ci avrebbe portati a Milano verso le sette e, da là, sarebbe bastato trovar qualcosa per proseguire verso Torino. Fattibile! Come ci vedono i nostri cazzi Però, se qualche handicap ci avesse dato uno strappo fino a Milano, avremmo goduto di più.

Dagarlass aveva già in macchina Palmira, Uollano, Don Diego e Grumo, quindi non potevamo sfruttarlo.
La macchina di DjFix, invece, era splendidamente vuota, quindi c'erano quattro posti per cinque appiedati: Francy, Mitch, Kastrox, il sottoscritto ed Ivan Piombino.
Come far entrare il cinque nel quattro?

"Ivan Piombino, fatti portare a Milano dai genitori della Cate e fankulo!"

Ivan Piombino si dissolse all'orizzonte con la famiglia Cate e ci avviammo verso il vicino chioschetto a bere una birra, con tutta calma perché tanto Piombino fankulo.
Fu allora che Francy vide in lontananza il Civas che stava uscendo dal cancello e fece un salto a salutarlo, accompagnata dall'autistico Grumo.
Ritornarono in preda a forti risa di origine oscura...

"Che c'è Francy?"
"Cesareo mi ha detto di fare attenzione!"
"Eh? A cosa? A Grumo?"
"Nonò, a MAROK!"


Anche questo è amore.

Cogliemmo al volo l'occasione per stringere la mano a Rocco il buon tastiere, che col peso forma aveva riacquistato un ottimo umore, ed al cantante Elio, che mi salutò dicendomi: "BRAVO, MAROK! NON FAI PIÙ FOTO!"
Io ed il mio giga di foto scattate dall'inizio della serata rinunciammo a capire il significato della frase e ci dirigemmo al chioschetto.
Là incontrammo Christian MeyerChristian Meyer in gran vena di cazzeggio, ma DjFix aveva fretta, quindi soka.

Era un bel po' che DjFix non passava una serata con noi, così gli dovemmo fare un riassunto di tutte le gesta faviche degli ultimi tempi... sì, insomma, parlammo solo di Ivan Piombino.

"Dai, Marok! - esclamò Mitch - Perché tutti sono nella Cumpa e io no?"
"Vedi -
gli risposi - per entrare nella Cumpa, devi fare qualcosa di memorabile, qualcosa che meriti di finire in un racconto, una figura di merda di quelle enormi, qualcosa di handicappato insomma! Tu sì, sei già MOLTO handicappato, più di molti di noi, quindi sei lì lì per entrare, MA... manca la goccia che fa traboccare il vaso!"
"Ok -
sentenziò, con aria seria e decisa - PISCIERÒ SU IVAN PIOMBINO!"

Perfetto, affare fatto.

Ivan Piombino ci aspettava sorridente alla stazione di Milano, in dolce compagnia: era assieme al padre della Cate.

"Fate attenzione! - si raccomandò il saggio genitore, indicandoci la folla di barboni, culi e drogati - questo posto fa schifo!"
"Lo so! -
gli risposi - Però ci difenderà LUI!" e indicai Mitch.

Il padre della Cate squadrò Mitch da capo ai piedi, attimi di imbarazzato silenzio coinvolsero l'intera stazione, drogati negri froci comunisti pervertiti compresi, finché Babbo Cate non urlò: "A POSTO SIAMO!!!" e ripartì verso nuove avventure.

Una volta soli, Ivan Piombino ricominciò a scassarci i coglioni con le storie della Cate, anche stavolta non era riuscito a SFIORARLA perché i genitori non li avevano persi di vista un attimo, anche stavolta tra i due amanti in macchina si era frapposto il FRATELLINO... insomma, ogni volta che incontra la piccola Cate, Ivan Piombino torna a casa incazzato.
100 per 100, un rapporto felice.

Come disse il Biondo, alle tre.
Il primo treno era alle cinque, la notte era giovane e troia come non mai e così, indecisi sui passi da compiere nel lungo sentiero della vita, spostammo i buchi dei nostri culi al bosco di Gioia, se non altro per avere qualcosa da raccontare Bei momenti ai nipoti altrui: "Là una volta c'era un bosco, poi è arrivato un coglione e ci ha fatto un grattacielo!"

Solo la stazione separò le nostre strade: la pheega su un binario, gli handicappati su un altro.

"Oh, però, minchia, non addormentiamoci tutti e tre assieme!

Nulla poterono le mie parole contro il sonno arretrato, il dondolio del vagone, le lusinghe di sogni pedolesbo e l'handicap.
Fu un caso se aprii gli occhi quando il missile ferroviario erà già penetrato nell'umido tunnel della stazione. Fu solo la pietà a suggerirmi di svegliare gli altri due handicappati, per fiondarci a destinazione un attimo prima che il fischio si retropropagasse nel nostro destino.

Ancora non sapevamo che il fruscio orrendo dell'impianto era rimasto vivo ed operante sul cd brulé e quindi avevamo in tasca l'unico disco bacato in tutta la discografia di Elio e le Storie Tese... un giorno avrà il suo valore.
Ignoravamo soprattutto che il vero souvenir della serata l'avrebbe ricevuto Dagarlass: il comune di Mantova l'avrebbe ringraziato della visita inviandogli 80 euro di multa, non tanto per l'ingresso in Zona a Traffico Limitato, quanto perché Fave = Fankulo.

E fu così che, ciechi al nostro fato ma ben consapevoli del nostro handicap e delle mille seghe che ci aspettavano una volta a casa, ci guardammo in faccia e ci urlammo ancora una volta, sempre e definitivamente: "FAVE? FANKULO!"

BONUS: IL VIDEO
TUTTO IL CONCERTO IN UN MINUTO!




Skarica il filmato (20 mega di felicità)