Esco dal mio corpo e ho molta paura

UNANIMI
NOI SIAMO I GIOVANI (CON I BLUE JEANS)
CATALOGNA
ABBECEDARIO
CADAVERE SPAZIALE
ZELIG: LA CUNESIUN DEL PULPACC
LA SAGA DI ADDOLORATO
CAVO
LA DITTA
OCIO OCIO
YOU
AU
FARO
(GOMITO A GOMITO CON L') ABORTO
NÉ CARNE NÉ PESCE
SONO FELICE
AMICO ULIGANO
HO MOLTA PAURA



Torna all'indice


UNANIMI

Siamo Elio e le Storie Tese.
Pronunciamo tante parolacce.
Siamo al centro delle vostre attese,
siam gli alfieri del libero sport.
(ahgn ahggn ahgn alalalà)
Siam d'accordo pressoché su tutto
ma talvolta divergiamo
per esempio sulle parolacce
ognun dice quella che gli va
(merda, imene, sburra, smegma)
Unanimi
No no no no no no no
non é un'illusione.
Si si si si si si si
siamo qui con voi.



NOI SIAMO I GIOVANI (CON I BLUE JEANS)

Il nostro canto ha come titolo Siamo i giovani con i Blue Jeans.


Noi siamo i giovani
con i blue jeans.
Noi siamo i giovani
si si si si
Noi balliamo il rock'n'roll, noi balliamo il twist
e non vogliamo andare in guerra.

Noi siamo i giovani
con i blue jeans
tutti belli stracciati
perché portiamo sempre quelli.
E li porterem per sempre e puzzeranno un po'
ma noi non ci preoccuperemo!

Perché noi vogliam la libertà,
e siamo preoccupati dalle guerre,
non dai nostri jeans.
Noi portiamo sempre quelli
e sono quasi come un segno
per condannare i matusa
che han rovinato questo mondo
che ci era stato dato da Dio.

Noi siamo i giovani
con i blue jeans,
tutti belli stretti
però larghi in fondo
così possiamo sburrare
e ci viene l'orchite
e non possiamo far l'amore.

E noi vogliam la libertà.
Sì noi vogliam la libertà per l'umanità
non solo per noi stessi
ma anche per gli altri.

Noi vogliamo molta pace, pace, pace, pace, pace, pace, pace, pace,
non vogliamo più la guerra vogliamo fare i nostri comodi.
Si si si si forza dai ragazzi dai unitevi a noi.

L'uomo nasce libero e senza molte pretese.
Lui vuol solo far l'amore
basta però che sia per ore e ore.

Noi vogliam la libertà
e ve l'abbiamo detto sempre.
In coro sempre noi canteremo la nostra gioventù.



CATALOGNA

Un attimo di pausa perché... questi pezzi che avevamo scritto quand'eravamo giovani, eravamo in grado di farli quand'eravamo giovani, invece adesso abbiamo un po' perso quello smalto diciamo che però ce n'è sempre un po' come sulle unghie delle donne, quelle che non si pitturano bene che resta quello smalto vecchio, siamo un po' così diciamo, un po' come quelle unghie lì.



What's your name? Catalogna.
What's your name? Catalogna.
What's your name? Catalogna.
What's your name? Catalogna.

Cara non so perché ma quando io ti vedo mi vien da vomitare,
forse sarà perché tu mangi troppa catalogna, la catalogna.
Catalogna catalogna cata cata cata cata catalogna.
Catalogna catalogna e nessun altro tipo di verdura cotta.

Sono andato in un centro di allevamento di cinghiali in Lunigiana
e ti ho comprato un cinghialino, l'ho arrostito e l'ho riempito
con un tacchino di terra cotta ripieno di un piccione vivo con il verme in bocca,
ho arrostito tutto insieme te l'ho portato, oh,
non l'hai mangiato eri immersa in una vasca di catalogna. Non si fa così!

Catalogna catalogna cata cata cata cata cata cata catalogna.
Catalogna catalogna cata cata cata cata cata cata catalogna.

Non puoi mangiare solo catalogna,
é una dieta costituita da un elemento solo,
non mi puoi far credere che questo sia sufficiente
alla tua corretta crescita, perdi i capelli,
non puoi vivere mangiando solo catalogna,
non mi puoi convincere di questo fatto.

Ehi... ma... no... amore ma... solo ora invece capisco
che la catalogna effettivamente ci permette di condurre
una vita psichicamente corretta e anche sessualmente fantastica!
Sì, ho capito, infilami la catalogna nel culo,
voglio fare all'amore con te, infilamela nei capezzoli,
voglio godere tantissimo!
Siamo cresciuti mangiando verdura voglio morire con te.



ABBECEDARIO

L'unica cosa certa é che il... il tema di questo pezzo é la triste vita di un venditore di cacciaviti in laminati pl, in la-laminato plastico però, cioé.. sono cacciaviti... costruiti con laminato pl... no, no, no assolutamente non ho cannato, volevo dire questo, era una merda, però giuro che volevo dire questo.



A one, a two, a one two three four
Settimanalmente, ovvero suino.
Sono solo sotto la pioggia (pioggia, pioggia),
sono reduce da un meeting di rivenditori di laminati plastici.
É duro andare di città in città a vender laminati,
senza la macchina.
E il contachilometri che ho nella tibia mi é testimone.

La mia carriera é stata un fallimento.
(Non dir così)
Non é tanto la mancanza della macchina
quel che mi handicappa, quanto la mia incapacità
a trattar con i clienti, sbaglio i verbi,
e poi i laminati che io rappresento mi fanno cagare.

Vorrei un abbecedario per imparare a vendere i laminati.
Amico abbecedario (amico abbecedario si!)
compagno di avventure d'infanzia d'infanzia, d'infanzia.
(Amico abbecedario si) d'infanzia. Cha cha cha!



CADAVERE SPAZIALE

Noi stiamo per cantare un pezzo che tra le altre cose é stato inciso esattamente trent'anni fa in questo studio.
Con la canzone Cadavere Spaziale di Finestra Trombetta, signori ecco a voi Ritz Samaritano.
Ritz Samaritano!
Grazie a tutti, grazie, grazie.



L'altra sera al ristorante
ho mangiato molti cibi,
certamente i più pesanti.
Quando a letto sono andato
e nel sonno mio agitato
un cadavere ho sognato,
un cadavere così...

Due pallottole nel cuore, un coltello nel cervello,
sette chiodi in una mano conficcati col martello.
Era un essere anormale, un cadavere spaziale.

Nella bara non ci stava mentre io ce lo spingevo.
Il cadavere piangeva e morire non voleva.
Era un essere tremendo, era assai terrificante.

Il suo sangue luccicante che bagnava il mio mantello
era un sangue colorante come quello d'un agnello.
Era un essere infernale, un cadavere spaziale,
un cadavere spaziale, un cadavere spaziale.
AAAAAHHH!!!

Due pallottole nel cuore, un coltello nel cervello,
sette chiodi nella mano conficcati col martello.
Era un essere anormale, un cadavere spaziale.

Nella bara non ci stava mentre io ce lo spingevo.
Il cadavere piangeva e morire non voleva.
Era un essere tremendo, era assai terrificante.

Il suo sangue luccicante che bagnava il mio mantello
era sangue colorante come quello dell'agnello.
Era un essere infernale, un cadavere spaziale,
un cadavere spaziale, un cadavere spaziale.
AAAAAHHH!!!

É incredibile... Ritz Samaritano!!
Grazie, troppo forti, grazie.



ZELIG: LA CUNESIUN DEL PULPACC

Adesso c'è una canzone veramente forte. Niente é una canzone in milanese che abbiamo scritto noi un... quanti anni fa tipo? Un cinquanta... mila, cinquantamila anni fa abbiamo scritto noi come sigla dello Zelig di viale Monza in gara con Bruno Lauzi e hanno fatto vincere lui, e non ci hanno preso questa nostra invece splendida zigla, zigla per lo Selig che andava a pescare proprio nella tradizione milanese quella più pura, immaginatevi quella pura, quella più pura ancora, noi pescavamo lì! Oh sono arrivati dei rompicoglioni e ci hanno portato via tutto. Vai! Andiamo allora con la sigla dello Zelig quando abbiamo voglia noi perché stiamo incidendo.

"Manca,... manca il basso" "Va bé, lo tengo su io" "No, no, no, lo tengo su, sono capace..."
"OK... aspetta..."



Vun, du, tri, A.
Questa sera sun propri trist,
voeuri far tri pass a ped,
voeuri 'ndar in quel bel lucal
doef se rid e se sta minga mal.

Cosa riden lo sa la madona
cun quei pressi che g'han de pagà,
mi me sembren vuna massa de pirla
dreé a aplaudì vun alter pirla.

E intant sfraten la povera gent che la fa la vitascia
(fa la vitascia)
e alla tele si vede Israele che spacca le braccia
(spacca le braccia)

E i drugà che se fann i puntur
(scic scic)
E i finoecc che se slarghen el cù
(prot prot)
Ciapen l'aids, venn chi denter al Zelig
e ghél tachen a tucc.

Martesana, Martesana prosciugada
(prosciugada)
mi me sem... mi am mer-meravigl perché veu ogni tant
te toeuien l'acqua
(toeuien l'acqua)

quand s'eri giuvin ghe fasevi el bagn
(el bagn)
Adess che sun vecc ghe foe pu vun cass
(vun cass)

Ma perché non prosciughen el Zelig
e non fanno un monumento a Elio e le Storie Tese?
la lala lalalala la lala lalala lalaa



LA SAGA DI ADDOLORATO

Andiamo avanti con il nostro pezzo forte diciamo con il vero mattone di questa sera: ed é un pezzo che parla di un giovane, della tristissima vita di un giovane chiamato Addolorato che però é addolorato proprio, diciamo.

Diciamo, homo homini lupus, tanto per intenderci.

Addolorato che é l'ultimo figlio di una serie di dieci figli avuti da due coniugi, chiamiamoli X, due coniugi X... si si é un fatto vero, stiamo incidendo un disco e tu m'interrompi mentre io spiego ? Che poveretto... e questi coniugi X c'hanno dieci figli di cui uno é questo Addolorato poveretto e gli altri nove sono nove gemelli che hanno vent'anni in più di Addolorato, e pensate, non vi ho ancora detto la parte più comica, che si chiamano Cino, Dino, Gino, Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, pensate... risate veramente grasse qui su questo palco... e niente, quindi lui si trova a vivere insieme a questi nove mostri che lo martellano tutto il giorno di scherzi, botte, liquidi anche organici che gli buttano addosso, tutto il giorno; questo qui poveretto é tutto umido ed é tristissimo.

Il titolo di questo brano quindi é La Saga di Addolorato.



Recentemente mi sono trovato a ripensare
ad una curiosa vicenda
che il mio animo sensibile non mancò d'impressionare.

In un periodo in cui le discussioni ruotano principalmente
intorno a tante cose ma comunque principalmente quasi esclusivamente
intorno all'annoso problema del controllo delle nascite
e le pubblicità fanno la loro parte,
e chi ha orecchie da intendere intenda e gli altri chissà.

Io conobbi coloro i quali poi
di questa mia canzone divennero gli eroi,
dieci fratelli, nove facean combutta, uno era emarginato,
si chiamava Addolorato.

E allora Cino con Dino e Gino,
con Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, si divertono un casino
a metterlo in culo a Addolorato perché sono dei bastardi.
E se mangiano il gelato non ne danno a Addolorato,
e se per caso fuori piove non lo lasciano rientrare,
Addolorato, é addolorato di nome e di fatto.

Insomma, questo povero Addolorato vive una vita tristissima, infernale quasi. Lui abita all'interno della casa dei coniugi X diciamo, che ci sono delle camere grandissime, come dei mini appartamenti: uno per ognuno degli altri nove figli. C'è un mini appartamento con la lettera C sulla porta, e quello lì sarà il miniappartamento di Cino. Su un'altra porta invece c'è la lettera D, e quello lì sarà il miniappartamento di Dino. "Mini", poi: son delle robe enormi, tipo dei quattordicinali, cioè 140 metri quadri per ogni, per ogni miniappartamento, ma non ci interessa: andiamo invece nella povera casa di Addolorato. Addolorato abita in un terrapieno sotto 'sta casa qui, sessanta metri sotto, c'è una cameretta grande, diciamo, mezzo metro quadro, così, dove lui é dentro, al buio, con una porta che non si apre perché é nel terrapieno. Gliel'hanno fatta no, gliel'hanno fatta 'sta, 'sta porta qui ma é una finta, tanto per dargli quell'impressione lì, no, "C'hai anche una porta, cosa rompi le balle". E lui poveretto, abita qui, ed é collegato a tutto il mondo esterno come da un cordone ombelicale, proprio vero, hanno preso quello di un, di un elefante: é lungo 60 metri e largo così, e gliel'hanno collegato al tetto di questa cameretta. E con dei metodi empirici gli fanno arrivare tutto, solo che glielo fanno arrivare tutto sciolto, tutto... tipo che gli mandano giù un cornetto, un cono, dall'alto, glielo infilano dentro 'sto cordone ombelicale, e si blocca lì, non arriva un cazzo. Insomma diciamo che l'unica cosa che riesce ad arrivargli giù sono solo liquidi. Gli buttan giù dell'acqua, della coca cola. Arriva giù tutto mischiato al sangue dell'elefante perché c'è, in mezzo c'è quello schifo lì, no, poi insomma 'sto cordone ombelicale gliel'han messo su qualche mese fa, adesso puzza un po', insomma, si sta... Vabbé, comunque lui, lui non ha mai detto niente, si accontenta, vive, a lui basta quello che gli danno, non ha mai chiesto niente, non ha mai chiesto nulla... certo, lui cova un po', ma é che lui é proprio molto, molto triste, lui ha pitturato tutta questa cameretta qui con del colore grigio. Non, non lo vede perché è completamente buio, dentro lì, ma a lui basta pensare che i muri della cameretta siano tutti grigi per esser triste, e questa qui é la condizione che lui preferisce fra tutte quante perché all'interno di questo stato d'animo riesce a concepire delle poesie bellissime che ha scritto tutte, nella sua mente però, perché é un povero illuso, é un incapace e non sa fare un cazzo! Oh, un bel giorno é talmente triste che dice: "Sono costretto a prorompere in un tristissimo blues" e lui pensa di prorompere in un tristissimo blues, ma in realtà non fa un cazzo.

Demotivato, sì...
in alcuni momenti della mia vita io mi sento veramente
molto, molto, molto, (x118) demotivato.
E mi sento anche molto, molto, molto (x415) depresso.

E del resto sarà capitato anche a voi di trovarvi
in una cameretta in un terrapieno a 60 metri di profondità
e di sentirvi demotivati e depressi.

Qui nel mio letto verticale,
contenuto nella mia cameretta pitturata di grigio.
É il colore che io preferisco, ma soffro,
perché non me lo lasciano neanche vedere.

Non mi hanno dato neanche una lampadina
per illuminare questa misera cameretta
che io ho cercato di arredare alla cieca
basandomi su un solo senso: l'olfatto.
É stato difficilissimo ma io ce l'ho fatta.

Un giorno accenderanno la lampadina e si accorgeranno,
tutto il mondo si accorgerà di quello che io
sono capace di fare in questa cameretta.

Terza parte nella quale Addolorato tenta il suicidio, non ce la fa, però fonda i Joy Division.

E mentre Cino, con Dino e Gino,
con Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, si divertono un casino
a giocare a un due tre stella emarginando Addolorato,
lui tranquillo va a baciare delle ragazze al lungomare,
e quando tornano dal mare e le somme vanno a tirare,
Addolorato é stato quello che ha copulato.
E se vediamo la morale dopo tutto questo baciare,
Addolorato non si sente più addolorato.
E gli altri nove si masturbano.



CAVO

Questo qui é un altro pezzo nostro, sempre col testo inventato, che parla però, che ha come tema, questo... molto bello... di uno che ama una, no? Allora lui cerca di farsi amare anche da questa tipa attraverso delle serenate accompagnandosi con una chitarra elettrica, solo che usa sempre un unico cavo che gli hanno saldato male, quindi quando lui suona si sente quell'effetto: "Ehi ciao come sta.." " ialo" eccetera diciamo, ades... quindi già lei non lo caga proprio diciamo, in più lui arriva e fa il pagliaccio con questa roba qui allora lei lo... lo odia, niente. Questo brano qui é intitolato Cavo Della Mia Chitarra, basato su un fatto vero.



Ricordo una mattina andando a scuola,
ti vidi e rimasi abbacinato
se non per meglio dire fulminato
e poscia mi mancatte la parola.

La tua bellezza schietta e disinvolta
ammalia, io giammai non scorderò
e tosto una canzone intonerò
se il cavo non mi frega anche stavolta.

Oh cavo, cavo cavo, cavo cavo,
non dissaldarti, non dissaldarti.
Son bravo, sono bravo sono come Uri Geller
ma vado in merda se mi si dissalda il cavo.

La nostra relazione é terminata
ma ancor col tuo ricordo mi tormenti.
Io credo di aver perso i sentimenti
e nonostante che fra noi due
l'intesa non sia mai stata così esagerata,
c'era un'intesina diciamo...

Io che una notte mi ricordo ti telefonai
e tu mi dicesti "ma tu mi ami?"
e a quel punto ci fu un avviso di chiamata
e già in quell' occasione avevo avuto dei sospetti sulla tua persona,
non tanto sulla tua integrità morale,
quanto su quella fisica,
nonostante questo io ho sempre cercato
e ancora adesso cerco di intonare questa serenata.

Oh cavo, cavo cavo, cavo cavo,
non dissaldarti, no, non dissaldarti.
Son bravo, sono bravo, diciamolo, sono bravo,
ma vado in merda se mi si dissalda il cavo.

Oh cavo, ti prego, non lasciarmi anche stavolta,
aiutami almeno tu non: dissaldarti.



LA DITTA

Mangio merda di cane frammista alla merda di alcune puttane
cui lesto il culo pulisco con un materiale che io stabilisco.
Vedo già Faso con Rocco che della mia merda divorano un tocco,
sento Cesareo che suona evidentemente la merda era buona.
Entra ora in scena una ditta che acquista la merda dal gruppo prodotta,
quindi, con tecniche strane, ne fabbrica cibo per cani e puttane.
Cani e puttane voraci divoran la merda con bocche capaci.
Ora la strada é diritta, evviva la merda, evviva la ditta.
Ora la strada é diritta, mangiamo la merda e brindiamo alla ditta.



OCIO OCIO

Il titolo di questo brano é Ocio, Ocio che in italiano vuol dire Attenzione, Attenzione.
E ve lo cantano gli Elio e le Storie Tese.



Siamo tutti amici ci vogliamo bene,
ci scambiamo di nascosto le figurine,
ma dobbiamo fare molta attenzione
ad un buontempone, ocio, ocio, ocio, ocio.

É una riedizione del ricco Epulone,
é conosciuto perché mostra a tutti quanti il pene.
Seguite i suoi consigli e non raggiungerete
l'età della pensione, ocio!

Yeah c'mon everyone on the left and on the right yahowoowow!
Io sono Brother Elio, sono un bacchettone,
sono l'avversario di Brother Pulene,
io vi metto in guardia da quel lussurioso,
é la mia missione, ocio ocio ocio ocio.

Far l'amore é bello ma é litigarello
ed é un po' come la cruna con il cammello
e se ascoltate quello, cioé Brother Pulene, il cammello muore.
You, don't listen to Brother Elio, listen to me Brother Pulene, yo.
Godete, don't worry of the cammello.
Brothers and sisters all over the mondo.

Ma smettila, Brother Pulene, pussa via!

Devi fare molta attenzione Brother Pulene,
ahahahahah, sì sì, oggi godi, ma un domani soffrirai!
Sì, dai ragazzi forza, tutti assieme cantiamo:

Ocio Ocio
Ocio Ocio
Attenzione Attenzione
Attenzione Attenzione
Fate come me, fate come me, non ascoltate Brother Pulene.



YOU

Adesso noi andiamo avanti con una ballata tenerissima, veramente dolcissima sempre con testo, testo nostro inventato da noi per la musica invece ci siamo fatti aiutare da un nostro amico: Bacchi, si chiama il nostro amico. Questo brano parla di una tenerissima storia che era nata inizialmente proprio nell'83/84 fra me e il tastierista e cantate Rocco Tanica, perché inizialmente lui credeva che io fossi gay, io credevo che lui fosse gay, in realtà non eravamo gay però per far credere all'altro che eravamo gay ci siamo messi insieme per un giorno, va beh... e in questo giorno, e in quest'ult... quest'unico giorno in cui siamo stati assieme abbiamo composto questa ballata veramente tenerissima nella quale io dico a lui ti amo e lui mi dice ti amo.



You are the best friend of my life, Rocco.
I had enough, he's had enough
Of all the girls we loved before
All the girls we fucked before
And I could never let you go
No, no
Step by step
In the darkness of the sea
With many monsters inside

Tu sei la luce del mio cuor, amor.
Tu
Solo tu, sempre tu
sai darmi quella marcia in più
Marcia in più, marcia in più
Che mi riduce ad un pilota
Sì, sì
A un conduttore di vetture dell'amore.
Dell'amore.

Tu sei il pianista per me
E tu
il cantante ideale
per la mia musica
Sei tu che sai trovar
Le note che si addicono al mio pensare
Tanica d'amor.
Tu contieni davver le melodie purissime

Elio
Sì, sì
Mio signore
Tu vuoi dirmi qualche cosa?
E fondatore
Questo é vero
Del gruppo omonimo
Aha, aha

Ciò che tu mi dici é ver
ma non mi scorderò di quel ragazzo che cantò
su un palcoscenico di popoli
quel motivetto che fa dire a tutti "AÜ".





Aü aü aü aü...
Sai qual é il segreto per me?
Non sarà mica il segreto dei pornostar?
É proprio Mandingo, il segreto dei pornostar!



FARO

É intitolata Faro, grazie. Diciamo che é un pezzo del 1984, 83/84 su per giù. Su per giù di quando abbiamo fatto Mosche, pressappoco. I nostri pezzi iniziano tutti così, non so se avete capito, quelli vecchi.


La neve di Maggio rimbalzava superba,
mentre io ramingo giostravo sul prato.
Ricordo bene quando ti dissi
con grande calma, come Giucas Casella.

Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo

Guardare la tele
é una morte anticipata.
Dietro consiglio di un faggio
questa sentenza io ti ho svelata.

Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo, cu cu cu cu culo
Ma vaffanculo

Io mi ricordo qualche anno fa,
siamo andati sulla punta su del faro.
Io e te, insieme ai gabbiani facevamo l'amore.
Si, si, si, si, sul faro.



(GOMITO A GOMITO CON L') ABORTO

Adesso c'è un altro pezzo veramente forte, é un brano che lui ha ascoltato già, infatti é un pezzo che parla dell'aborto, ma dell'aborto diciamo non quello lì diciamo brutto, quello vero, dell'aborto visto come un'entità astratta, cioè immaginatevi con uno sforzo che esista, perché c'è poi, un aborto, un'entità no? Come fosse un amico, oppure come se fosse un... non un dio ma come se fosse un ideale... l'aborto. Immaginatevelo. E questo nostro pezzo parla infatti della nostra vita gomito a gomito con l'aborto, e il titolo di questo brano é proprio Gomito a Gomito con l'Aborto, pensate!


Gli ombrelloni ripiegati e le sdraie,
un'altra estate che se ne va
e io qui che mi ritrovo da solo
a pensare all'aborto.

Aborto, aborto smaliziato dove vai?
Aborto, aborto travisato tu che fai?
Aborto, aborto sai di stupida ironia,
ma l'aborto sa anche farti compagnia.

Gomito a gomito con l'aborto
mi son trovato a volte io.
In questi tempi pieni di aborto
ci si riduce a sgominare l'aborto.

Ma se l'aborto avesse un briciolo della tua ingenuità
saprei trovare le parole per ridere con te, io e te
uniti nell'aborto.

Aborto, aborto batti un colpo se ci sei.
Aborto, aborto, come andiamo, é tutto occhei?
Obiettori e referendum che follia.
Ma in aborto vince la tua fantasia.

Dannata polemica sull'aborto,
cosa vuoi saperne tu
dei problemi dell'aborto,
delle problematiche dell'aborto.

Ma se l'aborto avesse un briciolo dell'innocenza mia
a raccontargli i miei segreti e me lo inculerei
io e il mio amico aborto.

Aborto, aborto sentimento e ipocrisia.
Aborto, aborto so che vuoi portarmi via.
Prendi tutte quelle stelle brillarelle che c'hai tu
fontanone, cupolone, e sono tuo.

Aborto aborto.
Aborto, il più fico, aborto!
Sì! Aborto, ah ah ah ah ah ah ah! Aborto!
E in aborto questa volta hai vinto tu.



NÉ CARNE NÉ PESCE

Il titolo di questo brano é Né Carne Né Pesce, sottotitolo Scarpe! Grazie!



Carne! Pesce!
Carne! Pesce!
Carne! Pesce!
Carne! Pesce!
Carne! Pesce!
Carne! Pesce!
Carne! Peshcarn! Peshcarn! Peshcarn! Pesh!

U, I-U, I-U, I-U
U, I-U, I-U, I-U

Sono solo sulla porta con una scarpiera in mano.
Sono qui ma non m'importa perché vendo calzature.

Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.

U, I-U, I-U, I-U
U, I-U, I-U, I-U

Vado via con una scusa, metto fuori un cartellino.
Ecco arrivan dei clienti
e io non li servo non me ne frega niente.

Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.

U, I-U, I-U, I-U
U, I-U, I-U, I-U

Sono solo come un pesce la mia angoscia non decresce.
Sono solo come un pesce la mia angoscia non decresce.
Sono solo come un pesce la mia angoscia non decresce.
Sono solo come un pesce la mia angoscia non decresce.
Sono solo come un pesce.
La mia angoscia sì, la mia angoscia.

Yes my anguish, alone alone like a fish,
the fish don't like to be alone nor flesh nor fish
but my anguish does not decrease
and I'm lonely, yes, I'm lonely, lonely like a pesce.

U, I-U, I-U, I-U

U, I-U, I-U, I-U

Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Né carne né pesce la mia angoscia non decresce.
Il fantasma formaggino.
Né carne né pesce, la mia angoscia non decresce.


Né carne né pesce la mia angoscia non é decresciuta neanche oggi ascoltando gli Elio e le Storie Tese in questo concertino che ha visto ancora una volta la partecipazione alle tastiere e alla voce del tastierista e cantante Rocco Tanica. Alla chitarra abbiamo poi avuto il chitarrista Davidino Cesareo Gorrini. Da non trascurare poi la prestazione alla batteria del batterista Christian Energia Pura Gorrini... i fratelli Gorrini.

Al basso anche quest'oggi il simpaticissimo bassista Nicola Nicky Faso Ronconi. E al sassofono e alla voce la prestigiosa prestazione di questo uomo, il quale indossa molte maschere nella sua vita, oggi ha indossato quelle di Brother Pulene e di Brother Pulegn, ma tolte le maschere appare Luigi Piloni.

E poi un grazie veramente, veramente onesto e sincero a voi che avete... e anche a voi che avete consentito la qualità oro di questa incisione, ma credo che il grazie più grosso vada oltre che ai nostri ospiti Mangoni, Ritz Samaritano, Tonino dei Camaleonti, perché no? Il grazie più grosso vada senza dubbio al vero sponsor di questa serata, a colui che ha fatto in modo che la nostra prestazione anche oggi fosse brillante e di qualità, sto parlando di Mandingo: il segreto dei pornostar. Colui che farà in modo anche che la nostra prestazione nel dopo concerto sia prestigiosa e all'altezza delle aspettative. Un applauso per Mandingo, il segreto dei pornostar, all'uscita come abbiamo detto troverete delle hostess che distribuiranno flaconcini del prodotto.




SONO FELICE

Siete un pubblico pronto, simpatico e allora credo che mi stanno comunicando ora che Mandingo vi offre un altro pezzo.



Questa sera é domenica e non mi va proprio di uscire,
preferisco stare in casa a guardare la televisione.
Danno un film con quell'attore che mi fa morire,
quello con i capelli rossi, Woody Woodpecker.

Come sono Felice, Gimondi.
Lo so che non é facile nella vita scoprire
che c'è anche Eddie Merckx.
Ho quasi paura, ma affronterei il mondo
quando lui pedala al mio fianco.

A volte mi vien voglia di saltare in sella,
pedalare un po' con lui, parlare della nostra biga
e magari lui é lì che sta indossando la maglia rosa
perché in testa é così lontano ma é così vicino a me.

A volte lui se ne va via, non mi sta neanche a aspettare,
mi lascia con Bitossi, mi sembra di impazzire,
tanto che mi vorrei ritirare e sento in un minuto
tutti i ciclisti del mondo che hanno bisogno di aiuto
dalla propria ammiraglia ma non lo sanno dire
come me in questo momento, che sono Felice.

Un giorno prenderei la testa solo per farmi notare,
la notte bucherei i suoi Palmer per non farlo partire,
mentre gli smonto il cambio e gli sego i pedali
perché mi surclassa anche solo quando parla con De Zan.

A volte lui se ne va via, non mi sta neanche a aspettare,
mi lascia con Bitossi, mi sembra di impazzire,
tanto che mi vorrei ritirare e sento in un minuto
tutti i ciclisti del mondo che hanno bisogno di aiuto
dalla loro ammiraglia, ma non riescono a parlare
come me in questo momento,
che sono Gimondi, con gli occhi rotondi,
la testa quadrata, la bici scassata.



AMICO ULIGANO

Praticamente stiamo per eseguire la vecchia sigla di Mai Dire Gol, questo brano che ci ha portato veramente delle fortune grandissime, é stato proiettato nelle televisioni della rete Fininvest pensate, completamente gratis! Pensate, un applauso per la parola gratis! Fantastici. Il titolo di questo brano, accattivante é Amico Uligano.


Amico tifoso che ti rechi allo stadio,
con quegli occhi iniettati di gioia.
Gol, oh... Gol, oh... Gol.

E incontri il tuo amico tifoso
della squadra avversaria, ah...
Gol, oh... Gol, oh... Gol.

Con l'innocenza dei tuoi vent'anni
e quel musetto pulito ah...
non dai troppa importanza
al colore della maglia e della pelle.

Quindi a tua volta metti via
quel coltellino dai, non fare lo stronzo.
Gol, oh... Gol, oh... Gol.

Quel giorno mi trovavo nella curva
dei tifosi della Marrapollese,
mi han detto: signore, devi andare
nell'altra curva, per favore.

Gli ho detto: ma come,
cari amici tifosi,
é solo un gioco (durerà poco)
e loro mi hanno fatto
vedere il coltellino e...
Gol, oh... Gol.

Ma quanti gol nella partita,
quanti gol nella tua vita
prima che il fischio finale
la concluderebbe ah...
la morte ha pronto già il
tuo cartellino nero, ma tu.
Gol, oh... Gol, oh... Gol.

Amico Uligano coi capelli un po' corti,
così uomo e così bambino, (uuuuuuh)
tu combini tanti guai,
non ti fermi proprio mai,
un diavoletto biondo sei.
L'amico poliziotto ti aspetta,
ti invita sulla camionetta,
non respinger la sua carica di simpatia,
un balzo, sali a bordo e via.

La mano che stringeva il manganello
ora stringe
la mano che stringeva il coltellino,
ma questa é la partita della vita
e questo é il tuo migliore gol.

Gol, gol, gol, é il gol, gol, gol, oh...
fai un gol, fai un gol dai,
fai un gol, fai un gol.



HO MOLTA PAURA

Elio Aaah. É un tipo molto sveglio
Jose pine pine pine
Jose pine pine pine
Jose p p p pine MIX

Questo pezzo é Manicomio.
Uno, due, tre, quattro

Ragazzi dico: "Uno, due, tre, quattro" poi...
Manicomio, manicomio

Questo pezzo é il siur Francesco
Alza la chitarra!
C'è il siur Francesco oh oh oh
C'è il siur Francesco oh oh oh
C'è il siur Francesco oh oh oh

Uno, due tre, quattro, cinque, sei, sette, otto ,
nove, dieci, undici, dodici, tredici, quattordici,
quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove,
venti, ventuno, ventidue, ventitré, ventiquattro
Di più! Di più, ma di...
Ma di più porco Giuda!

Catalogna, catalogna

Le mosche si fermano sul collo

Shhhh, per favore... per favore
Il prossimo pezzo diciamo...
Il prossimo pezzo é Settore Giovanile Targato Travagliato

One, two, three, four
Settore giovanile targato travagliato

Ciccio!

Ricordo una mattina andando a scuola
Basta basta é finito il concerto... bis!

Aman amhanaham ominam, cucù cucù
Giorgio, Giorgio, aspetta!
Amanamhanaha cucù, cucù
Giorgio, legnami!


[canale sinistro]
Hai una voce di merda
come quella che canti,
come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco,
come sei un pornografico,
come sei un depravato,
come sei tutto,
sei un uomo di merda!
Il Signore non ti deve mai lasciare in pace,
ti deve dare tanti di quelle mortificazioni,
tanti di quei grattacapi
che solo il Padre Eterno te li può dare,
e te lo auguro di tutto cuore,
perché vi sto perseguitando
tramite una fattucchiera.

[canale destro]
Brutto stronzo, m'hai rovinato un figlio
con le tue sporche e luride canzoni.
Ma non devi avere pace finché vivi.
Ti perseguiterò sia mentalmente, che fisicamente
che pissicologicamente come hai fatto con mio figlio.
Stronzo, tu e tutto il tuo complesso.
E firmati con il tuo nome, perché
hai paura di essere scoperto?
T'ho scoperto lo stesso. Stronzo!




***



Ed ora urlate tutti un enorme GRAZIE (con o senza lingua, a scelta!) a
Diego Ascoli Guidotti & Culto Del Monociglione!



Torna all'indice