Buonasera.
Avevo questo dubbio:

Ma la magnifica "La bella canzone di una volta" da Craccracriccrecr del '99,
potrebbe essere anche una citazione, omaggio, o altro
de "La Fè" di Federico Salvatore, pubblicata nel '95 sul disco AZZ...?

(Se andate su TUTUBO e scrivete "La fè Federico Salvatore" ascoltate e dite voi.)

(se non è il posto adatto dove pubblicare una cosa del genere,chiedo scusa, sono un coglione.)

PascàlSpat

O CAZZO CAZZO CAZZO CAZZOOOOOOOOOOOO (cit.)

Sono un CAZZONE di dimensioni EPICHE.

Ho scritto La bella canzone di una volta...intendendo "EVVIVA" ...
Me Scuso TANTO TANTO TANTO TANTO (che leccaculo che son)
Infatti, conoscendo già l'ispirazione dal Tango delle capinere (sempre grazie al tuo SPLENDIDO sito)
ho pensato...Che cavolacci centra?...

Puttanaccio me!

PascàlSpat l'idiota

Non vorrei centrare neanche io con ME stesso dopo una figura di merda così idiota.

COMUNQUE, dopo aver chiarito che sono uno stronzo, voi che ne pensate a proposito de "La fè" e "Evviva"?

Io ricordo che un mio amico scrisse una poesia d'amore su un lungo foglio di carta, facendo in modo che leggendo una riga si e una riga no venissero fuori le oscenità. Bei tempi quelli delle medie.
Fra l'altro, risentendo al telegiornale la notizia della ragazza "stuprata" nel bresciano, ho avuto un flashback: quello che facevamo NOI alle medie.
Lezione di tecnologia. Una volta un mio compagno di classe aveva la gazzetta aperta, appoggiata al banco. Fra la gazzetta e lui, un giornaletto porno. Bello farsi le seghe in classe! Le ragazze guardavano e commentavano le interessanti dimensioni. Ricordo che un mio amico fece anche delle osservazioni sull'impressionante quantità di pelle extra di cui era dotato questo mio amico, che più tardi si meritò l'epiteto "succhiaciolla" a causa di un simpatico gioco di contorsionismo che s'inventò per animare le feste delle medie... Potrei andare avanti per ore raccontandovi di come poi una compagna offrì una mano, o di come il professore si accorse che Succhiaciolla girava le pagine non della gazzetta, ma dell'inserto. O di come il professore si tenne l'inserto. O di come un anno dopo scappò con l'amante rumena...