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    • Questo forum è stato realizzato da Marok basandosi sul progetto open-source Vanilla 1.1.5a, realizzato da Lussumo. Su Internet trovate la Documentazione e la Comunità di Nerd che ci stanno dietro. A breve, rilascerò il codice sorgente di questo forum... giusto il tempo di rileggere con calma le minkiate che ho scritto! :)

Vanilla 1.1.5a is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime12/12/2020, 15:16 modiFICAto
      4 punti
    Come dimenticare la mitica “Scopa nel culo” dei e nei Servi della gleba? E se Elio avesse citato qui il Lino Banfi di Vieni avanti cretino (1982) nell’ultimo dialogo con il Dottor Thomas? (A 9:27 del video sottoriportato)

    Lino – Ce l’ha una scopa?
    Dottor Thomas – Per farne cosa?
    Lino – Siccome mi è rimasto il sedere libero, già che ci sono… do una pulitina all’ambiente!

    Con l’immortale profferta “Mi vuoi mettere una scopa in culo, così ti ramazzo la stanza?”, Faso fa la stessa proposta di Banfi (una perifrasi o una parafrasi, diciamo così) in modo lievemente più sboccato ma anche più effichèce.




    E ora qualcosa di molto simile (visto che si parla sempre di cinema, e di che livello!) ma anche di completamente diverso. Più che una spigolatura è una mera curiosità: se vi siete affezionati al coretto da stadio che si sente a più riprese in Raccomando nel Disco Pacco (lo so, sono da ricovero), potete riascoltarlo chiaro e forte nel film Il tifoso, l’arbitro, il calciatore (1983) di Pingitore, indiscussa pietra miliare del cinema italiano con Pippo Franco e Alvaro Vitali e miti assoluti come Enzo Cannavale e Gigi Reder.

    Cantato dai laziali a 1:22:28 (il coro, non il film) trova subito la replica accomodante dei dirimpettai romanisti:

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      CommentAuthor[u]
    • CommentTime19/12/2020, 21:57
      2 punti
    Posted By: MarokPerò stavo cercando qualcosa di precedente alla diffusione della Rete, quando "chiedimi come" richiedeva al potenziale richiedente una dose seppur minima di esposizione e fatica.


    Non ho il disco sotto mano, ma sono sicuro che già nel libretto di "Eat the Phikis" prima edizione c'era una frase tipo "Vuoi entrare a fare parte del Fan Club di Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".

    Se la memoria non mi inganna, direi addirittura in "Esco dal mio corpo e ho molta paura" (si parlava di nascituro Fan Club).

    Qualcuno può confermare?
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime19/12/2020, 22:20 modiFICAto
      4 punti
    Posted By: [u]
    Posted By: Marok Però stavo cercando qualcosa di precedente alla diffusione della Rete, quando "chiedimi come" richiedeva al potenziale richiedente una dose seppur minima di esposizione e fatica.


    Non ho il disco sotto mano, ma sono sicuro che già nel libretto di "Eat the Phikis" prima edizione c'era una frase tipo "Vuoi entrare a fare parte del Fan Club di Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".

    Se la memoria non mi inganna, direi addirittura in "Esco dal mio corpo e ho molta paura" (si parlava di nascituro Fan Club).

    Qualcuno può confermare?

    Sì: in fondo alla penultima pagina del libretto di Eat the Phikis si trova la frase incriminata, che testualmente recita: "Vuoi iscriverti all'Elio e le Storie Tese Fave Club? Chiedimi come! Eelst Fave Club c/o Casi Umani, piazza Luigi di Savoia, 28 - 20124 Milano".

    Nel libretto di "Esco da mio corpo e ho molta paura", invece, benché ci sìa un riferimento al club in sovraimpressione, non compare la frase suesposta ("Per avere notizie del nascituro Elio e le Storie Tese fans club scrivere a Elio e le Storie Tese fans club c/o Psycho, via Frascati 7 Milano 20149 comunicando nome, cognome, indirizzo e telefono").
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime21/12/2020, 02:59
      8 punti
    Ma che meraviglia! Per gli increduli... ecco la scansione:

    Vuoi iscriverti al Fave Club? Chiedimi come!

    (welcome in the 90s!)
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime22/12/2020, 17:45 modiFICAto
      2 punti
    Posted By: krausCome dimenticare la mitica “Scopa nel culo” dei e nei Servi della gleba? E se Elio avesse citato qui il Lino Banfi di Vieni avanti cretino (1982) nell’ultimo dialogo con il Dottor Thomas? (A 9:27 del video sottoriportato)

    Lino – Ce l’ha una scopa?
    Dottor Thomas – Per farne cosa?
    Lino – Siccome mi è rimasto il sedere libero, già che ci sono… do una pulitina all’ambiente!

    Con l’immortale profferta “Mi vuoi mettere una scopa in culo, così ti ramazzo la stanza?”, Faso fa la stessa proposta di Banfi (una perifrasi o una parafrasi, diciamo così) in modo lievemente più sboccato ma anche più effichèce.


    non vorrei dire, ma anche in questo caso, secondo me, siamo di fronte ad un semplice detto popolare, gergale, che andava in voga ai tempi della canzone (o più verosimilmente anche prima) e che quindi è stato usato come tante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.

    ad esempio qua in piemonte andava tanto dire "vuoi anche una fëtta di culo coi pinòòòòòli?" con lo stesso identico significato, se non sbaglio quella simpaticona della littizzetto lo usa molto ma non l'ha di certo inventato lei. questo del mettersi una scopa nel culo fa tanto lombardo come status mentale, non mi stupirei per l'appunto se fosse un vecchio modo di dire.
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime22/12/2020, 19:01
      0 punti
    Posted By: QiQQotante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.

    Come in altri casi, anche qui l'attribuzione ad EelST non si riferisce alla genesi dell'espressione, ma alla sua trasposizione in un nuovo contesto e alla conseguente proliferazione nel linguaggio comune. Prima degli Elii, "scopa nel culo" NON veniva comunemente inteso come atto di sudditanza verso il soggetto di una vana adorazione sessuale... altrimenti Lino Banfi non avrebbe potuto usarla!
    Adesso che sono passate due decadi, sarebbe interessante verificare quanto è cambiato: sarà già scomparsa dall'uso comune? Boh...
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime22/12/2020, 23:59
      0 punti
    Posted By: Marok
    Posted By: QiQQo tante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.

    Come in altri casi, anche qui l'attribuzione ad EelST non si riferisce alla genesi dell'espressione, ma alla sua trasposizione in un nuovo contesto e alla conseguente proliferazione nel linguaggio comune. Prima degli Elii, "scopa nel culo" NON veniva comunemente inteso come atto di sudditanza verso il soggetto di una vana adorazione sessuale... altrimenti Lino Banfi non avrebbe potuto usarla!
    Adesso che sono passate due decadi, sarebbe interessante verificare quanto è cambiato: sarà già scomparsa dall'uso comune? Boh...


    non lo so, considerato appunto che già lo disse lino banfi prima, non mi stupirebbe se scoprissimo che i giovani (lombardi) degli anni 70-80 già usassero un modo di dire molto simile alla "fetta di culo", però in chiave gggiovane e, perché no, magari riprendendo proprio la battuta di banfi

    comunque sì, non mi riferivo a questo caso specifico, ma spesso ci troviamo di fronte a persone che dicono "minghia il teatro alfieri, citazione degli elii" e questo purtroppo è un dato di fatto
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      CommentAuthorMarok
    • CommentTime23/12/2020, 02:01
      1 punto
    Posted By: QiQQocomunque sì, non mi riferivo a questo caso specifico, ma spesso ci troviamo di fronte a persone che dicono "minghia il teatro alfieri, citazione degli elii" e questo purtroppo è un dato di fatto

    Proprio non capisco a cosa tu ti possa riferire, ma... godiamoci una diapositiva dal gruppo facebook di Elio e le Storie Tese, appena sfornata! Yeeeeeeee!!!

    Cobalto

    KASTROX al confronto non è NESSUNO!
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      CommentAuthorALE
    • CommentTime23/12/2020, 10:20 modiFICAto
      4 punti
    Posted By: QiQQo
    Posted By: kraus Come dimenticare la mitica “Scopa nel culo” dei e nei Servi della gleba? E se Elio avesse citato qui il Lino Banfi di Vieni avanti cretino (1982) nell’ultimo dialogo con il Dottor Thomas? (A 9:27 del video sottoriportato)

    Lino – Ce l’ha una scopa?
    Dottor Thomas – Per farne cosa?
    Lino – Siccome mi è rimasto il sedere libero, già che ci sono… do una pulitina all’ambiente!

    Con l’immortale profferta “Mi vuoi mettere una scopa in culo, così ti ramazzo la stanza?”, Faso fa la stessa proposta di Banfi (una perifrasi o una parafrasi, diciamo così) in modo lievemente più sboccato ma anche più effichèce.


    non vorrei dire, ma anche in questo caso, secondo me, siamo di fronte ad un semplice detto popolare, gergale, che andava in voga ai tempi della canzone (o più verosimilmente anche prima) e che quindi è stato usato come tante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.


    Io che sono vecchio mi ricordo che ben prima del film la frase circolava per via di una barzelletta in cui un malcapitato incontra un amico che gli chiede un favore. Il malcapitato accetta, ma mentre lo ringrazia l'amico aggiunge "visto che ci sei, potresti farmene un altro?", e così continua ad aggiungere incombenze ai compiti del poveretto che a un certo punto lo interrompe e sculettando dice "hai mica una scopa? perchè ho un buco libero, se vuoi do una passatina alla stanza".

    Citando da wikipedia "l titolo è un esplicito omaggio alla famosa battuta dei fratelli De Rege, e con essi alla tradizione dell'avanspettacolo italiano. Infatti molti degli sketch proposti nella pellicola sono veri e propri classici dell'avanspettacolo, come ad esempio l'equivoco dentista/casa d'appuntamenti.
    «Non è vero, come molti credono che alcuni sketch furono improvvisati direttamente sul set, ma sono stati, invece, il risultato di una accurata ricerca degli sceneggiatori sugli archetipi della comicità popolare da Plauto alla commedia dell'arte, al Vaudeville, al varietà, compresa la celeberrima sequenza del dialogo in dialetto barese con i sottotitoli in arabo davanti al Colosseo. L'unica eccezione nata sul set dalla collaborazione tra Banfi, Salce e gli sceneggiatori è la canzone anglo-iberico-pugliese "Filomeña" cantata alla festa.»
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      CommentAuthorMarok
    • CommentTime23/12/2020, 23:06 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: ALE" l titolo è un esplicito omaggio alla famosa battuta dei fratelli De Rege, e con essi alla tradizione dell'avanspettacolo italiano. Infatti molti degli sketch proposti nella pellicola sono veri e propri classici dell'avanspettacolo, come ad esempio l'equivoco dentista/casa d'appuntamenti.
    «Non è vero, come molti credono che alcuni sketch furono improvvisati direttamente sul set, ma sono stati, invece, il risultato di una accurata ricerca degli sceneggiatori sugli archetipi della comicità popolare da Plauto alla commedia dell'arte, al Vaudeville, al varietà, compresa la celeberrima sequenza del dialogo in dialetto barese con i sottotitoli in arabo davanti al Colosseo. L'unica eccezione nata sul set dalla collaborazione tra Banfi, Salce e gli sceneggiatori è la canzone anglo-iberico-pugliese "Filomeña" cantata alla festa.»

    Ma infatti il tema dell'attribuzione è un gran bordello, come suggeriva il poeta: "Non me ne fotte una minchia se l'hanno scritta loro, la canzone è di chi la canta, non di chi la scrive!".
    Fiorello ha ragione? Ha torto? Secondo me dipende! (cit)

    Per la memoria collettiva, "Azzurro" di Paolo Conte è di Celentano, ma l'esempio che avete fatto del film di Banfi è molto più azzeccato. Immagino il giovane degli anni '80 a colloquio col professore: "In che senso Charlie Chaplin? E chi sarebbe questo Plauto? Ma soprattutto chi ci è mai andato a teatro? Professore, stavo citando una scena di Lino Banfi!!!".
    E il professore: "Sacchi? Tre!"

    Altrimenti, pensate al repertorio di Luttazzi... o di De André!
    Non mi rallegra l'idea che la versione techno di Geordie che ascoltava il mio vicino di casa per otto ore di fila 7 giorni su 7 facendomi tremare il pavimento sia più famosa di quella del Faber, ma... cosa dovrebbe dire il compositore originale, che è rimasto sconosciuto, vedendola accreditata a De André?

    L'ideale sarebbe attribuire sempre il giusto merito agli autori originali (tradizione popolare compresa!) ma anche rendere omaggio a chi la rende parte della memoria comune e... solo sull'innominabile che fa i remix techno stenderei un velo pietoso.

    Io però tornerei sul monologo di Fiorello: più di una persona me l'ha segnalato come citazione di Camilleri.
    Perché?
    Per via dell'espressione "Chinnicchiennacchi", che arriva subito dopo: evidentemente, il segnalante l'aveva imparata da Camilleri.
    Io non posso sapere se Fiorello abbia mai letto Camilleri, per assurdo magari è fan e voleva citarlo sul serio! Però non posso basare l'idea solo su un'espressione che appartiene allo stesso dialetto di Fiorello! La pistola avrebbe fumato se il nome dell'avvocato, "Talarico", fosse stato un famoso personaggio di Camilleri. Oppure se avessimo a che fare con un idioma inventato o sconosciuto, che non si sente mai in giro... cosa che di certo non si può dire del dialetto siciliano.

    Oppure ancora, per restare in ambito Album Biango, pensate alla canzone con una nota sola: qualcuno può sostenere che siano stati gli Elii ad inventarla?
    Credo che fosse un'idea vecchia già ai tempi dei canti gregoriani... eppure, la gloriosa Witz Orchestra si è lamentata, perché l'idea della canzone mononota andrebbe associata a loro, che sono i primi e veri autori originali! Che cosa gli si può rispondere?

    Con questo non voglio insinuare che il lascito morale e lo spessore artistico di Lino Banfi siano minori di quelli di Plauto... ma è un dato di fatto che la "scopa nel culo" come servilismo nei confronti del capo non ha attecchito.
    Se qualcuno la usava già prima, ha continuato ad usarla, indipendentemente dal film.
    È andata diversamente con l'accezione successiva a Servi della Gleba, che tutti conosciamo: non più servilismo generico, ma circoscritto al compiacimento della creatura skifante.
    Tra l'altro, può anche darsi che gli Elii non avessero la minima intenzione di lasciare il segno nella vulgata: magari usavano spesso quell'espressione per i cazzacci loro... ed è partita per conto suo.

    E adesso, quanto resiste il solco nella memoria collettiva, prima di venire cancellato? Boh, secondo me un cazzo: hanno già perso di significato i Gremlins, i temi musicali di Pinocchio, Teomondo Scrofalo, per non parlare della Bomba Intelligente... e potrà un culo, per quanto peloso, trattenere una scopa più a lungo?
    Magari verrà sfoderata e re-inserita da un'altra angolazione e vorrà dire qualcosa di nuovo!
    Lo scopriremo solo vivendo.
    •  
      CommentAuthorasilorepublic
    • CommentTime25/01/2021, 23:46 modiFICAto
      1 punto
    Hola omosessuali.
    Volevo dire tre cose:
    1. Su "Vincere l'odio" si potrebbe citare, oltre al fatto che Rocco suona le pianole di "Perdere l'amore", anche il fatto che il mitico sax di quella canzone era di Feiez.
    2. Il "contributo audio/video" de I delfini nuotano non è più disponibile sul tubo.
    3. Ho visto che non è annotato ne "La risposta dell'architetto", anche se penso più di uno di voi lo sappia: la moglie di Mangoni, Giuliana, fa veramente l'archeologa.
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime09/02/2021, 14:41
      1 punto
    E dopo qualche mesetto di riposo, torno trionfalmente a rompere il cazzo!

    Il finale di Ùnanimi, come indicato nella relativa scheda, ricorda le Nozze di Figaro mozartiane (KV 492): per la precisione il brano citato è l’Aria della Contessa “Porgi amor” all’inizio del II atto, dove alle parole “Al mio duolo” (a 1:29 del video) risentiamo pari pari, benché rallentata, la melodia degli Elii quando cantano “No no no no no no no”. Mozart era parecchio ispirato quel giorno…



    Se si imposta a 2 la velocità di riproduzione del video, la somiglianza è un po' più evidente.

    D’altronde Mozart (Wolfie per gli amici e per chi ha visto il film Amadeus di Milos Forman) è un grande amico di Elio: entrambi, testi di loro stessi alla mano, sono coprolalici, amano le parolacce e i messaggi al contrario (cfr. nota).

    A ben sentire, il seguito della melodia (sulle parole “Non è un’illusione”) nasconde un’altra citazione mozartiana di lusso, ossia una frase tratta dal Quintetto KV 452 per piano e strumenti a fiato in mi bemolle e, più precisamente, nel 2° movimento (Larghetto) di quest’opera, poco dopo l’inizio (21° secondo). Anche qui una lieve modifica della velocità di riproduzione (per esempio se la impostiamo a 1,5) renderà più avvertibile l’analogia della linea melodica:




    Il genio salisburghese definiva il Quintetto di cui sopra “la cosa migliore che abbia mai scritto finora in vita mia“, confermando i suoi ottimi rapporti con Elio con l’alta qualità del materiale fornitogli per le citazioni.

    Nota: la coprolalia e il turpiloquio, anche e soprattutto gratuito, sono rintracciabili in numerose lettere di Mozart alla cugina. Fonti attendibili assicurano che Mozart ride di gran gusto ogni volta che ascolta Shpalman e La ditta (“Vorrei averle scritte io” mi ha confidato commosso una volta, benché egli stesso abbia anticipato Daniele Pace degli Squallor e un tal Masini con il canone Leck mich im Arsch KV 231, che in tedesco vuol dire pari pari “Vaffanculo”, ma anche e più precisamente “Fottiti”).

    A volersi spingere oltre, in Amadeus la futura moglie Constanze lo definisce “un diavolo” quando lui le snocciola una schidionata di messaggi al contrario. Chissà se Mozart ha inserito pure qualche ghost track nei suoi spartiti… (Vedi 3:26 e 3:46)

    •  
      CommentAuthorsae
    • CommentTime09/02/2021, 15:04
      1 punto
    Ma nel finale di Giocatore Mondiale, quello che contiene il seguente parlato:
    Ed ora mi rendo conto di quello che provò l'amico Nicolò Carosio nel 1934 e nel 1938 quando disse dal microfono dell'EIAR quello che questa sera modestamente posso ripetere io. L'Italia è campione del mondo! Campione del mondo! Il titolo più grande che possa essere conquistato nello sport più popolare del mondo. Una vittoria limpida, campione del mondo, campione del mondo..." (Nando Martellini, 1982)

    "Sono profondamente commosso, siamo due fumatori di pipa, gli ho detto che bruci nel fornello della pipa... il fornello è questo... voi non siete, non conoscete... ma questo è il fornello... deve bruciare come faccio io le sue amarezze, le sue delusioni, vincerà sempre lui, io le brucio qui le mie amarezze, ecco perché porto sempre la pipa... perché se no... ho tolto dalla mia raccolta una pipa nuova, che mi hanno... fiammante, gliela darò oggi all'amico Bearzot.
    Poi la squadra italiana ha giocato benissimo, è partita, non è vero, con del pessimismo, tutti quanti a criticare Bearzot, ma Bearzot tranquillo è andato avanti per la sua strada convinto che vinceva lui, perché nella peggiore delle ipotesi il secondo posto è sempre un posto di grande onore, parliamoci chiaro, è sempre un posto di grande onore!" (Sandro Pertini, 1982)

    "Rossi! Scirea! Bergomi! Scirea! Tardelli! Gol! Gol! Tardelli! Raddoppio! Tardelli! Uno splendido Gol di Tardelli! Esultiamo con Pertini! 2 a 0, Tardelli ha raddoppiato... uno splendido gol!" (Nando Martellini, 1982)


    la musica di sottofondo al piano è una improvvisazione o è un brano di musica classica?
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime09/02/2021, 16:20 modiFICAto
      2 punti
    Posted By: saeMa nel finale di Giocatore Mondiale, quello che contiene il seguente parlato:
    [...]

    la musica di sottofondo al piano è una improvvisazione o è un brano di musica classica?

    A istinto sembrerebbe un'improvvisazione, in uno stile che un po' ricorda Liszt (vedi anche la citazione di una sua sonata che precede La bella canzone di una volta).

    Se fosse farina del sacco lisztiano, trovare il brano originario sarebbe un discreto casino perché quel compositore ha scritto 'sto monno e quell'altro per pianoforte e la sua musica per questo strumento sta in 99 CD.
  1.   2 punti
    Che poi è incredibile come i Nostri non abbiano mai citato Chopin, visto che recentemente è spuntata fuori la sua passione per il cazzo.
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime12/02/2021, 15:49
      3 punti
    Nella scheda riguardante “La gente vuole il gol” si legge che Elio cita la sigla dell’Eurovisione. Tutto vero, ma pungolato via medium da Marc-Antoine Charpentier (1634-1704), compositore francese del periodo barocco, debbo precisare che la suddetta sigla è stata scritta da lui (si tratta proprio del celebre Te Deum di Charpentier, il quale ha così guadagnato gloria imperitura grazie alla Rai, che tuttavia non gli ha pagato i diritti). Sennò s’incazza e, trattandosi di un marcantonio (Marc-Antoine), ci rischio pure le mazzate.



    L’omaggio all’autore transalpino anticipa i fasti di Shpalman del coevo Pascal Collasse (1649-1709), musicista e alchimista con le mani in pasta. Citazioni classiche a iosa e a gogò, insomma.

    Ricapitolando:

    Ùnanimi

    No no no no no no no, - Aria “Porgi amor” dalle Nozze di Figaro (Mozart)
    non è un’illusione - Quintetto KV 452, Larghetto (Mozart)

    La gente vuole il gol

    Gooooooooooooooooooooooooool, - Aria “Porgi amor” dalle Nozze di Figaro (Mozart)
    la gente vuole solo il gol - Te Deum (Charpentier)
    •  
      CommentAuthorasilorepublic
    • CommentTime10/04/2021, 09:27 modiFICAto
      3 punti
    Buongiorno, diversamente pheegati.
    Stamattina mi sono accorto di una citazione talmente clamorosa da non essere stata riconosciuta da nessuno che ho dovuto rileggere tre volte la scheda della canzone per accertarmi che davvero non fosse stata scritta in precedenza.
    Sto parlando dei vocalizzi "Beibo Beibo" su Heavy Samba, che Irene Grandi, superfan di Janis Joplin tanto da dedicarle una canzone (ma questa è un'altra storia), fa esattamente identici all'esibizione di Summertime a Woodstock (dove Janis dice proprio "Beibo"), minuto 4:22 in poi.
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime11/04/2021, 19:34 modiFICAto
      3 punti
    Nel “Complesso del primo maggio”, il verso “Curre lu guaglione dentro al centro sociale” potrebbe essere una citazione di “Curre curre guaglió” dei 99 Posse.
  2.   0 punti
    Posted By: krausNel “Complesso del primo maggio”, il verso “Curre lu guaglione dentro al centro sociale” potrebbe essere una citazione di “Curre curre guaglió” dei 99 Posse.

    Sì, abbastanza palese.
    Assurdo come si siano date tante cose per scontate senza nemmeno scriverle, tanto erano ovvie... :D
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime12/04/2021, 19:20
      1 punto
    Posted By: asilorepublic
    Posted By: kraus Nel “Complesso del primo maggio”, il verso “Curre lu guaglione dentro al centro sociale” potrebbe essere una citazione di “Curre curre guaglió” dei 99 Posse.

    Sì, abbastanza palese.
    Assurdo come si siano date tante cose per scontate senza nemmeno scriverle, tanto erano ovvie...:D


    Una sorta di effetto "lettera scarlatta"... Nelle canzoni di Elio non è raro, in effetti
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime15/04/2021, 00:05
      0 punti
    Posted By: Marok Con questo non voglio insinuare che il lascito morale e lo spessore artistico di Lino Banfi siano minori di quelli di Plauto... ma è un dato di fatto che la "scopa nel culo" come servilismo nei confronti del capo non ha attecchito.


    e non era ciò che affermavo, ma semplicemente che, a mio parere, l'espressione di banfi non fosse farina del suo sacco ma di origine gergale oppure, nel caso ne fosse l'autore, abbia da qui generato un gergo giovanile che facilmente, nel tempo (anche breve), possa essersi traslato dalla sudditanza nei confronti del capo a quella nei confronti dell'amata, un collegamento che è molto più facile di quanto possa sembrare (basti pensare alla dicotomia master-slave in certi rapporti morbosi di coppia).

    certi modi di dire non si fissano rispetto al loro uso originale, tante volte fanno giri immensi poi ritornano trovano la loro strada nell'uso popolare.
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime17/04/2021, 16:30
      9 punti
    Posted By: kraus
    Posted By: asilorepublic
    Posted By: kraus Nel “Complesso del primo maggio”, il verso “Curre lu guaglione dentro al centro sociale” potrebbe essere una citazione di “Curre curre guaglió” dei 99 Posse.

    Sì, abbastanza palese.
    Assurdo come si siano date tante cose per scontate senza nemmeno scriverle, tanto erano ovvie...:D

    Una sorta di effetto "lettera scarlatta"... Nelle canzoni di Elio non è raro, in effetti

    Avevo già nominato la band (99 Posse) e mi era sembrato superfluo aggiungere il titolo del loro brano più famoso... ma in effetti hai ragione, per completezza di informazione ci sta!

    E va ora in onda... Casa Marok: negli anni '90, avevo provato persino imbarazzo quando avevo letto il Culto del Monociglione che spiegava che "non vorrei rovinare un così bel rapporto" è una citazione di Max Pezzali (grazie al cazzo, minchia, Capitan Ovvio, sooooka!). Poi sono passati i decenni... e ho capito che avevano ragione loro: per il pubblico rock del 2021, quell'informazione è diventata utile! Come i Jalisse.
    Quindi, sì, con buona pace di Capitan Ovvio, è sempre meglio scrivere tutto.
    • CommentAuthorJacopo
    • CommentTime16/05/2021, 21:03
      1 punto
    Il 'tu' iniziale di Essere donna oggi potrebbe fare il verso a Signora dei Pooh, dal bel disco Alessandra del 1972
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime14/07/2021, 15:46
      1 punto
    La commistione tra "Resta cu ‘mme" e "Resta con noi" è presente anche in Gospel, brano in stile misto del ’96 dei Latte e i suoi derivati (oggi Lillo e Greg), con qualche altra analogia rispetto a Born to be Abramo:



    (da 4:37 a 5:12)
    •  
      CommentAuthorForz
    • CommentTime08/08/2021, 00:26
      1 punto
    buonasera... pochi minuti fa ho avuto un flash, un piccolo ricordo nel cassetto della memoria s'è aperto e ho avuto una mezza "folgorazione"...

    l'album "Craccracriccrecr" termina con un meraviglioso gorgheggio vocale del Feiez, giusto?

    l'album di Pino Daniele "Sott 'o Sole" (quello di Quando) termina con un gorgheggio vocale di Pino (presente, se non erro, nel secondo ritornello della poco fa citata Quando)

    che sia un caso?

    qui la testimonianza sonora (al minuto 2):
    •  
      CommentAuthorMeemmow
    • CommentTime22/09/2021, 11:03
      3 punti
    Mi è sembrato di cogliere una velocissima citazione de "Il volo del calabrone" di Rimskij-Korsakov al minuto 1:16 di "Cartoni animati giapponesi" ...
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime22/09/2021, 15:13 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: MeemmowMi è sembrato di cogliere una velocissima citazione de "Il volo del calabrone" di Rimskij-Korsakov al minuto 1:16 di "Cartoni animati giapponesi"...

    Forse è giusto un attimo o è tutto un attimo, come direbbe la Oxa, ma secondo me hai ragione: un accenno ce lo sento anch'io, per quanto fugace, subitaneo e fulmineo.
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime18/11/2021, 11:26
      2 punti
    Pignoleries classiques



    1) Per il ciclo “cagare il cazzo a oltranza dal Medioevo ai giorni nostri, cioè fino a me stesso”, l’inno tedesco menzionato in “Carro” è del compositore Joseph Haydn, coevo e amicone di Mozart e fors’anche di Elio: ci tenevo a specificarlo perché Haydn è un compositore devoto e burlone al par degli Elii, amante dei ritmi sbilenchi, degli imprevisti e delle probabilità nelle sue sinfonie.

    Per dover di precisione e di rottura di coglioni, il tema dell'inno è tratto dall'inizio del 2° movimento del Quartetto "Imperatore" Op. 76 N. 3 (Hob III:77 per gli amici):



    2) Una correzione pignuolissima riguardante una spigolatura su "A caval donando": la sinfonia citata a 2:17 è la K 550 (il numero 40 indicato nella scheda è in realtà il numero della Sinfonia, ossia è la quarantesima scritta da Mozart).



    3) In La donna nuda (I want a new drug) Elio scandisce le parole “Missile d’amore portami con te” autocitando il verso “Treno dell’amore portami con te” di quel pazzo pezzo che risponde al nome de La vendetta del Fantasma Formaggino.

    4) In "Vivi per un miracolo", il brano citato “Quelli che il calcio” di Enzo Jannacci è in realtà la rielaborazione di un brano jannacciano ancor precedente, “Quelli che”, del 1975 (quiil suo testo originale, modificato più volte in seguito per mantenersi al passo coi tempi). L’avrò ascoltato centinaia di volte in auto quand’ero piccolo e tutti mi scherzavano…


    (da 0:20 in poi)
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime24/12/2021, 10:06
      1 punto
    Nouvelles pignoleries classiques (et sanremoises)

    1) In "Farmacista", ma più precisamente al termine del recitativo “Signor speziale” (per gli amici a 1:41 del video), viene citato il finale dell’aria “Largo factotum” (cantato anche da Figaro sulle parole “Laralalaralalà”, a 1:23 del secondo video) dal Barbiere di Siviglia di Rossini, già molto caro agli Elii.






    2) In “Vattene amore”, nella parte finale, Elio cita sia nel testo che nelle note, sulle parole “Tarataratara ifix tcen tcen”, un altro brano sanremese del premiato duo Mietta-Minghi (“Canzoni”, cfr. a 0:34):

    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime13/01/2022, 15:01
      1 punto
    Posted By: kraus Nouvelles pignoleries classiques (et sanremoises)
    ...

    2) In “Vattene amore”, nella parte finale, Elio cita sia nel testo che nelle note, sulle parole “Tarataratara ifix tcen tcen”, un altro brano sanremese del premiato duo Mietta-Minghi (“Canzoni”, cfr. a 0:34):
    ...


    Tra l'altro, nei commenti al video presente qui di seguito, tale "infotogt" se n'era accorto:



    ("Gli "easter eggs musicali" che gli Elii dissemina(va)no CONTINUAMENTE a ogni canzone sono cosi' tanti che spesso solo i "solutori piu' che abili" possono trovarle. Per esempio a 2:20 c'e' una citazione della canzone con cui mietta ando' a sanremo l'anno prima del duetto (1989) "Canzoni".")
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime08/03/2022, 23:47
      1 punto
    Nella “Vendetta del fantasma Formaggino”, ecco un altro caso di lettera scarlatta: il nome del temutissimo fantasma viene citato tra la fine di una battuta del Tio della Barzelletta e la replica del vindice sventurato (“non posso assolutamente soprassedere a questo vizio di forma…(g)Gino Bramieri è molto più indulgente ecc.”).

    Nelle versioni dal vivo in cui lo stesso Gino depreca il suddetto vizio di forma, il calembour appare più evidente (esempio a 7:01):



    Sfuggente ma spalmabile, il fantasma formaggino verrà ricordato per la sua natura (né carne né pesce) nella canzone omonima, al termine della parte cantata.
    •  
      CommentAuthorForz
    • CommentTime29/03/2022, 10:37
      1 punto
    Marok, nel post che hai fatto per EelSt al Sonic 97 rigenerato, hai scritto che l'ultimo brano (quello con le Voci Atroci) è Pipppero... ma in realtà è Mio Cuggino
    •  
      CommentAuthorelviro
    • CommentTime29/03/2022, 10:38 modiFICAto
      3 punti
    Facciamo qualche passo indietro sul viale dei ricordi.
    Siamo sul finire degli anni '80, il complessino NON ha ancora pubblicato il suo primo LP ma ha già costruito una solida base di fan, tanto solida da giustificare 3 date (in seguito, addirittura replicate) al teatro Ciak di Milano per il famoso "concerto d'addio".
    In quell'occasione gli Elii presentano tante primizie; Abitudinario, Azienda Agricola, Carro, Help me ecc. e in particolare...PIATTAFORMA.
    Durante l'esecuzione, Elio si lancia in uno dei tanti momenti "gezz" che caratterizzavano quel periodo, ripetendo "è proibito. ma tu mi hai giurato..." facendo sganasciare me e i pochissimi altri che avevano riconosciuto la citazione.
    Citazione che veniva dalla sigla di un programma notturno di spogliarelli che imperversava sulle tv private dell'epoca.

    FINALMENTE ho trovato la sigla in questione

    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime29/03/2022, 16:22 modiFICAto
      1 punto
    Grandissimo Elviro! Mi ero sempre chiesto che CAZZO fosse!!!

    Posted By: ForzMarok, nel post che hai fatto per EelSt al Sonic 97 rigenerato, hai scritto che l'ultimo brano (quello con le Voci Atroci) è Pipppero... ma in realtà è Mio Cuggino

    Corretto, tnx!
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime10/06/2022, 13:04
      2 punti
    Sempre per la serie “Me le vado propio a cercà cor lanternino”, il celeberrimo e famigerato “Italia sì, Italia no, Italia [variabile x]” della “Terra dei cachi” potrebbe essere mai una citazione di “Compagno sì, compagno no, compagno un caz” di Ricky Gianco del 1978, più che altro per la scansione metrica del verso?

    Se non altro sarebbe curioso se gli Elii avessero preso spunto proprio dal cantante “ORC!” per eccellenza, anche solo inconsciamente.

    •  
      CommentAuthorForz
    • CommentTime14/06/2022, 08:55
      0 punti
    Da mercoledì 15 a domenica 19 giugno a Laigueglia:
    PERCFEST 2022!
    www.percfest.it/
    Tra cui:
    Mercoledì 15/6 Gianni Cazzola & Trio Bobo
    Giovedì 16/6 Taufic Duo & Olivia Trummer
    Venerdì 16/6 Flavio Boltro & Nicola Angelucci
    Sabato 16/6 Enzo Pietropaoli & Tullio De Piscopo
    Domenica 16/6 Massimo Faraò feat. Ernesttico & Danny Grissett

    le date Marok, le date...
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime17/06/2022, 13:37
      0 punti
    L’introduzione dell’inedito e rarissimamente eseguito “Pamela, bevi la tequila” somiglia un po’ a quella di “Ay Carramba” dei Latte e i suoi derivati (c’è anche qualcosa del tema principale di “Ogni volta” di Paul Anka):



    (da 0:14)

    (da 0:12)

    E, giusto per gradire, una retrocitazione: la melodia cantata da Elio sulle parole “Guarda quello che ti do” anticipa quella del tormentone estivo duemilacinquesco “Mama insegnami a bailar” dei Tribà (sulle parole “Vuoi ballare oppure no?”)

    (da 1:00)

    La conclusione del brano, subito prima che gli Elii intonino “ca-no-ni-co”, ricalca invece il motivetto finale di “Hernando, un caffè” del Duo Fasano:

    (da 1:24)
  3.   0 punti
    Per la cronaca: Ay carramba è del 1994.
    • CommentAuthora_jhnsn
    • CommentTime24/06/2022, 14:28
      0 punti
    Posted By: Marok
    Posted By: QiQQo tante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.

    Come in altri casi, anche qui l'attribuzione ad EelST non si riferisce alla genesi dell'espressione, ma alla sua trasposizione in un nuovo contesto e alla conseguente proliferazione nel linguaggio comune. Prima degli Elii, "scopa nel culo" NON veniva comunemente inteso come atto di sudditanza verso il soggetto di una vana adorazione sessuale... altrimenti Lino Banfi non avrebbe potuto usarla!
    Adesso che sono passate due decadi, sarebbe inte
    ressante verificare quanto è cambiato: sarà già scomparsa dall'uso comune? Boh...


    Dipende dal livello...di solito con lo Swiffer puoi dare due colpetti quotidiani...il Dyson è già più impegnativo.
    •  
      CommentAuthorQiQQo
    • CommentTime02/07/2022, 15:26
      1 punto
    Posted By: a_jhnsn
    Posted By: Marok
    Posted By: QiQQo tante altre espressioni che sono state ingiustamente attribuite a eelst che invece hanno avuto "solo" il merito di averle rese "mainstream", facendole uscire da un ambito più strettamente locale o generazionale.

    Come in altri casi, anche qui l'attribuzione ad EelST non si riferisce alla genesi dell'espressione, ma alla sua trasposizione in un nuovo contesto e alla conseguente proliferazione nel linguaggio comune. Prima degli Elii, "scopa nel culo" NON veniva comunemente inteso come atto di sudditanza verso il soggetto di una vana adorazione sessuale... altrimenti Lino Banfi non avrebbe potuto usarla!
    Adesso che sono passate due decadi, sarebbe inte
    ressante verificare quanto è cambiato: sarà già scomparsa dall'uso comune? Boh...


    Dipende dal livello...di solito con lo Swiffer puoi dare due colpetti quotidiani...il Dyson è già più impegnativo.


    sempre su questo discorso, io direi che l'espressione della scopa in culo ancora oggi, almeno dalle mie parti, si usa per indicare ad un'altra persona che forse sta chiedendo lo svolgimento di un po' troppi compiti, aderendo quindi più alla versione banfiana che a quella, a mio avviso storpiata, degli elii.

    ha la stessa identica forza della "fetta di culo coi pinoli" (che magari si sente dire spesso dalla litizzetto), però la scopa si usa quando la richiesta eccessiva è su compiti o su azioni richieste, mentre la fetta di culo su oggetti o quantità di roba in generale.
    •  
      CommentAuthorThe_Crunge
    • CommentTime26/08/2022, 16:45 modiFICAto
      2 punti
    Marok, un paio di settimane fa, mentre eri in vacanza, ti ho spedito una lunga mail con diverse spigolature e la trascrizione dei testi di "Vuoi sentire Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".

    Quando ti capita, dai un'occhiata se sono cose che vanno bene!
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime28/08/2022, 01:14
      2 punti
    Posted By: The_CrungeMarok, un paio di settimane fa, mentre eri in vacanza, ti ho spedito una lunga mail con diverse spigolature e la trascrizione dei testi di "Vuoi sentire Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".
    Quando ti capita, dai un'occhiata se sono cose che vanno bene!

    Yeah! Ho trovato chilometri di lettere, come diceva il poeta, e li sto digerendo con gioia. Ho appena aggiornato l'apposita scheda, denghiu!
    •  
      CommentAuthorThe_Crunge
    • CommentTime28/08/2022, 18:42
      0 punti
    Posted By: Marok
    Posted By: The_Crunge Marok, un paio di settimane fa, mentre eri in vacanza, ti ho spedito una lunga mail con diverse spigolature e la trascrizione dei testi di "Vuoi sentire Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".
    Quando ti capita, dai un'occhiata se sono cose che vanno bene!

    Yeah! Ho trovato chilometri di lettere, come diceva il poeta, e li sto digerendo con gioia. Ho appena aggiornato l' apposita scheda, denghiu!


    Ottimo!!

    Solo una correzione: soltanto "Abate cruento" e "La ditta" sono le stesse versioni dei best of dei brulé.
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime28/08/2022, 21:02
      0 punti
    Posted By: The_Crunge
    Posted By: Marok
    Posted By: The_Crunge Marok, un paio di settimane fa, mentre eri in vacanza, ti ho spedito una lunga mail con diverse spigolature e la trascrizione dei testi di "Vuoi sentire Elio e le Storie Tese? Chiedimi come!".
    Quando ti capita, dai un'occhiata se sono cose che vanno bene!

    Yeah! Ho trovato chilometri di lettere, come diceva il poeta, e li sto digerendo con gioia. Ho appena aggiornato l' apposita scheda, denghiu!

    Ottimo!!
    Solo una correzione: soltanto "Abate cruento" e "La ditta" sono le stesse versioni dei best of dei brulé.

    Ho scritto brulé, non best of brulé, ma hai sentito differenze nel Signor Speziale e nelle altre? Mi sembravano identiche...
    •  
      CommentAuthorThe_Crunge
    • CommentTime29/08/2022, 16:15 modiFICAto
      1 punto
    Posted By: Marok
    Ho scritto brulé, non best of brulé, ma hai sentito differenze nel Signor Speziale e nelle altre? Mi sembravano identiche...


    Ah, scusami, mea culpa!

    Se intendi dire tra il disco e quei brulé specifici non saprei ma visto che venivano registrati e mixati "in diretta" dubito possano essercene!
  4.   0 punti
    C'è un modo per ascoltare da qualche parte i pezzi tratti da quel vinile? Il testo della proto-versione di Cartoni Animati Giapponesi mi pare assai gustoso
    •  
      CommentAuthorMarok
    • CommentTime01/09/2022, 14:55
      1 punto
    Non mi sembra l'abbiano pubblicato in download sul sito (o sui loro canali)... però immagino che prima o poi lo faranno!
    •  
      CommentAuthorThe_Crunge
    • CommentTime02/09/2022, 16:30 modiFICAto
      0 punti
    Posted By: DrammatuberoC'è un modo per ascoltare da qualche parte i pezzi tratti da quel vinile? Il testo della proto-versione di Cartoni Animati Giapponesi mi pare assai gustoso


    Per adesso solo sul vinile... Però al Concertozzo li vendevano ad un prezzo più decente (ergo, meno di 200 euro) ed e da lì che arriva la mia copia. Suppongo, quindi, che prima o poi verrà perlomeno reso più ampiamente disponibile. La protoversione di "Cartoni Animati Giapponesi" forse è la cosa migliore di tutto l'album!
    •  
      CommentAuthorkraus
    • CommentTime12/09/2022, 20:41 modiFICAto
      4 punti
    In un commento a un video della Follia della donna, tal Federico Favaro azzarda una spigolatura nascosta molto ma molto bene: lascio a lui la parola:

    "Dei Pink Floyd, oltre a "Welcome to the machine" e all'assolo di "Shine on" c'è un'altra citazione: nel finale, il rumore dei passi e della mosca è quello che si sente in "Grantchester Meadows", dall'album in studio "Ummagumma" del 1969."



    Un confronto con gli ultimi secondi del video seguente è effettivamente illuminante (si ascolti da 7:08 in poi):

    •  
      CommentAuthorasilorepublic
    • CommentTime18/10/2022, 12:24 modiFICAto
      5 punti
    Eccomi qua!

    L'inizio di Cavo oltre che "Yuppi du" ricorda molto anche un altro brano di Celentano come "Il tempo se ne va", e le prime frasi della canzone potrebbero essere una mezza citazione di Anima mia:

    "Ricordo una mattina andando a scuola,
    ti vidi e rimasi abbacinato"

    "Andava a piedi nudi per la strada
    mi vide e come un'ombra mi seguì"

    La metrica è esattamente la stessa e quel "ti vidi" - "mi vide" è galeotto.
 

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